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Elenco delle Ditte Orafe Aretine - Camera di Commercio Arezzo

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Appen<strong>di</strong>ce Legislativa<br />

Art. 35.<br />

1. Il saggio facoltativo e l'apposizione del relativo marchio sull'oggetto<br />

saggiato, sono richiesti ed ottenuti a con<strong>di</strong>zione che il presentatore<br />

<strong>di</strong>chiari <strong>di</strong> conoscere ed accettare l'eventuale danneggiamento che può<br />

derivare all'oggetto dall'applicazione <strong>di</strong> uno dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi previsti<br />

dal presente regolamento.<br />

2. Se è presentato al saggio facoltativo un considerevole numero <strong>di</strong><br />

oggetti, al fine <strong>di</strong> garantire modalità omogenee <strong>di</strong> prelevamento, il<br />

numero degli esemplari da cui estrarre i campioni <strong>di</strong> analisi, per ogni<br />

tipologia produttiva e lega utilizzata è fissato dallo schema riportato<br />

nell'allegato VIII, che può essere mo<strong>di</strong>ficato con decreto del Ministro<br />

<strong>delle</strong> attività produttive.<br />

3. In presenza <strong>di</strong> esito positivo <strong>delle</strong> analisi si procede, in alternativa su<br />

richiesta dell'interessato, all'applicazione del marchio su tutti gli oggetti,<br />

ovvero, alla certificazione dell'intera partita.<br />

4. Nel primo caso previsto dal comma 3 le operazioni <strong>di</strong> marchiatura<br />

sono eseguite <strong>di</strong>rettamente dal presentatore degli oggetti o da un suo<br />

delegato, sotto il <strong>di</strong>retto controllo del personale del laboratorio,<br />

altrimenti il certificato <strong>di</strong> analisi, in<strong>di</strong>cante la data, il peso, il titolo ed il<br />

metallo prezioso relativo, è sigillato insieme agli oggetti cui si riferisce<br />

all'interno del laboratorio medesimo. Tale involucro reca all'esterno i<br />

sigilli comprovanti l'avvenuta certificazione.<br />

5. Le spese per il saggio e per l'applicazione del suddetto marchio sulle<br />

materie prime e sugli oggetti sono a carico del richiedente.<br />

Capo VI<br />

Oggetti placcati, dorati, argentati e rinforzati o <strong>di</strong> fabbricazione<br />

mista<br />

Art. 36.<br />

1. Sugli oggetti costituiti <strong>di</strong> metalli comuni recanti rivestimenti <strong>di</strong> oro è<br />

consentita l'iscrizione del termine "dorato" od anche dei termini<br />

"placcato" e "laminato" seguito dal simbolo Au; tali termini, seguiti<br />

rispettivamente dai simboli Pt, Pd, Ag, sono usati anche per gli oggetti<br />

rivestiti <strong>di</strong> platino, palla<strong>di</strong>o ed argento.

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