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Via Faentina, il sottopasso ritarda ancora - Il Reporter

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14 Febbraio 2010<br />

sAN LORENZO/1. L’ipotesi di uno sgombero circolata tempo fa non piaceva agli esercenti<br />

<strong>Il</strong> mercato per ora resta al suo posto<br />

1066367<br />

L’assessore Nardella spiega che per <strong>il</strong> momento non sono<br />

state prese decisioni riguardo a un eventuale trasferimento<br />

in lungarno Pecori Giraldi: “Siamo all’inizio di un percorso,<br />

non faremo interventi senza coinvolgere le categorie”<br />

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Luca Serranò<br />

Una strana storia, quella<br />

del presunto trasloco di<br />

alcuni banchi del mercato<br />

di San Lorenzo.Tra<br />

lo stupore degli operatori oltre un<br />

mese fa hanno infatti cominciato a<br />

circolare voci sempre più insistenti<br />

di un trasferimento in Lungarno<br />

Pecori Giraldi, presso <strong>il</strong> mercato<br />

multietnico, delle postazioni raden-<br />

L’INTERVENTO<br />

Parla Mauro Bufalari<br />

“Vogliamo bagni<br />

e dei vig<strong>il</strong>i fi ssi”<br />

bbiamo grandi progetti,<br />

“A speriamo solo che gli<br />

enti locali ci aiutino in questa<br />

avventura”. Mauro Bufalari è<br />

<strong>il</strong> nuovo presidente della Commissione<br />

commercio per San<br />

Lorenzo, carica ottenuta a larga<br />

maggioranza poche settimane<br />

fa. Tra le proposte che saranno<br />

avanzate all’Amministrazione<br />

spicca senz’altro la costituzione<br />

di un vero e proprio percorso di<br />

“banchi caratteristici”, in modo<br />

da restituire al centro di Firenze<br />

un mercato autenticamente<br />

popolare. “<strong>Il</strong> Comune ci ha dato<br />

l’ok, adesso è <strong>il</strong> momento di cominciare<br />

a far sul serio”, spiega.<br />

Punto qualificante del progetto è<br />

<strong>il</strong> ripristino delle vecchie e ferree<br />

regole (in particolare del R.e.c.,<br />

Registro Esercenti <strong>il</strong> Commercio)<br />

che governavano la materia<br />

prima del decreto Bersani. In<br />

questo senso, la famigerata legge<br />

speciale per Firenze si rende<br />

ancor più necessaria. “Prima di<br />

tutto viene la legalità - dice <strong>ancora</strong><br />

Mauro Bufalari, titolare di<br />

un banco proprio accanto alla<br />

bas<strong>il</strong>ica - perché senza un generalizzato<br />

rispetto delle norme<br />

questo mercato continuerà a degradarsi<br />

sempre più”. Una sott<strong>il</strong>e<br />

polemica anche nei confronti<br />

di quegli operatori che si disinteressano<br />

del bene comune. “E’<br />

proprio a questo che servono le<br />

regole – racconta – in tal senso<br />

prometto che faremo di tutto per<br />

migliorare le cose. Prendete <strong>il</strong><br />

problema dei rifiuti: serve un<br />

nuovo sistema di raccolta per<br />

evitare che a fine giornata tutto<br />

lo sporco si riversi sulle strade”.<br />

Le richieste degli ambulanti,<br />

d’altra parte, poggiano anche<br />

sulle migliaia di euro (800 per<br />

ogni metro quadro) versate<br />

ogni anno per l’occupazione<br />

del suolo pubblico. “Chiediamo<br />

soprattutto la costruzione<br />

di bagni e la presenza fissa dei<br />

vig<strong>il</strong>i urbani - conclude Mauro<br />

Bufalari - siamo stanchi di essere<br />

spennati dalle tasse mentre gli<br />

abusivi fanno <strong>il</strong> bello e <strong>il</strong> cattivo<br />

tempo”.<br />

/L.S.<br />

attualità<br />

ti la bas<strong>il</strong>ica. Molti articoli di giornale<br />

hanno confermato l’ipotesi, e<br />

in poco tempo <strong>il</strong> popolo degli ambulanti<br />

di San Lorenzo ha serrato le<br />

f<strong>il</strong>a e chiesto compatta un incontro<br />

con l’Amministrazione. La parola<br />

fine all’incidente di percorso è<br />

giunta dopo alcuni giorni, col Comune<br />

schierato in blocco a smentire<br />

l’ardito progetto. Ma come si è<br />

arrivati a tutto questo? Com’è possib<strong>il</strong>e<br />

che una notizia così dirompente<br />

abbia potuto fare <strong>il</strong> giro della<br />

città? I nuovi componenti della<br />

commissione commercio per San<br />

Lorenzo (oltre duecento votanti,<br />

presidente Mauro Bufalari) <strong>ancora</strong><br />

non sanno darsi spiegazioni, ma<br />

in coro fanno barriera all’ipotesi<br />

sgombero. “È ridicolo pensare di<br />

spostarci - spiega Farshid Poosti,<br />

vicepresidente della commissione<br />

che rappresenta gli ambulanti del<br />

mercato - non siamo oggetti ma<br />

persone, e anche piuttosto arrabbiate.<br />

Siamo i primi a lamentarci<br />

delle condizioni di San Lorenzo<br />

ma questo non vuol dire che si possano<br />

prendere decisioni sopra le<br />

nostre teste”. Le smentite piovute<br />

nei giorni successivi, dunque, non<br />

sono servite a rasserenare completamente<br />

<strong>il</strong> clima. <strong>Il</strong> timore è ovviamente<br />

quello che la proposta torni<br />

di nuovo sul piatto, magari sotto<br />

altra forma. “L’amministrazione ha<br />

preso degli impegni - tuona Giorgio,<br />

tra gli ambulanti più longevi (e<br />

ascoltati) del mercato - Noi siamo<br />

sempre stati disponib<strong>il</strong>i ma è chiaro<br />

che se fossero davvero queste le intenzioni<br />

ci arrabbieremmo molto”.<br />

Dario Nardella, vicesindaco nonché<br />

assessore allo sport e allo sv<strong>il</strong>uppo<br />

economico, tiene a precisare<br />

che nessuna decisione è stata presa<br />

al riguardo. “Siamo solo all’inizio<br />

di un lungo percorso di riqualificazione<br />

dei mercati – spiega – e di<br />

certo ad oggi non possiamo sapere<br />

quali saranno gli scenari futuri.<br />

Quel che mi sento di assicurare, ad<br />

ogni modo, è che non faremo interventi<br />

radicali senza coinvolgere<br />

le categorie interessate”. Frasi che<br />

giungono soavi alle orecchie degli<br />

ambulanti, <strong>ancora</strong> scosse dagli<br />

articoli apparsi in serie sui giornali.<br />

“Vorrà dire che qualcuno rema<br />

contro - scuote <strong>il</strong> capo un giovane<br />

operatore di via dell’Ariento - forse<br />

diamo fastidio, su di noi si dicono<br />

tante falsità”. La presenza di merce<br />

made in China, per esempio, è una<br />

delle accuse che fa più arrabbiare<br />

titolari e gestori di banchi. “Ma li<br />

guardate i prodotti dei negozi del<br />

centro? La merce cinese è dappertutto,<br />

possib<strong>il</strong>e che la colpa sia soltanto<br />

nostra?”.<br />

Ci accusano<br />

di vendere merce<br />

made in China,<br />

ma lo fanno tutti

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