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OLCESE G. (2003). Le ceramiche comuni a Roma - Immensa Aequora

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non calcaree, senza dubbio vulcaniche. <strong>Le</strong> <strong>ceramiche</strong><br />

da cucina rinvenute nei siti di questa zona<br />

hanno composizioni diverse dalle <strong>ceramiche</strong> da<br />

cucina di <strong>Roma</strong>; le loro caratteristiche di composizione<br />

sono simili alle produzioni del Lazio meridionale<br />

e del nord della Campania (Tabella 7).<br />

VII.7. LE ANALISI MINERALOGICHE<br />

L’indagine mineralogica consente di mettere in<br />

collegamento il campione analizzato con il contesto<br />

geologico di origine.<br />

Gloria Olcese 53<br />

Fig. 33) Schema tettonico semplificato del margine laziale. <strong>Le</strong>genda: A) depositi sedimentari dei cicli <br />

e depositi costieri (Messiniano-Pleistocene), B) depositi travertinosi (Quaternario), C) depositi vulcanici<br />

(Pliocene-Pleistocene), D) unità dei Monti della Tolfa (Cretacico superiore-Eocene), E) serie calcareo-silicoclastiche-marnose<br />

(Triassico superiore-Miocene); F) serie carbonatiche dei Monti <strong>Le</strong>pini (Cretacico<br />

superiore); G) faglie, principalmente sepolte, bordiere dei bacini subsidenti con movimento prevalentemente<br />

normale; la freccia indica la parte ribassata, H) faglie con movimento prevalentemente trascorrente,<br />

I) faglie con movimento prevalentemente normale; i trattini indicano la parte ribassata; L) principali fronti<br />

di sovrascorrimento; M) Orli di caldere e crateri (da La geologia di <strong>Roma</strong>, p. 34, fig. 2)<br />

241 In totale sono state eseguite 105 analisi mineralogiche,<br />

finanziate dal DFG (Deutsche Forschungsgemeinschaft), che<br />

coprono però tutte le classi <strong>ceramiche</strong> trattate per la ricerca<br />

generale.<br />

<strong>Le</strong> analisi mineralogiche (microscopio a luce<br />

polarizzata su sezione sottile) eseguite a supporto<br />

delle analisi chimiche (XRF) hanno consentito una<br />

prima serie di importanti osservazioni generali<br />

sulle caratteristiche mineralogiche delle <strong>ceramiche</strong><br />

locali/regionali e la formazione di alcuni gruppi.<br />

Non è stato possibile invece rispondere ai quesiti<br />

relativi all’origine dei singoli tipi né creare<br />

gruppi di riferimento mineralogici, considerata la<br />

campionatura piuttosto contenuta 241 e lo stato<br />

della ricerca archeometrica sulle <strong>ceramiche</strong> dell’Italia<br />

centrale, ancora agli inizi 242.<br />

242 Anche per le analisi mineralogiche possediamo pochi dati<br />

relativi al Lazio e più generalmente all’Italia centrale. Ricordiamo,<br />

a titolo di esempio, la pubblicazione di T. Mannoni sulle<br />

<strong>ceramiche</strong> da cucina di Ostia (Mannoni 1994).

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