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Bilancio Sociale
2010

Sede sociale:
PERGINE - Piazza Gavazzi, 5
Telefono: 0461/500111
Agenzie:
PERGINE - Piazza Serra, 7
PERGINE - Via Bellini, 21
PERGINE - Via Filzi, 1
PERGINE - Loc. Ponte Regio
Filiali:
CASTAGNÉ - Loc. Valcanover
CIVEZZANO - Via Milana, 15
FIEROZZO - Maso Ronca, 1
San Felice
MADRANO - Piazza Prada, 3
NOGARÉ - Via Scuole, 97
S. ORSOLA TERME
Loc. Pintarei, 75
TENNA - Via Alberé, 37

Indice
Presentazione ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 5
Al centro del territorio …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 7
Interviste ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 8
Identità …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 11
La Cooperazione: primo valore di identità ……………………………………………………………………………………… p. 12
Dichiarazione di identità cooperativa ……………………………………………………………………………………………………… p. 14
Valore ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 17
Il Sistema: buone imprese di rete ………………………………………………………………………………………………………………… p. 18
Il Sistema in Italia ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 19
Origine …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 21
Il Credito Cooperativo ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 22
Rerum Novarum ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 23
Cassa Rurale di Pergine: una storia diversa ……………………………………………………………………………… p. 26
Attività …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 33
Cassa Rurale di Pergine: referente primario per lo sviluppo …………………………… p. 34
Comunità locale: responsabilità sociale …………………………………………………………………………………………… p. 36
L’impegno sociale: sosteniamo e progettiamo in “rete” …………………………………………… p. 37
I premi allo studio ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 43
Concerto di Natale ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 47
La fontana di Via Maier ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 48
La Filiale di Madrano ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 49
La cooperazione con la scuola ………………………………………………………………………………………………………………………… p. 51
Soci …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 53
Soci: protagonisti e testimoni …………………………………………………………………………………………………………………………… p. 56
Numeri: chi sono i nostri Soci …………………………………………………………………………………………………………………………… p. 58
Essere Socio è una scelta responsabile …………………………………………………………………………………………… p. 60
La residenza dei nostri Soci ………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 60
La comunicazione ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 62
Le gite ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 64
Clienti ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 69
La relazione nell’era del web ……………………………………………………………………………………………………………………………… p. 70
Cooperazione Reciproca …………………………………………………………………………………………………………………………… p. 75
La forza della reciprocità …………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 76
I progetti del 2010 ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 78
Progetto inglese ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 84
Gruppo Giovani: l’origine di un’idea ………………………………………………………………………………………………………… p. 88
I documenti che delineano la nostra identità …………………………………………………………………………… p. 92
Alcuni stralci dello Statuto ……………………………………………………………………………………………………………………………………… p. 97

“
Siamo una banca particolare,
una Banca di Credito Cooperativo
che ha il compito
di fare sviluppo,
incentivare i progetti,
assicurare alle nuove
generazioni
un patrimonio integro,
non solo di denaro.
”
Franco Senesi
PRESENTAZIONE

6 | Bilancio Sociale 2010

Al centro del territorio
C
ari Soci,
la Cassa Rurale di Pergine ha festeggiato da poco i 90 anni di vita.
Farne memoria è stata per noi occasione di orgoglio e di riflessione.
Orgoglio perché, soprattutto nella giornata del 2 maggio quando abbiamo
consegnato la fontana di Via Maier, ho visto tutta la nostra città unita in un
momento tra i più partecipati degli ultimi anni. Ed è significativo davvero
che sia stata proprio la Cassa Rurale a creare i presupposti perché tante
persone potessero stare bene insieme. Riflessione perché ricordare ci ha
permesso in un certo modo di ricomprendere la nostra identità di banca
particolare, diversa, una banca di Credito Cooperativo, ovvero una Banca
che ha il dovere di:
• porsi al servizio dell’economia reale, sostenendo progetti di sviluppo e
di crescita;
• incentivare le iniziative a sostegno sociale, a tutela della comunità e del
territorio, veicolando attenzione alla salute, alla previdenza, all’ambiente,
alla formazione, alla cultura;
• promuovere la creazione di una rete di rapporti e di forme di reciprocità,
di sostegno, di mutualismo;
• preservare i valori della fiducia e del localismo secondo i principi espressi
dal nostro essere impresa cooperativa.
Valori che ci mettono ancora una volta al centro del territorio e che ci fanno
capire che siamo ancora sulla strada giusta. Attraverso questa nuova edizione
del Bilancio Sociale, la dodicesima, vogliamo aumentare il livello informativo,
comunicando i principi che sono alla base della nostra forza che
si traducono, anche attraverso l’Associazione Cooperazione Reciproca Pergine,
in progetti di sostegno e sviluppo che coinvolgono soggetti diversi quali
l’impresa, la famiglia, il mondo delle associazioni. �
Il presidente
Franco Senesi
PRESENTAZIONE
Bilancio Sociale 2010 | 7

PRESENTAZIONE
Interviste
8 | Bilancio Sociale 2010
FRANCO SENESI
Presidente Cassa Rurale di Pergine
Perché il Bilancio Sociale è importante per
la comunità perginese? E per la Cassa Rurale?
Perché è importante che la comunità conosca attraverso
il Bilancio Sociale non solo le iniziative che la Cassa Rurale
ha sostenuto o delle quali è stata promotrice, ma anche
tutta una serie di ricadute sociali che il lavoro della Cassa
Rurale produce: dai dipendenti ai fornitori.
Attraverso la presentazione del Bilancio Sociale si ha modo
di verificare se il proprio comportamento è migliorabile
individuando ambiti di crescita ulteriore da applicare nelle
stagioni successive.
MAURO DE MANINCOR
Direttore Cassa Rurale di Pergine
Cosa rappresenta il Bilancio Sociale?
La consapevolezza che quello che abbiamo messo
in campo è interessante e utile. Può essere sicuramente
un’opportunità per i giovani, ma anche
per i meno giovani conoscere quello che la Cassa Rurale
mette a disposizione della comunità. Credo che per
un socio sapere che parte delle risorse finanziarie
che la banca implementa da attività d’impresa viene
riversata sul territorio, per interventi di vario tipo,
sia motivo di soddisfazione. L’impresa non guarda solo
all’utile e al profitto ma reinveste parte di quel guadagno
a vantaggio di tutti.

CARLA ZANELLA
Cooperazione Reciproca Pergine
In un periodo di crisi come quello che stiamo
vivendo, che effetti può avere sulla comunità
il Bilancio Sociale?
Il Bilancio Sociale, per un’azienda come la nostra,
ha un’importanza rilevante soprattutto in un periodo di
crisi, come quello che stiamo vivendo.
La Cassa Rurale ha prima di tutto la responsabilità di
realizzare il proprio Bilancio Sociale nell’attività che svolge
quotidianamente con i propri Soci e Clienti dando sostegno,
collaborazione e creando fiducia.
La nostra Cassa inoltre mette in campo una serie
di iniziative per favorire lo sviluppo e il benessere della
Comunità con l’obiettivo di costruire il bene comune.
CARLO BORZAGA
Docente all’Università di Trento e Presidente Euricse
Bilancio economico o Bilancio Sociale?
Il bilancio economico non esprime tutto ciò che viene fatto
dalla banca. Il Bilancio Sociale aumenta il livello
informativo, comunica identità e testimonia l’azione e il
sostegno concreto che l’azienda, in questo caso la Cassa
Rurale, mette in campo a favore del territorio. Identità e stile
gestionale che portano a fare scelte e realizzare iniziative
che meritano di essere raccontate. Fare un bilancio di
queste attività è un dovere di trasparenza e di coerenza.
PRESENTAZIONE
Bilancio Sociale 2010 | 9

“
Cooperazione
significa comunità.
Spetta a noi fare in modo
che questo concetto trovi
una concreta declinazione.
”
Franco Senesi
IDENTITÀ

IDENTITÀ
La Cooperazione
Primo valore di identità
12 | Bilancio Sociale 2010
L a
Cassa Rurale di Pergine si fonda sui principi della Cooperazione
che definiscono la sua identità.
COSA VUOL DIRE COOPERAZIONE?
La Cooperazione è una ricchezza. Una ricchezza non solo materiale, ma soprattutto
espressione di valori: la solidarietà, la partecipazione democratica,
il forte senso di appartenenza alla propria terra e alla propria comunità che
si esprime nella grande diffusione dell’associazionismo e del volontariato
sociale.
Questi valori, coltivati e trasmessi di generazione in generazione, sono diventati
il segno distintivo delle nostre comunità.
Perché la storia delle nostre comunità è stata scritta, per una certa parte,
anche dal mondo cooperativo.

Sono ormai lontani i tempi del pionierismo, ma resta viva l’eco di quelle
esperienze eroiche, con le loro difficoltà, con le tragedie delle due guerre,
con le ostilità subite durante il Ventennio, ma anche con le sfide della ricostruzione
e i successi ottenuti nel periodo dello sviluppo economico conseguente
alla conquista dell’Autonomia.
È dunque un percorso che ha legato sempre più la Cooperazione trentina
agli artefici del nostro sviluppo. Oggi più che mai occorre dunque operare
per rendere ancora più solidi quei principi sui quali si fonda l’esperienza
cooperativa.
I PRINCIPI DEI PRIMI COOPERATORI
Fin dalle sue origini il movimento cooperativo ha sancito la propria identità
come associazione di persone retta dall’unanime volontà di perseguire
obiettivi economici, sociali e culturali in base a specifici criteri etici.
Già nel 1844, infatti, i pionieri di Rochdale, fondatori della prima impresa
cooperativa, definirono quella che oggi viene ricordata come la versione originaria
dei principi cooperativi. In sintesi, i ventotto tessitori inglesi ritennero
che, nella cooperativa di consumo da loro avviata, l’attività dei soci dovesse
ispirarsi a dei principi basilari:
• l’adesione volontaria dei soci;
• il controllo democratico da parte dei soci (una testa, un voto);
• la pratica del ristorno o distribuzione degli utili ai soci in proporzione alle
transazioni con la cooperativa effettuate da ciascuno di loro;
• l’interesse limitato alle quote sociali;
• la neutralità politica.
Tali indicazioni furono poi adottate come linee guida dalle imprese cooperative
che ben presto iniziarono a diffondersi nel resto d’Europa.
Nella storia del movimento cooperativo internazionale, i principi dei pionieri
di Rochdale sono stati più volte aggiornati, modificati e adattati ai diversi bisogni
che qualificano le realtà cooperative a seconda del Paese e della cultura
d’appartenenza, fino a diventare, nel 1995, una “Dichiarazione d’identità
cooperativa” (Congresso dell’Alleanza cooperativa internazionale - Manchester
20-22 settembre 1995).
Tali valori distintivi del movimento cooperativo internazionale rappresentano
elementi integranti dell’essere e dell’agire etico anche della Cooperazione
trentina, la quale nel giugno del 2008 ha definito la propria “Carta
dei valori della Cooperazione trentina” ovvero uno strumento che consente
di orientare con trasparenza e con autorevolezza il sistema cooperativo
trentino rendendo espliciti gli impegni che ispirano gli statuti sia
delle singole cooperative, sia dei consorzi, sia della Federazione Trentina
della Cooperazione, nel rispetto degli insegnamenti del pensiero sociale
cristiano. �
IDENTITÀ
Bilancio Sociale 2010 | 13

IDENTITÀ
Dichiarazione
di identità cooperativa
Manchester 20-22 settembre 1995
DEFINIZIONE
Una cooperativa è un’associazione autonoma di
persone che si uniscono volontariamente per
soddisfare i propri bisogni economici, sociali e
culturali e le proprie aspirazioni attraverso la
creazione di un’impresa a proprietà comune,
controllata democraticamente.
VALORI
Le cooperative si fondano sui valori dell’aiuto reciproco,
della responsabilità, della democrazia,
dell’uguaglianza, dell’equità e della solidarietà.
Fedeli allo spirito dei padri fondatori (i probi pionieri
di Rochdale), i soci delle cooperative aderiscono
ai valori etici dell’onestà, della trasparenza,
della responsabilità sociale, della solidarietà e
dell’altruismo.
PRINCIPI
I principi cooperativi sono linee guida attraverso
le quali le cooperative mettono in pratica i propri
valori:
1° principio: adesione libera e volontaria. Le cooperative
sono organizzazioni volontarie, aperte a
tutte le persone in grado di utilizzarne i servizi offerti
e che ne accettano le responsabilità derivanti
dall’appartenenza, senza discriminazioni sessuali,
sociali, razziali, politiche o religiose.
2° principio: controllo democratico esercitato
dai soci, la vendita in contanti, lo sviluppo dell’educazione
cooperativa. Le cooperative sono
organizzazioni democratiche controllate dai
propri soci, i quali partecipano attivamente alla
definizione delle politiche e all’assunzione delle
relative decisioni. Gli uomini e le donne eletti
come rappresentanti sono responsabili nei confronti
dei soci. Nelle cooperative di primo grado
i soci hanno uguale diritto di voto (una testa, un
voto); le cooperative di altro grado sono anch’esse
organizzate in maniera democratica.
3° principio: partecipazione economica dei soci.
I soci contribuiscono equamente al capitale delle
proprie cooperative e lo controllano democrati-
14 | Bilancio Sociale 2010
camente. Almeno una parte di questo capitale è,
di norma, di proprietà comune della cooperativa.
I soci percepiscono, generalmente, una remunerazione
limitata sul capitale sottoscritto quale
condizioni per la loro adesione. Essi destinano gli
utili ad alcuni o a tutti i seguenti scopi:
• sviluppo della propria cooperativa, possibilmente
attraverso la costituzione di riserve di
cui almeno una parte dovrebbero essere indivisibili;
• erogazione di benefici ai soci in proporzione
all’attività intrattenuta con la cooperativa;
• sostegno di altre attività approvate dalla compagine
sociale.
4° principio: autonomia e indipendenza. Le cooperative
sono organizzazioni autonome, di mutua
assistenza, controllate dai propri soci. La sottoscrizione
di accordi con altre organizzazioni (inclusi
i governi) o la ricerca di capitali da fonti
esterne deve essere fatta in maniera da garantire
il controllo democratico da parte dei soci e
salvaguardando l’indipendenza della cooperativa
stessa.
5° principio: educazione, formazione e informazione.
Le cooperative assicurano ai loro soci, ai
rappresentanti eletti, ai dirigenti e al personale dipendente,
l’educazione e la formazione necessarie
affinché essi siano in grado di contribuire in
maniera efficace allo sviluppo della cooperativa.
Le cooperative devono tener informata l’opinione
pubblica, in modo particolare i giovani e gli opinion
leader, sulla natura e sui vantaggi della cooperazione.
6° principio: cooperazione tra cooperative. Per
dare un servizio migliore ai propri soci e per
rafforzare il movimento cooperativo, le società
coope rative collaborano tra di loro attraverso
strutture locali, regionali, nazionali e internazionali.
7° principio: impegno verso la collettività. Le
cooperative contribuiscono allo sviluppo durevole
delle proprie comunità attraverso le politiche
approvate dai propri soci.

“
Le cooperative
si fondano sui valori
dell’aiuto reciproco,
della responsabilità,
della democrazia,
dell’uguaglianza,
dell’equità
e della solidarietà.
”
Bilancio Sociale 2010 | 15

“
Obiettivo del credito
cooperativo è produrre
utilità e vantaggi,
è creare valore
economico, sociale
e culturale, a beneficio dei soci
e della comunità locale,
è fabbricare fiducia.
”
Carta dei Valori
VALORE

VALORE
Il Sistema
Buone imprese di rete
18 | Bilancio Sociale 2010
L
a Cassa Rurale di Pergine è parte integrante del Sistema delle
Banche di Credito Cooperativo.
Le Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali (BCC-CR) sono
società cooperative per azioni, mutualistiche e locali, sostenute dal principio
“una testa un voto”, concrete espressioni dei principi della democrazia
economica.
Le BCC-CR, ieri come oggi, sono impegnate a essere:
• Buone banche, garantendo la solidità e l’efficienza dell’impresa, controllando
e gestendo i rischi, realizzando un’organizzazione idonea, assicurando
un’offerta competitiva;
• Buone cooperative, con un’identità comune e condivisa, sostenendo la
partecipazione reale dei soci, creando relazioni qualitativamente elevate
con tutti i propri interlocutori, aiutando a sviluppare il territorio in cui
hanno sede, creando fiducia nella comunità;
• Buone imprese di rete, condividendo, in autonomia, valori, cultura, strategie,
un sistema organizzativo, una modalità di comunicare, una continuità
operativa per essere sempre più efficienti e competitive sul mercato. �
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Il Sistema
In Italia
I
n Italia operano oltre 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse
Rurali che danno vita a un unico sistema organizzativo, noto come
Credito Cooperativo: attraverso questa rete, il localismo trova una
sintesi più alta e in grado di competere a tutti i livelli.
A dicembre 2010 si registrano 415 BCC (pari al 54,4 per cento del totale
delle banche operanti in Italia), con 4.375 sportelli (pari al 13,0 per cento
del sistema bancario). Gli sportelli sono cresciuti di 130 unità negli ultimi
dodici mesi (+3,1 per cento), a fronte della riduzione registrata nel sistema
bancario complessivo (-1,1 per cento). Le BCC-CR rappresentavano ancora
l’unica presenza bancaria in 558 comuni italiani, mentre in altri 479 comuni
avevano un solo concorrente. Alla stessa data, le BCC operavano in 101
province. Il numero complessivo dei clienti delle BCC-CR era pari a oltre
5,7 milioni.
I dipendenti erano circa 32.000 unità. Ad essi vanno aggiunti gli oltre 4.400
dipendenti di Federazioni Locali, società del GBI, Casse Centrali e organismi
consortili. Il numero dei soci era pari a fine anno a 1.069.913 unità, con un
incremento sui dodici mesi del 5,8 per cento.
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Le BCC sono banche locali, radicate sul territorio. Questo vuol dire che le
loro radici e la loro vitalità nascono dal territorio e al territorio ritornano.
In Italia l’articolazione locale del sistema del credito, in linea generale, si
adatta alla struttura produttiva del Paese, il cui dinamismo è garantito soprattutto
da imprese di piccola o media dimensione (il 98,12 per cento
delle imprese italiane ha meno di 20 addetti, con una media di 3,8 addetti
per impresa). Ed è questo l’ambiente più tipico delle BCC, che tradizionalmente
hanno nelle famiglie e nella piccola e media impresa i propri interlocutori
privilegiati. �
VALORE
Bilancio Sociale 2010 | 19

“
Le Casse Rurali nacquero
nel 1883 sulla base
di un modello imprenditoriale
diverso che applicava sia
i principi dell’efficienza
che i criteri
”
della solidarietà.
ORIGINE

ORIGINE
Il Credito Cooperativo
Nascita del segno della solidarietà
22 | Bilancio Sociale 2010
Le Casse Rurali nacquero nel 1883, in un tempo nel quale soffiava
l’alito dell’incertezza e si respirava in molti campi aria di rivoluzione.
Ma sulla base di una diversa idea: quella della possibilità di praticare
nel mercato un modello imprenditoriale alternativo che applicasse non
soltanto i principi dell’efficienza, ma anche i criteri della solidarietà.
Nacquero da una necessità e da una sollecitazione.
La necessità, avvertita da molti cittadini, era quella di trovare strumenti di
riscatto dalla miseria e dall’usura; la sollecitazione veniva dalla dottrina
sociale della Chiesa, in particolare dall’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII,
che incoraggiava a dare vita a soluzioni e formule di tipo solidaristico e associazionistico
per porre rimedio alle contraddizioni e alle ingiustizie della
società di allora.
Avevano pochissimo capitale, ma potevano contare su un enorme patrimonio.
Un patrimonio, intangibile ma reale, di energie e di speranza. Che lievitò
velocemente, nonostante alcune previsioni. Nell’arco di neppure 15
anni dalla nascita della prima Cassa Rurale, quella di Loreggia, le Casse
avevano raggiunto il numero di 904. Alla fine del 1920 il numero era salito
a 3.347.
In più di 120 anni, le Casse Rurali e Artigiane, oggi Banche di Credito Cooperativo-Casse
Rurali (BCC-CR), sono diventate un sistema di banche diffuso
in tutta Italia. Un sistema valido e vitale anche nell’attuale scenario
caratterizzato da una competitività sempre più pressante; un sistema dinamico
che, oggi, attualizzando i suoi principi, interpreta la funzione di banca
di sviluppo per il territorio e risponde alle necessità economiche e sociali
delle comunità locali: dall’attenzione alle persone, ai giovani, alla crescita
delle imprese, all’attenzione alla qualità dell’ambiente e della vita, a quella
per il patrimonio storico-artistico. �

Rerum Novarum
Il recupero della dignità umana
L
a Rerum Novarum, fu scritta da Leone XIII nel 1891 per affrontare
il problema operaio. In quel periodo, con l’industrializzazione
ormai in fase avanzata, le classi sociali più deboli, gli operai e i
contadini, erano coinvolte in un processo di emarginazione mai visto prima.
E Leone XIII era molto sensibile nei confronti dell’inedita situazione; era
stato, infatti, nunzio in Belgio, dove era entrato in contatto con la vita degli
operai. Per questo, nel ’91, ritenne che la Chiesa dovesse pronunciarsi e
dare una risposta nuova a problemi nuovi.
LA RISPOSTA CHE DIEDE LEONE XIII
Secondo il Pontefice l’ambiente lavorativo riduceva l’operaio a un mero mezzo
di produzione. La miseria e lo sfruttamento privavano i lavoratori delle qualità
di soggetti e i rapporti interni all’ordine produttivo erano disumani.
IL RECUPERO DELLA DIGNITÀ DELLA PERSONA
ATTRAVERSO UN RAPPORTO DI COOPERAZIONE
Di fronte a tale estrema situazione di disagio, il marxismo rispondeva con una
soluzione radicale, da attuarsi con il divampare del conflitto e con la rivoluzione.
Per il Papa, invece, tra imprenditore e lavoratore doveva instaurarsi un
rapporto di cooperazione nel quale far emergere la dignità della persona.
RERUM NOVARUM: UN IMPULSO PER LA NASCITA DELLE CASSE RURALI
Il mondo contadino aveva bisogno di sostegno. Chi possedeva un fazzoletto
di terra, apportando innovazioni tecnologiche avrebbe potuto dar vita a una
coltura specializzata che gli avrebbe permesso di guadagnare di più. Ma le
banche non concedevano prestiti. Allora il credito venne istituito sul piano
locale, a livello comunale. Nel 1922 in Italia c’erano ormai più di 3000 Casse
Rurali, l’80 per cento delle quali cattoliche. La maggior parte di queste fondate
da preti che avevano recepito gli insegnamenti del Papa. �
ORIGINE
Bilancio Sociale 2010 | 23

Foto archivio Antonio Sartori
24 | Bilancio Sociale 2010

“
L’agricoltura
era certamente uno
dei rami portanti
dell’economia perginese,
ma la borgata aveva
una serie di risorse
estremamente rilevanti.
Andrea Leonardi
”
Bilancio Sociale 2010 | 25

ORIGINE
Cassa Rurale di Pergine
Una storia diversa
Foto archivio
Studio Paoli e
Antonio Sartori
26 | Bilancio Sociale 2010
La storia della Cassa Rurale di Pergine si differenzia dalle altre
imprese cooperative trentine. Queste ultime sono infatti nate al
tempo della cosiddetta belle époque, un periodo compreso fra la fine
dell’Ottocento e lo scoppio della Grande Guerra. Sono anni che seguono una
recessione spaventosa, la più grande crisi che il mondo occidentale abbia
conosciuto dopo l’industrializzazione, anche più grave di quella del 1929.
Verso la fine del diciannovesimo secolo, nel momento di ripresa economica,
il Trentino insieme all’area tedesca del Tirolo vive un’eccezionale fioritura
di tipo cooperativo, al punto da fare di questo contesto territoriale quello a
più forte concentrazione cooperativa di tutta Europa.
Non c’è nessun’altra regione in Europa che abbia un
numero di imprese cooperative in rapporto alla popolazione
altrettanto elevato. Anche il perginese non è
esente da questo clima favorevole ed è protagonista
di uno sviluppo indiscutibilmente elevato di diverse tipologie
di impresa cooperativa, nella borgata di Pergine
e nelle zone limitrofe. La Cassa Rurale nasce
però solo nel 1920 in un clima completamente diverso
rispetto a quello che caratterizzava gli anni di espansione
a livello mondiale della belle époque.
Fino ad allora, a Pergine c’era un mulino cooperativo
e nelle frazioni c’erano diverse Casse rurali e Famiglie
cooperative.
A Pergine c’era inoltre una piccola cassa nel ricreatorio
parrocchiale, che fungeva da serbatoio di modesta intermediazione
per coloro che frequentavano il ricreatorio.
La comunità si caratterizzava in quel momento
rispetto alle aree circostanti per non essere completamente
dipendente dal settore primario. L’agricoltura
era certamente uno dei rami portanti dell’economia
perginese, ma la borgata aveva una serie di risorse
estremamente rilevanti.
Viene ricordata in tutte le fonti e nei documenti d’archivio
l’importanza dell’artigianato e della lavorazione
del legname, con una serie di imprese dedicate
a queste attività. Generalmente, pur riconoscendone

Bilancio Sociale 2010 | 27

ORIGINE
28 | Bilancio Sociale 2010
il peso dal punto di vista economico, ma forse per una specie di reticenza
culturale, non si parla della ricaduta economica che aveva per la borgata la
presenza del manicomio provinciale, nonostante fosse un polo fondamentale
per l’indotto che creava nell’occupazione dei perginesi.
COME MAI A PERGINE LA CASSA RURALE NON VIENE FONDATA
NEGLI ANNI A CAVALLO FRA OTTOCENTO E NOVECENTO, MA NASCE
NEL PRIMO DOPOGUERRA, MOMENTO DI ENORMI DIFFICOLTÀ?
Il fatto che fossero sorte nella cintura della borgata una serie di Casse rurali
faceva sì che gli interessi dei piccoli operatori agricoli trovassero risposta
in queste società.
Ad ogni modo, nel 1920 anche Pergine si dota di una Cassa Rurale. L’artefice
è un prete, don Agostino Martinelli, un perginese con alle spalle un’esperienza
importante prima in Tesino e poi a Moena.
A guerra scoppiata torna a Pergine e avrà un ruolo fondamentale per la nascita
della Cassa Rurale, tanto che ne diventerà il primo direttore.
È un personaggio con un’indiscutibile competenza nel settore ma che, a
quanto pare, non era amato da tutta la comunità.
Infatti, quando nel 1939 un ispettore della Banca d’Italia
raccoglie una serie di testimonianze, rileva la presenza
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di due fazioni: una favorevole alla nascita della Cassa Rurale,
l’altra, composta dalla classe più abbiente, che non
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approva il progetto. Contrariamente a questa versione in-
��������������������������������� vece, nella lettera di risposta all’allora vescovo Celestino
Endrici in procinto di organizzare la sua visita pastorale
���������������������������� a Pergine, monsignor Regensburger scriveva che tutta
������������������������������� la comunità era molto unita sull’idea della Cassa Rurale.
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Difficile capire chi avesse ragione, forse un po’ tutti e due.
Probabilmente il decano, in occasione della visita del vescovo,
non poteva mostrare una comunità divisa, specialmente
considerando che all’origine della frattura poteva
esserci la figura di un sacerdote.

A sinistra il professor Andrea Leonardi,
docente all’Università di Trento.
Sua la ricerca sulla storia della Cassa Rurale
di Pergine illustrata durante un incontro
sul tema “Cassa Rurale, Banca della
Comunità” in occasione delle celebrazioni
per i 90 anni della Cassa Rurale di Pergine.
Questo è solo un aneddoto legato
alla nascita della Cassa Rurale, la
quale si trova ben presto, a meno di
un decennio dalla sua fondazione,
ad affrontare problemi ben più gravi. Gli an ni Trenta sono infatti tristemente
noti per la grande depressione a seguito della nota crisi del 1929:
è un periodo che segna la chiusura di centinaia di imprese cooperative,
ma la Cassa Rurale di Pergine è fortunatamente fra i superstiti. Tutto il territorio
circostante conosce una debacle più spaventosa dal punto di vista del
credito cooperativo: la frana che colpisce la cooperazione ha l’avvio con la
Cassa Rurale di Zivignago, che entra in difficoltà. Le motivazioni non stanno
solo nelle difficoltà di carattere congiunturale, ma perché c’è stato un episodio
di tipo criminale, con una condanna. Siamo nel 1927 e la Cassa Rurale
Pergine, attraverso il suo direttore Carlo Jellici, decide di assumere l’onere
della liquidazione della Cassa Rurale di Zivignago.
È interessante riportare che sulla figura di Jellici tutte le testimonianze concordano,
dai perginesi agli ispettori della Banca d’Italia.
Il direttore viene ovunque definito una persona integra, tutta d’un pezzo, rigorosa,
preparata, efficiente, disponibile. Carlo Jellici diventa dunque commissario
liquidatore della Cassa Rurale di Zivignago; riesce a comporre la
situazione ma quando i soci, in base alla responsabilità illimitata con cui
devono rispondere con tutti i loro beni per le scelte fatte dal loro istituto,
sono chiamati a pagare 350 lire a testa per riempire la falla che si è creata
nel bilancio della Cassa, solo alcuni pagano, altri si defilano.
A questo punto, siamo nel 1931, Jellici chiede al tribunale l’avvio della procedura
di fallimento: si tratta ovviamente di un durissimo colpo da subire.
Prima ancora che venga posta in liquidazione la banca del Trentino e dell’Alto
Adige (giugno 1933) inizia la rovina del sistema delle Casse rurali locali; dopo
Zivignago verranno chiuse Vigalzano, Madrano, Costasavina, Montagnaga,
Susà, Roncogno, Sant’Orsola, Civezzano, Frassilongo e, anche se non è nel
mandamento di Pergine, nel 1938 si conclude il processo di liquidazione della
Cassa Rurale di Calceranica.
Quindi, attorno a Pergine 11 Casse Rurali vengono poste in liquidazione, una
addirittura subisce l’onta del fallimento.
ORIGINE
Bilancio Sociale 2010 | 29

ORIGINE
Palazzo Hippoliti, testimone
della nascita della Cassa Rurale
di Pergine nel 1920.
30 | Bilancio Sociale 2010
È interessante a questo proposito un brano risalente al 1936, lo stralcio di
una lettera indirizzata all’Ispettorato per la difesa del Risparmio e per l’esercizio
del Credito da parte della Cassa Rurale di Pergine. In pratica la Cassa
Rurale di Pergine dice:
«Siamo gli unici che siamo riusciti a sopravvivere a questo tornado impressionante che
ha travolto tutto il credito cooperativo. Noi ci poniamo a servizio di tutte le comunità del
perginese per rispondere ai bisogni che queste comunità continuano a manifestare e che
rendono ancora più evidente la necessità della presenza del credito cooperativo».
Già nel 1936, la Cassa Rurale anticipa cioè il proprio ruolo di banca dell’intera
comunità, non solo di Pergine, ma di tutto il territorio che fa riferimento
alla borgata. Vuole offrire un servizio a tutte quelle realtà che
gravitavano su Pergine e che per una serie concomitante di circostanze negative
avevano dovuto smettere di svolgere la loro funzione nell’ambito del
credito cooperativo e avevano messo in ulteriore difficoltà la popolazione
di questa realtà.
La Cassa Rurale ha dunque vissuto in modo traumatico la grande depressione.
È sopravvissuta alla crisi ma ha passato dei momenti molto difficili. Nonostante
questo, nel secondo dopoguerra, le fonti le riconoscono la capacità
di recuperare, assieme al presidente Pio Peghini, la solidità che aveva visto
vacillare nel momento in cui le casse del circondario erano crollate. Nella
fase in cui inizia la ricostruzione, la Cassa Rurale ha recuperato tutta la

«È vero che per un complesso di circostanze le condizioni economiche della nostra gente,
specie delle classi agricola e artigiana, sono oggi ancora abbastanza floride, come vorrei
augurare durasse sempre. Ma non sappiamo fino a quando questo stato di cose possa
protrarsi.
Non possiamo prevedere quanti e quali rivolgimenti possono succedere nel riassetto dell’economia
mondiale. Ma sostenere ed appoggiare un istituto creato apposta per il vantaggio
delle classi meno abbienti e interessarsi alla sua prosperità e attività, dovrebbe
essere per lo meno un’opera di saggia previdenza. È un fatto che lo spirito cooperativo,
secondo la concezione cristiana, quale fu voluto e creato dai nostri antesignani, non è sufficientemente
sentito, particolarmente nella nostra borgata. Eppure, solo che si guardi
alla sua breve storia, nessuno può negare che per mezzo della cooperazione, tanto bene
è stato seminato e raccolto, in ogni campo della vita economica. Tanto più sarebbe auspicabile
che il cooperativismo pervadesse le coscienze della nostra gente, nel momento attuale,
in cui la speculazione è divenuta tanto sordida ed invadente, si è spezzato ogni freno
ed è andato perduto il vero senso dell’onestà e dell’umanità».
sua credibilità e si adopera per un significativo rilancio all’inizio degli anni
Cinquanta.
La borgata conosce diversi elementi di fermento, c’è un nuovo clima. A
questo proposito esiste un interessante passaggio, tratto da una lettera
del 1947 inviata da Pio Peghini al Governatore della Banca d’Italia, per
rendere testimonianza del funzionamento della Cassa Rurale di Pergine.
In questo brano si può cogliere una specie di sfogo del Presidente, che di
fronte a una partecipazione assembleare probabilmente non particolarmente
densa cerca di rimotivare la popolazione. Non dobbiamo dimenticare
che nel ventennio fascista la partecipazione assume toni particolari:
i verbali sono standardizzati con una retorica che non è assolutamente
figlia della cultura del posto. Probabilmente, anche se la libertà viene
riacquistata, una fase protratta di diseducazione cooperativa lascia degli
strascichi.
Ma già dopo pochi anni gli ispettori della Banca d’Italia definiscono la Cassa
Rurale di Pergine una tra le migliori, le meglio organizzate, le meglio gestite,
quelle che rispondono in termini più oculati alle esigenze della popolazione
locale. Il secondo dopoguerra conosce perciò un rapido recupero
delle capacità operative di questa banca della comunità che nel tempo e
fino ai giorni nostri evolve e diventa sempre più attiva e propositiva. La
Cassa Rurale è consapevole che se vuole essere una banca di comunità
deve essere dentro la comunità.
Ed è quello che ha fatto e che fa perché non si limita ad assecondare ciò
che la comunità esprime ma assume un ruolo da protagonista, incoraggiando
e aiutando chi vuole cambiare. È riuscita a incidere, ha pilotato il
cambiamento, ha aperto prospettive e inventato nuovi scenari. Non è stata
un osservatore ai margini delle trasformazioni della società, ma ne ha fatto
parte. �
ORIGINE
Bilancio Sociale 2010 | 31

“
La Cassa Rurale
mantiene nei rapporti umani
quel calore
e quella capacità
di dialogo
che segna le amicizie vere.
”
Franco Senesi
ATTIVITÀ

ATTIVITÀ
Cassa Rurale di Pergine
Referente primario per lo sviluppo
34 | Bilancio Sociale 2010
In un esercizio nel quale la crisi economica e finanziaria ha raggiunto
l’apice, nell’arco del 2010 la Cassa Rurale di Pergine ha proseguito sulla
strada dello sviluppo cercando comunque di soddisfare i bisogni di Soci
e Clienti, assicurando continuamente qualità, convenienza e miglioramento
dei prodotti e dei servizi offerti.
Attraverso la propria attività, da sempre ispirata a criteri di sana e prudente
gestione, abbiamo voluto affermare, con tutta la convinzione possibile, la
nostra missione di banca locale, referente primario per lo sviluppo socioeconomico
della Comunità.
Una strategia che ha comportato la scelta prioritaria di mantenere le
posizioni conquistate, investendo prima di tutto sul capitale umano per
produrre utilità e vantaggi per tutti, e realizzare obiettivi di miglioramento
nelle iniziative organizzate a favore di:
• comunità locale e territorio;
• soci;
• clienti;
• collaboratori;
• fornitori. �

“
Se la Cassa Rurale è
nata per poter fornire
credito a chi ne aveva
bisogno, oggi, oltre
ai servizi bancari,
si impegna attivamente
per lo sviluppo sociale
e culturale della
comunità locale.
”
Bilancio Sociale 2010 | 35

ATTIVITÀ
Comunità locale
Responsabilità sociale
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36 | Bilancio Sociale 2010
U
no dei valori fondamentali su cui poggia l’attività quotidiana
della Cassa Rurale di Pergine è il sostegno allo sviluppo del
territorio. È innegabile che il nostro ruolo, al di là di operatore
economico-finanziario, si nota sempre più in campi che spesso non hanno
nulla a che fare con la normale attività di banca. Parliamo del sociale e
delle iniziative messe in atto per rispondere alle aspettative dei nostri
giovani, ai bisogni degli anziani e delle famiglie, alle necessità del mondo
delle Associazioni. In questo siamo una banca diversa, che non esaurisce
il suo compito alla chiusura dello sportello ma lo continua nel convivere
con il suo territorio attraverso azioni di intervento concreto quali i premi
allo studio, il sostegno alle associazioni, le iniziative e i progetti mirati alla
crescita locale, le attività formative…
È significativo notare come nel corso del 2010, anno in cui la difficoltà economica
ha causato una forte riduzione anche dei contributi privati destinati
a iniziative e attività sportive e associazionistiche, la nostra Banca abbia
destinato risorse spesso fondamentali per lo svolgimento di iniziative e
attività sul territorio. Ciò avviene perché abbiamo ben presente lo scopo
di una Banca di credito cooperativo, ovvero non essere solo promotore finanziario
ma anche, appunto, promotore e sostenitore primario per lo sviluppo
collettivo.
L’impegno in ambito sociale promosso dalla nostra Cassa Rurale risulta
oggi ulteriormente rafforzato dall’attività dell’Associazione Cooperazione
Reciproca Pergine, dal 2008 il braccio “operativo” della Cassa Rurale, che
rappresenta un ulteriore strumento per la promozione e il sostegno di importanti
progetti.�

L’impegno sociale
Sosteniamo e progettiamo in “rete”
La Cassa Rurale ha promosso lo sviluppo sociale e culturale del
territorio e delle Comunità locali in tre modi:
• sostenendo con contributi l’attività delle varie organizzazioni (enti
non profit, cooperative sociali, associazioni di volontariato di cui
riportiamo l’elenco in calce al nostro bilancio);
• realizzando direttamente attività e iniziative di tipo sociale e culturale;
• co-progettando, tramite l’Associazione Cooperazione Reciproca
Pergine, progetti di reciprocità in collaborazione con Ente pubblico,
cooperative, associazioni, imprese…
Sostenendo con contributi l’attività delle varie organizzazioni
Nel 2010 la Cassa ha erogato 887.031,85 euro a favore di organizzazioni e/o associazioni. �
Settore Importo
Assistenza 7.120,00
Cooperazione 155.439,85
Corpi musicali 45.650,00
Culto 130.781,00
Cultura e spettacolo 108.365,00
Economia 55.250,00
Enti pubblici 80.594,00
Interventi umanitari 11.350,00
Istruzione 15.100,00
Protezione civile 20.950,00
Sanità 5.050,00
Sport 198.742,00
Vari 52.640,00
Totale complessivo 887.031,85
ATTIVITÀ
Bilancio Sociale 2010 | 37

ATTIVITÀ
Elenco delle Associazioni destinatarie
degli interventi della Cassa Rurale
38 | Bilancio Sociale 2010
Assistenza
Associazione Amici di San Patrignano Onlus
Associazione Trentina In Aiuto per i Balcani
Associazione Trentina Sordoparlanti
Azienda Pubblic a Servizi alla Persona S. Spirito - Fondazione Montel
Banca del Tempo Amici di Pergine Valsugana
Centro Auser Pergine Valsugana
Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere Onlus
Comunità San Patrignano Libera Associazione Onlus
Seniors Club - Circolo Pensionati Civezzano
Cooperazione
Associazione Progetto Prijedor Onlus
CRP - Cooperazione Reciproca Pergine Valsugana
Euricse
Sant’Orsola Soc. Coop. Agricola
Vita Trentina Editrice Soc. Coop.
Corpi musicali
Associazione Musicale Calicantus
Banda Sociale di Civezzano
Banda Sociale di Pergine Valsugana
Cooperativa Musicale Camillo Moser
Corale Cantiamo Con Gioia
Corale San Giuseppe
Coro Castel Pergine Valsugana
Coro Castel Rocca
Coro Genzianella
Coro Parrocchiale di S. Maria
Coro Parrocchiale Vigo Cortesano
I Cantori di Seregnano
L’Ensemble G. Frescobaldi
Culto
Comitato Parrocchiale Seregnano
Convento Padri Francescani
Parrocchia Castagné S. Caterina
Parrocchia Civezzano
Parrocchia Fierozzo S. Francesco
Parrocchia S. Giovanni Decollato Madrano

Parrocchia Ischia
Parrocchia Pergine Valsugana
Parrocchia Susà
Parrocchia Tenna
Unione Diocesana Sacristi Culto S. Alessandro d’Anaunia
Cultura e spettacolo
Arcieri Storici De Persen
Associazione Culturale Sociale Sportiva Nogaré
Associazione Tennattiva
Associazione La Casa di Feltro
Associazione Tut En Piaza
Associazione Vivere Tenna
Associazione Culturale Amici della Musica
Associazione Culturale Aria
Associazione Culturale J. Futura
Associazione di Promozione Sociale Eureka
Associazione di Promozione Sociale Fare Jazz
Associazione di Promozione Sociale La Pimpinella
Associazione Ecomuseo Argentario Onlus
Associazione Promozione Sociale Gruppo Scolette
Associazione Tradizioni Contadine
Centro Studi Vox Populi
Circolo del Cinema Effetto Notte
Comitato Carnevale Civezzano
Comitato Organizzatore Carnevale Susà
Comitato Pergine Valsugana - Amstetten
Compagnia Filodrammatica Civezzano
Filodrammatica Don Bosco - Compagnia Teatrale Pergine Valsugana
Fondazione Trentina Alcide De Gasperi
Gruppo Culturale Zivignago ’87
Gruppo Danze Sportive Le Farfalle
Gruppo Fotoamatori Pergine Valsugana
Gruppo Giovani Fierozzo
I Macianighi
Istituto Comprensivo Levico Terme
Museo Pietra Viva Sant’Orsola Terme
Noi Oratori Pergine Valsugana
Pergine Spettacolo Aperto
Religion Today Film Festival
Università Terza Età e Tempo Disponibile
Economia
C.O.P.I. - Pergine Valsugana Iniziative
Circolo Turistico S. Cristoforo
Pro Loco Fierozzo
Pro Loco Frassilongo e Roveda
Pro Loco Pergine Valsugana
Valsugana Vacanze Azienda per il Turismo S.C.
ATTIVITÀ
Bilancio Sociale 2010 | 39

ATTIVITÀ
40 | Bilancio Sociale 2010
Enti pubblici
Asuc Pergine Valsugana
Comune Civezzano
Comune Fierozzo
Comune Frassilongo
Comune Pergine Valsugana
Comune Sant’Orsola
Comune Tenna
Comune Vignola Falesina
Interventi umanitari
Associazione La Cometa Onlus
Associazione Sagrada Familia
Istruzione
Asif Chimelli
Associazione Pedagogica Waldorf
Comitato Gestione Asilo Nido di Civezzano
Istituto Comprensivo Civezzano
Istituto Comprensivo Pergine Valsugana 1
Istituto Comprensivo Pergine Valsugana 2
Istituto di Istruzione “Marie Curie” - Pergine Valsugana
Scuola elementare di Seregnano
Scuola materna “Don Angeli”
Scuola materna di Seregnano
Protezione civile
Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Pergine Valsugana
Corpo Soccorso Alpino Zona Valsugana e Tesino
Nu.Vol.A. Valsugana
Unione dei Corpi Vigili del Fuoco Volontari del Distretto di Pergine Valsugana
Vigili del Fuoco Fierozzo
Vigili del Fuoco Frassilongo
Vigili del Fuoco Tenna
Sanità
Ail Trentino Onlus
Associazione Contro La Fibrosi Cistica
Associazione Trentina Diabetici
Comunità Terapeutica “Maso S. Pietro”
Croce Rossa Italiana
Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori
Sport
A.S. Cliogym Pergine Valsugana
A.S. Hockey Pergine Valsugana
A.S.D. Fersina Perginese

A.S.D. Grisu
A.S.D. Pergine Valsugana Volley
A.S. Dragon Club Pergine
A.S. Dragon Tenna
Associazione Basket Pergine Valsugana
Associazione Cestistica Audax Pergine Valsugana
Associazione Ornitologica Capannisti Trentini
Associazione Pergine Valsugana Sport e Dintorni
Associazione Pescatori Rivieraschi
Associazione Sportiva Centro Studi Movi-Mente
Associazione Sportiva Dilettantistica Qwan Ki Do Nha Long Pergine Valsugana
Associazione Sportiva Mister X Volley
Break Point Golf Club
Calceranica Volley
Civezzano Volley
Comitato Provinciale Udace - Csain
Federazione Italiana Palla Tamburello
Forti e Veloci Trento
G.S. Amici dello Sport Onlus
G.S. Valsugana Trentino
Gruppo Sportivo Culturale Vigalzano
Gruppo Sportivo Ischia
Inter Club
Moto Club Civezzano
Motoclub Tyres On Fire
Orienteering Pergine Valsugana
Pergine Valsugana Insieme per lo Sport
Periscopio Gruppo Sportivo Diversamente Abili
Polisportenna
Polisportiva Oltrefersina
Polisportiva Bersntol Associazione Dilettantistica
Riserva Comunale Cacciatori Pergine Valsugana
Sci Club Panarotta
Sezione Cai - Sat Civezzano
Sezione Tiro a Segno Nazionale - Pergine Valsugana
Società Alpinisti Tridentini - Sez. Pergine Valsugana
Società Bocciofila Perginese
Società Ciclistica Alpina di Trento
Società Ciclistica Pergine Valsugana
Società Pesistica Perginese
Sporting Club Pergine Valsugana
U.S. 5 Stelle
U.S. Civezzano Sport
Unione Sportiva Aurora
Velocisti Ghiaccio Pergine Valsugana
Zock Gruppe Cicloequipe
ATTIVITÀ
Bilancio Sociale 2010 | 41

ATTIVITÀ
42 | Bilancio Sociale 2010
Vari
A.L.T.T. Ass.Ne Lavoratori Trentino Trasporti
Ass. Anziani Tenna
Ass. Nazionale Alpini Castagné e Costasavina
Ass. Nazionale Alpini Civezzano
Ass. Nazionale Alpini Fierozzo S. Felice
Ass. Nazionale Alpini Palù Fersina
Ass. Nazionale Alpini Roncogno
Ass. Nazionale Alpini S. Orsola
Ass. Nazionale Alpini Tenna
Ass. Nazionale Carabinieri - Sezione Civezzano
Associazione di Promozione Sociale Elmo
Associazione per la Valorizzazione degli Antichi Vitigni della Valsugana
Circolo Comunale Pensionati e Anziani Pergine Valsugana
Circolo Personale Comunale
Circolo Ricreativo Culturale Dipendenti Comprensorio
Comitato Associazioni Civezzano
Consorzio Artigiano del Porfido
Cral Dipendenti Apss Distretto Alta Valsugana e Villa Rosa
Fondazione Cav. Luciano e Cav. Dott. Agostino De Bellat
Kalisberg Schützencompagnie
Movimento Pastorale Decanale Pensionati Anziani
Nuova Società
S.A.C.T. Società Amatori Cani da Traccia

Realizzando direttamente attività e iniziative
di tipo sociale e culturale
I premi allo studio
A nche
nel 2010 i giovani studenti perginesi sono stati protagonisti
indiscussi della serata a loro dedicata per la consegna dei premi
allo studio.
Sono stati 111 i ragazzi che si sono distinti tra i banchi delle scuole medie,
superiori e università, meritandosi l’apprezzato premio.
L’edizione 2010 ha segnato un punto di svolta rispetto alle edizioni precedenti
in quanto punto di partenza per una nuova progettualità dedicata ai
giovani, non più incentrata sul premio fine a se stesso ma su progetti di formazione
e introduzione al mondo del lavoro. Progetti che permettano di arricchire
le proprie conoscenze e trasformarle in competenze specifiche.
Non a caso sono state introdotte e illustrate una serie di opportunità offerte
dal territorio per i giovani: Europe Direct, l’organizzazione che si occupa di
organizzare e coordinare la formazione lavorativa all’estero, tramite la sig.
Boglarka Fenyvesi-Kiss, responsabile dei progetti giovanili e scuole, ha sottolineato
l’importanza della formazione scolare all’estero. Job Trainer,
un’iniziativa sostenuta dalle Casse Rurali Trentine che, tramite workshop,
attività di formazione, incontri e campus, punta a sviluppare conoscenze e
competenze per essere efficaci e perseguire i propri obiettivi professionali.
Ospiti graditi della serata Monica Carlin, “avvocato volante” e vincitrice della
medaglia d’argento ai campionati mondiali di ultramaratona, e Michele
Vicentini, “Wice dei Bastard”, di passaggio durante una pausa del live tour.
Entrambi hanno sottolineato come i risultati possono essere raggiunti con
passione, costanza e impegno. �
ATTIVITÀ
Bilancio Sociale 2010 | 43

ATTIVITÀ
Elenco nominativi
SCUOLE MEDIE
Alessandro Ruocco
Angela Lazzeri
Annalisa Sartori
Arianna Gadler
Arianna Sartori
Chiara Libardi
Chiara Trisotto
Debora Xausa
Dora Bittesini
Elena Valgoi
Elisa Poletto
Federico Chesini
Giulia Paoli
Ilenia Pompermaier
Irene Beber
Lisa Andreatta
Luca Cattarozzi
Luca Roat
Mattia Gadler
Mattia Marchel
Mauro Grisenti
Michele Brugnara
Nicole Dellai
Stefano Pallaoro
Veronica Andreatta
SCUOLE MEDIE SUPERIORI
Andrea Fontanari
Angela Martinelli
April Offer
Aurora Pallaoro
Davide Giampiccolo
Denise Bertoldi
Elena Tondini
Eleonora Ciola
Elisa Zanei
Federica Scarpetta
44 | Bilancio Sociale 2010
Gabriele Groff
Gabriella Sinella
Giulia Piffer
Giuseppe Duca
Katia Marchi
Laura Conci
Marianna Dellai
Mirko Claus
Ottavia Refatti
Sara Casagrande
Silvia Anderle
Stefano Gretter
LAUREE
Adele Ianes
Adele Sittoni
Alberto Oss Pegorar
Alessandro Beber
Alessandro Conci
Alessandro Dellai
Andrea Leonardi
Andrea Nesler
Angela Fellin
Camilla Chiusole
Cecilia Guolo
Chiara Paoli
Chiara Strobbe
Costanza Baldoni
Daniele Giovannini
David Fontanari
Elena Giovannini
Elena Zampedri
Elisa Casagrande
Elisa Corni
Elisa Longo
Eugenia Lironcurti
Federica Chiusole
Francesca Endlicher
Francesca Manzionna
Francesco Berra
Gianni Oss Bals
Giulia Fontanari
Giulia Ruggieri
Ilaria Demozzi
Isabella Betti
Jasmine Bernabè
Laura Rossini
Loredana Conci
Lorenza Fedrizzi
Luca Facchinelli
Lucia Dusini
Maddalena Prada
Mariangela Tomaselli
Marianna Moser
Martina Carlin
Martina Fontanari
Massimiliano Podetti
Massimiliano Sartori
Massimo Tondini
Matteo Senesi
Mauro Zanei
Michela Bortolamedi
Michela Resta
Mirco Rizzon
Nadia Tamanini
Omar Mattevi
Paolo Anderle
Paolo Andreatta
Riccardo Mattivi
Sara Casagrande
Sara Rizzon
Silvia Refatti
Silvia Taddei
Stefano Magelli
Tatiana Andreatta
Thomas Tomaselli
Tommaso Casagrande
Valentina Bazzali �

“
L’edizione 2010 ha segnato
un punto di svolta rispetto
alle edizioni precedenti in
quanto punto di partenza
per una nuova progettualità
dedicata ai giovani,
non più incentrata
sul premio fine a se stesso
ma su progetti di
formazione e introduzione
”
al mondo del lavoro.
Bilancio Sociale 2010 | 45

ATTIVITÀ
46 | Bilancio Sociale 2010
“
Felicità (Trilussa)
C’è un’Ape che si posa
su un bottone di rosa:
lo succhia e se ne va...
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.
”

Realizzando direttamente attività e iniziative di tipo sociale e culturale
Concerto di Natale
Riscoprire la felicità
U
n concerto con intermezzi teatrali. Tutti insieme per riscoprire la
felicità. È stato questo il tema del concerto a Natale, tradizionale
appuntamento della Cassa Rurale di Pergine. Ospite del 2010, il
cantautore Goran Kuzminac.
Una serata musicale che ha saputo mescolare alle emozioni delle canzoni
più belle del cantautore il teatro e la poesia proposti da Silvana Carlin,
Armando Casagrande e da quattro giovani ragazze, Valeria Bertoldi, Valeria
e Silvia Lazzeri Zanoni e Anna Giovannetti.
Non sono mancate le emozioni del Natale con alcune splendide canzoni proposte
da Alessandra Carlin e Francesca Martinelli, accompagnate al piano
da Lorenza Anderle e al sax da Emanuele Dalmaso. Tutto questo per approfondire
e riscoprire la gioia dell’animo: la felicità.
Musica, poesie e teatro grazie anche alla collaborazione di Claudio Morelli,
autore, per l’occasione, di uno spaccato di vita quotidiano dove si sottolinea
come la felicità si trovi anche a buon mercato: l’importante è avere la volontà
di intravederla nella nostra quotidianità. �
ATTIVITÀ
Bilancio Sociale 2010 | 47

ATTIVITÀ
Riscoprire il territorio
La fontana di Via Maier
2 maggio 2010
48 | Bilancio Sociale 2010
Come precedentemente ri cor -
dato, il 2 maggio 2010 in Via
Maier tutta la comunità perginese
si è ritrovata unita per un momento
tanto atteso: la ricollocazione,
nella sua sede originaria, della restaurata
fontana di Via Maier. Il momento è
stato accompagnato da una grande
partecipazione e commozione da parte
di tutti.
Il progetto di riqualificazione di uno
degli scorci più belli di Pergine, la
“Contrada Taliana”, era da tempo nel
cuore anche della Cassa Rurale che,
con questo intervento di restauro, ha
donato alla Comunità uno dei ricordi
più cari della storia perginese. �
La fontana di Via Maier viene ricollocata nella posizione originale e restaurata a copia
della sagoma storica dello stesso manufatto. Il progetto di restauro e riproduzione
dell’opera è stato redatto con l’ausilio della documentazione fotografica storica,
riproducendo le misure della base e vasca della fontana con una proporzione millimetrica
partendo dalle foto dell’epoca e dalle reali misure della colonna verticale originale.
La colonna centrale era stata rimossa dal sedime originale e depositata in altri luoghi.
Prima del restauro la colonna trovava dimora nel parco giardino dell’area comunale dei
Canopi a Pergine Valsugana. Da lì è stata rimossa e restaurata per collocarla
nuovamente in “Contrada Taliana”, innestandosi sulla nuova struttura riproposta.
Un particolare architettonico della colonna centrale è rappresentato dal “cappello “
della fontana, che nella storicità era rappresentato da un cesto di frutta in pietra,
appare su più foto in forma diversa ma non troppo definito per una riproduzione
attendibile. Ecco perché nell’opera di restauro viene proposto un “cappello” in pietra
rappresentato da un catino che porta una sfera sempre in pietra; sfera che rappresenta
una dimensione architettonica pura ed essenziale.

Riscoprire il territorio
La Filiale di Madrano
I
l 2010 ha visto l’apertura della nuova Filiale di Madrano; collocata nel
centro della frazione, all’interno dei locali che ospitavano la Famiglia
Cooperativa e a sua volta ampliata in nuovi e più grandi spazi, la nuova
Filiale è stata realizzata all’80% da ditte artigiane della zona, su progetto di
Dreika Spa.
Grande l’affluenza alla cerimonia
d’inaugurazione: le voci del Coro Castel
Rocca hanno segnato il rito della
Benedizione e del taglio del nastro.
A conclusione della manifestazione il
pranzo per tutta la comunità preparato
dall’Associazione sportiva Oltrefersina.
La gente ha dimostrato grande entusiasmo:
potrà finalmente recarsi in
banca comodamente a piedi e usufruire
di tutti i servizi della Cassa Rurale
di Pergine.
Ancora una volta la Cassa ha dimostrato
l’impegno a mantenere uno
stretto rapporto con il tessuto sociale
in cui è inserita. �
ATTIVITÀ
Bilancio Sociale 2010 | 49

ATTIVITÀ
50 | Bilancio Sociale 2010

La cooperazione
con la scuola
Totem
Nella foto
La professoressa
Virginia Adelmi
e il professor
Giuseppe Berlanda.
I
n occasione dei 90 anni dalla sua fondazione, la Cassa Rurale ha offerto
alla scuola uno strumento di comunicazione con il territorio.
Sono nati i Totem, grandi prismi a forma triangolare sulle cui facce
esterne sono stati assemblati alcuni elaborati grafici prodotti dagli studenti
degli Istituti comprensivi dei Comuni dove opera la Cassa Rurale e dalla
Scuola elementare di Tenna.
Il risultato è stato particolarmente fresco e piacevole. �
ATTIVITÀ
Bilancio Sociale 2010 | 51

“
Il Credito Cooperativo
investe sul capitale umano
– costituito dai Soci, dai Clienti
e dai collaboratori –
per valorizzarlo stabilmente.
(Art. 1 Carta dei Valori
del Credito Cooperativo)
SOCI
”

54 | Bilancio Sociale 2010

Bilancio Sociale 2010 | 55

SOCI
Soci
Protagonisti e testimoni
56 | Bilancio Sociale 2010
O
perare per l’interesse generale della comunità e produrre benefici
al territorio in cui opera la Banca significa realizzare nella
pratica il principio di mutualità che ha nei nostri soci coloro che
in prima persona credono e si impegnano nella realizzazione di questi valori.
Anche per questo i soci sono i primi destinatari delle azioni che la Cassa
Rurale svolge sul territorio.
La condivisione di questo comune patrimonio di valori, abbiamo visto, è il
senso della nostra storia, ma anche la nostra forza, il nostro modo di vivere
quotidianamente, il nostro essere una Banca di Credito Cooperativo.
La Carta dei Valori del Credito Cooperativo sottolinea con forza come il conseguimento
di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, sia la meta
che guida la gestione del Credito Cooperativo. Pertanto è l’insieme dei valori
morali e materiali a caratterizzare il valore per i nostri soci e quindi il diritto
di essere favorito nelle operazioni e nei servizi bancari si unisce al dovere
di partecipazione come impegno e caratteristica del nostro socio.
Ai soci la Cassa offre infatti beni e servizi a condizioni particolari e propone
iniziative che sono occasioni di incontro e socializzazione oltre che di crescita
culturale e professionale. �

Essere socio significa anche:
• agevolazioni di carattere bancario;
• polizze assicurative;
• servizi di consulenza;
• convenzioni e sconti;
• supporti allo studio;
• formazione;
• viaggi e momenti di aggregazione;
• attività di informazione;
• ufficio soci.
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SOCI
Bilancio Sociale 2010 | 57

SOCI
Numeri
Chi sono i nostri Soci
58 | Bilancio Sociale 2010
Maschi Femmine Società Totale
Numero soci all’1/1/2010 2.168 739 250 3.157
Numero soci: ingressi 51 38 3 92
Numero soci: uscite 44 19 27 90
Numero soci al 31/12/2010 2.175 758 226 3.159
Età N. soci
0-20 2
21-30 173
31-40 484
41-50 601
51-60 617
61-70 539
OLTRE 517
Età media 54
Categoria N. soci
Agricoltore 169
Artigiano 313
Commerciante 192
Pensionato 710
Casalinga 67
Professionista 201
Comuni, enti locali e consorzi 7
Società 216
Operaio 299
Impiegato 472
Dirigente 63
Dipendente P.A. 265
Commesso/a 20
Imprenditore 36
Studente 149

“
I Soci del Credito Cooperativo
si impegnano sul proprio
onore a contribuire
allo sviluppo della banca
lavorando intensamente
con essa, promuovendone
lo spirito e l’adesione
presso la Comunità locale
e dando chiaro esempio
di controllo democratico,
eguaglianza di diritti, equità
e solidarietà tra i componenti
la base sociale.
(art. 9 Carta dei Valori
del Credito Cooperativo)
SOCI
”
Bilancio Sociale 2010 | 59

SOCI
Essere Socio è una scelta
responsabile
60 | Bilancio Sociale 2010
COSA VUOL DIRE ESSERE SOCIO?
Essere Socio è una scelta responsabile. Il Socio partecipa da protagonista
alla vita della Cassa Rurale di Pergine attraverso:
• la condivisione delle scelte;
• la partecipazione in Assemblea;
• il contributo di idee;
• la collaborazione attiva per “stare insieme”. �
La residenza
dei nostri Soci
Solo chi risiede, ha sede od opera con carattere di continuità nell’ambito
territoriale di attività della Banca può assumere la qualifica di
Socio: questo dispone la normativa statutaria.
La competenza territoriale, stabilita dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca
d’Italia e specificata nello statuto, comprende i Comuni nei quali la Banca
ha sede legale, le sedi secondarie, le filiali e le zone limitrofe a queste. Tale
normativa stabilisce quindi che vi sia continuità territoriale. �
Luogo N. soci
PERGINE 2149
TENNA 223
CIVEZZANO 214
S. ORSOLA 160
TRENTO 148
FIEROZZO 36
BASELGA DI PINÉ 33
LEVICO 32
Luogo N. soci
CALDONAZZO 30
PALÙ DEL FERSINA 25
FRASSILONGO 16
FORNACE 14
CALCERANICA 11
RONCEGNO 6
VIGNOLA 5
E ALTRI MINORI FUORI ZONA

La Socio Card è la carta d’identità
del Socio della Cassa
SULLA SOCIO CARD SONO RIPORTATI:
• Nome e Cognome del Socio.
• Numero di iscrizione a Libro Soci.
• Numeri di blocco per furto e smarrimento delle Carte di Debito e
Credito dall’Italia e dall’Estero.
• Coordinate bancarie internazionali IBAN che devono essere sempre
indicate nelle eventuali disposizioni di pagamento effettuate con
procedure automatizzate.
Il Socio la riceve direttamente a casa e può richiedere un duplicato
presso l’Ufficio Soci.
COME SI USA LA CARTA?
A COSA SERVE?
La Socio Card deve essere presentata in Assemblea,
per facilitare e velocizzare le operazioni
di registrazione. Può essere usata per fruire
di particolari servizi, iniziative, sconti e agevolazioni.
• La Socio Card è strettamente personale e non può essere ceduta.
• Deve essere esibita per fruire di offerte e agevolazioni.
• In caso di persona giuridica appartiene all’azienda socia e può usufruire
dei vantaggi e dei servizi solo il legale rappresentante, cui spetta
il compito di custodirla e l’obbligo, in caso di cessazione del mandato,
di consegnarla al suo sostituto.
• Il furto o lo smarrimento vanno comunicati alla filiale di riferimento o
all’Ufficio Soci.
• In caso di recesso il Socio è tenuto a restituirla.
SOCI
Bilancio Sociale 2010 | 61

SOCI
La comunicazione
62 | Bilancio Sociale 2010
L’informazione al Socio si avvale di una serie di strumenti.
ASSEMBLEA 2010
L’Assemblea è il momento principale di espressione della volontà dei Soci che, in base
alla regola cooperativa del voto capitario (una testa, un voto), hanno lo stesso peso a prescindere
dal numero di azioni possedute.
Erano 874 i Soci presenti all’annuale Assemblea dei Soci della Cassa Rurale
di Pergine, che si è svolta sabato 1 maggio 2010 al Teatro Tenda di Pergine
Spettacolo Aperto.
In prima fila don Remo Vanzetta e le autorità del perginese, fra cui il primo
cittadino, il Sindaco Silvano Corradi. A fare gli onori di casa naturalmente il
Presidente Franco Senesi, il Vicepresidente Stefano Zampedri, il Direttore
Mauro de Manincor e il Presidente del collegio sindacale Aldo Laner.
Adempiute le formalità è stato lasciato ampio spazio alle celebrazioni per il
90° della Cassa Rurale. Non poteva mancare la consegna di targhe e riconoscimenti:
grande attenzione è stata dedicata a due gruppi di persone in
particolare: i Soci da 50 anni e i coscritti della Cassa Rurale, classe 1920.
Per loro il dono è stato un quadro raffigurante la sede della banca e una
spilla d’oro.

Linea Diretta Socio è stato registrato presso il Tribunale di Trento in data 20/12/2010 nr. 29 - Iscrizione al ROC nr. 20818
• Pedalare aiuta a decidere
• I 110 anni della Famiglia Cooperativa
• Speciale Sociale
• Spiritualmente
• Festival dell’umorismo
• Pensiamo alla salute
NE/TN0277/2009
A CURA DELLA CASSA RURALE DI PERGINE | LUGLIO 2011
Il “Gruppo
Redazionale Giovani”
al lavoro.
LINEA DIRETTA SOCIO
È il notiziario che informa i Soci sulle strategie, le novità e i servizi di particolare
rilevanza della Cassa Rurale. Ma è anche un luogo aperto in cui trovano
spazio cultura, approfondimenti, curiosità e comunicazioni dal mondo
delle associazioni.
La rivista viene redatta anche grazie all’importante contributo del “Gruppo
Redazionale Giovani” della Cassa, ragazzi e studenti che, dopo aver partecipato
ai corsi di formazione proposti dalla nostra Cassa, ha deciso di intraprendere
un’attività di collaborazione per ideare, organizzare e promuovere
eventi e iniziative.
UFFICIO SOCI
È il punto di riferimento per dare una risposta immediata a tutte le principali
richieste del Socio e per gestire tutte le iniziative organizzate per i
Soci. �
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SOCI
Bilancio Sociale 2010 | 63

SOCI
Le gite
64 | Bilancio Sociale 2010
U
n anno trascorso insieme, costellato di appuntamenti in cui i Soci
hanno avuto occasione di incontrarsi e condividere dei momenti
piacevoli nel corso delle gite organizzate dalla Cassa Rurale di
Pergine. Sei appuntamenti che sono risultati particolarmente graditi ai partecipanti,
che ancora una volta hanno risposto con entusiasmo alle proposte,
offerte in due date per favorire la massima adesione.
Gite di un giorno oppure week-end di interesse: dal Romanticismo di Vienna,
ai paesaggi delle Cinque Terre fino alla novità della due giorni in bicicletta a
Mantova e a Ferrara; di grande interesse storico-culturale e religioso la visita
a Torino, per assistere all’ostensione della Sindone appena restaurata. �
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VILLE VENETE
1 giorno
17 aprile e 18 aprile
Tot. partecipanti: 80 di cui soci 71
TORINO
2 giorni
8-9 maggio e 22-23 maggio
Tot. partecipanti: 69 di cui soci 53
MANTOVA-FERRARA
IN BICICLETTA
2 giorni
15-16 maggio
Tot. partecipanti: 24 di cui soci 17
CINQUE TERRE
2 giorni
29-30 maggio e 5-6 giugno
Tot. partecipanti: 100 di cui soci 80
VIENNA
3 giorni
17-18-19 settembre e 1-2-3 ottobre
Tot. partecipanti: 121 di cui soci 111
MONACO E DACHAU
1 giorno
9 ottobre e 10 ottobre
Tot. partecipanti: 99 di cui soci 72
SOCI
Bilancio Sociale 2010 | 65

66 | Bilancio Sociale 2010

Bilancio Sociale 2010 | 67

“
Nostro obiettivo
è il mantenimento
della fiducia dei clienti
assicurando loro un rapporto
personale in grado di dare
risposte precise e consigli
mirati ad ogni tipo
di esigenza.
”
CLIENTI

CLIENTI
Clienti
La relazione nell’era del web
70 | Bilancio Sociale 2010
S
iamo nell’era del web, aumentano la connettività, la disponibilità
di informazioni e la possibilità di accesso a servizi a valore aggiunto.
Nell’arco del 2010 i nostri clienti hanno colto sempre di più
queste opportunità di operatività remota e i rapporti di Banca Virtuale sono
risultati in forte aumento.
In questo campo tra le novità introdotte lnBank Mobile, la possibilità di collegamento
direttamente dal proprio cellulare.
Totale rapporti (al 31/12/2010)
InBank base 2.742
InBank Gold (ditte) 337
Bancalight 6728

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CI INTERESSANO LE RELAZIONI PERSONALI
Ma la Cassa, nello svolgere la sua funzione di sostegno e supporto al territorio,
non può concentrarsi solo sulle innovazioni. In tempi di crisi come quelli
che stiamo vivendo la conoscenza del cliente rimane il nostro punto di forza.
Nostro obiettivo è il mantenimento della fiducia dei nostri clienti assicurando
loro un rapporto personale in grado di dare risposte precise e consigli
mirati ad ogni tipo di esigenza; ciò può avvenire solo coltivando i rapporti
umani con clienti, soci, enti e associazioni del territorio.
LA NOSTRA RETE
Prosegue il piano di investimenti rivolto al rinnovo dei locali delle nostre
Filiali (rinnovamento del Salone della Sede, di Piazza Serra e della nuova
Filiale di Madrano) al fine di offrire un servizio sempre migliore ai nostri
clienti. La rete territoriale conta ad oggi 12 Filiali, distribuite su 5 Comuni,
servite da oltre 30 addetti che giornalmente rispondono alle richieste di Soci
e Clienti che vi si rivolgono fiduciosi per fare operazioni e seguire i propri
interessi, secondo l’andamento del mercato.
NUOVI PRODOTTI “A SERVIZIO COMPLETO”
Nell’arco del 2010 sono stati rivisti i prodotti offerti dalla Cassa, per rispondere
alle differenti esigenze della clientela, mantenendo condizioni adeguate
e migliori, se possibile, di quelle della concorrenza; la revisione ha
portato alla creazione di conti a pacchetto ovvero conti correnti già completi
di servizi accessori, in particolar modo rivolti alla clientela privata e alle associazioni.
CLIENTI
Bilancio Sociale 2010 | 71

CLIENTI
Internet è entrato nelle nostre case anche per quanto riguarda le diverse operazioni bancarie.
A fronte di uno strumento che offre comodità e semplicità di utilizzo è importante però osservare
alcune semplici funzionalità che permettono di elevare la protezione e il controllo sugli
strumenti di pagamento.
LINEA
DIRETTA
SOCIO
72 | Bilancio Sociale 2010
ATTENZIONE ALLA SICUREZZA
Aumentando l’operatività con strumenti telematici aumenta anche la necessità
di osservare adeguate misure di sicurezza che permettono di elevare
la protezione e il controllo sugli strumenti di pagamento.
CARTE BACOMAT
CON CIRCUITO MICROCHIP
Al 31/12/2010 si è concluso
il processo di migrazione
di tutte le carte Bancomat
al circuito microchip, offrendo
così a tutta la clientela uno
strumento di pagamento
più sicuro e tecnologicamente
più evoluto (il microchip
permette la memorizzazione
delle informazioni in modo
criptato).
TOKEN O CPS
(codice personale di sicurezza)
È un dispositivo collegato
alla propria postazione InBank
Base e InBank Gold
che aumenta la protezione
dei dati personali e dei
pagamenti.
Una volta attivato, l’entrata in
InBank e l’invio di una
disposizione di pagamento
sarà possible esclusivamente
dopo la digitazione della
password generata in tempo
reale da questo dispositivo.
SERVIZIO ALERT
Molte delle nostre carte
Bancomat sono dotate di Alert
(56% della copertura totale),
il servizio che invia un SMS
quando vengono effettuate
alcune operazioni
con la carta Bancomat.
NUMERI BLOCCO BANCOMAT
Per accrescere la tutela del
possessore di carta Bancomat
in caso di furto o smarrimento
della stessa sono attivi i
numeri, indicati anche sulla
Socio Card, da comporre in
Italia e all’estero per
l’eventuale blocco della carta.
CODICE PERSONALE
SEGRETO (CPS)
Ulteriore strumento per
i clienti che utilizzano InBank
in sola consultazione dei
movimenti dei rapporti e che
permette di innalzare il livello
di sicurezza offerto dalla sola
password alfanumerica.
Anche nel corso del 2010 sono proseguiti i nostri consigli su come difendersi dai rischi che
corrono in rete e da eventuali clonazioni di carte Bancomat.

Bancalight
LA TRASPARENZA
Per agevolare e semplificare ulteriormente la consultazione dei fogli informativi
relativi ai prodotti e servizi offerti dalla Cassa Rurale, sono stati
installati presso i nostri sportelli i “totem informativi”, sui quali sono state
rese disponibili anche altre informazioni utili per la clientela. Tutti gli addetti,
inoltre, sono stati adeguatamente formati secondo le regole della
trasparenza sui vari prodotti, i diritti e la documentazione informativa, facendo
in modo che la clientela abbia la possibilità di valutare adeguatamente
le caratteristiche dei prodotti, evitando di essere indirizzata verso
soluzioni inadatte rispetto alle proprie esigenze. �
È un servizio che permette di visualizzare informazioni ed effettuare
disposizioni relative al proprio conto corrente con modalità elettroniche,
tramite il personal computer collegato alla Rete internet, cellulare o altri
dispositivi telematici.
Bancalight consente inoltre di effettuare comodamente
e ovunque i seguenti pagamenti:
• BOLLO A.C.I. (Auto e Moto)
• CANONE RAI
• BOLLETTA TELECOM (Non Domiciliata A/M Rid)
• PAGAMENTO BOLLETTINI POSTA
… e ricariche:
• CARTA PREPAGATA
(Ri-Carica e Oom+)
• PREMIUM CARD (PAY TV)
• TIM, VODAFONE, H3G, WIND,
COOPVOCE, POSTA MOBILE
CLIENTI
Bilancio Sociale 2010 | 73

“
Valori della Cooperazione
sono la tutela
della Comunità
e del territorio,
del bene comune, l’interesse
allo sviluppo sostenibile
”
e la reciprocità.
COOPERAZIONE
RECIPROCA

COOPERAZIONE RECIPROCA
Cooperazione Reciproca
La forza della reciprocità
76 | Bilancio Sociale 2010
Cooperazione Reciproca Pergine è un’Associazione riconosciuta che è stata
costituita il 10 dicembre del 2008.
I SOCI SONO
a. Cassa Rurale di Pergine
b. Federazione Trentina delle Cooperative
ORGANI SOCIALI
a. Assemblea dei Soci
b. Consiglio Direttivo composto da 9 membri
• Presidente Franco Senesi
• Vicepresidente Paolo Tonelli (Federazione)
• Consiglieri:
- Stefano Zampedri
- Lucia Gretter
- Sandro Beber
- Luigino Beber
- Fiorenzo Carlin
- Elena Cetto
- Maurizio Valcanover
c. Collegio dei Revisori
• Presidente Aldo Laner
• Revisori:
- Donata Beber
- Massimiliano Caligiuri
d. Collaboratori
• Elio Carlin
• Gabriele Buselli
La funzione principale di Cooperazione Reciproca Pergine è quella di prestare,
senza fini di lucro, la propria opera per l’assistenza culturale, ricreativa,
sociale, formativa, fiscale ed economica ai Soci e Clienti della Cassa
Rurale di Pergine e ai loro nuclei familiari.
Tutto questo si sviluppa in una prospettiva di reciprocità al fine di favorire lo
sviluppo della cooperazione e dell’intercooperazione, il benessere sociale
e lo sviluppo socialmente ed economicamente sostenibile del territorio.

Cooperazione Reciproca Pergine punta quindi a creare, tra le altre cose, uno
status, una sensibilità distintiva dei Soci e Clienti nei confronti della propria
Cassa Rurale, nella quale essi dovrebbero vedere:
• un operatore qualificato per le attività legate ai bisogni bancari;
• ma anche un partner sensibile, affidabile e generoso per quanto riguarda
la risposta ad altre necessità che vanno oltre il mero rapporto bancario.
Necessità, tuttavia, che richiedono anch’esse:
- serietà, professionalità e disponibilità di mezzi organizzativi ed economici;
- ma soprattutto UNA SENSIBILITÀ che travalica il profilo meramente
economico della relazione con i Soci e Clienti.
L’attività, nel corso di questi anni, ha interessato i diversi settori che caratterizzano
una comunità, interagendo con i numerosi altri soggetti che si occupano
di questi temi in forma specifica.
Il 2010 ha visto, oltre alla prosecuzione di alcuni progetti già iniziati nel precedente
esercizio, l’avvio di altri nuovi progetti rivolti alle diverse categorie
economiche e sociali.
Gli interventi sono stati molteplici ed hanno via via attivato una stretta rete
di collaborazioni che hanno coinvolto a vario titolo i collaboratori di Cooperazione
Reciproca ma anche molti dipendenti della Cassa Rurale. �
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COOPERAZIONE RECIPROCA
Bilancio Sociale 2010 | 77

COOPERAZIONE RECIPROCA
I progetti del 2010
78 | Bilancio Sociale 2010
AIUTO ALLO STUDIO COOPERATIVA SCOLASTICA
“IL DADO” e “MONDO SCUOLA” - Istituto Marie Curie
Il servizio di “AIUTO ALLO STUDIO”, gestito dalla coop. scolastica “IL DADO”,
è svolto in favore dei ragazzi frequentanti le scuole elementari e medie di
Pergine.
AM.IC.A. SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE - Canezza
Nel corso del 2010 è stata riproposta l’offerta alle famiglie della nostra zona,
da parte della Cooperativa sociale AM.IC.A. di Canezza, di esperienze di condivisione
di contesti ludico-corporeo-motorio tra genitori e figli, attraverso
laboratori differenziati per età del bambino.
Notevole la partecipazione.
ASSOCIAZIONI “DIVERTIMENTO ASSICURATO”
E “CHECK-UP”
Uno degli obiettivi più significativi dell’attività sociale della Cassa Rurale è
sempre stato il sostegno alle Associazioni locali in quanto rappresentano la
linfa dell’iniziativa e del coinvolgimento della comunità.
Le Associazioni, però, sono talvolta messe in difficoltà dalla gestione delle
problematiche fiscali e amministrative.
CRP ha quindi pensato di attivare un’iniziativa specifica molto pregnante per
dare un sostegno reale alla soluzione di tale necessità. È stato quindi attivato
il servizio “DIVERTIMENTO ASSICURATO”, per il quale è stato chiesto anche il
patrocinio del Comune di Pergine e della Comunità Alta Valsugana e Bersntol.
Alle Associazioni viene data la possibilità di fare gratuitamente un check-up
periodico della loro situazione contabile, amministrativa e fiscale, tramite
dei commercialisti che prestano, previo appuntamento, la loro consulenza
presso la sede di CRP.
Trattasi di una iniziativa molto apprezzata tanto che, allo stato attuale, sono
state ben parecchie le Associazioni che vi hanno aderito.
Per le Associazioni è stato anche attivato, assieme alla PRO-LOCO di Pergine, un servizio
di noleggio “agevolato” nel prezzo e nei montaggi di strutture, tensostrutture, pedane,
pagode e altre attrezzature da utilizzare per manifestazioni ed eventi sul territorio.
Il servizio prevede che la PRO-LOCO si occupi della gestione delle strutture con il supporto
della Cooperativa Novanta che ne garantisce il montaggio in sicurezza rilasciando le certificazioni
richieste per legge.

CANGURO’S CAMP
È stato ritenuto molto importante affiancare la Croce
Rossa Italiana, Sezione di Pergine, in un progetto denominato
“Canguro’s Camp” che si è svolto dal 9 all’11 luglio
2010 presso il campo sportivo di Madrano.
I Volontari della C.R.I. hanno fatto vivere ai ragazzi tra i 10 e i 14 anni del Perginese
l’emozione di un campo insieme ai Volontari, per conoscere la Croce
Rossa e l’attività di volontariato in genere. Vi hanno partecipato 60 ragazzi.
COOPERATORI SI DIVENTA
Su proposta della Federazione Trentina della Cooperazione, unitamente all’Istituto
Comprensivo Pergine 2 “C. Freinet” e all’Istituto Comprensivo Pergine
1 “C. Andreatta”, è stato sostenuto un Progetto di educazione cooperativa
per il primo biennio della Scuola primaria. Sono percorsi di educazione alla
cittadinanza che danno la possibilità ai ragazzi di sperimentare e acquisire
valori cooperativi attraverso l’attività ludica in classe.
CORSI
DI ALFABETIZZAZIONE
INFORMATICA
30 ore di lezioni pratiche e teoriche
sull’utilizzo del computer, del sistema
operativo Windows, dei suoi principali
pacchetti applicativi (Word, Excel,…)
e di internet.
CRP INSIEME, COMUNITÀ - Cultura e aggregazione
È stato individuato un ulteriore settore di intervento e di stimolo delle iniziative
che nascono da Associazioni o gruppi che operano nella comunità.
Si tratta di CRP INSIEME che intende rappresentare il contenitore delle iniziative
ed eventi di carattere culturale o divulgativo di tematiche di utilità
generale che trovano proprio all’interno degli spazi della Cassa Rurale il
loro ambito per manifestarsi alla comunità. Il Salone di Palazzo Tomelin,
infatti, è uno spazio molto affascinante e adatto per ospitare eventi.
Sono state organizzate alcune manifestazioni che hanno goduto di un ampio
apprezzamento dei Soci e Clienti della Cassa Rurale, ed altre ve ne sono in
programma.
IL NOTAIO INFORMA
Servizio ai cittadini promosso dal Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di
Trento e Rovereto, denominato “IL NOTAIO INFORMA”.
Tale progetto consiste in un servizio di “informazioni notarili” gratuite riguardanti
le varie tematiche che possono interessare i cittadini, con particolare
riguardo a:
• Successioni, testamenti, donazioni ed eredità.
• Acquisto prima casa e relativo mutuo bancario.
COOPERAZIONE RECIPROCA
Bilancio Sociale 2010 | 79

COOPERAZIONE RECIPROCA
80 | Bilancio Sociale 2010
LA BOTTEGA DELLA FANTASIA:
servizio di accoglienza dopo scuola
Riservato ai bambini delle Scuole elementari “D. Milani”, “G. Rodari” e “Zivignago”.
Prevede pomeriggi opzionali di sostegno ai compiti e Laboratori
ludico-didattici di lingua inglese. È attivato in collaborazione con la Società
Cooperativa Sociale Onlus CS4 ed è destinato a dare una risposta al bisogno
delle famiglie nelle quali le figure parentali, per esigenze di lavoro, non
hanno alcuna persona di fiducia a cui affidare i figli dopo l’orario scolastico
e fino al loro rientro.
LABORATORIO DI COMUNICAZIONE PARTECIPATA
PER LA CASA DI RIPOSO A.P.S.P. SANTO SPIRITO
Un intervento di notevole peso e di grande importanza per gli sviluppi futuri
a corredo dell’ampia gamma di servizi da proporre agli anziani è stato l’avvio
del “PROGETTO DI COMUNICAZIONE PARTECIPATA”, con l’obiettivo di far
partire il laboratorio per la comunicazione dei servizi offerti dallo SPOR-
TELLO INFORMATIVO PER LA FAMIGLIA, punto di riferimento per tutti coloro
che hanno l’esigenza di trovare soluzioni per l’assistenza a persone
anziane non autosufficienti.
La Direzione dell’A.P.S.P. S. Spirito e i Quadri interni hanno scelto di aderire
al progetto rivolgendolo inizialmente ai soli dipendenti, e coinvolgendo i
Clienti solo in una fase successiva. Il progetto prevede due fasi, una nel 2010,
già realizzata, e una nel 2011.
OCCHIO ALLA SALUTE
Servizio di grande utilità e interesse per tutti ma con particolare riguardo
per i meno giovani.
Si tratta del servizio “OCCHIO ALLA SALUTE”, fondato sulla consapevolezza
dell’importanza della PREVENZIONE nella VITA, in particolare nei riguardi
dei killer silenziosi quali l’ipertensione e il diabete.
CRP, nella sua logica di reciprocità, ha dunque attivato questa nuova iniziativa
valendosi della collaborazione del dott. LINO BEBER, medico in pensione,
e della A.P.S.P. S. Spirito di Pergine.
Il servizio prevede la possibilità, per chi desidera, di poter avere gratuitamente,
una volta al mese, presso alcune sedi disposte sul territorio di competenza
della Cassa Rurale, i seguenti interventi di PREVENZIONE:
1. Misurazione della pressione arteriosa.
2. Misurazione della glicemia.
3. Esecuzione e lettura dell’ELETTROCARDIOGRAMMA.
CRP si è fatta carico dell’acquisto di attrezzature idonee allo scopo mentre
l’A.P.S.P. S. Spirito ha messo a disposizione un ambulatorio presso la sua
Sede di Via Marconi a Pergine.
Attualmente il servizio è attivo:
• a Canale di Pergine, con la collaborazione dell’Associazione ACS Canale;
• a Pergine, presso l’A.P.S.P. S. Spirito di Pergine.
• a Canezza, presso l’ambulatorio medico.

PROGETTO PARTECIPATO PER IL CONTROLLO
DI GESTIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE SOCIE
DELLA COOPERATIVA SANT’ORSOLA
Progetto a favore dei soci della Cooperativa A.P.A. di S. Orsola, spesso soci
anche della Cassa, che coltivano piccoli frutti.
L’obiettivo è quello di promuovere la cultura e la pratica del controllo di gestione
nelle aziende agricole aderenti alla Cooperativa Sant’Orsola, con miglioramento
reciproco in termini di efficacia ed efficienza organizzativa,
produttiva e di relazione tra l’ente e le aziende che ne sono parte.
P.I.R.L.O. - S. Orsola
È stato sostenuto in modo molto significativo un progetto denominato
“P.I.R.L.O. en Bersntol”: Piccole Imprese Rurali Lavorano per l’Ospite in
Valle dei Mocheni, promosso da alcuni operatori economici della Valle dei
Mocheni con l’obiettivo di costruire un gruppo di lavoro coeso e responsabile
in grado di:
• co-progettare un nuovo sito web che valorizzi le bellezze e le offerte della
Valle;
• fornire alle imprese partecipanti strumenti tecnologici adeguati per una gestione
totalmente autonoma della propria comunicazione sul web;
• portare competenze e favorire il cambiamento organizzativo.
Il Gruppo Giovani è stato sostenuto nella realizzazione di una serie di iniziative
e incontri finalizzati a un percorso formativo da proporre ai nostri
soci e clienti.
PUBLIC SPEAKING
Seminario di formazione per i giovani sulle dinamiche del parlare in
pubblico.
PERCORSI FORMATIVI, VITA, STUDIO E LAVORO
Percorso di formazione intitolato “VITA, STUDIO e LAVORO” e proposto in
primavera; si è sviluppato in più serate secondo il seguente programma:
• Vita: con l’intervento sulla sicurezza stradale, condotto dal Maresciallo
della Stazione Carabinieri di Pergine.
• Studio: opportunità e contatti con l’estero, organizzato con Europe Direct.
Incontro informativo dal titolo: “Un anno all’estero - serata informativa
sulle possibilità di mobilità in Europa e fuori Europa”.
• Lavoro: “Leadership, il ruolo del capo”. Il corso è stato condotto dal dott.
Dario Carloni, esperto nel campo della gestione delle risorse umane, che
ha già collaborato con parecchi enti specializzati nel campo della formazione,
tra i quali Formazione Lavoro di Trento. �
COOPERAZIONE RECIPROCA
Bilancio Sociale 2010 | 81

82 | Bilancio Sociale 2010

Bilancio Sociale 2010 | 83

COOPERAZIONE RECIPROCA
Cooperazione reciproca
Progetto inglese
84 | Bilancio Sociale 2010
L’
insegnamento e la divulgazione della conoscenza della lingua inglese
è ormai divenuto uno dei punti di forza dell’iniziativa sociale
e formativa di CRP tanto che ormai quasi tutte le iniziative che
puntano a questo obiettivo hanno come partner la nostra Associazione.
Tra queste vi sono i corsi tenuti da CLM BELL di Pergine, organizzati per i
ragazzi delle scuole medie superiori e quelli organizzati dall’Università
Popolare Trentina riservati ad Adulti e Ragazzi.
Con l’Università Popolare Trentina, tra l’altro, abbiamo anche organizzato
dei corsi di alfabetizzazione informatica per Adulti, molto frequentati e apprezzati.
Sempre con riferimento alla lingua inglese, è stato organizzato con il Comune
di Pergine, nell’ambito delle proposte per “Estate Ragazzi”, un progetto denominato
“English for fun” che consiste in una colonia diurna, curata dall’associazione
Edu.C@re, rivolta ai ragazzi di età compresa fra 6 e 14 anni.
Con l’Istituto Comprensivo “Pergine 1” è stato invece organizzato, per gli
alunni delle scuole primarie e delle classi seconde delle scuole secondarie,
un percorso di due settimane di studio in lingua inglese gestite da The
English Experience. L’iniziativa ha coinvolto 63 ragazzi e si è svolta presso
la Scuola primaria “Don Milani” di Pergine.
Per i figli di Soci e Clienti della Cassa Rurale sono stati organizzati dei corsi
in collaborazione con insegnanti di madrelingua:
CORSO INTENSIVO PER IL RAFFORZAMENTO
DELLA LINGUA INGLESE
Corso destinato ai ragazzi che a settembre iniziano a frequentare il primo
biennio della scuola media superiore.
DO YOU SPEAK ENGLISH
Corso avanzato per studenti e organizzato a gruppi divisi per livello di conoscenza.
Alla fine del corso è stato organizzato un viaggio all’estero di alcuni
giorni.
CORSI DI INGLESE INTENSIVI
Corsi intensivi di avvio e rafforzamento della lingua inglese destinati ai ragazzi
che frequenteranno il primo e il secondo anno di scuola media superiore.
CORSI DI INGLESE LIVELLO BEGINNERS
30 ore di lezioni finalizzate all’insegnamento degli elementi di base della
lingua inglese.

ENGLISH FOR FUN
Campus estivo diurno rivolto ai bambini frequentanti le scuole elementari
e medie, gestito dall’Associazione Edu.C@re in collaborazione con Asif Chimelli
e la Cassa Rurale di Pergine - Cooperazione Reciproca.
NICE TO MEET YOU
Anche l’Associazione, nata a suo tempo su iniziativa e sostegno finanziario
della Cassa Rurale con l’obiettivo di promuovere la diffusione della lingua
Inglese, ha organizzato una serie di iniziative aperte a tutta la comunità,
in particolare corsi di lingua inglese rivolti a chi desidera sviluppare le 4
abilità principali: Speaking, Reading, Listening and Writing; si vuole puntare
in particolare a spingere i partecipanti ad appropriarsi della lingua
comunicando in primo luogo tra di loro sotto la guida e lo stimolo di insegnanti
qualificati e di madrelingua inglese, specializzati nell’incentivare
l’apprendimento.
EUROPE DIRECT - EUROPA DEI CITTADINI
Altra attività collegata alla diffusione delle lingue estere e alla conoscenza
delle opportunità esistenti all’estero, specie per i giovani, è l’azione di collaborazione
reciproca instaurata in diverse occasioni con Europe Direct e
in particolare in occasione della giornata europea delle lingue di fine settembre,
denominata “Europa dei Cittadini”.
In occasione dei mercati settimanali di fine agosto e settembre (a Pergine
il sabato mattina) è stato predisposto uno stand dove i cittadini hanno trovato
del materiale divulgativo e gadget sul funzionamento delle istituzioni comunitarie
e sulle diverse politiche e opportunità attivate dall’UE.
Sono stati attivati anche dei giochi e al termine di ogni giornata è stato
estratto un vincitore al quale è stato assegnato per premio un dizionario.
È stato organizzato anche un laboratorio multilingue rivolto ai bambini di
età compresa tra i 5 e i 10 anni, denominato “GIOCA… SENZA CONFINI”
(teatro e giochi con l’utilizzo di tre lingue europee). �
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COOPERAZIONE RECIPROCA
Gruppo Giovani
L’origine di un’idea
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| a cura di Michele Gretter e Gruppo Giovani |
Spesso si sente dire che i giovani non hanno voglia di impegnarsi per
il prossimo, che pensano ai soldi e all’interesse personale. Noi vogliamo
invece raccontarvi un’altra storia: quella del Gruppo Giovani
della Cassa Rurale. La storia di questo gruppo inizia nell’autunno del 2008,
quando è cominciato il corso LAPIS, un’iniziativa fortemente voluta da Cooperazione
Reciproca per favorire la crescita dei giovani del territorio. Il Laboratorio
di Progettualità Imprenditoriale e Sociale era un percorso che si
sviluppava in cinque mesi, durante i quali esperti economici, giuridici e pubblicitari
hanno affrontato tutti gli aspetti relativi alle scelte imprenditoriali,
specialmente quelle legate all’inizio dell’attività. Grazie a questa iniziativa diversi
giovani di Pergine sono entrati in contatto sia tra di loro sia con il personale
della Cassa Rurale, creando momenti di confronto attivo in merito alle
esigenze e alle problematiche del mondo giovanile, visto da diversi punti di
vista. La sensibilità di Cooperazione Reciproca e della Cassa Rurale, che
hanno voluto investire risorse in questa direzione, ha permesso a questo
gruppo informale di crescere, sviluppando diversi progetti, grazie anche al
contributo dei “giovani dipendenti della Cassa Rurale”. Il primo obiettivo raggiunto
è stato il corso di public speaking, la versione moderna dell’ars oratoria
ciceroniana, una grande opportunità alla quale hanno partecipato
diciotto giovani, e che ha riscosso molto successo. La maggior parte di noi ha
potuto sperimentare, in campo relazionale e lavorativo, come la comunicazione
sia un aspetto fondamentale e quali enormi vantaggi siano realizzabili
grazie alla perfetta conoscenza di tutti i canali comunicativi. Un secondo percorso,
molto importante nella formazione dei giovani, è stato quello sulla leadership:
la capacità di coordinare un gruppo di lavoro e la conoscenza di come
sia possibile organizzare al meglio le risorse sono nozioni molto importanti,
non solamente nel mondo lavorativo, ma anche nelle relazioni sociali e familiari.
Nella primavera del 2010 sono poi partite altre attività: è nato il Gruppo
Redazionale per sostenere con articoli e interviste la realizzazione di “Linea
diretta socio”; il Gruppo Giovani ha inoltre collaborato all’organizzazione della
festa per il novantesimo della Cassa Rurale, in aggiunta ad altre serate a
tema come quella dedicata all’Asuc “Dalle origini ai nostri giorni” e “Let’s
Europe” in collaborazione con Europe Direct. Il gruppo, inoltre, l’estate
scorsa ha organizzato un torneo di beach volley con l’obiettivo di farsi conoscere
ad altri giovani e il desiderio di ritrovarsi di nuovo insieme per realizzare
i progetti che già sono in cantiere.
Il progetto più ambizioso del gruppo, tuttavia, rimane la creazione dello
Sportello Giovane, un punto di riferimento dove i ragazzi della nostra co-

munità possano trovare informazioni sui servizi offerti dalla Cassa Rurale.
Lo sportello potrebbe diventare un punto di riferimento per noi ragazzi, con
la possibilità di creare un filo conduttore con i giovani dipendenti della Cassa
Rurale di Pergine, che possano mettere a disposizione la loro conoscenza
professionale in una sorta di tutoraggio.
Diamo, inoltre, la nostra disponibilità a lavorare a un importante progetto
pensato per sviluppare dei percorsi di stages, per i nostri giovani che, ultimati
gli studi, cercano lavoro.
Crediamo nell’efficacia di questa iniziativa, soprattutto perché noi ragazzi
stiamo vivendo con grande difficoltà l’inserimento nel mondo del lavoro.
Ci rendiamo conto che il progetto non è di facile realizzazione, ma se crediamo
nell’efficacia dell’iniziativa e al tempo stesso nell’utilità per i nostri
giovani, siamo convinti che valga la pena investire risorse per raggiungere
un obiettivo così ambizioso. Contiamo, naturalmente, sul supporto di Cooperazione
Reciproca, che siamo sicuri non mancherà. �
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COOPERAZIONE RECIPROCA
Cooperazione
I documenti che delineano la nostra identità
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DEMOCRAZIA
Il valore della “democrazia cooperativa” – una testa, un voto – è fondamentale
per caratterizzare la cooperazione e distingue nettamente il modello
cooperativo dalle altre tipologie d’impresa. I rapporti nelle cooperative e tra
cooperative sono tali da rendere la democrazia un fatto sostanziale e non
solo formale. Nella cooperazione la sostanza della democrazia è garantita
da meccanismi di elezione e di decisione in virtù dei quali la proprietà non
è la fonte decisiva di definizione della rappresentanza, né il fattore che ne
condiziona la formazione.
RECIPROCITÀ
Per cooperare in modo democratico è necessario aderire al valore della reciprocità.
La reciprocità impegna a comportarsi verso gli altri come si vorrebbe
gli altri si comportassero verso di noi. Essa comporta la disposizione
ad agire nella convinzione che donare è importante quanto ricevere e che,
solo grazie allo scambio reciproco di beni materiali, spirituali e relazionali,
è possibile contribuire alla costruzione di una società e di un’economia più
eque.
EGUAGLIANZA
In un rapporto di reciprocità si realizza concretamente il valore dell’eguaglianza.
Nella cooperazione, l’eguaglianza non conduce a forme di collettivismo,
ma alla valorizzazione della personalità attraverso la convinzione
che fattore di unità e di coesione è il principio democratico della discussione
e della decisione tra persone libere e responsabili.
Questi valori – democrazia, reciprocità, eguaglianza – devono sempre guidare
i processi decisionali all’interno dell’impresa cooperativa, senza cedere
alla tentazione di possibili scelte opportunistiche derivanti dall’abuso di potere,
dall’egoismo individualistico e dal rifiuto dell’altruismo.
MUTUALITÀ E SOLIDARIETÀ
La mutualità è il fondamento costitutivo della cooperazione. Essa è strumento
per raggiungere, uniti, beni che non si potrebbero ottenere individualmente.
La solidarietà persegue l’ulteriore finalità di ampliare i benefici mutualistici
favorendo l’adesione di nuovi soci,
la costituzione di nuove imprese cooperative e il benessere dell’intera popolazione
trentina, sempre più multi-culturale e multi-religiosa.
Il valore della solidarietà, affermato dall’Alleanza Cooperativa Internazionale,
è uno dei punti di riferimento della Cooperazione trentina. La soli-

darietà opera affinché il valore della mutualità non si tramuti in privilegio
di gruppo, di cui usufruiscano in maniera esclusiva i soci del movimento
cooperativo. La cooperazione solidale promuove e partecipa a progetti di
aiuto in ambito nazionale e internazionale. Per la Cooperazione agire in
modo solidale significa contribuire a ridurre, per la propria parte, il crescente
divario dovuto a gravi disuguaglianze economiche e sociali.
PROFITTO COOPERATIVO E INTERGENERAZIONALITÀ
Essenziale è la tutela della natura specifica del profitto cooperativo.
Un profitto che non è, totalmente, a vantaggio dei soci della Cooperazione
ma di cui una parte significativa si trasmette di generazione in generazione,
contribuendo ad assicurare la longevità delle imprese cooperative e a creare
un ingente patrimonio cooperativo sotto forma di riserve indivisibili.
EQUITÀ
L’equità è uno dei valori cooperativi storicamente più rilevanti e consente di
affermare che la cooperazione, nella sua doppia veste di movimento sociale
e culturale e di organizzazione economica,
è sempre stata, fin dalle sue origini, un fattore di civilizzazione delle società
e di umanizzazione del mercato. Chi ha responsabilità in qualunque tipo di
impresa cooperativa deve adottare criteri di valutazione delle prestazioni
secondo regole sociali condivise, che impediscano ogni sorta di discriminazioni,
siano esse di genere, di razza, di religione, di nazionalità, di affinità
parentale, ideologica, politica, sindacale.
COOPERAZIONE RECIPROCA
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COOPERAZIONE RECIPROCA
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RISPETTO E FIDUCIA
Il valore dell’equità presuppone una convinzione: le persone sono sempre
degne di fiducia. Se rispettate e riconosciute nella loro integrità spirituale
e fisica, esse sono capaci di esprimere le proprie qualità umane e competenze
professionali in modo sempre più compiuto.
Nei rapporti interpersonali e intercooperativi, rispetto e fiducia procedono
di pari passo. Su di essi si fonda la possibilità di un comportamento equo e
assieme benefico per l’integrità etica delle imprese cui le persone dedicano
gran parte della loro vita.
MERITO
Un’organizzazione cooperativa retta dall’equità sa riconoscere e valorizzare
le persone in virtù dei loro meriti.
Non le mortifica quindi attraverso pratiche non etiche, quali il ricorso al
clientelismo, alla raccomandazione, all’opportunismo, tendenti a premiare
gli incapaci o i meno meritevoli.
Il riconoscimento del merito è un valore che deve essere sostenuto e diffuso
nella Cooperazione con forza e determinazione. Tale valore richiama
a una profonda attenzione verso l’altro come persona sempre e comunque
degna di rispetto e di considerazione delle proprie capacità. Il rispetto
e il riconoscimento reciproco sostengono e sorreggono, liberano da una
condizione di subalternità e vietano di essere deboli con i forti e forti con
i deboli: tutto questo accade quando si esercita l’autorevolezza che convince
e non il potere che comanda.
ATTENZIONE VERSO GLI ALTRI E UMILTÀ
L’attenzione è, con il rispetto e l’umiltà, una delle “virtù penultime”: un valore
determinante per l’affermazione di altre ragioni etiche fondamentali. Essere
autenticamente attenti agli altri permette infatti di costruire relazioni interpersonali
basate sulla consapevolezza degli obblighi reciproci e del rispetto
della libertà altrui. Solo questo tipo di relazioni rende possibile il perseguimento
del bene comune.
INTERCOOPERAZIONE
Il legame cooperativo deve essere intessuto congiungendo l’intercooperazione,
l’onestà e la trasparenza, alla luce di un rapporto di mutualità e solidarietà
tra le cooperative. Perché si affermi il legame cooperativo, è
necessario porre l’accento sulla capacità di cooperare, più che sulla competizione,
tra cooperative di uno stesso settore, su una migliore integrazione
di servizi e risorse tra i settori cooperativi e su uno scambio trasparente di
informazioni tra le cooperative di primo e secondo grado e tra esse e i rispettivi
soci.
ONESTÀ
Nessuna regola scritta può funzionare se non si fonda sull’onestà, sull’intenzione
personale a comportarsi seguendo le indicazioni etiche concordate
e ad ammettere, ove necessario, i propri limiti ed errori.

TRASPARENZA
L’onestà è la condizione affinché si affermi il valore della trasparenza, posto
alla base della Cooperazione trentina nella sua storia secolare.
La trasparenza deve caratterizzare tutti i comportamenti delle persone e
delle organizzazioni. La trasparenza rende rintracciabile ogni rapporto intercooperativo
e ogni azione cooperativa, verso i soci, gli amministratori, i
collaboratori, i clienti, i consumatori, i fornitori, i cittadini.
Tale valore deve essere perseguito con maggiore forza, laddove questi ultimi
non abbiano piena consapevolezza di tutte le implicazioni derivanti da un
rapporto specifico instaurato con le diverse realtà cooperative in grado di
produrre conseguenze sulla loro vita.
PACE
La Cooperazione ritiene che la pace non equivalga semplicemente all’assenza
di guerra. Non c’è pace senza giustizia, né senza uno sviluppo equo
e rispettoso della dignità della persona e dei popoli.
La pace è una delle condizioni imprescindibili dell’azione cooperativa, ovunque
essa si esplichi. La Cooperazione considera perciò le iniziative di solidarietà
e cooperazione internazionale, in particolare con i paesi impoveriti,
attività intrinseche alla propria natura ed estensive dei principi cooperativi.
Tali iniziative di solidarietà e cooperazione internazionali devono essere tali
da promuovere e sostenere azioni di autopromozione e pratiche di sviluppo
locale mirate a favorire e creare condizioni di pace.
RESPONSABILITÀ SOCIALE
È convinzione comune che tutte le imprese – cooperative, private, pubbliche
– debbano misurarsi con le aspettative legittime di responsabilità sociale:
esse, nel loro insieme, devono sì contribuire alla legittimazione
dell’impresa stessa, ma anche allo sviluppo e al benessere della società e
delle comunità in cui e mediante cui esse operano.
COOPERAZIONE RECIPROCA
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COOPERAZIONE RECIPROCA
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La responsabilità sociale è un valore fondante dell’impresa e del movimento
cooperativo fin dalle sue origini, quali che siano le culture che hanno nutrito
la crescita dell’albero secolare della Cooperazione. Essa, quindi, costituisce
non certo una novità, bensì un costante impegno per quanti credono e praticano
i valori cooperativi.
SVILUPPO SOCIALE
Accanto al tema della responsabilità sociale, le sfide poste dallo sviluppo sostenibile
sono divenute urgenti e strategiche anche per le attività e per la reputazione
del movimento cooperativo.
Lo sviluppo sostenibile si realizza operando con la convinzione che, per la
sopravvivenza stessa dell’umanità, delle generazioni future e del pianeta, è
essenziale la riproducibilità delle condizioni di vita e di lavoro delle comunità
secondo i parametri della sostenibilità, evitando forme d’inquinamento e
d’impoverimento delle risorse naturali.
LIBERTÀ
La Cooperazione si impegna in questa sfida senza tralasciare i valori che
storicamente ne hanno guidato lo sviluppo sociale e la crescita economica,
credendo fermamente nella libertà e nella democrazia e rifiutando ogni
affiliazione o subalternità partitica. La Cooperazione dunque o è libera o
non è.
SUSSIDIARIETÀ
La Cooperazione, come società intermedia tra il cittadino e lo Stato, incarna
il valore della sussidiarietà per il solo suo porsi nella storia dell’umanità e
perché i diritti inviolabili della persona sono i suoi fondamentali valori.
La Cooperazione infatti risolve nel modo migliore specifici problemi nella
comunità locale, senza far ricorso all’intervento delle istituzioni pubbliche.
AIUTO RECIPROCO
In questo orizzonte si inscrive il valore cooperativo dell’aiuto reciproco, valido
su scala mondiale perché ricorda che la Cooperazione, in ogni tempo e
in ogni luogo, è cresciuta contando sulle proprie forze, sui valori e principi,
e sul lavoro dei propri soci. �

Cooperazione Reciproca
ALCUNI STRALCI DALLO STATUTO:
ART. 2. SCOPO SOCIALE
L’Associazione […] si propone di prestare senza fini di lucro la propria opera
per l’assistenza culturale, ricreativa, sociale, formativa, fiscale ed economica
dei soci e clienti della Cassa Rurale di Pergine e dei loro nuclei familiari,
di favorire lo sviluppo della cooperazione e dell’intercooperazione, il
benessere sociale e lo sviluppo socialmente ed economicamente sostenibile
del territorio. [...]
ART. 4. OGGETTO E ATTIVITÀ
L’associazione, per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, si
propone in particolare di:
a) prestare, senza fini di lucro, la propria opera a favore dei soci e dei clienti
della Cassa Rurale di Pergine e del loro nucleo familiare, fornendo loro
tutta la necessaria informazione e organizzazione per poter accedere ai
servizi di altre cooperative, enti, istituzioni e altri organismi economici
[…];
b) stipulare […] convenzioni con soggetti, enti e organismi economici di qualunque
genere e tipo, al fine di fornire servizi o beni a condizioni vantaggiose;
c) effettuare o promuovere studi su questioni economiche, giuridiche, sociali
e tecniche, nonché provvedere alla loro pubblicazione;
d) organizzare convegni, conferenze, dibattiti e similari;
e) contribuire, con persone e mezzi, alla diffusione ed al rafforzamento,
presso i territori di operatività, della cooperazione e della intercooperazione;
f) attuare iniziative e attività di carattere editoriale […] per l’informazione
della propria attività e la diffusione dello spirito associativistico e cooperativo;
g) promuovere la diffusione di etichettature, contrassegni od altri segni distintivi
[…] che valgano ad informare l’utente sul fatto che una determinata
società di produzione o di servizi abbia stipulato delle convenzioni
con l’Associazione stessa;
h) aderire: - a commissioni di studio a vario titolo insediate; - ad iniziative di
altre cooperative, enti, organismi, associazioni, strutture pubbliche o private,
che perseguono obiettivi, finalità e scopi condivisi dall’Associazione;
- alla costituzione di dette organizzazioni in qualità di soci fondatori e partecipare
alla loro vita associativa in qualità di soci di diritto, onorari od effettivi;
- all’organizzazione di iniziative comuni per il tempo libero;
COOPERAZIONE RECIPROCA
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COOPERAZIONE RECIPROCA
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i) effettuare qualunque altra attività utile o opportuna per il raggiungimento
dello scopo sociale. L’Associazione potrà organizzare incontri formativi
sull’attività svolta e di raccolta di proposte per nuovi progetti, anche in
sede di assemblea ordinaria indetta dalla Cassa Rurale di Pergine.
ART. 5. BENEFICIARI
Sono beneficiari e quindi destinatari dell’attività dell’Associazione prevalentemente
i soci ed i clienti della Cassa Rurale di Pergine ed il loro nucleo familiare.
È demandata al consiglio direttivo l’elaborazione delle modalità di
accesso alle iniziative attivate. Potranno inoltre essere beneficiari e quindi
destinatari di specifiche attività dell’Associazione, la collettività e gli enti
pubblici e privati dei comuni costituenti la zona di competenza della Cassa
Rurale di Pergine.
ART. 6. ASSOCIATI
Sono associati all’Associazione la Cassa Rurale di Pergine e la Federazione
Trentina della Cooperazione. [...] �

Finito di stampare nel mese di settembre 2011
da Publistampa Arti Grafiche