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“Lo studio degli indicatori<br />

tecnici”, p. 120<br />

5. GLI STRUMENTI PER LA SCELTA<br />

<strong>Il</strong> più importante è la tendenza primaria, conosciuta come mercato toro<br />

(rialzo) o orso (ribasso); la durata di questi movimenti varia da meno<br />

di 1 anno a diversi anni.<br />

Vi sono poi le reazioni secondarie o intermedie, la cui durata varia da 3<br />

settimane a molti mesi; l’intensità del movimento contrario può variare<br />

da un 33% a un 66% rispetto al movimento precedente. In questo movimento<br />

i ritracciamenti sono fasi di accumulazione (iniziali) e di distribuzione<br />

(finali). Non è facile stabilire se un movimento secondario sia<br />

un ritracciamento o una vera e propria inversione della tendenza del<br />

mercato.<br />

L’ultimo movimento è definito minore data la sua brevità: può infatti<br />

variare da qualche ora a diverse settimane. Non viene tenuto in considerazione<br />

con un’ottica di investimento a lungo termine.<br />

• Le linee di tendenza orizzontali (movimenti laterali del mercato) definiscono<br />

delle fasi di accumulazione (azioni rastrellate in una fase di rialzo)<br />

e di distribuzione (azioni vendute in una fase di ribasso) del mercato.<br />

• Esistono delle relazioni tra il prezzo e il volume che forniscono utili segnalazioni<br />

sull’andamento del mercato. La situazione che si manifesta<br />

nella maggior parte dei casi è una espansione dei volumi durante una<br />

tendenza primaria del mercato e una contrazione nelle fasi contrarie.<br />

La violazione di questa regola, cioè un aumento dei volumi in una fase<br />

secondaria o una diminuzione in una fase primaria del mercato può essere<br />

un segnale di prossima inversione della tendenza del mercato.<br />

Questa lettura dell’andamento dei volumi dovrebbe essere unita ad<br />

un’analisi degli indicatori tecnici a conferma dei segnali osservati.<br />

• Le indicazioni di un rialzo sono confermate da un susseguirsi di massimi<br />

sempre più elevati e di minimi in aumento, viceversa una fase discendente<br />

è confermata da un susseguirsi di massimi e minimi in declino,<br />

in entrambi i casi i prezzi sembrano muoversi in canali le cui sponde<br />

sono determinate rispettivamente dalla unione dei massimi e dall’unione<br />

dei minimi.<br />

Spesso le reazioni secondarie non sono di facile interpretazione, in particolare<br />

una fase secondaria potrebbe annunciare il prefigurarsi di una<br />

nuova tendenza primaria di senso contrario.<br />

• Secondo Dow, le medie mobili non dovevano essere osservate in modo<br />

indipendente, perché proprio il loro intrecciarsi era un sintomo di nuovi<br />

obiettivi del mercato. Questo principio può essere esteso e generalizzato,<br />

pensando agli indicatori tecnici come a degli indici, per cui i segnali<br />

di prese di posizione speculative devono essere confermati da un<br />

insieme di indicatori tecnici concordi.<br />

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