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Relazione Semestrale Consolidata Relazione sulla gestione Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo (segue) nulla osta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in data 31 agosto, Locat S.p.A. ha perfezionato la cessione della sua partecipazione del 50% in LocatRent S.p.A. a ALD Automotive (Gruppo Société Générale). L’operazione rientra nell’ambito della gestione efficiente del portafoglio strategico di Gruppo. LocatRent è nata nel 2000 come una joint venture paritetica tra UniCredit e Société 58 Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2007 · UniCredit Group Générale costituita grazie all’apporto di Locat (Gruppo UniCredit) e ALD Automotive (Gruppo Société Générale), leader europeo nel noleggio a lungo termine. Successivamente alla cessione della sua partecipazione in LocatRent, Locat continuerà a distribuire attraverso un accordo di distribuzione con la società acquirente, su base esclusiva e in continuità con il presente, prodotti di fleet management e di noleggio sviluppati da ALD Automotive con il marchio LocatRent. Per quanto riguarda i fatti relativi all’operazione di fusione di Capitalia in UniCredit verificatisi successivamente alla chiusura del semestre, si rimanda al paragrafo “Fusione fra UniCredit e Capitalia” del capitolo Altre Informazioni.
Evoluzione prevedibile della gestione La crescita economica mondiale si conferma solida, nonostante le incertezze legate alla crisi dei mercati finanziari che ha caratterizzato i mesi estivi. L’impatto reale della crisi dovrebbe infatti riguardare principalmente l’economia americana e, solo indirettamente, attraverso gli effetti indotti dal rallentamento economico USA, successivamente anche Eurozona. Pur in un contesto di elevata volatilità, i principali mercati azionari hanno ampiamente recuperato le forti perdite registrate a luglio e agosto, tornando a fine settembre su livelli ben superiori a quelli di fine 2006 – a parte la Borsa Italiana, che non riesce ad innescare un trend positivo. L’inflazione continua a mantenersi nel complesso sotto controllo, anche se cominciano ad emergere in Eurozona segnali di relativa tensione. In tale quadro macroeconomico, si ritiene che la BCE, pur nell’attuale contesto di crisi finanziaria, possa intervenire prima della fine dell’anno con un ultimo rialzo, di 25 punti base, del tasso di policy (attualmente attestato sul 4%), mentre dal 2008 dovrebbe concludersi la fase di rialzo dei tassi. Roma, 16 ottobre 2007 Il Presidente DIETER RAMPL I riflessi della crisi dei mercati, tuttavia, anche se a livello reale si ritiene possano essere solo marginalmente negativi nei principali paesi di Eurozona, a livello di profittabilità bancaria potrebbero risentirsi già sui conti di quest’anno. Dal lato dei volumi, di impiego in particolare, si potrebbe registrare un rallentamento della crescita dei prestiti alle imprese, in parte in conseguenza di un ridimensionamento dei piani di investimento, mentre lo spread dei tassi bancari (tasso prestiti meno tasso depositi) dovrebbe continuare a fornire un contributo positivo alla crescita del margine d’interesse, in Italia in particolare, in misura molto più contenuta in Austria e Germania. Ma l’impatto maggiore della crisi potrebbe manifestarsi dal lato degli altri ricavi, con una crescita nel 2007 molto più contenuta rispetto a quella registrata nei due anni passati, non solo in Italia ma anche in Austria e Germania. Complessivamente il margine d’intermediazione del sistema bancario dei tre paesi dovrebbe comunque confermarsi in crescita nell’esercizio, anche se in rallentamento rispetto al 2006. Nonostante il contesto delineato il Gruppo conferma gli obiettivi prefissati a inizio anno e già raggiunti nel primo semestre. È naturale che ci si possa attendere un certo rallentamento nella generazione di ricavi, in modo particolare nel terzo trimestre, in quelle aree particolarmente esposte alla volatilità dei mercati finanziari ed alla condizione di turbolenza che si è verificata sul mercato interbancario. Ciononostante, ad oggi, l’impatto sulla profittabilità di UCI dovrebbe essere ragionevolmente limitato, sia in termini di aree di business coinvolte, sia in termini di effetti sul Gruppo. Nel medio periodo, la gestione continuerà ad essere volta al perseguimento di una crescita armonica ed equilibrata tramite adeguate e coerenti azioni di incremento della redditività e dell’efficienza, di contenimento del rischio, di miglioramento dell’equilibrio patrimoniale e finanziario, e di rafforzamento del grado di patrimonializzazione. Fine ultimo, la creazione di valore per gli azionisti. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L’Amministratore Delegato ALESSANDRO PROFUMO UniCredit Group · Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2007 59 Relazione Semestrale Consolidata
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Evoluzione prevedibile della gestione<br />
La crescita economica mondiale si<br />
conferma solida, nonostante le incertezze<br />
legate alla crisi dei mercati finanziari che<br />
ha caratterizzato i mesi estivi. L’impatto<br />
reale della crisi dovrebbe infatti riguardare<br />
principalmente l’economia americana e,<br />
solo indirettamente, attraverso gli effetti<br />
indotti dal rallentamento economico USA,<br />
successivamente anche Eurozona. Pur in<br />
un contesto di elevata volatilità, i principali<br />
mercati azionari hanno ampiamente<br />
recuperato le forti perdite registrate a luglio<br />
e agosto, tornando a fine settembre su livelli<br />
ben superiori a quelli di fine 2006<br />
– a parte la Borsa Italiana, che non riesce<br />
ad innescare un trend positivo. L’inflazione<br />
continua a mantenersi nel complesso sotto<br />
controllo, anche se cominciano ad emergere<br />
in Eurozona segnali di relativa tensione. In<br />
tale quadro macroeconomico, si ritiene che<br />
la BCE, pur nell’attuale contesto di crisi<br />
finanziaria, possa intervenire prima della<br />
fine dell’anno con un ultimo rialzo, di 25<br />
punti base, del tasso di policy (attualmente<br />
attestato sul 4%), mentre dal 2008 dovrebbe<br />
concludersi la fase di rialzo dei tassi.<br />
Roma, 16 ottobre 2007<br />
Il Presidente<br />
DIETER RAMPL<br />
I riflessi della crisi dei mercati, tuttavia,<br />
anche se a livello reale si ritiene possano<br />
essere solo marginalmente negativi nei<br />
principali paesi di Eurozona, a livello di<br />
profittabilità bancaria potrebbero risentirsi<br />
già sui conti di quest’anno. Dal lato<br />
dei volumi, di impiego in particolare, si<br />
potrebbe registrare un rallentamento della<br />
crescita dei prestiti alle imprese, in parte<br />
in con<strong>segue</strong>nza di un ridimensionamento<br />
dei piani di investimento, mentre lo spread<br />
dei tassi bancari (tasso prestiti meno tasso<br />
depositi) dovrebbe continuare a fornire un<br />
contributo positivo alla crescita del margine<br />
d’interesse, in Italia in particolare, in misura<br />
molto più contenuta in Austria e Germania.<br />
Ma l’impatto maggiore della crisi potrebbe<br />
manifestarsi dal lato degli altri ricavi, con<br />
una crescita nel 2007 molto più contenuta<br />
rispetto a quella registrata nei due anni<br />
passati, non solo in Italia ma anche in<br />
Austria e Germania. Complessivamente<br />
il margine d’intermediazione del sistema<br />
bancario dei tre paesi dovrebbe comunque<br />
confermarsi in crescita nell’esercizio, anche<br />
se in rallentamento rispetto al 2006.<br />
Nonostante il contesto delineato il Gruppo<br />
conferma gli obiettivi prefissati a inizio anno<br />
e già raggiunti nel primo semestre.<br />
È naturale che ci si possa attendere un certo<br />
rallentamento nella generazione di ricavi,<br />
in modo particolare nel terzo trimestre,<br />
in quelle aree particolarmente esposte<br />
alla volatilità dei mercati finanziari ed alla<br />
condizione di turbolenza che si è verificata<br />
sul mercato interbancario. Ciononostante,<br />
ad oggi, l’impatto sulla profittabilità di UCI<br />
dovrebbe essere ragionevolmente limitato,<br />
sia in termini di aree di business coinvolte,<br />
sia in termini di effetti sul Gruppo. Nel medio<br />
periodo, la gestione continuerà ad essere<br />
volta al perseguimento di una crescita<br />
armonica ed equilibrata tramite adeguate e<br />
coerenti azioni di incremento della redditività<br />
e dell’efficienza, di contenimento del rischio,<br />
di miglioramento dell’equilibrio patrimoniale<br />
e finanziario, e di rafforzamento del grado<br />
di patrimonializzazione. Fine ultimo, la<br />
creazione di valore per gli azionisti.<br />
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE<br />
L’Amministratore Delegato<br />
ALESSANDRO PROFUMO<br />
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