Tesi - Alp Cub
Tesi - Alp Cub Tesi - Alp Cub
quota dell' elemento maschile. Tuttavia siccome questo fatto, anomalo nel panorama dell' emigrazione italiana in genere di quel periodo , sembra sia da ricondurre piuttosto al fatto che le donne che lasciavano la famiglia d' origine per sposarsi e stabilirsi altrove con il proprio marito fossero considerate assenti, non è stato opportuno parlare di un esodo al femminile da queste vallate, in quanto non si sarebbe affatto trattato di emigrazione vera e propria. La mobilità territoriale di cui si sono resi protagonisti gli abitanti di queste vallate si è snodata sostanzialmente lungo tre direttive , una quella a più lunga distanza , diretta verso l' estero, particolarmente seguita nel corso dell' Ottocento e fino al primo decennio del Novecento,che aveva come destinazione preferita soprattutto la Francia , ed inizialmente era praticata da tutte e tre le comunità esaminate. Nel corso di questo secolo tuttavia si sono fatte strada nuove direttrici sulle quali si sono diretti i flussi migratori di quest' area, che si configurano come mobilità interna, interregionale ma anche semplicemente come spostamenti di popolazione entro i confini della Valle, come dimostrano i dati relativi al popolamento di alcune aree e allo spopolamento di altre. Infatti nel 1911 la maggior parte delle persone considerate assenti dal Comune di Perosa aveva assunto la nuova residenza nell' ambito del territorio piemontese, al contrario gli assenti dai Comuni di Pomaretto e di Perrero dimostravano di continuare a preferire le mete 238
appresentate dai paesi d' oltralpe. Questa situazione si ricollega strettamente con la nuova tipologia lavorativa a cui l' industrializzazione aveva dato vita; infatti proprio a Perosa in quegli anni il numero degli addetti all' industria subiva una forte impennata , mentre non accadeva altrettanto a Perrero dove sia il numero degli operai sia quello dei minatori non faceva registrare significativi balzi in avanti. Neanche a Pomaretto, ancora agli inizi del Novecento, il lavoro in una delle vicine fabbriche costituiva una delle principali occupazioni dei suoi abitanti i quali continuavano ad integrare i magri proventi derivati dall' agricoltura con il denaro proveniente dall' emigrazione all' estero.Inoltre a Perrero tra il 1935 e il 1950 è stato individuato un particolare flusso migratorio, quello delle donne che si recavano a Torino in qualità di domestiche. Al contrario nello stesso periodo gli afflussi di popolazione in quella comunità, che furono sempre poco rilevanti numericamente, non furono mai di manodopera specializzata e tanto meno di minatori, seppure in quell' area l' industria mineraria fosse già in espansione. Questo dato evidenzia quindi che il lavoro nelle miniere non ebbe mai un impatto decisivo nè sugli abitanti delle alte valli nè su quelli delle zone circostanti.In conclusione possiamo dire che i risultati di questa ricerca hanno evidenziato come all' interno dell' area alpina considerata, fra Ottocento e Novecento, siano venute a crearsi forti interdipendenze fra i 239
- Page 187 and 188: TAB. 2/B PEROSA 1910 - STATO CIVILE
- Page 189 and 190: TAB. 2/B PEROSA 1911 - STATO CIVILE
- Page 191 and 192: NON SPECIFICATO 10 14,7 PER POVERTA
- Page 193 and 194: Dall' esame dei dati che emergono d
- Page 195 and 196: caratterizzato le prime fasi degli
- Page 197 and 198: STATO CIVILE DEI RICHIEDENTI FEMMIN
- Page 199 and 200: Al contrario degli anni precedenti
- Page 201 and 202: migratoria di quel Comune si presen
- Page 203 and 204: La comunità di Perosa invece nel b
- Page 205 and 206: Belgio, la Svezia che fino ad allor
- Page 207 and 208: TAB. 7/A PERRERO EMIGRAZIONI INTERN
- Page 209 and 210: calcola che fosse già in uso sin d
- Page 211 and 212: agricolo - mineraria, xlviii entro
- Page 213 and 214: TAB. 9/C PERRERO 1941 - PROFESSIONE
- Page 215 and 216: TAB 10/E PERRERO 1943 - PROVENIENZA
- Page 217 and 218: TAB. 12/B PERRERO 1945 - STATO CIVI
- Page 219 and 220: PASTORE VALDESE 1 4,1 PENSIONATO 1
- Page 221 and 222: TAB. 15/A PERRERO 1948 - IMMIGRATI
- Page 223 and 224: TAB. 16/C PERRERO 1949 - PROFESSION
- Page 225 and 226: TAB. 17/E PERRERO 1950 - PROVENIENZ
- Page 227 and 228: Per quanto riguarda Perosa Argentin
- Page 229 and 230: ALTRI 27 55,1 TOTALE 49 TAB. 3 PERO
- Page 231 and 232: TAB. 11 PEROSA 1949 - DICHIARAZIONI
- Page 233 and 234: Anche se nel corso dell'Ottocento t
- Page 235 and 236: famiglie di queste valli. Queste tr
- Page 237: erano le donne che in queste valli
- Page 241 and 242: BIBLIOGRAFIA Aa.Vv., Le Alpi e l' E
- Page 243 and 244: Albera D., Audenino P., Corti P., I
- Page 245 and 246: Atti Convegno Internazionale su Esp
- Page 247 and 248: Avondo G.V., Bellion F., Le Valli P
- Page 249 and 250: Bernardi J. , Cenni storici e stati
- Page 251 and 252: Bouvier J. C. , L' integration ling
- Page 253 and 254: Chatelain A., Les migrantes tempora
- Page 255 and 256: Cordero M . , Una storia dispersa,
- Page 257 and 258: Numéro special, " Recherches régi
- Page 259 and 260: Economia e Commercio, Laboratorio d
- Page 261 and 262: Filippuzzi A. ( a cura di ) , Il di
- Page 263 and 264: Gut P. , L' immigration italienne e
- Page 265 and 266: Università di Torino , Facoltà di
- Page 267 and 268: Manzotti F. , La polemica sull' emi
- Page 269 and 270: Ministero Affari Esteri, Commissari
- Page 271 and 272: Pittavino A. , Storia di Pinerolo e
- Page 273 and 274: Reginato M. , Conseguenze delle emi
- Page 275 and 276: Sanfilippo M. , La storiografia sui
- Page 277 and 278: Sori E. , Indicazioni di storigrafi
- Page 279 and 280: Véron J. , L' immigration étrang
quota dell' elemento maschile. Tuttavia siccome questo fatto, anomalo nel<br />
panorama dell' emigrazione italiana in genere di quel periodo , sembra sia da<br />
ricondurre piuttosto al fatto che le donne che lasciavano la famiglia d' origine<br />
per sposarsi e stabilirsi altrove con il proprio marito fossero considerate<br />
assenti, non è stato opportuno parlare di un esodo al femminile da queste<br />
vallate, in quanto non si sarebbe affatto trattato di emigrazione vera e<br />
propria. La mobilità territoriale di cui si sono resi protagonisti gli abitanti di<br />
queste vallate si è snodata sostanzialmente lungo tre direttive , una quella a<br />
più lunga distanza , diretta verso l' estero, particolarmente seguita nel corso<br />
dell' Ottocento e fino al primo decennio del Novecento,che aveva come<br />
destinazione preferita soprattutto la Francia , ed inizialmente era praticata da<br />
tutte e tre le comunità esaminate. Nel corso di questo secolo tuttavia si sono<br />
fatte strada nuove direttrici sulle quali si sono diretti i flussi migratori di<br />
quest' area, che si configurano come mobilità interna, interregionale ma<br />
anche semplicemente come spostamenti di popolazione entro i confini della<br />
Valle, come dimostrano i dati relativi al popolamento di alcune aree e allo<br />
spopolamento di altre. Infatti nel 1911 la maggior parte delle persone<br />
considerate assenti dal Comune di Perosa aveva assunto la nuova residenza<br />
nell' ambito del territorio piemontese, al contrario gli assenti dai Comuni di<br />
Pomaretto e di Perrero dimostravano di continuare a preferire le mete<br />
238