Tesi - Alp Cub

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26.01.2013 Views

numero complessivo dei suoi abitanti, 393, di cui due assenti per la leva, lo stato civile, in alcuni casi il ruolo all' interno del nucleo famigliare e solo per alcuni la professione.Infatti essa viene esclusivamente specificata riguardo i capi famiglia e, fatto singolare, non risulta nemmeno un contadino o un allevatore, al contrario vengono riportate solo cariche di prestigio o comunque di qualche interesse per la comunità, come illustrato nella seguente tabella: TABELLA I - PERRERO 1828 - CONSEGNA DELLA POPOLAZIONE PROFESSIONE N° ADDETTI MOLINAIO 1 GUARDIA BOSCHIVA 1 NOTAIO 1 NOTAIO /SEGRETARIO DI MANDAMENTO 2 SEGRETARIO (forse di 1 Mandamento) xlviii GIUDICE 1 CHIRURGO 1 SINDACO 1 PARROCO 1 PRECETTORE 2 GARZONE xlviii 97 TOTALE 109 Dei restanti 284 abitanti non è possibile sapere quale mestiere svolgessero. Possiamo solo ipotizzare che si dedicassero ad attività agricolo- pastorali, per analogia con altre situazione ottocentesche esaminate. 72

La lettura della tabella I mette comunque in luce un elemento importante, e cioè che accanto a cariche di tipo giuridico, amministrativo, ecclesiastico e culturale vengano menzionati l' addetto ad un mulino e una guardia forestale. Il fatto che il compilatore della Consegna della popolazione del 1828 ritenga opportuno citare solo alcune professioni ed escluderne altre, che invece ci saremmo aspettati di trovare, non è affatto strano, ma deriva dalla considerazione collettiva che quelle popolazioni alpine avevano riguardo ad alcune professioni. Ecco che accanto ai vari"dottori", al primo cittadino e al prete si collocano il mugnaio e la guardia forestale, figure di indubbia utilità per la comunità di Perrero xlviii . Come già detto nel capitolo secondo xlviii quasi in ogni villaggio esisteva per la macinazione dei cereali un mulino ad uso di tutta la comunità , la cui gestione era appunto affidata ad un mugnaio, la cui figura era quindi di grande utilità pubblica, il che spiegherebbe il motivo per cui è stato considerato degno di nota dal compilatore ottocentesco. L' altra figura, quella del guardiaboschi, riveste di nuovo grande importanza per la tutela e la salvaguardia di un bene comune quale quello del patrimonio boschivo. Già è stato rilevato xlviii che fra le attività a cui si dedicavano queste popolazioni alpine, nei periodi di pausa dalla coltivazione dei campi, compariva quella del taglialegna, in quanto una delle ricchezze fondamentali di queste vallate è costituita proprio dalle foreste. xlviii 73

numero complessivo dei suoi abitanti, 393, di cui due assenti per la leva, lo<br />

stato civile, in alcuni casi il ruolo all' interno del nucleo famigliare e solo per<br />

alcuni la professione.Infatti essa viene esclusivamente specificata riguardo i<br />

capi famiglia e, fatto singolare, non risulta nemmeno un contadino o un<br />

allevatore, al contrario vengono riportate solo cariche di prestigio o<br />

comunque di qualche interesse per la comunità, come illustrato nella<br />

seguente tabella:<br />

TABELLA I - PERRERO 1828 - CONSEGNA DELLA POPOLAZIONE<br />

PROFESSIONE N° ADDETTI<br />

MOLINAIO 1<br />

GUARDIA BOSCHIVA 1<br />

NOTAIO 1<br />

NOTAIO /SEGRETARIO DI<br />

MANDAMENTO<br />

2<br />

SEGRETARIO (forse di<br />

1<br />

Mandamento) xlviii<br />

GIUDICE 1<br />

CHIRURGO 1<br />

SINDACO 1<br />

PARROCO 1<br />

PRECETTORE 2<br />

GARZONE xlviii 97<br />

TOTALE 109<br />

Dei restanti 284 abitanti non è possibile sapere quale mestiere svolgessero.<br />

Possiamo solo ipotizzare che si dedicassero ad attività agricolo- pastorali, per<br />

analogia con altre situazione ottocentesche esaminate.<br />

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