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Bilancio Semestrale consolidato<br />
Note al Bilancio Semestrale consolidato<br />
Parte E) Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura<br />
1 – Rischio di credito<br />
Nel corso del primo semestre 2007 la Capogruppo – e<br />
segnatamente la Direzione Risk Management -, nell’esercizio del<br />
ruolo che le è proprio ai sensi delle disposizioni di vigilanza ed in<br />
conformità alle regole di “governance” in essere, ha emanato le<br />
“General Group Credit Policies”, disposizioni a carattere generale in<br />
materia di esercizio dell’attività creditizia, che delineano le regole e<br />
le linee guida che devono indirizzare, disciplinare ed omogeneizzare<br />
i criteri di valutazione e gestione del rischio di credito, in linea con i<br />
principi e la “best practice” di Gruppo.<br />
Gli organi amministrativi delle Entità del Gruppo sono stati richiesti<br />
di dare attuazione a tali disposizioni e di predisporre un piano di<br />
implementazione per il recepimento dei principi in esse contenuti,<br />
partendo dall’analisi delle differenze esistenti a livello di processi e<br />
di contesti normativi, a motivo delle peculiari caratteristiche degli<br />
ordinamenti giuridici e delle culture creditizie presenti dei diversi<br />
Paesi.<br />
Ad integrazione di quanto previsto dalla Group Credit Risk Governace<br />
Guidelines per la gestione delle pratiche creditizie di rilevante entità<br />
(“Grandi Fidi”), è stato reso operativo nuovo il processo relativo al<br />
rischio Paese ed è stato introdotto quello di valutazione, misurazione<br />
e controllo del rischio di credito nei confronti della clientela Banche.<br />
Entrambi i processi sono gestiti centralmente dalla Capogruppo,<br />
al fine di garantire un approccio omogeneo di valutazione e<br />
monitoraggio (in particolare l’attribuzione del rating – Probabilità<br />
di Default e Loss Given Default – e processo di “override”) ed un<br />
maggior presidio sul rischio di concentrazione a livello di Gruppo.<br />
L’applicabilità delle disposizioni relative ai “Grandi Fidi” è stata estesa<br />
alle Istituzioni finanziarie ed ai cd. rischi Sovrani (“Sovereigns”), fino<br />
alla diramazione di specifiche disposizioni in materia.<br />
In aggiunta al processo relativo alle Banche ed al rischio Paese<br />
, sono stati completati il nuovo processo creditizio e le relative<br />
metodologie di valutazione del rischio per controparti / transazioni<br />
appartenenti ai segmenti Multinational e Global Project Finance<br />
(inclusi i sistemi di rating PD e LGD), con la finalità di assicurare<br />
un approccio omogeneo a livello di Gruppo. In particolare, per la<br />
clientela Multinational è stata definita una metodologia di analisi di<br />
bilancio comune a livello di Gruppo.<br />
È stato altresì attribuito alla neo costituita UniCredit Global Leasing il<br />
ruolo di “Sub-Holding” per le Società di Leasing del Gruppo, al fine di<br />
creare un presidio specializzato per tale tipologia di finanziamenti e di<br />
garantire sinergie a livello di Gruppo.<br />
142 Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2007 · UniCredit Group<br />
Per quanto riguarda la gestione del portafoglio “non performing” sono<br />
state definite le linee guida a livello di Gruppo per la gestione delle<br />
posizioni rischiose ed il processo di recupero crediti.<br />
Nell’ambito dell’attività di monitoraggio del portafoglio, sono stati<br />
implementati alcuni nuovi strumenti di reportistica per il sistematico<br />
controllo dei rischi del Gruppo. In aggiunta al report trimestrale sui<br />
rischi di credito oggetto di esame da parte del management nonché<br />
dei i rispettivi organi amministrativi, è stato delineato un nuovo<br />
processo per la produzione, con cadenza mensile, di informazioni<br />
sull’andamento del costo del rischio e dei relativi indici di copertura,<br />
così come sulla perdita attesa (EL), sui prestiti per i quali ci si attende<br />
un “default” e sulle migrazioni effettivamente realizzatesi relative alle<br />
principali Entità.<br />
Infine, è stata introdotta la redazione di un report trimestrale che<br />
aggrega tanto i dati relativi al rischio di credito, di mercato, operativo<br />
e altri rischi quanto dettagli sul capitale economico di Gruppo.<br />
Per quanto concerne la “compliance” a Basilea 2, sono proseguite<br />
le attività finalizzate alla definizione dei requisiti per l’utilizzo delle<br />
tecniche di mitigazione del rischio di credito (CRM), nonché delle<br />
implementazioni necessarie alla loro realizzazione.<br />
Nello specifico, in tema di “compliance” al Secondo Pilastro, sono<br />
state realizzate le prime attività del piano, in particolare la definizione<br />
delle tipologie di rischio rilevanti per il Gruppo, la stesura delle prime<br />
linee guida per un approccio comune a tale livello , lo sviluppo dei<br />
modelli di capitale economico e di misurazione dei rischi di business<br />
ed immobiliare (real estate). Queste due ultime fattispecie sono<br />
oggetto di regolare reportistica all’Alta Direzione. Inoltre, ciascuna<br />
Entità ha effettuato un’auto-valutazione per calibrare il processo<br />
di adeguatezza patrimoniale in termini di modelli di misurazione,<br />
modalità di gestione del capitale ed assetti organizzativi. Le attività<br />
svolte sono state oggetto di condivisione con le tutte le competenti<br />
Autorità di Vigilanza . L’approccio di Gruppo verrà esteso anche a<br />
Capitalia, ed a tale fine sono già state prodotte misurazioni dei rischi<br />
di business, real estate e di partecipazioni.<br />
Tenuto conto della prossima integrazione tra UniCredit e Capitalia,<br />
sono state avviate attività volte all’analisi dei processi e delle<br />
metodologie di gestione del rischio ed alla predisposizione di<br />
soluzioni intermedie, tali da consentire un progressivo allineamento di<br />
Capitalia ed una gestione delle problematiche relative al “day 1”.