“La Sapienza” - TECA ELIS

L’e-Learning come nuova opportunità di business. Analisi di competitività e tecnologica per Telecom Italia.
psicologi della Gestalt, o forma. In base a quanto sostenevano i cognitivisti, l’uomo è
in grado di risolvere i problemi che gli si presentano grazie alla costruzione delle sue
conoscenze, interpretando le informazioni, organizzandole ed assegnando loro
significati personali. Tali informazioni vengono organizzate in blocchi, detti schemi
concettuali, il cui numero e la cui complessità aumentano con il passare degli anni.
L’evoluzione degli studi sul cognitivismo ha portato, negli anni ’80, all’affermazione
del costruttivismo, in base al quale il processo di insegnamento, per essere
veramente efficace, deve essere costruito intorno al soggetto che apprende (learning
centred). Il sapere viene considerato il frutto di una costruzione attiva da parte del
discente e l’apprendimento è visto come un’attività che si lega indissolubilmente alla
situazione in cui avviene e che è potenziata dalla collaborazione sociale e dalla
comunicazione interpersonale. Il costruttivismo, pertanto, non guarda più
all’istruzione come ad un processo lineare di trasmissione/ricezione di conoscenze,
ma come ad una risposta alle esigenze ed alle motivazioni del soggetto che apprende.
Il costruttivismo si sposa perfettamente con gli stili di apprendimento umano.
Il modello VAK ( Visual, Auditory, Kinestetic) sostiene che l’uomo utilizzi
contemporaneamente i tre principali canali percettivi (vista, udito e tatto) per
apprendere, ma l’utilizzo di uno di essi risulta essere prevalente rispetto agli altri.
Uno stile di apprendimento, in altre parole, è una predisposizione individuale a
servirsi di particolari strategie, piuttosto che di altre, nell’affrontare compiti, nel
risolvere problemi, o in generale nell’apprendere delle conoscenze 5 . La
predominanza di uno dei sensi di percezione rispetto agli altri comporta la
classificazione degli stili di apprendimento, che risultano essere quattro:
• visivo verbale;
• visivo non verbale;
• auditivo;
• cinestetico.
Le persone il cui stile di apprendimento dominante è quello visivo verbale
preferiscono che le informazioni siano presentate loro in maniera visuale/verbale,
perché amano imparare attraverso il linguaggio scritto.
5 M. De Beni, R. Bomassar, L. Grossele (1999), “Psicologia e sociologia”
La formazione e l’e-Learning 3