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Tesi - Alp Cub

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nel 1979 Pons, ricordando anche che solo recentemente sono stati introdotti<br />

in questa attività alcuni ammodernamenti. xlviii<br />

Tutto quindi veniva eseguito in maniera molto rudimentale e lo stesso<br />

artigianato in queste valli aveva sempre rivestito scarsa rilevanza per il suo<br />

carattere che è stato giudicato come "...esclusivamente utilitario e famigliare,<br />

con scarso senso di realizzazione artistica, avendo i nostri antenati ben altre<br />

preoccupazioni." xlviii<br />

Non solo non si è sviluppata una tradizione artistica, ma "contrariamente a<br />

quanto accade in altre valli vicine, qui non esistono persone che esercitino<br />

mestieri quali quello di stagnino, ombrellaio, spazzacamino, arrotino,<br />

vetraio, ecc. Anzi questi mestieri sono talvolta esercitati da commercianti che<br />

vengono da fuori". xlviii Così come nel caso dei venditori di stoffe ambulanti<br />

della val Soana : "li marsìe,i merciai, chiamati anche li sucraire, perchè all'<br />

inizio portavano anche una certa quantità di zucchero da vendere..." xlviii<br />

Calzolai, fabbri, falegnami e sarti erano in numero limitato e lavoravano a<br />

domicilio dei clienti secondo una tradizione che risale almeno al '700. xlviii Le<br />

origini di tale usanza sono state datate da Pons sulla base di un documento<br />

settecentesco in cui sarebbero menzionate alcune figure di artigiani<br />

ambulanti. Si tratta di un sarto della Val Chisone che esercitava il proprio<br />

mestiere a Prali e di altri due, uno di Perrero e uno di Prali che servivano<br />

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