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Storia vol 1 cap 12 - Scuola Italiana di Montevideo

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za navale spagnola, menÍe si rafforzaval'rrnità del popolo<br />

inglese e la vocazione marinara e colonialista del Paese:<br />

tolta <strong>di</strong> mezzo la Spagn4 I'Inghilterra non aveva ormai<br />

più nessun rivale che potesse tenerle testa nel predominio<br />

sui mari.<br />

<strong>12</strong>.5<br />

Quando sembrava ormai awiata sulla strada del-<br />

I'unità territoriale, saldamente controllata dalla monarchia<br />

assoluta, la Francia dovette afFrontare, tra il 1562<br />

e il 1598, una gravissima crisi <strong>di</strong> natura politico-<strong>di</strong>nastica,<br />

religiosa e sociale. La crisi <strong>di</strong>nasúca era sorta per<br />

Ia successio ne al trono <strong>di</strong> Enrico II Valois, morro<br />

lmprovvisamente nel 1559; i suoi tre giovanissimi figli<br />

che si awicendarono sul trono francese, Francesco II,<br />

Carlo IX ed Enrico III, si <strong>di</strong>mostrarono inesperri e<br />

troppo controllati dalla regina madre, Caterina dei<br />

Me<strong>di</strong>ci, vedova <strong>di</strong> Enrico II. La crisi religiosa era determinata<br />

dalla propagazione del calvinismo, che anche<br />

in Francia aveva farto molti adepti (qui chiamati "ugonotti")<br />

tra la nobiltà feudale e la borghesia urbana. Il<br />

<strong>di</strong>ffondersi della Riforma aveva suscitato la fanatica<br />

reazione dei cattolici oltranzisti, che vedevano nel protestantesimo<br />

una minaccia ai loro privilegi e una pericolosa<br />

fonte <strong>di</strong> destabilizzazione. La crisi sociale era<br />

invece causata dal conflitto tra i vari ceti, che si scontravano<br />

per vedere riconosciute le proprie aspirazioni<br />

economiche e politiche: la nobiltà feudale, la piccola<br />

nobiltà e la borghesia..<br />

Caterina dei Me<strong>di</strong>ci, che ebbe il ruolo <strong>di</strong> reggente<br />

in attesa della maggiore età dei figli, era invisa ai<br />

Francesi, osteggiata dalla nobiltà e dai due potenti<br />

prìncipi che intendevano subentrare alla <strong>di</strong>nastia dei<br />

Valois: Francesco <strong>di</strong> Guisa, che si mise a <strong>cap</strong>o dello<br />

schieramento cattolico, e Antonio <strong>di</strong> Borbone, re <strong>di</strong><br />

Navarra, <strong>cap</strong>o dello schieramento protestante. La lotta<br />

alla successione si intrecciò infatti a quella religiosa,<br />

anche perché ciascuna fazione religiosa era appoggiata<br />

da una grande potenza europea: quella cattolica<br />

dalla Spagna, quella protestante dall'Inghilterra.<br />

Il già complicato quadro politico era ulreriormente<br />

destabilizzato dalle agitazioni popolari, causate dalle<br />

carestie e dall'aumento dei prezz| e dalle riven<strong>di</strong>cazioni<br />

economiche dei ceti borghesi. Nel tentativo <strong>di</strong> sedare<br />

i conflitti religiosi, Caterina promulgò l'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong><br />

Saint Germain (1562), che concedeva libertà <strong>di</strong> culto<br />

agli ugonotti fuori dalle mura citta<strong>di</strong>ne. I cattolici risposero<br />

con il massacro degli ugonotti a Vassy, che dette<br />

lnizio a un periodo <strong>di</strong> guerre <strong>di</strong> religione. Un secondo<br />

e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Saint Germain (1570), che concesse agli ugo-<br />

spagna, Inghilterra e Francia netta seconda metà det a,rHÎRL? * eag<br />

notti alcune piazzeforti (tra cui I'inespugnabile porto<br />

<strong>di</strong> La Rochelle), non servì a pacificare gli animi: appena<br />

due anni dopo, nella notte trail23 e il 24 agosto del<br />

1572,la regina stessa or<strong>di</strong>nò la strage degli ugonoai<br />

convenuti a Parigi per festeggiarele nozze <strong>di</strong> Enrico <strong>di</strong><br />

Borbone (notte <strong>di</strong> San Bartolomeo), in cui si contarono<br />

migliaia <strong>di</strong> vittime. Levento in<strong>di</strong>gnò i Paesi protestanti<br />

e sfociò in una lotta internazionale, in cui Spagna<br />

e Inghilterra si schierarono in sostegno rispettivamente<br />

dei cattolici e degli ugonotti.<br />

La situazione venne aggtavata dal problema della<br />

successione a Enúco III, il terzogenito <strong>di</strong> Caterina,<br />

I'uldmo dei figli del defunto re Enrico II a salire sul<br />

tÍono. Poiché eÍa senza ere<strong>di</strong>,la successione venne<br />

aîcora una <strong>vol</strong>ta contesa dai <strong>di</strong>scendenti delle porenti<br />

famiglie feudali: Enrico <strong>di</strong> Guisa, <strong>cap</strong>o dei cattolici,<br />

e Enrico <strong>di</strong> Borbone, <strong>cap</strong>o degli ugonorti. Si aprì<br />

così la guerra dei "tre Enrichi", durante la quale ven-<br />

nero assassinati il Guisa e lo stesso Enrico lll. A quel<br />

punto il trono passò a Enrico fV <strong>di</strong> Borbone, che però<br />

era ugonotto e quin<strong>di</strong> inviso alla maggioranza della<br />

popolazione francese. Così, per pacificare il Paese,<br />

ormai stremato dalle guerre <strong>di</strong> religione, e accedere al<br />

potere supremo, Enrico decise <strong>di</strong> convertirsi al cattolicesimo.<br />

Con la sua incoronazione la <strong>di</strong>nastia dei<br />

Valois si estinse e subentrò quella dei Borbone: un<br />

altro "terremoto" riconducibile, anche se in<strong>di</strong>rettamente,<br />

alla Riforma protesrante.<br />

Enrico IV comprèse che per governare il Paese era<br />

innanzitutto necessario pacificarlo: per questo concesse<br />

agli ugonotti piena libertà <strong>di</strong> culto con l'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong><br />

Nantes (1598).<br />

ffi <strong>12</strong>.7<br />

In politica Enrico IV si prefiggeva due scopi principali:<br />

lo sviluppo economico e la ripresa dell'egemonia<br />

francese su scala europea. Egli procedette quin<strong>di</strong><br />

all'accentramento del potere, indebolendo la nobiltà e<br />

il Parlamento e cercando il consenso della borghesia,<br />

che favorl per mezzo <strong>di</strong> concessioni <strong>di</strong> appalti e <strong>di</strong> cariche<br />

pubbliche. Così accanro alla'nobiltà <strong>di</strong> spadd'si<br />

venne a creare una "nobiltà <strong>di</strong> toga". Con la collaborazione<br />

del duca <strong>di</strong> Sully, il nuovo re riorganizzò la struttura<br />

amministrativa, frnanziatia ed economica dello<br />

Stato, sviluppò I'agricoltura e i commerci e limitò le<br />

impottazioni favorendo le produzioni locali, e incendvando<br />

le esportazioni.<br />

Un ulteriore sforzo fu profuso da Enrico IV nella<br />

riorganizzazione dell'esercito: ma il sovrano venne ucciso<br />

nel 161 0, proprio menffe erano in pieno corso Ie sue<br />

iniziative <strong>vol</strong>te a rimettere la Francia al centro politico<br />

e militare dell'Europa, ai danni degli Asburgo.<br />

=<br />

=


protestante<br />

e le guerre<br />

<strong>di</strong> religione<br />

ffi l2.l<br />

Dopo lo smembramento dell'impero <strong>di</strong> Carlo V,<br />

anche in Spagna si afFermò I'assolutismo monarchico.<br />

Arealizzare tale politica fu Filippo II, il cui centralismo<br />

<strong>di</strong>spotico accentuò l'arcetratezzasociale del Paese,<br />

impedendone qualsiasi e<strong>vol</strong>uzione economica e culturale.<br />

Il suo gretto conservatorismo, unito all'eccessiva<br />

burocratizzazione <strong>di</strong> tutte le attività, impedì la<br />

formazione <strong>di</strong> una borghesia intraprendente e lo sviluppo<br />

delle attività produttive. Inoltre la persecuzione<br />

contro gli unici ceti operosi del Paese (rappresentati<br />

soprattutto dagliArabi e dagli Ebrei) paralizzòl'economia,<br />

determinandone I'impoverimento. Così, la<br />

Spagna si awiò verso una crisi irreversibile, destinataafarla<strong>di</strong>ventare<br />

uno dei Paesi economicamente piìr<br />

arretrati d'Europa.<br />

Filippo II potenziò I'eserciro e la flotta e combatté<br />

iTirrchi, partecipando alla Lega anrirurca, promossa dal<br />

papa Pio V. Nella battaglia <strong>di</strong> Leparno (1571) la Lega<br />

uscì vittoriosa e <strong>di</strong>strusse la flotta turca, facendo subire<br />

agli Ottomani una sconfitta dal valore più simbolico<br />

che pratico. Due anni dopo la battaglia, infatti, i Tirrchi<br />

conquistarono Cipro, che apparteneva aVenezia, e<br />

tre anni dopo laTirnisia, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> possedere ancora<br />

una note<strong>vol</strong>e forza d'urto.<br />

# <strong>12</strong>.2<br />

Il fanatico cattolicesimo <strong>di</strong> Filippo II e la sua intolleranza<br />

religiosa entrarono fatalmente in urto con le istanze<br />

del protestantesimo. l,o scontro esplose nei ricchi Paesi<br />

Bassi, una delle regioni piìr floride d'Europa, dove le<br />

<strong>di</strong>namiche popolazioni del Nord avevano accolto la Riforma<br />

e in particolare il calvinismo e mal sopportavano le<br />

pesanti ingerenze del re spagnolo in campo religioso, politico<br />

ed economico. Esse pertanto si ribellarono alla Spagna<br />

in nome dell'in<strong>di</strong>pendenza politica, della libera iniziativaeconomica<br />

e della libertà <strong>di</strong> fede e ingaggiarono<br />

un conflitto che terminò, dopo un lungo periodo <strong>di</strong> scontri,<br />

con il riconoscimento della loro in<strong>di</strong>pendenzae con<br />

la creazione nel 1581 della repubblica delle sete Province<br />

Unite.<br />

m <strong>12</strong>.3<br />

In Inghiltera, Elisabetta I (1558-1603) proseguì il<br />

progetto <strong>di</strong> consolidamento politico e <strong>di</strong> espansione economica<br />

intrapreso dal padre Enrico VIII. Ella comprese<br />

che il destino dell'Inghilterra non poreva più restare ancorato<br />

alla "palude" dell'Europa, ma dovev"a aprirsi al mondo:<br />

ciò fu reso possibile dal potenziamento della flotta e<br />

dei traffici commerciali e dal rafforzamento <strong>di</strong> un ceto<br />

affaristico intraprendente, aperto al nuovo e pronto a<br />

cogliere le opponunità <strong>di</strong> arricchimenro offerte dai traffici<br />

d'oltremare e dai posse<strong>di</strong>menti coloniali inAmerica,<br />

in Africa e in Asia. Questo ceto impren<strong>di</strong>toriale era composto<br />

dalla borghesia, ma anche da molti arisrocraticì,<br />

che, <strong>di</strong>versamente da quanto aweniva negli altri Paesi<br />

d'Europa, si <strong>di</strong>mostrarono ben <strong>di</strong>sposti a de<strong>di</strong>carsi alle<br />

attività produttive e commerciali.<br />

Uno dei primi obiettivi che si pose Elisabetta fu quello<br />

<strong>di</strong> rafforzare e razionalizzare il sistema economico-<br />

A tal fine partì dallo sviluppo dell'agricoltura, con la<br />

sostituzione del sistema degli openfields (campi aperti,<br />

gestìidai villaggi) .otr q,r.i=lo iei campi privatì e recintati<br />

(enclosure), permettendo in tal modo uno sfruttamento<br />

piìr intenso e razionale dei terreni. I^a regina inoltre<br />

incoraggiò I'allevamento degli ovini, al fine <strong>di</strong> potenzìare<br />

I'industria laniera e il commercio <strong>di</strong> prodotti tessili.<br />

La crescita produttiva così ottenuta favorì lo sviluppo<br />

della classe <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori e commercianti, la<br />

cui espansione era parallelamente garantita anche dal-<br />

I'enorrne incremento dei traffìci marittimi, reso possibile<br />

dalla costruzione <strong>di</strong> una potente flotta navale e dal-<br />

I'attivismo delle compagnie mercantili private, che crearono<br />

le basi dell'impero coloniale inglese.<br />

La supremazia inglese sui mari venne age<strong>vol</strong>ata anche<br />

dall'attività dei corsari, autorizzati segreiamente dalla<br />

regina Elisabetta tramite le cosiddette""lertere <strong>di</strong> corsaad<br />

assalire e depredare le navi mercantili spagnole provenienti<br />

dal continente americano con carichi <strong>di</strong> mealli<br />

preziosi. Tia essi si <strong>di</strong>stinse Francis Drake (1545-15961,<br />

che prese possesso della California, dando inizio all'attività<br />

colonizzatrice inglese nell'America del Nord.<br />

Il profondo muramento della vita inglese nella sua<br />

economia e nella sua organizzazione sociale coin<strong>vol</strong>sc<br />

anche il mondo della cultura, ranro che si parla <strong>di</strong> "eÈ<br />

elisabettiana" per designare quella fiorituia letteraria,<br />

teatrale, scientifica e filosofica che ha caratterizzato rl<br />

lungo regno <strong>di</strong> questa regina.<br />

Fu proprio il teatro a raggiungere un vigoroso e sorprendente<br />

sviluppo nell'età elisabettiana: in Inghilterre<br />

si verificò un vero e proprio "boom" della letteratura teatrale,<br />

grazie a numerosi scrittori <strong>di</strong> talento, come Christopher<br />

Marlowe e soprarrufto rUyillir- Shakespeare,<br />

La rinascita culturale inglese si espresse anche nelle<br />

ricerca scientifica, dove emerse Ia figura <strong>di</strong> Francis Bacon,<br />

filosofo e scienziato, sostenitore <strong>di</strong> un metodo scientifico<br />

sperimentale, basato cioè sull'osse rvazione <strong>di</strong>retta<br />

dei fenomeni naturali.<br />

ffi <strong>12</strong>.4<br />

Sul piano politico, Elisabeta proseguì I'in<strong>di</strong>rizzo as*<br />

lutistico del padre, tendente a conrenere il potere del Parlamento.<br />

Sul piano religioso, la regina si schierò a favu<br />

re della Riforma, anche per conffasrare la cattolicissirna<br />

Spagna. Si giunse così a un conflitto aperto, scatenaro<br />

dalla vicenda <strong>di</strong> Maria Stuarr, la cattolica regina <strong>di</strong> Sce<br />

ira e cugjna <strong>di</strong> Elisabetta. Per motivi politici e <strong>di</strong>nastici<br />

Elisabetta fece giustiziare Maria Stuart e così lo sconúm<br />

con la Spagna <strong>di</strong> Filippo II fu inevitabile: la potente flotta<br />

spagnola, I'Invincibile Armata, mosse contro I'Inghilterra,<br />

ma nell'agosto del 1588 venne sconfitta e q-uasi<br />

completamente <strong>di</strong>strutta- Iniziò così il declino dellapote<br />

zanavale<br />

lo inglese e<br />

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<strong>12</strong>,5<br />

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DUC.,,À<br />

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Uattivismo del gouerno <strong>di</strong> Enrieo lU<br />

Politica religiosa<br />

Emana I'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes, con cui concede libertà <strong>di</strong> culto agli ugonotti.<br />

Politica sociale<br />

Favorisce l'ascesa della borghesia, cui affida la riscossione delle tasse e a<br />

cui consente I'accesso alle cariche amministrative e giu<strong>di</strong>ziarie.<br />

Politica istituzionale<br />

Accentra tutti i poteri nelle mani del sovrano, in modo da poter ristabilire<br />

I'egemonia statale.<br />

Politica economica<br />

Sviluppa la produzione agricola con I'eliminazione dei pedaggi, la bonifica<br />

<strong>di</strong> palu<strong>di</strong>, la realizzazione <strong>di</strong> strade e canali, la <strong>di</strong>minuzione degli interessi<br />

sul denaro investito nel settore.<br />

Politica fiscale<br />

Riorganizza le pubbliche finanze contenendo le spese e colpendo gli abusi.<br />

Politica <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa<br />

Ristruttura e rafforza I'esercito.<br />

Politica commerciale<br />

Sposa il mercantilismo: protegge i mercati interni riducendo le importazioni e<br />

raggiando le esportazioni.<br />

Politica estera<br />

Si attiva per realizzare un progetto <strong>di</strong> coalizione antiasburgica, che non riesce<br />

portare a termine perche viene assassinato.<br />

duttiva, e propenso al potenziamento<br />

dell'industria, egli si impegnò a fondo<br />

per dare un consistente sviluppo all'agricoltura<br />

me<strong>di</strong>ante I'eliminazione <strong>di</strong> un<br />

gran numero <strong>di</strong> pedaggi, la bonifica delle<br />

terre paludose e incolte, larealizzazione<br />

<strong>di</strong> una vasta rete <strong>di</strong> strade e <strong>di</strong> canali,<br />

una decisa riduzione degli interessi sul<br />

denaro investito nel settore agricolo. Nello<br />

stesso tempo l'accresciuta produttività<br />

agricola fu messa a frutto me<strong>di</strong>ante<br />

la concessione <strong>di</strong> un'amoia licenza <strong>di</strong><br />

esportazione per il grano e per il vino e<br />

l'attuazione <strong>di</strong> un energica lotta contro<br />

il ban<strong>di</strong>tismo nelle campagne.<br />

Quella del duca <strong>di</strong> Sully fu una politica<br />

economica mercantilistica, basata cioè<br />

sulla protezione dei mercati interni e<br />

sul massimo wiluppo possibile della produzione<br />

locale ai danni <strong>di</strong> quella straniera<br />

concorrente: ecco perché il ministro<br />

ridusse le importazioni - specialmente<br />

<strong>di</strong> beni <strong>di</strong> lusso - con lo scopo <strong>di</strong> non<br />

far defluire il denaro all'estero, e nel contempo<br />

favorì le esportazioni con premi<br />

in materie prime e denaro a chi vendeva<br />

i propri prodotti ad acquirenti stranieri.<br />

Note<strong>vol</strong>e fu anche la riorganizza-<br />

unità <strong>12</strong><br />

Spagna, Inghilterra e Francia nella seccnda metà del Cìnquecenl,: 337<br />

zione delle pubbliche finanze con una<br />

politica <strong>di</strong> lotta agli abusi e agli eccessi<br />

<strong>di</strong> ogni tipo, nonché <strong>di</strong> rigoroso controllo<br />

delle spese.<br />

I orsecNr aNrrasBURcrcr or Ennrco lV<br />

Contemporaneamente, grazie anche alla<br />

collaborazione del duca <strong>di</strong> Sully nella sua<br />

qualità <strong>di</strong> ispettore e <strong>cap</strong>o supremo del-<br />

I'artiglieria e delle fortificazioni, Enrico<br />

IV ebbe modo <strong>di</strong> procedere a una ra<strong>di</strong>cale<br />

ristrutturazione dell'esercito e alla<br />

preparazione <strong>di</strong> un "grande progetto"<br />

che, secondo la politica inaugurata da<br />

Francesco I, prevedeva <strong>di</strong> fare della Francia<br />

il centro <strong>di</strong> una coalizione antiasburgica.<br />

Proprio però quando aveva già stretto<br />

alleanza con la Svezia, la Danimarca,<br />

le Province lJnite, i cantoni svizzeri rlformati<br />

e il duca <strong>di</strong> Savoia e si alryiava a fare<br />

altrettanto con I'Inghilterra e alcuni Stati<br />

italiani, il 14 maggio 1610 Enrico fV<br />

venne ucciso dal pugnale <strong>di</strong> un monaco<br />

fanatico, Frangois Ravaillac, che gli<br />

rimoroverava un eccessivo riawicinarn..rto<br />

agli ugonotti e che riteneva <strong>di</strong><br />

poter salvare con il regici<strong>di</strong>o la religione<br />

cattolica e la Francia.<br />

m. Enrico lV Frans<br />

Pourbus il Giovane (1569-<br />

1622), Ritratto <strong>di</strong> Enrico lV<br />

(Firenze, Palazo Pitti),<br />

I


modulo 4<br />

La Riforma protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />

Gr.r ogrrrnu pollîtct ED Ecoiloutct Dl <strong>di</strong>taria <strong>di</strong>etro il pagamento <strong>di</strong> una<br />

Ennrco lV Dopo aver raggiunto la paci- ma annuale (un sessantesimo della<br />

ftcazione religiosa, Enrico IV si propo- <strong>di</strong>ta dell'incarico). In tal modo il<br />

se due scopi ben precisi: promuovere un no non solo riuscì a limitare la<br />

consistente sviluppo economico in poli- zadellagrande nobiltà, ma anche a<br />

tica interna e procedere verso una deci- cogliere somme assai elevate <strong>di</strong><br />

sa ripresa dell'egemonia francese su sca- senza dover ricorrere alla convocazi<br />

la europea in politica estera. Per la rea- dei Parlamenti.<br />

lizzazione <strong>di</strong> questo progetto era però Si venne a creare così una nobiltà<br />

necessario sottoporre tutte le componen- toga (noblesse de robe), compre<br />

ti politiche, amministrative e produtti- gli elementi della borghesia che a<br />

ve dello Stato allo sfferro controllo <strong>di</strong> no acquistato un terreno o un uffiaii<br />

un'unica mente <strong>di</strong>rettiva e organizzati- statale cui fosse congiunto un ti<br />

va. Di qui l'esigenza <strong>di</strong> accentrare tutti nobiliare, contrapposta alla nobiltà<br />

i poteri nelle mani del sowano. spada (nob lesse d'éple), <strong>di</strong>scendente<br />

La linea <strong>di</strong> azione era dunque segnata: le gran<strong>di</strong> casate me<strong>di</strong>evali e sempre<br />

il re doveva anzitutto domare le aspira- ta a denunciare I'arrivismo dei<br />

zioni particolarisdche <strong>di</strong>ffuse nel Pae- nus (termine che in<strong>di</strong>ca i nuovi ricc5<br />

se, svuotando <strong>di</strong> ogni potere i nobili e i nuovi arrivati) "appena usciti dal<br />

i Parlamenti locali. E così fece, dando tirocinio <strong>di</strong> calzolai, <strong>di</strong> tessitori e <strong>di</strong><br />

subito prova <strong>di</strong> aver compreso la necessità<br />

<strong>di</strong> attirare a sé la parte vitale della<br />

battini".<br />

società francese, che egli in<strong>di</strong>viduava hznnve ril cal,tpo Ecoilomtco DEL<br />

non pitr nella nobiltà, ormai in decli- ot 5u uv All'opera <strong>di</strong> rio r ganizzazione<br />

no anche sul piano economico, ma nel- basi autoritarie e assolutistiche perseeul<br />

'r frlobiltà <strong>di</strong>toga la borghesia. Fu così che egli favorl la<br />

Questo quadro <strong>di</strong> ignoto nuova classe emergente, concedendo ai<br />

del XVll secolo, consefva- suoi rappresentanti l'appalto per la riscosto<br />

al Museo Carnavalet <strong>di</strong> sione delle tasse e I'accesso alle princi-<br />

Parigi, ci mostra il rapprepali<br />

cariche<br />

sentante dei mercanti<br />

amministrative<br />

a<br />

e giu<strong>di</strong>zia-<br />

colloquio con gli scabini rie me<strong>di</strong>ante I'assegnazione <strong>di</strong> pubbli-<br />

(dal latino me<strong>di</strong>evale scaci uffici, la cui trasmissione <strong>di</strong>venne erebinuq"colui<br />

che opera,<br />

che agisce"). Costoro, in<br />

qualità <strong>di</strong> esperti <strong>di</strong> legge,<br />

prestavano la loro opera<br />

nel delicato campo del-<br />

I'amministrazione della<br />

giustizia, occupando nella<br />

società una posizione <strong>di</strong><br />

dlievo, paragonabile a<br />

quella dei finanzieri e<br />

degli ufficiali <strong>di</strong> polizia. La<br />

vecchia aristocrazia <strong>di</strong><br />

spada tendeva perÒ a<br />

snobbarli apertamente,<br />

awertendo <strong>di</strong>sagio e<br />

<strong>di</strong>sappunto <strong>di</strong> fronte ai<br />

nuovi arrampicatori sociali,<br />

per i quali venne coniata,<br />

già nei pdmi anni del<br />

XVll secolo, I'espressione<br />

"nobiltà <strong>di</strong> toga'i<br />

ta dal re Enrico IVsi affìancò I'operadfl<br />

suo ministro delle finanze, il duca<strong>di</strong>Sú.<br />

ly, principale e acuro artefice <strong>di</strong> un<br />

cale rinnovamento dell'economia<br />

Paese. Contrario a una politica es<br />

ambiziosa e soprarrurto a quella coloni<br />

le, da lui ritenuta awenturosa e i<br />

duttiva, e pro<br />

dell'industria,<br />

per dare un c,<br />

gricolturama<br />

gfÍrn numero (<br />

k terre paludc<br />

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lo stesso teml<br />

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esportazione I<br />

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il ban<strong>di</strong>tismo<br />

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e<br />

c che<br />

hiese,<br />

i detlasci-<br />

.".1.<br />

É --'<br />

<strong>di</strong> Parigi, che gli chiuse le porte in faccia,<br />

finché nel luglio 1593 Enrico IV<br />

decise <strong>di</strong> sbloccare la situazione e si convertì<br />

alla fede cattolica ("Parigi val bene<br />

una messa", pare abbia detto), allo scopo<br />

<strong>di</strong> riportare la pace e l'unità nel regno,<br />

superando le <strong>di</strong>fferenze religiose.<br />

IJopera <strong>di</strong> riconquista e pacificazione fu<br />

completata nel maggio 1598, con il trattato<br />

<strong>di</strong> Vervins: con esso la Spagna riconosceva<br />

la sovranità <strong>di</strong> Enrico IV e rinuncíava<br />

a ogni pretesa sul territorio francese,<br />

confermando la vali<strong>di</strong>tà della pace<br />

<strong>di</strong> Cateau-Cambrésis. Pochi giorni prima<br />

(13 aprile), a totale pacificazione del<br />

regno, il sovrano aveva emanato I'e<strong>di</strong>tto<br />

<strong>di</strong> Nantes con cui ayeva concesso agli<br />

ugonotti piena libertà <strong>di</strong> culto e uguaglianza<br />

civile e politica, rendendo così<br />

legale per la prima <strong>vol</strong>ta nella storia la<br />

libertà religiosa. Le<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes prevedeva<br />

la cessione agli ugonotti - quale<br />

garanziadei loro <strong>di</strong>ritti - <strong>di</strong> alcune piazzeforti,<br />

come La Rochelle e Montpellier:<br />

questa iniziativa, pur permettendo loro<br />

<strong>di</strong> formare uno Stato dentro 1o Stato, era<br />

ruttavia necessaria per assicurare al Paese,<br />

travagliato ormai da quasi quarant'anni<br />

<strong>di</strong> dura guerra civile, la sospirata pace<br />

e f in<strong>di</strong>spensabile unità.<br />

a,<br />

VL Ed al fine <strong>di</strong> eliminare ogni causa <strong>di</strong> <strong>di</strong>scor<strong>di</strong>e o<br />

contese tra i nostri sud<strong>di</strong>ti, noi abbiamo concesso e<br />

conce<strong>di</strong>amo a quelli della cosiddetta reliqione Riformata<br />

<strong>di</strong> vivere e risiedere in rutte le città J<strong>di</strong>stretti del<br />

nostro regno e dei nostri domini, senza che siano impor-<br />

tunati, <strong>di</strong>sturbati, molestati o costretti a compiere<br />

alcunché contro la loro coscienza rieuardo alla relieione<br />

o <strong>di</strong> essere per tal causa p.rr.grli.i nelle loro caie e<br />

<strong>di</strong>stretti, dove desiderano vivere, a patto che essi si con-<br />

ducano per il resto secondo le clausole del nostro presente<br />

e<strong>di</strong>tto [...1.<br />

)O(VII. Al fine <strong>di</strong> riunire piìr efficacemente le <strong>vol</strong>ontà<br />

dei nostri sud<strong>di</strong>ti, come è nostra intenzione, e <strong>di</strong> evitare<br />

ogni futura Iagnanza, noi <strong>di</strong>chiariamo che tutti<br />

coloro che professeranno la suddetta religione Riformata,<br />

possono tenere ed esercìtare ogni posizione pubblica,<br />

onore, caricae servizio qualsiasi, reale, feudale,<br />

o altre cariche nelle città del nostro regno, paesi, ter-<br />

Spagna. !ngh!lterra e Francia nelia seccnda n'letà dej a,.;ll:Xl?<br />

[e guerre <strong>di</strong> religione: fatti e ragioni<br />

Primo e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> $aint Germain<br />

Caterina dei Me<strong>di</strong>ci concede nel 1562 la libertà <strong>di</strong> culto<br />

agli ugonotti, in cambio della loro residenza fuori delle mura<br />

citta<strong>di</strong>ne.<br />

Massacro <strong>di</strong> Vassy<br />

I cattolici per ritorsione uccidono una settantina <strong>di</strong> ugonotti,<br />

dando inizio alle guerre <strong>di</strong> religione (1562-1598).<br />

$econdo e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Saint 0ermain<br />

Caterina dei Me<strong>di</strong>ci nel 1570 riconosce agli ugonotti, inizialmente<br />

vittoriosi, piena libefta <strong>di</strong> culto e concede loro per due<br />

anni afcune piazzetofti tra cui La Rochelle.<br />

Notte <strong>di</strong> San Bartolomeo<br />

Di fronte al crescente potere ugonotto e alle preoccupazioni<br />

delle potenze cattoliche (Spagna in testa), Caterina or<strong>di</strong>na<br />

(23-24 agosto 1572) <strong>di</strong> fare strage <strong>di</strong>ugonotti.<br />

ll conflitto si allarga<br />

La Spagna appoggia i cattolici, l'lnghilterra gli ugonotti.<br />

Successione <strong>di</strong> Enrico lll<br />

A pretendere il trono nel 1588 ci sono Enrico <strong>di</strong> Guisa, <strong>cap</strong>o<br />

dei cattolici, ed Enrico <strong>di</strong> Borbone, <strong>cap</strong>o degli ugonotti.<br />

E<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes<br />

Dopo gli assassinii <strong>di</strong> Enrico <strong>di</strong> Guisa e <strong>di</strong> Enrico lll, Enrico <strong>di</strong><br />

Borbone, <strong>di</strong>venuto re <strong>di</strong> Francia (Enrico lV), si converte nel<br />

1593 al cattolicesimo e concede libertà <strong>di</strong> culto agli ugonotti<br />

(15e8).<br />

re e signorie a noi soggetti, nonostante ogni altro giuramento<br />

contrario, e devono esservi ammessi ed accolti<br />

senza <strong>di</strong>stinzioni.<br />

(in S.Z. Ehler - J.B. Morral, Chiesa e Stato attraaerso i secoli,<br />

Milano, Vita e Pensiero, 1!!B)<br />

+. Per comprendete<br />

1. Sottolinea in rosso le frasi del testo in cui si fa riferimento<br />

ai <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni provocati dalle guerre <strong>di</strong> religione<br />

in Francia.<br />

2. Sottolinea in blu le frasi del testo in cui viene garantita<br />

la tutela della religione cattolica, e in nero le frasi<br />

in cui si concede liberta <strong>di</strong> culto alla religione protestante.<br />

3. Ouali sono le garanzie civili e politiche accordate<br />

agli ugonotti esplicitamente menzionate nel testo?<br />

335<br />

i<br />

Ii<br />

J


modulo 4<br />

334 -: i Í3rna protestante e le girerre <strong>di</strong> religione<br />

rina, Enrico lll (1574-1589), che era prvo<br />

<strong>di</strong> ere<strong>di</strong>: si aprì dunque il problem.<br />

dellasuccessione. Il sovrano si trovò strerto<br />

fra le pretese armate <strong>di</strong> due aspiran:<br />

al trono, Enrico <strong>di</strong> Guisa, <strong>cap</strong>o dei caitolici,<br />

ed Enrico <strong>di</strong> Borbone, <strong>cap</strong>o riccnosciuto<br />

degli ugonotti. Scoppiò così u:<br />

conflitto, detto guerra dei 'tre Enrichi'<br />

nel corso del quale, nel <strong>di</strong>cembre 1585<br />

Enrico <strong>di</strong> Guisa fu assassinato per or<strong>di</strong>r,.<br />

del re, infasti<strong>di</strong>to dall'intransi genza relgiosa<br />

e dallo strapotere politico che il coitendente<br />

aveya assunto a corte e nel Pa;se.<br />

Nell'agosto 1589 fu poi lo stesso Enrco<br />

III a essere ucciso, accoltellato da u:<br />

s fassassinio <strong>di</strong> Enrico nozze del loro <strong>cap</strong>o Enrico <strong>di</strong> Borbone: esaltato monaco domenicano, Jacque ,<br />

<strong>di</strong> Guisa, awenuto nel le vittime si contarono a migliaia poiché Clément, convinto che il sovrano si fo.-<br />

castello reale <strong>di</strong> Blois nel il massacro continuò nei giorni successe troppo ar,vicinato al Borbone. Il res<strong>di</strong>cembre<br />

1588, in un'incisivi<br />

in tutto il Paese. Il drammatico evenci<strong>di</strong>o, con il quale si spense la <strong>di</strong>nastia ci.<br />

sione anonima dell'epoca.<br />

to suscitò una violentissima reazione in Valois, mo<strong>di</strong>ficò ra<strong>di</strong>calmente la situazic-<br />

tutti i Paesi protestanti e finì per sfociane: Enrico <strong>di</strong> Borbone, designato in pu:re<br />

in una lotta internazionale; Spagna e to <strong>di</strong> morte dallo stesso Enrico III qua.<br />

Inghilterra, dari i loro opposti orienta- unico legittimo successore, cessava infarmenti<br />

religiosi e politici, scesero in camti <strong>di</strong> essere il <strong>cap</strong>o <strong>di</strong> una fazione, quel..<br />

po a sostegno rispettivamente dei catto- ugonotta, per <strong>di</strong>venire il sovrano <strong>di</strong> turlici<br />

e degli ugonotti.<br />

ta la Francia con il nome <strong>di</strong> Enrico r\'.<br />

Re Ennrco lll s tn GUERRA DEr rrîRE ENRF<br />

cHr" La situazione peggiorò ulteriormente<br />

durante il regno del terzogenito <strong>di</strong> Cate-<br />

H.i*#&Éàqe *É Nmseffiffis nffiffitrtr*s$m E* É€**€* ggg {ffiEÉqs<br />

':ii Autore: Enrico lV <strong>di</strong> Borbone, re <strong>di</strong> Francia<br />

0pera: E<strong>di</strong>fto <strong>di</strong> Nantes<br />

I 0ata:'13 aprile 1598<br />

, Tipologia fonte: e<strong>di</strong>tto reale<br />

le<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes rappresenta un imporlante passo in avanti<br />

sulla strada della libertà religiosa e della tolleranza verso<br />

le minoranze. Esso infatti non si limita a concedere ai<br />

protestanti il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> praticare la propria religione, ma riconosce<br />

loro anche la piena parità civile e politica.<br />

Trale grazie infinite che a Dio è piaciuto concederci,<br />

una delle pir) insigni e note<strong>vol</strong>i è quella <strong>di</strong> averci dato<br />

la virtr) ela forza <strong>di</strong> non soccombere ai terribili sommovimenti,<br />

alla confusione e ai <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni in atto al<br />

nostro awento in questo Regno, il quale era <strong>di</strong>viso in<br />

tanti partiti e fazioni, che la più legittima quasi ne rappresentava<br />

la minoranza, e <strong>di</strong> averci sostenuto contro<br />

questa tormenta sicché infine I'abbiamo superata e<br />

Ennrco lV e u UBERrÀ Dr cuLîo acu uco.<br />

ltotn Contro <strong>di</strong> lui però subito si schierarono<br />

i cattolici e in oarticolare la citl"<br />

tocchiamo ora il porto <strong>di</strong> salvezza e quiete <strong>di</strong> questo<br />

Stato: del che a lui solo sia gloria tutta intera [...].<br />

III. Or<strong>di</strong>niamo che la Religione Cattolica, Apostolica<br />

e Romana sia ristabilita in tutti i luoghi <strong>di</strong> questo<br />

nostro Regno e paesi <strong>di</strong> nostra obbe<strong>di</strong>enza, dove l'esercizio<br />

<strong>di</strong> essa è stato interrotto, per esservi pacificamente<br />

e liberamente esercitata, senza alcun <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne<br />

o impe<strong>di</strong>mento. Proibendo in maniera esplicita a tutte<br />

le persone <strong>di</strong> qualunque stato, qualità o con<strong>di</strong>zione<br />

esse<br />

siano, <strong>di</strong> turbare, molestare, inquietare gli ecclesiastici<br />

nella celebrazione del <strong>di</strong>vino servizio, nel go<strong>di</strong>mento<br />

e nella riscossione delle decime, dei frutti e delle<br />

ren<strong>di</strong>te dei loro Benefici e <strong>di</strong> tutti gli altri <strong>di</strong>ritti e<br />

doveri che loro competono: e che tutti coloro che<br />

durante i <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni si sono impossessati<br />

delle chiese,<br />

delle case, dei beni e delle.e.,<strong>di</strong>te appartenenti ai detti<br />

ecclesiastici, e che li detengono e occupano, ne lascino<br />

loro l'intero possesso<br />

e pacifico go<strong>di</strong>mento [...].<br />

Ji Parigi, che i<br />

:ia, finché neì<br />

lecise <strong>di</strong> sbloc<br />

, ertì alla fede i<br />

rna messa", p:<br />

lo <strong>di</strong> riportare<br />

le J<br />

'uperando<br />

- opera <strong>di</strong> rico<br />

:ompletata ne,<br />

tato <strong>di</strong>Vervins<br />

rosceva la sovi,<br />

:iava a ogni p<br />

-ese, conferm:<br />

<strong>di</strong> Cateau-Ca;<br />

-"<br />

l1 ì rnriÌ-<br />

:egno, il sovr,<br />

ro <strong>di</strong> Nantes c<br />

ugonotti pien<br />

iiianza civile<br />

.egale per la :<br />

-ibertà religios<br />

-''edeva Ia cess<br />

qaranzia dei 1o<br />

z,eforti, come "<br />

questa iniziati<br />

Ci formare un,<br />

.uttavia necese,<br />

travagliato r<br />

ni <strong>di</strong> dura gu:<br />

: I'in<strong>di</strong>spensa<br />

1=:L1ffi$-{erq:<br />

Vi. Ed al finr<br />

contese tra t<br />

conce<strong>di</strong>amo ;<br />

mata <strong>di</strong> vivel<br />

nosúo regno e<br />

tunati, <strong>di</strong>stu<br />

alcunché coi<br />

ne o <strong>di</strong> essere<br />

<strong>di</strong>stretti, dove<br />

ducano per iì<br />

sente e<strong>di</strong>tto -<br />

)C(\AI. Al fìr<br />

dei nostri sut<br />

tare ogni fur<br />

coloro che pr<br />

mata, possorì<br />

blica, onore.<br />

o altre carich<br />

=l$ffi=


ioni popo<strong>di</strong><br />

aumen-<br />

:estie e alle<br />

lCrrenrxl<br />

sercitando<br />

r quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

e oPposte:<br />

deva favoari<br />

eretici,<br />

rdare troppericolose<br />

si mostralecisamen-<br />

:spodesta-<br />

L una posi-<br />

:ritiche da<br />

quella <strong>di</strong><br />

iimmora-<br />

:he ai suoi<br />

i dei quali<br />

@<br />

Ègnlrésis<br />

w cnst<br />

Wíz/2.<br />

l8a.<br />

110 la<br />

ie<br />

t<br />

I<br />

J<br />

i csti<br />

Le guerre <strong>di</strong> religione<br />

unità <strong>12</strong><br />

Spagna, Inghilterra e Francia nella seconda metà del Cinquecento<br />

Gu eorn or Salrn Gsnmatu Di fronte<br />

ai gravi conflitti religiosi che stavano<br />

destabilizzando il Paese, nel gennaio 1562<br />

la regina reggente Caterina dei Me<strong>di</strong>ci<br />

decise <strong>di</strong> concedere, con l'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Saint<br />

Germain, la libertà <strong>di</strong> culto agli ago'<br />

notti, purché risiedessero fuori delle mura<br />

citta<strong>di</strong>ne. Il progetto tuttavia non riuscì:<br />

i cattolici infatti il 1" marzo 1562<br />

risposero per ritorsione con un massacro<br />

aVasry, in Norman<strong>di</strong>a, ai danni degli<br />

:lgonotti, nel quale trovarono la morte<br />

,ma settantina <strong>di</strong> persone. Ebbe inizio<br />

;osì un periodo <strong>di</strong> sanguinose guerre <strong>di</strong><br />

religione (1562-1598), che funestò a<br />

lungo il Paese, sia pure con alcuni intervalli.<br />

Non fu sufficiente anorma\izzare la situazione<br />

neppure il secondo e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Saint va essersi conclusa con il nemo predomi-<br />

Germain, emanato nel1570, che riconio della fazione protestante, Caterina<br />

nosceva <strong>di</strong> nuovo agli ugonotti - momen- dei Me<strong>di</strong>ci, fermamente decisa a fare delraneamente<br />

vittoriosi - piena libertà <strong>di</strong> la Francia il centro <strong>di</strong> una coalizione anti-<br />

culto nei luoghi dove essa era già conspagnola (<strong>di</strong> qui le preoccupazioni <strong>di</strong><br />

sentita prima della guerra e concedeva FilippoII, delpapae dei Guisa cattoli-<br />

Ioro per due anni, a <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> eventuali ci), passò al pugno <strong>di</strong> ferro e or<strong>di</strong>nò <strong>di</strong><br />

aggressioni cattoliche, alcune prazzefor - fare strage degli ugonotti. Nella cosid-<br />

ti, tra cui quella <strong>di</strong> La Rochelle, dotata detta notte <strong>di</strong> San Bartolomeo (23-24<br />

<strong>di</strong> un porto inespugnabile.<br />

agosto 1572) vennero infatti trucidati<br />

nelle stesse sale del palazzo reale tutti i<br />

Mesgecno DEGu ucoitorrt Due anni maggiori esponenti degli ugonotti con-<br />

dopo, proprio quando la lotta sembravenuti a Parigi per la celebrazione delle<br />

x.Pariginelf 575<br />

Pianta <strong>di</strong> Parigi da una<br />

stampa del XVI secolo.<br />

4 La notte <strong>di</strong> San Bartolomeo<br />

è iltitolo <strong>di</strong> questo<br />

famoso <strong>di</strong>ointo conservato<br />

nel Museo Cantonale<br />

delle Belle Arti a<br />

Losanna e realizzato dal<br />

pittore ugonotto Franqois<br />

t)ubois (1529{584),<br />

miracolosamente scampato<br />

all'ecci<strong>di</strong>o.<br />

.ì<br />

l<br />

I


modulo 4<br />

332 La Riforrna protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />

ln francia fa breccia il ealvinismo<br />

REGNO D'INGHILTERRA<br />

'.; sr"togn)<br />

+ ;'*rs-<br />

r-,<br />

ì*+<br />

-<br />

*-<br />

{<br />

:\! . Nar<br />

.: jr: -<br />

.<br />

'=:e";'<br />

se borghese e le frequenti agitazioni popolari<br />

a sfondo sociale, dovute agli aumentt<br />

dei prezzi, alle ricorrenti carestie e dle<br />

<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> produzione.<br />

Presso chi<br />

Presso chi<br />

la nobiltà<br />

la borghesia citta<strong>di</strong>na<br />

Perché<br />

Perché<br />

soerava, attraverso ll cambiamento<br />

politico conseguente<br />

al moto <strong>di</strong> riforma<br />

reliqioso, <strong>di</strong> recuperare IPerduti<br />

priviiegi feudali<br />

sperava <strong>di</strong> poter acquistare,<br />

orazie al nuovo corso, quelilnfluenza<br />

oolitica che <strong>di</strong> fatto<br />

I'assolutismo monarchico<br />

le aveva sempre negato<br />

AinercurrÀ DELLA PoslztollE Dl GlreRlxl<br />

La regina madre Caterina, esercitando<br />

r.rrr rrrólo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione, cercò quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

creare un equilibrio tra le forze opposte:<br />

in quanto cafiolica, non intendeva favorire<br />

i Borbone, da lei considerati eretici.<br />

ma non <strong>vol</strong>eva neppure assecondare trop-<br />

1t$$ lE0 nale - sfociavano sPesso in violenze e<br />

po le pressioni del pontefice, pericolose<br />

ll termine machiavellismo rappresaglie, il movimento ugonotto finì<br />

in<strong>di</strong>ca un'interpretazione ben presto per <strong>di</strong>ventare nella Francia per la pacifi cazione sociale; né si mostra-<br />

riduttiva del pensiero Poli- della seconda metàr del XVI secolo un va <strong>di</strong>sponibile ad appoggiare decisamentico<br />

<strong>di</strong> Niccolo Machiavelte<br />

i Guisa, nel timore <strong>di</strong> essere spodestali,<br />

visto come semPlice elemento <strong>di</strong> forte destabilizzazione, tan'<br />

ta. Ella non prese dunque mai una posi-<br />

esaltazione dell'astuzia e to più che i due aspiranti alla successio-<br />

della totale mancanza <strong>di</strong> ne erano <strong>di</strong> fede opposta: cattolici i Guizione netta, attirandosi aspre critiche da<br />

scrupoli nell'agire politi-<br />

ogni parte: in primo luogo quella <strong>di</strong><br />

co, pur <strong>di</strong> conseguire scosa, ugonotti i Borbone. A ciò si aggiun-<br />

"machiavellismo" e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> immorapi<br />

utiiitaristici. geva il fatto che i motivi religiosi non<br />

f"..rr".ro altro che rinfocolare la fortislità politica, che fu estesa anche ai suoi<br />

sima tensione accumulata nel Paese per sostenitori e consiglieri, molti dei quaii<br />

le riven<strong>di</strong>cazioni economiche della clas- fiorentini.<br />

o<br />

:- balais<br />

-e'. '<br />

Éourogne. /<br />

Bruxelles r<br />

PAESI BASSI<br />

SPAGNOLI<br />

PROVINCE<br />

UNITE<br />

Amiens<br />

a<br />

. .1"""":";::í'" .:;T;fr",",<br />

Nortond,o n-,<br />

^a<br />

LOgnac<br />

a<br />

Gu!enna<br />

z---r \'-<br />

Province fedeli al re'<br />

Territori degli ugonoai<br />

Territori dei duchi <strong>di</strong> Guisa<br />

Domini <strong>di</strong> Filippo ll<br />

o Bergerac<br />

a Cahors<br />

)*\<br />

{-<br />

Dopo la pace <strong>di</strong> Cateau-Cambrésis<br />

(1559) la Francia, oltre a una crisi<br />

<strong>di</strong>nastica, deve affrontare un periodo<br />

<strong>di</strong> cruente lotte dr natura religiosa.<br />

È riconosciuta nel 1562 e nel 1570 la<br />

libertà <strong>di</strong> culto agli ugonotti.<br />

I sanguinosi conflitti tra cattoliei e<br />

ugonotti si concluderanno<br />

con l'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes, nel 1598,<br />

La <strong>di</strong>ffusione del calvinismo aveva<br />

trovato in Francia numerosi adepti<br />

(gli "ugonotti"), soprattutto fra i ceti<br />

emergenti.<br />

ir<br />

ri.<br />

.<br />

Le!<br />

Grt eonx ot S<br />

ai gravi contì<br />

iestabilizzandc<br />

ia regina regs<br />

Cecise <strong>di</strong> concr<br />

Germain, la l<br />

notti, purché r<br />

;itta<strong>di</strong>ne. II r<br />

scì: i cattolici<br />

iisposero Per<br />

cro aVassy, il-i<br />

-igonotti, nei<br />

lna settantlr<br />

:osì un perioi<br />

religione (1:<br />

il Paes<br />

'ungo<br />

va1li.<br />

Non fu suffic<br />

zione neppur<br />

Germain, en<br />

rosceva <strong>di</strong> nu<br />

ianeamente 1<br />

:ulto nei luo<br />

sentita Primi<br />

ioro per due<br />

aggressioni c<br />

li, ua cui qu<br />

<strong>di</strong> un porto<br />

Masgacno<br />

dopo, propr


E<br />

rflr$t$<br />

i torrnerei-<br />

nden-<br />

ne<strong>di</strong>o<br />

xr<strong>di</strong>-<br />

J -


modulo 4<br />

330 _: r':.ína protesiante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />

tr€ c='m ffi"ss$*€ae sm fr weruÉ* mé$*#qm6wevce=*$furyE*<br />

:=-: Autore: Guido Bentivoglio<br />

-<br />

Opera: Della guerra <strong>di</strong> Fiandra<br />

E Data:1032<br />

... Tipologia fonte: cronaca storica<br />

All'imponente flotta spagnola pronta a dare battaglia si<br />

contrappongono Ie agilì navi inglesi, che grazie alla facilità<br />

<strong>di</strong> manovra e alla precisione dei loro cannoni preferiscono<br />

evitare lo scontro <strong>di</strong>retto e oiuttosto coloire il nemico<br />

e ritirarsi.<br />

Non vide forse l'Oceano mai spettacolo più superbo<br />

d'allora. Stendevasi<br />

I'armata Spagnuola in forma lunare<br />

per un tratto immenso da un corno all'altro. Gli<br />

alberi, le antenne e le torreggianri poppe e prore, che<br />

in altezza e numero così grande si vedevano sorger da<br />

tanti moli, rendeva un horrore pieno <strong>di</strong> maraviglia e<br />

faceva stare in dubbio se quella fosse campagna del<br />

mare o pur della terra e se in mostra così pomposa<br />

havesse maggior parte quesr'elemento o pur quello.<br />

Con tal or<strong>di</strong>ne si <strong>di</strong>spose I'armara. Veniva con rardo<br />

moto, quando anche porrava le vele piene, e quasi<br />

pareva che gemessero I'onde e si stancassero i venti nel<br />

reggere il peso. Il suo fine era <strong>di</strong> venire alle mani srettamente<br />

con la nemica; troppo superiore stimandosi<br />

a quella considerata la <strong>di</strong>ffercnza tra vascelli e vascel-<br />

t:::. peJ cImpfeÍdsfs<br />

\*&"<br />

+<br />

u#*<br />

g<br />

{<br />

li e tra soldati e soldati. Ma ne gl'Inglesi era del tutto<br />

contrario il <strong>di</strong>segno. Volevano questi sfuggire ogni formata<br />

battaglia, conoscendo il loro svantaggio nel venire<br />

ad un tale cimento. E consideravano che oerdendosi<br />

dalla parte lor la battaglia, non v era più rime<strong>di</strong>o<br />

a salvar I'Inghilterra; là dove restandone con la per<strong>di</strong>ta<br />

gli Spagnuoli, tutto il danno loro finiva in quel solo<br />

danno. Havevano dunque determinato gl'Inglesi d'infestar<br />

solamente alla larga le navi Spagnuole et aspettar<br />

occasione che qualcheduna <strong>di</strong> tante machine si<br />

scompagnasse dall'altre et investirla poi essi allora; giu<strong>di</strong>cando<br />

impossibile che o per rempesta <strong>di</strong> mare o per<br />

mutazione <strong>di</strong> venti o per altri casi, che succedono per<br />

or<strong>di</strong>nario nel navigare, ciò non havesse ne'legni Spagnuoli<br />

a seguire. E non tardò molto a dargliene occasion<br />

la fortuna percioché accesosi il fuoco in un gran<br />

galeone <strong>di</strong> Biscaglia, bisognò che resrasse in<strong>di</strong>etro;<br />

come anche il galeone maggiore d'Andaluzia, al quale<br />

si ruppe l'albero principale, onde tolti in mezzo l'uno<br />

e I'altro da Francesco Drach con molti de' suoi<br />

vascelli, amendue vennero in porer suo [...] . Nel prin,<br />

cipio <strong>di</strong> Agosto si trovarono le due armate nuovamen-<br />

te a vista I'una dell'altra [...]. Godevano un vantaggio<br />

gran<strong>di</strong>ssimo i legni Inglesi per essere tanto maneggiabili<br />

e destri. Uguale era I'agilità e nell'assalire e nel risa-<br />

::l<br />

t,<br />

:è€:<br />

Iire e nel ritirarsi. Veleggiavano col favor d'ogni<br />

vento. Univansi e <strong>di</strong>videvansi ad un tratto<br />

come tornava lor meglio. E sopra tutto riusciva<br />

la forma loro vantaggiosissima<br />

nel poter<br />

più facilmente sfuggire i banchi d'arena, de'<br />

quali è pieno il canal d'Inghilterra et abbonda<br />

similmente ogni costa <strong>di</strong> quei mari all'interno.<br />

Al che s'aggiungeva che quasi mai non<br />

andavano in fallo i tiri de'lor cannoni; là dove<br />

ilegni Spagnuoli, ch'erano alrissimi. quasi sempre<br />

fulminavano in aria senza toccare i vascel-<br />

Ii Inglesi.<br />

è ll percorso seguito dall'lnvincibile Armata in una carta<br />

dell'epoca.<br />

l. In cosa consisteva la forma lunare in cui era schierata<br />

I'armata spagnola?<br />

5. fautore fa riferimento a un <strong>di</strong>verso atteggiamento<br />

degli lnglesie degliSpagnoliverso I'esito della bat-<br />

2, Chi è il Francesco Drach cui fa riferimento iltesto? taglia: secondo il suo parere, per i primi la sconfit-<br />

3. Secondo I'autore, le navi piu agili e meglio maneggiabili<br />

a quale schieramento appaftenevano?<br />

4, Da quale flotta venivano effettuati, sempre secondo<br />

I'autore, itiri <strong>di</strong> cannone piu precisi?<br />

ta sarebbe stata <strong>di</strong>sastrosa, per i secon<strong>di</strong> irrilevante.<br />

Da che cosa è motivato, a tuo avviso, questo<br />

giu<strong>di</strong>zio?<br />

6. Ti sembra corretto?<br />

ti[ rfi<br />

]fil i<br />

,fil<br />

E1<br />

ir<br />

rll,<br />

il<br />

il<br />

Ll Fnarucll t<br />

Mentre la Spa<br />

rrovato in Fiii<br />

betta persona<br />

iaPpresentar<br />

ne e le aspir:<br />

Francia, che I<br />

aveva persegu<br />

so la via deil'a<br />

uovò subito cir<br />

brésis sull'orir<br />

e civile. Mon<br />

incidente ne,<br />

II, figlio <strong>di</strong> Fr<br />

si trovò con r<br />

renni, <strong>di</strong> med<br />

1i <strong>di</strong> salute. e<br />

Me<strong>di</strong>ci (15i j<br />

le, maawersat<br />

tutto per la sr<br />

suo esasPera<br />

dei costumi i<br />

Gorrum ot pr<br />

La debolezza<br />

ben presto l<br />

<strong>di</strong>nastica. Le<br />

organizzaron<br />

f intento <strong>di</strong><br />

regio e <strong>di</strong> recr<br />

pri tenitori l'a<br />

feudale. Non<br />

tenendo a rar<br />

Da un vuffi<br />

Sale al trc<br />

iE<br />

<strong>di</strong> fede


-<br />

i;:-<br />

Costituita da 130 navi e 2431 cannoni, con 30.000 uomini a bordo, l'lnvincibile<br />

Armata parte il 28 maggio 1588 da Lisbona, ex <strong>cap</strong>itale del Portogallo, in quel tempo<br />

militarmente occupato da Filippo ll e annesso alla Spagna dal 1580 al 1640. La comanda<br />

l'ammiraglio Alfonso Perez, duca <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>na Sidonia.<br />

unità <strong>12</strong><br />

Spagna, Inghìlterra e Francia nella secondametà<br />

del Cinquecento<br />

Nella notte tra il 7 e l'8 agosto 1588<br />

ha luogo lo scontm decisivo con la<br />

flotta inglese, favorita rispetto a quella<br />

spagnola in quanto composta <strong>di</strong> navi<br />

pir*t, r facili da manovrare e armate<br />

<strong>di</strong> cannoni a lunga gittata. Grazie<br />

alla superiore potenza <strong>di</strong> fuoco inglese,<br />

molti galeoni spagnoli vengono<br />

colpiti e affondati,<br />

È a quel punto che I'ammiraglio Perez<br />

prende l'iniziativa <strong>di</strong> sfuggire alla<br />

presione awersaria, facendo compiere<br />

allArmata la circumnavigazione<br />

dell'lnghiltena e dell'lrlanda, ma le<br />

violente tempeste atlantiche le danno<br />

il colpo <strong>di</strong> grazia. Al rientro in Spagna<br />

nell'ottobre del 1558 la flotta conta<br />

soltanto 56 navi e 10.000 uomini.<br />

4 Una fase dello scontro<br />

tra l'lnvincibile Armata<br />

e la flotta inglese, in<br />

un <strong>di</strong>pinto anonimo del-<br />

I'epoca.


modulo 4<br />

328 '_) ei'.rt\2 orotestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />

Gome si arriua allo scontro tra Spagna e Inghilterra<br />

Elisabetta e la figlia <strong>di</strong> Enrico Vlll, nata dal matrimonio con Anna Bolena,<br />

celebrato a <strong>di</strong>spetto del rifiuto del papa <strong>di</strong> annullare un precedente matrimonio<br />

del sovrano inglese. Le nuove nozze, considerate nulle da Roma, segnano<br />

I'atto <strong>di</strong> nascita della Chiesa anglicana.<br />

t<br />

. Maria e la figlia del re <strong>di</strong> Scozia e cugina <strong>di</strong> Elisabetta.<br />

E cattolica come il màrito. il re <strong>di</strong> Francia, Pae"se dove vive oer due anni.<br />

Tornata in Scozia come regina, si attribuisce, pur senza rectamarne ta corona,<br />

il titolo <strong>di</strong> regina d'lnghilterra, in quanto Elisabetta, sua cugina, sarebbe<br />

nata da un matrimonio considerato nullo.<br />

v<br />

Una ri<strong>vol</strong>ta dei protestanti scozzesi costringe Maria a trasferirsi presso Elisabetta,<br />

in lnghilterra. Ouesta pero, temendo che la presenza <strong>di</strong> Maria possa animare le<br />

riven<strong>di</strong>cazioni della minoranza cattolica o, peggio ancora, I'interesse <strong>di</strong> potenze<br />

straniere come la Spagna, il cui re si pro.clama <strong>di</strong>fensore della regina <strong>di</strong> Scozia,<br />

prima la priva <strong>di</strong> ogni libertà e poi la uccide.<br />

*<br />

Filippo ll attacca l'lnghilterra, accusandola anche <strong>di</strong> perseguitare la minoranza<br />

cattolica, <strong>di</strong> depredare i galeoni spagnoli e <strong>di</strong> appoggiare i Paesi Bassi<br />

in ri<strong>vol</strong>ta contro la Spagna.<br />

h conrurro rm luexrrrERRA E Splcna<br />

Lurto fu inevitabile e si concretizzò nella<br />

spe<strong>di</strong>zione - una vera e propria crociata<br />

- dell' Invincibile Armata, I' imponente<br />

flotta allestita da Filippo II contro<br />

l'Inghilterra, da lui considerata responsabile<br />

non solo delle persecuzioni contro<br />

i cattolici inglesi e dei continui attacchi<br />

ai galeoni spagnoli, ma anche dei rilevanti<br />

aiuti inviati alle Fiandre in lotta.<br />

Filippo era inoltre preoccupato per il<br />

ruolo ormai assunto dalla flotta britannica<br />

su tutti i mari.<br />

Lo scontro decisivo, che awenne in acque<br />

inglesi nella notte tra il7 e l'8 agosto<br />

1588, doveva però procurare a Filippo<br />

un amarissima delusione. I galeoni spagnoli,<br />

infatti, troppo lenti e pesanti, appena<br />

entfati in contatto con il nemico furono<br />

costretti a subire l'offensiva delle agili<br />

navi inglesi,le quali, manovrando con<br />

decisione e audacia, riuscirono a infliggere<br />

agli Spagnoli gravissime per<strong>di</strong>te ed<br />

a impe<strong>di</strong>re ogni progettataoperazione <strong>di</strong><br />

sbarco, grazie anche all'appoggio della<br />

flotta olandese. LJna violenta tempesta<br />

completò poi la <strong>di</strong>struzione della flotta<br />

e segnò la fine della spe<strong>di</strong>zione: ebbe così<br />

inizio un irreversibile declino dellapotenzanavafe<br />

spagnola e il tramonto dell'am-<br />

bizioso <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Filippo II <strong>di</strong> fare della<br />

Spagna il centro vitale dell'Europa cartolica.<br />

Il <strong>di</strong>sastro dell'Invincibile Armata,<br />

anche se non comportò I'imme<strong>di</strong>ata<br />

conclusione del conflitto, prorramosi per<br />

altri se<strong>di</strong>ci anni, conrribuì comunque a<br />

rafforzare I'unità spirituale e politica del<br />

popolo inglese, ormai ampiamente <strong>di</strong>sponibile<br />

a spendere tutte le proprie energie<br />

per il raggiungimento <strong>di</strong> una posizione<br />

<strong>di</strong> primo piano sul mare.<br />

ATLA


te<br />

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h<br />

b,<br />

Euslgern coNsoLtDA ta CHlEga aNGLt'<br />

clrul A completamento del suo Piano<br />

politico, Elisabetta si impegnò anche sul<br />

,retr"nte religioso, rafforzando la Chiesa<br />

episcopale anglicana: ciò le tornava<br />

oltretutto <strong>di</strong> grande utilitàr, dal momento<br />

che le permetteva <strong>di</strong> legare strettamente<br />

a sé - come <strong>cap</strong>o della Chiesa<br />

riformata inglese - la gerarchia religiosa.<br />

Ecco perché I'intraprendente regina<br />

si trovò apertamente schierata a favore<br />

della Riforma e contro la Spagna, che<br />

della Riforma era <strong>di</strong>venuta la più fiera<br />

awersaria.<br />

Lo scotrno colt Mlnll Srulnr r\ creare<br />

le premesse per un aperto conflitto,<br />

contribuirono però non soltanto la politica<br />

anticattolica intrapresa da Elisabetta,<br />

ma anche le vicende legate alla cugina<br />

Maria Stuart (1542-1587), regina <strong>di</strong><br />

Scozia dalla nascita. Figlia <strong>di</strong> Giacomo<br />

V Stuart, re <strong>di</strong> Scozia, Maria era stata<br />

data in sposa a Francesco II, delfino e<br />

poi re <strong>di</strong> Francia, la cui morte, nel 1558,<br />

<strong>di</strong>ciotto mesi appena dopo il matrimonio,<br />

aveva costretto la giovane donna a<br />

rientrare nel Paese d'origine e a dover<br />

fronteggiare una situazione assai <strong>di</strong>fficile<br />

per lei, che era <strong>di</strong> fede cattolica. Lt<br />

Scozia infatti era nel frattempo <strong>di</strong>venuta<br />

in larga misura calvinista a opera <strong>di</strong><br />

John Knox (1514-1572), il più fiero e<br />

deciso riformatore scozzese dell'epoca,<br />

la cui pre<strong>di</strong>cazione aveva riscosso successo<br />

tra la piccola aristocrazia feudale,<br />

esasperata dal pesante controllo eserci'<br />

tato dalla Chiesa e dai gran<strong>di</strong> feudatari<br />

sulla maggior parte delle<br />

terre. Pur rendendosi conto<br />

<strong>di</strong> come stessero le cose, una<br />

<strong>vol</strong>ta rientrata, Maria prese due<br />

iniziative che dovevano segnare<br />

il suo destino. Forte dell'appoggio<br />

del papato e delle<br />

potenze cattoliche,<br />

che contestavano a<br />

Elisabetta il <strong>di</strong>ritto<br />

al trono in quan-<br />

to figlia naturale<br />

unità <strong>12</strong> ,<br />

Spagna, Inghilterra e Francia nelia seconda metà del Cinquecento .;,327<br />

e non legittima <strong>di</strong> Enrico VIII (il matrimonio<br />

con Anna Bolena era stato <strong>di</strong>chiarato<br />

nullo dalla Chiesa <strong>di</strong> Roma), Maria,<br />

in quanto parente più prossima deiTirdor,<br />

si attribuì il titolo <strong>di</strong> regina d'Inghilterra,<br />

pur assicurando Elisabetta che non<br />

avrebbe mai reclamato la corona inglese<br />

finché la cugina fosse rimasta in vita.<br />

Come se ciò non bastasse, una<br />

<strong>vol</strong>ta assunto il potere in Scozia,<br />

non si preoccupò <strong>di</strong><br />

raccogliere intorno a sé<br />

una maggiorartza cat'<br />

tolica a sostegno della<br />

corona.<br />

AeorclzonEEMoR'<br />

TE D| MARIA SNNNT<br />

Lawersione <strong>di</strong>John<br />

Knox e un'insurrezione<br />

popolare costinsero<br />

nel 1567 Maria<br />

ad ab<strong>di</strong>care in favore<br />

del figlio Giacomo VI:<br />

imprigionata fuggì poi<br />

presso la corte inglese, nell'illusoria<br />

speranza <strong>di</strong> ottenere<br />

protezione dalla cugina. La sua presenza<br />

in Inghilterra però costituiva un<br />

motivo <strong>di</strong> instabilità per Elisabetta, anche<br />

perché una forte e agguerrita minoranza<br />

della popolazione era rimasta cattolica<br />

e poteva sostenere le riven<strong>di</strong>cazioni alla<br />

successione al trono inglese da parte <strong>di</strong><br />

Maria, visto che Elisabetta non avwa figli:<br />

la profuga venne perciò privata <strong>di</strong> ogni<br />

libertà. Nel 1587, infatti, in seguito a<br />

un'ennesima congiura nella quale sembrò<br />

essere implicata la stessa Maria<br />

Stuart (si <strong>di</strong>ffirse allora la voce<br />

che avesse ad<strong>di</strong>rittura ceduto i<br />

propri <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> successione al<br />

cattolicissimo Filippo II), Elisabetta<br />

senza troppi scrupoli si liberò<br />

della rivale facendola uccidere<br />

con l'accusa <strong>di</strong> alto<br />

tra<strong>di</strong>mento : l' iniziativa<br />

apparve come uriaperta<br />

sfida alla Spagna.<br />

^ Maria Stuart (1542-<br />

1587), regina <strong>di</strong> Scozia<br />

fino alla sua ab<strong>di</strong>cazione<br />

nel 1507.<br />

{ John Knox (1514-<br />

1572), il più fiero e deciso<br />

riformatore scozese del-<br />

I'epoca,


326 modulo 4<br />

La Rilorma protestante e le guerre dì religione<br />

re dal1576 cominciarono a essere costrui- mato dell'esperienza nella ricerca della<br />

ti i primi teatri pubblici, i piri gran<strong>di</strong> dei verità e dell'importa nza deldominio del-<br />

quali potevano contenere fino a 3000 l'uomo sulla natura, egli riteneva che fos-<br />

persone. Lingresso era aperro a tutti,<br />

w Bacone 0561-1626), nobili cortigiani, spettatori colti e pub-<br />

filosofo inglese e teorizablico popolare: il teatro <strong>di</strong>ventava così il<br />

tore della nuova luogo in cui si riunivano gli esponenti<br />

screnza.<br />

<strong>di</strong> tutte le classi sociali, che potevano<br />

se possibile comandare le forze naturali<br />

solo comprendendone le leggi inrern.<br />

sulla base <strong>di</strong> un metodo scientifico sperimentale,<br />

basato cioè sull'osservazione<br />

<strong>di</strong>retta dei fenomeni e non sui pregiu<strong>di</strong>-<br />

appfezzafe gli stessi drammi e le stesse zi mentali. Proprio da questa fioritura<br />

comme<strong>di</strong>e, grazie anche al linguaggio intellettuale l'Inghilterra poré rrarre sd-<br />

molto <strong>di</strong>retto e vivo delle nuove opere molo e incoraggiamento per baftere nuo-<br />

teatrali, che poteva essere compreso ve strade e per conseguire, con la supre-<br />

anche da coloro che non saDevano né mazia dello Stato laico e nazionale, una<br />

leggere né scrivere. È rt"to calcola- solida consape<strong>vol</strong>e zza della propria iden -<br />

to che nell'età elisabettiana furo- tità culturale e una posizione <strong>di</strong> presri-<br />

no allestite 2000 opere teatragio tra le potenze europee.<br />

*a<br />

li e che a Londra andavano a<br />

teatro circa 15.000 persone<br />

la settimana (su una popola-<br />

Naturalmente lo sviluppo economicc<br />

e il conseguente sviluppo culturale "<br />

rafforzarono ancor <strong>di</strong> più il prestigio cizione<br />

complessiva <strong>di</strong> 160.000). Elisabetta, che godette <strong>di</strong> particolar.<br />

simpatia soprattutto presso la borghe-<br />

Bacorue E tL METoDo SpERTMENTAsia e le classi popolari. Nel periodo eli,<br />

t.= La rinascita culturale inglese si sabettiano, il parlamento finì per rro-<br />

espresse anche nella ricerca scienvarsi privo <strong>di</strong> concreta autorità e comuntifica,<br />

dove emerse la figura <strong>di</strong> que poco o per nulla incline a entrar.<br />

Francis Bacon (1561-1626), in conflitto con una regina dalla fori;<br />

filosofo e scienziato, conosciu- personalità e dall'acuto ingegno, allto<br />

in It<strong>di</strong>a con il nome <strong>di</strong> Bacoquale tutti erano <strong>di</strong>sposti a rendere pubne.<br />

Convinto sostenitore del pri- blico omaggio.<br />

Uaffascinante figura <strong>di</strong> Elisabetta<br />

Tudor (1553-1603) ha ispirato <strong>di</strong>ver-<br />

S La locan<strong>di</strong>na del film <strong>di</strong> Shekhar Kapur.<br />

se pellicole nel corso della storia del n4 infatti, era abitu<strong>di</strong>ne che anche<br />

cinema. In versione mula e, succes- una regina fosse guidata e sottosivamente,<br />

sonora, hanno vestito i posta al controllo <strong>di</strong> un uomo, che<br />

suoi panni attrici dal grande cari- fosse il suo paterno consigliere, il<br />

sma, proprio come lei: Sarah <strong>cap</strong>o della sua confessione religio- regista anglopakistano Shekhar<br />

Bernhardt Bette Davis, Jean Simsa o, meglio ancora, un marito. Ma Kapur, interpretata dalla bravissimons,<br />

Glenda Jackson... Elizabeth scelse <strong>di</strong>essere regina prima Cate Blanchetl La pellicola met-<br />

Figlia lripu<strong>di</strong>ata) <strong>di</strong> Enrico Vlll e Anna ma che donna e per quesió sacrite a fuoco i primi anni del regno<br />

Bolena, Elizabeth nel 1558 succesficò f'amore e le tipiche "debolezze dell'ultima regina della <strong>di</strong>nastia Tuds<br />

se sul trono alla soreflastra Maria, femminili" tanto da meribni il sopran- e, in particolare, le circostanze e gfi<br />

gravemente ammalata, <strong>di</strong>venendo nome <strong>di</strong> Regina Vergine. inhighi <strong>di</strong> palazzo che la portaro-<br />

personaggio particolarmen te signi- Íultima versione cinematograficano<br />

alla scelta dolorosa <strong>di</strong> rinunciaficativo<br />

non solo storicamente ma ispirata dalla figura <strong>di</strong> questa granre all'amore pur <strong>di</strong> non perdere il<br />

anche sociafmente: in quanto don- de sovrana è Elizabeth (1998), del proprio potere <strong>di</strong> sovrana.<br />

HI<br />

ELrsleerra<br />

cltu A cor<br />

politico, Eii<br />

versante reÌ<br />

sa episcopa<br />

oltretutto d<br />

to che le p,<br />

mente a se<br />

riformata ir<br />

sa. Ecco per<br />

si trovò ape<br />

della Rifon<br />

della Riforr<br />

ar.versaria.<br />

Lo gconrnc<br />

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ta, ma anch<br />

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Scozia dall;<br />

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LS S:.4-.<br />

ll nlruruovar'lENro cULTURALE E ta FtoRt' nio e Cleopatra, Macbeth, Otelll, Tito<br />

ruRA TEATRAIÉ Il profondo mutamento Andronico, Giwlio Cesare, Enrico III.<br />

della vita inglese nella sua economia e Anche le strutture teatrali furono mo<strong>di</strong>-<br />

nella sua organizzazíone sociaie, favorificate: mentre nel passato le rappresento<br />

dalla crescita della nuova classe bortazioni si s<strong>vol</strong>gevano nelle case aristocraghese,<br />

contribuì in modo decisivo anche<br />

a quel rinnovamento della cultura che,<br />

sotto I'influsso del Rinascimento italiano,<br />

si manifestò non più all'interno dei<br />

monasteri e delle scuole ecclesiastiche,<br />

bensì nel mondo laico e nelle corti. Non<br />

a caso si parla <strong>di</strong> "età elisabettiana" per<br />

designare quella fioritura letteraria, teatrale,<br />

scientifica e filosofica che ha caratterizzato<br />

il lungo regno <strong>di</strong> questa originale<br />

sovrana.<br />

Fu proprio il teatro a raggiungere un vigoroso<br />

e sorprendente sviluppo nell'età elisabettiana:<br />

trai|1576 eil 1642 in Inghilterra<br />

si verificò un rrero e proprio "booni'<br />

della letteratura teatrale, grazie a numerosi<br />

scrittori <strong>di</strong> talento, come Christopher<br />

Marlowe (1564-1593) e soprattutto<br />

-Mrlliam<br />

Shakespeare (1564 -1616), geniale<br />

tiche o nei cortili delle locande, a parti-<br />

autore <strong>di</strong> drammi e <strong>di</strong> comme<strong>di</strong>e destinati<br />

a un successo ineguagliabile, come<br />

Romeo e Giulietta, Amleto, Re Lear, Anto-<br />

€7 ol[,*2lari/ú-lí/rrù),<br />

s/i*<br />

/-,,/, tnv74r, /t<br />

tF teatrru df; Sfu*kespefiH"*<br />

unità <strong>12</strong><br />

Spagna. Inghilterra e Francia nella seccndametà<br />

del Cinquecento 325<br />

Non si può parlare <strong>di</strong> teatro o <strong>di</strong> letterana una visione <strong>di</strong>versa del mondo, <strong>di</strong>venta<br />

tura inglese senza pensare a William Shake- persona a tutto tondo con una complessa<br />

speare. Fu lui infatti il maggior rappresen- psicologia, una tormentata vita interiore. ll<br />

tante del Rinascimento inglese: poeta, dram- grande drammaturgo inglese non ci mostra<br />

maturgo, attore egli stesso, è conosciuto il mondo come egli lo vede, ma uomini che<br />

per i suoi sonetti, ma soprattutto per le sue lo vedono ciascuno a modo suo; non espri-<br />

opere teatrali, comme<strong>di</strong>e e trage<strong>di</strong>e che traeme la propria fede in Dio o meno, ma mostra<br />

vano ispirazione dalla storia e dalla lettera- personaggi che credono o no. La complestura<br />

antica, dalla mitosità<br />

della realtà e delle sue<br />

logia e dalle leggende<br />

molteplici interpretazioni lo<br />

del mondo sassong dal-<br />

porta a raffigurare gli uomile<br />

novelle italiane. Con i<br />

ni spesso come esseri dop-<br />

drammi <strong>di</strong> Shakespeare<br />

pi, miseri e opulenti, ideali-<br />

lbpera drammatica giunsLi<br />

e crudeli, falsi e sinceri,<br />

se rapidamente a matu-<br />

passionali ed emotivi: Wilrazione,tanto<br />

che il filoliam<br />

Shakespeare non li<br />

sofo ottocentesco Kierke-<br />

assolve né li condanna, ma<br />

gaard poté affermare che<br />

li mostra nella loro gran-<br />

fu


!*.f,q'<br />

modulo 4<br />

324 .a Rif orma protestante e ie guerre <strong>di</strong> religione<br />

€-m *e*crspffi@srfr* ffiEe*reaff€à*tf; àmg$esi sspseaguisÈ*rew éE m*Ex*s$<br />

Lana, lino,<br />

metallurgia,<br />

Argento, vino<br />

cavalli.<br />

0ro, schiavi.<br />

Nella gara intrapresa per la conquista e per lo sfruttamento<br />

delle colonie le compagnie iberiche procedono come<br />

esoressione <strong>di</strong>retta dello Stato: tutto è con<strong>di</strong>zionato dalle<br />

decisioni della corona, che dello Stato è la più alta espres-<br />

INDUSTRIAA<br />

DOf4tClLlO<br />

cfEsslLD<br />

Pepe, cotone, pietre preziose,<br />

zucchero.<br />

Seta, droghe,<br />

profumi,<br />

porcellane,<br />

zenzer0.<br />

Spezie,<br />

canfora.<br />

sione. Gli Inglesi, invece, come del resto gli Olandesi, seguono<br />

vie ben <strong>di</strong>verse: essi affidano il compito <strong>di</strong> espandere<br />

i propri commerci a compagnie mercan.tili private, le quali,<br />

anche se incoraggiate e privilegiate dai sovrani, operano<br />

autonomamente come vere e proprie società per azioni<br />

e quin<strong>di</strong> con <strong>cap</strong>itali versati dai soci <strong>di</strong>sposti ad assumere<br />

responsabilità e rischi nella speranza <strong>di</strong> altì profiti'<br />

Sono per I'appunto strutture commerciali <strong>di</strong> tale natura a<br />

conquistare un ruolo <strong>di</strong> primo piano in Europa, in Africa e<br />

nel Me<strong>di</strong>o Oriente nel corso della seconda metà del XVi<br />

secolo, per poi ìntervenire nel secolo successivo anche in<br />

territori piùr lontani, ancora da scoprire e da sfruttare, come<br />

quelli dellAmerica settentrionale,<br />

* Per comprendere<br />

L Osserva la carta e re<strong>di</strong>gi un elenco delle principali<br />

compagnie mercantili inglesi.<br />

2. Ouali prodotti esportava I'lnghilterra nei paesiscan<strong>di</strong>navi?<br />

Ouali prodotti importava dall'ln<strong>di</strong>a e dalla<br />

Cina?<br />

3. Dopo aver osservato attentamente lo schema sul<br />

funzionamento <strong>di</strong> una compagnia commerciale.<br />

descrivi in un breve testo (max 10 righe) le operazioni<br />

economiche piu importanti.<br />

lL RrNNovar<br />

ruRA TEAÎRA<br />

della vita in1<br />

nella sua org<br />

ro dalla cres<br />

ghese, conrri<br />

a quel rinno<br />

sotto l'influ:<br />

no, si manit,<br />

monasteri e<br />

bensì nel mc<br />

a caso si Par<br />

designare qt<br />

trale, scienri<br />

rer\zztto rll<br />

nale sovran<br />

Fu proprio il<br />

roso e sorPr<br />

sabettiana: t<br />

terra si verii<br />

della leaera<br />

rosi scrittori<br />

Marlowe (l<br />

liam Shake<br />

autore <strong>di</strong> d<br />

nati a un st<br />

Romeo e Git<br />

lf te<br />

Non<br />

tura int<br />

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fu


solo alla favore<strong>vol</strong>e posizione geografica)<br />

ma anche all'intraprendenza <strong>di</strong> un<br />

gran numero <strong>di</strong> persone che si impegnarono<br />

ln proPflo rn rmprese commercra-<br />

1i a largo raggio., destinate aoPerar: anche<br />

e soPrattutto ln terrlton lontanr attraverso<br />

la formazione <strong>di</strong> compagnie mercantili<br />

private, dotate <strong>di</strong> una struttura<br />

migliore rispetto a quelle già attive in<br />

Spagna e Portogallo.<br />

LA rrconslnEntd' E LE pRtME coLoNlE BRF<br />

TANNIcHE A rendere sempre più vitale e<br />

operante la presenza inglese sui mari contribuirono<br />

- insieme al mondo mercantile<br />

- anche esploratori e contrabban<strong>di</strong>eri,<br />

ma soprattutto audaci navigatori e<br />

temibili corsari, che, formalmente fuori<br />

legge ma segretamente forniti <strong>di</strong> una<br />

regolare autorizzazione della regina (con<br />

le "lettere <strong>di</strong> corsa" ella tal<strong>vol</strong>ta Pretendeva<br />

persino una spartizione degli utili),<br />

assalivano, catturavano e <strong>di</strong>struggevano<br />

le unità mercantili spagnole e portoghesi<br />

che attraversavano I'Atlantico<br />

cariche <strong>di</strong> metalli preziosi provenienti<br />

dalle terre del nuovo continente.<br />

Tra i corsari fu particolarmente famoso<br />

Francis Drake (1540-1596), uno dei<br />

unità <strong>12</strong><br />

Silagna, Inghilterra e francia nella seconda metà dei Crnqueeenio 323<br />

personaggi più caratteristici dell'epoca,<br />

mezzo esploratore emezzo pirata. Oltre<br />

ad avere compiuto imprese ar<strong>di</strong>te basate<br />

su rapi<strong>di</strong> e improwisi colpi <strong>di</strong> mano<br />

contro i più muniti porti spagnoli e ad<br />

aver partecipato allo scontro con I'Invincibile<br />

Armata (ve<strong>di</strong> paragrafo 4), tra<br />

rl 1557 e il 1580 Drake portò a termine,<br />

con I'approvazione <strong>di</strong> Elisabetta, la<br />

seco nda circumnavi gazio ne del globo,<br />

prendendo inoltre possesso della California,<br />

da lui chiamata "Nuova Albione"<br />

dall'antico nome della Gran Bretagna,<br />

derivato - come sembra - dal colore<br />

bianco (in latino albus) con il quale si<br />

presentavano ai navigatori le scogliere<br />

<strong>di</strong> Dover.<br />

Fu in parte anche merito suo se l'Inghilterra<br />

elisabettiana dette inizio a un intensa<br />

attivit\colonizzatrice, che a opera<br />

<strong>di</strong> W'alter Raleigh (1522-1618) portò<br />

alla fondazíone, nel 1584, della prima<br />

vera e propria colonia, detta "Virginia"<br />

in onore della 'vergine regind' Elisabetta.<br />

Il vasto programma <strong>di</strong> colonrzzazio'<br />

ne nelle terre d'America e d'Oriente ebbe<br />

come conse gtJenzalo sviluppo <strong>di</strong> un attiva<br />

rete commerciale e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> flori<strong>di</strong>ssimi<br />

traffìci internazionali.<br />

Un corsaro "cavaliere": Francis Drake<br />

ts$$tffitr<br />

Con il nome corsari venivano<br />

designati i <strong>cap</strong>itani<br />

o i marinai delle navi private,<br />

autorizzate più o<br />

meno ufficialmente a condurre<br />

Ia guerra "<strong>di</strong> corsa',<br />

consistente in un insieme<br />

<strong>di</strong> operazioni <strong>di</strong> guerra<br />

navale (assalti alle navi,<br />

saccheggio delle basi colo<br />

niali ecc.) contro il traffico<br />

mercantile nemico. Si<br />

<strong>di</strong>stinguono dai " pir ati",<br />

marinai sempre pronti illegalmente<br />

e solo a fini <strong>di</strong><br />

lucro ad assalire e rapinare<br />

Ie navi mercantili.<br />

Francis Drake, nato nel Devonshire intorno al 1540, globo, ripercorrendo la rotta seguita dal portoghese<br />

fu awiato alla vita marinara da sir John Hawkins, suo Fer<strong>di</strong>nando Magellano sessanfanni prima. La spe<strong>di</strong>zio-<br />

parente: a ventidue anni era già <strong>cap</strong>itano. Fece i primi ne riuscì con successo e nel settembre del 1580, tre anni<br />

commerci <strong>di</strong> schiavi con la Cuinea e compì varie spe- dopo la parlenza, Drake tornò carico delle ricchezze<br />

<strong>di</strong>zioni commerciali nel Nuovo Mondo. Cli Spagnoli, (oro, argento, sete, perle e pietre preziose) trasportate<br />

che non vedevano assolutamente <strong>di</strong> buon occhio i com- nelle <strong>cap</strong>aci stive delle navi spagnole assaltate: era stamerci<br />

clandestini degli Inglesi con le colonie spagnole to il primo inglese a compiere la circumnavigazione del<br />

dei Caraibi e del Centro America, attacca-<br />

globo, così come durante il suo viaggio era stato il<br />

rono Drake, che però riuscì fortuno-<br />

primo a fondare una colonia inglese nel contisamente<br />

a ritornare in patria. Nel<br />

, nente americano sulla costa del Pacifico tra San<br />

1572 ottenne le patenii per la guer-<br />

Francisco e l'Oregon. Fu accolto personalra<br />

<strong>di</strong> corsa, ossia fu autorizzato<br />

mente dalla regina Elisabetta I con queste<br />

dalla regina a compiere azioni<br />

parole:


modulo 4<br />

322 -a Riforma protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />

* In Inghilterra nasce<br />

la Compagnia delle<br />

In<strong>di</strong>e Preparativi per la<br />

partenza <strong>di</strong> una nave<br />

inglese della Compagnia<br />

delle In<strong>di</strong>e, all'inizio del<br />

XVll secolo. Costituita il<br />

31 <strong>di</strong>cembre 1600 quale<br />

società commerciale privilegiata<br />

grazie alla concessione<br />

<strong>di</strong> una carta ottenuta<br />

dalla regina Elisabetta I<br />

per il monopolio ctlmmerciale<br />

con le In<strong>di</strong>e orientali,<br />

questa Compagnia nel<br />

corso del Seicento ebbe<br />

modo <strong>di</strong> affermarsi contro<br />

il predominio coloniale<br />

olandese.<br />

<strong>di</strong>ta dei beni ecclesiastici seguita allo<br />

scisma anglicano.<br />

Elisabetta si preoccupò <strong>di</strong> incoraggiare<br />

anche l'allevamento degli ovini, necessario<br />

allo sviluppo dell'artigianato laniero.<br />

é. Mappa <strong>di</strong> Londra del- ta al trono appena venticinquenne nel<br />

Le rrîlvrÀ TMpRENDTîonnu oeuinnlsro'<br />

cRAzra E LE GoMpacNtE MERcaNnu Così<br />

operando, la regina riuscì a trasformare<br />

l'Inghilterra da Paese essenzialmente agricolo<br />

in Paese alrriato verso uno svilup<br />

po <strong>di</strong> tipo industriale, basato sulla produzione<br />

dei ricercatissimi tessuti grezzi<br />

<strong>di</strong> lana, ma anche <strong>di</strong> tipo commerciale.<br />

fondato sul progressivo ampliamento del<br />

mercato interno e soprattutto internazionale.<br />

In Inghilterra sorse così una nuol'inizio<br />

del XVll secolo 1558,la giovane regina cercò anzitut-<br />

(Londra, British Museum). to <strong>di</strong> sviluppare con ogni mezzo I'agriva<br />

classe <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori e <strong>di</strong> commercianti,<br />

della quale entrarono a far parte<br />

coltura, favorendo I'eliminazione del attiva, oltre a quelle borghesi, persino<br />

sistema agrario fondato sugh openf.e lds, numerose famiglie aristocratiche: que-<br />

ossia sui campi aperti gestiti dal villagste mostrarono una sensibilità e un apergio:<br />

questi vennero trasformati in camtura alle problematiche della nuova ecG'<br />

pi privati e recintati (enclosure), a gestio- nomia assolutamente ignote alla vecchia<br />

ne in<strong>di</strong>viduale. Lo sfruttamento dei ter- classe feudale del continente.<br />

reni fu reso così più intenso e produt- Il grande sforzo compiuto da Elisabertivo,<br />

con grande vantaggio dell'agricolta, sulla scia del padre, per un consistentura,<br />

mentre il sistema economico inglete sviluppo della marineria britannica<br />

se in generale trasse beneficio dalla ven- dette ben presto i suoi frutti, grazie non<br />

solo alla farr<br />

ca, ma ancfl<br />

gran numerc<br />

rono m Prop<br />

li alargo rag<br />

e soprattutt(<br />

verso la forn<br />

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Spagna e Po<br />

LA "coRsaRt<br />

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. il quale,<br />

-" sia etniareall'obattoliche;<br />

:l altri terhe,minacnici,conaderendo<br />

rnel1579<br />

[{Olanda,<br />

Jverijssel,<br />

81 finirorazione<br />

<strong>di</strong><br />

nite o dei<br />

quella <strong>di</strong><br />

rmPortan-<br />

nto molti<br />

Lni imporci<br />

da Olan-<br />

:onvinsero<br />

a considessi<br />

un ter-<br />

(tregua <strong>di</strong><br />

) una nuo-<br />

'Per mare,<br />

nento uffirdenza<br />

con<br />

1648 (ve<strong>di</strong><br />

H<br />

lllnghilterra<br />

unità <strong>12</strong><br />

Spagna, Inghilterra e Francia nellaseconda<br />

meta del Cirque::--.<br />

Ll pounce accENTRAîRce ol Elnlco Vlll<br />

Ad aee<strong>vol</strong>are in modo sia <strong>di</strong>retto sia in<strong>di</strong>cate<br />

vicende europee, l'Inghilterra poté<br />

infatti lanciarsi alla conquista del mon-<br />

,.ttJl'.rito del conflitto nei Paesi Bassi do.<br />

fu I'aiuto ofFerto agli insorti dalla flotta<br />

inglese, che si era note<strong>vol</strong>mente Potenziitasiasul<br />

piano mercantile che su quello<br />

militare. Grazie a Enrico MII Tudor<br />

(1457-1509), infatti, il sovrano che lottò<br />

contro il parlamento e contro ogni ingerenza<br />

daparte della Chiesa <strong>di</strong> Roma per<br />

creare uno Stato fortemente accentrato'<br />

I'Inghilterra aveva proweduto alla costruzione<br />

<strong>di</strong> una efficiente marina da guerra,<br />

dotata <strong>di</strong> una potente artiglieria e <strong>di</strong><br />

equipaggi non più costituiti da galeotti'<br />

bé"ri dì personale regolarmente reclutato<br />

e adeguatamente addestrato. Enrico<br />

VIII fu pertanto il primo re inglese a<br />

possedere una flotta moderna e attrez'<br />

zata secondo le più aggiornate esigenze:<br />

più <strong>di</strong> tutti i suoi predecessori egli riuscì<br />

a interpretare lo spirito del suo Popo:<br />

lo, che, dbpo la fine dell'awentura sul<br />

continente europeo con la guerra dei<br />

Cent'anni, si andava sempre più convincendo<br />

del fatto che il destino dell'Inghilterra<br />

era legato solo ed esclusivamente<br />

al mare. Ritiratasi dalle turbolente e intrilNrzulinvE<br />

tN camPo Ecol{oMlco ol Ertsa'<br />

eerre A sviluppare e potenziare una tale<br />

politica fu la giovane figlia <strong>di</strong> Enrico<br />

VIII, Elisabetta I, che sedette sul trono<br />

inglese dal 1558 al 1603. Donna<br />

energica, intelligente e molto determinata,<br />

nei suoi quarantacinque anni <strong>di</strong><br />

regno riuscì a incidere profondamente<br />

sulla società inglese e ad attuare importanti<br />

riforme. Proprio Elisabetta è infatti<br />

considerata la vera promotrice del rinnovamento<br />

del Paese e del suo rafforzamento<br />

sul piano internazionale. Sali-<br />

Le iniziatiue economiche<br />

<strong>di</strong> Elisabetta I<br />

Ri<strong>vol</strong>uziona il sistema <strong>di</strong> produzione<br />

aqricola, affidando i campi alla gestioné<br />

privata al posto <strong>di</strong> quella collettiva<br />

dei villaggi<br />

lncentiva I'allevamento degli ovini, che<br />

devono fornire la materia prima per il<br />

fiorente commercio della lana<br />

Accanto alla borghesia, coin<strong>vol</strong>ge nelle<br />

attività mercantili e industriali anche<br />

I'aristocrazia<br />

Sviluppa la marineria britannica, presuppbsto<br />

per I'affermazione delle<br />

compagnie commerclall<br />

Dà impulso all'attività colonizzatrice,<br />

sia veiso le Americhe sia verso I'Oriente<br />

Sfrutta a proprio vantaggio l'operato<br />

dei corsari per colpire il traffico mercantìle<br />

nemico<br />

32L<br />

e Una grande sovrana<br />

Ritratto della regina Elisabefta<br />

I <strong>di</strong> Marcus Gheeraerts<br />

(1592). La sovrana<br />

è <strong>di</strong>pinta in vesti sontuose<br />

e poggia i pie<strong>di</strong> su un taPpeto<br />

su cui è raffigurata<br />

l'lnghiltena.


modulo 4<br />

340 -a ì icrma protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />

sAmsterdameisuoi Per sedare le continue sommosse popo-<br />

canali In questa veduta <strong>di</strong> lari contro chiese, conventi e sacerdoti<br />

Amsterdam del tardo XVI<br />

cattolici, il re inviò il duca d'Alba Fer-<br />

secolo si può osservare<br />

l'articolato sistema <strong>di</strong><br />

nando rtu^rr" <strong>di</strong> Toledo (1507-1587),<br />

canali, allora particolar- che instaurò un regime <strong>di</strong> terrore. In<br />

mente utili alla mobilità risposta, alle regioni settentrionali in lot-<br />

nella città.<br />

ta si unirono anche i Valloni delle regioni<br />

del Sud, rimaste sino allora fedeli al<br />

credo cattolico e allo stesso re <strong>di</strong> Spagna<br />

(al contrario <strong>di</strong> quelle fiamminghe del<br />

Nord, presso le quali aveva fatto maggiore<br />

presa la Riforma protestante). Si<br />

arrivò così alla cosiddetta pacificazione<br />

<strong>di</strong> Gand (L576), che mirava alla riconciliazione<br />

tra cattolici e protestanti.<br />

Nescr ta REPuBBuca oeu.e Fno'<br />

vlxcr UumTale unitàr "nazionale",<br />

determinata<br />

Éb<br />

h Le potenze eumpeo<br />

e i Paesi Bassi In questo<br />

<strong>di</strong>ninto <strong>di</strong> un anonimo<br />

artista fiammingo del<br />

1590 Filippo ll cavalca<br />

una mucca, che rappresenta<br />

i Paesi Bassi iniouamente<br />

tassati dal duca<br />

d'Alba, intento a mungerla.<br />

fanimale è foraggiato da<br />

Guglielmo d'0range, che<br />

aveva organizato il movimento<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza<br />

olandese e che dal 1576<br />

era stato riconosciuto<br />

governatore delle Province<br />

Unite, e dalla regina Elisabetta,<br />

che aveva appoggiato<br />

gli Olandesi ribelli e<br />

che non sembra curarsi<br />

del francese duca dAngiò,<br />

suo corteggiatore, che<br />

regge la coda alla mucca,<br />

dall'impegno<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere la comune libertà e<br />

raggiungere l'in<strong>di</strong>pendenza, ebbe però<br />

breve durata: essa infatti poco dopo<br />

venne infranta per I'abilità del nuovo<br />

generale succeduto al duca d'Alba, Alessandro<br />

Farnese (1545-1592), il quale.<br />

facendo leva sulle <strong>di</strong>vergenze sia etniche<br />

sia religiose, riuscì a riportare all'obbe<strong>di</strong>enza<br />

alcune province cattoliche:<br />

nulla egli invece poté fare con altri territori<br />

come quello <strong>di</strong> Anversa che, minacciati<br />

nei loro interessi economici, continuarono<br />

nella ribellione aderendo<br />

all'Unione <strong>di</strong> Utrecht, firmata nel1579<br />

dalle sette province del Nord (Olanda.<br />

Zelanda, Utrecht, Gheldria, Overij ssel.<br />

Groninga, Frisia), che nel 1581 finirono<br />

per assumere la denominazione <strong>di</strong><br />

repubblica delle Province Unite o dei<br />

Paesi Bassi, poi mutata in quella <strong>di</strong><br />

Olanda, dal nome della più importante<br />

tra esse.<br />

La situazione si placò soltanto molti<br />

anni dopo, in seguito ad alcuni importanti<br />

successi militari conseguiti da Olandesi,<br />

Francesi e Inglesi, che convinsero<br />

definitivamente gli Spagnoli a considerare<br />

buona parte dei Paesi Bassi un territorio<br />

perduto per sempre (tregua <strong>di</strong><br />

Anversa, 1609). Infine, dopo unanuova<br />

serie <strong>di</strong> scontri per terra e per mare.<br />

la Spagna accettò il riconoscimento ufficiale<br />

della loro piena in<strong>di</strong>pendenza con<br />

il trattato <strong>di</strong>.Westfalia del 1648 (ve<strong>di</strong><br />

Unità 14).<br />

H*<br />

Ll potmca I<br />

Ad age<strong>vol</strong>are<br />

refto I'esito r<br />

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(1457-150<br />

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Cent'anni. s<br />

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al mare. Ritir<br />

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<strong>di</strong> Elisabet<br />

I Ri<strong>vol</strong>uzi<br />

I agricol4<br />

I ne privat<br />

I deivìlla<br />

I hcentivd<br />

I devonof<br />

I fiorente (<br />

{ Accanto<br />

I le attivita<br />

I I'aristoc<br />

{ suitupp4<br />

I suppost<br />

I compag<br />

I Da imp{<br />

I sla versq<br />

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I Strutta aJ<br />

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rno.<br />

unità <strong>12</strong><br />

Spagna, lnghilterra e Francia nella secr:nda metà del Cinrluecento 319<br />

La ri<strong>vol</strong>ta dei Paesi Bassi e la nascita<br />

delle Province Unite<br />

Le lsptnazprut lullxolpeNDEnza nel Plesr<br />

Bnssr In quegli stessi anni, Filippo II<br />

dovette invece subire un grave insuccesso<br />

nei Paesi Bassi. Piuttosto devota a Carlo<br />

V che vi era nato e che ne parlava correntemente<br />

la lingua, questa regione non<br />

nutriva alcuna simpatia per Filippo II.<br />

soprattutto per la sua insensibilità politica.<br />

Infatti il sovrano spagnolo aveva<br />

limitato le antiche libertà concesse dal<br />

padre; aveira vessato i ceti mercantili e<br />

bancari con tassazioni esorbitanti e pericolose<br />

per la stessa prosperità dei commerci<br />

citta<strong>di</strong>ni; aveva introdotto nelle<br />

città numerose guarnigioni spagnole;<br />

inoltre combatteva aspramente la <strong>di</strong>ffusione<br />

del protestantesimo che, in particolare<br />

nella forma del calvinismo, stava<br />

trovando ampi consensi fra gli intraprendenti<br />

ceti me<strong>di</strong> e la stessa nobiltà<br />

del Paese. Così orgoglio nazionalistico,<br />

o<strong>di</strong> religiosi e <strong>di</strong>ssensi nella conduzione<br />

economica e politica crearono nel 1566<br />

Territori dell'Unione <strong>di</strong> Utrecht<br />

Paesi delle Generalità<br />

Paesi Bassi spagnoli<br />

]ATT<br />

F/ANDRE<br />

ARIO/5<br />

| 58 I atto <strong>di</strong><br />

abiura dell'Aia<br />

Bruges !"n6<br />

grsze Pa<br />

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BRABANIE<br />

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t"/<br />

.1/<br />

) l-<br />

o_<br />

le premesse per una forteagjtaúone contro<br />

il governo spagnolo, che ben presto<br />

<strong>di</strong>venne aperta opposizione in nome della<br />

libertà religiosa e dell'in<strong>di</strong>pendenza<br />

politica: a nobili, borghesi e popolani<br />

locali si affrettarono a offrire consistenti<br />

aiuti anche Francia e Inghilterra, frerissime<br />

nemiche della Spagna.<br />

La nryoul DEGLT'rsîRAcctoNtt' E LA pacr-<br />

FrcA:zroNE ol Gmro La situazione si aggravò<br />

ulteriormente quando Filippo II decise<br />

<strong>di</strong> applicare con il massimo rigore i decreti<br />

del Concilio <strong>di</strong> Thento, <strong>di</strong> restaurare il<br />

Tribunale dell'Inquisizione e <strong>di</strong> perseguitare<br />

i più noti eretici, imponendo tra<br />

l'altro la rigida attuazione dei suoi placar*<br />

(e<strong>di</strong>tti contro I'eresia). Awenne così<br />

che nel 1567 le regioni settentrionali<br />

(Fiandre), i cui abitanti erano stati definiti<br />

a corte in segno <strong>di</strong> <strong>di</strong>sprezzo "straccioni"<br />

(gue.ux), si ribellarono alla corona<br />

spagnora.<br />

..- :-i Le sette<br />

LUSSEAIBURCO<br />

LUSSemDUTgO<br />

3<br />

.H<br />

province del Nord o<br />

dei Paesi Bassi, più il Drenthe,<br />

regione talmente povera e <strong>di</strong><br />

scarsa importanza da non avere<br />

il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> inviare propri rappresentanti<br />

agli Stati generali, con<br />

I'Unione <strong>di</strong> Utrecht (1579) si<br />

separano da quelle del Sud.<br />

Solo nel 1648 i cosiddetti Paesi<br />

delle Generalità, regioni prive<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> rappresentanza, aderiscono<br />

alla repubblica dei Paesi<br />

Basi, con iltrattato <strong>di</strong>Westfalia.<br />

Le province del Sud rimangono<br />

legate alla Spagna; nel 1581<br />

acquistano I'in<strong>di</strong>pendenza.<br />

Fansi Eassi:<br />

i mativi<br />

della riuolta<br />

Le tassazioni<br />

esorbitanti che<br />

mettono in<br />

pericolo iflori<strong>di</strong><br />

commerci<br />

citta<strong>di</strong>ni<br />

Lo stanzia-<br />

Teltq<br />

<strong>di</strong> guarnrgronrspagnole<br />

a controllodelterritorio<br />

La contrarietà<br />

della Spagna<br />

alla <strong>di</strong>ffusione<br />

del protestantesimo<br />

La restaurazione<br />

del Tribunaledell'lnquisizione<br />

e l'attuazione<br />

degli<br />

e<strong>di</strong>tti contro<br />

I'eresia<br />

I<br />

1<br />

I


modulo 4<br />

318 La Riforma protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />

orientale. Al fine <strong>di</strong> porre un freno all'espansionismo<br />

ottomano e <strong>di</strong> rendere più<br />

sicuri i propri confini nel Me<strong>di</strong>terraneo,<br />

Filippo attaccò ripetutamente le coste<br />

africane, senza però ottenere risultati<br />

decisivi. Infatti, dopo essersi assicurato<br />

alcuni avamposti in Marocco, venne poi<br />

duramente batnrto nel 1560 presso Djerba,<br />

favorendo ad<strong>di</strong>rittura un nuovo balzo<br />

aggressivo deiTirrchi, che ebbero così<br />

modo <strong>di</strong> togliere ai Veneziani il possesso<br />

della fortificata isola <strong>di</strong> Cipro (1570).<br />

A risollevare le sorti della cristianità intervenne<br />

a questo punto una ennesimaLega<br />

<strong>di</strong> Stati, promossa da Pio Y (1566-1572),<br />

che la presentò come una nuova crociata<br />

sotto l'onda emotiva del rinato pericolo<br />

turco. A farne parte, a fianco dello<br />

Stato pontificio, del ducato <strong>di</strong> Savoia e<br />

delle repubbliche <strong>di</strong> Genova e <strong>di</strong> Vene-<br />

zia, fu la Spagna, alla quale venne affidato<br />

il comando supremo nella persona<br />

<strong>di</strong> Giovanni d'Austria (1545 -l 57 8), fratello<br />

naturale <strong>di</strong> Filippo II. La forza principale<br />

della flotta cristiana era tuttavia<br />

costituita dalle navi veneziane agli or<strong>di</strong>ni<br />

dell'ammiraglio Sebastiano Venier<br />

(1496-1578). Lo scontro ebbe luogo il<br />

7 ottobre 1577 a Lepanto, all'ingresso<br />

del golfo <strong>di</strong> Corinto (ve<strong>di</strong> anche Unitàr<br />

13), e si risolse con il pieno successo degli<br />

alleati e la quasi totale <strong>di</strong>struzione della<br />

flotta turca. Questa vittoria non dette<br />

i risultati sperati, a causa della rivalità<br />

insorta tra Spagnoli e Veneziani: mise<br />

tuttavia fine al mito dell'invincibilità dei<br />

Tirrchi e segnò I'inizio della lentissima<br />

ma inesorabile decaden za della potenza<br />

ottomana nel Me<strong>di</strong>terraneo, anche se<br />

non ancora nell'Oriente europeo.<br />

C*me viaggians le notizie: il servizio postale nel Cinquecento<br />

È nel Cinquecento che nasce il servizio postale'br<strong>di</strong>presentavano il sovrano e ne portavano le insegne.<br />

nario": le spinte culturali, le esigenze politichg la nasci- Durante i loro viaggi sostavano nelle stazioni <strong>di</strong> posta,<br />

ta del <strong>cap</strong>italismo e la conseguente espansione mer- per recuperare le energie e cambiare i cavalli in vista<br />

cantile spingono gli Stati a seguire con maggiore atten- della tappa successiva. Nello s<strong>vol</strong>gimento del loro lavozione<br />

if settore delle comunicazioni. Papi, re, prìncipi e ro erano spesso minacciati da incontri sgra<strong>di</strong>ti, con ban-<br />

duchi assumono corrieri <strong>di</strong> Siato perché necessitano<strong>di</strong>ti<br />

e soldati allo sbando; i loro itinerari erano soggetti<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere e ricevere notizie "freschissime', rapide e a continui cambiamenti per ragioni <strong>di</strong> sicurezza: lo scop-<br />

soprattutto desiderano che il sistema postale sia affipio <strong>di</strong> conflitti o le rivalità fra Stato e Stato determinadabile<br />

e garantisca la sicurezza del segreto epistolare. vano la percorribilità o meno <strong>di</strong> certe strade, ma anche<br />

ln un'epoca <strong>di</strong> continui conflitti, <strong>di</strong> <strong>di</strong>spute religiose, <strong>di</strong> calamità naturali, epidemie e la presenza <strong>di</strong> spie pote-<br />

sospetti, le spie della parte awersaria erano sempre in vano rendere preferibile evitare certe aree. Si <strong>di</strong>ffusero<br />

agguato e intercettare le lettere era un metodo per cono- allora numerose guide per viaggiare, continuamente<br />

scere le intenzioni del nemico e prevenirne o neutra- aggiornate:tra quelle stampate nel 1500 e nel 1600 alculizzarne<br />

le mosse. Si istituì così un servizio postale regone ci informano non solo sulle principalitappe, ma anche<br />

lare, con corrieri che parti- sui gran<strong>di</strong> canali <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione della corrispondenza<br />

vano in giorni e a ore presta- e sui tempi <strong>di</strong> percorrenza tra una tappa e l'altra. Altre<br />

biliti e che dovevano re<strong>cap</strong>i- fonti <strong>di</strong> informazione sono costituite dai contratti per<br />

tare la posta entro tempi rigo- l'appalto dei servizi postalistipulatifra i sovrani e i corrosamente<br />

stabiliti, calcolati rieri. Nel 1516, ad esempio, fu stipulata una convenzio-<br />

con precisione e pattuiti per ne tra Carlo I <strong>di</strong> Spagna e un membro della più celebre<br />

contratto su apposite tabel- famiglia <strong>di</strong> corrieri dell'epoca, i Tasso, per la gestione<br />

le. Aicorrieri a pie<strong>di</strong> (pedoni) dei servizi <strong>di</strong> posta tra Bruxelles (base <strong>di</strong> partenza),<br />

si affiancavano sempre piu lnnsbruc( Veron4 Roma, Napoli,Parigi e la Spagna. Da<br />

spesso i"cavallari" e, in segui- questo documento veniamo a sapere, ad esempio, che<br />

to, i"postali', dotati <strong>di</strong> carroz- il tempo me<strong>di</strong>o stabilito per il percorso Bruxelles-Pariza.<br />

I corrierierano <strong>di</strong>pendengi era 56 ore in estate e 40 in inverno, tra Bruxelles e<br />

tidello Stato e, come tali, rap- Roma 10 giorni e mezzo in estate e'<strong>12</strong> in inverno.<br />

{ Un coniere cgnsegna un <strong>di</strong>spaccio per Carlo Vll <strong>di</strong> Francia, in una miniatura del XV secolo.<br />

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to accadeva in Francia, in Inghilterra o<br />

nei Paesi Bassi - non sorse una borghesia<br />

attiva e intraprendente, proprio per<br />

i'allontanamento dei mdrranos e la definitiva<br />

espulsione dei moriscos decisa nel<br />

1609 dal successore Filippo III (1598-<br />

I62t): questi eventi, oltre a evidenziare<br />

la profonda intolleranza <strong>di</strong> Filippo II,<br />

costituirono un danno gravissimo per<br />

I'economia del Paese.<br />

I soer*r EcEr#ot'ttcl Dl FlupPo ll Filippo<br />

II, d'altra parte, pensava più alla politica<br />

estera che a quella interna: spendeva<br />

somme enormi per raffotzare l'esercito<br />

e la flotta e per sostenere i suoi ambiziosi<br />

programmi <strong>di</strong> egemonia mon<strong>di</strong>ale, al<br />

pari degli altri regni europei dell'epoca.<br />

Tutto preso dai suoi progetti espansionistici,<br />

non si preoccupò <strong>di</strong> incentivare<br />

entro i confini del proprio Stato I'agricoltura,<br />

il commercio, I'industria. Così<br />

la Spagna, nel momento della sua maggiore<br />

potenza politica, si awiava a <strong>di</strong>ventare<br />

uno dei Paesi economicamente pitr<br />

arretrati del continente. Nei rapporti<br />

con gli altri Stati Filippo II agì sulla base<br />

<strong>di</strong> un'illusoria convinzione: quella <strong>di</strong><br />

utiassoluta supremazia della Spagna quale<br />

potenza "invincibile". Larrogante sovra-<br />

Filippo ll, il re burocrate<br />

Spagna, lnghilterra e Francia nella seconda metà del ,,.il:t"tlt?<br />

Intsllcranza relisiosa ed economia<br />

Filippo ll non tollera forme <strong>di</strong> opposizione religiosa<br />

€<br />

Gli Arabi vengono prima emarginati e poi espulsi.<br />

Stessa sorle sPetta agli Ebret<br />

€<br />

Così il Paese si trova privo <strong>di</strong> una delle poche forze<br />

produttive: la borghesia infatti stenta a trovare spazio<br />

€<br />

Tutto cio determina un grave danno all'economia spagnola,<br />

gravata da una passiva (ma sempre piu ricca) nobiltà<br />

€<br />

Uno degli Stati piu forti dal punto <strong>di</strong> vista politico<br />

è anche uno dei piu arretrati a livello economico<br />

no dovette Pertanto affiontare una lunga<br />

serie <strong>di</strong> lotte e.finì per.accumulare<br />

insuccesst nel suor molteplici tentativi<br />

<strong>di</strong> affermare - attraverso un aggressivo<br />

imperialismo - I'egemonia spagnola in<br />

Europa.<br />

Fruppo Mtlovs Gt;Eaga El ?uncxl Sul<br />

fronte della politica estera egli riprese la<br />

lotta contro i Thrchi, già aspramente<br />

combattuti da Carlo V in Africa e da<br />

Fer<strong>di</strong>nando i d'Asburgo nell'Europa<br />

Figlio e successore <strong>di</strong> Carlo V, Filippo ll era'gallardo lo e in parte italiano. Tutto, però, doveva fare <strong>cap</strong>o a<br />

y heimoso" (vigoroso e bello), secondo la testimonian- lui: Madrid e l'Escorial <strong>di</strong>vennero l'unico centro <strong>di</strong> conza<br />

<strong>di</strong> un contemporaneo. Nell'accentrare tutti i poteri trollo dell'impero spagnolo, amministrato con esaspe-<br />

nelle proprie mani, egli mirò soprattutto ad accrescererata<br />

puntigliosità dai burocrati che sostituirono gli intel-<br />

il prestieio della monarchia, che si rivestì con lui <strong>di</strong> una lettuali <strong>di</strong> iui si era attorniato Carlo V' lrresoluto e incer-<br />

'maestà; sconosciuta ai predecessori: egli infatti si sento <strong>di</strong>nanzi a qualunque grave decisione,il"re burocrativa<br />

investito <strong>di</strong> una speciale missione, che la Prowite" perdeva <strong>di</strong> solito molto tempo prima <strong>di</strong> stabilire il<br />

denza stessa gli aveva affidato e che pertanto andava da farsi: un tempo il piir delle <strong>vol</strong>te prezioso,<br />

attuata a ogni costo. ll nuovo modo <strong>di</strong> governare <strong>di</strong> al quale andava aggiunto quello neces-<br />

Filippo ll fu da una parte più efficace rispetto a.quello sario per entrare in comunicazione<br />

<strong>di</strong> Larlo V, ma contemporaneamente anche più mac- con gli sparsi domini euroPei o<br />

chinoso e più lento: egli controllava personalmente e transatlantici (per il re<strong>cap</strong>ito <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong> continuo l'operato degli organi e dei funzionari peri- semplice lettera da Madrid a Veneferici<br />

ed esaminava con attenzione esasperante ogni zia potevano occorrere da uno a<br />

proposta dei suoi consiglieri. Nel suo ritratto eseguito due mesi). La vastità dei suoi domi-<br />

da iiziano nel 155'1, Filippo ll non è rappresentato sul ni rendeva questo modo <strong>di</strong> agire<br />

campo <strong>di</strong> battaglia, ma nel suo conforte<strong>vol</strong>e stu<strong>di</strong>o, e un vero e proprio han<strong>di</strong><strong>cap</strong>: tal-<br />

I'armatura che indossa è simbolo del potere regale' Pri<strong>vol</strong>ta, prima che l'or<strong>di</strong>ne del sovravo<br />

<strong>di</strong> qualsiasi attitu<strong>di</strong>ne militare, infatti, Filippo ll se ne no giungesse a effetto nelle regio-<br />

stava chiuso nel suo stu<strong>di</strong>o al palazzo dell'Escorial, da ni più lontane, la situazione era<br />

dove <strong>di</strong>resse, senza mai muoversi, la Spagna, l'Ameri- già mutata.<br />

ca, i Paesi Bassi e l'ltalia: per amministrare questi regni<br />

perfezionò una complessa macchina burocratica, facen- S Tiziano, Ritratta <strong>di</strong> Filippo ll,<br />

1551 (Madrid,<br />

dola funzionare con un personale per lo più spagno-<br />

Museo del Prado).


316 modulo 4<br />

La Riforma protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />

La Spagna assolutista <strong>di</strong> Filippo ll<br />

* [a reggir <strong>di</strong>tilippo<br />

ll: l'Escorial Per adempiere<br />

un voto fatto a San<br />

Lorenzo dopo la vittoria<br />

conseguita a San Quintino<br />

sui Francesi il 10 agosto<br />

1557, Filippo ll decise <strong>di</strong><br />

costruire un gran<strong>di</strong>oso<br />

e<strong>di</strong>ficio, dalla pianta a forma<br />

<strong>di</strong> graticola in ricordo<br />

del martirio del santo.<br />

Lfrsrrugroue DEr Dour{r or Fruppo ll fino al 1640. Si creò così uno sconfina-<br />

Figlio e successore <strong>di</strong> Carlo V, Filippo II to insieme <strong>di</strong> territori, che Filippo mise<br />

(I 5 5 6- I 59 8) apparve ai contemporanei al servizio della Controriforma, con il<br />

ad<strong>di</strong>rittura più potente del padre, nono- fermo proposito <strong>di</strong> estirpare l'eresia olunstante<br />

la per<strong>di</strong>ta del titolo imperiale, pasque si fosse manifestata.<br />

sato allo zio Fer<strong>di</strong>nando I d'Asburgo: egli<br />

infatti regnava sulla Spagna e sui domi- Pouncn AccENTRATRtcE E oppREssroxE<br />

ni spagnoli d'Europa- i Paesi Bassi e l'I- DELrE FoRzE pnoorrrnvr A tal fine il giotalia<br />

meri<strong>di</strong>onale - e d'America. Come vane sovrano accentrò nelle proprie mani<br />

se ciò non bastasse, nel 1580, in segui- ogni attività <strong>di</strong> governo, soffocando qualto<br />

alla morte senza ere<strong>di</strong> del sovrano siasi autonomia locale e paralizzando l'a-<br />

Sebastiano <strong>di</strong> Aviz (1557-1578), Filipzione dei suoi stessi funzionari, le cui<br />

po ebbe anche modo - come parente più decisioni dovevano essere sottoposte alla<br />

prossimo - <strong>di</strong> annettere al suo regno il sua attenta approvazione. Egli, d'altra<br />

Portogallo e i suoi immensi domini d'ol- parte, non tollerò intromissioni da partremare,<br />

che restarono uniti alla Spagna te delle gerarchie ecclesiastiche nel suo<br />

governo, in linea con gli ideali assolutistici<br />

dei moderni Stati nazionali.<br />

Filippo infatti si adoperò per stroncare<br />

ogni forma <strong>di</strong> opposizione, infierì contro<br />

le religioni <strong>di</strong>verse da quella cattolica<br />

e contro le popolazioni non spagnole<br />

del suo regno: oltre agli fuabi (moriscos),<br />

egliperseguitò gli Ebrei, compresi<br />

quelli convertiti al cristianesimo (marranos).<br />

Così con la loro <strong>di</strong>spersione (1567't<br />

si estinse una delle poche forze vive e<br />

operose della nazione, dato che la nobilta<br />

spagnola si rifiutava <strong>di</strong> farsi promotrice<br />

<strong>di</strong> iniziative economiche e gli altri strati<br />

sociali non riuscivano ad awiarle. In<br />

Spagna quin<strong>di</strong> - contrariamente a quan-<br />

Assolutismo<br />

Tra ilXVl e ilXVlll secolo, l'istituzione del- re, pur rappresentando un'esigua mino-<br />

Ia monarchia simo<strong>di</strong>fica in Europa in senranza, sono le uniche classi sociali a godeso<br />

assolutistico: il sovrano viene considere dei<strong>di</strong>ritti politici. La piccola e me<strong>di</strong>a borrato<br />

al <strong>di</strong> sopra delle leggi (è ab solutus ghesia e le masse popolari (il cosiddetto<br />

Iegibus: sciolto da ogni vincolo legale), "Terzo statof sono completamente esclu-<br />

non esistono forme <strong>di</strong> controllo dal basse da qualsiasi ruolo politico attivo. Lasso<br />

ed egli governa "per <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong>vino" e per solutismo si sviluppò e si affermò attra-<br />

il bene della comunità politica:deve risponverso processi <strong>di</strong>versi da Stato a Stato. Le<br />

dere del suo operato a Dio e deve gover- più famose giustificazioniteoriche <strong>di</strong> quenare<br />

per il bene dei suoi sud<strong>di</strong>ti. ll re non sta forma <strong>di</strong> governo si trovano neiSei<br />

è limitato neanche dalle autorità religiose, Iibri dello Stato del francese Jean Bo<strong>di</strong>n<br />

che sono tenute al rispetto verso la coro- (157 6) e nel Levi atano del l'inglese Thomas<br />

na. La nobiltà e il clero, che sostengono il Hobbes i]651).<br />

toaccadernei Paesi B<br />

sia attiva e<br />

l'allontanar<br />

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Sotto il regno <strong>di</strong> Elisabetta<br />

l,l'lnghiltena<br />

contlsce un neriodo <strong>di</strong><br />

grande prosperità.<br />

In Spagna Filippo ll esercita un potere assoluto caratterizzato<br />

da una forte intolleranza religiosa. ll sovrano elimina ogni<br />

forma <strong>di</strong> opposizione perseguitando coloro che seguono religioni<br />

<strong>di</strong>verse dal cattolicesimo.<br />

Nel 1579 le province del Nord<br />

ottengono l'in<strong>di</strong>pendenza dalla<br />

Spagna: nasce la repubblica<br />

delle Province Unite.<br />

Nel 1571 una Lega promossa<br />

da Pio V sotto il<br />

comando spagnolo sconfigge<br />

la flotta turca.<br />

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La SpleNe: BALUARDo caîîouco Nella seconda metà del Cinquecento<br />

I'Europa vede un progressivo espandersi degli effetti<br />

della Riforma: i conflitti <strong>di</strong>nastici, politici, civili scoppiati<br />

in questo periodo si legano in misura minore o maggiore a<br />

motivazioni <strong>di</strong> tipo religioso. Baluardo del cattolicesimo rimane<br />

la Spagna, dove I'ascesa al trono <strong>di</strong> Filippo II porta a compimento<br />

il processo <strong>di</strong> accentramento e <strong>di</strong> burocratizzazione<br />

del regno, affiancandosi a un'intensa azione <strong>di</strong> repressione<br />

delle minoranze religiose, perseguita attraverso lo strumento<br />

dell'inflessibile Tiibunale dell'Inquisizione spagnola. D'altronde<br />

I'Europa, che fino a questo momento ha vissuto sotto<br />

la pressante minaccia turca, si libera dal pericoloso nemico<br />

nell'area me<strong>di</strong>terranea con la battaglia <strong>di</strong> Lepanto (I571)<br />

grazie a una coalizione <strong>di</strong> potenze cattoliche, il cui comando<br />

viene affìdato proprio alla Spagna, anche se il vero merito della<br />

vittoria è della flotta veneziana.<br />

La Hrscm oer Plrsl Bnssl Ribellioni con cause insieme politiche<br />

e religiose scuotono i Paesi Bassi, dove le riven<strong>di</strong>cazioni<br />

<strong>di</strong> autonomia dal governo spagnolo vanno sia nella <strong>di</strong>rezione<br />

<strong>di</strong> un crescente orgoglio nazionalistico, sia in quella del-<br />

I'aspirazione alla libertà religiosa: I'intolleranza <strong>di</strong> Filippo II<br />

nei confronti del protestantesimo porta alla separazione dalla<br />

Spagna dei Paesi Bassi.<br />

|jlscesl oeu]lncnrrrrnnn Nonostante le lotte interne - anche<br />

qui a sfondo <strong>di</strong>nastico e religioso - che deve affrontare e che<br />

si allargano poi fino a coin<strong>vol</strong>gere la Spagna in un conflitto<br />

rovinoso per quest'ultima, I'Inghilterra durante il regno quarantennale<br />

della regina Elisabetta I vive un periodo <strong>di</strong> grande<br />

vitalità economica e culturale. La creazione <strong>di</strong> una potente<br />

marina militare e mercantile, che aveva permesso loro <strong>di</strong><br />

sconfiggere I'Invincibile Armata spagnola, consente agli Inglesi<br />

anche uno straor<strong>di</strong>nario sviluppo commerciale sulle rotte<br />

oceaniche, che li porterà a essere la prima potenza navale del<br />

mondo.<br />

La Fmucll rRA GUERRE Dt RELtcloNE E RIPRESA Ecoruomtca<br />

Anche la Francia, infine, deve affrontare sanguinose guerre<br />

civili, che vedono scontrarsi due opposti schieramenti religiosi:<br />

ugonotti e cattolici. Anche in questo caso le motivazioni<br />

religiose costituiscono semplicemente uno dei tanti no<strong>di</strong><br />

del conflitto, al termine del quale la Francia riprenderà a perseguire<br />

il proprio sogno <strong>di</strong> egemonia sul continente euroPeo.<br />

La Francia è <strong>di</strong>laniata<br />

dalle guerre<br />

<strong>di</strong> religione tra cattolici<br />

e ugonotti:<br />

l'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes<br />

(1598) riconoscerà<br />

libertà <strong>di</strong> culto<br />

dopo 36 anni<br />

<strong>di</strong> lotte.<br />

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