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16.01.2013 Views

Relazione Semestrale Consolidata Relazione sulla gestione Altre informazioni (segue) – fissato dalla banca Centrale Russa all’11% per i membri del sistema di assicurazione obbligatoria sui depositi, cui appartiene IMB) e di supportare la strategia di crescita organica adottata per la banca, IMB – di cui BA-CA detiene l’intero capitale sociale - ha deliberato nello scorso mese di maggio un aumento di capitale di US$ 300 milioni che è stato integralmente sottoscritto da BA-CA. nel mese di agosto. L’aumento di capitale sosterrà l’ambiziosa strategia di crescita di IMB, con l’obiettivo, tra gli altri, di rafforzare ulteriormente la sua attività nei segmenti Retail e SME, di aumentare la sua presenza nella regione e di espandere la propria rete distributiva dalle attuali 55 filiali a 74 a fine 2007 e a 103 nel 2008. SPAGNA – BANCO SABADELL Nello scorso mese di maggio UniCredit ha acquistato una quota pari al 4% del capitale sociale di Banco Sabadell per un importo pari a circa 416 milioni di euro. Tale investimento rafforza l’eccellente relazione sviluppata dai due Gruppi che ha già portato alla firma di un accordo commerciale tra Banco Sabadell (Solbank) e HVB per la reciproca promozione, nel proprio paese di riferimento, di prodotti e servizi dell’altra banca. Banco Sabadell e UniCredit stanno inoltre attivamente verificando opportunità di sviluppo di ulteriori accordi di cooperazione in altre aree con l’obiettivo di massimizzare la creazione di valore per i rispettivi azionisti. L’investimento effettuato da UniCredit nel capitale di Banco Sabadell è da considerarsi unicamente come un investimento finanziario. 48 Fusione tra UniCredit e Capitalia Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit., con delibera assunta nella riunione del 20 maggio 2007, ha avviato il progetto di aggregazione tra il Gruppo UniCredit ed il Gruppo Capitalia quale passo naturale verso l’ulteriore sviluppo del Gruppo dopo l’integrazione con Bayerische Hypo- und Vereinsbank A.G. (“HVB”). Analoga decisione è stata assunta dal Consiglio di Amministrazione di Capitalia S.p.A. (“Capitalia”) nella stessa data. Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2007 · UniCredit Group In data 30 luglio 2007 le Assemblee dei Soci di UniCredit e di Capitalia, in seduta straordinaria, hanno approvato tale aggregazione attuata mediante la fusione per incorporazione di Capitalia in UniCredit. (“Fusione”) al fine di consolidare la posizione di UniCredit in uno dei mercati di riferimento, quello italiano, e l’attivazione di ulteriori opzioni di crescita - nel mercato italiano stesso e negli altri mercati europei - grazie all’incremento della scala delle fabbriche prodotto ed all’accresciuta solidità finanziaria. Il 1° ottobre 2007 ha acquisito efficacia la Fusione, a seguito dell’iscrizione presso i competenti uffici del Registro delle Imprese dell’atto di fusione sottoscritto tra Capitalia ed UniCredit il 25 settembre 2007. MOTIVAZIONI DELL’OPERAZIONE Il progetto di aggregazione del Gruppo Capitalia ha l’obiettivo strategico di crescere ulteriormente anche attraverso operazioni “non-organiche” secondo due direttrici complementari fra loro: • consolidamento nei mercati di riferimento – Italia, Germania, Austria, Europa Centrorientale - in modo da rafforzare il posizionamento di UniCredit nei mercati in cui quest’ultimo è già presente, beneficiando di economie di scala sia dal lato della produzione che dal lato della distribuzione; • crescita in nuovi mercati, per conseguire nuove economie di scala dal lato della produzione e creare nuove importanti opzioni strategiche di crescita a livello globale. La Fusione appare sicuramente coerente con la prima direttrice di sviluppo, la crescita domestica, ma consentirà anche l’attivazione di ulteriori opzioni di crescita tanto nel mercato italiano quanto negli altri mercati europei, grazie all’ incremento della scala delle fabbriche prodotto ed all’accresciuta dimensione. Il gruppo post-fusione beneficerà di una distribuzione geografica altamente diversificata con (sulla base dei dati al 31 dicembre 2006): • 4 mercati di riferimento (in Italia con una quota di mercato del 16%, in Germania con una quota del 5%, in Austria con una quota del 19% e nell’Europa Centro Orientale (CEE), con presenza in 17 paesi - doppia rispetto al concorrente più prossimo in termini di totale attivo); • oltre il 50% dei ricavi combinati realizzati fuori dall’Italia; e di un business mix ben bilanciato: • significativa esposizione verso il business retail (37% dei ricavi); • incremento dimensionale nei business globali (Markets & Investment Banking e Private Banking & Asset Management rappresentanti rispettivamente il 14% e l’11% dei ricavi); • importante contributo del Corporate e dell’area CEE (20% e 18% dei ricavi, rispettivamente). Nel mercato italiano, la Fusione permetterà, innanzi tutto, ad UniCredit di rafforzare la propria rete distributiva, incrementando la quota di mercato in regioni economicamente attraenti dove UniCredit è oggi relativamente meno rappresentato (Lombardia, Lazio, Sicilia, Puglia), consentendo di stabilire

una presenza più bilanciata sul territorio nazionale. In particolare, la quota di mercato di UniCredit, misurata in termini di numero di sportelli bancari, passerebbe dal 5% al 9% in Lombardia, dall’8% al 27% nel Lazio, dal 4% al 30% in Sicilia e dall’8% al 13% in Puglia. In seguito alla Fusione, gli sportelli del Gruppo sarebbero quasi equamente distribuiti fra Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole. L’aggregazione con Capitalia determinerà, inoltre, un rafforzamento della posizione di UniCredit in alcuni business specialistici. Nel leasing, la quota di mercato (misurata in termini di portafoglio in essere) in Italia crescerà dal 13% al 21%, nel factoring dal 6% al 12% (quota di mercato misurata in termini di valore dei crediti scontati), nella bancassicurazione dal 12% al 18% (quota di mercato misurata in termini di premi stipulati). UniCredit incrementerà, inoltre, significativamente la propria rete di promotori finanziari, il cui numero aumenterà da circa 1.900 a oltre 3.000, e acquisirà una posizione di leadership nell’online banking, grazie all’integrazione di Fineco Bank, leader di mercato. Infine, l’integrazione genererà economie di scala nei business di produzione. Nell’asset management, l’attivo gestito crescerà di oltre euro 30 miliardi raggiungendo un totale di euro 156 miliardi, pari a circa il 28% del totale attivo gestito del Gruppo in Italia ante fusione e a circa il 17% dell’attivo gestito sul mercato italiano. I ricavi relativi all’attività di large corporate e investment banking cresceranno - sulla base delle segmentazioni attuali di UniCredit e Capitalia - di circa il 25%, passando da euro 3,2 miliardi a euro 4,0 miliardi. Le competenze specialistiche sviluppate da Capitalia su alcuni segmenti di business, quali ad esempio la finanza strutturata ed i finanziamenti agevolati, arricchiranno il know-how di Gruppo e potranno essere ulteriormente valorizzate su scala europea. L’adozione di un’organizzazione distributiva regionale successivamente alla Fusione, come descritto più avanti, faciliterà inoltre l’aggregazione di banche locali. In ambito internazionale, l’accresciuta scala nei business di produzione aumenterà la possibilità di generare economie di scala in tali business e di proporsi come polo aggregante sul mercato globale. UniCredit manterrà, infatti, il proprio profilo spiccatamente europeo, con più del 50% dei ricavi del Gruppo riveniente dalla fusione ancora generati nei mercati extra-italiani. UniCredit diventerà la terza banca europea per capitalizzazione di mercato e la prima nell’eurozona (sulla base della capitalizzazione di mercato al 20 maggio 2007, data in cui i Consigli di Amministrazione di UniCredit e Capitalia hanno approvato la fusione). Tale dimensione consentirà di negoziare eventuali ulteriori aggregazioni con operatori anche internazionali da una posizione di maggior forza, garantendo nel contempo maggiore solidità finanziaria. La combinazione con Capitalia, consentirà, inoltre, al Gruppo UniCredit di aumentare il peso della contribuzione del business retail ai propri ricavi, conferendo ulteriore stabilità al suo conto economico. DETTAGLI E TEMPISTICA DELL’OPERAZIONE Nella ricordata data del 30 luglio 2007 l’Assemblea straordinaria dei Soci di UniCredit, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Capitalia in UniCredit. Il rapporto di concambio delle azioni è stato fissato in n. 1,12 nuove azioni ordinarie di UniCredit per ciascuna azione ordinaria di Capitalia. In relazione alla Fusione, l’Assemblea straordinaria di UniCredit ha, altresì, approvato: a. un aumento di capitale sociale scindibile per massimi nominali euro 1.473.547.088 mediante emissione di massime 2.947.094.176 azioni ordinarie di nominali 0,50 ciascuna, al servizio del concambio delle azioni ordinarie di Capitalia S.p.A., in circolazione alla data di efficacia della fusione; b. quattro aumenti di capitale sociale scindibili con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, ottavo comma, del Codice Civile per un importo nominale massimo complessivo di 17.731.028 (pari a n massime 35.462.056 azioni ordinarie) al servizio dell’esercizio di nuovi diritti di sottoscrizione UniCredit da assegnare in sostituzione di un egual numero di Warrants a suo tempo attribuiti gratuitamente a dipendenti del Gruppo Capitalia, di Fineco Group e alla rete di promotori di FinecoBank, non ancora esercitati alla data di efficacia della fusione. Il progetto di fusione per incorporazione in UniCredit di Capitalia è stato approvato nella stessa data del 30 luglio 2007 anche dall’assemblea straordinaria di quest’ultima. Agli azionisti di Capitalia che non hanno concorso alla deliberazione di fusione spettava il diritto di recesso ai sensi degli articoli 2437 e seguenti del codice civile - ad un valore di liquidazione delle azioni Capitalia pari a 7,015 per ciascuna azione - in quanto lo statuto di UniCredit prevede che nessun avente diritto al voto può esercitarlo per un quantitativo di azioni superiore al 5% del capitale sociale. In merito, si segnala che l’ammontare complessivo delle azioni Capitalia per le quali è stato legittimamente esercitato il diritto di recesso è stato di 82.702.150 azioni (pari al 3,17% del capitale sociale di Capitalia), alla data del 18 settembre 2007. Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit nella sua seduta del 18 settembre 2007 ha deliberato di non sottoporre all’Assemblea UniCredit Group · Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2007 49 Relazione Semestrale Consolidata

una presenza più bilanciata sul territorio<br />

nazionale. In particolare, la quota di mercato<br />

di UniCredit, misurata in termini di numero di<br />

sportelli bancari, passerebbe dal 5% al 9% in<br />

Lombardia, dall’8% al 27% nel Lazio, dal 4%<br />

al 30% in Sicilia e dall’8% al 13% in Puglia.<br />

In seguito alla Fusione, gli sportelli del Gruppo<br />

sarebbero quasi equamente distribuiti fra<br />

Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole.<br />

L’aggregazione con Capitalia determinerà,<br />

inoltre, un rafforzamento della posizione di<br />

UniCredit in alcuni business specialistici.<br />

Nel leasing, la quota di mercato (misurata<br />

in termini di portafoglio in essere) in Italia<br />

crescerà dal 13% al 21%, nel factoring<br />

dal 6% al 12% (quota di mercato misurata<br />

in termini di valore dei crediti scontati),<br />

nella bancassicurazione dal 12% al 18%<br />

(quota di mercato misurata in termini di<br />

premi stipulati). UniCredit incrementerà,<br />

inoltre, significativamente la propria rete di<br />

promotori finanziari, il cui numero aumenterà<br />

da circa 1.900 a oltre 3.000, e acquisirà<br />

una posizione di leadership nell’online<br />

banking, grazie all’integrazione di Fineco<br />

Bank, leader di mercato.<br />

Infine, l’integrazione genererà economie di<br />

scala nei business di produzione. Nell’asset<br />

management, l’attivo gestito crescerà di oltre<br />

euro 30 miliardi raggiungendo un totale di<br />

euro 156 miliardi, pari a circa il 28% del<br />

totale attivo gestito del Gruppo in Italia ante<br />

fusione e a circa il 17% dell’attivo gestito<br />

sul mercato italiano. I ricavi relativi all’attività<br />

di large corporate e investment banking<br />

cresceranno - sulla base delle segmentazioni<br />

attuali di UniCredit e Capitalia - di circa il<br />

25%, passando da euro 3,2 miliardi a euro<br />

4,0 miliardi. Le competenze specialistiche<br />

sviluppate da Capitalia su alcuni segmenti<br />

di business, quali ad esempio la finanza<br />

strutturata ed i finanziamenti agevolati,<br />

arricchiranno il know-how di Gruppo e<br />

potranno essere ulteriormente valorizzate su<br />

scala europea.<br />

L’adozione di un’organizzazione distributiva<br />

regionale successivamente alla Fusione,<br />

come descritto più avanti, faciliterà inoltre<br />

l’aggregazione di banche locali.<br />

In ambito internazionale, l’accresciuta<br />

scala nei business di produzione<br />

aumenterà la possibilità di generare<br />

economie di scala in tali business e<br />

di proporsi come polo aggregante sul<br />

mercato globale. UniCredit manterrà,<br />

infatti, il proprio profilo spiccatamente<br />

europeo, con più del 50% dei ricavi del<br />

Gruppo riveniente dalla fusione ancora<br />

generati nei mercati extra-italiani.<br />

UniCredit diventerà la terza banca<br />

europea per capitalizzazione di mercato<br />

e la prima nell’eurozona (sulla base<br />

della capitalizzazione di mercato al 20<br />

maggio 2007, data in cui i Consigli di<br />

Amministrazione di UniCredit e Capitalia<br />

hanno approvato la fusione). Tale dimensione<br />

consentirà di negoziare eventuali ulteriori<br />

aggregazioni con operatori anche<br />

internazionali da una posizione di maggior<br />

forza, garantendo nel contempo maggiore<br />

solidità finanziaria.<br />

La combinazione con Capitalia, consentirà,<br />

inoltre, al Gruppo UniCredit di aumentare il<br />

peso della contribuzione del business retail<br />

ai propri ricavi, conferendo ulteriore stabilità<br />

al suo conto economico.<br />

DETTAGLI E TEMPISTICA<br />

DELL’OPERAZIONE<br />

Nella ricordata data del 30 luglio 2007<br />

l’Assemblea straordinaria dei Soci di<br />

UniCredit, ha approvato il progetto di fusione<br />

per incorporazione di Capitalia in UniCredit.<br />

Il rapporto di concambio delle azioni è stato<br />

fissato in n. 1,12 nuove azioni ordinarie<br />

di UniCredit per ciascuna azione ordinaria<br />

di Capitalia. In relazione alla Fusione,<br />

l’Assemblea straordinaria di UniCredit ha,<br />

altresì, approvato:<br />

a. un aumento di capitale sociale scindibile<br />

per massimi nominali euro 1.473.547.088<br />

mediante emissione di massime<br />

2.947.094.176 azioni ordinarie di nominali<br />

0,50 ciascuna, al servizio del concambio<br />

delle azioni ordinarie di Capitalia S.p.A.,<br />

in circolazione alla data di efficacia della<br />

fusione;<br />

b. quattro aumenti di capitale sociale<br />

scindibili con esclusione del diritto di opzione<br />

ai sensi dell’art. 2441, ottavo comma, del<br />

Codice Civile per un importo nominale<br />

massimo complessivo di 17.731.028 (pari<br />

a n massime 35.462.056 azioni ordinarie)<br />

al servizio dell’esercizio di nuovi diritti di<br />

sottoscrizione UniCredit da assegnare in<br />

sostituzione di un egual numero di Warrants<br />

a suo tempo attribuiti gratuitamente a<br />

dipendenti del Gruppo Capitalia, di Fineco<br />

Group e alla rete di promotori di FinecoBank,<br />

non ancora esercitati alla data di efficacia<br />

della fusione.<br />

Il progetto di fusione per incorporazione<br />

in UniCredit di Capitalia è stato approvato<br />

nella stessa data del 30 luglio 2007 anche<br />

dall’assemblea straordinaria di quest’ultima.<br />

Agli azionisti di Capitalia che non hanno<br />

concorso alla deliberazione di fusione spettava<br />

il diritto di recesso ai sensi degli articoli 2437<br />

e <strong>segue</strong>nti del codice civile - ad un valore di<br />

liquidazione delle azioni Capitalia pari a 7,015<br />

per ciascuna azione - in quanto lo statuto di<br />

UniCredit prevede che nessun avente diritto<br />

al voto può esercitarlo per un quantitativo di<br />

azioni superiore al 5% del capitale sociale.<br />

In merito, si segnala che l’ammontare<br />

complessivo delle azioni Capitalia per le<br />

quali è stato legittimamente esercitato il<br />

diritto di recesso è stato di 82.702.150<br />

azioni (pari al 3,17% del capitale sociale di<br />

Capitalia), alla data del 18 settembre 2007.<br />

Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit<br />

nella sua seduta del 18 settembre 2007 ha<br />

deliberato di non sottoporre all’Assemblea<br />

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