Associazione Italiana Dislessia
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Associazione Italiana Dislessia Dr.ssa D DDr.ssa A Anna B Bartoccini t i i Formatore tecnico AID
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<strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Dislessia</strong><br />
Dr.ssa D DDr.ssa A Anna B Bartoccini t i i<br />
Formatore tecnico AID
AMBITI D’INTERESSE DELLA DISLESSIA<br />
•AMBITO SCIENTIFICO:<br />
•E’ riconosciuto come disturbo di natura neurobiologica<br />
•Sempre S più iù convergenti ti sono lle opinioni ii iriguardo i d a:diagnosi, di i evoluzione, l i<br />
eziologia e possibilità riabilitative<br />
•AMBITO CLINICO:<br />
Molte diagnosi sono ancora occasionali, o giungono in ritardo, o non rispettano<br />
i criteri c e della de a scientificità sc e c à<br />
•AMBITO SCOLASTICO<br />
•Conoscenze Conoscen e molto differen differenziate iate e discrepanti con il crescere del grado<br />
scolastico.
Cos Cos’è Cos è la la disabilità<br />
• L La disabilità di disabilità bili à è l la riduzione id i o l la<br />
perdita di capacità funzionali<br />
conseguenti conseguentii ad add una menomazione i<br />
(OMS)<br />
• Quando si osserva una disabilità si<br />
immagina sempre una menomazione<br />
• Dov’è la<br />
• MENOMAZIONE
E’ la capacità di mettere in atto una serie di azioni, spesso in<br />
sequenza fra di loro, in modo rapido ed efficiente, per<br />
raggiungere i uno scopo con il minimo i i di dispendio di di risorse. i<br />
Il soggetto abile riesce ad eseguire un compito composto da una serie di atti<br />
in modo soddisfacente e senza sforzo apparente apparente.<br />
L’abilità richiede buona automatizzazione delle procedure, cioè velocità e<br />
scarse risorse attentive. Un buon livello di abilità dipende p dalla natura del<br />
compito e dalla frequenza con cui viene ripetuto.<br />
Tipiche abilità scolastiche( dette anche strumentali) sono:
ACQUISIZIONE<br />
DELL’ABILITA’<br />
S Secondo d l la psicologia i l i cognitiva iti un’abilità ’ bilità si sii acquisisce ii quando<br />
d<br />
sussistono 3elementi elementi:<br />
1. PREREQUISITI O<br />
O<br />
PREDISPOSIZIONI DI<br />
PARTENZA<br />
2. ESPOSIZIONE AGLI STIMOLI<br />
ADEGUATI<br />
3. ALLENAMENTO<br />
Dunque, q , la mancata acquisizione q di un’abilità<br />
può dipendere dalla mancanza di una delle<br />
3 condizioni. condizioni La disabilità 1non non essendo<br />
visibile è rintracciabile solo attraverso un<br />
percorso logico.<br />
logico
Modello standard di lettura e scrittura di Coltheart<br />
• parola orale parola scritta<br />
analisi analisi<br />
acustica<br />
ortografica<br />
lessico<br />
uditivo/fonologico<br />
di input (in entrata)<br />
lessico ortografico<br />
di input<br />
(in entrata)<br />
conversione i sistema it conversione i<br />
acustico/fonologica<br />
cognitivo semantico<br />
grafema-fonema<br />
buffer fonemico<br />
di risposta<br />
lessico fonologico<br />
in uscita<br />
converssione<br />
fonema-grafema<br />
lessico ortografico<br />
in uscita<br />
buffer grafemico<br />
In uscita<br />
• produzione p orale p<br />
produzione scritta
Andamento prestazioni p lettura<br />
• Il rapporto tra le prestazioni dei soggetti disturbati nella lettura<br />
ed i soggetti normali e buoni lettori non cambia nel corso<br />
dello sviluppo<br />
Sillabe al<br />
secondo<br />
classe
Modello di Seymour y<br />
LOGOGRAFICA LOGOGRAFICA<br />
ALFABETICA<br />
ORTOGRAFICA<br />
ALFABETICA<br />
ORTOGRAFICA
LETTURA SCRITTURA<br />
STADIO<br />
STADIO<br />
LOGOGRAFICO LOGOGRAFICO<br />
STADIO<br />
STADIO<br />
ALFABETICO ALFABETICO<br />
STADIO<br />
ORTOGRAFICO<br />
STADIO<br />
LESSICALE<br />
STADIO<br />
ORTOGRAFICO<br />
STADIO<br />
LESSICALE
INDAGINE SULLA TEORIA<br />
LINGUISTICA DEL DEL BAMBINO<br />
NON ALFABETIZZATO
Processo di di costruzione costruzione lingua lingua scritta<br />
Fasi:<br />
• Differenziazione disegno<br />
scrittura i<br />
• Periodo<br />
“preconvenzionale<br />
“preconvenzionale<br />
preconvenzionale” ”<br />
(quantità minima dei<br />
caratteri; ; varietà dei<br />
caratteri)<br />
• Scrittura come<br />
rappresentazione del<br />
linguaggio orale
SCRITTURA SPONTANEA<br />
SPONTANEA
SCRITTURA SCRITTURA SPONTANEA<br />
SPONTANEA
SCRITTURA PRECONVENZIONALE
SCRITTURA CONVENZIONALE<br />
SILLABICA E ALFABETICA
LETTURA DI PAROLE A LIVELLI<br />
CRESCENTI DI DIFFICOLTA’
LETTURA DI PAROLE A LIVELLI<br />
CRESCENTI DI DIFFICOLTA’
Valutazione Valutazione delle produzioni spontanee<br />
Il l Parametro C Costruttivo comprende:<br />
d<br />
�� La valutazione del tipo di segni usati dal bambino (scarabocchi, cerchietti e<br />
astine, , lettere dell’alfabeto o segni g simili) ) e della loro quantità. q<br />
�� La verifica del valore sonoro convenzionale delle lettere che il bambino scrive, cioè<br />
l’effettiva corrispondenza dei segni grafici con i suoni.<br />
Il Parametro Esecutivo comprende:<br />
�� �� La valutazione della della direzionalità direzionalità della scrittura<br />
�� L’orientamento delle lettere nello spazio<br />
�� L’occupazione dello spazio sul foglio<br />
�� Giudizio sull’adeguatezza del segno grafico (incerto, sicuro, ecc..) e sul tipo di<br />
carattere utilizzato
Verso i 4 anni il bambino<br />
inizia a spezzettare le<br />
parole parole, a giocare con<br />
queste con la mamma.<br />
Marco è la ste...<br />
la!<br />
della<br />
mamma
Abilità metafonologiche<br />
Cos’è in in grado grado di di fare fare un bimbo di di scuola scuola materna?<br />
materna?<br />
• l le rime i ( (palla ll f fa rima i con bballa-vino...) ll i )<br />
• la fusione sillabica (ca-ne…) ( )<br />
cane<br />
• la segmentazione sillabica (cane…)<br />
• il riconoscimento suono iniziale (lupo…)<br />
Balla<br />
C Ca ne<br />
L
Lo screening precoce precoce nella nella scuola scuola elementare<br />
elementare<br />
• Screening 11°<br />
livello metodologia di rilevazione in grado di<br />
predire un disturbo sulla base di un segno<br />
critico individuato in precedenza.<br />
TEST PREDITTIVO Misura un fattore di rischio; non si tratta<br />
di porre una diagnosi ma di inviare alle<br />
strutture di competenza per una buona<br />
diagnosi diagnosi.
• DDDettato Dettato di16 di16 di di 16 16 parole parole ll<br />
Prova di scrittura<br />
Lo strumento vuole identificare le difficoltà di elaborazione fonologica<br />
d della ll parola l i indispensabile di bil per l la trasformazione f i d della ll parola l orale l i in<br />
codice scritto.<br />
Ipotesi: Ipotesi: individuare le difficoltà di accesso alla fase alfabetica consente di<br />
predire di le l successive i diffi difficoltàdi l di apprendimento di d della ll li lingua scritta i<br />
Analisi fonologica della parola: elemento fondamentale sia nella lettura<br />
(fusione fusione fonemica fonemica) ) che nella scrittura ( (segmentazione segmentazione fonemica fonemica). ).<br />
Consapevolezza fonologica: capacità di riflettere in modo esplicito sulla<br />
struttura sonora della parola e manipolarla consapevolmente.
• Per la LETTURA il bambino applica le regole di<br />
conversione segno/suono, L l<br />
opera una lettura di tipo fonemica e utilizza la sequenza dei<br />
suoni pronunciati per risalire al referente lessicale ( (ricodifica ricodifica<br />
f ffonologica fonologica). l i ) ).<br />
cane c a n e cane<br />
• P Per la l SCRITTURA id identifica tifi i singoli i li suoni i<br />
(segmentazione fonemica) che compongono la parola e<br />
opera la corrispondenza suono/lettera<br />
suono/lettera.<br />
cane<br />
c a n e
Individuazione precoce del bambino<br />
dislessico<br />
• I In prima i elementare l i b bambini bi i che h si i avvicinano i i alla ll l letto scrittura i sono f fra l loro<br />
molto eterogenei e l’apprendimento successivo è notevolmente influenzato da:<br />
�� Abilità Abilità di di base base (cognitive, linguistiche, di memoria a breve termine, ecc.)<br />
�� Metodologia Metodologia di di insegnamento<br />
insegnamento<br />
�� Precoce Precoce individuazione individuazione dei dei punti punti deboli deboli<br />
• Possono presentare difficoltà diverse:<br />
1. Tempi più più lunghi lunghi di di acquisizione<br />
acquisizione<br />
2. Grosse difficoltà di memorizzazione e automatizzazione dei<br />
processi p di letto-scrittura<br />
letto scrittura<br />
Alcune difficoltà rischiano una cronicizzazione nel secondo ciclo della scuola<br />
elementare
<strong>Dislessia</strong> evolutiva<br />
Come si manifesta – Le prime fasi<br />
(inizio elementare)<br />
�� Difficoltà e lentezza nell’acquisizione del codice alfabetico<br />
e nell’applicazione delle “mappature” Grafema Grafema-Fonema Fonema e<br />
viceversa<br />
�� Controllo limitato delle operazioni di analisi e sintesi<br />
fonemica con errori che alterano in modo grossolano la<br />
la<br />
struttura fonologica delle parole lette o scritte<br />
�� �� Accesso lessicale limitato o assente anche quando le parole<br />
sono lette correttamente<br />
�� Capacità p di lettura come riconoscimento di un numero<br />
limitato di parole note<br />
(G.Stella e al. 2003)
LETTURA DI LETTERE<br />
LETTURA DI PAROLE<br />
BISILLABICHE PIANE<br />
PROVE DI LETTURA<br />
se non riesce<br />
se non riesce<br />
•PROVE DI SINTESI FONEMICA<br />
•PROVE DI LETTURA A SCELTA<br />
MULTIPLA CON CONTROLLO<br />
DEL FONEMA INIZIALE
DETTATO CON MODALITA’<br />
INCALZANTE
Dettato di parole e di un testo
Dettato e testo narrativo<br />
(alunno ( (alunno di classe q quarta) )
Componenti specifiche e comuni del processo di scrittura<br />
Dettato Scrittura spontanea<br />
Discriminazione fonemica<br />
Componenti<br />
espositive<br />
Recupero lessicale e semantico<br />
AAnalisi li iffonemica i Competenze di Recupero<br />
convenzioni ling. scritto<br />
Associazioni<br />
Recuperoform<br />
Fonemi-grafemi<br />
Fonemi grafemi ortografiche<br />
Componenti<br />
ff i i<br />
trascrizione e<br />
revisione<br />
Componenti del processo di COPIA<br />
effettrici Discriminazione<br />
Recupero<br />
visiva<br />
allografico<br />
Recupero<br />
pattern grafo-motori<br />
Efficienza (velocità)<br />
neuromotoria<br />
(recupero manuale)<br />
AAnalisi li i<br />
spaziale<br />
Pianificazione<br />
costruttiva
Nella FASE LESSICALE sono importanti:<br />
importanti:<br />
• La RAPPRESENTAZIONE RAPPRESENTAZIONE SEMANTICA<br />
SEMANTICA<br />
• La RAPPRESENTAZIONE GRAMMATICALE<br />
Frequenti sono gli errori lessicali che seguono:<br />
• segmentazioni illegali “ in sieme”;<br />
• fusioni illegali “perterra”,<br />
• irregolarità g grammaticali g “ e uscito”;<br />
• irregolarità semantiche “ l’una x luna”.
TIPOLOGIA DEGLI DEGLI ERRORI<br />
ERRORI
DISTURBO DISTURBO FONOLOGICO<br />
FONOLOGICO<br />
• Il grafema che viene prodotto da luogo ad un fonema<br />
di tipo diverso:<br />
1. Congruente (es: b/p) - vicinanza fonologica<br />
2. Incongruente g (es: ( a/e/o) / / ) - vicinanza grafemica g<br />
SOSTITUZIONI<br />
OMISSIONI<br />
INTRUSIONI
ERRORI ERRORI NON NON FONOLOGICI<br />
FONOLOGICI<br />
1. ERRORI NON FONOLOGICI C T TOUT T COURT C T<br />
2. LA DISAMBIGUAZIONE DELL’ERRORE RICHIEDE UN<br />
PROCESSAMENTO SEMANTICO LESSICALE<br />
Il Il correttore correttore ortografico ortografico non riesce ad evidenziare alcune occorrenze:<br />
• L’errore dà luogo ad un’altra parola (es: foglia/voglia)<br />
• Attribuzione dell’ “h” per distinguere la congiunzione dall’ausiliare<br />
• Non Non vede vede le le separazioni separazioni o o fusioni fusioni illegali illegali (asso quadro/a soqquadro)<br />
• Non distingue le omofone dentro le frasi.<br />
Questi Q errori ortografici g possono p essere interpretati p solo se si passa p per p il<br />
sistema semantico.
DOPPIE DOPPIE E ACCENTI<br />
SONO ERRORI DI TIPO FONETICO E<br />
NON FONOLOGICO:<br />
POSSONO ESSERE ESSERE INDIVIDUATI<br />
INDIVIDUATI<br />
FACENDO RIFERIMENTO A<br />
VARIAZIONI DI INTENSITA’ ( (accenti) accenti)<br />
ODURATA(<br />
ODURATA(doppie)<br />
O DURATA ( (doppie) doppie)
D.E. D.E.- La fase successiva (2 (2-4° ( elementare)<br />
)<br />
�� �� Graduale acquisizione del del codice codice alfabetico alfabetico e e delle<br />
delle<br />
“mappature” Grafema Grafema-Fonema Fonema che non sono<br />
pienamente pienamente stabilizzate<br />
�� Possono persistere difficoltà nel controllo delle<br />
“ “mappature” ” ortografiche fi h più iù complesse l<br />
�� L’analisi e la sintesi fonemica restano operazioni<br />
laboriose e scarsamente automatizzate<br />
�� Migliora g l’ “accesso lessicale” anche se resta lento<br />
e limitato alle parole più frequenti
Cosa Cosa fare fare nelle nelle diverse diverse età età<br />
• ETA’ ETA ETA’ ETA PRESCOLARE<br />
-Indagine Indagine sull’efficienza del sistema linguistico<br />
-Indagine Indagine Indagine anamnestica anamnestica familiare<br />
familiare<br />
-Training Training metafonologico se il DSL e presente dopo il<br />
compimento dei 4 anni, anche se risolto<br />
• ETA’ SCOLARE 1°CICLO 1 CICLO<br />
-Monitoraggio<br />
Monitoraggio della letto letto-scrittura scrittura<br />
-Intervento Intervento individualizzato quotidiano<br />
-Valutazione Vl Valutazione i specialistica ili i al l termine i dll della prima i elementare l se il<br />
disturbo persiste<br />
• ETA’ SCOLARE 2°CICLO CICLO<br />
-Accurata Accurata valutazione per p individuare d d severità easpetti aspetti p qualitativi q<br />
-Intervento Intervento intensivo eperiodico periodico. Bisogna essere preparati ad un<br />
lavoro lungo
D.E. – La fase finale (5 (5° ( elementare/medie)<br />
)<br />
�� Padronanza quasi completa del codice alfabetico e<br />
stabilizzazione delle “mappature” Grafema Grafema-<br />
Fonema<br />
�� L’analisi, , la sintesi fonemica e l’ “accesso<br />
lessicale” cominciano ad automatizzarsi, almeno<br />
con parole p di uso p più frequente q<br />
�� Limitato accesso al Lessico ortografico<br />
�� �� Scarsa integrazione integrazione dei dei processi processi di di “decodifica” decodifica e<br />
“comprensione”: la lettura resta stentata
COSA VALUTARE<br />
Scuola secondaria 1°/2° grado g<br />
• velocità di lettura<br />
•• correttezza correttezza di di lettura lettura<br />
• correttezza ortografica g<br />
• correttezza sintattica<br />
• comprensione
PROVE DI LETTURA<br />
Lettura di parole a struttura complessa e di non parole<br />
Lettura di un brano ad alta voce<br />
Comprensione del testo<br />
se non ri riesce<br />
Verifica della comprensione del testo<br />
attraverso una prova di ascolto<br />
se non riesce<br />
i<br />
Verifica della comprensione verbale con<br />
p<br />
una prova di comprensione sintattica
COME EVOLVE LA DISLESSIA<br />
• Velocità ½ sill/sec per ciascun anno scolastico<br />
• Terzo anno scuola secondaria di primo 6 sill/sec (tempo<br />
comparabile a quello di uno studente universitario)<br />
DISLESSICI<br />
RECUPERATI COMPENSATI PERSISTENTI<br />
Prestazioni<br />
assimilabili i il bili<br />
ai normolettori<br />
Gruppo eterogeneo<br />
PPrestazioni t i ii inferiori f i i<br />
alla media<br />
Difficoltà Difficoltà parole parole dei dei<br />
lessici speciali<br />
Mantengono<br />
consistenti i t ti difficoltà diffi ltà<br />
di lettura sia nel<br />
testo testo che che nelle nelle<br />
parole
Disturbi specifici di lettura e di comprensione<br />
(scuola secondaria di secondo grado)<br />
LLLa La di di distribuzione distribuzione ib ib ii dddei dei ii soggetti soggetti iia a rischio rischio ii hi hi per per idi idi i i disturbi disturbi bi bi<br />
specifici specifici di di lettura lettura nei nei vari vari istituti istituti non non è è omogenea: omogenea:<br />
infatti infatti infatti infatti essi essi essi essi si si si si concentrano concentrano concentrano concentrano in in in in misura misura misura misura maggiore maggiore maggiore maggiore<br />
negli negli istituti istituti professionali.<br />
professionali.<br />
(M (M. R Roberto, b F F. Pianta Pi e G. G Stella, S ll 2005)<br />
2005)
Disturbi di<br />
apprendimento<br />
Deficit generale<br />
di conoscenza<br />
metacognitiva
COMPRENSIONE<br />
DEFICIT<br />
•Mancanza di schemi<br />
•adeguati<br />
•Impossibilità I ibilità di attivare tti<br />
schemi utili<br />
•Attivazione Attivazione di uno<br />
schema errato<br />
Costruzione o attivazione di<br />
SCHEMI ADEGUATI<br />
•Discriminare le informazioni<br />
rilevanti<br />
•Forniscono una struttura ordinata<br />
in cui immagazzinare le nuove<br />
informazioni<br />
•Permettono di trarre inferenze dal<br />
testo<br />
•Facilitano il compito di memorizzare<br />
e di richiamare il contenuto
L’intervento<br />
L intervento<br />
• Valorizzare l i i diff differenti i istili stili ili ili cognitivi, cognitivi ii ii , ii<br />
l le<br />
caratteristiche e le esigenze dei singoli<br />
alunni<br />
• Modalità didattiche finalizzate a sviluppare<br />
pp<br />
una consapevolezza consapevolezza attiva attiva e di costruzione<br />
degli g apprendimenti<br />
pp<br />
• Promuovere l’utilizzo di strumenti<br />
compensativi<br />
compensativi compensativi<br />
compensativi el’applicazione e l applicazione di misure<br />
dispensative<br />
dispensative
ABILITATIVO<br />
Età prescolare p<br />
1°2°3° primaria<br />
INTERVENTO<br />
DISPENSATIVO<br />
COMPENSATIVO<br />
Dalla 4° primaria … Dalla 4° primaria