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Via Faentina, il sottopasso ritarda ancora - Il Reporter

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L’INTERVIsTA. Dal caso Mutu al suo contratto, passando per gli ultimi rinforzi: parla Pantaleo Corvino<br />

“Stiamo piantando gli alberelli per <strong>il</strong> futuro”<br />

La sua “fi losofi a” è ormai chiara: pensare all’oggi guardando al domani. E proprio in quest’ottica va letta la scelta<br />

di puntare su promesse come Ljajic, Keirrison e Seferovic, su cui molti club europei avevano messo gli occhi.<br />

“Vogliamo cambiare la cultura italiana secondo cui i 21enni sono troppo giovani per giocare in prima squadra”<br />

Cristina Guerri<br />

Non è <strong>il</strong> Mago S<strong>il</strong>van, è semplicemente Pantaleo<br />

Corvino. <strong>Il</strong> diesse viola, anche in quest’ultima<br />

sessione di mercato, ha sorpreso tutti consegnando<br />

a Prandelli giocatori di primissima fascia,<br />

giovani promesse su cui avevano messo gli occhi diversi<br />

club europei. <strong>Il</strong> lavoro, anche questa volta, non è stato fac<strong>il</strong>e<br />

per lui, sopratutto dopo l’esplosione della “bomba” del caso<br />

Mutu, trovato positivo alla subutramina. Giusto, alla fine dei<br />

giochi, fare quindi un punto con <strong>il</strong> diretto interessato.<br />

Direttore, da cosa deriva <strong>il</strong> cambio generazionale voluto<br />

in questa sessione di mercato?<br />

Con i cinque nuovi arrivi, ovvero Felipe, Bolatti, Ljajic,<br />

Keirrison e Seferovic, abbiamo deciso di pensare al presente,<br />

ma anche al futuro. Vogliamo cambiare la cultura italiana<br />

secondo cui i ventunenni sono troppo giovani per giocare in<br />

prima squadra. Keirrison, ad esempio, lo conosco da anni,<br />

spero che possa ripetere da noi quello che ha fatto in Bras<strong>il</strong>e.<br />

E’ un calciatore con potenzialità importantissime, rientra in<br />

una politica di ricambio generazionale della Fiorentina, un<br />

nuovo ciclo.<br />

Che mercato è stato quello della Fiorentina?<br />

Credetemi, <strong>il</strong> mercato per me è stato in salita, ho dovuto cercare<br />

di arrivare a quelle che sono state le acquisizioni in entrata<br />

sostenendole con le cessioni. Se ho sbagliato qualcosa,<br />

spero di averlo fatto <strong>il</strong> meno possib<strong>il</strong>e, ma ho cercato di fare<br />

<strong>il</strong> meglio per la Fiorentina.<br />

Uno degli ultimi arrivati, Seferovic, era nel mirino dei<br />

grandi club europei...<br />

E’ stato giudicato <strong>il</strong> miglior giocatore nel Mondiale Under<br />

17 vinto con la Svizzera. Stiamo piantando gli alberelli per<br />

<strong>il</strong> futuro. Qualcuno, forse, si perderà per strada, ma noi vogliamo<br />

questo per <strong>il</strong> futuro della Fiorentina. Seferovic, come<br />

Babacar, farà parte con Di Tacchio, Agyei e Carraro, della<br />

rosa della prima squadra. Sono 22 giocatori più i giovani.<br />

Cosa ne pensa del caso-Mutu?<br />

Siamo tutti turbati: io, la società, la squadra, Prandelli e la<br />

sua famiglia. E’ stato un errore stupido. Mutu ha fatto una<br />

banalità. E’ un bambino di 31 anni. Non me ne voglia Adrian,<br />

ma è così. Un professionista di quell’età non può commettere<br />

certi errori, nemmeno in buona fede.<br />

<strong>Il</strong> giorno prima della chiusura del mercato stava per mettere<br />

a segno un colpo da 10 e lode...<br />

Su Cassano mi sono già espresso, a 12 anni l’ho portato a<br />

Casarano, ma non mi sono mai vantato di questo. So quello<br />

che pensa di me e viceversa. Prandelli lo conosceva con i<br />

suoi pregi e difetti. Ci poteva essere bisogno di calciatori importanti,<br />

ma noi in questo ruolo abbiamo un giocatore d’eccellenza<br />

come Jovetic. Cassano è stato un momento, un’idea<br />

per risolvere dei problemi, ma forse proprio perché era intel-<br />

Pantaleo Corvino<br />

ligente non si è fatta.<br />

A quando <strong>il</strong> rinnovo suo e di Prandelli?<br />

Io e Cesare siamo legati alla Fiorentina non solo contrattualmente.<br />

Continueremo a lavorare per cercare di riuscire ad arrivare<br />

davanti alle grandi squadre: se ci riusciremo, vorrà dire<br />

che avremo fatto un bel lavoro.

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