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“La Sapienza” - TECA ELIS

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L’e-Learning come nuova opportunità di business. Analisi di competitività e tecnologica per Telecom Italia.<br />

La seconda, viceversa, si basa sull’apprendimento autonomo del discente, con<br />

l’ausilio di strumenti tradizionali come libri e volumi o di mezzi innovativi quali CD-<br />

ROM, contenuti presenti nella rete Internet o, come sempre più spesso accade,<br />

persone distanti geograficamente che coadiuvano il discente nell’apprendimento<br />

mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie in maniera interattiva.<br />

1.2. Gli stili di apprendimento umano<br />

La formazione non avrebbe ragion d’esistere senza l’apprendimento.<br />

L’apprendimento è quel processo mentale che produce un accrescimento delle<br />

conoscenze dell’individuo e consente una modificazione durevole del suo<br />

comportamento per effetto dell’esperienza. Non possono, dunque, considerarsi<br />

forme di apprendimento né le modificazioni del comportamento di breve durata<br />

dovute ad episodi occasionali ed isolati, né quelle dovute a fattori innati o al processo<br />

biologico di crescita, che non avvengono per effetto dell’esperienza. Rientrano invece<br />

tra i processi di apprendimento sia quelli spontanei, ossia quelli naturali, automatici,<br />

quasi involontari che caratterizzano soprattutto la prima fase della crescita e<br />

costituiscono la base per tutte le acquisizione successive, sia quelli “insegnati”, che<br />

cioè si realizzano per effetto di un intervento intenzionale, esterno all’individuo,<br />

volto alla trasmissione di un sapere 4 .<br />

Molti psicologi hanno dedicato il proprio impegno per comprendere quali siano le<br />

modalità attraverso le quali l’uomo apprende e si sono succedute nel tempo diverse<br />

correnti di pensiero in merito a tale argomentazione.<br />

Le teorie associazioniste dell’apprendimento furono le prime ad imporsi sul<br />

panorama internazionale. In base a tali teorie, il cui precursore fu Ivan P. Pavlov, le<br />

risposte fornite dall’individuo agli stimoli che riceve sono dovute alle abitudini che<br />

egli ha acquisito nel corso della sua esperienza di vita.<br />

Seguirono le teorie cognitiviste dell’apprendimento, in base alle quali non è<br />

importante focalizzare l’attenzione sulla coppia stimolo-risposta come facevano gli<br />

associazionisti, bensì sui meccanismi che intervengono nell’individuo tra lo stimolo e<br />

la risposta, ossia sui processi cognitivi. I precursori del cognitivismo furono gli<br />

4 M. De Beni, R. Bomassar, L. Grossele, (1999), “Psicologia e sociologia”.<br />

La formazione e l’e-Learning 2

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