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Tesi - Alp Cub

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operai, come è stato ampiamente dimostrato dalla ricerca condotta da Paola<br />

Corti e Ada Lonni sui registri matricola di un quindicennio, dal 1895 al 1910.<br />

Da questa indagine si ricava che il periodo di permanenza nel setificio era<br />

tendenzialmente basso come è ben visibile dalla tabella nella pagina<br />

seguente,elaborata sulla base dei libri matricola del setificio. Dalla stessa<br />

fonte emerge pure la scarsità delle presenze in fabbrica nei mesi centrali dell'<br />

estate e durante la stagione invernale, sia per l' impraticabilità delle strade<br />

durante l'inverno, sia per la necessità da parte della manodopera di attendere<br />

ai lavori dei campi,sia per l'antica e più redditizia tradizione d'emigrazione<br />

stagionale verso l'estero. Questa pratica infatti permetteva di ricavare<br />

maggior guadagno di un dipendente del setificio in minor tempo e in<br />

condizioni climatiche più favorevoli,il che pone il fenomeno migratorio da<br />

quest' area in una luce del tutto nuova, configurandolo non come una<br />

necessità ineluttabile per sopperire alla mancanza di lavoro in loco, ma al<br />

contrario come una scelta temporanea individuale condotta sulla base dell'<br />

opzione di volta in volta più vantaggiosa.<br />

Non solo dunque l' area alpina in esame si presenta come area di<br />

emigrazione in presenza di processi di industrializzazione xlviii , ma si<br />

caratterizza come zona a forte tradizione emigratoria,confermando quanto<br />

emerge dal più recente filone di studi sull' emigrazione piemontese fra<br />

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