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OLCESE G. (2003). Le ceramiche comuni a Roma - Immensa Aequora

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Fig. 35) Località produttrici di manufatti ceramici nella<br />

Valle del Tevere citate nelle fonti di XV secolo<br />

(da Güll 1997, fig. 2)<br />

prio Vasanello resta nei secoli un centro per la produzione<br />

di <strong>ceramiche</strong> da cucina di ottima qualità,<br />

distribuite anche in altri centri del Lazio (fig. 11).<br />

Diversi siti della media e bassa Valle del Tevere<br />

hanno approfittato della situazione geologica favorevole,<br />

in diverse epoche 252.<br />

Allo stesso modo, la produzione di <strong>ceramiche</strong> da<br />

cucina di qualità - quelle che hanno circolato nell’area<br />

di <strong>Roma</strong> ma anche al di fuori dei mercati<br />

regionali e in aree transmarine - pare concentrarsi<br />

nella zona vulcanica a nord di <strong>Roma</strong>, zona per<br />

altro servita anche dal Tevere (fig. 37).<br />

La presenza di argille vulcaniche - nel caso di<br />

Vasanello sedimenti alcalini vulcanici, ricchi di<br />

quarzo e sanidini - si delinea come un fattore significativo<br />

per la produzione di ceramica da cucina di<br />

qualità già dall’età augustea. Tali argille sono probabilmente<br />

adatte alla fabbricazione di <strong>ceramiche</strong><br />

da esporre al fuoco, se alcuni dei più importanti<br />

centri di ceramica artigianale si trovano in contesti<br />

vulcanici, in Italia centro-meridionale, a Corbara<br />

o a Cascano, in Campania 253 (fig. 36), ad esempio,<br />

oppure nel Mediterraneo orientale, a <strong>Le</strong>sbo e a<br />

Focea 254.<br />

252 Güll 1997.<br />

253 Peña 1992, p. 119; Peña 1994.<br />

254 Picon, Blondé 2000, p. 182, nota n. 63.<br />

Gloria Olcese 61<br />

Fig. 36) Alcuni siti di produzione artigianale di<br />

<strong>ceramiche</strong> da cucina: 1. Colle Val d’elsa 2. Vetralla<br />

3. Vasanello 4. Pontecorvo 5. Cascano/Corbara<br />

(da Peña 1992, p. 97, fig.4)<br />

Ulteriori criteri di insediamento consistono,<br />

come spesso è stato notato, nella presenza di<br />

legname (soprattutto per la cottura di terra sigillata<br />

che ne richiede quantità molto importanti), di<br />

abbondante acqua e di vie di <strong>comuni</strong>cazione.<br />

In definitiva, l’area a nord e a ovest del Tevere<br />

si rivela quella più adatta alla fabbricazione delle<br />

<strong>ceramiche</strong>, anche di qualità. Probabilmente è proprio<br />

in questa zona che vanno cercate le officine<br />

<strong>ceramiche</strong> più importanti, quelle che hanno rifornito<br />

non solo l’area circonvicina, ma anche l’urbs e<br />

i mercati più lontani.<br />

VIII.2. OFFICINE: TIPOLOGIE DIFFERENTI<br />

I dati a disposizione non consentono di avere<br />

un quadro completo ed esaustivo delle aree artigianali<br />

nel Lazio 255 e soprattutto di darne una<br />

interpretazione in chiave economica, dal momento<br />

che sono pochi gli scavi di quartieri artigianali in<br />

tutta l’area centro-sud italica e solo alcuni di essi<br />

sono stati oggetto di pubblicazione definitiva; in<br />

altri casi sono stati individuati solo gli scarichi.<br />

Con queste premesse quasi impossibile risulta<br />

255 L’elenco delle officine del Lazio sarà pubblicato nel volume<br />

in preparazione.

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