I riusi degli insediamenti rurali di età romana - Portale di ...
I riusi degli insediamenti rurali di età romana - Portale di ...
I riusi degli insediamenti rurali di età romana - Portale di ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Confronto tra gli esiti finali delle ville e gli analoghi fenomeni che si verificarono anche<br />
nelle strutture <strong>di</strong> servizio del cursus publicus e nei villaggi con l’obiettivo <strong>di</strong> avere un panorama<br />
quanto più esauriente del fenomeno del riuso delle strutture inse<strong>di</strong>ative romane e per avere un<br />
<strong>di</strong>retto confronto con quanto riscontrato nelle ville.<br />
6. Le caratteristiche principali delle varie tipologie <strong>di</strong> riuso <strong>degli</strong> <strong>inse<strong>di</strong>amenti</strong> <strong>rurali</strong> romani.<br />
Analisi delle singole tipologie <strong>di</strong> riuso (Funerario-Abitativo-Produttivo-E<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> culto) al<br />
fine <strong>di</strong> identificare i caratteri principali e affinare il grado <strong>di</strong> dettaglio nella descrizione e<br />
nell’interpretazione <strong>di</strong> questi contesti.<br />
6.1 I <strong>riusi</strong> <strong>di</strong> tipo funerario: caratteri generali e sviluppo <strong>di</strong>acronico.<br />
Lo sviluppo <strong>di</strong> contesti sepolcrali all’interno <strong>di</strong> preesistenti strutture <strong>di</strong> epoca <strong>romana</strong> è<br />
certamente il fenomeno più <strong>di</strong>ffuso e meglio documentato tra le varie tipologie <strong>di</strong> riuso 16 . La fine<br />
del secolare taboo <strong>di</strong> vivere vicino ai propri morti e la scelta <strong>di</strong> antichi ruderi come luogo <strong>di</strong><br />
sepoltura sono stati interpretati in <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong>: per la Lewit furono i cambiamenti culturali che, tra<br />
V e VI secolo, rivoluzionarono gli stili <strong>di</strong> vita delle elites che continuarono a vivere nelle ville in<br />
abitazioni dai caratteri non classici, senza la <strong>di</strong>visione tra aree residenziali e produttive, e vicino alle<br />
sepolture 17 ; secondo John Percival 18 , da una prospettiva utilitaristica, si preferì deporre i propri cari<br />
tra le rovine delle ville per la loro posizione appartata e per non sottrarre porzioni <strong>di</strong> terreno alle<br />
pratiche agricole; da un’altra angolatura, Guy Halsall 19 ha proposto invece un argomentazione<br />
ra<strong>di</strong>calmente <strong>di</strong>versa, vedendo nelle rovine delle ville dei luoghi <strong>di</strong> spicco del paesaggio che<br />
avrebbero rappresentato dei punti <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> tipo simbolico per la comunità 20 . Confermare o<br />
negare ipotesi <strong>di</strong> questo genere non è un’operazione facile; in questo progetto si cercherà <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>viduare le singole caratteristiche dei <strong>riusi</strong> sepolcrali e <strong>di</strong> analizzarle da un punto <strong>di</strong> vista sia<br />
sincronico che <strong>di</strong>acronico. Le rioccupazioni <strong>di</strong> tipo funerario, infatti, presentano al loro interno delle<br />
<strong>di</strong>fferenze sostanziali che devono essere prese in considerazione per arrivare ad una loro corretta<br />
comprensione: significati ben <strong>di</strong>versi, infatti, sono attribuibili a poche sepolture sparse tra antichi<br />
ruderi rispetto ad una estesa e articolata necropoli con decine e decine <strong>di</strong> inumati; la presenza <strong>di</strong><br />
inumazioni abbigliate può essere considerato un in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> status o <strong>di</strong> eticità, o entrambe le cose<br />
insieme, del defunto ecc… Sulla base <strong>di</strong> tali considerazioni si è deciso <strong>di</strong> provare ad analizzare e<br />
quantificare le attestazioni <strong>di</strong> determinate caratteristiche nei contesti funerari che invasero<br />
preesistenti <strong>inse<strong>di</strong>amenti</strong> <strong>di</strong> epoca <strong>romana</strong>. Per ognuna delle seguenti categorie si registrerà il<br />
numero <strong>di</strong> attestazioni e lo sviluppo <strong>di</strong>acronico:<br />
• Tipo sepolcreto: sepolcreto orientato; sepolcreto con <strong>di</strong>versi orientamenti; sepolture sparse.<br />
• Tipo sepoltura: a fossa terragna; a cassa; alla cappuccina; in anfora; sarcofago rituale funerario;<br />
tipologia della sepolture; tipo <strong>di</strong> corredo (rituale/personale); localizzazione rispetto alle<br />
strutture romane preesistenti.<br />
• Numero sepolture: 1; più <strong>di</strong> 1 generico; da 2 a 5; da 6 a 15; da 16 a 30; da 31 a 60; più <strong>di</strong> 60.<br />
• Tipo corredo: personale; rituale.<br />
• Localizzazione rispetto alle strutture romane: villa-pars urbana/generica; villa-pars<br />
rustica/generica; villa-pars urbana/vani abitativi; villa- pars urbana/terme; villa- pars<br />
urbana/peristilio-cortile; mansio-generico; mansio-vani abitativi; mansio-terme;<br />
mansio/peristilio-cortile; villaggio-generico.<br />
16 DI GENNARO, GRIESBACH 2003; LEWIT 2005.<br />
17 LEWIT 2003, p. 266.<br />
18 PERCIVAL 1976, p. 199.<br />
19 HALSALL 1995, p. 181.<br />
20 CHAVARRIA ARNAU 2004, p. 12.<br />
4