Storia vol 1 cap 12 - Scuola Italiana di Montevideo
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h de<strong>di</strong>carsi alle<br />
I<br />
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economico.<br />
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{1545-r5%L<br />
lnizio all'attilNord.<br />
Nese nella sue<br />
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Inghilterre<br />
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za navale spagnola, menÍe si rafforzaval'rrnità del popolo<br />
inglese e la vocazione marinara e colonialista del Paese:<br />
tolta <strong>di</strong> mezzo la Spagn4 I'Inghilterra non aveva ormai<br />
più nessun rivale che potesse tenerle testa nel predominio<br />
sui mari.<br />
<strong>12</strong>.5<br />
Quando sembrava ormai awiata sulla strada del-<br />
I'unità territoriale, saldamente controllata dalla monarchia<br />
assoluta, la Francia dovette afFrontare, tra il 1562<br />
e il 1598, una gravissima crisi <strong>di</strong> natura politico-<strong>di</strong>nastica,<br />
religiosa e sociale. La crisi <strong>di</strong>nasúca era sorta per<br />
Ia successio ne al trono <strong>di</strong> Enrico II Valois, morro<br />
lmprovvisamente nel 1559; i suoi tre giovanissimi figli<br />
che si awicendarono sul trono francese, Francesco II,<br />
Carlo IX ed Enrico III, si <strong>di</strong>mostrarono inesperri e<br />
troppo controllati dalla regina madre, Caterina dei<br />
Me<strong>di</strong>ci, vedova <strong>di</strong> Enrico II. La crisi religiosa era determinata<br />
dalla propagazione del calvinismo, che anche<br />
in Francia aveva farto molti adepti (qui chiamati "ugonotti")<br />
tra la nobiltà feudale e la borghesia urbana. Il<br />
<strong>di</strong>ffondersi della Riforma aveva suscitato la fanatica<br />
reazione dei cattolici oltranzisti, che vedevano nel protestantesimo<br />
una minaccia ai loro privilegi e una pericolosa<br />
fonte <strong>di</strong> destabilizzazione. La crisi sociale era<br />
invece causata dal conflitto tra i vari ceti, che si scontravano<br />
per vedere riconosciute le proprie aspirazioni<br />
economiche e politiche: la nobiltà feudale, la piccola<br />
nobiltà e la borghesia..<br />
Caterina dei Me<strong>di</strong>ci, che ebbe il ruolo <strong>di</strong> reggente<br />
in attesa della maggiore età dei figli, era invisa ai<br />
Francesi, osteggiata dalla nobiltà e dai due potenti<br />
prìncipi che intendevano subentrare alla <strong>di</strong>nastia dei<br />
Valois: Francesco <strong>di</strong> Guisa, che si mise a <strong>cap</strong>o dello<br />
schieramento cattolico, e Antonio <strong>di</strong> Borbone, re <strong>di</strong><br />
Navarra, <strong>cap</strong>o dello schieramento protestante. La lotta<br />
alla successione si intrecciò infatti a quella religiosa,<br />
anche perché ciascuna fazione religiosa era appoggiata<br />
da una grande potenza europea: quella cattolica<br />
dalla Spagna, quella protestante dall'Inghilterra.<br />
Il già complicato quadro politico era ulreriormente<br />
destabilizzato dalle agitazioni popolari, causate dalle<br />
carestie e dall'aumento dei prezz| e dalle riven<strong>di</strong>cazioni<br />
economiche dei ceti borghesi. Nel tentativo <strong>di</strong> sedare<br />
i conflitti religiosi, Caterina promulgò l'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong><br />
Saint Germain (1562), che concedeva libertà <strong>di</strong> culto<br />
agli ugonotti fuori dalle mura citta<strong>di</strong>ne. I cattolici risposero<br />
con il massacro degli ugonotti a Vassy, che dette<br />
lnizio a un periodo <strong>di</strong> guerre <strong>di</strong> religione. Un secondo<br />
e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Saint Germain (1570), che concesse agli ugo-<br />
spagna, Inghilterra e Francia netta seconda metà det a,rHÎRL? * eag<br />
notti alcune piazzeforti (tra cui I'inespugnabile porto<br />
<strong>di</strong> La Rochelle), non servì a pacificare gli animi: appena<br />
due anni dopo, nella notte trail23 e il 24 agosto del<br />
1572,la regina stessa or<strong>di</strong>nò la strage degli ugonoai<br />
convenuti a Parigi per festeggiarele nozze <strong>di</strong> Enrico <strong>di</strong><br />
Borbone (notte <strong>di</strong> San Bartolomeo), in cui si contarono<br />
migliaia <strong>di</strong> vittime. Levento in<strong>di</strong>gnò i Paesi protestanti<br />
e sfociò in una lotta internazionale, in cui Spagna<br />
e Inghilterra si schierarono in sostegno rispettivamente<br />
dei cattolici e degli ugonotti.<br />
La situazione venne aggtavata dal problema della<br />
successione a Enúco III, il terzogenito <strong>di</strong> Caterina,<br />
I'uldmo dei figli del defunto re Enrico II a salire sul<br />
tÍono. Poiché eÍa senza ere<strong>di</strong>,la successione venne<br />
aîcora una <strong>vol</strong>ta contesa dai <strong>di</strong>scendenti delle porenti<br />
famiglie feudali: Enrico <strong>di</strong> Guisa, <strong>cap</strong>o dei cattolici,<br />
e Enrico <strong>di</strong> Borbone, <strong>cap</strong>o degli ugonorti. Si aprì<br />
così la guerra dei "tre Enrichi", durante la quale ven-<br />
nero assassinati il Guisa e lo stesso Enrico lll. A quel<br />
punto il trono passò a Enrico fV <strong>di</strong> Borbone, che però<br />
era ugonotto e quin<strong>di</strong> inviso alla maggioranza della<br />
popolazione francese. Così, per pacificare il Paese,<br />
ormai stremato dalle guerre <strong>di</strong> religione, e accedere al<br />
potere supremo, Enrico decise <strong>di</strong> convertirsi al cattolicesimo.<br />
Con la sua incoronazione la <strong>di</strong>nastia dei<br />
Valois si estinse e subentrò quella dei Borbone: un<br />
altro "terremoto" riconducibile, anche se in<strong>di</strong>rettamente,<br />
alla Riforma protesrante.<br />
Enrico IV comprèse che per governare il Paese era<br />
innanzitutto necessario pacificarlo: per questo concesse<br />
agli ugonotti piena libertà <strong>di</strong> culto con l'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong><br />
Nantes (1598).<br />
ffi <strong>12</strong>.7<br />
In politica Enrico IV si prefiggeva due scopi principali:<br />
lo sviluppo economico e la ripresa dell'egemonia<br />
francese su scala europea. Egli procedette quin<strong>di</strong><br />
all'accentramento del potere, indebolendo la nobiltà e<br />
il Parlamento e cercando il consenso della borghesia,<br />
che favorl per mezzo <strong>di</strong> concessioni <strong>di</strong> appalti e <strong>di</strong> cariche<br />
pubbliche. Così accanro alla'nobiltà <strong>di</strong> spadd'si<br />
venne a creare una "nobiltà <strong>di</strong> toga". Con la collaborazione<br />
del duca <strong>di</strong> Sully, il nuovo re riorganizzò la struttura<br />
amministrativa, frnanziatia ed economica dello<br />
Stato, sviluppò I'agricoltura e i commerci e limitò le<br />
impottazioni favorendo le produzioni locali, e incendvando<br />
le esportazioni.<br />
Un ulteriore sforzo fu profuso da Enrico IV nella<br />
riorganizzazione dell'esercito: ma il sovrano venne ucciso<br />
nel 161 0, proprio menffe erano in pieno corso Ie sue<br />
iniziative <strong>vol</strong>te a rimettere la Francia al centro politico<br />
e militare dell'Europa, ai danni degli Asburgo.<br />
=<br />
=
protestante<br />
e le guerre<br />
<strong>di</strong> religione<br />
ffi l2.l<br />
Dopo lo smembramento dell'impero <strong>di</strong> Carlo V,<br />
anche in Spagna si afFermò I'assolutismo monarchico.<br />
Arealizzare tale politica fu Filippo II, il cui centralismo<br />
<strong>di</strong>spotico accentuò l'arcetratezzasociale del Paese,<br />
impedendone qualsiasi e<strong>vol</strong>uzione economica e culturale.<br />
Il suo gretto conservatorismo, unito all'eccessiva<br />
burocratizzazione <strong>di</strong> tutte le attività, impedì la<br />
formazione <strong>di</strong> una borghesia intraprendente e lo sviluppo<br />
delle attività produttive. Inoltre la persecuzione<br />
contro gli unici ceti operosi del Paese (rappresentati<br />
soprattutto dagliArabi e dagli Ebrei) paralizzòl'economia,<br />
determinandone I'impoverimento. Così, la<br />
Spagna si awiò verso una crisi irreversibile, destinataafarla<strong>di</strong>ventare<br />
uno dei Paesi economicamente piìr<br />
arretrati d'Europa.<br />
Filippo II potenziò I'eserciro e la flotta e combatté<br />
iTirrchi, partecipando alla Lega anrirurca, promossa dal<br />
papa Pio V. Nella battaglia <strong>di</strong> Leparno (1571) la Lega<br />
uscì vittoriosa e <strong>di</strong>strusse la flotta turca, facendo subire<br />
agli Ottomani una sconfitta dal valore più simbolico<br />
che pratico. Due anni dopo la battaglia, infatti, i Tirrchi<br />
conquistarono Cipro, che apparteneva aVenezia, e<br />
tre anni dopo laTirnisia, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> possedere ancora<br />
una note<strong>vol</strong>e forza d'urto.<br />
# <strong>12</strong>.2<br />
Il fanatico cattolicesimo <strong>di</strong> Filippo II e la sua intolleranza<br />
religiosa entrarono fatalmente in urto con le istanze<br />
del protestantesimo. l,o scontro esplose nei ricchi Paesi<br />
Bassi, una delle regioni piìr floride d'Europa, dove le<br />
<strong>di</strong>namiche popolazioni del Nord avevano accolto la Riforma<br />
e in particolare il calvinismo e mal sopportavano le<br />
pesanti ingerenze del re spagnolo in campo religioso, politico<br />
ed economico. Esse pertanto si ribellarono alla Spagna<br />
in nome dell'in<strong>di</strong>pendenza politica, della libera iniziativaeconomica<br />
e della libertà <strong>di</strong> fede e ingaggiarono<br />
un conflitto che terminò, dopo un lungo periodo <strong>di</strong> scontri,<br />
con il riconoscimento della loro in<strong>di</strong>pendenzae con<br />
la creazione nel 1581 della repubblica delle sete Province<br />
Unite.<br />
m <strong>12</strong>.3<br />
In Inghiltera, Elisabetta I (1558-1603) proseguì il<br />
progetto <strong>di</strong> consolidamento politico e <strong>di</strong> espansione economica<br />
intrapreso dal padre Enrico VIII. Ella comprese<br />
che il destino dell'Inghilterra non poreva più restare ancorato<br />
alla "palude" dell'Europa, ma dovev"a aprirsi al mondo:<br />
ciò fu reso possibile dal potenziamento della flotta e<br />
dei traffici commerciali e dal rafforzamento <strong>di</strong> un ceto<br />
affaristico intraprendente, aperto al nuovo e pronto a<br />
cogliere le opponunità <strong>di</strong> arricchimenro offerte dai traffici<br />
d'oltremare e dai posse<strong>di</strong>menti coloniali inAmerica,<br />
in Africa e in Asia. Questo ceto impren<strong>di</strong>toriale era composto<br />
dalla borghesia, ma anche da molti arisrocraticì,<br />
che, <strong>di</strong>versamente da quanto aweniva negli altri Paesi<br />
d'Europa, si <strong>di</strong>mostrarono ben <strong>di</strong>sposti a de<strong>di</strong>carsi alle<br />
attività produttive e commerciali.<br />
Uno dei primi obiettivi che si pose Elisabetta fu quello<br />
<strong>di</strong> rafforzare e razionalizzare il sistema economico-<br />
A tal fine partì dallo sviluppo dell'agricoltura, con la<br />
sostituzione del sistema degli openfields (campi aperti,<br />
gestìidai villaggi) .otr q,r.i=lo iei campi privatì e recintati<br />
(enclosure), permettendo in tal modo uno sfruttamento<br />
piìr intenso e razionale dei terreni. I^a regina inoltre<br />
incoraggiò I'allevamento degli ovini, al fine <strong>di</strong> potenzìare<br />
I'industria laniera e il commercio <strong>di</strong> prodotti tessili.<br />
La crescita produttiva così ottenuta favorì lo sviluppo<br />
della classe <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori e commercianti, la<br />
cui espansione era parallelamente garantita anche dal-<br />
I'enorrne incremento dei traffìci marittimi, reso possibile<br />
dalla costruzione <strong>di</strong> una potente flotta navale e dal-<br />
I'attivismo delle compagnie mercantili private, che crearono<br />
le basi dell'impero coloniale inglese.<br />
La supremazia inglese sui mari venne age<strong>vol</strong>ata anche<br />
dall'attività dei corsari, autorizzati segreiamente dalla<br />
regina Elisabetta tramite le cosiddette""lertere <strong>di</strong> corsaad<br />
assalire e depredare le navi mercantili spagnole provenienti<br />
dal continente americano con carichi <strong>di</strong> mealli<br />
preziosi. Tia essi si <strong>di</strong>stinse Francis Drake (1545-15961,<br />
che prese possesso della California, dando inizio all'attività<br />
colonizzatrice inglese nell'America del Nord.<br />
Il profondo muramento della vita inglese nella sua<br />
economia e nella sua organizzazione sociale coin<strong>vol</strong>sc<br />
anche il mondo della cultura, ranro che si parla <strong>di</strong> "eÈ<br />
elisabettiana" per designare quella fiorituia letteraria,<br />
teatrale, scientifica e filosofica che ha caratterizzato rl<br />
lungo regno <strong>di</strong> questa regina.<br />
Fu proprio il teatro a raggiungere un vigoroso e sorprendente<br />
sviluppo nell'età elisabettiana: in Inghilterre<br />
si verificò un vero e proprio "boom" della letteratura teatrale,<br />
grazie a numerosi scrittori <strong>di</strong> talento, come Christopher<br />
Marlowe e soprarrufto rUyillir- Shakespeare,<br />
La rinascita culturale inglese si espresse anche nelle<br />
ricerca scientifica, dove emerse Ia figura <strong>di</strong> Francis Bacon,<br />
filosofo e scienziato, sostenitore <strong>di</strong> un metodo scientifico<br />
sperimentale, basato cioè sull'osse rvazione <strong>di</strong>retta<br />
dei fenomeni naturali.<br />
ffi <strong>12</strong>.4<br />
Sul piano politico, Elisabeta proseguì I'in<strong>di</strong>rizzo as*<br />
lutistico del padre, tendente a conrenere il potere del Parlamento.<br />
Sul piano religioso, la regina si schierò a favu<br />
re della Riforma, anche per conffasrare la cattolicissirna<br />
Spagna. Si giunse così a un conflitto aperto, scatenaro<br />
dalla vicenda <strong>di</strong> Maria Stuarr, la cattolica regina <strong>di</strong> Sce<br />
ira e cugjna <strong>di</strong> Elisabetta. Per motivi politici e <strong>di</strong>nastici<br />
Elisabetta fece giustiziare Maria Stuart e così lo sconúm<br />
con la Spagna <strong>di</strong> Filippo II fu inevitabile: la potente flotta<br />
spagnola, I'Invincibile Armata, mosse contro I'Inghilterra,<br />
ma nell'agosto del 1588 venne sconfitta e q-uasi<br />
completamente <strong>di</strong>strutta- Iniziò così il declino dellapote<br />
zanavale<br />
lo inglese e<br />
se: tolta <strong>di</strong> r<br />
piir nessun<br />
nio sui ura<br />
<strong>12</strong>,5<br />
Qua<br />
- I'unità terri<br />
chia assol<br />
e il 1598,<br />
stica, relisi<br />
la successi<br />
improwi<br />
che si awi<br />
Carlo IX<br />
ffoPPo<br />
Me<strong>di</strong>ci,<br />
minata<br />
in Francia<br />
notti") tra<br />
<strong>di</strong>ffondersi<br />
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="<strong>12</strong>.6<br />
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Saint Gem<br />
agli ugonot<br />
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DUC.,,À<br />
:.: r -<br />
.r;- -<br />
: : -'-<br />
Uattivismo del gouerno <strong>di</strong> Enrieo lU<br />
Politica religiosa<br />
Emana I'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes, con cui concede libertà <strong>di</strong> culto agli ugonotti.<br />
Politica sociale<br />
Favorisce l'ascesa della borghesia, cui affida la riscossione delle tasse e a<br />
cui consente I'accesso alle cariche amministrative e giu<strong>di</strong>ziarie.<br />
Politica istituzionale<br />
Accentra tutti i poteri nelle mani del sovrano, in modo da poter ristabilire<br />
I'egemonia statale.<br />
Politica economica<br />
Sviluppa la produzione agricola con I'eliminazione dei pedaggi, la bonifica<br />
<strong>di</strong> palu<strong>di</strong>, la realizzazione <strong>di</strong> strade e canali, la <strong>di</strong>minuzione degli interessi<br />
sul denaro investito nel settore.<br />
Politica fiscale<br />
Riorganizza le pubbliche finanze contenendo le spese e colpendo gli abusi.<br />
Politica <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa<br />
Ristruttura e rafforza I'esercito.<br />
Politica commerciale<br />
Sposa il mercantilismo: protegge i mercati interni riducendo le importazioni e<br />
raggiando le esportazioni.<br />
Politica estera<br />
Si attiva per realizzare un progetto <strong>di</strong> coalizione antiasburgica, che non riesce<br />
portare a termine perche viene assassinato.<br />
duttiva, e propenso al potenziamento<br />
dell'industria, egli si impegnò a fondo<br />
per dare un consistente sviluppo all'agricoltura<br />
me<strong>di</strong>ante I'eliminazione <strong>di</strong> un<br />
gran numero <strong>di</strong> pedaggi, la bonifica delle<br />
terre paludose e incolte, larealizzazione<br />
<strong>di</strong> una vasta rete <strong>di</strong> strade e <strong>di</strong> canali,<br />
una decisa riduzione degli interessi sul<br />
denaro investito nel settore agricolo. Nello<br />
stesso tempo l'accresciuta produttività<br />
agricola fu messa a frutto me<strong>di</strong>ante<br />
la concessione <strong>di</strong> un'amoia licenza <strong>di</strong><br />
esportazione per il grano e per il vino e<br />
l'attuazione <strong>di</strong> un energica lotta contro<br />
il ban<strong>di</strong>tismo nelle campagne.<br />
Quella del duca <strong>di</strong> Sully fu una politica<br />
economica mercantilistica, basata cioè<br />
sulla protezione dei mercati interni e<br />
sul massimo wiluppo possibile della produzione<br />
locale ai danni <strong>di</strong> quella straniera<br />
concorrente: ecco perché il ministro<br />
ridusse le importazioni - specialmente<br />
<strong>di</strong> beni <strong>di</strong> lusso - con lo scopo <strong>di</strong> non<br />
far defluire il denaro all'estero, e nel contempo<br />
favorì le esportazioni con premi<br />
in materie prime e denaro a chi vendeva<br />
i propri prodotti ad acquirenti stranieri.<br />
Note<strong>vol</strong>e fu anche la riorganizza-<br />
unità <strong>12</strong><br />
Spagna, Inghilterra e Francia nella seccnda metà del Cìnquecenl,: 337<br />
zione delle pubbliche finanze con una<br />
politica <strong>di</strong> lotta agli abusi e agli eccessi<br />
<strong>di</strong> ogni tipo, nonché <strong>di</strong> rigoroso controllo<br />
delle spese.<br />
I orsecNr aNrrasBURcrcr or Ennrco lV<br />
Contemporaneamente, grazie anche alla<br />
collaborazione del duca <strong>di</strong> Sully nella sua<br />
qualità <strong>di</strong> ispettore e <strong>cap</strong>o supremo del-<br />
I'artiglieria e delle fortificazioni, Enrico<br />
IV ebbe modo <strong>di</strong> procedere a una ra<strong>di</strong>cale<br />
ristrutturazione dell'esercito e alla<br />
preparazione <strong>di</strong> un "grande progetto"<br />
che, secondo la politica inaugurata da<br />
Francesco I, prevedeva <strong>di</strong> fare della Francia<br />
il centro <strong>di</strong> una coalizione antiasburgica.<br />
Proprio però quando aveva già stretto<br />
alleanza con la Svezia, la Danimarca,<br />
le Province lJnite, i cantoni svizzeri rlformati<br />
e il duca <strong>di</strong> Savoia e si alryiava a fare<br />
altrettanto con I'Inghilterra e alcuni Stati<br />
italiani, il 14 maggio 1610 Enrico fV<br />
venne ucciso dal pugnale <strong>di</strong> un monaco<br />
fanatico, Frangois Ravaillac, che gli<br />
rimoroverava un eccessivo riawicinarn..rto<br />
agli ugonotti e che riteneva <strong>di</strong><br />
poter salvare con il regici<strong>di</strong>o la religione<br />
cattolica e la Francia.<br />
m. Enrico lV Frans<br />
Pourbus il Giovane (1569-<br />
1622), Ritratto <strong>di</strong> Enrico lV<br />
(Firenze, Palazo Pitti),<br />
I
modulo 4<br />
La Riforma protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />
Gr.r ogrrrnu pollîtct ED Ecoiloutct Dl <strong>di</strong>taria <strong>di</strong>etro il pagamento <strong>di</strong> una<br />
Ennrco lV Dopo aver raggiunto la paci- ma annuale (un sessantesimo della<br />
ftcazione religiosa, Enrico IV si propo- <strong>di</strong>ta dell'incarico). In tal modo il<br />
se due scopi ben precisi: promuovere un no non solo riuscì a limitare la<br />
consistente sviluppo economico in poli- zadellagrande nobiltà, ma anche a<br />
tica interna e procedere verso una deci- cogliere somme assai elevate <strong>di</strong><br />
sa ripresa dell'egemonia francese su sca- senza dover ricorrere alla convocazi<br />
la europea in politica estera. Per la rea- dei Parlamenti.<br />
lizzazione <strong>di</strong> questo progetto era però Si venne a creare così una nobiltà<br />
necessario sottoporre tutte le componen- toga (noblesse de robe), compre<br />
ti politiche, amministrative e produtti- gli elementi della borghesia che a<br />
ve dello Stato allo sfferro controllo <strong>di</strong> no acquistato un terreno o un uffiaii<br />
un'unica mente <strong>di</strong>rettiva e organizzati- statale cui fosse congiunto un ti<br />
va. Di qui l'esigenza <strong>di</strong> accentrare tutti nobiliare, contrapposta alla nobiltà<br />
i poteri nelle mani del sowano. spada (nob lesse d'éple), <strong>di</strong>scendente<br />
La linea <strong>di</strong> azione era dunque segnata: le gran<strong>di</strong> casate me<strong>di</strong>evali e sempre<br />
il re doveva anzitutto domare le aspira- ta a denunciare I'arrivismo dei<br />
zioni particolarisdche <strong>di</strong>ffuse nel Pae- nus (termine che in<strong>di</strong>ca i nuovi ricc5<br />
se, svuotando <strong>di</strong> ogni potere i nobili e i nuovi arrivati) "appena usciti dal<br />
i Parlamenti locali. E così fece, dando tirocinio <strong>di</strong> calzolai, <strong>di</strong> tessitori e <strong>di</strong><br />
subito prova <strong>di</strong> aver compreso la necessità<br />
<strong>di</strong> attirare a sé la parte vitale della<br />
battini".<br />
società francese, che egli in<strong>di</strong>viduava hznnve ril cal,tpo Ecoilomtco DEL<br />
non pitr nella nobiltà, ormai in decli- ot 5u uv All'opera <strong>di</strong> rio r ganizzazione<br />
no anche sul piano economico, ma nel- basi autoritarie e assolutistiche perseeul<br />
'r frlobiltà <strong>di</strong>toga la borghesia. Fu così che egli favorl la<br />
Questo quadro <strong>di</strong> ignoto nuova classe emergente, concedendo ai<br />
del XVll secolo, consefva- suoi rappresentanti l'appalto per la riscosto<br />
al Museo Carnavalet <strong>di</strong> sione delle tasse e I'accesso alle princi-<br />
Parigi, ci mostra il rapprepali<br />
cariche<br />
sentante dei mercanti<br />
amministrative<br />
a<br />
e giu<strong>di</strong>zia-<br />
colloquio con gli scabini rie me<strong>di</strong>ante I'assegnazione <strong>di</strong> pubbli-<br />
(dal latino me<strong>di</strong>evale scaci uffici, la cui trasmissione <strong>di</strong>venne erebinuq"colui<br />
che opera,<br />
che agisce"). Costoro, in<br />
qualità <strong>di</strong> esperti <strong>di</strong> legge,<br />
prestavano la loro opera<br />
nel delicato campo del-<br />
I'amministrazione della<br />
giustizia, occupando nella<br />
società una posizione <strong>di</strong><br />
dlievo, paragonabile a<br />
quella dei finanzieri e<br />
degli ufficiali <strong>di</strong> polizia. La<br />
vecchia aristocrazia <strong>di</strong><br />
spada tendeva perÒ a<br />
snobbarli apertamente,<br />
awertendo <strong>di</strong>sagio e<br />
<strong>di</strong>sappunto <strong>di</strong> fronte ai<br />
nuovi arrampicatori sociali,<br />
per i quali venne coniata,<br />
già nei pdmi anni del<br />
XVll secolo, I'espressione<br />
"nobiltà <strong>di</strong> toga'i<br />
ta dal re Enrico IVsi affìancò I'operadfl<br />
suo ministro delle finanze, il duca<strong>di</strong>Sú.<br />
ly, principale e acuro artefice <strong>di</strong> un<br />
cale rinnovamento dell'economia<br />
Paese. Contrario a una politica es<br />
ambiziosa e soprarrurto a quella coloni<br />
le, da lui ritenuta awenturosa e i<br />
duttiva, e pro<br />
dell'industria,<br />
per dare un c,<br />
gricolturama<br />
gfÍrn numero (<br />
k terre paludc<br />
ne <strong>di</strong> una vas<br />
li, una decisa t<br />
denaro investit<br />
lo stesso teml<br />
vità agricola ú<br />
h concession<br />
esportazione I<br />
Fattuazione d<br />
il ban<strong>di</strong>tismo<br />
Quella del du<br />
economica n<br />
sulla protezir<br />
srl massimo s<br />
duzione local<br />
ra concorrefl<br />
ridusse le im<br />
<strong>di</strong> beni <strong>di</strong> kr<br />
far defluire il,<br />
tempo favorì<br />
in materie pr<br />
va i propri p<br />
nieri. Noteve
': ::-,-<br />
' :'-<br />
I _!<br />
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e l'eitìcar<strong>di</strong>ne<br />
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_-^ì ^<br />
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eo<strong>di</strong>edelrini<br />
e<br />
c che<br />
hiese,<br />
i detlasci-<br />
.".1.<br />
É --'<br />
<strong>di</strong> Parigi, che gli chiuse le porte in faccia,<br />
finché nel luglio 1593 Enrico IV<br />
decise <strong>di</strong> sbloccare la situazione e si convertì<br />
alla fede cattolica ("Parigi val bene<br />
una messa", pare abbia detto), allo scopo<br />
<strong>di</strong> riportare la pace e l'unità nel regno,<br />
superando le <strong>di</strong>fferenze religiose.<br />
IJopera <strong>di</strong> riconquista e pacificazione fu<br />
completata nel maggio 1598, con il trattato<br />
<strong>di</strong> Vervins: con esso la Spagna riconosceva<br />
la sovranità <strong>di</strong> Enrico IV e rinuncíava<br />
a ogni pretesa sul territorio francese,<br />
confermando la vali<strong>di</strong>tà della pace<br />
<strong>di</strong> Cateau-Cambrésis. Pochi giorni prima<br />
(13 aprile), a totale pacificazione del<br />
regno, il sovrano aveva emanato I'e<strong>di</strong>tto<br />
<strong>di</strong> Nantes con cui ayeva concesso agli<br />
ugonotti piena libertà <strong>di</strong> culto e uguaglianza<br />
civile e politica, rendendo così<br />
legale per la prima <strong>vol</strong>ta nella storia la<br />
libertà religiosa. Le<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes prevedeva<br />
la cessione agli ugonotti - quale<br />
garanziadei loro <strong>di</strong>ritti - <strong>di</strong> alcune piazzeforti,<br />
come La Rochelle e Montpellier:<br />
questa iniziativa, pur permettendo loro<br />
<strong>di</strong> formare uno Stato dentro 1o Stato, era<br />
ruttavia necessaria per assicurare al Paese,<br />
travagliato ormai da quasi quarant'anni<br />
<strong>di</strong> dura guerra civile, la sospirata pace<br />
e f in<strong>di</strong>spensabile unità.<br />
a,<br />
VL Ed al fine <strong>di</strong> eliminare ogni causa <strong>di</strong> <strong>di</strong>scor<strong>di</strong>e o<br />
contese tra i nostri sud<strong>di</strong>ti, noi abbiamo concesso e<br />
conce<strong>di</strong>amo a quelli della cosiddetta reliqione Riformata<br />
<strong>di</strong> vivere e risiedere in rutte le città J<strong>di</strong>stretti del<br />
nostro regno e dei nostri domini, senza che siano impor-<br />
tunati, <strong>di</strong>sturbati, molestati o costretti a compiere<br />
alcunché contro la loro coscienza rieuardo alla relieione<br />
o <strong>di</strong> essere per tal causa p.rr.grli.i nelle loro caie e<br />
<strong>di</strong>stretti, dove desiderano vivere, a patto che essi si con-<br />
ducano per il resto secondo le clausole del nostro presente<br />
e<strong>di</strong>tto [...1.<br />
)O(VII. Al fine <strong>di</strong> riunire piìr efficacemente le <strong>vol</strong>ontà<br />
dei nostri sud<strong>di</strong>ti, come è nostra intenzione, e <strong>di</strong> evitare<br />
ogni futura Iagnanza, noi <strong>di</strong>chiariamo che tutti<br />
coloro che professeranno la suddetta religione Riformata,<br />
possono tenere ed esercìtare ogni posizione pubblica,<br />
onore, caricae servizio qualsiasi, reale, feudale,<br />
o altre cariche nelle città del nostro regno, paesi, ter-<br />
Spagna. !ngh!lterra e Francia nelia seccnda n'letà dej a,.;ll:Xl?<br />
[e guerre <strong>di</strong> religione: fatti e ragioni<br />
Primo e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> $aint Germain<br />
Caterina dei Me<strong>di</strong>ci concede nel 1562 la libertà <strong>di</strong> culto<br />
agli ugonotti, in cambio della loro residenza fuori delle mura<br />
citta<strong>di</strong>ne.<br />
Massacro <strong>di</strong> Vassy<br />
I cattolici per ritorsione uccidono una settantina <strong>di</strong> ugonotti,<br />
dando inizio alle guerre <strong>di</strong> religione (1562-1598).<br />
$econdo e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Saint 0ermain<br />
Caterina dei Me<strong>di</strong>ci nel 1570 riconosce agli ugonotti, inizialmente<br />
vittoriosi, piena libefta <strong>di</strong> culto e concede loro per due<br />
anni afcune piazzetofti tra cui La Rochelle.<br />
Notte <strong>di</strong> San Bartolomeo<br />
Di fronte al crescente potere ugonotto e alle preoccupazioni<br />
delle potenze cattoliche (Spagna in testa), Caterina or<strong>di</strong>na<br />
(23-24 agosto 1572) <strong>di</strong> fare strage <strong>di</strong>ugonotti.<br />
ll conflitto si allarga<br />
La Spagna appoggia i cattolici, l'lnghilterra gli ugonotti.<br />
Successione <strong>di</strong> Enrico lll<br />
A pretendere il trono nel 1588 ci sono Enrico <strong>di</strong> Guisa, <strong>cap</strong>o<br />
dei cattolici, ed Enrico <strong>di</strong> Borbone, <strong>cap</strong>o degli ugonotti.<br />
E<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes<br />
Dopo gli assassinii <strong>di</strong> Enrico <strong>di</strong> Guisa e <strong>di</strong> Enrico lll, Enrico <strong>di</strong><br />
Borbone, <strong>di</strong>venuto re <strong>di</strong> Francia (Enrico lV), si converte nel<br />
1593 al cattolicesimo e concede libertà <strong>di</strong> culto agli ugonotti<br />
(15e8).<br />
re e signorie a noi soggetti, nonostante ogni altro giuramento<br />
contrario, e devono esservi ammessi ed accolti<br />
senza <strong>di</strong>stinzioni.<br />
(in S.Z. Ehler - J.B. Morral, Chiesa e Stato attraaerso i secoli,<br />
Milano, Vita e Pensiero, 1!!B)<br />
+. Per comprendete<br />
1. Sottolinea in rosso le frasi del testo in cui si fa riferimento<br />
ai <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni provocati dalle guerre <strong>di</strong> religione<br />
in Francia.<br />
2. Sottolinea in blu le frasi del testo in cui viene garantita<br />
la tutela della religione cattolica, e in nero le frasi<br />
in cui si concede liberta <strong>di</strong> culto alla religione protestante.<br />
3. Ouali sono le garanzie civili e politiche accordate<br />
agli ugonotti esplicitamente menzionate nel testo?<br />
335<br />
i<br />
Ii<br />
J
modulo 4<br />
334 -: i Í3rna protestante e le girerre <strong>di</strong> religione<br />
rina, Enrico lll (1574-1589), che era prvo<br />
<strong>di</strong> ere<strong>di</strong>: si aprì dunque il problem.<br />
dellasuccessione. Il sovrano si trovò strerto<br />
fra le pretese armate <strong>di</strong> due aspiran:<br />
al trono, Enrico <strong>di</strong> Guisa, <strong>cap</strong>o dei caitolici,<br />
ed Enrico <strong>di</strong> Borbone, <strong>cap</strong>o riccnosciuto<br />
degli ugonotti. Scoppiò così u:<br />
conflitto, detto guerra dei 'tre Enrichi'<br />
nel corso del quale, nel <strong>di</strong>cembre 1585<br />
Enrico <strong>di</strong> Guisa fu assassinato per or<strong>di</strong>r,.<br />
del re, infasti<strong>di</strong>to dall'intransi genza relgiosa<br />
e dallo strapotere politico che il coitendente<br />
aveya assunto a corte e nel Pa;se.<br />
Nell'agosto 1589 fu poi lo stesso Enrco<br />
III a essere ucciso, accoltellato da u:<br />
s fassassinio <strong>di</strong> Enrico nozze del loro <strong>cap</strong>o Enrico <strong>di</strong> Borbone: esaltato monaco domenicano, Jacque ,<br />
<strong>di</strong> Guisa, awenuto nel le vittime si contarono a migliaia poiché Clément, convinto che il sovrano si fo.-<br />
castello reale <strong>di</strong> Blois nel il massacro continuò nei giorni successe troppo ar,vicinato al Borbone. Il res<strong>di</strong>cembre<br />
1588, in un'incisivi<br />
in tutto il Paese. Il drammatico evenci<strong>di</strong>o, con il quale si spense la <strong>di</strong>nastia ci.<br />
sione anonima dell'epoca.<br />
to suscitò una violentissima reazione in Valois, mo<strong>di</strong>ficò ra<strong>di</strong>calmente la situazic-<br />
tutti i Paesi protestanti e finì per sfociane: Enrico <strong>di</strong> Borbone, designato in pu:re<br />
in una lotta internazionale; Spagna e to <strong>di</strong> morte dallo stesso Enrico III qua.<br />
Inghilterra, dari i loro opposti orienta- unico legittimo successore, cessava infarmenti<br />
religiosi e politici, scesero in camti <strong>di</strong> essere il <strong>cap</strong>o <strong>di</strong> una fazione, quel..<br />
po a sostegno rispettivamente dei catto- ugonotta, per <strong>di</strong>venire il sovrano <strong>di</strong> turlici<br />
e degli ugonotti.<br />
ta la Francia con il nome <strong>di</strong> Enrico r\'.<br />
Re Ennrco lll s tn GUERRA DEr rrîRE ENRF<br />
cHr" La situazione peggiorò ulteriormente<br />
durante il regno del terzogenito <strong>di</strong> Cate-<br />
H.i*#&Éàqe *É Nmseffiffis nffiffitrtr*s$m E* É€**€* ggg {ffiEÉqs<br />
':ii Autore: Enrico lV <strong>di</strong> Borbone, re <strong>di</strong> Francia<br />
0pera: E<strong>di</strong>fto <strong>di</strong> Nantes<br />
I 0ata:'13 aprile 1598<br />
, Tipologia fonte: e<strong>di</strong>tto reale<br />
le<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes rappresenta un imporlante passo in avanti<br />
sulla strada della libertà religiosa e della tolleranza verso<br />
le minoranze. Esso infatti non si limita a concedere ai<br />
protestanti il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> praticare la propria religione, ma riconosce<br />
loro anche la piena parità civile e politica.<br />
Trale grazie infinite che a Dio è piaciuto concederci,<br />
una delle pir) insigni e note<strong>vol</strong>i è quella <strong>di</strong> averci dato<br />
la virtr) ela forza <strong>di</strong> non soccombere ai terribili sommovimenti,<br />
alla confusione e ai <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni in atto al<br />
nostro awento in questo Regno, il quale era <strong>di</strong>viso in<br />
tanti partiti e fazioni, che la più legittima quasi ne rappresentava<br />
la minoranza, e <strong>di</strong> averci sostenuto contro<br />
questa tormenta sicché infine I'abbiamo superata e<br />
Ennrco lV e u UBERrÀ Dr cuLîo acu uco.<br />
ltotn Contro <strong>di</strong> lui però subito si schierarono<br />
i cattolici e in oarticolare la citl"<br />
tocchiamo ora il porto <strong>di</strong> salvezza e quiete <strong>di</strong> questo<br />
Stato: del che a lui solo sia gloria tutta intera [...].<br />
III. Or<strong>di</strong>niamo che la Religione Cattolica, Apostolica<br />
e Romana sia ristabilita in tutti i luoghi <strong>di</strong> questo<br />
nostro Regno e paesi <strong>di</strong> nostra obbe<strong>di</strong>enza, dove l'esercizio<br />
<strong>di</strong> essa è stato interrotto, per esservi pacificamente<br />
e liberamente esercitata, senza alcun <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne<br />
o impe<strong>di</strong>mento. Proibendo in maniera esplicita a tutte<br />
le persone <strong>di</strong> qualunque stato, qualità o con<strong>di</strong>zione<br />
esse<br />
siano, <strong>di</strong> turbare, molestare, inquietare gli ecclesiastici<br />
nella celebrazione del <strong>di</strong>vino servizio, nel go<strong>di</strong>mento<br />
e nella riscossione delle decime, dei frutti e delle<br />
ren<strong>di</strong>te dei loro Benefici e <strong>di</strong> tutti gli altri <strong>di</strong>ritti e<br />
doveri che loro competono: e che tutti coloro che<br />
durante i <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni si sono impossessati<br />
delle chiese,<br />
delle case, dei beni e delle.e.,<strong>di</strong>te appartenenti ai detti<br />
ecclesiastici, e che li detengono e occupano, ne lascino<br />
loro l'intero possesso<br />
e pacifico go<strong>di</strong>mento [...].<br />
Ji Parigi, che i<br />
:ia, finché neì<br />
lecise <strong>di</strong> sbloc<br />
, ertì alla fede i<br />
rna messa", p:<br />
lo <strong>di</strong> riportare<br />
le J<br />
'uperando<br />
- opera <strong>di</strong> rico<br />
:ompletata ne,<br />
tato <strong>di</strong>Vervins<br />
rosceva la sovi,<br />
:iava a ogni p<br />
-ese, conferm:<br />
<strong>di</strong> Cateau-Ca;<br />
-"<br />
l1 ì rnriÌ-<br />
:egno, il sovr,<br />
ro <strong>di</strong> Nantes c<br />
ugonotti pien<br />
iiianza civile<br />
.egale per la :<br />
-ibertà religios<br />
-''edeva Ia cess<br />
qaranzia dei 1o<br />
z,eforti, come "<br />
questa iniziati<br />
Ci formare un,<br />
.uttavia necese,<br />
travagliato r<br />
ni <strong>di</strong> dura gu:<br />
: I'in<strong>di</strong>spensa<br />
1=:L1ffi$-{erq:<br />
Vi. Ed al finr<br />
contese tra t<br />
conce<strong>di</strong>amo ;<br />
mata <strong>di</strong> vivel<br />
nosúo regno e<br />
tunati, <strong>di</strong>stu<br />
alcunché coi<br />
ne o <strong>di</strong> essere<br />
<strong>di</strong>stretti, dove<br />
ducano per iì<br />
sente e<strong>di</strong>tto -<br />
)C(\AI. Al fìr<br />
dei nostri sut<br />
tare ogni fur<br />
coloro che pr<br />
mata, possorì<br />
blica, onore.<br />
o altre carich<br />
=l$ffi=
ioni popo<strong>di</strong><br />
aumen-<br />
:estie e alle<br />
lCrrenrxl<br />
sercitando<br />
r quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
e oPposte:<br />
deva favoari<br />
eretici,<br />
rdare troppericolose<br />
si mostralecisamen-<br />
:spodesta-<br />
L una posi-<br />
:ritiche da<br />
quella <strong>di</strong><br />
iimmora-<br />
:he ai suoi<br />
i dei quali<br />
@<br />
Ègnlrésis<br />
w cnst<br />
Wíz/2.<br />
l8a.<br />
110 la<br />
ie<br />
t<br />
I<br />
J<br />
i csti<br />
Le guerre <strong>di</strong> religione<br />
unità <strong>12</strong><br />
Spagna, Inghilterra e Francia nella seconda metà del Cinquecento<br />
Gu eorn or Salrn Gsnmatu Di fronte<br />
ai gravi conflitti religiosi che stavano<br />
destabilizzando il Paese, nel gennaio 1562<br />
la regina reggente Caterina dei Me<strong>di</strong>ci<br />
decise <strong>di</strong> concedere, con l'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Saint<br />
Germain, la libertà <strong>di</strong> culto agli ago'<br />
notti, purché risiedessero fuori delle mura<br />
citta<strong>di</strong>ne. Il progetto tuttavia non riuscì:<br />
i cattolici infatti il 1" marzo 1562<br />
risposero per ritorsione con un massacro<br />
aVasry, in Norman<strong>di</strong>a, ai danni degli<br />
:lgonotti, nel quale trovarono la morte<br />
,ma settantina <strong>di</strong> persone. Ebbe inizio<br />
;osì un periodo <strong>di</strong> sanguinose guerre <strong>di</strong><br />
religione (1562-1598), che funestò a<br />
lungo il Paese, sia pure con alcuni intervalli.<br />
Non fu sufficiente anorma\izzare la situazione<br />
neppure il secondo e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Saint va essersi conclusa con il nemo predomi-<br />
Germain, emanato nel1570, che riconio della fazione protestante, Caterina<br />
nosceva <strong>di</strong> nuovo agli ugonotti - momen- dei Me<strong>di</strong>ci, fermamente decisa a fare delraneamente<br />
vittoriosi - piena libertà <strong>di</strong> la Francia il centro <strong>di</strong> una coalizione anti-<br />
culto nei luoghi dove essa era già conspagnola (<strong>di</strong> qui le preoccupazioni <strong>di</strong><br />
sentita prima della guerra e concedeva FilippoII, delpapae dei Guisa cattoli-<br />
Ioro per due anni, a <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> eventuali ci), passò al pugno <strong>di</strong> ferro e or<strong>di</strong>nò <strong>di</strong><br />
aggressioni cattoliche, alcune prazzefor - fare strage degli ugonotti. Nella cosid-<br />
ti, tra cui quella <strong>di</strong> La Rochelle, dotata detta notte <strong>di</strong> San Bartolomeo (23-24<br />
<strong>di</strong> un porto inespugnabile.<br />
agosto 1572) vennero infatti trucidati<br />
nelle stesse sale del palazzo reale tutti i<br />
Mesgecno DEGu ucoitorrt Due anni maggiori esponenti degli ugonotti con-<br />
dopo, proprio quando la lotta sembravenuti a Parigi per la celebrazione delle<br />
x.Pariginelf 575<br />
Pianta <strong>di</strong> Parigi da una<br />
stampa del XVI secolo.<br />
4 La notte <strong>di</strong> San Bartolomeo<br />
è iltitolo <strong>di</strong> questo<br />
famoso <strong>di</strong>ointo conservato<br />
nel Museo Cantonale<br />
delle Belle Arti a<br />
Losanna e realizzato dal<br />
pittore ugonotto Franqois<br />
t)ubois (1529{584),<br />
miracolosamente scampato<br />
all'ecci<strong>di</strong>o.<br />
.ì<br />
l<br />
I
modulo 4<br />
332 La Riforrna protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />
ln francia fa breccia il ealvinismo<br />
REGNO D'INGHILTERRA<br />
'.; sr"togn)<br />
+ ;'*rs-<br />
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ì*+<br />
-<br />
*-<br />
{<br />
:\! . Nar<br />
.: jr: -<br />
.<br />
'=:e";'<br />
se borghese e le frequenti agitazioni popolari<br />
a sfondo sociale, dovute agli aumentt<br />
dei prezzi, alle ricorrenti carestie e dle<br />
<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> produzione.<br />
Presso chi<br />
Presso chi<br />
la nobiltà<br />
la borghesia citta<strong>di</strong>na<br />
Perché<br />
Perché<br />
soerava, attraverso ll cambiamento<br />
politico conseguente<br />
al moto <strong>di</strong> riforma<br />
reliqioso, <strong>di</strong> recuperare IPerduti<br />
priviiegi feudali<br />
sperava <strong>di</strong> poter acquistare,<br />
orazie al nuovo corso, quelilnfluenza<br />
oolitica che <strong>di</strong> fatto<br />
I'assolutismo monarchico<br />
le aveva sempre negato<br />
AinercurrÀ DELLA PoslztollE Dl GlreRlxl<br />
La regina madre Caterina, esercitando<br />
r.rrr rrrólo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione, cercò quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
creare un equilibrio tra le forze opposte:<br />
in quanto cafiolica, non intendeva favorire<br />
i Borbone, da lei considerati eretici.<br />
ma non <strong>vol</strong>eva neppure assecondare trop-<br />
1t$$ lE0 nale - sfociavano sPesso in violenze e<br />
po le pressioni del pontefice, pericolose<br />
ll termine machiavellismo rappresaglie, il movimento ugonotto finì<br />
in<strong>di</strong>ca un'interpretazione ben presto per <strong>di</strong>ventare nella Francia per la pacifi cazione sociale; né si mostra-<br />
riduttiva del pensiero Poli- della seconda metàr del XVI secolo un va <strong>di</strong>sponibile ad appoggiare decisamentico<br />
<strong>di</strong> Niccolo Machiavelte<br />
i Guisa, nel timore <strong>di</strong> essere spodestali,<br />
visto come semPlice elemento <strong>di</strong> forte destabilizzazione, tan'<br />
ta. Ella non prese dunque mai una posi-<br />
esaltazione dell'astuzia e to più che i due aspiranti alla successio-<br />
della totale mancanza <strong>di</strong> ne erano <strong>di</strong> fede opposta: cattolici i Guizione netta, attirandosi aspre critiche da<br />
scrupoli nell'agire politi-<br />
ogni parte: in primo luogo quella <strong>di</strong><br />
co, pur <strong>di</strong> conseguire scosa, ugonotti i Borbone. A ciò si aggiun-<br />
"machiavellismo" e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> immorapi<br />
utiiitaristici. geva il fatto che i motivi religiosi non<br />
f"..rr".ro altro che rinfocolare la fortislità politica, che fu estesa anche ai suoi<br />
sima tensione accumulata nel Paese per sostenitori e consiglieri, molti dei quaii<br />
le riven<strong>di</strong>cazioni economiche della clas- fiorentini.<br />
o<br />
:- balais<br />
-e'. '<br />
Éourogne. /<br />
Bruxelles r<br />
PAESI BASSI<br />
SPAGNOLI<br />
PROVINCE<br />
UNITE<br />
Amiens<br />
a<br />
. .1"""":";::í'" .:;T;fr",",<br />
Nortond,o n-,<br />
^a<br />
LOgnac<br />
a<br />
Gu!enna<br />
z---r \'-<br />
Province fedeli al re'<br />
Territori degli ugonoai<br />
Territori dei duchi <strong>di</strong> Guisa<br />
Domini <strong>di</strong> Filippo ll<br />
o Bergerac<br />
a Cahors<br />
)*\<br />
{-<br />
Dopo la pace <strong>di</strong> Cateau-Cambrésis<br />
(1559) la Francia, oltre a una crisi<br />
<strong>di</strong>nastica, deve affrontare un periodo<br />
<strong>di</strong> cruente lotte dr natura religiosa.<br />
È riconosciuta nel 1562 e nel 1570 la<br />
libertà <strong>di</strong> culto agli ugonotti.<br />
I sanguinosi conflitti tra cattoliei e<br />
ugonotti si concluderanno<br />
con l'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes, nel 1598,<br />
La <strong>di</strong>ffusione del calvinismo aveva<br />
trovato in Francia numerosi adepti<br />
(gli "ugonotti"), soprattutto fra i ceti<br />
emergenti.<br />
ir<br />
ri.<br />
.<br />
Le!<br />
Grt eonx ot S<br />
ai gravi contì<br />
iestabilizzandc<br />
ia regina regs<br />
Cecise <strong>di</strong> concr<br />
Germain, la l<br />
notti, purché r<br />
;itta<strong>di</strong>ne. II r<br />
scì: i cattolici<br />
iisposero Per<br />
cro aVassy, il-i<br />
-igonotti, nei<br />
lna settantlr<br />
:osì un perioi<br />
religione (1:<br />
il Paes<br />
'ungo<br />
va1li.<br />
Non fu suffic<br />
zione neppur<br />
Germain, en<br />
rosceva <strong>di</strong> nu<br />
ianeamente 1<br />
:ulto nei luo<br />
sentita Primi<br />
ioro per due<br />
aggressioni c<br />
li, ua cui qu<br />
<strong>di</strong> un porto<br />
Masgacno<br />
dopo, propr
E<br />
rflr$t$<br />
i torrnerei-<br />
nden-<br />
ne<strong>di</strong>o<br />
xr<strong>di</strong>-<br />
J -
modulo 4<br />
330 _: r':.ína protesiante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />
tr€ c='m ffi"ss$*€ae sm fr weruÉ* mé$*#qm6wevce=*$furyE*<br />
:=-: Autore: Guido Bentivoglio<br />
-<br />
Opera: Della guerra <strong>di</strong> Fiandra<br />
E Data:1032<br />
... Tipologia fonte: cronaca storica<br />
All'imponente flotta spagnola pronta a dare battaglia si<br />
contrappongono Ie agilì navi inglesi, che grazie alla facilità<br />
<strong>di</strong> manovra e alla precisione dei loro cannoni preferiscono<br />
evitare lo scontro <strong>di</strong>retto e oiuttosto coloire il nemico<br />
e ritirarsi.<br />
Non vide forse l'Oceano mai spettacolo più superbo<br />
d'allora. Stendevasi<br />
I'armata Spagnuola in forma lunare<br />
per un tratto immenso da un corno all'altro. Gli<br />
alberi, le antenne e le torreggianri poppe e prore, che<br />
in altezza e numero così grande si vedevano sorger da<br />
tanti moli, rendeva un horrore pieno <strong>di</strong> maraviglia e<br />
faceva stare in dubbio se quella fosse campagna del<br />
mare o pur della terra e se in mostra così pomposa<br />
havesse maggior parte quesr'elemento o pur quello.<br />
Con tal or<strong>di</strong>ne si <strong>di</strong>spose I'armara. Veniva con rardo<br />
moto, quando anche porrava le vele piene, e quasi<br />
pareva che gemessero I'onde e si stancassero i venti nel<br />
reggere il peso. Il suo fine era <strong>di</strong> venire alle mani srettamente<br />
con la nemica; troppo superiore stimandosi<br />
a quella considerata la <strong>di</strong>ffercnza tra vascelli e vascel-<br />
t:::. peJ cImpfeÍdsfs<br />
\*&"<br />
+<br />
u#*<br />
g<br />
{<br />
li e tra soldati e soldati. Ma ne gl'Inglesi era del tutto<br />
contrario il <strong>di</strong>segno. Volevano questi sfuggire ogni formata<br />
battaglia, conoscendo il loro svantaggio nel venire<br />
ad un tale cimento. E consideravano che oerdendosi<br />
dalla parte lor la battaglia, non v era più rime<strong>di</strong>o<br />
a salvar I'Inghilterra; là dove restandone con la per<strong>di</strong>ta<br />
gli Spagnuoli, tutto il danno loro finiva in quel solo<br />
danno. Havevano dunque determinato gl'Inglesi d'infestar<br />
solamente alla larga le navi Spagnuole et aspettar<br />
occasione che qualcheduna <strong>di</strong> tante machine si<br />
scompagnasse dall'altre et investirla poi essi allora; giu<strong>di</strong>cando<br />
impossibile che o per rempesta <strong>di</strong> mare o per<br />
mutazione <strong>di</strong> venti o per altri casi, che succedono per<br />
or<strong>di</strong>nario nel navigare, ciò non havesse ne'legni Spagnuoli<br />
a seguire. E non tardò molto a dargliene occasion<br />
la fortuna percioché accesosi il fuoco in un gran<br />
galeone <strong>di</strong> Biscaglia, bisognò che resrasse in<strong>di</strong>etro;<br />
come anche il galeone maggiore d'Andaluzia, al quale<br />
si ruppe l'albero principale, onde tolti in mezzo l'uno<br />
e I'altro da Francesco Drach con molti de' suoi<br />
vascelli, amendue vennero in porer suo [...] . Nel prin,<br />
cipio <strong>di</strong> Agosto si trovarono le due armate nuovamen-<br />
te a vista I'una dell'altra [...]. Godevano un vantaggio<br />
gran<strong>di</strong>ssimo i legni Inglesi per essere tanto maneggiabili<br />
e destri. Uguale era I'agilità e nell'assalire e nel risa-<br />
::l<br />
t,<br />
:è€:<br />
Iire e nel ritirarsi. Veleggiavano col favor d'ogni<br />
vento. Univansi e <strong>di</strong>videvansi ad un tratto<br />
come tornava lor meglio. E sopra tutto riusciva<br />
la forma loro vantaggiosissima<br />
nel poter<br />
più facilmente sfuggire i banchi d'arena, de'<br />
quali è pieno il canal d'Inghilterra et abbonda<br />
similmente ogni costa <strong>di</strong> quei mari all'interno.<br />
Al che s'aggiungeva che quasi mai non<br />
andavano in fallo i tiri de'lor cannoni; là dove<br />
ilegni Spagnuoli, ch'erano alrissimi. quasi sempre<br />
fulminavano in aria senza toccare i vascel-<br />
Ii Inglesi.<br />
è ll percorso seguito dall'lnvincibile Armata in una carta<br />
dell'epoca.<br />
l. In cosa consisteva la forma lunare in cui era schierata<br />
I'armata spagnola?<br />
5. fautore fa riferimento a un <strong>di</strong>verso atteggiamento<br />
degli lnglesie degliSpagnoliverso I'esito della bat-<br />
2, Chi è il Francesco Drach cui fa riferimento iltesto? taglia: secondo il suo parere, per i primi la sconfit-<br />
3. Secondo I'autore, le navi piu agili e meglio maneggiabili<br />
a quale schieramento appaftenevano?<br />
4, Da quale flotta venivano effettuati, sempre secondo<br />
I'autore, itiri <strong>di</strong> cannone piu precisi?<br />
ta sarebbe stata <strong>di</strong>sastrosa, per i secon<strong>di</strong> irrilevante.<br />
Da che cosa è motivato, a tuo avviso, questo<br />
giu<strong>di</strong>zio?<br />
6. Ti sembra corretto?<br />
ti[ rfi<br />
]fil i<br />
,fil<br />
E1<br />
ir<br />
rll,<br />
il<br />
il<br />
Ll Fnarucll t<br />
Mentre la Spa<br />
rrovato in Fiii<br />
betta persona<br />
iaPpresentar<br />
ne e le aspir:<br />
Francia, che I<br />
aveva persegu<br />
so la via deil'a<br />
uovò subito cir<br />
brésis sull'orir<br />
e civile. Mon<br />
incidente ne,<br />
II, figlio <strong>di</strong> Fr<br />
si trovò con r<br />
renni, <strong>di</strong> med<br />
1i <strong>di</strong> salute. e<br />
Me<strong>di</strong>ci (15i j<br />
le, maawersat<br />
tutto per la sr<br />
suo esasPera<br />
dei costumi i<br />
Gorrum ot pr<br />
La debolezza<br />
ben presto l<br />
<strong>di</strong>nastica. Le<br />
organizzaron<br />
f intento <strong>di</strong><br />
regio e <strong>di</strong> recr<br />
pri tenitori l'a<br />
feudale. Non<br />
tenendo a rar<br />
Da un vuffi<br />
Sale al trc<br />
iE<br />
<strong>di</strong> fede
-<br />
i;:-<br />
Costituita da 130 navi e 2431 cannoni, con 30.000 uomini a bordo, l'lnvincibile<br />
Armata parte il 28 maggio 1588 da Lisbona, ex <strong>cap</strong>itale del Portogallo, in quel tempo<br />
militarmente occupato da Filippo ll e annesso alla Spagna dal 1580 al 1640. La comanda<br />
l'ammiraglio Alfonso Perez, duca <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>na Sidonia.<br />
unità <strong>12</strong><br />
Spagna, Inghìlterra e Francia nella secondametà<br />
del Cinquecento<br />
Nella notte tra il 7 e l'8 agosto 1588<br />
ha luogo lo scontm decisivo con la<br />
flotta inglese, favorita rispetto a quella<br />
spagnola in quanto composta <strong>di</strong> navi<br />
pir*t, r facili da manovrare e armate<br />
<strong>di</strong> cannoni a lunga gittata. Grazie<br />
alla superiore potenza <strong>di</strong> fuoco inglese,<br />
molti galeoni spagnoli vengono<br />
colpiti e affondati,<br />
È a quel punto che I'ammiraglio Perez<br />
prende l'iniziativa <strong>di</strong> sfuggire alla<br />
presione awersaria, facendo compiere<br />
allArmata la circumnavigazione<br />
dell'lnghiltena e dell'lrlanda, ma le<br />
violente tempeste atlantiche le danno<br />
il colpo <strong>di</strong> grazia. Al rientro in Spagna<br />
nell'ottobre del 1558 la flotta conta<br />
soltanto 56 navi e 10.000 uomini.<br />
4 Una fase dello scontro<br />
tra l'lnvincibile Armata<br />
e la flotta inglese, in<br />
un <strong>di</strong>pinto anonimo del-<br />
I'epoca.
modulo 4<br />
328 '_) ei'.rt\2 orotestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />
Gome si arriua allo scontro tra Spagna e Inghilterra<br />
Elisabetta e la figlia <strong>di</strong> Enrico Vlll, nata dal matrimonio con Anna Bolena,<br />
celebrato a <strong>di</strong>spetto del rifiuto del papa <strong>di</strong> annullare un precedente matrimonio<br />
del sovrano inglese. Le nuove nozze, considerate nulle da Roma, segnano<br />
I'atto <strong>di</strong> nascita della Chiesa anglicana.<br />
t<br />
. Maria e la figlia del re <strong>di</strong> Scozia e cugina <strong>di</strong> Elisabetta.<br />
E cattolica come il màrito. il re <strong>di</strong> Francia, Pae"se dove vive oer due anni.<br />
Tornata in Scozia come regina, si attribuisce, pur senza rectamarne ta corona,<br />
il titolo <strong>di</strong> regina d'lnghilterra, in quanto Elisabetta, sua cugina, sarebbe<br />
nata da un matrimonio considerato nullo.<br />
v<br />
Una ri<strong>vol</strong>ta dei protestanti scozzesi costringe Maria a trasferirsi presso Elisabetta,<br />
in lnghilterra. Ouesta pero, temendo che la presenza <strong>di</strong> Maria possa animare le<br />
riven<strong>di</strong>cazioni della minoranza cattolica o, peggio ancora, I'interesse <strong>di</strong> potenze<br />
straniere come la Spagna, il cui re si pro.clama <strong>di</strong>fensore della regina <strong>di</strong> Scozia,<br />
prima la priva <strong>di</strong> ogni libertà e poi la uccide.<br />
*<br />
Filippo ll attacca l'lnghilterra, accusandola anche <strong>di</strong> perseguitare la minoranza<br />
cattolica, <strong>di</strong> depredare i galeoni spagnoli e <strong>di</strong> appoggiare i Paesi Bassi<br />
in ri<strong>vol</strong>ta contro la Spagna.<br />
h conrurro rm luexrrrERRA E Splcna<br />
Lurto fu inevitabile e si concretizzò nella<br />
spe<strong>di</strong>zione - una vera e propria crociata<br />
- dell' Invincibile Armata, I' imponente<br />
flotta allestita da Filippo II contro<br />
l'Inghilterra, da lui considerata responsabile<br />
non solo delle persecuzioni contro<br />
i cattolici inglesi e dei continui attacchi<br />
ai galeoni spagnoli, ma anche dei rilevanti<br />
aiuti inviati alle Fiandre in lotta.<br />
Filippo era inoltre preoccupato per il<br />
ruolo ormai assunto dalla flotta britannica<br />
su tutti i mari.<br />
Lo scontro decisivo, che awenne in acque<br />
inglesi nella notte tra il7 e l'8 agosto<br />
1588, doveva però procurare a Filippo<br />
un amarissima delusione. I galeoni spagnoli,<br />
infatti, troppo lenti e pesanti, appena<br />
entfati in contatto con il nemico furono<br />
costretti a subire l'offensiva delle agili<br />
navi inglesi,le quali, manovrando con<br />
decisione e audacia, riuscirono a infliggere<br />
agli Spagnoli gravissime per<strong>di</strong>te ed<br />
a impe<strong>di</strong>re ogni progettataoperazione <strong>di</strong><br />
sbarco, grazie anche all'appoggio della<br />
flotta olandese. LJna violenta tempesta<br />
completò poi la <strong>di</strong>struzione della flotta<br />
e segnò la fine della spe<strong>di</strong>zione: ebbe così<br />
inizio un irreversibile declino dellapotenzanavafe<br />
spagnola e il tramonto dell'am-<br />
bizioso <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Filippo II <strong>di</strong> fare della<br />
Spagna il centro vitale dell'Europa cartolica.<br />
Il <strong>di</strong>sastro dell'Invincibile Armata,<br />
anche se non comportò I'imme<strong>di</strong>ata<br />
conclusione del conflitto, prorramosi per<br />
altri se<strong>di</strong>ci anni, conrribuì comunque a<br />
rafforzare I'unità spirituale e politica del<br />
popolo inglese, ormai ampiamente <strong>di</strong>sponibile<br />
a spendere tutte le proprie energie<br />
per il raggiungimento <strong>di</strong> una posizione<br />
<strong>di</strong> primo piano sul mare.<br />
ATLA
te<br />
f<br />
Éili<br />
te<br />
R.<br />
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feif><br />
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F<br />
E<br />
t<br />
h<br />
b,<br />
Euslgern coNsoLtDA ta CHlEga aNGLt'<br />
clrul A completamento del suo Piano<br />
politico, Elisabetta si impegnò anche sul<br />
,retr"nte religioso, rafforzando la Chiesa<br />
episcopale anglicana: ciò le tornava<br />
oltretutto <strong>di</strong> grande utilitàr, dal momento<br />
che le permetteva <strong>di</strong> legare strettamente<br />
a sé - come <strong>cap</strong>o della Chiesa<br />
riformata inglese - la gerarchia religiosa.<br />
Ecco perché I'intraprendente regina<br />
si trovò apertamente schierata a favore<br />
della Riforma e contro la Spagna, che<br />
della Riforma era <strong>di</strong>venuta la più fiera<br />
awersaria.<br />
Lo scotrno colt Mlnll Srulnr r\ creare<br />
le premesse per un aperto conflitto,<br />
contribuirono però non soltanto la politica<br />
anticattolica intrapresa da Elisabetta,<br />
ma anche le vicende legate alla cugina<br />
Maria Stuart (1542-1587), regina <strong>di</strong><br />
Scozia dalla nascita. Figlia <strong>di</strong> Giacomo<br />
V Stuart, re <strong>di</strong> Scozia, Maria era stata<br />
data in sposa a Francesco II, delfino e<br />
poi re <strong>di</strong> Francia, la cui morte, nel 1558,<br />
<strong>di</strong>ciotto mesi appena dopo il matrimonio,<br />
aveva costretto la giovane donna a<br />
rientrare nel Paese d'origine e a dover<br />
fronteggiare una situazione assai <strong>di</strong>fficile<br />
per lei, che era <strong>di</strong> fede cattolica. Lt<br />
Scozia infatti era nel frattempo <strong>di</strong>venuta<br />
in larga misura calvinista a opera <strong>di</strong><br />
John Knox (1514-1572), il più fiero e<br />
deciso riformatore scozzese dell'epoca,<br />
la cui pre<strong>di</strong>cazione aveva riscosso successo<br />
tra la piccola aristocrazia feudale,<br />
esasperata dal pesante controllo eserci'<br />
tato dalla Chiesa e dai gran<strong>di</strong> feudatari<br />
sulla maggior parte delle<br />
terre. Pur rendendosi conto<br />
<strong>di</strong> come stessero le cose, una<br />
<strong>vol</strong>ta rientrata, Maria prese due<br />
iniziative che dovevano segnare<br />
il suo destino. Forte dell'appoggio<br />
del papato e delle<br />
potenze cattoliche,<br />
che contestavano a<br />
Elisabetta il <strong>di</strong>ritto<br />
al trono in quan-<br />
to figlia naturale<br />
unità <strong>12</strong> ,<br />
Spagna, Inghilterra e Francia nelia seconda metà del Cinquecento .;,327<br />
e non legittima <strong>di</strong> Enrico VIII (il matrimonio<br />
con Anna Bolena era stato <strong>di</strong>chiarato<br />
nullo dalla Chiesa <strong>di</strong> Roma), Maria,<br />
in quanto parente più prossima deiTirdor,<br />
si attribuì il titolo <strong>di</strong> regina d'Inghilterra,<br />
pur assicurando Elisabetta che non<br />
avrebbe mai reclamato la corona inglese<br />
finché la cugina fosse rimasta in vita.<br />
Come se ciò non bastasse, una<br />
<strong>vol</strong>ta assunto il potere in Scozia,<br />
non si preoccupò <strong>di</strong><br />
raccogliere intorno a sé<br />
una maggiorartza cat'<br />
tolica a sostegno della<br />
corona.<br />
AeorclzonEEMoR'<br />
TE D| MARIA SNNNT<br />
Lawersione <strong>di</strong>John<br />
Knox e un'insurrezione<br />
popolare costinsero<br />
nel 1567 Maria<br />
ad ab<strong>di</strong>care in favore<br />
del figlio Giacomo VI:<br />
imprigionata fuggì poi<br />
presso la corte inglese, nell'illusoria<br />
speranza <strong>di</strong> ottenere<br />
protezione dalla cugina. La sua presenza<br />
in Inghilterra però costituiva un<br />
motivo <strong>di</strong> instabilità per Elisabetta, anche<br />
perché una forte e agguerrita minoranza<br />
della popolazione era rimasta cattolica<br />
e poteva sostenere le riven<strong>di</strong>cazioni alla<br />
successione al trono inglese da parte <strong>di</strong><br />
Maria, visto che Elisabetta non avwa figli:<br />
la profuga venne perciò privata <strong>di</strong> ogni<br />
libertà. Nel 1587, infatti, in seguito a<br />
un'ennesima congiura nella quale sembrò<br />
essere implicata la stessa Maria<br />
Stuart (si <strong>di</strong>ffirse allora la voce<br />
che avesse ad<strong>di</strong>rittura ceduto i<br />
propri <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> successione al<br />
cattolicissimo Filippo II), Elisabetta<br />
senza troppi scrupoli si liberò<br />
della rivale facendola uccidere<br />
con l'accusa <strong>di</strong> alto<br />
tra<strong>di</strong>mento : l' iniziativa<br />
apparve come uriaperta<br />
sfida alla Spagna.<br />
^ Maria Stuart (1542-<br />
1587), regina <strong>di</strong> Scozia<br />
fino alla sua ab<strong>di</strong>cazione<br />
nel 1507.<br />
{ John Knox (1514-<br />
1572), il più fiero e deciso<br />
riformatore scozese del-<br />
I'epoca,
326 modulo 4<br />
La Rilorma protestante e le guerre dì religione<br />
re dal1576 cominciarono a essere costrui- mato dell'esperienza nella ricerca della<br />
ti i primi teatri pubblici, i piri gran<strong>di</strong> dei verità e dell'importa nza deldominio del-<br />
quali potevano contenere fino a 3000 l'uomo sulla natura, egli riteneva che fos-<br />
persone. Lingresso era aperro a tutti,<br />
w Bacone 0561-1626), nobili cortigiani, spettatori colti e pub-<br />
filosofo inglese e teorizablico popolare: il teatro <strong>di</strong>ventava così il<br />
tore della nuova luogo in cui si riunivano gli esponenti<br />
screnza.<br />
<strong>di</strong> tutte le classi sociali, che potevano<br />
se possibile comandare le forze naturali<br />
solo comprendendone le leggi inrern.<br />
sulla base <strong>di</strong> un metodo scientifico sperimentale,<br />
basato cioè sull'osservazione<br />
<strong>di</strong>retta dei fenomeni e non sui pregiu<strong>di</strong>-<br />
appfezzafe gli stessi drammi e le stesse zi mentali. Proprio da questa fioritura<br />
comme<strong>di</strong>e, grazie anche al linguaggio intellettuale l'Inghilterra poré rrarre sd-<br />
molto <strong>di</strong>retto e vivo delle nuove opere molo e incoraggiamento per baftere nuo-<br />
teatrali, che poteva essere compreso ve strade e per conseguire, con la supre-<br />
anche da coloro che non saDevano né mazia dello Stato laico e nazionale, una<br />
leggere né scrivere. È rt"to calcola- solida consape<strong>vol</strong>e zza della propria iden -<br />
to che nell'età elisabettiana furo- tità culturale e una posizione <strong>di</strong> presri-<br />
no allestite 2000 opere teatragio tra le potenze europee.<br />
*a<br />
li e che a Londra andavano a<br />
teatro circa 15.000 persone<br />
la settimana (su una popola-<br />
Naturalmente lo sviluppo economicc<br />
e il conseguente sviluppo culturale "<br />
rafforzarono ancor <strong>di</strong> più il prestigio cizione<br />
complessiva <strong>di</strong> 160.000). Elisabetta, che godette <strong>di</strong> particolar.<br />
simpatia soprattutto presso la borghe-<br />
Bacorue E tL METoDo SpERTMENTAsia e le classi popolari. Nel periodo eli,<br />
t.= La rinascita culturale inglese si sabettiano, il parlamento finì per rro-<br />
espresse anche nella ricerca scienvarsi privo <strong>di</strong> concreta autorità e comuntifica,<br />
dove emerse la figura <strong>di</strong> que poco o per nulla incline a entrar.<br />
Francis Bacon (1561-1626), in conflitto con una regina dalla fori;<br />
filosofo e scienziato, conosciu- personalità e dall'acuto ingegno, allto<br />
in It<strong>di</strong>a con il nome <strong>di</strong> Bacoquale tutti erano <strong>di</strong>sposti a rendere pubne.<br />
Convinto sostenitore del pri- blico omaggio.<br />
Uaffascinante figura <strong>di</strong> Elisabetta<br />
Tudor (1553-1603) ha ispirato <strong>di</strong>ver-<br />
S La locan<strong>di</strong>na del film <strong>di</strong> Shekhar Kapur.<br />
se pellicole nel corso della storia del n4 infatti, era abitu<strong>di</strong>ne che anche<br />
cinema. In versione mula e, succes- una regina fosse guidata e sottosivamente,<br />
sonora, hanno vestito i posta al controllo <strong>di</strong> un uomo, che<br />
suoi panni attrici dal grande cari- fosse il suo paterno consigliere, il<br />
sma, proprio come lei: Sarah <strong>cap</strong>o della sua confessione religio- regista anglopakistano Shekhar<br />
Bernhardt Bette Davis, Jean Simsa o, meglio ancora, un marito. Ma Kapur, interpretata dalla bravissimons,<br />
Glenda Jackson... Elizabeth scelse <strong>di</strong>essere regina prima Cate Blanchetl La pellicola met-<br />
Figlia lripu<strong>di</strong>ata) <strong>di</strong> Enrico Vlll e Anna ma che donna e per quesió sacrite a fuoco i primi anni del regno<br />
Bolena, Elizabeth nel 1558 succesficò f'amore e le tipiche "debolezze dell'ultima regina della <strong>di</strong>nastia Tuds<br />
se sul trono alla soreflastra Maria, femminili" tanto da meribni il sopran- e, in particolare, le circostanze e gfi<br />
gravemente ammalata, <strong>di</strong>venendo nome <strong>di</strong> Regina Vergine. inhighi <strong>di</strong> palazzo che la portaro-<br />
personaggio particolarmen te signi- Íultima versione cinematograficano<br />
alla scelta dolorosa <strong>di</strong> rinunciaficativo<br />
non solo storicamente ma ispirata dalla figura <strong>di</strong> questa granre all'amore pur <strong>di</strong> non perdere il<br />
anche sociafmente: in quanto don- de sovrana è Elizabeth (1998), del proprio potere <strong>di</strong> sovrana.<br />
HI<br />
ELrsleerra<br />
cltu A cor<br />
politico, Eii<br />
versante reÌ<br />
sa episcopa<br />
oltretutto d<br />
to che le p,<br />
mente a se<br />
riformata ir<br />
sa. Ecco per<br />
si trovò ape<br />
della Rifon<br />
della Riforr<br />
ar.versaria.<br />
Lo gconrnc<br />
re Ie preme<br />
contribuiro<br />
rica antical<br />
ta, ma anch<br />
na Maria St<br />
Scozia dall;<br />
V Stuart, r<br />
data in spo<br />
poi re <strong>di</strong> Fr,<br />
<strong>di</strong>ciotto mr<br />
nio, aveva r<br />
rientrare n,<br />
fronteggial<br />
1e per lei, <<br />
Scozia infat<br />
ta in larga<br />
John Knox<br />
deciso rifor<br />
la cui pred<br />
cesso tra la<br />
esasperara(<br />
tato dalla C<br />
datari sulla<br />
le terre. Pu<br />
to <strong>di</strong> come r<br />
<strong>vol</strong>ta rientrr<br />
iniziative cl<br />
re il suo des<br />
poggio del l<br />
le potenze i<br />
che contes<br />
Elisabetta i<br />
al trono in<br />
to figlia na
:-r rhc<br />
jr ,i :.<br />
:É<br />
Jl<br />
LS S:.4-.<br />
ll nlruruovar'lENro cULTURALE E ta FtoRt' nio e Cleopatra, Macbeth, Otelll, Tito<br />
ruRA TEATRAIÉ Il profondo mutamento Andronico, Giwlio Cesare, Enrico III.<br />
della vita inglese nella sua economia e Anche le strutture teatrali furono mo<strong>di</strong>-<br />
nella sua organizzazíone sociaie, favorificate: mentre nel passato le rappresento<br />
dalla crescita della nuova classe bortazioni si s<strong>vol</strong>gevano nelle case aristocraghese,<br />
contribuì in modo decisivo anche<br />
a quel rinnovamento della cultura che,<br />
sotto I'influsso del Rinascimento italiano,<br />
si manifestò non più all'interno dei<br />
monasteri e delle scuole ecclesiastiche,<br />
bensì nel mondo laico e nelle corti. Non<br />
a caso si parla <strong>di</strong> "età elisabettiana" per<br />
designare quella fioritura letteraria, teatrale,<br />
scientifica e filosofica che ha caratterizzato<br />
il lungo regno <strong>di</strong> questa originale<br />
sovrana.<br />
Fu proprio il teatro a raggiungere un vigoroso<br />
e sorprendente sviluppo nell'età elisabettiana:<br />
trai|1576 eil 1642 in Inghilterra<br />
si verificò un rrero e proprio "booni'<br />
della letteratura teatrale, grazie a numerosi<br />
scrittori <strong>di</strong> talento, come Christopher<br />
Marlowe (1564-1593) e soprattutto<br />
-Mrlliam<br />
Shakespeare (1564 -1616), geniale<br />
tiche o nei cortili delle locande, a parti-<br />
autore <strong>di</strong> drammi e <strong>di</strong> comme<strong>di</strong>e destinati<br />
a un successo ineguagliabile, come<br />
Romeo e Giulietta, Amleto, Re Lear, Anto-<br />
€7 ol[,*2lari/ú-lí/rrù),<br />
s/i*<br />
/-,,/, tnv74r, /t<br />
tF teatrru df; Sfu*kespefiH"*<br />
unità <strong>12</strong><br />
Spagna. Inghilterra e Francia nella seccndametà<br />
del Cinquecento 325<br />
Non si può parlare <strong>di</strong> teatro o <strong>di</strong> letterana una visione <strong>di</strong>versa del mondo, <strong>di</strong>venta<br />
tura inglese senza pensare a William Shake- persona a tutto tondo con una complessa<br />
speare. Fu lui infatti il maggior rappresen- psicologia, una tormentata vita interiore. ll<br />
tante del Rinascimento inglese: poeta, dram- grande drammaturgo inglese non ci mostra<br />
maturgo, attore egli stesso, è conosciuto il mondo come egli lo vede, ma uomini che<br />
per i suoi sonetti, ma soprattutto per le sue lo vedono ciascuno a modo suo; non espri-<br />
opere teatrali, comme<strong>di</strong>e e trage<strong>di</strong>e che traeme la propria fede in Dio o meno, ma mostra<br />
vano ispirazione dalla storia e dalla lettera- personaggi che credono o no. La complestura<br />
antica, dalla mitosità<br />
della realtà e delle sue<br />
logia e dalle leggende<br />
molteplici interpretazioni lo<br />
del mondo sassong dal-<br />
porta a raffigurare gli uomile<br />
novelle italiane. Con i<br />
ni spesso come esseri dop-<br />
drammi <strong>di</strong> Shakespeare<br />
pi, miseri e opulenti, ideali-<br />
lbpera drammatica giunsLi<br />
e crudeli, falsi e sinceri,<br />
se rapidamente a matu-<br />
passionali ed emotivi: Wilrazione,tanto<br />
che il filoliam<br />
Shakespeare non li<br />
sofo ottocentesco Kierke-<br />
assolve né li condanna, ma<br />
gaard poté affermare che<br />
li mostra nella loro gran-<br />
fu
!*.f,q'<br />
modulo 4<br />
324 .a Rif orma protestante e ie guerre <strong>di</strong> religione<br />
€-m *e*crspffi@srfr* ffiEe*reaff€à*tf; àmg$esi sspseaguisÈ*rew éE m*Ex*s$<br />
Lana, lino,<br />
metallurgia,<br />
Argento, vino<br />
cavalli.<br />
0ro, schiavi.<br />
Nella gara intrapresa per la conquista e per lo sfruttamento<br />
delle colonie le compagnie iberiche procedono come<br />
esoressione <strong>di</strong>retta dello Stato: tutto è con<strong>di</strong>zionato dalle<br />
decisioni della corona, che dello Stato è la più alta espres-<br />
INDUSTRIAA<br />
DOf4tClLlO<br />
cfEsslLD<br />
Pepe, cotone, pietre preziose,<br />
zucchero.<br />
Seta, droghe,<br />
profumi,<br />
porcellane,<br />
zenzer0.<br />
Spezie,<br />
canfora.<br />
sione. Gli Inglesi, invece, come del resto gli Olandesi, seguono<br />
vie ben <strong>di</strong>verse: essi affidano il compito <strong>di</strong> espandere<br />
i propri commerci a compagnie mercan.tili private, le quali,<br />
anche se incoraggiate e privilegiate dai sovrani, operano<br />
autonomamente come vere e proprie società per azioni<br />
e quin<strong>di</strong> con <strong>cap</strong>itali versati dai soci <strong>di</strong>sposti ad assumere<br />
responsabilità e rischi nella speranza <strong>di</strong> altì profiti'<br />
Sono per I'appunto strutture commerciali <strong>di</strong> tale natura a<br />
conquistare un ruolo <strong>di</strong> primo piano in Europa, in Africa e<br />
nel Me<strong>di</strong>o Oriente nel corso della seconda metà del XVi<br />
secolo, per poi ìntervenire nel secolo successivo anche in<br />
territori piùr lontani, ancora da scoprire e da sfruttare, come<br />
quelli dellAmerica settentrionale,<br />
* Per comprendere<br />
L Osserva la carta e re<strong>di</strong>gi un elenco delle principali<br />
compagnie mercantili inglesi.<br />
2. Ouali prodotti esportava I'lnghilterra nei paesiscan<strong>di</strong>navi?<br />
Ouali prodotti importava dall'ln<strong>di</strong>a e dalla<br />
Cina?<br />
3. Dopo aver osservato attentamente lo schema sul<br />
funzionamento <strong>di</strong> una compagnia commerciale.<br />
descrivi in un breve testo (max 10 righe) le operazioni<br />
economiche piu importanti.<br />
lL RrNNovar<br />
ruRA TEAÎRA<br />
della vita in1<br />
nella sua org<br />
ro dalla cres<br />
ghese, conrri<br />
a quel rinno<br />
sotto l'influ:<br />
no, si manit,<br />
monasteri e<br />
bensì nel mc<br />
a caso si Par<br />
designare qt<br />
trale, scienri<br />
rer\zztto rll<br />
nale sovran<br />
Fu proprio il<br />
roso e sorPr<br />
sabettiana: t<br />
terra si verii<br />
della leaera<br />
rosi scrittori<br />
Marlowe (l<br />
liam Shake<br />
autore <strong>di</strong> d<br />
nati a un st<br />
Romeo e Git<br />
lf te<br />
Non<br />
tura int<br />
spear<br />
tante <strong>di</strong><br />
matu4<br />
per I st<br />
opere I<br />
vano it<br />
'tura ql<br />
fogia i<br />
del mc<br />
le nsrl<br />
dramr<br />
l'open<br />
se rap<br />
tazJol<br />
sofo c<br />
gaard<br />
fu
solo alla favore<strong>vol</strong>e posizione geografica)<br />
ma anche all'intraprendenza <strong>di</strong> un<br />
gran numero <strong>di</strong> persone che si impegnarono<br />
ln proPflo rn rmprese commercra-<br />
1i a largo raggio., destinate aoPerar: anche<br />
e soPrattutto ln terrlton lontanr attraverso<br />
la formazione <strong>di</strong> compagnie mercantili<br />
private, dotate <strong>di</strong> una struttura<br />
migliore rispetto a quelle già attive in<br />
Spagna e Portogallo.<br />
LA rrconslnEntd' E LE pRtME coLoNlE BRF<br />
TANNIcHE A rendere sempre più vitale e<br />
operante la presenza inglese sui mari contribuirono<br />
- insieme al mondo mercantile<br />
- anche esploratori e contrabban<strong>di</strong>eri,<br />
ma soprattutto audaci navigatori e<br />
temibili corsari, che, formalmente fuori<br />
legge ma segretamente forniti <strong>di</strong> una<br />
regolare autorizzazione della regina (con<br />
le "lettere <strong>di</strong> corsa" ella tal<strong>vol</strong>ta Pretendeva<br />
persino una spartizione degli utili),<br />
assalivano, catturavano e <strong>di</strong>struggevano<br />
le unità mercantili spagnole e portoghesi<br />
che attraversavano I'Atlantico<br />
cariche <strong>di</strong> metalli preziosi provenienti<br />
dalle terre del nuovo continente.<br />
Tra i corsari fu particolarmente famoso<br />
Francis Drake (1540-1596), uno dei<br />
unità <strong>12</strong><br />
Silagna, Inghilterra e francia nella seconda metà dei Crnqueeenio 323<br />
personaggi più caratteristici dell'epoca,<br />
mezzo esploratore emezzo pirata. Oltre<br />
ad avere compiuto imprese ar<strong>di</strong>te basate<br />
su rapi<strong>di</strong> e improwisi colpi <strong>di</strong> mano<br />
contro i più muniti porti spagnoli e ad<br />
aver partecipato allo scontro con I'Invincibile<br />
Armata (ve<strong>di</strong> paragrafo 4), tra<br />
rl 1557 e il 1580 Drake portò a termine,<br />
con I'approvazione <strong>di</strong> Elisabetta, la<br />
seco nda circumnavi gazio ne del globo,<br />
prendendo inoltre possesso della California,<br />
da lui chiamata "Nuova Albione"<br />
dall'antico nome della Gran Bretagna,<br />
derivato - come sembra - dal colore<br />
bianco (in latino albus) con il quale si<br />
presentavano ai navigatori le scogliere<br />
<strong>di</strong> Dover.<br />
Fu in parte anche merito suo se l'Inghilterra<br />
elisabettiana dette inizio a un intensa<br />
attivit\colonizzatrice, che a opera<br />
<strong>di</strong> W'alter Raleigh (1522-1618) portò<br />
alla fondazíone, nel 1584, della prima<br />
vera e propria colonia, detta "Virginia"<br />
in onore della 'vergine regind' Elisabetta.<br />
Il vasto programma <strong>di</strong> colonrzzazio'<br />
ne nelle terre d'America e d'Oriente ebbe<br />
come conse gtJenzalo sviluppo <strong>di</strong> un attiva<br />
rete commerciale e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> flori<strong>di</strong>ssimi<br />
traffìci internazionali.<br />
Un corsaro "cavaliere": Francis Drake<br />
ts$$tffitr<br />
Con il nome corsari venivano<br />
designati i <strong>cap</strong>itani<br />
o i marinai delle navi private,<br />
autorizzate più o<br />
meno ufficialmente a condurre<br />
Ia guerra "<strong>di</strong> corsa',<br />
consistente in un insieme<br />
<strong>di</strong> operazioni <strong>di</strong> guerra<br />
navale (assalti alle navi,<br />
saccheggio delle basi colo<br />
niali ecc.) contro il traffico<br />
mercantile nemico. Si<br />
<strong>di</strong>stinguono dai " pir ati",<br />
marinai sempre pronti illegalmente<br />
e solo a fini <strong>di</strong><br />
lucro ad assalire e rapinare<br />
Ie navi mercantili.<br />
Francis Drake, nato nel Devonshire intorno al 1540, globo, ripercorrendo la rotta seguita dal portoghese<br />
fu awiato alla vita marinara da sir John Hawkins, suo Fer<strong>di</strong>nando Magellano sessanfanni prima. La spe<strong>di</strong>zio-<br />
parente: a ventidue anni era già <strong>cap</strong>itano. Fece i primi ne riuscì con successo e nel settembre del 1580, tre anni<br />
commerci <strong>di</strong> schiavi con la Cuinea e compì varie spe- dopo la parlenza, Drake tornò carico delle ricchezze<br />
<strong>di</strong>zioni commerciali nel Nuovo Mondo. Cli Spagnoli, (oro, argento, sete, perle e pietre preziose) trasportate<br />
che non vedevano assolutamente <strong>di</strong> buon occhio i com- nelle <strong>cap</strong>aci stive delle navi spagnole assaltate: era stamerci<br />
clandestini degli Inglesi con le colonie spagnole to il primo inglese a compiere la circumnavigazione del<br />
dei Caraibi e del Centro America, attacca-<br />
globo, così come durante il suo viaggio era stato il<br />
rono Drake, che però riuscì fortuno-<br />
primo a fondare una colonia inglese nel contisamente<br />
a ritornare in patria. Nel<br />
, nente americano sulla costa del Pacifico tra San<br />
1572 ottenne le patenii per la guer-<br />
Francisco e l'Oregon. Fu accolto personalra<br />
<strong>di</strong> corsa, ossia fu autorizzato<br />
mente dalla regina Elisabetta I con queste<br />
dalla regina a compiere azioni<br />
parole:
modulo 4<br />
322 -a Riforma protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />
* In Inghilterra nasce<br />
la Compagnia delle<br />
In<strong>di</strong>e Preparativi per la<br />
partenza <strong>di</strong> una nave<br />
inglese della Compagnia<br />
delle In<strong>di</strong>e, all'inizio del<br />
XVll secolo. Costituita il<br />
31 <strong>di</strong>cembre 1600 quale<br />
società commerciale privilegiata<br />
grazie alla concessione<br />
<strong>di</strong> una carta ottenuta<br />
dalla regina Elisabetta I<br />
per il monopolio ctlmmerciale<br />
con le In<strong>di</strong>e orientali,<br />
questa Compagnia nel<br />
corso del Seicento ebbe<br />
modo <strong>di</strong> affermarsi contro<br />
il predominio coloniale<br />
olandese.<br />
<strong>di</strong>ta dei beni ecclesiastici seguita allo<br />
scisma anglicano.<br />
Elisabetta si preoccupò <strong>di</strong> incoraggiare<br />
anche l'allevamento degli ovini, necessario<br />
allo sviluppo dell'artigianato laniero.<br />
é. Mappa <strong>di</strong> Londra del- ta al trono appena venticinquenne nel<br />
Le rrîlvrÀ TMpRENDTîonnu oeuinnlsro'<br />
cRAzra E LE GoMpacNtE MERcaNnu Così<br />
operando, la regina riuscì a trasformare<br />
l'Inghilterra da Paese essenzialmente agricolo<br />
in Paese alrriato verso uno svilup<br />
po <strong>di</strong> tipo industriale, basato sulla produzione<br />
dei ricercatissimi tessuti grezzi<br />
<strong>di</strong> lana, ma anche <strong>di</strong> tipo commerciale.<br />
fondato sul progressivo ampliamento del<br />
mercato interno e soprattutto internazionale.<br />
In Inghilterra sorse così una nuol'inizio<br />
del XVll secolo 1558,la giovane regina cercò anzitut-<br />
(Londra, British Museum). to <strong>di</strong> sviluppare con ogni mezzo I'agriva<br />
classe <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori e <strong>di</strong> commercianti,<br />
della quale entrarono a far parte<br />
coltura, favorendo I'eliminazione del attiva, oltre a quelle borghesi, persino<br />
sistema agrario fondato sugh openf.e lds, numerose famiglie aristocratiche: que-<br />
ossia sui campi aperti gestiti dal villagste mostrarono una sensibilità e un apergio:<br />
questi vennero trasformati in camtura alle problematiche della nuova ecG'<br />
pi privati e recintati (enclosure), a gestio- nomia assolutamente ignote alla vecchia<br />
ne in<strong>di</strong>viduale. Lo sfruttamento dei ter- classe feudale del continente.<br />
reni fu reso così più intenso e produt- Il grande sforzo compiuto da Elisabertivo,<br />
con grande vantaggio dell'agricolta, sulla scia del padre, per un consistentura,<br />
mentre il sistema economico inglete sviluppo della marineria britannica<br />
se in generale trasse beneficio dalla ven- dette ben presto i suoi frutti, grazie non<br />
solo alla farr<br />
ca, ma ancfl<br />
gran numerc<br />
rono m Prop<br />
li alargo rag<br />
e soprattutt(<br />
verso la forn<br />
cantili prirz<br />
migliore risl<br />
Spagna e Po<br />
LA "coRsaRt<br />
îaNr{rcHE A<br />
operante la p<br />
tribuirono -<br />
tile - anche r<br />
ri, ma sopn<br />
temibili col<br />
ri legge ma<br />
regolare aul<br />
le "lettere dr<br />
deva persinr<br />
li), assalivai<br />
vano le unit<br />
toghesi che<br />
cariche <strong>di</strong> r<br />
dalle terre d<br />
Tla i corsar<br />
so Francis I<br />
Unf<br />
:, Fran(<br />
fu awif<br />
paren<br />
'comm€<br />
<strong>di</strong>zioni<br />
,:ehe nol<br />
merci d<br />
der Lal<br />
rono u<br />
'samen<br />
t1:,572 oA<br />
ra <strong>di</strong> ct<br />
',dalla n<br />
<strong>di</strong>piraf<br />
,gnole: i<br />
ne, il (<br />
,lsemin<br />
rgnoli d<br />
Drake I<br />
na Llrs<br />
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] spagfx<br />
. .rCOn<br />
c|l<br />
'tento t<br />
::==.==:=-=---=-:==::==::.=:
e libertàr e<br />
:bbe però<br />
)co doPo<br />
lel nuovo<br />
úba, Ales-<br />
. il quale,<br />
-" sia etniareall'obattoliche;<br />
:l altri terhe,minacnici,conaderendo<br />
rnel1579<br />
[{Olanda,<br />
Jverijssel,<br />
81 finirorazione<br />
<strong>di</strong><br />
nite o dei<br />
quella <strong>di</strong><br />
rmPortan-<br />
nto molti<br />
Lni imporci<br />
da Olan-<br />
:onvinsero<br />
a considessi<br />
un ter-<br />
(tregua <strong>di</strong><br />
) una nuo-<br />
'Per mare,<br />
nento uffirdenza<br />
con<br />
1648 (ve<strong>di</strong><br />
H<br />
lllnghilterra<br />
unità <strong>12</strong><br />
Spagna, Inghilterra e Francia nellaseconda<br />
meta del Cirque::--.<br />
Ll pounce accENTRAîRce ol Elnlco Vlll<br />
Ad aee<strong>vol</strong>are in modo sia <strong>di</strong>retto sia in<strong>di</strong>cate<br />
vicende europee, l'Inghilterra poté<br />
infatti lanciarsi alla conquista del mon-<br />
,.ttJl'.rito del conflitto nei Paesi Bassi do.<br />
fu I'aiuto ofFerto agli insorti dalla flotta<br />
inglese, che si era note<strong>vol</strong>mente Potenziitasiasul<br />
piano mercantile che su quello<br />
militare. Grazie a Enrico MII Tudor<br />
(1457-1509), infatti, il sovrano che lottò<br />
contro il parlamento e contro ogni ingerenza<br />
daparte della Chiesa <strong>di</strong> Roma per<br />
creare uno Stato fortemente accentrato'<br />
I'Inghilterra aveva proweduto alla costruzione<br />
<strong>di</strong> una efficiente marina da guerra,<br />
dotata <strong>di</strong> una potente artiglieria e <strong>di</strong><br />
equipaggi non più costituiti da galeotti'<br />
bé"ri dì personale regolarmente reclutato<br />
e adeguatamente addestrato. Enrico<br />
VIII fu pertanto il primo re inglese a<br />
possedere una flotta moderna e attrez'<br />
zata secondo le più aggiornate esigenze:<br />
più <strong>di</strong> tutti i suoi predecessori egli riuscì<br />
a interpretare lo spirito del suo Popo:<br />
lo, che, dbpo la fine dell'awentura sul<br />
continente europeo con la guerra dei<br />
Cent'anni, si andava sempre più convincendo<br />
del fatto che il destino dell'Inghilterra<br />
era legato solo ed esclusivamente<br />
al mare. Ritiratasi dalle turbolente e intrilNrzulinvE<br />
tN camPo Ecol{oMlco ol Ertsa'<br />
eerre A sviluppare e potenziare una tale<br />
politica fu la giovane figlia <strong>di</strong> Enrico<br />
VIII, Elisabetta I, che sedette sul trono<br />
inglese dal 1558 al 1603. Donna<br />
energica, intelligente e molto determinata,<br />
nei suoi quarantacinque anni <strong>di</strong><br />
regno riuscì a incidere profondamente<br />
sulla società inglese e ad attuare importanti<br />
riforme. Proprio Elisabetta è infatti<br />
considerata la vera promotrice del rinnovamento<br />
del Paese e del suo rafforzamento<br />
sul piano internazionale. Sali-<br />
Le iniziatiue economiche<br />
<strong>di</strong> Elisabetta I<br />
Ri<strong>vol</strong>uziona il sistema <strong>di</strong> produzione<br />
aqricola, affidando i campi alla gestioné<br />
privata al posto <strong>di</strong> quella collettiva<br />
dei villaggi<br />
lncentiva I'allevamento degli ovini, che<br />
devono fornire la materia prima per il<br />
fiorente commercio della lana<br />
Accanto alla borghesia, coin<strong>vol</strong>ge nelle<br />
attività mercantili e industriali anche<br />
I'aristocrazia<br />
Sviluppa la marineria britannica, presuppbsto<br />
per I'affermazione delle<br />
compagnie commerclall<br />
Dà impulso all'attività colonizzatrice,<br />
sia veiso le Americhe sia verso I'Oriente<br />
Sfrutta a proprio vantaggio l'operato<br />
dei corsari per colpire il traffico mercantìle<br />
nemico<br />
32L<br />
e Una grande sovrana<br />
Ritratto della regina Elisabefta<br />
I <strong>di</strong> Marcus Gheeraerts<br />
(1592). La sovrana<br />
è <strong>di</strong>pinta in vesti sontuose<br />
e poggia i pie<strong>di</strong> su un taPpeto<br />
su cui è raffigurata<br />
l'lnghiltena.
modulo 4<br />
340 -a ì icrma protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />
sAmsterdameisuoi Per sedare le continue sommosse popo-<br />
canali In questa veduta <strong>di</strong> lari contro chiese, conventi e sacerdoti<br />
Amsterdam del tardo XVI<br />
cattolici, il re inviò il duca d'Alba Fer-<br />
secolo si può osservare<br />
l'articolato sistema <strong>di</strong><br />
nando rtu^rr" <strong>di</strong> Toledo (1507-1587),<br />
canali, allora particolar- che instaurò un regime <strong>di</strong> terrore. In<br />
mente utili alla mobilità risposta, alle regioni settentrionali in lot-<br />
nella città.<br />
ta si unirono anche i Valloni delle regioni<br />
del Sud, rimaste sino allora fedeli al<br />
credo cattolico e allo stesso re <strong>di</strong> Spagna<br />
(al contrario <strong>di</strong> quelle fiamminghe del<br />
Nord, presso le quali aveva fatto maggiore<br />
presa la Riforma protestante). Si<br />
arrivò così alla cosiddetta pacificazione<br />
<strong>di</strong> Gand (L576), che mirava alla riconciliazione<br />
tra cattolici e protestanti.<br />
Nescr ta REPuBBuca oeu.e Fno'<br />
vlxcr UumTale unitàr "nazionale",<br />
determinata<br />
Éb<br />
h Le potenze eumpeo<br />
e i Paesi Bassi In questo<br />
<strong>di</strong>ninto <strong>di</strong> un anonimo<br />
artista fiammingo del<br />
1590 Filippo ll cavalca<br />
una mucca, che rappresenta<br />
i Paesi Bassi iniouamente<br />
tassati dal duca<br />
d'Alba, intento a mungerla.<br />
fanimale è foraggiato da<br />
Guglielmo d'0range, che<br />
aveva organizato il movimento<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza<br />
olandese e che dal 1576<br />
era stato riconosciuto<br />
governatore delle Province<br />
Unite, e dalla regina Elisabetta,<br />
che aveva appoggiato<br />
gli Olandesi ribelli e<br />
che non sembra curarsi<br />
del francese duca dAngiò,<br />
suo corteggiatore, che<br />
regge la coda alla mucca,<br />
dall'impegno<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere la comune libertà e<br />
raggiungere l'in<strong>di</strong>pendenza, ebbe però<br />
breve durata: essa infatti poco dopo<br />
venne infranta per I'abilità del nuovo<br />
generale succeduto al duca d'Alba, Alessandro<br />
Farnese (1545-1592), il quale.<br />
facendo leva sulle <strong>di</strong>vergenze sia etniche<br />
sia religiose, riuscì a riportare all'obbe<strong>di</strong>enza<br />
alcune province cattoliche:<br />
nulla egli invece poté fare con altri territori<br />
come quello <strong>di</strong> Anversa che, minacciati<br />
nei loro interessi economici, continuarono<br />
nella ribellione aderendo<br />
all'Unione <strong>di</strong> Utrecht, firmata nel1579<br />
dalle sette province del Nord (Olanda.<br />
Zelanda, Utrecht, Gheldria, Overij ssel.<br />
Groninga, Frisia), che nel 1581 finirono<br />
per assumere la denominazione <strong>di</strong><br />
repubblica delle Province Unite o dei<br />
Paesi Bassi, poi mutata in quella <strong>di</strong><br />
Olanda, dal nome della più importante<br />
tra esse.<br />
La situazione si placò soltanto molti<br />
anni dopo, in seguito ad alcuni importanti<br />
successi militari conseguiti da Olandesi,<br />
Francesi e Inglesi, che convinsero<br />
definitivamente gli Spagnoli a considerare<br />
buona parte dei Paesi Bassi un territorio<br />
perduto per sempre (tregua <strong>di</strong><br />
Anversa, 1609). Infine, dopo unanuova<br />
serie <strong>di</strong> scontri per terra e per mare.<br />
la Spagna accettò il riconoscimento ufficiale<br />
della loro piena in<strong>di</strong>pendenza con<br />
il trattato <strong>di</strong>.Westfalia del 1648 (ve<strong>di</strong><br />
Unità 14).<br />
H*<br />
Ll potmca I<br />
Ad age<strong>vol</strong>are<br />
refto I'esito r<br />
fu I'aiuto ofi<br />
inglese, che<br />
ziata sia sul p<br />
lo militare. (<br />
(1457-150<br />
contro il parl<br />
renzadaparl<br />
creare uno S<br />
1'Inghilterra<br />
zione <strong>di</strong> una<br />
ra, dotata <strong>di</strong><br />
equipaggi nr<br />
bensì da per<br />
tato e adegu<br />
co MII fu pi<br />
possedere r.ir<br />
zata second<br />
più <strong>di</strong> tutti<br />
scì a interprt<br />
lo, che, dop<br />
continente<br />
Cent'anni. s<br />
cendo del fat<br />
terra era leg<br />
al mare. Ritir<br />
[e iniziatil<br />
<strong>di</strong> Elisabet<br />
I Ri<strong>vol</strong>uzi<br />
I agricol4<br />
I ne privat<br />
I deivìlla<br />
I hcentivd<br />
I devonof<br />
I fiorente (<br />
{ Accanto<br />
I le attivita<br />
I I'aristoc<br />
{ suitupp4<br />
I suppost<br />
I compag<br />
I Da imp{<br />
I sla versq<br />
I riente<br />
I Strutta aJ<br />
I deicors<br />
I cantile ri<br />
I
o<br />
ottu<br />
! ì!í -+-<br />
.a r L'-<br />
: an-<br />
---+<br />
\\grL<br />
"[ùpîinaln:he<br />
F'tt rr-<br />
USETO<br />
rente<br />
, alcuanche<br />
ienza<br />
1l+--<br />
. ftu c<br />
l-hi npr<br />
"'r-'<br />
r cor-<br />
:nzioelebre<br />
stione<br />
enzai,<br />
na. Da<br />
ro. che<br />
;-Parielles<br />
e<br />
rno.<br />
unità <strong>12</strong><br />
Spagna, lnghilterra e Francia nella secr:nda metà del Cinrluecento 319<br />
La ri<strong>vol</strong>ta dei Paesi Bassi e la nascita<br />
delle Province Unite<br />
Le lsptnazprut lullxolpeNDEnza nel Plesr<br />
Bnssr In quegli stessi anni, Filippo II<br />
dovette invece subire un grave insuccesso<br />
nei Paesi Bassi. Piuttosto devota a Carlo<br />
V che vi era nato e che ne parlava correntemente<br />
la lingua, questa regione non<br />
nutriva alcuna simpatia per Filippo II.<br />
soprattutto per la sua insensibilità politica.<br />
Infatti il sovrano spagnolo aveva<br />
limitato le antiche libertà concesse dal<br />
padre; aveira vessato i ceti mercantili e<br />
bancari con tassazioni esorbitanti e pericolose<br />
per la stessa prosperità dei commerci<br />
citta<strong>di</strong>ni; aveva introdotto nelle<br />
città numerose guarnigioni spagnole;<br />
inoltre combatteva aspramente la <strong>di</strong>ffusione<br />
del protestantesimo che, in particolare<br />
nella forma del calvinismo, stava<br />
trovando ampi consensi fra gli intraprendenti<br />
ceti me<strong>di</strong> e la stessa nobiltà<br />
del Paese. Così orgoglio nazionalistico,<br />
o<strong>di</strong> religiosi e <strong>di</strong>ssensi nella conduzione<br />
economica e politica crearono nel 1566<br />
Territori dell'Unione <strong>di</strong> Utrecht<br />
Paesi delle Generalità<br />
Paesi Bassi spagnoli<br />
]ATT<br />
F/ANDRE<br />
ARIO/5<br />
| 58 I atto <strong>di</strong><br />
abiura dell'Aia<br />
Bruges !"n6<br />
grsze Pa<br />
./ or Arras<br />
'-, l.<br />
^<br />
BRABANIE<br />
oBr<br />
ct<br />
^€\<br />
\<br />
lf- 4<br />
t"/<br />
.1/<br />
) l-<br />
o_<br />
le premesse per una forteagjtaúone contro<br />
il governo spagnolo, che ben presto<br />
<strong>di</strong>venne aperta opposizione in nome della<br />
libertà religiosa e dell'in<strong>di</strong>pendenza<br />
politica: a nobili, borghesi e popolani<br />
locali si affrettarono a offrire consistenti<br />
aiuti anche Francia e Inghilterra, frerissime<br />
nemiche della Spagna.<br />
La nryoul DEGLT'rsîRAcctoNtt' E LA pacr-<br />
FrcA:zroNE ol Gmro La situazione si aggravò<br />
ulteriormente quando Filippo II decise<br />
<strong>di</strong> applicare con il massimo rigore i decreti<br />
del Concilio <strong>di</strong> Thento, <strong>di</strong> restaurare il<br />
Tribunale dell'Inquisizione e <strong>di</strong> perseguitare<br />
i più noti eretici, imponendo tra<br />
l'altro la rigida attuazione dei suoi placar*<br />
(e<strong>di</strong>tti contro I'eresia). Awenne così<br />
che nel 1567 le regioni settentrionali<br />
(Fiandre), i cui abitanti erano stati definiti<br />
a corte in segno <strong>di</strong> <strong>di</strong>sprezzo "straccioni"<br />
(gue.ux), si ribellarono alla corona<br />
spagnora.<br />
..- :-i Le sette<br />
LUSSEAIBURCO<br />
LUSSemDUTgO<br />
3<br />
.H<br />
province del Nord o<br />
dei Paesi Bassi, più il Drenthe,<br />
regione talmente povera e <strong>di</strong><br />
scarsa importanza da non avere<br />
il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> inviare propri rappresentanti<br />
agli Stati generali, con<br />
I'Unione <strong>di</strong> Utrecht (1579) si<br />
separano da quelle del Sud.<br />
Solo nel 1648 i cosiddetti Paesi<br />
delle Generalità, regioni prive<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> rappresentanza, aderiscono<br />
alla repubblica dei Paesi<br />
Basi, con iltrattato <strong>di</strong>Westfalia.<br />
Le province del Sud rimangono<br />
legate alla Spagna; nel 1581<br />
acquistano I'in<strong>di</strong>pendenza.<br />
Fansi Eassi:<br />
i mativi<br />
della riuolta<br />
Le tassazioni<br />
esorbitanti che<br />
mettono in<br />
pericolo iflori<strong>di</strong><br />
commerci<br />
citta<strong>di</strong>ni<br />
Lo stanzia-<br />
Teltq<br />
<strong>di</strong> guarnrgronrspagnole<br />
a controllodelterritorio<br />
La contrarietà<br />
della Spagna<br />
alla <strong>di</strong>ffusione<br />
del protestantesimo<br />
La restaurazione<br />
del Tribunaledell'lnquisizione<br />
e l'attuazione<br />
degli<br />
e<strong>di</strong>tti contro<br />
I'eresia<br />
I<br />
1<br />
I
modulo 4<br />
318 La Riforma protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />
orientale. Al fine <strong>di</strong> porre un freno all'espansionismo<br />
ottomano e <strong>di</strong> rendere più<br />
sicuri i propri confini nel Me<strong>di</strong>terraneo,<br />
Filippo attaccò ripetutamente le coste<br />
africane, senza però ottenere risultati<br />
decisivi. Infatti, dopo essersi assicurato<br />
alcuni avamposti in Marocco, venne poi<br />
duramente batnrto nel 1560 presso Djerba,<br />
favorendo ad<strong>di</strong>rittura un nuovo balzo<br />
aggressivo deiTirrchi, che ebbero così<br />
modo <strong>di</strong> togliere ai Veneziani il possesso<br />
della fortificata isola <strong>di</strong> Cipro (1570).<br />
A risollevare le sorti della cristianità intervenne<br />
a questo punto una ennesimaLega<br />
<strong>di</strong> Stati, promossa da Pio Y (1566-1572),<br />
che la presentò come una nuova crociata<br />
sotto l'onda emotiva del rinato pericolo<br />
turco. A farne parte, a fianco dello<br />
Stato pontificio, del ducato <strong>di</strong> Savoia e<br />
delle repubbliche <strong>di</strong> Genova e <strong>di</strong> Vene-<br />
zia, fu la Spagna, alla quale venne affidato<br />
il comando supremo nella persona<br />
<strong>di</strong> Giovanni d'Austria (1545 -l 57 8), fratello<br />
naturale <strong>di</strong> Filippo II. La forza principale<br />
della flotta cristiana era tuttavia<br />
costituita dalle navi veneziane agli or<strong>di</strong>ni<br />
dell'ammiraglio Sebastiano Venier<br />
(1496-1578). Lo scontro ebbe luogo il<br />
7 ottobre 1577 a Lepanto, all'ingresso<br />
del golfo <strong>di</strong> Corinto (ve<strong>di</strong> anche Unitàr<br />
13), e si risolse con il pieno successo degli<br />
alleati e la quasi totale <strong>di</strong>struzione della<br />
flotta turca. Questa vittoria non dette<br />
i risultati sperati, a causa della rivalità<br />
insorta tra Spagnoli e Veneziani: mise<br />
tuttavia fine al mito dell'invincibilità dei<br />
Tirrchi e segnò I'inizio della lentissima<br />
ma inesorabile decaden za della potenza<br />
ottomana nel Me<strong>di</strong>terraneo, anche se<br />
non ancora nell'Oriente europeo.<br />
C*me viaggians le notizie: il servizio postale nel Cinquecento<br />
È nel Cinquecento che nasce il servizio postale'br<strong>di</strong>presentavano il sovrano e ne portavano le insegne.<br />
nario": le spinte culturali, le esigenze politichg la nasci- Durante i loro viaggi sostavano nelle stazioni <strong>di</strong> posta,<br />
ta del <strong>cap</strong>italismo e la conseguente espansione mer- per recuperare le energie e cambiare i cavalli in vista<br />
cantile spingono gli Stati a seguire con maggiore atten- della tappa successiva. Nello s<strong>vol</strong>gimento del loro lavozione<br />
if settore delle comunicazioni. Papi, re, prìncipi e ro erano spesso minacciati da incontri sgra<strong>di</strong>ti, con ban-<br />
duchi assumono corrieri <strong>di</strong> Siato perché necessitano<strong>di</strong>ti<br />
e soldati allo sbando; i loro itinerari erano soggetti<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere e ricevere notizie "freschissime', rapide e a continui cambiamenti per ragioni <strong>di</strong> sicurezza: lo scop-<br />
soprattutto desiderano che il sistema postale sia affipio <strong>di</strong> conflitti o le rivalità fra Stato e Stato determinadabile<br />
e garantisca la sicurezza del segreto epistolare. vano la percorribilità o meno <strong>di</strong> certe strade, ma anche<br />
ln un'epoca <strong>di</strong> continui conflitti, <strong>di</strong> <strong>di</strong>spute religiose, <strong>di</strong> calamità naturali, epidemie e la presenza <strong>di</strong> spie pote-<br />
sospetti, le spie della parte awersaria erano sempre in vano rendere preferibile evitare certe aree. Si <strong>di</strong>ffusero<br />
agguato e intercettare le lettere era un metodo per cono- allora numerose guide per viaggiare, continuamente<br />
scere le intenzioni del nemico e prevenirne o neutra- aggiornate:tra quelle stampate nel 1500 e nel 1600 alculizzarne<br />
le mosse. Si istituì così un servizio postale regone ci informano non solo sulle principalitappe, ma anche<br />
lare, con corrieri che parti- sui gran<strong>di</strong> canali <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione della corrispondenza<br />
vano in giorni e a ore presta- e sui tempi <strong>di</strong> percorrenza tra una tappa e l'altra. Altre<br />
biliti e che dovevano re<strong>cap</strong>i- fonti <strong>di</strong> informazione sono costituite dai contratti per<br />
tare la posta entro tempi rigo- l'appalto dei servizi postalistipulatifra i sovrani e i corrosamente<br />
stabiliti, calcolati rieri. Nel 1516, ad esempio, fu stipulata una convenzio-<br />
con precisione e pattuiti per ne tra Carlo I <strong>di</strong> Spagna e un membro della più celebre<br />
contratto su apposite tabel- famiglia <strong>di</strong> corrieri dell'epoca, i Tasso, per la gestione<br />
le. Aicorrieri a pie<strong>di</strong> (pedoni) dei servizi <strong>di</strong> posta tra Bruxelles (base <strong>di</strong> partenza),<br />
si affiancavano sempre piu lnnsbruc( Veron4 Roma, Napoli,Parigi e la Spagna. Da<br />
spesso i"cavallari" e, in segui- questo documento veniamo a sapere, ad esempio, che<br />
to, i"postali', dotati <strong>di</strong> carroz- il tempo me<strong>di</strong>o stabilito per il percorso Bruxelles-Pariza.<br />
I corrierierano <strong>di</strong>pendengi era 56 ore in estate e 40 in inverno, tra Bruxelles e<br />
tidello Stato e, come tali, rap- Roma 10 giorni e mezzo in estate e'<strong>12</strong> in inverno.<br />
{ Un coniere cgnsegna un <strong>di</strong>spaccio per Carlo Vll <strong>di</strong> Francia, in una miniatura del XV secolo.<br />
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to accadeva in Francia, in Inghilterra o<br />
nei Paesi Bassi - non sorse una borghesia<br />
attiva e intraprendente, proprio per<br />
i'allontanamento dei mdrranos e la definitiva<br />
espulsione dei moriscos decisa nel<br />
1609 dal successore Filippo III (1598-<br />
I62t): questi eventi, oltre a evidenziare<br />
la profonda intolleranza <strong>di</strong> Filippo II,<br />
costituirono un danno gravissimo per<br />
I'economia del Paese.<br />
I soer*r EcEr#ot'ttcl Dl FlupPo ll Filippo<br />
II, d'altra parte, pensava più alla politica<br />
estera che a quella interna: spendeva<br />
somme enormi per raffotzare l'esercito<br />
e la flotta e per sostenere i suoi ambiziosi<br />
programmi <strong>di</strong> egemonia mon<strong>di</strong>ale, al<br />
pari degli altri regni europei dell'epoca.<br />
Tutto preso dai suoi progetti espansionistici,<br />
non si preoccupò <strong>di</strong> incentivare<br />
entro i confini del proprio Stato I'agricoltura,<br />
il commercio, I'industria. Così<br />
la Spagna, nel momento della sua maggiore<br />
potenza politica, si awiava a <strong>di</strong>ventare<br />
uno dei Paesi economicamente pitr<br />
arretrati del continente. Nei rapporti<br />
con gli altri Stati Filippo II agì sulla base<br />
<strong>di</strong> un'illusoria convinzione: quella <strong>di</strong><br />
utiassoluta supremazia della Spagna quale<br />
potenza "invincibile". Larrogante sovra-<br />
Filippo ll, il re burocrate<br />
Spagna, lnghilterra e Francia nella seconda metà del ,,.il:t"tlt?<br />
Intsllcranza relisiosa ed economia<br />
Filippo ll non tollera forme <strong>di</strong> opposizione religiosa<br />
€<br />
Gli Arabi vengono prima emarginati e poi espulsi.<br />
Stessa sorle sPetta agli Ebret<br />
€<br />
Così il Paese si trova privo <strong>di</strong> una delle poche forze<br />
produttive: la borghesia infatti stenta a trovare spazio<br />
€<br />
Tutto cio determina un grave danno all'economia spagnola,<br />
gravata da una passiva (ma sempre piu ricca) nobiltà<br />
€<br />
Uno degli Stati piu forti dal punto <strong>di</strong> vista politico<br />
è anche uno dei piu arretrati a livello economico<br />
no dovette Pertanto affiontare una lunga<br />
serie <strong>di</strong> lotte e.finì per.accumulare<br />
insuccesst nel suor molteplici tentativi<br />
<strong>di</strong> affermare - attraverso un aggressivo<br />
imperialismo - I'egemonia spagnola in<br />
Europa.<br />
Fruppo Mtlovs Gt;Eaga El ?uncxl Sul<br />
fronte della politica estera egli riprese la<br />
lotta contro i Thrchi, già aspramente<br />
combattuti da Carlo V in Africa e da<br />
Fer<strong>di</strong>nando i d'Asburgo nell'Europa<br />
Figlio e successore <strong>di</strong> Carlo V, Filippo ll era'gallardo lo e in parte italiano. Tutto, però, doveva fare <strong>cap</strong>o a<br />
y heimoso" (vigoroso e bello), secondo la testimonian- lui: Madrid e l'Escorial <strong>di</strong>vennero l'unico centro <strong>di</strong> conza<br />
<strong>di</strong> un contemporaneo. Nell'accentrare tutti i poteri trollo dell'impero spagnolo, amministrato con esaspe-<br />
nelle proprie mani, egli mirò soprattutto ad accrescererata<br />
puntigliosità dai burocrati che sostituirono gli intel-<br />
il prestieio della monarchia, che si rivestì con lui <strong>di</strong> una lettuali <strong>di</strong> iui si era attorniato Carlo V' lrresoluto e incer-<br />
'maestà; sconosciuta ai predecessori: egli infatti si sento <strong>di</strong>nanzi a qualunque grave decisione,il"re burocrativa<br />
investito <strong>di</strong> una speciale missione, che la Prowite" perdeva <strong>di</strong> solito molto tempo prima <strong>di</strong> stabilire il<br />
denza stessa gli aveva affidato e che pertanto andava da farsi: un tempo il piir delle <strong>vol</strong>te prezioso,<br />
attuata a ogni costo. ll nuovo modo <strong>di</strong> governare <strong>di</strong> al quale andava aggiunto quello neces-<br />
Filippo ll fu da una parte più efficace rispetto a.quello sario per entrare in comunicazione<br />
<strong>di</strong> Larlo V, ma contemporaneamente anche più mac- con gli sparsi domini euroPei o<br />
chinoso e più lento: egli controllava personalmente e transatlantici (per il re<strong>cap</strong>ito <strong>di</strong> una<br />
<strong>di</strong> continuo l'operato degli organi e dei funzionari peri- semplice lettera da Madrid a Veneferici<br />
ed esaminava con attenzione esasperante ogni zia potevano occorrere da uno a<br />
proposta dei suoi consiglieri. Nel suo ritratto eseguito due mesi). La vastità dei suoi domi-<br />
da iiziano nel 155'1, Filippo ll non è rappresentato sul ni rendeva questo modo <strong>di</strong> agire<br />
campo <strong>di</strong> battaglia, ma nel suo conforte<strong>vol</strong>e stu<strong>di</strong>o, e un vero e proprio han<strong>di</strong><strong>cap</strong>: tal-<br />
I'armatura che indossa è simbolo del potere regale' Pri<strong>vol</strong>ta, prima che l'or<strong>di</strong>ne del sovravo<br />
<strong>di</strong> qualsiasi attitu<strong>di</strong>ne militare, infatti, Filippo ll se ne no giungesse a effetto nelle regio-<br />
stava chiuso nel suo stu<strong>di</strong>o al palazzo dell'Escorial, da ni più lontane, la situazione era<br />
dove <strong>di</strong>resse, senza mai muoversi, la Spagna, l'Ameri- già mutata.<br />
ca, i Paesi Bassi e l'ltalia: per amministrare questi regni<br />
perfezionò una complessa macchina burocratica, facen- S Tiziano, Ritratta <strong>di</strong> Filippo ll,<br />
1551 (Madrid,<br />
dola funzionare con un personale per lo più spagno-<br />
Museo del Prado).
316 modulo 4<br />
La Riforma protestante e le guerre <strong>di</strong> religione<br />
La Spagna assolutista <strong>di</strong> Filippo ll<br />
* [a reggir <strong>di</strong>tilippo<br />
ll: l'Escorial Per adempiere<br />
un voto fatto a San<br />
Lorenzo dopo la vittoria<br />
conseguita a San Quintino<br />
sui Francesi il 10 agosto<br />
1557, Filippo ll decise <strong>di</strong><br />
costruire un gran<strong>di</strong>oso<br />
e<strong>di</strong>ficio, dalla pianta a forma<br />
<strong>di</strong> graticola in ricordo<br />
del martirio del santo.<br />
Lfrsrrugroue DEr Dour{r or Fruppo ll fino al 1640. Si creò così uno sconfina-<br />
Figlio e successore <strong>di</strong> Carlo V, Filippo II to insieme <strong>di</strong> territori, che Filippo mise<br />
(I 5 5 6- I 59 8) apparve ai contemporanei al servizio della Controriforma, con il<br />
ad<strong>di</strong>rittura più potente del padre, nono- fermo proposito <strong>di</strong> estirpare l'eresia olunstante<br />
la per<strong>di</strong>ta del titolo imperiale, pasque si fosse manifestata.<br />
sato allo zio Fer<strong>di</strong>nando I d'Asburgo: egli<br />
infatti regnava sulla Spagna e sui domi- Pouncn AccENTRATRtcE E oppREssroxE<br />
ni spagnoli d'Europa- i Paesi Bassi e l'I- DELrE FoRzE pnoorrrnvr A tal fine il giotalia<br />
meri<strong>di</strong>onale - e d'America. Come vane sovrano accentrò nelle proprie mani<br />
se ciò non bastasse, nel 1580, in segui- ogni attività <strong>di</strong> governo, soffocando qualto<br />
alla morte senza ere<strong>di</strong> del sovrano siasi autonomia locale e paralizzando l'a-<br />
Sebastiano <strong>di</strong> Aviz (1557-1578), Filipzione dei suoi stessi funzionari, le cui<br />
po ebbe anche modo - come parente più decisioni dovevano essere sottoposte alla<br />
prossimo - <strong>di</strong> annettere al suo regno il sua attenta approvazione. Egli, d'altra<br />
Portogallo e i suoi immensi domini d'ol- parte, non tollerò intromissioni da partremare,<br />
che restarono uniti alla Spagna te delle gerarchie ecclesiastiche nel suo<br />
governo, in linea con gli ideali assolutistici<br />
dei moderni Stati nazionali.<br />
Filippo infatti si adoperò per stroncare<br />
ogni forma <strong>di</strong> opposizione, infierì contro<br />
le religioni <strong>di</strong>verse da quella cattolica<br />
e contro le popolazioni non spagnole<br />
del suo regno: oltre agli fuabi (moriscos),<br />
egliperseguitò gli Ebrei, compresi<br />
quelli convertiti al cristianesimo (marranos).<br />
Così con la loro <strong>di</strong>spersione (1567't<br />
si estinse una delle poche forze vive e<br />
operose della nazione, dato che la nobilta<br />
spagnola si rifiutava <strong>di</strong> farsi promotrice<br />
<strong>di</strong> iniziative economiche e gli altri strati<br />
sociali non riuscivano ad awiarle. In<br />
Spagna quin<strong>di</strong> - contrariamente a quan-<br />
Assolutismo<br />
Tra ilXVl e ilXVlll secolo, l'istituzione del- re, pur rappresentando un'esigua mino-<br />
Ia monarchia simo<strong>di</strong>fica in Europa in senranza, sono le uniche classi sociali a godeso<br />
assolutistico: il sovrano viene considere dei<strong>di</strong>ritti politici. La piccola e me<strong>di</strong>a borrato<br />
al <strong>di</strong> sopra delle leggi (è ab solutus ghesia e le masse popolari (il cosiddetto<br />
Iegibus: sciolto da ogni vincolo legale), "Terzo statof sono completamente esclu-<br />
non esistono forme <strong>di</strong> controllo dal basse da qualsiasi ruolo politico attivo. Lasso<br />
ed egli governa "per <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong>vino" e per solutismo si sviluppò e si affermò attra-<br />
il bene della comunità politica:deve risponverso processi <strong>di</strong>versi da Stato a Stato. Le<br />
dere del suo operato a Dio e deve gover- più famose giustificazioniteoriche <strong>di</strong> quenare<br />
per il bene dei suoi sud<strong>di</strong>ti. ll re non sta forma <strong>di</strong> governo si trovano neiSei<br />
è limitato neanche dalle autorità religiose, Iibri dello Stato del francese Jean Bo<strong>di</strong>n<br />
che sono tenute al rispetto verso la coro- (157 6) e nel Levi atano del l'inglese Thomas<br />
na. La nobiltà e il clero, che sostengono il Hobbes i]651).<br />
toaccadernei Paesi B<br />
sia attiva e<br />
l'allontanar<br />
nitiva espu<br />
1609 dal s<br />
1621): que<br />
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I'economia<br />
I socnr ecr<br />
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Sotto il regno <strong>di</strong> Elisabetta<br />
l,l'lnghiltena<br />
contlsce un neriodo <strong>di</strong><br />
grande prosperità.<br />
In Spagna Filippo ll esercita un potere assoluto caratterizzato<br />
da una forte intolleranza religiosa. ll sovrano elimina ogni<br />
forma <strong>di</strong> opposizione perseguitando coloro che seguono religioni<br />
<strong>di</strong>verse dal cattolicesimo.<br />
Nel 1579 le province del Nord<br />
ottengono l'in<strong>di</strong>pendenza dalla<br />
Spagna: nasce la repubblica<br />
delle Province Unite.<br />
Nel 1571 una Lega promossa<br />
da Pio V sotto il<br />
comando spagnolo sconfigge<br />
la flotta turca.<br />
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I<br />
$[a[na, lnUlilterra E ]rannia<br />
nnlla serunila mntà ilsl Einquunentn<br />
La SpleNe: BALUARDo caîîouco Nella seconda metà del Cinquecento<br />
I'Europa vede un progressivo espandersi degli effetti<br />
della Riforma: i conflitti <strong>di</strong>nastici, politici, civili scoppiati<br />
in questo periodo si legano in misura minore o maggiore a<br />
motivazioni <strong>di</strong> tipo religioso. Baluardo del cattolicesimo rimane<br />
la Spagna, dove I'ascesa al trono <strong>di</strong> Filippo II porta a compimento<br />
il processo <strong>di</strong> accentramento e <strong>di</strong> burocratizzazione<br />
del regno, affiancandosi a un'intensa azione <strong>di</strong> repressione<br />
delle minoranze religiose, perseguita attraverso lo strumento<br />
dell'inflessibile Tiibunale dell'Inquisizione spagnola. D'altronde<br />
I'Europa, che fino a questo momento ha vissuto sotto<br />
la pressante minaccia turca, si libera dal pericoloso nemico<br />
nell'area me<strong>di</strong>terranea con la battaglia <strong>di</strong> Lepanto (I571)<br />
grazie a una coalizione <strong>di</strong> potenze cattoliche, il cui comando<br />
viene affìdato proprio alla Spagna, anche se il vero merito della<br />
vittoria è della flotta veneziana.<br />
La Hrscm oer Plrsl Bnssl Ribellioni con cause insieme politiche<br />
e religiose scuotono i Paesi Bassi, dove le riven<strong>di</strong>cazioni<br />
<strong>di</strong> autonomia dal governo spagnolo vanno sia nella <strong>di</strong>rezione<br />
<strong>di</strong> un crescente orgoglio nazionalistico, sia in quella del-<br />
I'aspirazione alla libertà religiosa: I'intolleranza <strong>di</strong> Filippo II<br />
nei confronti del protestantesimo porta alla separazione dalla<br />
Spagna dei Paesi Bassi.<br />
|jlscesl oeu]lncnrrrrnnn Nonostante le lotte interne - anche<br />
qui a sfondo <strong>di</strong>nastico e religioso - che deve affrontare e che<br />
si allargano poi fino a coin<strong>vol</strong>gere la Spagna in un conflitto<br />
rovinoso per quest'ultima, I'Inghilterra durante il regno quarantennale<br />
della regina Elisabetta I vive un periodo <strong>di</strong> grande<br />
vitalità economica e culturale. La creazione <strong>di</strong> una potente<br />
marina militare e mercantile, che aveva permesso loro <strong>di</strong><br />
sconfiggere I'Invincibile Armata spagnola, consente agli Inglesi<br />
anche uno straor<strong>di</strong>nario sviluppo commerciale sulle rotte<br />
oceaniche, che li porterà a essere la prima potenza navale del<br />
mondo.<br />
La Fmucll rRA GUERRE Dt RELtcloNE E RIPRESA Ecoruomtca<br />
Anche la Francia, infine, deve affrontare sanguinose guerre<br />
civili, che vedono scontrarsi due opposti schieramenti religiosi:<br />
ugonotti e cattolici. Anche in questo caso le motivazioni<br />
religiose costituiscono semplicemente uno dei tanti no<strong>di</strong><br />
del conflitto, al termine del quale la Francia riprenderà a perseguire<br />
il proprio sogno <strong>di</strong> egemonia sul continente euroPeo.<br />
La Francia è <strong>di</strong>laniata<br />
dalle guerre<br />
<strong>di</strong> religione tra cattolici<br />
e ugonotti:<br />
l'e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Nantes<br />
(1598) riconoscerà<br />
libertà <strong>di</strong> culto<br />
dopo 36 anni<br />
<strong>di</strong> lotte.<br />
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