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30.01.2013 Views

princìpi fondamentali. Per quello che ho potuto capirne io, tutto il male che facciamo in una vita dev'essere scontato in questa o in una vita successiva. Non si sfugge a questa legge, ma l'espiazione può avvenire in due modi diversi: o l'offeso esercita il diritto di rendere pane per focaccia, oppure, se rinuncia, subentra il karma ed è come se agisse sulla base di qualche causa naturale, come se una muraglia di mattoni crollasse in testa a colui che, in una vita precedente, ha picchiato in testa un suo simile con un bastone. Quel suo simile, appena colpito, avrebbe potuto replicare a bastonate e, a patto di non eccedere, nessuno avrebbe trovato niente da ridire. Comunque, per salire più in alto, per progredire verso gli stati superiori bisogna imparare la facoltà del perdono, rifiutando la vendetta anche quando è possibile, soprattutto quando il desiderio di essa è più forte, anche quando ci si presenta l'opportunità di vendicarci. Se lei se ne va in giro armata fino ai denti, sperando di potersi vendicare, non ha molte possibilità di essere promossa a livelli più alti durante la sua permanenza in questa valle di lacrime.» Se ne stavano sul divano davanti al caminetto e Barney le cingeva le spalle con un braccio. Mary teneva gli occhi bassi. Quando tacque, alzò il viso e lo fissò senza parlare per un poco. Alla fine, rompendo il silenzio, disse: «Sì, penso che lei abbia ragione. Anch'io l'ho sentito, naturalmente. Comunque, non so come, non so perché, non ho pensato che potesse applicarsi anche al mio caso». «Ad ogni modo, ci ripenserà, spero. Margot, la prego, mi dica che rinuncerà all'idea della vendetta. Deve promettermelo.» Mary scoppiò a ridere improvvisamente. Sconvolta ancora, quella risata aveva qualcosa d'isterico scaturito dal pensiero assurdo che Barney cercasse di dissuaderla dal desiderio di vendicarsi di lui facendole balenare l'idea che il perdono avrebbe potuto giovarle in una reincarnazione futura mentre a lui, in sconto del peccato d'averla tradita, sarebbe toccata la pena di tramutarsi in donna e di restare in stato interessante. Presala per le spalle, Barney la scosse un poco. «La smetta!» le disse, con voce secca. «Non c'è nulla di cui ridere in questa storia.» Mary tacque e scosse la testa. «Mi scusi. È stata soltanto un'idea che mi è frullata nella testa per un istante, uno soltanto. Avrebbe riso anche lei se le avessi detto il motivo della mia allegria. Ma no, forse lei non avrebbe riso affatto. Non credo proprio.» Tirato fuori il fazzoletto, si asciugò gli occhi e, ormai più calma, proseguì: «lo, comunque, nei suoi panni non avrei riso affatto. Però ha ragione quando dice che devo dimenticare i torti subi-

ti». «Così va meglio. E così non ha più alcun motivo per rivedere Ratnadatta. Non ha nessun altro appuntamento con lui, spero.» «No. Ehm... non esattamente. Doveva dirmelo lui quando avrei dovuto recarmi al tempio un'altra volta, per la prossima cerimonia dell'iniziazione. Comunque, ha detto che non sapeva la data e che forse avrei dovuto attendere qualche settimana.» «Se la chiamasse, dovrà dirmelo subito. Con lui me la sbrigherò io. Però lei deve promettermi Solennemente che non lo rivedrà più, che non ritornerà più in quel covo di satanisti.» Mary sospirò, poi sorrise, come intimidita. «D'accordo. Le prometto che rinuncerò al progetto che avevo in mente, ma... ma cosa dovrei fare se Ratnadatta venisse qui e tentasse di costringermi? Come tanti simili a lui, può contare su poteri soprannaturali, ne sono sicura. E se lo facesse, forse non sarei in grado di resistergli.» Barney rifletté per un momento. «Lei è stata educata nella fede cattolica, se non m'inganno?» «Sì» rispose Mary, tornando a sospirare. «Ma è da tanto che non vado in chiesa.» «Non importa. Penso che abbia ancora un crocifisso in casa...» Mary annuì. «Sì. Non ci rinuncerei per nessun motivo.» «Perfetto. Da ora in poi lo porti sempre con sé, non se ne separi mai. Lo tenga nella borsetta dovunque si rechi. E se Ratnadatta venisse a cercarla qui, o se la fermasse per strada, glielo mostri. So poco di queste cose, ma sono sicuro che la vista del crocifisso spaventa e mette in fuga ogni satanista. Lei glielo sbatta sotto il naso e gli intimi d'andare al Diavolo.» «Oh Barney, che conforto lei è per me!» mormorò Mary, passandogli un braccio attorno al collo. Le loro bocche si sfiorarono nel primo, lungo bacio sincero. Quando si separarono, Barney la sollevò e, posatala sul divano, si chinò su di lei e disse: «Tu vuoi ricompensarmi per qualcosa che non ho ancora fatto, però devi sapere che sono pazzo di te, e sarei più pazzo ancora se rifiutassi la piccola caparra che mi offri in anticipo». «Non è affatto una caparra, non è una ricompensa» sospirò Mary. «È solo perché ti amo e non posso farci niente.» Trascorse mezz'ora, e a loro parve che fossero passati pochi minuti soltanto, ma l'orologio posato sulla cappa del caminetto scandì la mezzanotte. Sciogliendosi adagio dal suo abbraccio, Mary sussurrò: «Barney, devi an-

ti».<br />

«Così va meglio. E così non ha più alcun motivo per rivedere Ratnadatta.<br />

Non ha nessun altro appuntamento con lui, spero.»<br />

«No. Ehm... non esattamente. Doveva dirmelo lui quando avrei dovuto<br />

recarmi al tempio un'altra volta, per la prossima cerimonia dell'iniziazione.<br />

Comunque, ha detto che non sapeva la data e che forse avrei dovuto attendere<br />

qualche settimana.»<br />

«Se la chiamasse, dovrà dirmelo subito. Con lui me la sbrigherò io. Però<br />

lei deve promettermi Solennemente che non lo rivedrà più, che non ritornerà<br />

più in quel covo di satanisti.»<br />

Mary sospirò, poi sorrise, come intimidita. «D'accordo. Le prometto che<br />

rinuncerò al progetto che avevo in mente, ma... ma cosa dovrei fare se<br />

Ratnadatta venisse qui e tentasse di costringermi? Come tanti simili a lui,<br />

può contare su poteri soprannaturali, ne sono sicura. E se lo facesse, forse<br />

non sarei in grado di resistergli.»<br />

Barney rifletté per un momento. «Lei è stata educata nella fede cattolica,<br />

se non m'inganno?»<br />

«Sì» rispose Mary, tornando a sospirare. «Ma è da tanto che non vado in<br />

chiesa.»<br />

«Non importa. Penso che abbia ancora un crocifisso in casa...»<br />

Mary annuì. «Sì. Non ci rinuncerei per nessun motivo.»<br />

«Perfetto. Da ora in poi lo porti sempre con sé, non se ne separi mai. Lo<br />

tenga nella borsetta dovunque si rechi. E se Ratnadatta venisse a cercarla<br />

qui, o se la fermasse per strada, glielo mostri. So poco di queste cose, ma<br />

sono sicuro che la vista del crocifisso spaventa e mette in fuga ogni <strong>satanista</strong>.<br />

Lei glielo sbatta sotto il naso e gli intimi d'andare al Diavolo.»<br />

«Oh Barney, che conforto lei è per me!» mormorò Mary, passandogli un<br />

braccio attorno al collo.<br />

Le loro bocche si sfiorarono nel primo, lungo bacio sincero. Quando si<br />

separarono, Barney la sollevò e, posatala sul divano, si chinò su di lei e<br />

disse: «Tu vuoi ricompensarmi per qualcosa che non ho ancora fatto, però<br />

devi sapere che sono pazzo di te, e sarei più pazzo ancora se rifiutassi la<br />

piccola caparra che mi offri in anticipo».<br />

«Non è affatto una caparra, non è una ricompensa» sospirò Mary. «È solo<br />

perché ti amo e non posso farci niente.»<br />

Trascorse mezz'ora, e a loro parve che fossero passati pochi minuti soltanto,<br />

ma l'orologio posato sulla cappa del cami<strong>net</strong>to scandì la mezzanotte.<br />

Sciogliendosi adagio dal suo abbraccio, Mary sussurrò: «Barney, devi an-

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