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Via Faentina, il sottopasso ritarda ancora - Il Reporter

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Concerti<br />

All in<br />

18 febbraio 2010<br />

Casa della Creatività<br />

Provenienti dai luoghi più diversi della terra<br />

(Rifredi, Scandicci e Tokyo) ma ritrovatisi a<br />

Novoli, questo quartetto di belle speranze<br />

punta tutto su di sè decidendo di giocare a<br />

carte scoperte. Questa la formazione: Zana<br />

(mc), Narchetti (mc/beatmaker) e Frammento<br />

(mc/beatmaker) a cui si aggiunge,<br />

per le prove dal vivo, <strong>il</strong> giovane dj Fumo,<br />

tecnico del suono dalle dita svelte. Provenienti<br />

da diverse esperienze singole molto<br />

eterogenee fra loro (probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> punto<br />

di forza del gruppo, a parere di chi scrive)<br />

decidono di unire le forze <strong>il</strong> 28 novembre<br />

2007, trovandosi accumunati da un sim<strong>il</strong>e<br />

pensiero.<br />

Roberto Vecchioni<br />

20 Febbraio 2010<br />

saschall<br />

<strong>Il</strong> 20 Febbraio 2010 prende <strong>il</strong> via dal Saschall<br />

di Firenze <strong>il</strong> viaggio musicale di Roberto<br />

Vecchioni che proporrà dal vivo i brani<br />

tratti dal suo nuovo lavoro discografi co,<br />

In-Cantus. Nell’arco di un mese <strong>il</strong> tour toccherà<br />

dieci fra le principali città italiane, fra<br />

le quali Roma, <strong>il</strong> 22 Febbraio al Teatro Sistina,<br />

Palermo, <strong>il</strong> 1° Marzo al Teatro Golden,<br />

M<strong>il</strong>ano, <strong>il</strong> 13 Marzo al Conservatorio, Torino,<br />

<strong>il</strong> 20 Marzo al Teatro Colosseo. L’album<br />

In-Cantus, uscito <strong>il</strong> 30 ottobre scorso su<br />

etichetta Universal, ha origine da un breve<br />

e coraggioso tour natalizio, di sole 4 repliche,<br />

effettuato nell’inverno 2008 in luoghi<br />

sacri, come Chiese e Cattedrali. <strong>Il</strong> successo<br />

dell’iniziativa ha poi suggerito l’opportunità<br />

di proseguire con altri concerti per registrare<br />

un cd e proporre ad un pubblico <strong>ancora</strong><br />

più vasto un progetto di innegab<strong>il</strong>e spessore<br />

artistico fra poesia e musica. Biglietti da<br />

35 a 25 euro.<br />

Primiera<br />

25 febbraio<br />

Casa della creatività<br />

Linkz e Tiezzo (mcs) assieme a Charlie<br />

Dak<strong>il</strong>o (mc/producer) e al satellite affi liato<br />

Ninja (mc/writer), da sempre orbitante<br />

nello stesso campo gravitazionale. Qualcuno<br />

ha iniziato scrivendo rime al liceo,<br />

qualcuno col writing, qualcuno col progetto<br />

White Socks (“ci chiamavano cosi’ per<br />

via del calzino sul microfono, lo usavamo<br />

come fi ltro”). “E’ stato un effetto domino di<br />

situazioni e di universi a farci incontrare”<br />

sostiene <strong>il</strong> quartetto del Campo di Marte.<br />

Nel mezzo, tra gli esordi e la pubblicazione<br />

del primo lavoro “Unshittable”, c’è l’hip hop<br />

ma anche la dnb, la formazione della prima<br />

Numa Crew, la partecipazione al contest<br />

capitolino Da Bomb nel 2008 e un numero<br />

imprecisato di serate in giro.<br />

Morgan<br />

26 Febbraio 2010<br />

saschall<br />

Morgan è certamente uno dei cantautori,<br />

interpreti e musicisti di maggior talento<br />

sulla scena nazionale. Le sue indubbie<br />

doti artistiche e creative si uniscono a<br />

una straordinaria versat<strong>il</strong>ità, a uno spirito<br />

di indipendenza e a una cultura (non solo)<br />

musicale decisamente fuori dal comune.<br />

Morgan attribuisce un profondo valore<br />

culturale alla musica. Anche in questo<br />

concerto fi orentino per piano solo, l’artista<br />

monzese mette in atto, e a disposizione del<br />

suo pubblico, un attento lavoro di ricerca e<br />

approfondimento della canzone italiana del<br />

periodo fi ne anni 50 e inizio anni 60. Morgan<br />

si appropria, rielaborandoli, di brani di<br />

grande spessore che varcano i confi ni del<br />

nostro paese e che acquistano sapori internazionali.<br />

Da Endrigo a Modugno, da Paoli a<br />

Bindi, da Ciampi a Tenco, da De Andrè a…<br />

Marco Castoldi, al Teatro Saschall di Firenze<br />

<strong>il</strong> 26 febbraio, ore 21.00 un omaggio ai<br />

grandi cantautori italiani. Biglietti da 26 a<br />

17, 50 euro.<br />

Teatro<br />

L’ebreo<br />

dal 16 al 21 febbraio<br />

Teatro della Pergola<br />

Apologia della meschinità umana, L’ebreo è<br />

la storia di una coppia travolta da un evento<br />

tanto temuto quanto atteso. Quando negli<br />

anni ‘40, in seguito alle leggi sulla discriminazione<br />

razziale, molti ebrei in fuga dalle<br />

città o dall’Italia abbandonavano le loro<br />

case e i loro beni, per metterle al riparo dai<br />

possib<strong>il</strong>i espropri intestavano le proprietà a<br />

dei prestanome di razza ariana, con l’accordo<br />

di rientrarne in possesso. Questo è<br />

quanto accade ai coniugi Consalvi, diventati<br />

i proprietari di un bell’appartamento nel<br />

centro di Roma, ma <strong>il</strong> ritorno del proprietario<br />

ebreo dopo 13 sconvolge la loro vita<br />

agiata.<br />

Promemoria<br />

Quindici anni di storia d’Italia<br />

ai confi ni della realtà<br />

17 febbraio<br />

Teatro Puccini<br />

“La prima Repubblica muore affogata nelle<br />

tangenti, la seconda esce dal sangue delle<br />

stragi, ma nessuno ricorda più niente. La<br />

storia è maestra ma nessuno impara mai<br />

niente. Avanti <strong>il</strong> prossimo: se non vi sono<br />

bastati Andreotti, Craxi e Berlusconi, ora<br />

magari arrivano Lele Mora e Flavio Briatore”.<br />

Marco Travaglio<br />

Up<br />

dal 19 al 21 Febbraio<br />

Teatro Puccini<br />

Up è un opera che trae ispirazione dalla<br />

montagna e dai suoi paesaggi boschivi. È<br />

un occasione di rifl essione sul rapporto tra<br />

uomo e natura, vista sia nella dimensione<br />

umana di sfi da, sia in quella ancestrale dell<br />

incanto di creature e paesaggi. <strong>Il</strong> tutto reinterpretando<br />

la montagna con i suoi pericoli<br />

e i suoi più impenetrab<strong>il</strong>i misteri, con la natura<br />

così compiuta nella sua meravigliosa<br />

perfezione e con quella vaga percezione di<br />

eternità che si eleva al di sopra dell’umano<br />

sentire. La montagna è un entità fi sica, imponente<br />

e massiccia. Per non perdersi nella<br />

sua immensità, non resta che scomporla<br />

e strutturare lo spettacolo in quadri. Ogni<br />

quadro frammenta, dettaglia e interpreta<br />

un aspetto della montagna per poi ricomporla<br />

in un tutto. Essenziale e dinamico.<br />

ditegli sempre di sì<br />

dal 23 al 28 febbraio<br />

Teatro della Pergola<br />

Geppy Gleijeses, allievo pred<strong>il</strong>etto di Eduardo,<br />

interpreta e dirige Ditegli sempre di sì,<br />

accanto a lui <strong>il</strong> fi glio Lorenzo (Luigi Strada)<br />

vincitore del premio UBU nel 2006 quale<br />

“migliore nuovo attore”. Nel ruolo che fu<br />

di Titina, un attore dutt<strong>il</strong>e e meraviglioso<br />

come Gennaro Cannavacciuolo, già protagonista<br />

con Geppy Gleijeses in Le Cinque<br />

rose di Jennifer di Annibale Ruccello e in<br />

Ragazze sole con qualche esperienza di<br />

Enzo Moscato. Insieme a loro un grande<br />

cast di quindici elementi. Lo spettacolo ha<br />

debuttato al Festival di Napoli nel giugno<br />

2008 e alla sua seconda stagione di repliche<br />

continua a collezionare successi sulle<br />

piazze italiane. Ditegli sempre di si è uno<br />

dei più importanti titoli della drammaturgia<br />

edoardiana.<br />

Vacanze forzate<br />

sala Le Fiabe<br />

6-7-13-14 Marzo 2010<br />

In arrivo la commedia br<strong>il</strong>lante in tre atti<br />

scritta da Antonella Zucchini, con la regia<br />

di Loris Costantini.<br />

Mostre<br />

Gerhard Richter<br />

e la dissolvenza<br />

dell’immagine nell’arte<br />

dal 20 febbraio al 24 apr<strong>il</strong>e 2010<br />

CCCs strozzina – Palazzo strozzi<br />

Organizzata in collaborazione con la Kunsthalle<br />

di Amburgo, l’esposizione mette a<br />

confronto <strong>il</strong> lavoro di Gerhard Richter, uno<br />

dei più importanti artisti della seconda<br />

metà del Novecento, con quello di sette<br />

artisti contemporanei, legati da una profonda<br />

sfi ducia nei confronti dell’immagine<br />

come veicolo di verità. <strong>Il</strong> tema dell’esposizione<br />

è la dissoluzione dell’immagine, e si<br />

pone come ideale continuazione di Realtà<br />

Manipolate, che ha esplorato la relazione<br />

esistente tra la realtà e la sua rappresentazione<br />

mediante la fotografi a e <strong>il</strong> video.<br />

Gerhard Richter, uno dei pionieri nel portare<br />

all’estremo la dissoluzione sia della fi gura<br />

che della tecnica pittorica stessa, dipinge<br />

sopra fotografi e originali o usa una particolare<br />

tecnica di pittura sfocata.<br />

de Chirico, Max Ernst,<br />

Magritte, Balthus.<br />

Uno sguardo nell’invisib<strong>il</strong>e<br />

dal 26 febbraio<br />

al 18 luglio 2010<br />

Palazzo strozzi<br />

<strong>Il</strong> centro gravitazionale dell’esposizione è<br />

costituito da un nucleo di capolavori del<br />

periodo metafi sico di Giorgio de Chirico<br />

(1909-1919). Traduzione pittorica della<br />

sensib<strong>il</strong>ità e della particolare concezione<br />

della vita maturata dall’artista attraverso la<br />

lettura di Nietzsche, la poetica metafi sica<br />

viene riconosciuta come l’espressione dello<br />

stato d’animo di un intero secolo. Alienazione<br />

e solitudine. Senso di abbandono,<br />

isolamento, inquietudine e disperazione: De<br />

Chirico approda alla raffi gurazione avant<br />

lettre del “grande s<strong>il</strong>enzio” generato dal<br />

primo confl itto bellico.<br />

Innocente e calunniato<br />

Fino al 28 febbraio<br />

Gabinetto disegni e stampe degli<br />

Uffi zi<br />

Nel quarto centenario della morte la mostra<br />

Innocente e calunniato. Federico Zuccari<br />

(1539/40 – 1609) e le vendette d’artista<br />

presenta al pubblico i temi di polemica e di<br />

vendetta che alcuni artisti, e in particolare<br />

Federico Zuccari, usarono per dichiararsi<br />

segnalazioni a redazione@<strong>il</strong>reporter.it<br />

innocenti a fronte di calunnie e ingiustizie<br />

vere o presunte.<br />

Le porcellane di Betty Woodmann<br />

Fino al 10 apr<strong>il</strong>e<br />

Museo delle porcellane<br />

Palazzo Pitti<br />

Tra le prestigiose porcellane conservate<br />

alla Palazzina del Cavaliere trovano una<br />

appropriata collocazione le creazioni colte<br />

e fantasiose di Betty Woodman, in vetrine<br />

appositamente integrate con l’allestimento<br />

del Museo. Le insolite porcellane di Sèvres<br />

realizzate dall’artista, sconvolgono l’idea<br />

tradizionale di “corredo da tavola apprezzato”<br />

con le loro forme imprevedib<strong>il</strong>i e<br />

l’intensità e br<strong>il</strong>lantezza dei colori, senza<br />

tralasciare <strong>il</strong> bon ton ormai consolidato dei<br />

prestigiosi serviti amati dai regnanti.<br />

L’arma per l’arte<br />

Fino al 6 apr<strong>il</strong>e<br />

Galleria Palatina<br />

sala Bianca<br />

La mostra, ospitata nella Sala Bianca di Palazzo<br />

Pitti, è dedicata in particolare all’arte<br />

sacra e quindi a dipinti e oggetti trafugati in<br />

chiese, complessi conventuali, talvolta anche<br />

in Musei, ma in tutti i casi di soggetto<br />

sacro o di uso liturgico. Si tende quindi a<br />

mettere in evidenza come i luoghi di culto<br />

siano stati e siano per tante ragioni esposti<br />

al rischio di furti o danneggiamenti e come<br />

nel tempo i Carabinieri, specializzati nel<br />

settore, abbiano posto le loro forze e competenze<br />

a servizio della Chiesa e del suo<br />

enorme patrimonio artistico.<br />

Concorsi<br />

<strong>Il</strong> mio giardino<br />

Concorso<br />

di poesia al Giardino<br />

Si partecipa inviando, entro <strong>il</strong> 31 marzo,<br />

poesie non più lunghe di 36 versi, ciascuna<br />

in 6 copie (5 anonime e 1 riportante nome,<br />

indirizzo, telefono e, possib<strong>il</strong>mente, e-ma<strong>il</strong><br />

dell’autore) al seguente recapito: Concorso<br />

di Poesia “Giardino dei semplici” – <strong>Via</strong><br />

Micheli, 3 – 50121 Firenze. <strong>Il</strong> tema dell’Edizione<br />

2010 del Concorso è “<strong>Il</strong> mio giardino”,<br />

precisando che oltre all’ottica botanica<br />

del tema saranno prese in considerazione<br />

anche tante altre possib<strong>il</strong>i interpretazioni<br />

metaforiche (esempio: I fi ori del “giardino”<br />

possono essere anche i fi gli, le fantasie, gli<br />

oggetti di una collezione e in genere tutto<br />

quello che abbiamo fatto germogliare e<br />

curato nella crescita). Una Commissione<br />

di lettura composta da 5 persone esaminerà<br />

tutti i testi pervenuti, scegliendo i 24<br />

ritenuti più interessanti con i quali, a cura<br />

del Museo di Scienze Naturali, sarà pubblicato<br />

un libretto offerto in omaggio a tutti i<br />

partecipanti alla cerimonia di premiazione.<br />

Tra queste 24 poesie saranno poi individuate<br />

quelle a cui assegnare i 5 principali<br />

premi in palio (coppe, targhe, libri e altra<br />

oggettistica). La cerimonia di premiazione,<br />

alla quale tutti i concorrenti sono invitati,<br />

è prevista nel pomeriggio di domenica 23<br />

maggio, con inizio alle ore 16,30 nella Sede<br />

dell’orto botanico di Firenze. I 24 autori “fi -<br />

nalisti” saranno avvertiti personalmente,<br />

mentre coloro che non potranno intervenire<br />

di persona conosceranno l’esito del concorso<br />

dalle pagine del periodico “L’alfi ere”<br />

n° 2/3 (edito dall’Accademia Alfi eri) che riceveranno<br />

in omaggio nel mese di Giugno.

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