30.01.2013 Views

club satanista - Thule-italia.net

club satanista - Thule-italia.net

club satanista - Thule-italia.net

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

che era sempre in Russia, benché nulla me l'avesse detto, nulla fosse venuto<br />

a confermare questa certezza. Sapevo che era soddisfatto del lavoro di<br />

ricerca che conduceva per i suoi padroni russi in uno dei loro stabilimenti<br />

nascosti chissà dove. Mi turbava la certezza che stesse lavorando per i<br />

comunisti, ma non potevo far nulla per impedirglielo e, col tempo, avevo<br />

finito per accettare la situazione per quella che era dopo che le nostre<br />

strade si erano divise e tutto lasciava prevedere che non si sarebbero incontrate<br />

mai più.<br />

Comunque, avendo ripreso a pensare a lui mio malgrado, non riuscivo a<br />

cavarmelo dalla testa per quanto mi sforzassi. Anzi, divenni vittima di una<br />

turba mentale della stessa natura di quella di cui ho sofferto recentemente.<br />

Mi rendevo conto di non poter più concentrarmi interamente sul mio lavoro,<br />

di non saper più trovar pace nel genere di vita sociale che io e mia<br />

moglie avevamo goduto sin lì. In seguito mi convinsi, e ne sono convinto<br />

tuttora, che Lothar era in Inghilterra e che faceva di tutto per incontrarmi.<br />

Le visioni che avevo di lui si accrebbero, divennero più chiare sino a<br />

quando incominciarono a diventarmi familiari i luoghi, i dintorni della località<br />

nella quale viveva. Lothar occupava due stanze a pianterreno d'un<br />

condominio di poche pretese, al numero 94 d'una lunga, sordida strada<br />

nel settore settentrionale di Londra, nei paraggi della Stazione di San<br />

Pancrazio. Poi incominciai a capire che avrei potuto trovare quella strada<br />

partendo dalla stazione, e compresi che Lothar voleva che andassi a trovarlo.<br />

Capivo per istinto che da un incontro con lui non avrebbe potuto scaturire<br />

niente di buono e per alcuni giorni resistetti all'impulso che mi spingeva<br />

ad andare da lui. Ma Lothar non mi dava pace, e Dinah e anche i<br />

miei colleghi al centro di ricerche incominciavano a preoccuparsi seriamente<br />

del mio stato mentale. Dicevano che a volte parlavo come se fossi<br />

stato tutt'altra persona e mi sollecitavano a farmi vedere da un medico. .<br />

Ma andare da un medico sarebbe stato inutile. Oggi come oggi, la<br />

scienza medica accetta come un dato di fatto la telepatia, ma dubito che<br />

un medico, qualunque medico, avrebbe trovato credibile il mio racconto.<br />

E se anche l'avesse creduto, non avrebbe saputo a che rimedio ricorrere<br />

per ovviarvi. Con tutta probabilità, m'avrebbe fatto ricoverare in una clinica<br />

per malati mentali, magari soltanto per un periodo d'osservazione<br />

che non m'avrebbe giovato affatto, che non intendevo accettare per nessun<br />

motivo.<br />

Alla fine, e maggio volgeva al termine (era il giorno 26 del mese, per

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!