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Tesi - Alp Cub

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caratterizzato le prime fasi degli espatri italiani. Questa situazione si<br />

verificava anche in seguito ai divieti di emigrazione nei confronti dei<br />

soggetti alla leva che fin dal 1914 erano stati emanati dal governo italiano ,<br />

che al contrario aveva dato vita ad un massiccio ritorno di quanti potevano<br />

ancora essere arruolati nell' esercito. xlviii Inoltre era questa una corrente a<br />

netta prevalenza di operaie ed operai, all' interno della quale le donne<br />

coniugate costituivano la percentuale maggiore epari al 31,5%. Esse si<br />

recavano soprattutto in Francia per cercare lavoro, infatti una sola di queste<br />

partiva per raggiungere il marito ed altre due espatriavano con i figli. Dalla<br />

prima guerra mondiale la partecipazione femminile all' interno dei<br />

movimenti migratori italiani andò incrementandosi come confermano i dati<br />

che emergono dalle le domande di passaporto per l' estero del Comune di<br />

Perosa Argentina del 1917 e 1918. Infatti nel primo di questi due anni il 62,5%<br />

dei richiedenti era di sesso femminile e andava in Francia a fare la domestica.<br />

xlviii Nell' anno successivo si riscontra di nuovo un leggero incremento del<br />

flusso maschile, dovuto al ritorno di quanti erano stati richiamati in Italia per<br />

il servizio militare e, terminata la guerra, tornavano alla propria abitazione. Il<br />

24,1% dei richiedenti il passaporto dichiarava, nel 1918, di andare all' estero<br />

per ritornare in famiglia, dato confermato dall' elevato numero di coniugati<br />

che si è riscontrato per quell' anno. Tutte le ventinove domande relative a<br />

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