Corso di Antico Testamento: Pentateuco e Libri Storici

antropologici, o, addirittura, “religiosi”, per cui esclude in partenza
qualsiasi rapporto con il mito; quella di chi, sull'onda dei numerosi
documenti mesopotamici venuti alla luce con le spedizioni
archeologiche, si metteva ad indagare con acribìa sulle connessioni tra
quelli e la Bibbia. La scoperta dei testi cuneiformi, in particolare,
diedero un enorme incremento a questa ricerca mettendo in evidenza
una sorprendente affinità di tematiche e di linguaggio con le parti più
antiche della Bibbia. Tutti i grandi commentari critici, a partire da
quello di H. GUNKEL (1901) fino a quello più recente di
C.WESTERMANN (1974) ammettono che quanto meno i capitoli 2-3
e 6 di Genesi presentano talune caratteristiche tipiche della
rappresentazione mitologica.
In cosa consiste propriamente il “mito” di Gen 2-3?
In esso l'elemento “favolistico” è solo strumento espressivo e non
consiste nell'elemento essenziale; il mito è pensiero non meno della
filosofia e della teologia, anche se usa differenti mezzi espressivi.
Problemi e concetti nodali vengono espressi come rappresentazione,
che possiede, tuttavia, una propria logica.
Commento [rosanna v4]: Cf.
F.DELITZSCH, Babel und Bibel, 1902.
Commento [rosanna v5]: Cf.
A.MAGRIS, Il mito del giardino di Eden,
Morcelliana, Brescia 2008, p.13.