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club satanista - Thule-italia.net

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tuale relazione con lei. Con quel tarlo fisso in testa, mentre l'auto sfrecciava<br />

lungo le strade di campagna del Surrey, Mary si divertì a rivolgergli,<br />

con aria del tutto innocente, una quantità di domande strane.<br />

Anche se non avrebbe potuto immaginare il motivo di quell'interrogatorio,<br />

Barney era troppo addestrato a spacciarsi per quel che non era per lasciarsi<br />

prendere in castagna, e con lei si era già abituato a recitare la parte<br />

del nobile venuto a Londra per affari dal lontano Kenia. Sì, aveva preso<br />

l'auto a noleggio per il tempo che avrebbe trascorso a Londra. Quanto<br />

tempo contava di trattenersi? Tutto il tempo necessario per volgere a buon<br />

fine le trattative per quell'agenzia turistica della quale le aveva già accennato,<br />

certo non meno d'un mese ancora. Dove alloggiava? Era fortunato: a<br />

Londra aveva molti amici, suoi e di famiglia, che desideravano vederlo,<br />

parlargli, e lo invitavano a casa loro. Quanto alla sua vita in Kenia, possedeva<br />

una casa, non grande perché in quel periodo non versava in condizioni<br />

proprio floride, in uno dei sobborghi di Nairobi. I suoi genitori? Erano<br />

morti entrambi (ed era vero) quando lui era ancora giovane.<br />

Insomma, Barney poté lasciare che si sbizzarrisse come voleva, che si<br />

divertisse, immaginando via via un passato che non gli apparteneva e Mary<br />

fece centro soltanto in un particolare, quando gli domandò dove alloggiasse<br />

in quei giorni, per poterlo rintracciare se si fosse reso necessario, o se lo<br />

avesse desiderato. Barney fu costretto a darle l'indirizzo del suo appartamentino<br />

in Warwick Square, ma disse che gliel'aveva prestato temporaneamente<br />

un amico e che, non essendo registrato in quell'alloggio, se pensava<br />

di scrivergli o di lasciare un qualunque messaggio, doveva indirizzarlo<br />

presso Mister Sullivan.<br />

Vedendolo costretto a spiattellare il suo vero nome, il che ai suoi occhi<br />

era come ammettere che non aveva alcun diritto a un titolo nobiliare, rendeva<br />

euforica Mary, che rideva tranquillamente dentro di sé. Ma fu un'allegria<br />

di breve durata, che subito dopo si rattristò, chiedendosi quante altre<br />

donne fosse riuscito ad abbindolare facendo balenare ai loro occhi la speranza<br />

di diventare la Contessa di Lame.<br />

Pranzarono all'Hut Hotel e la pioggia rimase soltanto allo stato di minaccia<br />

sino a metà del pranzo, ma poi scrosciò, e per una mezz'ora buona<br />

piovve a dirotto. Barney aveva sperato di poter fare una passeggiata nei<br />

boschi, durante il pomeriggio; si era ripromesso di scovare un qualche posticino<br />

tranquillo nel quale sostare per dedicare quelle ore di quiete al progresso<br />

della loro amicizia partendo dalla conclusione alla quale erano<br />

giunti quella mattina di buon'ora, prima di lasciarsi, ma siccome la pioggia

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