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Engadin_Brosch._Sommer i f. pdf - Engadin St. Moritz

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Estate montana 2007<br />

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Paul va a fare il bagno<br />

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o un amore in <strong>Engadin</strong>a


Sibylle Berg<br />

Paul va a fare il bagno o un amore in <strong>Engadin</strong>a<br />

Il ragazzo si risvegliò, perché il silenzio che da fuori fluiva nella<br />

stanza sembrava essersi seduto sul suo petto come un grosso cane. Un<br />

giorno inutilizzato. Nuovo e insensato si trovava di fronte al letto, lo si<br />

poteva guardare e inorridire: una domenica!<br />

Erano i giorni peggiori. Milioni di persone sole, con alle spalle una<br />

settimana passata malvolentieri, nel migliore dei casi riuscivano a non<br />

pensarci, sedevano in casa, circondati solo dal ticchettio degli orologi,<br />

ed emettevano vibrazioni che si trasmettevano nell’atmosfera condensandosi<br />

in un denso sospiro, uno di quelli che restano dentro,<br />

mentre il mondo trattiene il fiato.<br />

Di lì a poco, da qualche parte dell’appartamento, un aspirapolvere<br />

si sarebbe messo al lavoro, probabilmente senza intervento umano,<br />

solo così, tanto per fare rumore e provocare quell’assoluta sensazione<br />

di sradicamento.<br />

Poi l’odore del caffé, perfino sgradevole, come faranno a berlo,<br />

quelli di sopra, è roba amara, è noioso.<br />

Il ragazzo non pensava: com’è noioso, ne avvertiva soltanto la<br />

sensazione. Il ragazzo era nell’età in cui tutto è sensazione, fin troppo.<br />

Il ragazzo si chiamava Paul e non osava chiedersi se la madre, con<br />

cui viveva da solo, avesse pensato a Paul McCartney quando gli aveva<br />

scelto il nome.<br />

Paul posò i piedi giù dal letto, su una specie di stravagante tappeto.<br />

Lavorato all’uncinetto, con diverse tonalità di grigio. Non lo sapeva, ma<br />

era certo di un fatto: non sarebbe mai diventato anziano come sua<br />

madre. Lei era di un altro pianeta, così lontana. Non sapeva come<br />

fossero le persone così. Cosa pensassero. Se avessero dei sentimenti.<br />

La madre sembrava provare alcunché solo quando raccontava<br />

dell’<strong>Engadin</strong>a, una cosa che faceva soprattutto nei fine settimana,


quando la noia ristagnava nell’appartamento come aria viziata. In quei<br />

momenti parlava delle estati in <strong>Engadin</strong>a più a se stessa che a lui<br />

medesimo. Citava luoghi come Silvaplana, Maloja, Sils, Surlej, parole<br />

senza senso, come sillabe di una poesia dadaista che al giovane non<br />

dicevano nulla e attorno alle quali la madre intesseva dei racconti dalle<br />

trame argentate. Raccontava di prati odorosi, laghi simili a specchi,<br />

profumi, calma. Un mondo in cui dominava la quiete e in cui il tempo<br />

sembrava essersi fermato. Ogni volta che la madre raccontava delle<br />

estati engadinesi, diventava triste e si guardava intorno come se avesse<br />

perduto qualcosa. Paul si chiedeva spesso perché la madre non andasse<br />

più in quei luoghi che tanto la facevano sorridere nel ricordare.<br />

La valle della felicità della madre distava solo due ore di viaggio dalla<br />

cittadina infinitamente monotona in cui vivevano. Paul non le chiedeva<br />

nulla. Come poteva parlare con la madre, così vecchia e così infelice, a<br />

cui lui sembrava non bastare più come persona? Lei voleva un uomo.<br />

Paul non ricordava le vacanze estive, la spensieratezza di allora gli<br />

sembrava lontana come i piedi sul tappeto; due salsicce crude, e mentre<br />

osservava i piedi li muoveva per assicurarsi che gli appartenevano, si<br />

chiedeva perché gli appartenevano e se fosse esistito un luogo in cui<br />

tutto sarebbe stato diverso. Un luogo, in cui sarebbe saltato giù dal<br />

letto e avrebbe saputo cosa intraprendere. Un luogo, in cui sarebbe<br />

assolutamente stato senza piedi.<br />

Quel luogo non gli veniva in mente, senza piedi non riusciva a<br />

immaginarsi nulla, però gli venne in mente una condizione: l’essere<br />

adulto, totalmente diverso dalla madre, è chiaro, e molto lontano da lei.<br />

L’aspirapolvere iniziò a lavorare, (quanto odiava le persone che,<br />

nonostante avessero il tempo di leggere un libro, oppure di lavorare<br />

all’uncinetto, dovevano per forza fare baccano. Passare l’aspirapolvere,<br />

trapanare, lavare l’auto, rasare il prato e, nel farlo si raschiavano rumorosamente<br />

la gola, tiravano su col naso, sputavano, starnutivano,<br />

facendo tremare tutto), e i piedi erano ancora sul tappeto e fuori<br />

splendeva ancora il sole ed era estate, ancora, da mesi, e di domenica<br />

era particolarmente insopportabile. Le domeniche con la pioggia e la<br />

neve potevano andare. Significava restare a letto e leggere qualsiasi<br />

cosa che fosse impegnativo. Musil, Kant, oppure Bulgakov, non importava,<br />

bastava che facesse male. Se nella vita avviene qualche sviluppo,<br />

questo non può andare che verso la semplicità. Paul non lo pensava,<br />

Paul pensava, invece: io farò qualcosa. <strong>St</strong>endersi e dormire in una<br />

tenda, dopo avere fatto il bagno, Paul diventò romantico e per un<br />

momento dimenticò se stesso. <strong>Engadin</strong>a. Quattro ore in bicicletta e ci<br />

sarebbe arrivato. Paul, che non era mai stato un uomo d’azione, lasciò<br />

l’appartamento e si avviò, con la bici, attraverso la città che dormiva<br />

nella più assoluta desolazione come non mai. Era morta. Per strada<br />

non c’era nessuno e naturalmente nessun cane abbaiava. La calura era<br />

così intensa che le case sembravano soffocare. Dovrò riflettere su questa<br />

frase, pensò Paul e avrebbe voluto ribaltarsi, lasciarsi semplicemente<br />

cadere di fianco con la bicicletta e restare disteso per terra. Un’enorme<br />

noia si era impadronita delle sue gambe.<br />

Ma perché? Perché non si divertiva? Quel divertimento che si prometteva<br />

sempre alle persone attive. Tipi sorridenti che fanno jogging<br />

mangiando gomme da masticare. Idioti che vanno a tavoletta nei<br />

boschi in mountain bike. E si tengono in forma a forza di pilates e<br />

spinning e power yoga e tutti correvano e sudavano e si tempravano,<br />

indossavano canottiere attillate, annusavano volentieri il proprio<br />

sudore, e chissà perché mai proprio le persone meno interessanti volevano<br />

a tutto spiano una vita più lunga?<br />

<strong>St</strong>rade desolate che si inerpicano su montagne desolate, sentieri<br />

scoloriti - ora vai con le droghe.<br />

Fino a quel momento, la decisione di vivere una giornata attiva<br />

non aveva portato a Paul la vera gioia. A Samedan, incorniciato da larici<br />

e laghetti di oltre settecento anni: ecco, il campo da golf più alto<br />

d’Europa, a 1738 metri sul livello del mare. E’ ciò che chiamo uno scenario<br />

ricercato, pensò Paul, e se proprio dev’essere golf, allora sia ed è<br />

meglio che accada qui. E nonostante le persone che osservava attorno


a Pontresina fossero impegnate nel nordic walking, sembrando bizzarre<br />

proprio come in pianura, in qualche modo quei vigorosi marciatori<br />

s’intonavano all’ambiente pure con i loro bastoni. Proseguì ancora<br />

senza meta superando <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong> che in estate dava l’impressione di<br />

dormire un sonno misterioso e beato, finché non ritornava la neve e le<br />

pellicce con le persone dentro, fino a un luogo che si chiamava<br />

Silvaplana, e di cui in qualche modo si ricordava, molto tranquillo,<br />

piacevolmente tranquillo, e l’aria si fece migliore, più leggera e profumata.<br />

Come un tè raffinato. Ma Paul non voleva ancora sentire nulla,<br />

né vedere i pini né pensare: tutto questo pareva il sogno di un mondo<br />

migliore.<br />

Sils, alla fine della vallata, era distesa al sole, come se a quel<br />

luogo il mondo non potesse far nulla, Paul passò davanti alla casa di<br />

Nietzsche e raggiunse un lago di cui ignorava il nome. Al centro c’era un<br />

isolotto di cui ricordava perfino il nome, Chastè, ma ancora una volta<br />

Paul si ribellò alla quiete e iniziò a montare la tenda. Vi si rannicchiò<br />

accanto, scacciava le mosche, quando si muoveva il terreno gorgogliava<br />

e l’umidità scura friggeva tra i vecchi rami. Ma la vena romantica non<br />

l’assalì. Forse sarebbe sopraggiunta se avesse nuotato un po’ nel lago.<br />

Nudo. Pensò Paul. Essere nudo lo rendeva nervoso, non riusciva a<br />

capirne la ragione.<br />

Paul nuotò ed era faticoso come andare in bicicletta o camminare,<br />

simile a qualcosa di terribile, e nuotò ancora e a un certo punto smise<br />

di percepire se stesso. L’acqua divenne più dolce e assunse un odore<br />

più gradevole, il sole divenne più tiepido, Paul dimenticò di pensare al<br />

proprio corpo, di pensare alla riva, di pensare alla domenica, si limitava<br />

ad annusare e la luce divenne dorata, fece un giro attorno al lago e ritornò<br />

indietro, e quando ebbe di nuovo la terra sotto i piedi guardò la riva:<br />

c’era una ragazza.<br />

Lo shock è una condizione che mette in pericolo.<br />

Può essere causata da:<br />

perdita di sangue e/o di liquidi<br />

dilatazione dei vasi sanguigni<br />

disturbi della funzione cardiaca<br />

Sintomi:<br />

pallore smorto<br />

freddo, tremore<br />

sudore sulla fronte<br />

irrequietezza<br />

apatia<br />

Gli venne in mente a proposito della condizione in cui si trovava.<br />

La ragazza stava in piedi vicino alla riva e guardava il lago. Paul stava in<br />

piedi nell’acqua ed era nudo. Ma dopo un attimo in cui restò pietrificato,<br />

quando osò guardare di nuovo la ragazza, Paul notò che non si<br />

era affatto accorta di lui. Guardava il lago, il sole, il riverbero della luce<br />

e pensava alle cose delle ragazze. Lei guardava, Paul rimase immobile, i<br />

minuti passavano, la sua pelle era ormai bluastra, doveva accadere<br />

qualcosa, così Paul scivolò attraverso il canneto, si scrollò i capelli come<br />

un cane e si avviò verso la tenda, tanto disinvolto com’era possibile sui<br />

rami pungenti. La ragazza aveva appoggiato la sua bicicletta a terra e<br />

fissò Paul con lo sguardo vuoto di una persona che non sapeva dove<br />

avesse già visto l’altra.<br />

Silenzio. I rami neri sotto le piante dei piedi, il costume tutto bagnato<br />

indossato in fretta e furia, l'acqua gli scorreva giù per le gambe,<br />

un po’ come farsi la pipì addosso, pelle d'oca sul petto, i capelli gocciolanti.<br />

«Paul. Andavamo a scuola insieme.»<br />

«Helena. Sì, è vero.»<br />

Paul batteva i denti. Il sole si tuffò nel lago, gli animali selvatici uscirono<br />

dal sottobosco.


Dopo altri 10 minuti di tremori e balbettamenti, la situazione non<br />

migliorò, ma perlomeno si fece meno imbarazzante. Paul si asciugò, si<br />

cambiò dietro la tenda, rifletté cosa potesse dire alla ragazza, a quel<br />

punto era già innamorato, ma naturalmente non lo sapeva, e per la<br />

prima volta pensò: non lasciarla andare, chiunque lei sia, falla rimanere<br />

qui, e si vestì e guardò le montagne, che erano diventate rosse, e<br />

ascoltò gli uccelli e l'aria era come appena lavata – e per favore per<br />

favore fa che sia ancora qui. Lei c’era ancora. Per qualche motivo c’era<br />

ancora, e il sole scomparve. Si fece un po’ freddo, più tardi, ma i due<br />

sedevano già nella tenda, spuntò la luna, e iniziarono a parlare. Prima<br />

ciascuno solo per sé, poi con la crescente sorpresa del constatare la<br />

presenza dell’altro che faceva pensieri così simili. «Quando osservo i<br />

miei genitori, naturalmente non pensano che li sto osservando, perché<br />

per loro sono il figlio che hanno fatto nascere e quindi sono solo una<br />

parte di loro, allora sento una paura terribile. Hanno un buon matrimonio.<br />

Lo dicono sempre alla gente. E se ne stanno seduti e mio padre<br />

dice: ‹Puoi passarmi il pane?›, e mia madre dice ‹Certo›. E indossano<br />

camice bianche ben stirate. E alla sera si danno un bacio sulla fronte.<br />

Io non voglio vivere così. Deve pur esserci qualcosa di più. Qualcosa di<br />

più sfrenato, di più grande. Vorrei una vita che mi faccia sentire come<br />

se stessi su una di quelle giostre, così pericolose e veloci. Vorrei una<br />

vita veloce. E ho paura che non l’avrò mai.»<br />

«Non ho mai pensato a come vorrei sentire la vita», disse Paul.<br />

«È normale», disse Helena. «I maschi non pensano mai a nulla.<br />

Agiscono e in quel caso sono già dalla parte dei vincenti, perché nella<br />

maggior parte delle situazioni non agiscono nemmeno, se ne stanno<br />

solo seduti in stanze disordinate e ascoltano la musica, facendo finta di<br />

suonare la chitarra. I maschi combinano qualcosa e poi rimangono lì, a<br />

fissare stupiti il pasticcio in cui si sono cacciati per l’ennesima volta.<br />

Hanno gli ormoni sbagliati, agiscono perché non sono capaci di pensare.»<br />

Paul aveva l’impressione di non avere mai parlato così bene con qualcuno,<br />

di non essere mai stato compreso così tanto, di non essere più<br />

solo e guardava la ragazza, non aveva mai visto qualcosa di così bello. Ma<br />

forse era solo la luce delle stelle che attraverso il tetto della tenda assumeva<br />

un colore arancione dorato, o erano gli animali che cantavano,<br />

o l’aria che era ancora così calda e diventava sempre più umida. Poi<br />

tacquero, si era fatto molto tardi. «Forse dovremmo dormire un po’»,<br />

disse Helena. Allora si distesero, la luce era solo dorata e la ragazza<br />

si addormentò, naturalmente per finta, attendeva che succedesse<br />

qualcosa. E Paul si addormentò, naturalmente per finta, attendeva<br />

il coraggio di far succedere qualcosa, e non aveva idea di cosa dovesse<br />

essere. Così cercò di avvicinare il naso ai capelli della ragazza, di prenderle<br />

in bocca i capelli, di appoggiare il viso a quello di lei, intanto<br />

Helena dormiva e si girò leggermente verso di lui, nel sonno, inequivocabile.<br />

La notte non deve finire, pensò Paul, e si sentì come se dormisse.<br />

Non poteva accadere davvero ed essere sveglio, era sdraiato e non era<br />

più solo, e sentiva dentro una tenerezza così grande da scioglierlo tutto<br />

e non riusciva a smettere di sorridere. Ma arrivò il giorno, arriva sempre,<br />

come il crepuscolo mattutino, da qualche parte il sole si levò, o il<br />

mondo si girò verso di lui, Paul non lo sapeva più, e cercò di ricordare il<br />

sole, la terra, la sua vita, e aveva dimenticato tutto. Helena giaceva tra<br />

le sue braccia. Ed era la prima volta. Quando aprì gli occhi, sorrise.<br />

«Credo che, un giorno, quando vivremo una vita noiosa, come i nostri<br />

genitori, penseremo sempre a questo luogo e diventeremo tristi. Qui ci<br />

siamo regalati un ricordo stupendo.» Poi si alzò e inforcò la bicicletta.<br />

EPaul era là e voleva dirle che tutto sarebbe iniziato da quel momento.<br />

Ma forse tutto finiva quel mattino, pensò Paul, quando la sua mente fu<br />

attraversata dall’immagine della madre, con gli occhi tristi, con le storie<br />

dell’<strong>Engadin</strong>a, e per un attimo pensò che forse anche lei aveva vissuto<br />

ciò che gli era capitato quella notte, e forse le cose sacre accadono solo<br />

in luoghi sacri. «Ho pensato luoghi sacri?», pensò Paul.<br />

Erano le sei del mattino, gli uccelli già vispi, la rugiada nell’aria, e<br />

fu forse il momento più infinito della sua vita. Ma per fortuna non lo<br />

sapeva. Altrimenti come avrebbe potuto continuare a vivere?


Con questo testo inizia una serie di personalissime storie<br />

sull’<strong>Engadin</strong>a a cura di scrittrici/scrittori o giornaliste/giornalisti,<br />

che sarà proseguita ogni anno.<br />

© Katja Hoffmann, Berlin<br />

Sibylle Berg è nata a Weimar e vive a Zurigo.<br />

Finora ha pubblicato sette libri:<br />

«Ein paar Leute suchen das Glück und lachen sich tot» 1997,<br />

«Sex II» 1998, «Amerika» 1999, «Gold» 2000,<br />

«Das unerfreuliche zuerst – Herrengeschichten» 2001,<br />

«Ende gut» 2004 e «Habe ich dir eigentlich schon erzählt...<br />

Ein Märchen für alle» 2006.<br />

Le sue opere teatrali (tra cui «Helges Leben», «Hund, Mann, Frau»,<br />

«Schau, da geht die Sonne unter», «Wünsch dir was!»)<br />

vengono rappresentate in numerosi teatri della Svizzera e all’estero.<br />

www.sibylleberg.ch


I luoghi<br />

Sils<br />

La tranquillità dell’ampia pianura in cui si trova Sils, sulla riva del lago omonimo, avvolge il<br />

villaggio e i dintorni in un’atmosfera rilassante. È il punto di partenza ideale per lunghe passeggiate<br />

e gite in carrozza nell’incontaminata Val Fex. O per una crociera tra le montagne engadinesi con<br />

la linea di navigazione più alta d’Europa.<br />

Silvaplana<br />

Luogo ricco di azione sulla riva del lago di Silvaplana, ormai il paese non è più noto soltanto<br />

a velisti e windsurfer. Da alcuni anni a Silvaplana è esploso il boom di un nuovo sport di tendenza,<br />

il kitesurf. Qui il famoso vento del Maloja rende divertimento e sport un’esperienza incredibile.<br />

<strong>St</strong>.<strong>Moritz</strong><br />

La culla del turismo invernale e di numerose innovazioni pionieristiche: qui venne messo in esercizio<br />

il primo tram della Svizzera, si illuminò la prima luce elettrica della Confederazione ed<br />

ebbero luogo le uniche edizioni dei Giochi Olimpici Invernali (1928 e 1948) svoltesi nel nostro paese.<br />

Tuttavia, la mondana <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong> deve la sua origine alle sorgenti termali ferruginose che già<br />

nel XIX secolo attiravano nella valle l’alta nobiltà europea. Oggi il paese si distingue grazie ai suoi<br />

lussuosi hotel di grande tradizione, a un’architettura affascinante e a interessanti musei.<br />

Celerina<br />

Celerina sembra avere monopolizzato il sole. In nessun altro luogo della valle esso fa capolino<br />

sin dall’alba tra le cime delle montagne. E alla sera la sua ombra getta una luce scintillante sulla<br />

chiesa di San Gian, sul placido scorrere dell’Inn e sui larici secolari.<br />

Pontresina<br />

Il paese degli alpinisti. Sportivo, dinamico, in continuo movimento. E sempre a diretto contatto<br />

con la montagna. Tour alpini, escursioni, nordic walking. Sulle rocce dell’imponente massiccio<br />

del Piz Bernina e del Piz Palü o affacciandosi sulle loro cime. Ma anche sulle sponde del torrente<br />

Ova da Roseg nella Val Roseg o con vista panoramica sugli ultimi testimoni dell’era glaciale,<br />

i ghiacciai del Tschierva e del Morteratsch.<br />

Samedan<br />

Il pittoresco nucleo del villaggio è un bell’esempio di cultura valligiana e architettonica romancia<br />

tipica del luogo. La Chesa Planta è un’importante testimonianza delle influenti famiglie dei<br />

von Planta e dei von Salis. Il campo da golf di championship (18 buche), attorno al quale scorre<br />

il rinaturato Flaz Vegl, invita a vere e proprie sfide sportive.<br />

Bever<br />

L’attrazione del paese, la Via delle fiabe, è particolarmente amata dalle famiglie. Ma anche<br />

l’incantevole borgo invoglia a fermarsi. Che sia prima o dopo una passeggiata o un giro in bicicletta<br />

nella Val Bever: qui si può scegliere in tutta libertà.<br />

La Punt<br />

Da qui la <strong>St</strong>rada dell’Albula si inerpica serpeggiando sulla montagna, per poi scendere nuovamente<br />

verso Bergün. Una volta l’anno, in occasione dello slowUp Mountain Albula, la tratta<br />

è interamente riservata al divertimento non motorizzato. In direzione esattamente opposta si<br />

trova la Val Chamuera, chiusa dall’antica casa di Serlas.<br />

Madulain<br />

Tranquillo e incontaminato, Madulain si trova sulle rive dell’Inn. Sopra il piccolo villaggio di contadini<br />

engadinese troneggia la fortezza di Guardaval, ultima testimonianza di dominazioni passate.<br />

Zuoz<br />

Il nucleo di Zuoz è davvero straordinario. Case engadinesi nello stile architettonico tradizionale,<br />

meravigliosamente conservate. Qui è davvero fantastico andarsene a zonzo. Oppure si può cercare<br />

la sfida, giocando a golf sul campo a 18 buche di Zuoz-Madulain.<br />

S-chanf<br />

Porta del parco nazionale e, in passato, il paese più grande di tutta la valle. S-chanf è il punto<br />

di partenza per escursioni nella Val Trupchun ed è particolarmente amato dai visitatori, che<br />

potranno vivere un’esperienza davvero particolare ascoltando il bramire dei cervi durante la<br />

stagione degli amori in autunno e osservando altri numerosi animali.<br />

Estate montana engadinese<br />

In <strong>Engadin</strong>a, l’estate 2007 è dedicata alla montagna e alle attività alpine. Gli ospiti saranno entusiasti delle due<br />

offerte seguenti:<br />

100 anni della funicolare di Muottas Muragl<br />

Per tutta l’estate, le Bergbahnen <strong>Engadin</strong> celebreranno con diversi eventi il centenario della prima funicolare<br />

della valle. Il culmine dell’intenso programma di festeggiamenti si avrà con le manifestazioni che si terranno<br />

dall’8 al 12 agosto a Muottas Muragl.<br />

Funicolari incluse<br />

Apartire dal secondo pernottamento, alcuni hotel selezionati regaleranno ai loro ospiti i viaggi in funicolare.<br />

In questo modo sarà possibile utilizzare gratuitamente tutte le funicolari in esercizio, godendosi in<br />

spensieratezza l’estate sulle montagne engadinesi. Alcuni alberghi offrono persino il trasporto con i mezzi pubblici.


Le montagne<br />

Corvatsch<br />

Il massiccio alpino del Corvatsch/Furtschellas si innalza sui laghi dell’Alta <strong>Engadin</strong>a: da un’altezza<br />

di 3303 m si gode un panorama unico su tutta la valle superiore e sui ghiacciai delle cime<br />

circostanti. Oltre al panorama, la montagna regala grandi emozioni con il flying fox e diversi<br />

eventi, offrendo anche una pausa di freschezza nella grotta del ghiacciaio.<br />

Suggerimenti:<br />

– Via Gastronomica: un’escursione culinaria per gourmet da Furtschellas a Sils attraverso la Val Fex<br />

– Passeggiata sui laghi «Ils Lejins»: giro di 6 laghi alpini nella zona di Furtschellas<br />

– Trekking estivo con le racchette da neve: il Corvatsch invita al divertimento sulla neve anche<br />

in estate<br />

Corviglia<br />

Il paesaggio montano sopra <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong> e Celerina fa battere forte il cuore a tutti gli appassionati<br />

di rampichino e di escursioni. Numerosi sentieri di ogni livello di difficoltà attirano i visitatori con<br />

il loro meraviglioso panorama. Per chi preferisce prendersela comoda c’è inoltre la possibilità<br />

di trasportare il rampichino con la funicolare di Celerina. Da Corviglia si sale verso il celebre<br />

Piz Nair. L’ascesa sarà un’esperienza unica e, una volta in cima, a dare il benvenuto agli ospiti<br />

saranno le specialità della cucina casalinga engadinese e delle valli vicine.<br />

Suggerimenti:<br />

– Clean Energy Tour: da <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong> al Piz Nair, un’esperienza istruttiva all’insegna dell’energia,<br />

del clima e della natura<br />

– Trottinett Downhill Marguns: la discesa mozzafiato in valle è un divertimento davvero speciale<br />

per tutta la famiglia<br />

– Frischi Bike School: che si tratti di training sulla tecnica di guida oppure di gite di uno o più giorni,<br />

la bike school di Thomas Frischknecht garantisce a tutti emozionanti avventure in rampichino<br />

Muottas Muragl<br />

Il Muottas Muragl si trova nel cuore dell’Alta <strong>Engadin</strong>a ed è celebre per la sua vista sui laghi, che<br />

al tramonto appaiono immersi in una luce particolarmente calda. Già in passato il pittore Giovanni<br />

Segantini aveva immortalato questa meraviglia nelle sue opere. Inoltre vi è la possibilità di<br />

assaporare un piacevole mountain dining a 2456 m di altezza. Anche i più piccoli troveranno quello<br />

che fa per loro e potranno scatenarsi in libertà in un grande parco giochi.<br />

Suggerimenti:<br />

– Escursione notturna: nella notte di luna piena tra il 30 giugno e il 1° luglio si svolgerà un’escursione<br />

notturna sul Muottas Muragl<br />

– Mountain dining al tramonto nel ristorante alpino Muottas Muragl, aperto fino alle ore 23<br />

– Tour escursionistico alpino nella riserva degli stambecchi: lungo il sentiero degli stambecchi si sale<br />

sulla montagna di Pontresina, il Piz Languard<br />

Diavolezza<br />

Sulla Diavolezza, una vera e propria montagna delle meraviglie, non soltanto ci si immerge in un<br />

paesaggio naturale unico nel suo genere, caratterizzato da impressionanti ghiacciai, ma si vive<br />

da vicino l’ebbrezza dell’alpinismo.<br />

Oppure ci si può concedere un bagno rilassante nella Jacuzzi all’aperto, con vista sulle cime più<br />

alte delle Alpi orientali.<br />

Suggerimenti:<br />

– Escursione guidata sul ghiacciaio: in estate, dal Diavolezza ogni giorno a stretto contatto con i<br />

ghiacci perenni<br />

– Via ferrata Piz Trovat: emozionante arrampicata con panorama mozzafiato<br />

– Piz Bernina Alpin Kino: cinema all’aperto a 3000 s.l.m.<br />

Per ulteriori informazioni sulle funicolari e sulle innumerevoli possibilità di escursione e di divertimento in <strong>Engadin</strong>a,<br />

consultare il sito www.bergbahnenengadin.ch.<br />

Eventi dell’estate 2007<br />

Sport<br />

– 12 a <strong>Engadin</strong> Inline Marathon, Maloja–S-chanf 30.6.2007<br />

– Frischi Bike Challenge, Celerina 1.7.2007<br />

– 2 a Maratona ciclistica engadinese, Zernez 8.7.2007<br />

– Kitesurf Competition, Silvaplana 14.7.-15.7.2007<br />

– 37 a <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong> Gold Cup Golf Week, Samedan 17.7.-21.7.2007<br />

– 12 o Concorso ippico di <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong>, <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong> 3.8.-5.8.2007<br />

– 37 o Concorso ippico, Zuoz 10.8.-12.8.2007<br />

– <strong>St</strong>imorol <strong>Engadin</strong>wind.com, Silvaplana 10.8.-16.8.2007<br />

– Vela: Match Race, <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong> 14.8.-19.8.2007<br />

– Vela: Campionati svizzeri A-Cat e Finn, Silvaplana 19.8.-22.8.2007<br />

– Maratona di mountain bike del parco nazionale, S-chanf 25.8.2007<br />

– 28 a <strong>Engadin</strong>er <strong>Sommer</strong>lauf, Sils – Bever 26.8.2007<br />

– Vela: Campionato del mondo Fireball, Silvaplana 27.8.-1.9.2007<br />

– 3 o slowUp Mountain Albula, La Punt 2.9.2007<br />

Cultura<br />

– Resonanzen: Festival internazionale della cultura, <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong> 26.5.-3.6.2007<br />

– 8 o Festival operistico, <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong> 23.6.-7.7.2007<br />

– Giornate dedicate a Hermann Hesse, Sils 28.6.-1.7.2007<br />

– 11 o Wasserzeichen Kultur-Openair, Sils 3.7.-12.7.2007<br />

– Settimane engadinesi di musica classica 22.7.-16.8.2007<br />

– 9 a edizione delle Giornate della cultura engadinese, Zuoz 24.8.-26.8.2007<br />

– Silser Kunst und LiteraTourtage (giornate dedicate all’arte e alla letteratura), Sils 13.9.-16.9.2007<br />

– 27 o Nietzsche-Kolloquium, Sils 27.9.-30.9.2007<br />

Altre manifestazioni<br />

– Festa degli jodler della Svizzera nordorientale, <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong> 22.6.-24.6.2007<br />

– Mercato di Laret (ogni secondo giovedì del mese), Pontresina 28.6.-23.8.2007<br />

– 14. British Classic Car Meeting, <strong>St</strong>. <strong>Moritz</strong> 13.7.-15.7.2007<br />

– Mercato, Zuoz 27.7.2007<br />

– Openair Chapella, S-chanf 28.7.-29.7.2007<br />

– 6 o Nationalpark Kino Openair, Zernez 31.7.-6.8.2007<br />

– Ursus e Nadeschkin, Pontresina 18.8.2007<br />

– New Orleans Jazz Festival, Celerina 24.8.-26.8.2007<br />

Il calendario delle manifestazioni dettagliato dell’estate 2007 si trova al sito www.engadin.stmoritz.ch/events.<br />

Con riserva di modifiche.<br />

fotos: © Max Weiss; © Peter Vann (foto in bianco e nero)


Informazioni e<br />

prenotazioni:<br />

<strong>Engadin</strong>ferien<br />

Via Mezdi 3<br />

CH-7500 <strong>St</strong>.<strong>Moritz</strong><br />

Tel.: +41 81 830 00 01<br />

Fax: +41 81 830 00 09<br />

www.engadinferien.ch<br />

info@engadinferien.ch

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