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Via Faentina, il sottopasso ritarda ancora - Il Reporter

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16 Febbraio 2010<br />

ZOOM/1. A Firenze ci sono (poche) famiglie che gestiscono una miriade di fondi<br />

La città di chi possiede palazzi interi<br />

Istituti assicurativi e<br />

banche, ma anche<br />

semplici privati: spesso<br />

immensi patrimoni<br />

immob<strong>il</strong>iari sono<br />

concentrati nelle mani<br />

di pochi. Ecco una<br />

“mappa delle rendite”<br />

Lorenzo Salusest<br />

una volta una città in cui<br />

la ricchezza delle famiglie e<br />

la loro influenza sui destini di<br />

C’era<br />

Firenze si misurava sulla bellezza<br />

dei palazzi e sull’altezza delle loro torri.<br />

Adesso che quelle torri sono state in gran parte<br />

scapitozzate, influenza e status sociale non si<br />

misurano più per altezza, ma per estensione. E i<br />

patrimoni immob<strong>il</strong>iari, nelle mani di pochi soggetti<br />

non sono più ostentati, tutt’altro. Tant’è<br />

che risulta diffic<strong>il</strong>e tracciare una mappa dei<br />

grandi proprietari, tanto più adesso che la giunta<br />

Renzi, di fronte al progressivo abbandono<br />

dei negozi storici e all’emorragia di abitanti dal<br />

centro, ha dato <strong>il</strong> via alla crociata contro la “città<br />

della rendita”. Ma chi sono dunque i protagonisti<br />

dell’oligopolio immob<strong>il</strong>iare fiorentino? Talvolta<br />

è sufficiente leggere le targhe in marmo o<br />

le insegne affisse sui muri: grandi istituti assicurativi<br />

possiedono palazzi nelle zone storiche,<br />

come Fondiaria in piazza della Repubblica o<br />

Generali in piazza della Signoria. Uffici ai piani<br />

superiori, fondi commerciali al piano terra: collocazioni<br />

strategiche che negli anni scorsi hanno<br />

spinto al rialzo gli affitti richiesti ai gestori<br />

di bar storici come Rivoire o Paszkowski, con<br />

minacce di chiusura poi rientrate. Ci sono poi<br />

alcuni istituti bancari, anch’essi proprietari da<br />

tempo immemore di fondi destinati ad abitazioni<br />

o negozi. Ma alcune banche stanno dismettendo<br />

<strong>il</strong> loro patrimonio, vendendolo a società<br />

private spesso riconducib<strong>il</strong>i a singole famiglie:<br />

è <strong>il</strong> caso dei fratelli Fratini (eredi dei fondatori<br />

della Rifle) che negli ultimi anni hanno acquisito,<br />

tra gli altri, l’attuale immob<strong>il</strong>e che ospita<br />

Zara (ex sede del Banco di Sic<strong>il</strong>ia) e di Palazzo<br />

Tornabuoni (Ex Banca Intesa) in via Strozzi,<br />

dove è stato realizzato un residence extra lusso.<br />

Nuovi proprietari che affiancano le dinastie<br />

nob<strong>il</strong>iari che tutt’ora possiedono le storiche<br />

residenze fam<strong>il</strong>iari, destinandole a negozi ed<br />

appartamenti. Caso diverso è quello che riguarda<br />

le proprietà dell’Arcidiocesi, dell’Istituto di<br />

sostentamento del clero e dei singoli complessi<br />

religiosi: numerosi sono i fondi commerciali ed<br />

abitativi che rientrano nel patrimonio ecclesiastico,<br />

ma differentemente dagli altri proprietari,<br />

la Chiesa tende a mantenere i livelli di locazio-<br />

ne a prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato,<br />

non perseguendo quindi intenti speculativi<br />

ma conservativi. Fin qui niente di sorprendente.<br />

Ma sbaglia chi pensa che i grandi proprietari di<br />

immob<strong>il</strong>i siano concentrati nel centro storico,<br />

o che essi siano solo gli eredi di grandi e note<br />

dinastie fiorentine. I protagonisti della rendita<br />

fondiaria sono talvolta anche famiglie ignote ai<br />

più, tranne a coloro a cui affittano case e fondi<br />

commerciali, spesso situati in zone periferiche<br />

della città. Interi immob<strong>il</strong>i con alcuni negozi e<br />

decine di appartamenti intestati alla stessa persona?<br />

Capita più spesso di quanto si possa immaginare.<br />

Anche questa è la città della rendita,<br />

ma non andatelo a dire ai proprietari.<br />

Mario Razzanelli. Candidato alle Regionali per Lega Nord<br />

Cari amici e concittadini,<br />

insieme abbiamo ottenuto dei risultati importanti:<br />

- la pedonalizzazione di Piazza Duomo;<br />

- la revisione del piano strutturale,<br />

- la discussione su tunnel TAV e Stazione Foster.<br />

Oggi mi rendo conto che bisogna fare molto di più.<br />

Così ho deciso di candidarmi per le regionali insieme<br />

al movimento della Lega Nord, unico partito impegnato<br />

per risolvere concretamene i problemi della gente,<br />

delle città e del Paese.<br />

I punti cardine del programma per la Toscana e per<br />

Firenze sono:<br />

1. LA QUESTIONE MORALE. Lo scandalo di<br />

Castello, lo scandalo Quadra, <strong>il</strong> caso Barberino che<br />

vede <strong>il</strong> coinvolgimento dell’assessore regionale Cocchi.<br />

I fiorentini ed i toscani riflettano e decidano se è giunta<br />

l’ora di voltare pagina.<br />

2. INFRASTRUTTURE.<br />

- Aeroporto. Abbiamo oggi uno scalo che assomiglia ad<br />

uno del terzo mondo. Con la pista parallela all’autostrada<br />

ridurremmo l’inquinamento acustico e<br />

potremmo raggiungere ad esempio la Russia e l'Egitto.<br />

Un m<strong>il</strong>ione e mezzo di passeggeri in più all’anno<br />

potrebbero significare un m<strong>il</strong>iardo di euro di nuove<br />

entrate per l’economia dell’area fiorentina.<br />

- Bretella Incisa-Barberino. L’autostrada del Sole<br />

potrebbe diventare la circonvallazione esterna di<br />

Firenze riducendo drasticamente l’inquinamento.<br />

- TAV. Bloccare <strong>il</strong> progetto della stazione Foster ed esaminare<br />

una soluzione alternativa per l’attraversamento<br />

di Firenze dell’Alta Velocità. Ut<strong>il</strong>izzando le risorse<br />

risparmiate per potenziare le ferrovie regionali .<br />

3. IMMIGRAZIONE. Rispetto delle leggi e delle<br />

L’INTERVISTA<br />

l’inchiesta<br />

Parla <strong>il</strong> vicesindaco Nardella<br />

“Serve un intervento<br />

a livello governativo”<br />

aumento dei canoni di affitto sta cau-<br />

L’ sando la chiusura di molti negozi storici.<br />

<strong>Il</strong> sindaco ha lanciato un messaggio ai<br />

proprietari, affermando che l’era della rendita<br />

di posizione è finita. Condivide?<br />

Non posso che condividere. Fin dall’inizio<br />

questa amministrazione ha fatto della lotta alla<br />

rendita una delle sue bandiere. La rendita sta<br />

soffocando le imprese, i negozi, le boutique e<br />

noi non assisteremo passivamente. Da un lato<br />

chiamiamo i proprietari alla responsab<strong>il</strong>ità e al<br />

rispetto, dall’altro vogliamo combattere questa<br />

battaglia con ogni mezzo, a partire dal tavolo<br />

di confronto con <strong>il</strong> Governo.<br />

Gli affitti sono molto alti anche in periferia,<br />

dove i negozi di vicinato stanno cedendo <strong>il</strong><br />

passo alle catene in franchising. Una conseguenza<br />

ineludib<strong>il</strong>e della globalizzazione?<br />

Ci rendiamo conto che combattere da soli<br />

contro la globalizzazione è impossib<strong>il</strong>e, non<br />

si può fermare un fenomeno storico. Ma lo<br />

si può governare, trovando nuove strade per<br />

arginare l’impoverimento culturale e sociale<br />

delle nostre strade e piazze evidenziato dalla<br />

scomparsa dei negozi storici e di vicinato per<br />

<strong>il</strong> proliferare di kebab, internet point, pizzerie<br />

al taglio. Introdurremo nuove regole, senza naturalmente<br />

porre questioni di discriminazione<br />

sociale o culturale, ma per preservare un coerente<br />

sv<strong>il</strong>uppo della città, nell’interesse di tutti.<br />

Inoltre, stiamo perfezionando una importante<br />

intesa per promuovere i Centri commerciali<br />

naturali, meritevoli di sostegno perché hanno<br />

un ruolo vitale nel tessuto urbano fiorentino e<br />

difendono la nostra ‘tipicità’.<br />

Cosa può fare <strong>il</strong> Comune per scrivere la parola<br />

fine sulla rendita di posizione?<br />

Come amministrazione sappiamo di non avere<br />

strumenti normativi efficaci per controllare <strong>il</strong><br />

fenomeno. Proprio per questo vogliamo porre<br />

<strong>il</strong> problema al Governo, anche attraverso la<br />

discussione sulla legge speciale per Firenze,<br />

per poter ut<strong>il</strong>izzare la leva vincolistica e la leva<br />

fiscale, con meccanismi di incentivi e disincentivi.<br />

/L.S.<br />

regole. Chi delinque o non rispetta le<br />

regole e le leggi deve essere rimpatriato<br />

immediatamente. Istituzione in<br />

Toscana dei Centri di accoglienza. Aiutare<br />

gli immigrati che lavorano, si inegrano e si comportano<br />

correttamente<br />

4. SANITÀ. No alla proposta del Candidato Presidente<br />

Rossi. Tre mesi di attesa per fare un esame sono<br />

troppi. Basta! Non è più ammissib<strong>il</strong>e che con una<br />

Sanità che brucia m<strong>il</strong>iardi di risorse ci siano <strong>ancora</strong><br />

oggi tempi biblici di attesa per fare un esame. Dopo 30<br />

giorni un cittadino deve avere <strong>il</strong> diritto di farsi fare gli<br />

esami anche in una struttura privata.<br />

5. CULTURA. Impedire che la Fondazione del<br />

Maggio Musicale Fiorentino venga declassata.<br />

Sarebbe una perdita grave per Firenze e la Toscana<br />

tutta.<br />

Chiedo a tutti i Fiorentini che hanno a cuore gli interessi<br />

della città e della regione di VOTARE LEGA<br />

NORD. Manterrò gli impegni chiesti dai miei concittadini:<br />

amici stanchi di soccombere a interessi e sprechi<br />

della politica. I soldi ci sono, sono quelli delle<br />

nostre tasse e devono essere spesi bene!<br />

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