14.01.2013 Views

clicca qui per scaricare il volume completo - Ircom IT Service SA

clicca qui per scaricare il volume completo - Ircom IT Service SA

clicca qui per scaricare il volume completo - Ircom IT Service SA

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Panoramica sulla storia Informormatica hardware, la prima su tutti è stata IBM<br />

Non è fac<strong>il</strong>e tentare di dare un'idea complessiva di un colosso mondiale che vanta quasi<br />

un secolo di storia! Però, se dalla storia dell'informatica e dei computer in generale,<br />

cancellassimo tutto ciò che riguarda IBM, non ci sarebbe storia da raccontare<br />

ed anche <strong>il</strong> famoso B<strong>il</strong>l Gates avrebbe dovuto trovarsi un altro mestiere.<br />

Il ruolo di questa compagnia è stato fondamentale e lo è ancora oggi se pensiamo<br />

al sostegno dato ai principali centri di ricerca e sv<strong>il</strong>uppo, sia universitari<br />

(M<strong>IT</strong> e Harvard, tanto <strong>per</strong> fare due esempi), che della stessa IBM,<br />

arrivata ad avere pochi anni addietro diverse migliaia di ricercatori alle sue dipendenze.<br />

Sappiamo bene che i centri di ricerche, gli scienziati e gli inventori hanno bisogno<br />

sia di aiuti economici che di trasferimento sul piano industriale e commerciale d<br />

elle loro sco<strong>per</strong>te, altrimenti <strong>il</strong> progresso tecnologico si fermerebbe. E IBM ha<br />

saputo trarre enorme profitto da questa sua capacità di trasformare le idee in progetti,<br />

i progetti in produzioni e le produzioni in distribuzioni su scala mondiale, ed infine le distribuzioni<br />

in servizi di assistenza, dando modo ai ricercatori di passare a nuovi campi di esplorazione.<br />

Il numero di brevetti registrati a nome IBM è impressionante, visto che si contano a<br />

migliaia ogni anno e che ne detiene <strong>il</strong> record assoluto. Si tratta, dall'inizio della sua storia<br />

di oltre 37.000 brevetti e nel 2002 ha festeggiato <strong>il</strong> nono anno consecutivo di maggior<br />

numero di brevetti conseguiti annualmente.<br />

IBM ha sempre saputo trarre immediato profitto da tutto ciò, trasformando le teorie<br />

tecnologiche in offerta pratica di macchine e servizi in ambito aziendale,<br />

agendo con un'organizzazione cap<strong>il</strong>lare a livello mondiale e dando<br />

lavoro a fabbriche sparse in tutto <strong>il</strong> mondo.<br />

Gli standard produttivi IBM sono sempre risultati di elevata qualità e questa<br />

caratteristica di professionalità e competenza costruttiva si può<br />

verificare ancora oggi, nelle attuali famiglie di prodotti, che comprendono grandi sistemi,<br />

minicomputer, server, <strong>per</strong>sonal computer, notebook, stampanti, memorie di massa, ecc. ecc.


Certamente <strong>il</strong> livello qualitativo impone una particolare attenzione ai prezzi,<br />

ma non potrebbe essere diversamente. Ricordo una statistica del Gartner Group<br />

di qualche anno fa che dichiarava, <strong>per</strong> fare un esempio, i tempi medi di fermo<br />

macchina accidentale. Un rete di pc in piattaforma NT aveva 220 ore di fermo all'anno,<br />

contro le 5 ore di un sistema IBM AS/400.<br />

Come tutti i colossi, ovviamente anche IBM ha avuto i suoi bravi problemi e aspre critiche.<br />

Problemi di adattamento all'evolversi delle tecnologie e dei mercati.<br />

Siamo passati da una domanda di poche centinaia di computer all'anno alla richiesta<br />

di migliaia e migliaia d'impianti d'ogni genere e dimensione. IBM è presente con l'offerta<br />

dei suoi prodotti sia verso le grandi compagnie multinazionali, che necessitano di<br />

migliaia di terminali disseminati in nazioni diverse, che verso le esigenze dell'informatica<br />

individuale, con i classici <strong>per</strong>sonal computer.<br />

Ci sono stati problemi di monopolio, esattamente come ha vissuto e sta vivendo l<br />

'altra società più qualificata a restare <strong>per</strong> sempre nella storia informatica: la Microsoft.<br />

Ci sono state scelte strategiche non sempre vincenti. Ma tutto ciò è ancora una volta da mettere in<br />

conto.<br />

La mia analisi, non solo come osservatore, ma anche come attore, su un arco di tempo<br />

che va dagli anni '60 ad oggi, mi porta ad affermare con cognizione di causa che le<br />

aziende che si sono avvalse dei servizi IBM hanno tratto vantaggi considerevoli dagli<br />

investimenti fatti nell'area I.T., godendo della tran<strong>qui</strong>llità di poter passare man mano a sistemi<br />

sempre più evoluti con la garanzia della salvaguardia degli investimenti già fatti e una grande<br />

affidab<strong>il</strong>ità generale.<br />

Ciò è stato vero <strong>per</strong> buona parte delle applicazioni software, ma anche <strong>per</strong> un gran numero<br />

di terminali e <strong>per</strong>iferiche. La linea di continuità lineare della crescita è stata sicuramente<br />

garantita in larga misura, molto spesso con <strong>il</strong> semplice potenziamento del sistema e senza <strong>per</strong>ciò<br />

alcuna sostituzione di macchine.<br />

Forse c'è solo un appunto che non posso fare a meno di indicare, dal mio modestissimo<br />

punto di vista: una eccessiva posizione hardware-centrica, mantenuta ancora ai giorni nostri,<br />

malgrado lodevoli sforzi. IBM resta <strong>per</strong> indole un validissimo costruttore di macchine, direi forse le<br />

migliori al mondo, ma con scarsa propensione verso <strong>il</strong> software, che resta l'area in cui ha<br />

fatto anche scelte poco convincenti.<br />

Questa apparente debolezza è stata comunque colmata dalle migliaia di aziende di servizi che<br />

hanno sempre gravitato attorno al nucleo IBM, producendo tutte quelle soluzioni applicative<br />

o tools di sv<strong>il</strong>uppo di cui c'era via via bisogno e non seguendo alla lettera alcuni orientamenti<br />

suggeriti dalla IBM stessa e che, ripeto, non sempre hanno dato esiti positivi.


Ma non dimentichiamo che nel complesso delle attività IBM queste scelte a volte poco felici<br />

si dis<strong>per</strong>dono in un mare di felici intuizioni e rinnovamenti di ogni genere, che di volta in volta<br />

hanno rappresentato dei veri e propri nuovi standard produttivi ai quali si sono dovuti riferire gran<br />

parte dei concorrenti. Esempio emblematico, valido <strong>per</strong> tutti, fu l'uscita del famoso PC IBM,<br />

che di fatto decretò la standardizzazione in un settore in cui fino all'ora regnava sovrano<br />

<strong>il</strong> caos e l'incompatib<strong>il</strong>ità più assoluti.<br />

Così come non dobbiamo dimenticare che IBM è entrata a pieno titolo nello sv<strong>il</strong>uppo<br />

dei migliori linguaggi di programmazione e sistemi o<strong>per</strong>ativi,<br />

almeno nell'area dei mainframe e minicomputer.<br />

Alla IBM s'è mossa anche <strong>per</strong> molti anni l'accusa di fornire sistemi chiusi, ovvero proprietari,<br />

nei quali non era possib<strong>il</strong>e entrare con soluzioni tecnologiche alternative. In pratica è stato vero,<br />

ma fino a un certo punto (basti pensare al PC IBM, che era una macchina assolutamente a<strong>per</strong>ta)<br />

e non molti sanno che oggi, semmai, è vero <strong>il</strong> contrario, visto che sulla stessa macchina IBM è<br />

possib<strong>il</strong>e far girare contemporaneamente programmi sotto Linux, NT, OS/400 ed anche Unix.<br />

D'altro canto sappiamo molto bene quale sciagura abbia rappresentato e rappresenti<br />

tutt'ora una gestione eccessivamente spartana degli accessi e della sicurezza dei sistemi.<br />

Forse non tutti sanno che i problemi di violazione di accesso e di invasione da virus<br />

sui sistemi IBM (mini e mainframe) non si sono mai riscontrati.<br />

IBM ha sicuramente ancora molto da offrire in termini di contributi evolutivi della I.T., lo dimostra<br />

regolarmente ogni anno e con ogni annuncio di novità e se saprà continuare ad essere altamente<br />

competitiva sul piano della qualità, avrà sicuramente ancora molti anni di storia da scrivere.<br />

Storia IBM dal 1900 al 1949<br />

1900 - L'ingresso del calcolatore nel mondo del lavoro può essere fatto risalire all'inizio del 1900. Nel 1917<br />

viene fondata la IBM (International Business Machine Corporation), destinata ad essere,talvolta<br />

attraversando pesanti vicissitudini, la più importante industria di computer del mondo sino ai nostri giorni.<br />

La tecnologia delle macchine di calcolo prodotte all'inizio del secolo era la tecnologia meccanografica.<br />

Esistevano infatti all'interno delle grosse organizzazioni i centri meccanografici che erano in realtà<br />

attrezzati con una varietà di macchine diverse, fra le quali: la <strong>per</strong>foratrice <strong>per</strong> tradurre documenti<br />

in schede <strong>per</strong>forate mediante un apposito codice chiamato codice di Hollerith, dal nome del<br />

ricercatore che inventò tale sistema di codifica verso la fine dell'800; la verificatrice che


controllava la qualità del lavoro fatto dalla <strong>per</strong>foratrice; la selezionatrice <strong>per</strong> ordinare le schede,<br />

<strong>per</strong> esempio in ordine alfabetico o numerico; la calcolatrice <strong>per</strong> eseguire calcoli numeri sui<br />

dati letti dalla schede <strong>per</strong>forate e <strong>per</strong> <strong>per</strong>forare i risultati su altre schede;<br />

la tabulatrice <strong>per</strong> stampare i risultati in chiaro.<br />

Con queste macchine si eseguivano calcoli ad una discreta velocità <strong>per</strong> quei tempi, dell'ordine di<br />

60 o<strong>per</strong>azioni al minuto. La loro gestione era tuttavia complessa, come si può intuire dalla precedente<br />

descrizione. Inoltre si trattava di macchine idonee all'esecuzione di o<strong>per</strong>azioni su serie di dati, qualcosa<br />

di ancora molto lontano dalle funzionalità che oggi siamo abituati a trovare nei computer moderni.<br />

Questa tecnologia ha subìto una evoluzione relativamente lenta (almeno rispetto a quella a cui siamo<br />

abituati oggi) sino ad arrivare, verso <strong>il</strong> 1940, a delle macchine di tipo elettromeccanico in grado di<br />

riunire le funzionalità dei diversi componenti meccanografici. In queste macchine ricompare in modo<br />

elementare <strong>il</strong> concetto di programma come serie di istruzioni preordinate da eseguire in successione.<br />

Le istruzioni venivano somministrate sotto forma di codici <strong>per</strong>forati su di una banda di carta, in modo analogo<br />

a quello prefigurato <strong>per</strong> la macchina di Babbage. Si parla in tal caso di calcolatrici elettromeccaniche a<br />

"programma esterno".<br />

Herman Hollerith presenta un alimentatore automatico di schede <strong>per</strong>forate, che servirà<br />

ad elaborare <strong>il</strong> censimento del 1900 molto più rapidamente.<br />

la prima tabulatrice e selezionatrice di schede<br />

1911 - La compagnia di Hollerith - Tabulating Machine Company - si fonde con altre<br />

due compagnie nella Computing Tabulating Recording Company...


logo della CTRC ...che nel 1924 diventerà la "International Business Machine Corporation" -IBM-<br />

La CTRC non produce solo calcolatori, ma anche pesatrici e orologi.<br />

evoluzione dei loghi IBM<br />

1920 Nasce <strong>il</strong> primo registratore di cassa in grado di stampare numeri.<br />

E' introdotto nel mercato dalla CTR, che diventerà poi IBM.<br />

1924 Thomas J. Watson Senior (1874-1956) ribattezza in 'IBM' la compagnia CTR e rende<br />

popolare la scritta 'THINK' (Rifletti), slogan che aveva già coniato alla National Cash Register.<br />

Questa parola verrà scritta dap<strong>per</strong>tutto nei documenti IBM e durerà <strong>per</strong> i successivi cinquant'anni.<br />

primo logo IBM<br />

Thomas J. Watson Senio


1944 Viene ultimato <strong>il</strong> Mark I sotto la guida di H.H. Aiken dell'Università di<br />

Harvard<br />

e con la collaborazione dei tecnici IBM. Si tratta di un calcolatore elettromeccanico (a relè)<br />

interamente automatico e universale, che viene salutato come la realizzazione del 'sogno di Babbage'.<br />

Mark I<br />

1946 Nell'anno la IBM sv<strong>il</strong>uppa la macchina moltiplicatrice 603.<br />

E' <strong>il</strong> primo calcolatore elettronico commerciale a valvole prodotto in serie.<br />

E' in grado di eseguire le moltiplicazioni 1.000 volte più velocemente<br />

delle precedenti macchine elettromeccaniche.<br />

moltiplicatrice IBM 603<br />

C'è nell'aria <strong>il</strong> boom dell'ENIAC e <strong>per</strong> la prima volta IBM si sente su<strong>per</strong>ata da un<br />

progetto che non aveva intuito né previsto. Una delle risposte IBM al successo<br />

dell'ENIAC fu appunto la produzione in massa (dove <strong>per</strong> "massa" s'intende


una ventina di esemplari!) del calcolatore 603, che o<strong>per</strong>a ad una velocità di 6.000<br />

schede all'ora, mentre le macchine elettromeccaniche della concorrenza viaggiavano a 600 schede/ora.<br />

Ma questo calcolatore non soddisfece ugualmente né Eckert né Thomas Watson Sr.,<br />

che erano allibiti dal fatto che qualcuno avesse potuto produrre qualcosa senza che<br />

loro lo sapessero e lo sponsorizzassero.<br />

Così venne messo insieme un gruppo di <strong>per</strong>sone <strong>per</strong> scrivere le specifiche <strong>per</strong><br />

una macchina gigantesca, <strong>il</strong> SSEC. L'unità aritmetica fu disegnata<br />

in base alle valvole standard 25L6 usate nelle radio.<br />

Il progetto del SSEC andò avanti giorno e notte, sette giorni<br />

alla settimana nel laboratorio IBM di Endicott.<br />

Congiuntamente all'elettronica fu progettato un gruppo <strong>completo</strong> di unità <strong>per</strong>iferiche:<br />

lettori di schede ad alta velocità, <strong>per</strong>foratori di nastro, <strong>per</strong>foratori di schede,<br />

console, unità di memoria e un pannello di comando da fare invidia a quello dell'ENIAC.<br />

1948 Ed ecco infine <strong>il</strong> risultato: IBM SSEC - Selective Sequence Electronic Calculator<br />

IBM SSEC


le colonne, secondo Thomas Watson Sr. toglievano tutta l'estetica e così ordinò di<br />

ritoccare la foto, eliminandole, come appare nell'immagine seguente:


IBM SSEC<br />

Storia IBM dal 1950 al 1969<br />

1951 Le prime unità di nastri magnetici impiegate all'epoca<br />

presentano un grosso problema:<br />

i frequenti comandi di avvio/arresto del nastro alla fine lo danneggiano o lo inceppano.<br />

La IBM risolve questo problema tramite una colonna sotto vuoto.<br />

Facendo passare <strong>il</strong> nastro all'interno di una colonna sotto vuoto, infatti,<br />

<strong>il</strong> nastro rimane sempre teso verso <strong>il</strong> basso e siccome non vi è resistenza dell'aria<br />

non si danneggia e resta in posizione.<br />

1952 Thomas Watson Jr. diventa presidente della IBM.E' da quest'anno<br />

che la IBM decide di aggiungere i calcolatori alla sua linea di prodotti commerciali.<br />

Ciò <strong>per</strong>mise a IBM di diventare una forza dominante in questo settore.<br />

E non mancò una prima denuncia con l'accusa di svolgere pratiche monopolistiche<br />

nell'area dei computer commerciali, in violazione dello Sherman act.<br />

La prima linea di produzione di computer riguarderà <strong>il</strong> modello 701 e fu disegnata da Nathaniel<br />

Rochester.


Thomas Watson Jr.<br />

1952 La IBM annuncia <strong>il</strong> 701, un nuovo calcolatore progettato <strong>per</strong> <strong>il</strong> calcolo scientifico,<br />

di cui <strong>il</strong> primo esemplare verrà installato <strong>per</strong> la Difesa U<strong>SA</strong>.<br />

Thomas Watson Sr. (seduto) alla console dell'IBM 701


Ronald Reagan e Herb Grosch del Watson Laboratory's e l'IBM 701 nel 1956<br />

Ne saranno prodotti e installati solamente 19 esemplari nell'arco dei suoi 3 anni di vita.<br />

IBM nell' anno 1953<br />

Debutta l'IBM 650, conosciuto anche col nome di calcolatore a tamburo magnetico e<br />

diventa <strong>il</strong> primo computer prodotto industrialmente.<br />

Con questa macchina si può affermare che è nato <strong>il</strong> primo minicomputer.<br />

Ne verranno venduti 450 già nel primo anno di produzione.<br />

Nei successivi 15 anni ne saranno prodotti e venduti più di 1500, che <strong>per</strong> questo <strong>per</strong>iodo è un record<br />

assoluto.<br />

Come <strong>il</strong> 701, anche <strong>il</strong> 650 può leggere e scrivere sia da nastro magnetico che da schede <strong>per</strong>forate.<br />

Le schede <strong>per</strong>forate sono anche usate <strong>per</strong> introdurre <strong>il</strong> programma da eseguire ed ogni scheda<br />

rappresenta una istruzione a tre indirizzi, comprendendo cioè anche quello dell'istruzione successiva.


calcolatore IBM 650<br />

Nel 1956 <strong>il</strong> prezzo <strong>per</strong> <strong>il</strong> noleggio era di 3.200$/mese (<strong>il</strong> costo di una grossa Cad<strong>il</strong>lac).<br />

La funzionalità del sistema era dell'80% di tempo (non garantito).<br />

Eseguiva una somma o sottrazione in 1,63 m<strong>il</strong>lisecondi, una moltiplica in 12,96ms e la divisione<br />

in 16,90ms.La memoria nella maggior parte dei sistemi era data dal tamburo magnetico che<br />

conteneva 2.000word (10 digit+segno) e con un tempo random di accesso di 2,496ms.<br />

la memoria a tamburo magnetico dell'IBM 650<br />

Anche se l'IBM 650 non era una su<strong>per</strong> macchina, aveva una caratteristica particolare<br />

che la rendeva attraente e fac<strong>il</strong>mente vendib<strong>il</strong>e: un sacco di luci lampeggianti!<br />

Con quelle chiunque poteva controllare che qualcosa "si muoveva" nel cuore del cervellone.


la console dell'IBM 650 e...le sue famose lampadine,che rappresentavano un interessante<br />

metodo <strong>per</strong> leggere i valori,molto più pratico dei tubi CRT usati da altri sistemi<br />

Molti attribuirono <strong>il</strong> successo proprio a quelle lampadine ed al fatto che la macchina usasse<br />

schede <strong>per</strong>forate a 80 colonne che erano compatib<strong>il</strong>i con tutte le altre macchine IBM,<br />

tra cui le tabulatrici, indispensab<strong>il</strong>i <strong>per</strong> stampare su carta i risultati dell'elaborazione.<br />

IBM anno 1954<br />

Nasce l'unità a nastro magnetico IBM 726.<br />

Questa unità contiene 100 caratteri <strong>per</strong> pollice ed è in grado di leggere 75 pollici di nastro al secondo.<br />

Questa macchina è destinata a diventare un drive standard <strong>per</strong> molti anni a venire e verrà<br />

spedita con qualsiasi computer IBM.<br />

Nel gennaio di quest'anno viene fatto un primo tentativo di traduzione dal<br />

russo all'inglese,<br />

ut<strong>il</strong>izzando allo scopo un sistema IBM 701.I risultati sono supportati dall'uso di un dizionario<br />

elettronico e da un numero di programmi che contengono la sintassi e le regole delle due lingue.<br />

Venne realizzata una traduzione soddisfacente e molta dell'es<strong>per</strong>ienza di questo tentativo<br />

sarà poi riversata nel progetto Echelon.


John W. Backus, un capo progetto della IBM, imposta <strong>il</strong> linguaggio di programmazione<br />

scientifica FORTRAN (FORmula TRANsalot) <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema IBM 704.<br />

Backus e <strong>il</strong> suo gruppo di lavoro si sentono abbastanza preparati dalle loro precedenti<br />

ricerche <strong>per</strong> pubblicare un foglio intitolato:<br />

“Preliminary Report, Specifications for the IBM Mathematical FORmula TRANslating System, FORTRAN.”<br />

Assieme ad altri tecnici IBM, Backun visita i clienti che hanno ordinato <strong>il</strong> 704 <strong>per</strong> presentare<br />

loro questo nuovo linguaggio e ottenere critiche e suggerimenti in merito alle sue funzioni. In<br />

quel modo Backus anticipò la fine del suo comp<strong>il</strong>atore in 6 mesi, contro i due anni delle previsioni.<br />

Il comp<strong>il</strong>atore consisteva di 25.000 righe di codice macchina, memorizzate su nastro magnetico.<br />

Venne fornita una copia del programma a ciascun cliente del 704, assieme ad un manuale di 51 pagine.<br />

La prima versione del programma era chiaramente difettosa, ma successivamente vennero<br />

rimossi tutti i bug che conteneva.<br />

John W. Backus<br />

Ingegneri e scienziati sceglieranno definitivamente questa strada <strong>per</strong> la programmazione<br />

dei computer, abbandonando <strong>il</strong> metodo di modificare <strong>il</strong> cablaggio interno delle macchine<br />

<strong>per</strong> cambiarne <strong>il</strong> programma da eseguire. Un altro passo da giganti verso <strong>il</strong> futuro!<br />

Gli scienziati in questo modo possono lavorare indipendentemente dai programmatori,<br />

inserendo direttamente i loro programmi nel computer.<br />

Bisognerà <strong>per</strong>ò attendere fino al 1956 <strong>per</strong> vedere apparire <strong>il</strong> primo vero manuale del FORTRAN.<br />

La documentazione è sempre l'ultima cosa a cui i pensano i programmatori!<br />

IBM Anno 1955<br />

La IBM annuncia <strong>il</strong> 704, un nuovo calcolatore con memoria a nuclei al posto del CRT ut<strong>il</strong>izzato sui<br />

precedenti<br />

sistemi IBM 701, con aritmetica floating-point e un sacco di nuove istruzioni <strong>per</strong> <strong>il</strong> calcolo scientifico.


IBM 704<br />

Anno 1955<br />

IBM 702: la prima macchina commerciale completamente costruita con transistor e messa sul mercato<br />

da IBM.<br />

L'ancora alto costo dei transistor ne decreterà <strong>il</strong> flop. Ma la linea di sv<strong>il</strong>uppo è ormai tracciata.<br />

Noterete che si presenteranno molte "prime" macchine completamente a transistor,<br />

ma questa è sicuramente la prima.


IBM 702<br />

IBM 702<br />

IBM anno 1956<br />

L'IBM introduce e inizia le installazioni dei sistemi RAMAC 305<br />

(RAMAC = Random Access Method Of Accounting And Control).<br />

Sarà questo <strong>il</strong> primo passo <strong>per</strong> trasferire i dati (records) dal supporto delle vecchie<br />

e ingombranti schede <strong>per</strong>forate, alle unità a dischi magnetici.<br />

Il passaggio è rivoluzionario, in quanto consente di eseguire o<strong>per</strong>azioni di aggiunta


aggiornamento o cancellazione di record semplicemente riscrivendoli sul disco.<br />

Le schede, oltre ad essere ingombranti e pesanti, non consentivano accesso diretto ai dati,<br />

erano vincolate alle 80 colonne, non erano modificab<strong>il</strong>i e -non <strong>per</strong> ultimo!- costavano parecchi soldi.<br />

Il RAMAC 305, <strong>per</strong>ò, non sarà la macchina che darà la spinta al passaggio da elaborazioni<br />

a schede a sistemi a dischi e/o nastri magnetici. Questa macchina ha un costo elevato,<br />

è particolarmente frag<strong>il</strong>e e <strong>qui</strong>ndi soggetta a lunghi fermi di manutenzione e non è fac<strong>il</strong>e da<br />

programmare,<br />

richiedendo <strong>per</strong> l'impostazione di un lavoro, sia <strong>il</strong> caricamento di un programma ancora su schede che<br />

l'impostazione di una serie di pannelli a spine estraib<strong>il</strong>i.<br />

IBM RAMAC 305 - vista completa<br />

da sinistra: stampante, lettore schede, unità di calcolo, unità dischi, console e macchina da scrivere<br />

Si tratta dei primi elaboratori commerciali che dispongono di una unità a dischi fissi <strong>per</strong> la<br />

memorizzazione di dati al posto dei tamburi magnetici o delle unità nastro.<br />

Il sistema fa ampio uso di valvole elettroniche, poste in cestelli fac<strong>il</strong>mente estraib<strong>il</strong>i.


IBM RAMAC 305 - la console e sul fondo i dischi<br />

L'unità disco consisteva in una p<strong>il</strong>a di 50 dischi da 24", con una capacità totale di 5 o 10 m<strong>il</strong>ioni<br />

di caratteri (5Mb o 10Mb), che era un'enormità <strong>per</strong> quei tempi!<br />

La velocità di rotazione era di 1.200 giri al minuto. L'unità poteva avere uno o due bracci d'accesso<br />

(<strong>il</strong> secondo era optional). Ogni braccio aveva una sola testina di lettura/scrittura. Durante un'o<strong>per</strong>azione<br />

di ricerca di dati su disco, <strong>il</strong> braccio meccanico (comandato ad aria compressa!) si doveva prima<br />

spostare verticalmente <strong>per</strong> raggiungere uno dei 50 dischi e poi orizzontalmente <strong>per</strong> andare alla pista<br />

voluta.<br />

I dati sono letti o scritti alla velocità di 22.500 car/sec. I tempi d'accesso vanno da 100 a 800 m<strong>il</strong>lisecondi.<br />

Nel caso di rottura di una testina ci volevano alcuni giorni <strong>per</strong> la riparazione.<br />

Il meccanismo veniva comunque posto in manutenzione una volta alla settimana.<br />

<strong>il</strong> primo disco fisso della storia


IBM 1405 disk storage unit (particolare del meccanismo d'accesso)<br />

IBM anno 1957<br />

Il FORTRAN-1 è formalmente pubblicato.<br />

Questo prodotto, che è <strong>il</strong> primo di qualsiasi linguaggio di alto livello, è stato sv<strong>il</strong>uppato<br />

da John Backus col suo gruppo di specialisti IBM.<br />

Il FORTRAN usa una notazione che è molto sim<strong>il</strong>e a quella usata nell'algebra.<br />

Per questo motivo <strong>il</strong> FORTRAN diventerà assai popolare tra gli scienziati e i tecnici.<br />

IBM anno 1959


L'ultimo grande computer scientifico IBM di prima generazione, ancora a valvole elettroniche,<br />

venne prodotto in quest'anno e si tratta dell'IBM 709.<br />

E' la prima macchina che dispone di un data channel <strong>per</strong> I/O.<br />

L'unità centrale può essere a<strong>per</strong>ta come un libro, fac<strong>il</strong>itando l'accesso al cablaggio interno.<br />

Il sistema <strong>completo</strong> è composto da sette diverse unità che comprendono la memoria,<br />

<strong>il</strong> canale dati, l'alimentatore, <strong>il</strong> lettore di schede, la stampante e svariate unità nastro magnetico.<br />

IBM 709<br />

IBM anno 1959<br />

La IBM consegna i primi 4 modelli del primo computer completamente transistorizzato<br />

all'Aeronautica degli Stati Uniti. Si tratta del sistema IBM 7090.


IBM 7090<br />

la console del sistema IBM 7090<br />

All'inizio degli anni '60 le traiettorie di volo dei miss<strong>il</strong>i Saturno della NA<strong>SA</strong> saranno calcolate<br />

un'impressionante numero di volte dai sistemi IBM 7090.<br />

La macchina può eseguire 22.900 calcoli al secondo.<br />

E questo parametro creerà una unità di misura standard nell'industria:<br />

<strong>il</strong> numero di calcoli floating point al secondo (FLOPS).


IBM anno 1959<br />

A Poughkeepsie (U<strong>SA</strong>) ingegneri IBM completano la prima linea di produzione di transistor<br />

totalmente automatizzata. Un anno più tardi verranno sfornati e testati 1.800 transistor all'ora.<br />

Mentre molte aziende procedono nello sv<strong>il</strong>uppo di su<strong>per</strong>computer, IBM annuncia la disponib<strong>il</strong>ità<br />

di due piccole macchine, l'IBM 1401 <strong>per</strong> le aziende e l'IBM 1620 <strong>per</strong> gli scienziati.<br />

IBM 1401 - base<br />

IBM 1401 - Tape system<br />

L'IBM 1401 diventa subito la macchina più popolare, sia <strong>per</strong> la gestione dei dati aziendali,<br />

che <strong>per</strong> piccole università e colleges.


console IBM 1401<br />

L'IBM 1401 è programmab<strong>il</strong>e con diversi linguaggi, tra cui: - SPS (Symbolic Programming System)<br />

- RPG (Report Program Generator) - FARGO (Fourteen-oh-one Automatic Report Generating O<strong>per</strong>ation)<br />

In soli 6 anni verranno venduti 10.000 sistemi 1401.<br />

L'IBM 1620 rappresenterà <strong>per</strong> molti studenti <strong>il</strong> primo approccio al computer.<br />

IBM sistema 1620 con le <strong>per</strong>iferiche:<br />

1311 disc drive, 1621 pa<strong>per</strong> tape unit, 1625 core storage unit,


1622 card reader/punch, 1443 line printer<br />

Entrambe le macchine presentano un nucleo di memoria orientato al carattere e con capacità<br />

dai 20 ai 40Kb, nelle quali i limiti della word possono essere stab<strong>il</strong>iti dal programmatore <strong>per</strong> ottenere<br />

una precisione <strong>il</strong>limitata.<br />

Sono fornite con una unità aritmetica che ut<strong>il</strong>izza una tabella di ricerca decimale, anzichè sommatori<br />

binari.<br />

Anche in Italia inizia la diffusione nelle aziende di centri meccanografici <strong>per</strong> elaborare i dati<br />

commerciali.<br />

Molti impianti sono composti esclusivamente da macchine IBM elettromeccaniche (dette anche Unit<br />

Record)<br />

cioè un insieme di macchine specializzate a svolgere un compito specifico sulle schede <strong>per</strong>forate.<br />

I centri meccanografici apriranno la strada all'informatica anche in Italia, lungo l'arco di tempo che va<br />

dalla fine<br />

degli anni '50 agli anni '60. Le macchine IBM Unit Record entreranno anche in aziende di dimensioni<br />

medio-piccole,<br />

quelle che non si possono <strong>per</strong>mettere <strong>il</strong> noleggio dei mainframe, <strong>per</strong> intenderci. In questi primi anni<br />

nascono anche la nuove professioni di <strong>per</strong>foratrice, o<strong>per</strong>atore, programmatore e capo centro CED.<br />

PANORAMICA DI MACCHINE U.R. DI UN CENTRO MECCANOGRAFICO IBM A SCHEDE<br />

PERFORATE<br />

IBM <strong>per</strong>foratrice di schede 024


scheda non ancora <strong>per</strong>forata e con prestampato <strong>il</strong> tracciato del record e le posizioni riservate ai vari campi<br />

scheda marcab<strong>il</strong>e a mano, <strong>per</strong> essere poi tradotta automaticamente in <strong>per</strong>forazioni<br />

IBM selezionatrice 082


IBM selezionatrice veloce 083<br />

IBM inseritrice 077


IBM multi<strong>per</strong>foratrice 514<br />

IBM calcolatore 602


programma di un lavoro, impostato su pannello della tabulatrice IBM 444<br />

IBM tabulatrice 407 (l'ultimo dinosauro dell'era U.R.)


IBM riep<strong>il</strong>ogatrice 557 (collegab<strong>il</strong>e alla tabulatrice)<br />

tabulatrice IBM mentre stampa un modulo pre-fincato<br />

L'IBM o<strong>per</strong>a prevalentemente tramite la sua prima sede in M<strong>il</strong>ano (via Tolmezzo), sede ancora oggi<br />

dedicata ai Forum di presentazione ed ai corsi <strong>per</strong> i clienti.<br />

Attorno ai centri meccanografici fiorisce una crescente attività commerciale <strong>per</strong> la fornitura di<br />

schede (in prevalenza prodotte e vendute dalla stessa IBM), di pannelli e spine <strong>per</strong> le varie macchine<br />

(un vero business, visti i prezzi di un singolo spinotto!), di nastri inchiostrati, nonchè di carta in<br />

striscia continua ut<strong>il</strong>izzata <strong>per</strong> la stampa dei famosi "tabulati" e poco dopo arriveranno anche i floppy disk.<br />

Il mercato dei cosiddetti "consumab<strong>il</strong>i" farà la fortuna di molte aziende!


o<strong>per</strong>atori al lavoro in un centro meccanografico (<strong>il</strong> camice bianco era elemento<br />

distintivo dei tecnici meccanografici all'interno dell'azienda)<br />

I moduli in continuo spinsero alcune grosse tipografie ad organizzarsi specificatamente <strong>per</strong> la<br />

loro produzione, che divenne sempre più sofisticata.<br />

All'inizio degli anni '60 non esisteva ancora la carta chimica e <strong>per</strong> ottenere più copie in un primo<br />

tempo si usava un sott<strong>il</strong>e nastro carbonato che passava nelle tabulatrici tra l'originale e l'unica copia<br />

possib<strong>il</strong>e,<br />

poi vennero allestiti moduli fino a 6 copie, ut<strong>il</strong>izzando un esteso foglio di carta carbone in mezzo ad ogni<br />

copia.<br />

Ciò comportava, a stampa avvenuta, l'onere di separare le varie copie tra loro ed eliminare le montagne<br />

di carta carbone. Per questa esigenza sorsero altre fabbriche che produssero <strong>per</strong> anni macchine<br />

apposite che consentirono di automatizzare <strong>il</strong> processo di separazione e taglio dei moduli.<br />

Tutte le stampe avvenivano <strong>per</strong> impatto di martelletti contro la carta. Sono assai lontani i tempi<br />

in cui si potrà stampare con macchine laser o a getto d'inchiostro!<br />

Malgrado ciò in un centro meccanografico di medie dimensioni si ut<strong>il</strong>izzavano già stampanti in<br />

grado di fare dalle 600 alle 1200 righe al minuto.(NdA)<br />

Per una panoramica descrittiva di come funzionava un centro meccanografico a schede <strong>per</strong>forate.<br />

IBM anno 1960<br />

La IBM annuncia <strong>il</strong> linguaggio PL/1, che è una combinazione di ALGOL, FORTRAN e COBOL.<br />

Il nuovo linguaggio sarà ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> grosse applicazioni su mainframe.


IBM anno 1961<br />

Mentre i sistemi o<strong>per</strong>ativi, prima chiamati monitors o su<strong>per</strong>visors, si sv<strong>il</strong>uppano allo scopo di<br />

incrementare le prestazioni dei computer, verso la fine anni '50, gli ut<strong>il</strong>izzatori sono ancora frustrati<br />

dalla mancanza di fam<strong>il</strong>iarità e fac<strong>il</strong>ità d'uso del computer.<br />

Per risolvere questo problema e ridare <strong>il</strong> controllo delle macchine agli ut<strong>il</strong>izzatori, Fernando Corbatò, del<br />

M<strong>IT</strong>,<br />

produsse <strong>il</strong> CTSS (Compatible Time Sharing System) <strong>per</strong> l'IBM 7090/94, <strong>il</strong> primo sistema effettivo di<br />

ripartizione<br />

del tempo ed allo stesso tempo <strong>il</strong> primo approccio di accesso remoto dalla dimostrazione di Stibitz del<br />

1940.<br />

Il 7090 è una versione transistorizzata del IBM 709, che era una macchina assai popolare nei primi anni<br />

'60. I<br />

l 7090 a 32Kb di memoria a 36-bit e dispone di unità hardware floating point.<br />

Il FORTRAN era <strong>il</strong> suo linguaggio più usato, ma ne poteva supportare molti altri.<br />

Fu successivamente potenziato come IBM 7094 e ne fu realizzata una versione più piccola, chiamata<br />

IBM 7040.<br />

Un IBM 7090 controllava i voli Mercury e Gemini, <strong>il</strong> Ballistic Early Warning System (fino al 1980)<br />

e <strong>il</strong> sistema CTSS time sharing al M<strong>IT</strong>.<br />

Il 7090 non dava buone prestazioni come unità di I/O, cosicchè nelle piccole configurazioni veniva<br />

abbinato<br />

<strong>per</strong> l'I/O ad un sistema IBM 1401 e sulle grandi configurazioni veniva connesso ad un 7040/44, destinato<br />

al solo scopo di gestire le stampanti e i lettori di schede.<br />

Il computer IBM 7030 (detto Stretch) viene completato e gira 30 volte più velocemente del 704.


IBM 7030 "Stretch"<br />

console dello Stretch


lo Stretch all'Atomic Energy Commission<br />

Los Alamos Scientific Laboratory (dove sarà o<strong>per</strong>ativo fino al 1971)<br />

IBM anno 1962<br />

Viene annunciata la disponib<strong>il</strong>ità di un nuovo linguaggio: APL (A Programming Language) sv<strong>il</strong>uppato<br />

da Ken Iverson alla Harvard University (U<strong>SA</strong>). Il progetto è sponsorizzato dalla IBM.<br />

D'ispirazione matematica, <strong>il</strong> suo scopo principale è quello di servire <strong>per</strong> l'esecuzione di algoritmi<br />

matematici,<br />

usandone la notazione naturale. La sua caratteristica particolare è di ut<strong>il</strong>izzare altri codici, oltre ai<br />

simboli ASCII, tra cui i simboli greci (<strong>per</strong> la notazione matematica, appunto).<br />

E' un linguaggio dinamico e interattivo, orientato alle schiere (array).<br />

In APL tutte le espressioni sono valutate da destra verso sinistra.<br />

IBM anno 1964<br />

L'IBM annuncia <strong>il</strong> System/360: siamo alla terza generazione di computer


una scheda a circuiti integrati dell' IBM System/360<br />

La serie 360 si presenta con i linguaggi di programmazione Assembler, RPG (Report Program<br />

Generator)<br />

e COBOL. Il sistema o<strong>per</strong>ativo può essere memorizzato su nastro (TOS) oppure su disco (DOS).


IBM System/360<br />

console dell'IBM System/360


IBM 360/67<br />

vista interna della CPU IBM System/360


IBM System/360 a nastri e dischi removib<strong>il</strong>i (dispack)<br />

sostituzione di un disco removib<strong>il</strong>e (dispack)<br />

IBM anno 1964<br />

Il più piccolo dei Sistemi 360 IBM si chiama 360/20. Dispone di una memoria <strong>per</strong> programmi da<br />

8kb ed ha un microcodice memorizzato come firmware. Funziona come tutta la serie 360 con unità<br />

a dischi removib<strong>il</strong>i (dispack) e unità a nastro magnetico.


<strong>il</strong> piccolo della famiglia: <strong>il</strong> sistema 360/20<br />

IBM anno 1964<br />

Tramite un progetto in comune tra IBM e General Motors, viene sv<strong>il</strong>uppato<br />

<strong>il</strong> CAD (Computer Aided Design), ovvero si apre la strada <strong>per</strong> la progettazione<br />

tecnica e <strong>il</strong> disegno attraverso l'ut<strong>il</strong>izzo dei computer.<br />

IBM anno 1965<br />

Il primo cavo a fibra ottica viene impiegato in un lettore di schede IBM.<br />

cavo a fibre ottiche<br />

IBM anno 1967<br />

La IBM costruisce <strong>il</strong> primo Floppy disk (che era da 8 pollici).<br />

David Noble della IBM inizia a sv<strong>il</strong>uppare la prima memoria su disco flessib<strong>il</strong>e (floppy)<br />

<strong>per</strong> registrarvi <strong>il</strong> programma iniziale di controllo dei computer.


L'Initial Control Program Load (IPL) serve <strong>per</strong> avviare l'attività del computer e due anni più tardi questo<br />

"strano oggetto" sarà ut<strong>il</strong>izzato proprio sui sistemi IBM System/370.<br />

<strong>il</strong> floppy disk IBM da 8"<br />

Il termine "IPL" resterà in uso anche su tutti gli elaboratori successivi della IBM, <strong>per</strong> indicare la procedura<br />

di avvio o riavvio di un elaboratore, in contrapposizione al termine "Boot" usato <strong>per</strong> altri computer.<br />

IBM anno 1967<br />

La IBM produce un nuovo chip che contiene dynamic memory cell.<br />

Ciò significa che ora un bit di memoria può essere rappresentato impiegando un solo transistor<br />

e come risultato la densità in un chip potrà essere espansa drasticamente.<br />

IBM r<strong>il</strong>ascia <strong>il</strong> primo 360/91, una macchina che introduce <strong>il</strong> concetto di "pipeline", <strong>per</strong> incrementare<br />

le prestazioni del computer anche del 33%, inventato da Robert Tomasulo.<br />

La pipeline è nel computer l'e<strong>qui</strong>valente di una catena di montaggio, cioè <strong>il</strong> metodo col quale <strong>il</strong> computer<br />

può eseguire i vari passi di un'istruzione (ovvero: prelevare, decodificare, eseguire e fornire <strong>il</strong> risultato,<br />

ciascuno stadio eseguito in un solo passo).<br />

Nel floating point pipeline, invece, si adotta un metodo a più passi.


IBM 360/91<br />

Nei computer CDC6600, invece, era stata adottata una tecnica hardware diversa, chiamata Scoreboard.<br />

La spiegazione di come funziona l'esecuzione di un'istruzione in un su<strong>per</strong>computer è decisamente<br />

abbastanza complessa, ma in questo sito è re<strong>per</strong>ib<strong>il</strong>e in modo chiaro e dettagliato.<br />

La IBM sui suoi /360 usa una cache memory su<strong>per</strong> veloce. Questa memoria ha mostrato infatti d'essere<br />

fino a 12 volte più veloce della standard magnetic core memory, con tempo medio d'accesso di 80 nano<br />

secondi; veramente moltissimo <strong>per</strong> quel <strong>per</strong>iodo!<br />

Storia IBM dal 1970 al 1989<br />

La IBM annuncia una nuova famiglia di mainframe, gli IBM System/370, un'evoluzione dei sistemi 360.


IBM system 370<br />

IBM System/370 (CPU, dispacks e console)<br />

L'evoluzione dei mainframe (grandi sistemi) IBM continua ininterrotta, fornendo sistemi di<br />

elaborazione dati ad aziende di tutto <strong>il</strong> mondo.<br />

La famiglia dei 370 si distingue <strong>per</strong> la gestione della memoria virtuale, fatto decisamente inedito.


Per molti anni a venire ci saranno tecnici al di fuori del mondo IBM che denigreranno la bassa capacità<br />

di memoria di alcuni sistemi IBM rispetto ad altre marche, non conoscendo le funzioni straordinarie della<br />

gestione della memoria virtuale. Per poter funzionare, un programma, deve essere caricato nella<br />

memoria<br />

centrale del computer. Se la memoria è troppo poca <strong>il</strong> programma non gira.<br />

Nei sistemi mainframe e mini IBM <strong>il</strong> problema è stato risolto con la memoria virtuale, che consente<br />

una gestione totalmente automatica di carico/scarico di parti di programma, non richieste in un<br />

determinato momento, da disco a memoria centrale.<br />

Un altra funzione molto importante è <strong>il</strong> virtual storage, che consente di caricare in memoria parti di dati<br />

di cui <strong>il</strong> sistema prevede <strong>il</strong> prossimo ut<strong>il</strong>izzo. In questo modo la macchina non deve chiedere<br />

frequentemente<br />

i dati che le servono, <strong>per</strong>chè questi si trovano già disponib<strong>il</strong>i nella memoria centrale. In sostanza <strong>il</strong><br />

sistema<br />

vede memoria centrale e memorie di massa come un tutt'uno.<br />

Ho o<strong>per</strong>ato sia su sistemi IBM 360 che su sistemi IBM 370 e posso dire che siamo riusciti a realizzare<br />

un'ampia gamma di applicazioni <strong>per</strong>sonalizzate in un tempo inimmaginab<strong>il</strong>e con qualsiasi altro linguaggio di<br />

programmazione che non fosse l'RPG. Gli stessi sistemisti IBM erano scettici sulla mia scelta RPG<br />

(che già avevo ut<strong>il</strong>izzato con successo in precedenti sistemi).<br />

Allora sfidai alcuni specialisti IBM a realizzare un programma-campione identico usando ognuno un linguaggio<br />

diverso.<br />

Un programmatore ut<strong>il</strong>izzò l'Assembler, un altro <strong>il</strong> Cobol ed io l'RPG.<br />

Quando i programmi furono pronti <strong>il</strong> risultato fu che in Assembler c'era voluto un mese, in Cobol una settimana<br />

ed in RPG 2 giorni. Non ebbi più alcun dubbio ed in soli 3 mesi realizzammo <strong>il</strong> passaggio dell'azienda dal<br />

vecchio<br />

al nuovo sistema. L'azienda in cui avvenne tutto ciò era <strong>il</strong> gruppo AEG-Telefunken, con sede in M<strong>il</strong>ano. (NdA)<br />

IBM anno 1970<br />

La teoria sui Database Relazionali viene introdotta da Ted Codd della IBM.<br />

Con questo modello diventa possib<strong>il</strong>e lavorare con dati rappresentati come in un modulo da riempire,<br />

senza dover chiedere al computer dove memorizzarli e dove re<strong>per</strong>irli <strong>per</strong> r<strong>il</strong>eggerli.<br />

La IBM annuncia una nuova famiglia di elaboratori, studiati <strong>per</strong> le piccole e medie aziende: i sistemi IBM<br />

S/3.


IBM System S/3<br />

Si tratta di un elaboratore che ut<strong>il</strong>izza ancora input a schede <strong>per</strong>forate, ma di un nuovo tipo a 96 colonne<br />

e molto più piccole. Il lettore usa fibre ottiche <strong>per</strong> la lettura delle piccole <strong>per</strong>forazioni. Ma gli S/3 possono<br />

o<strong>per</strong>are anche con unità nastro e con unità a dischi removib<strong>il</strong>i. La famiglia dei sistemi S/3 non ebbe vita<br />

lunga e fu presto soppiantata da nuovi sistemi che risolvevano <strong>il</strong> problema della multiutenza online.<br />

Infatti non era più concepib<strong>il</strong>e che i dati di input dovessero essere preparati offline.<br />

Ciò comportava una serie di controlli e rifacimenti e i dati conservati su disco non erano interrogab<strong>il</strong>i, ma<br />

solo stampab<strong>il</strong>i.<br />

Nascerà in seguito la serie S/34 ed S/38, <strong>qui</strong>ndi la famiglia S/36; tutte macchine che finalmente<br />

consentivano di attaccare online un numero anche molto grande di terminali sia <strong>per</strong> l'inserimento dei dati<br />

che <strong>per</strong> l'interrogazione.<br />

Quella fu una svolta storica <strong>per</strong>chè si passò dalle elaborazioni tradizionali di tipo batch (data entry-<br />

elaborazione-stampa) dei vecchi sistemi (dal Ramac 305 in avanti), ai sistemi in multiutenza e<br />

multiprogrammazione, con programmi interattivi oltre che procedure batch.


schede a 96 colonne sopra ad una vecchia scheda a 80 colonne<br />

Ho svolto 5 anni di attività su questi sistemi come centro servizi conto terzi e posso affermare che la macchina<br />

era studiata veramente bene <strong>per</strong> le esigenze di quegli anni. L'uso di piccole schede rappresentava una soluzione<br />

più che valida all'epoca, anche se ormai si sentiva <strong>il</strong> bisogno di integrare l'input dei dati col computer stesso.<br />

Tutte le procedure erano ancora rigorosamente batch e la preparazione delle schede da alimentare nel sistema<br />

richiedeva tempi e passaggi sempre meno accettab<strong>il</strong>i.<br />

Il linguaggio a disposizione era ancora e sempre l'RPG, un linguaggio <strong>per</strong>fettamente adeguato a gestire l<br />

e problematiche aziendali in modo semplice ed efficace. Tanto <strong>per</strong> fare un esempio su un sistema di questo<br />

tipo si elaboravano le transazioni di una ditta che aveva 50.000 clienti in Italia e che distribuiva caramelle molto<br />

note.<br />

Anche in questi casi l'RPG ci fac<strong>il</strong>itò <strong>il</strong> compito di realizzare rapidamente procedure in centro servizi. Si trattava di<br />

lavori d'elaborazione d'ogni genere, dalle classiche gestioni contab<strong>il</strong>i, alle faturazioni, magazzini, ecc.<br />

Le ditte sentivano la necessità del servizio, ma erano poco propense a investire molti soldi nel software<br />

applicativo.<br />

L'economicità ed elasticità realizzativa ottenib<strong>il</strong>e tramite RPG ci consentiva di tenere basso <strong>il</strong> prezzo d'avviamento.<br />

(NdA)<br />

Fanno <strong>il</strong> loro debutto i primi floppy disk IBM (da 8") con capacità da 130Kb.


floppy disk IBM<br />

IBM anno 1975<br />

IBM 5100 Portable Computer<br />

La prima realizzazione di un Personal Computer da parte di IBM.<br />

CPU: IBM proprietario, IC modulePrezzo originale: $20.000<br />

Annunciato <strong>il</strong> 9 settembre 1975 (8 mesi dopo l'Altair 8800)<br />

IBM portable computer 5100<br />

Memoria da 16kb a 64kb - Sistema op. Basic e/o APL<br />

Monitor 16 linee x 64 caratteri - Tape interno da 204kb<br />

Il 5100 si può considerare <strong>il</strong> primo <strong>per</strong>sonal computer IBM (definito "portat<strong>il</strong>e" anche se di peso<br />

considerevole),<br />

ma che non con<strong>qui</strong>stò <strong>il</strong> mercato a causa del suo alto prezzo. Più tardi uscì <strong>il</strong> modello 5110 e solo nel<br />

1980<br />

<strong>il</strong> pc 5150 che venne poi chiamato "PC IBM" e che con<strong>qui</strong>stò <strong>il</strong> mercato mondiale, stab<strong>il</strong>endo di fatto uno<br />

standard che resterà <strong>per</strong> molti anni a venire.<br />

Il 5110 fu anche copiato dopo molti anni dalla Hewlett-Packard come modello HP85.


I manuali e le cassette a corredo del 5100<br />

John Cocke lavora al progetto IBM 801 <strong>per</strong> sv<strong>il</strong>uppare un minicomputer<br />

con la non ancora battezzata architettura RISC.<br />

IBM anno 1976<br />

L'IBM introduce sul mercato le prime stampanti laser.<br />

La IBM sv<strong>il</strong>uppa le prime stampanti a getto d'inchiostro (ink-jet).<br />

La IBM introduce sul mercato un nuovo computer, <strong>il</strong> Sistema 32, monoutente, destinato alle piccole<br />

aziende.<br />

Sembra una macchina elettrocontab<strong>il</strong>e fatturatrice, ma è programmab<strong>il</strong>e in RPG (un linguaggio<br />

proprietario IBM,<br />

nato all'epoca dei 1401) e dispone di un disco fisso da 10Mb. E' uno dei primi minicomputer apparsi sulla<br />

scena.<br />

In Italia questi sistemi avranno un notevole successo (circa 50.000 macchine vendute, <strong>qui</strong>ndi altrettante<br />

aziende informatizzate <strong>per</strong> la prima volta). Il successo è dovuto a vari fattori, tra cui <strong>il</strong> basso costo,<br />

l'affidab<strong>il</strong>ità, <strong>il</strong> modesto ingombro (tutto in uno, stampante compresa!) e la fac<strong>il</strong>ità d'uso e di<br />

programmazione.<br />

L'interesse notevole spingerà molte aziende a richiedere software gestionale appositamente sv<strong>il</strong>uppato<br />

sulla base delle loro esigenze.<br />

Queste aziende abbandoneranno così poco <strong>per</strong> volta la loro dipendenza dai centri servizi esterni, che<br />

erano<br />

in grado di soddisfare solamente elaborazioni batch standardizzate ed a bassa frequenza d'esecuzione<br />

(genericamente possiamo dire i c<strong>il</strong>i di calcolo mens<strong>il</strong>i di contab<strong>il</strong>ità e paghe).<br />

L'introduzione dei sistemi S/32 (e poi dei sistemi S/34) in Italia porterà al declino molti centri servizi.


IBM S/32<br />

Questo sistema introduce anche <strong>il</strong> concetto di "terminale", rappresentato da un piccolo schermo<br />

da 6 righe <strong>per</strong> 40 caratteri. Troppo poco <strong>per</strong> un uso esteso dell'immissione dei dati sotto tracciato<br />

video,<br />

come avverrà con l'emulazione 5250 dei sistemi S/34 e successivi, ma un primo passo <strong>per</strong><br />

realizzare<br />

programmi che guidino l'o<strong>per</strong>atore nell'inserimento di dati.<br />

Il sistema non ut<strong>il</strong>izza più schede <strong>per</strong>forate e l'unico modo <strong>per</strong> fornire dati è tramite un floppy da<br />

8"<br />

oppure da tastiera. Oltre alla macchina la IBM proporrà un software gestionale generalizzato,<br />

che farà<br />

da base di sv<strong>il</strong>uppo <strong>per</strong> molte nuove software house.<br />

Il linguaggio RPG è alla base del successo di questa nuova famiglia di minicomputer.<br />

Personalmente ho installato decine di queste macchine e posso garantire che, agli occhi dei<br />

titolari di piccole<br />

aziende, la soluzione risultava finalmente soddisfacente, sia in termini di economia, che di<br />

efficienza ed efficacia<br />

delle procedure che si potevano realizzare e che riguardavano tutto l'arco delle elaborazioni<br />

aziendali, dall'immissione degli ordini di vendita, al controllo del magazzino, bollettazione e<br />

fatturazione, contab<strong>il</strong>ità generale ed analitica, ecc. Il tutto in forma totalmente indipendente da<br />

<strong>per</strong>sonale tecnico EDP e <strong>qui</strong>ndi affidato ad una normale impiegata, che con una breve<br />

formazione ed un supporto d'assistenza online, si rendeva rapidamente autosufficiente. (NdA)


Da quest'anno parte la nuova evoluzione di sistemi IBM <strong>per</strong> piccole e medie imprese: dal S/32 si<br />

passerà quasi<br />

subito ai sistemi S/34 ed S/38, <strong>qui</strong>ndi alla famosissima serie dei sistemi S/36 ed infine alla<br />

altrettanto famosa<br />

famiglia dei sistemi AS/400, evoluti oggi in iSeries.<br />

Tutte queste famiglie saranno notevolmente diverse tra loro, ma avranno un grandissimo pregio:<br />

consentiranno<br />

sia agli sv<strong>il</strong>uppatori che alle aziende clienti di salvaguardare gli investimenti informatici, grazie<br />

alla ininterrotta<br />

fac<strong>il</strong>ità di migrazione da una famiglia all'altra, alla notevole compatib<strong>il</strong>ità delle macchine<br />

<strong>per</strong>iferiche ed all'uso sempre<br />

più soddisfacente del linguaggio di programmazione ideale <strong>per</strong> le problematiche di gestione<br />

aziendale, l'RPG.(NdA)IBM anno 1978<br />

iBM annuncia <strong>il</strong> piccolo sistema Datamaster system/23, disegnato da ingegneri IBM.<br />

David J. Bradley scrisse <strong>il</strong> sistema o<strong>per</strong>ativo. Aveva due unità floppy <strong>per</strong> i dati, uno schermo<br />

video ed una tastiera integrati. Il System/23 in verità non ebbe molto successo, ma servì all'IBM<br />

<strong>per</strong> raccogliere es<strong>per</strong>ienze ut<strong>il</strong>i al fine di progettare un vero <strong>per</strong>sonal computer nei due anni a<br />

venire.<br />

IBM System/23 un precursore del pc IBM<br />

1978IBM annuncia <strong>il</strong> system/34 (5340)


IBM S/34<br />

Se <strong>il</strong> sistema S/32 era servito a fare breccia nelle piccole aziende che necessitavano principalmente di un<br />

solo posto di lavoro, <strong>il</strong> sistema S/34 si rivolse, invece, ad aziende che richiedevano un ut<strong>il</strong>izzo interattivo<br />

e multiutente del computer.<br />

Le novità riguardano <strong>il</strong> sistema o<strong>per</strong>ativo SSP (uno dei più solidi e ben concepiti <strong>per</strong> l'uso a cui era<br />

destinato), l'emulazione 5250, con uno schermo video da 80 caratteri <strong>per</strong> 25 righe e relative connessioni<br />

twinax in rete locale e remota, l'RPG II in grado di gestire formati video strutturati in modo da agevolare al<br />

massimo l'inserimento, <strong>il</strong> controllo e la visualizzazione dei dati e la capacità di lanciare lavori in una coda<br />

di batch, che consentiva agli o<strong>per</strong>atori di passare ad altro, mentre l'unità centrale provvedeva alle più<br />

lunghe, ma autonome, elaborazioni cicliche.<br />

Il sistema S/34 era una macchina più che solida. Il suo peso era attorno alla mezza tonnellata e<br />

disponeva di dischi da 27 mb con involucro in ghisa. Tutto l'insieme dei suoi circuiti dava un grande<br />

senso di solidità e affidab<strong>il</strong>ità. Le velocità d'elaborazione erano decisamente buone e <strong>il</strong> controllo e<br />

protezione dei record in fase di aggiornamento garantiva la totale affidab<strong>il</strong>ità dei dati. Questi erano<br />

argomenti contro i quali diffic<strong>il</strong>mente la concorrenza riusciva a spuntarla.<br />

Il sistema S/34 entrò in migliaia di aziende di piccolo e medio livello, consentendo finalmente l'accesso ai<br />

dati ad un numero anche elevato di utenti, in <strong>per</strong>fetta sicurezza e controllo delle autorizzazioni d'accesso.<br />

Con <strong>il</strong> sistema S/34 nasce anche <strong>il</strong> famoso schermo nero-verde o green screen, al quale l'IBM si<br />

affezionerà talmente tanto da mantenerlo immutato <strong>per</strong> i successivi 25 anni!


green screen 5250 su monitor a colori 1977<br />

Quasi contemporaneamente all'annuncio dei sistemi S/34 la IBM lancia <strong>il</strong> sistema S/38.<br />

IBM S/38(l'unica immagine disponib<strong>il</strong>e?)<br />

Si tratta di una macchina rivoluzionaria nel vero senso della parola, che abbatte <strong>il</strong> limite imposto dalla<br />

memoria, creando un continuo unico tra memoria e disco. Introduce <strong>il</strong> concetto di oggetti incapsulati e<br />

presenta un sistema o<strong>per</strong>ativo, <strong>il</strong> Control Program Fac<strong>il</strong>ity (CPF) che risulterà essere avanti di dieci anni<br />

rispetto a tutti gli altri, rappresentando una macchina virtuale<br />

Il sistema S/38 non avrà molto successo. E' una macchina diffic<strong>il</strong>e da comprendere <strong>per</strong> quell'epoca e gli<br />

sv<strong>il</strong>uppatori preferiscono rivolgere i loro sforzi all'area dei sistemi S/34 e poi S/36, dove si muovono con<br />

più agio.<br />

Il S/38, <strong>per</strong>ò, è <strong>il</strong> progenitore della famiglia di sistemi più diffusa da IBM e che verrà annunciata negli anni<br />

successivi: gli AS/400, che erediteranno in pieno <strong>il</strong> sistema o<strong>per</strong>ativo dei S/38, anche se col nuovo nome<br />

OS/400 e tutta l'es<strong>per</strong>ienza ac<strong>qui</strong>sita nello sv<strong>il</strong>uppo di questa macchina.1980<br />

Un prototipo del PC IBM viene disegnato da un gruppo di 12 <strong>per</strong>sone dirette da Donald Estridge.<br />

Il gruppo usò <strong>il</strong> Datamaster System/23 come macchina di esempio.


Il prototipo fu spedito alla Microsoft in dicembre, <strong>per</strong> realizzarne <strong>il</strong> sistema o<strong>per</strong>ativo.<br />

198112 agosto 1981: <strong>il</strong> primo PC IBM fa la sua comparsa sul mercato.<br />

L'architettura a<strong>per</strong>ta del PC IBM viene lanciata in agosto, decretando l'affermazione del computer<br />

desktop e stab<strong>il</strong>endo uno standard al quale tutti i produttori dovranno fare riferimento d'ora in poi.<br />

Viene fornito con <strong>il</strong> sistema o<strong>per</strong>ativo sv<strong>il</strong>uppato da Microsoft, l'MS DOS.<br />

PC IBM1983<br />

Esce <strong>il</strong> PC IBM "XT".1984La NEC produce un chip da 256kb e l'IBM annuncia un chip da 1mb.<br />

Inizia in agosto la produzione del processore Intel 80286 a 16 bit, che viene inserito nel PC IBM<br />

"AT".1988<br />

Prima dell'annuncio dei nuovi sistemi AS/400, l'IBM ha venduto nel mondo più di 250.000 sistemi S/34,<br />

S/36 e S/38, rendendo questi computer i più diffusi elaboratori midrange <strong>per</strong> ambienti aziendali.1988<br />

In giugno la IBM annuncia una nuova famiglia di computer, fac<strong>il</strong>i da usare e disegnati <strong>per</strong> piccole e medie<br />

aziende: gli IBM Application System/400, ovvero AS/400.


scalab<strong>il</strong>ità dei sistemi AS/400<br />

Ad integrazione dell'annuncio, sia la IBM che i suoi business partner mondiali presentano più di 1.000<br />

pacchetti di software, nella più grande azione promozionale simultanea della storia dei computer.<br />

IBM System AS/400<br />

La prima famiglia degli AS/400 (alla quale ne seguiranno tante altre), comprende 6 modelli di processori,<br />

una capacità di crescita di 24 volte della memoria, di 48 volte quella dei dischi e di 10 volte in termini di<br />

prestazioni, misurate come elaborazione di transazioni commerciali all'ora.<br />

Le prestazioni nei confronti del System/38 sono raddoppiate e pari a 5 volte quelle dei System/36.<br />

Nel momento in cui verrà spedito <strong>il</strong> primo sistema saranno disponib<strong>il</strong>i più di 2.500 applicazioni. Nel<br />

frattempo la IBM aveva già venduto più di 250.000 sistemi S/34, S/36 ed S/38 nel mondo intero,<br />

stab<strong>il</strong>endo <strong>il</strong> primato della famiglia di computer più ampiamente installata nelle industrie.


Il sistema AS/400 eredita le caratteristiche rivoluzionarie dei sistemi S/38, presentando un' architettura di<br />

macchina virtuale, con indirizzamento unico tra memoria centrale e memoria di massa (dischi).<br />

Il sistema risulta ottimizzato <strong>per</strong> elaborare transazioni, presenta un sistema o<strong>per</strong>ativo omogeneo e<br />

<strong>completo</strong>, <strong>il</strong> software è indipendente dalle evoluzioni hardware, offre (compreso nel prezzo) un database<br />

relazionale che è integrato ai più bassi livelli di macchina. O<strong>per</strong>a con tecnologia Object Oriented (siamo<br />

nel 1988!), è ampiamente scalab<strong>il</strong>e, lavora in multiprocessing, è progettato garantendo la massima<br />

sicurezza e riservatezza e -caratteristica molto rara!- non è attaccab<strong>il</strong>e da virus informatici, a causa della<br />

sua struttura interna.


1989<br />

All'inizio dell'anno viene annunciato l'AS/400 B70, che consente maggiore espansione di memoria e<br />

spazio su dischi, nonchè di collegare un maggior numero di terminali.<br />

Vengono annunciate anche espansioni ai sistemi più piccoli (B10 e B20) e verso fine anno viene<br />

r<strong>il</strong>asciata una nuova versione del sistema o<strong>per</strong>ativo, che può o<strong>per</strong>are fino a 20 volte più velocemente del<br />

precedente r<strong>il</strong>ascio e semplifica la migrazione del software applicativo dai sistemi della serie 3x.<br />

L'introduzione dei sistemi AS/400 non è stata fac<strong>il</strong>e, <strong>per</strong>chè le aziende che ut<strong>il</strong>izzavano i precedenti sistemi<br />

S/34, S/36 e S/38 erano decisamente molto soddisfatte delle prestazioni e affidab<strong>il</strong>ità di quelle macchine.<br />

Inoltre erano sorte moltissime software house specializzate su quei sistemi e che avevano fatto forti<br />

investimenti in applicazioni aziendali d'ogni genere, sfruttando <strong>il</strong> semplice quanto efficiente linguaggio RPG II o<br />

RPG III o ancora la versione ASNA, che era una via di mezzo. Le applicazioni in ambiente pc erano assai


modeste e poco affidab<strong>il</strong>i. In particolare non erano disponib<strong>il</strong>i sistemi o<strong>per</strong>ativi in grado di gestire in modo<br />

altrettanto sicuro ed efficiente una rete aziendale. Quindi chi voleva applicazioni multiutente di buon livello non<br />

aveva molte scelte. L'offerta di soluzioni applicative che emergeva dal mondo dei midrange IBM era molto<br />

ampia e si rivolgeva a tutti i settori aziendali, oltre che alle esigenze di enti pubblici. Il sistema AS/400 venne<br />

visto come un intruso ed inoltre presentava un livello di complessità del sistema o<strong>per</strong>ativo sim<strong>il</strong>e a quello del<br />

sistema S/38, <strong>per</strong> cui molte società di sv<strong>il</strong>uppo scoraggiarano la propria clientela a rinnovare l'impianto, <strong>per</strong><br />

non trovarsi costrette ad investire in formazione di nuovi programmatori e in rifacimento dei programmi <strong>per</strong><br />

l'ambiente AS/400 nativo. IBM spingeva molto sul mercato, ma le vendite stentavano a crescere. Inoltre i primi<br />

modelli AS/400 erano particolarmente esigenti in termini di memoria e di tempi d'elaborazione. Fu così che<br />

molte società o consulenti indipendenti che seguivano <strong>il</strong> loro piccolo gruppo di aziende <strong>per</strong> le quali<br />

sv<strong>il</strong>uppavano <strong>per</strong>sonalizzazioni, rimasero a lungo fedeli all'ambiente S/36, scoraggiati dalla complessità degli<br />

AS/400 e dalla difficoltà di comprenderne i vantaggi nel breve tempo. Tutto ciò costrinse IBM a trovare dei<br />

compromessi, pur di vendere macchine, introducendo nel sistema o<strong>per</strong>ativo degli AS/400 la possib<strong>il</strong>ità di far<br />

girare in emulazione gli stessi programmi scritti <strong>per</strong> l'ambiente S/36. In questo modo diventava possib<strong>il</strong>e<br />

procedere con le conversioni dei programmi da S/36 ad AS/400 gradualmente. Vennero anche sv<strong>il</strong>uppati dei<br />

tools di migrazione, che si preoccupavano di convertire le istruzioni sia del linguaggio RPG II che del meta<br />

linguaggio procedurale OCL, in linguaggio RPG AS/400 e CL.<br />

Siamo negli anni d'oro dell'informatica, che viene considerata una scienza ormai indispensab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> snellire e<br />

migliorare tutte le procedure aziendali, dalle vendite/ac<strong>qui</strong>sti, alla gestione dei magazzini, dei cicli di<br />

produzione, delle paghe, delle contab<strong>il</strong>ità, ecc. ecc.<br />

Storia IBM dal 1990 ad oggi<br />

1990<br />

IBM e HP annunciano computer basati su processore Risc.<br />

La famiglia AS/400 si ingrandisce con l'annuncio di nuovi modelli di fascia bassa, più<br />

<strong>per</strong>formanti dei precedenti, con una nuova versione del sistema o<strong>per</strong>ativo e con l'annuncio di<br />

centinaia di nuovi dispositivi hardware e di prodotti software <strong>per</strong> AS/400 1991<br />

Viene annunciata l'alleanza di IBM, Motorola ed Apple <strong>per</strong> <strong>il</strong> PowerPC.<br />

La linea produttiva degli AS/400 viene rifatta completamente, presentando 11 nuovi modelli di<br />

processori (modelli "C"), un sistema entry level da 12.ooo dollari e una nuova versione di<br />

sistema o<strong>per</strong>ativo.1992


Ancora una volta, in febbraio, l'IBM annuncia una nuova serie di AS/400 (modelli "E"), con ampliamenti al<br />

sistema o<strong>per</strong>ativo, e 13 nuovi processori che innalzano le prestazioni<br />

di un 70% rispetto ai sistemi precedenti. In queste macchine vengono impiegati <strong>per</strong> la prima volta dei<br />

chip di memoria da 16Mb. In settembre vede la luce <strong>il</strong> nuovo modello al top (E95), che presenta un<br />

processore a 4 vie, che accresce di un 20% le prestazioni dell'E90 a 3 vie.<br />

L'IBM in quest'anno consegna <strong>il</strong> suo 200.000 sistema AS/400 (un 9406 E35), mentre i suoi precedenti<br />

300.000 sistemi S/36 e S/38 rimangono ancora in servizio!<br />

Dal 1988 ad oggi l'affidab<strong>il</strong>ità dei sistemi AS/400 è cresciuta di 20 volte, la qualità del suo sitema<br />

o<strong>per</strong>ativo è migliorata di 6 volte, e <strong>il</strong> rapporto prestazioni-prezzo ha mostrato guadagni del 30% all'anno.<br />

Gli annunci IBM in questi anni non danno tregua! I commerciali non fanno in tempo a convincere e consegnare<br />

una macchina al cliente, che viene annunciato un modello più potente e meno costoso! Questo fenomeno di<br />

crescita vertiginosa (paragonab<strong>il</strong>e a quanto avviene nel mondo pc) nuoce alla fiducia sugli investimenti e molti<br />

clienti si sentono in un certo senso "traditi" nell'ac<strong>qui</strong>sto di una macchina <strong>il</strong> cui valore ovviamente decade<br />

troppo rapidamente in seguito all'introduzione nel mercato di nuovi modelli. Malgrado ciò, comunque, le<br />

caratteristiche eccezionali di questi sistemi sono ormai sotto gli occhi di tutti. Macchine che vengono installate,<br />

accese, rese funzionanti e che poi ci si dimentica di spegnere <strong>per</strong> anni interi! Mai un riavvio, crash ridotti al<br />

minimo, un software di grandissima qualità e decisamente specializzato nel coprire le esigenze di elaborazione<br />

delle aziende piccole e medie.<br />

Negli anni successivi assisteremo sempre di più alla crescita di soluzioni anche in ambiente pc e le stesse<br />

critiche sulla poca affidab<strong>il</strong>ità dovranno essere ridimensionate, ma quando si volesse comunque una soluzione<br />

mission critical sempre efficiente e con elevate prestazioni, <strong>il</strong> ricorso a sistemi consolidati e in continua<br />

evoluzione tecnologica, diventa un passo quasi obbligatorio.<br />

Nota di Ricky Spelta1993<br />

Escono i primi modelli "F" della famiglia AS/400 (60 volte più veloci dei precedenti ad un prezzo del 26%<br />

in meno).<br />

A fine anno sono annunciati anche due nuovi modelli definiti Server Series: <strong>il</strong> 9402/100 e <strong>il</strong> 9404/135 e<br />

140.1994<br />

Altra nuova generazione di computer AS/400, chiamata "Advanced Series" all'orizzonte.<br />

In particolare un Advanced System, un Advanced Server e un Advanced Portable.<br />

Debutta anche <strong>il</strong> sistema AS/400 Advanced 36, con lo scopo di sostituire finalmente i vecchi S/36<br />

ancora in circolazione.


I nuovi AS/400 introducono nuovi processori a 64bit di tipo RISC, basati su architettura PowerPC.<br />

Il portat<strong>il</strong>e AS/400 Portable One Model P02 fa la sua comparsa. E' un AS/400 grande come un pc e<br />

pensato <strong>per</strong> i consulenti che sv<strong>il</strong>uppano software.<br />

IBM consegna <strong>il</strong> suo 250.000° sistema AS alla Coca-Cola, un modello F80.1996<br />

IBM annuncia <strong>il</strong> sistema AS/400 Advanced Series <strong>per</strong> supportare Lotus Notes e che fornisce un<br />

accesso fac<strong>il</strong>itato verso Internet.1997<br />

La compagnia annuncia in agosto una nuova famiglia di AS/400e series servers (S10, S20), <strong>per</strong> aiutare<br />

le piccole e medie aziende e le aree dipartimentali di grandi imprese a trarre vantaggio dalle opportunità<br />

di business offerte daInternet.<br />

Si tratta di sistemi molto economici e molto potenti, che verranno accolti dalla clientela con molta<br />

soddisfazione.<br />

Siamo in pieno boom della rete Internet e del Web. Nascono e si sv<strong>il</strong>uppano vertiginosamente le<br />

compagnie dedicate alla new.economy.<br />

IBM inventa la piccola "e" da porre sui suoi sistemi <strong>per</strong> indicare macchine orientate all' electronic<br />

commerce (e-commerce) e all'electronic business (e-business).1998<br />

Viene prodotto <strong>il</strong> nuovo AS/400 170 e AS/400e server 150.<br />

Seguono <strong>qui</strong>ndi i modelli AS/400 S40 e 650.<br />

Durante <strong>il</strong> 1998 l'IBM spedisce ai clienti un AS/400 ogni 12 minuti di qualsiasi giorno lavorativo!<br />

1999


Ancora nuovi annunci e nuovi sistemi AS/400 server sia di fascia bassa che alta.<br />

Aumentano le prestazioni e la flessib<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> la gestione di applicazioni multiple su singolo server.<br />

I sistemi AS/400 "system" sono ormai in via di abbandono e la maggior parte della clientela sceglie<br />

sistemi della serie "server".<br />

La differenza consiste nell'approccio di tipo interattivo dei "server", contro <strong>il</strong> vecchio metodo di<br />

elaborazione più orientato a procedure batch delle macchine "system".<br />

Le macchine system avevano una sola velocità di elaborazione, mentre nei server le velocità del<br />

processore cambiano tra procedure interattive e procedure batch.<br />

A questo punto è indispensab<strong>il</strong>e introdurre un concetto bas<strong>il</strong>are che identifica, cataloga e descrive le<br />

funzionalità dei sistemi AS/400: la misurazione della velocità di elaborazione.<br />

Mentre sui <strong>per</strong>sonal computer tutto <strong>il</strong> merito viene assegnato alla velocità specifica del processore (nel<br />

1999 si parla infatti di processori a 1Ghz), nei sistemi d'elaborazione IBM questa misurazione è inut<strong>il</strong>e e<br />

fuorviante. La struttura dell'architettura di un sistema di elaborazione non gravita completamente e<br />

solamente sulla velocità del processore. Un sistema dispone di diversi processori specializzati in vari<br />

compiti <strong>per</strong> ottimizzare tutto <strong>il</strong> flusso di elaborazione degli input e degli output.<br />

Non bisogna infatti dimenticare che <strong>qui</strong> si parla di macchine <strong>per</strong> elaborare dati e costruire informazioni<br />

ut<strong>il</strong>i in ambito aziendale, <strong>qui</strong>ndi vale la regola del "tanto I/O, poco calcolo", che è l'opposto di quanto<br />

serve in un pc dedicato, <strong>per</strong> esempio, ad un gioco o ad un calcolo matematico o alla grafica.<br />

Per questo motivo non è stato mai possib<strong>il</strong>e fare dei paragoni diretti tra prestazioni di un elaboratore e<br />

prestazioni di un <strong>per</strong>sonal computer, poichè le unità di misura sono diverse.<br />

Un sistema IBM AS/400 è in grado di svolgere attività di due tipi: gestire procedure interattive<br />

(immissione dati da tastiera, consultazione di informazioni a video) e gestire procedure batch (cioè tutti<br />

quei cicli di elaborazione dei dati che sono autonomi dall'o<strong>per</strong>atore (come ad esempio un intero calcolo di<br />

cedolini paga).<br />

Un AS/400 è in grado di svolgere più o<strong>per</strong>azioni interattive contemporanee e una (o più) o<strong>per</strong>azioni batch<br />

accodate.


Per queste ragioni le prestazioni di un sistema S/400 si misurano in velocità interattiva e batch.<br />

L'unità di misura è chiamata CPW (che sta <strong>per</strong>: Commercial Processor Workload) e fa riferimento<br />

come unità di partenza (cpw=1), al più vecchio sistema AS/400. Ciò significa, <strong>per</strong> esempio, che se una<br />

macchina presenta un cpw pari a 100, vuol dire che va cento volte più veloce del primo AS/400. Nel 2003<br />

ci sono sistemi con cpw di 16.000 volte più veloci!<br />

Inoltre con l'avvento dei sistemi di tipo "server" le due velocità (batch/interattivo) sono andate<br />

diversificandosi, dando molto più peso (e costo) alle velocità interattive rispetto a quelle batch.<br />

Dietro questa diversificazione, che ha introdotto anche un fenomeno di degrado delle prestazioni<br />

molto spesso non capito dagli utenti, s'è sv<strong>il</strong>uppata tutta una letteratura molto critica nei<br />

confronti di IBM.<br />

I "nuovi" modelli AS400 (i 150, alcuni 170, i 7xx ed altri più recenti) hanno un curioso comportamento. La<br />

potenza di calcolo del processore centrale (misurata in cpw) non è interamente fruib<strong>il</strong>e dai lavori interattivi<br />

(5250).<br />

A seconda del tipo di macchina, solo l'x% di tale risorsa può essere spremuta dagli interattivi. Per quanto<br />

riguarda invece i batch, non vi è alcuna limitazione. La cosa in<strong>qui</strong>etante è che, quando gli interattivi su<strong>per</strong>ano<br />

tale soglia, vengono abbattute non solo le loro <strong>per</strong>formances, ma quelle globali del sistema. Questo<br />

meccanismo è stato introdotto non già <strong>per</strong> penalizzare i clienti nel momento in cui vorrebbero sfruttare<br />

maggiore potenza, ma <strong>per</strong> fornire macchine ad elevate prestazioni anche ad utenti che necessiterebbero di<br />

minore potenza. E' come dire: ti do una Ferrari, ma siccome non ne avresti bisogno del tutto, allora te la faccio<br />

andare più piano.<br />

In termini più tecnici si può consultare questo sito IBM dove vengono fornite tabelle e spiegazioni.<br />

Nota di Ricky Spelta 2000<br />

IBM presenta una nuova serie di server AS/400 di classe paragonab<strong>il</strong>e ai mainframe <strong>per</strong> affidab<strong>il</strong>ità e<br />

scalab<strong>il</strong>ità, diffondendo <strong>il</strong> supporto agli open standard <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo di nuove applicazioni e<br />

introducendo <strong>il</strong> concetto di potenza su richiesta (capacity on demand) ut<strong>il</strong>issima <strong>per</strong> su<strong>per</strong>are nelle<br />

aziende i picchi di necessità elaborativa, senza <strong>per</strong> questo ricorrere a macchine più potenti.


La nuova serie abbandona <strong>il</strong> nome con cui sono state identificate queste macchine dal 1988 ad oggi e le<br />

ribattezza come iSeries.<br />

L'IBM inizia le spedizioni dei nuovi servers potenziati col primo microchip al mondo con tecnologia<br />

"s<strong>il</strong>icon-on-insulator transistors e collegamenti in rame"<br />

Inoltre sui nuovi sistemi iSeries è possib<strong>il</strong>e partizionare i dischi (LPAR) in modo da rendere disponib<strong>il</strong>i<br />

parallelamente sistemi o<strong>per</strong>ativi diversi, ma tutti sotto la garanzia di affidab<strong>il</strong>ità dell'hardware ormai<br />

ultras<strong>per</strong>imentato.<br />

In questo modo possiamo assistere alla nascita di sistemi che oltre a OS/400 fanno girare una partizione<br />

Linux, Windows o altro ancora.2001<br />

Il più grande fornitori di servizi di comunicazione, la compagnia World Access, compra <strong>il</strong> più grande dei<br />

sistemi eServer iSeries, un i840, che ut<strong>il</strong>izza <strong>per</strong> processare le bollette di oltre 100 m<strong>il</strong>ioni di chiamate<br />

telefoniche giornaliere.2002<br />

IBM annuncia una nuova famiglia di AS/400, gli 8xx e i nuovi 250/270, che vanno a sostituire i precedenti<br />

sistemi 150, 170 e quelli di fascia bassa della serie 7xx.<br />

Per dare un'idea delle prestazioni del sistema 840 osservate i dati di questa tabella:<br />

AS/400 E SERVER I-SERIES 840:<br />

MODELLI 840/2418 (12 WAY) 840/2420 (24 WAY)<br />

PROCESSOR CPW 10000 16500<br />

INTERACTIVE CPW 120 / 10000 120 / 16500<br />

MEMORIA CENTRALE 4096 / 98304 4096 / 98304<br />

MEMORIA DI MAS<strong>SA</strong> 8,58 / 18952,9 8,58 / 18952,9<br />

TWINAX 7000 7000<br />

LINEE 96 96<br />

RETE 10/100 MBPS 10/100 MBPS


IBM annuncia Websphere, che è un contenitore di svariate soluzioni software <strong>per</strong> applicazioni evolute in<br />

ambiente iSeries. All'interno di Websphere, poi, viene annunciato Webfacing, un prodotto che consente<br />

molto fac<strong>il</strong>mente di tradurre le applicazioni di solo testo dell'AS/400 in applicazioni grafiche, anche web-<br />

based.<br />

Il problema dell'interfaccia grafica è stato trascurato <strong>per</strong> anni e anni da IBM, a livello di midi e mainframe, come se<br />

si trattasse di uno sfizio inut<strong>il</strong>e se applicato alle serie elaborazioni di transazioni aziendali.<br />

La storia evolutiva degli ultimi anni (dai Macintosh, fino all'ultimo pc basato su Windows), invece, ci ha insegnato<br />

che la grafica, intesa come funzioni che fac<strong>il</strong>itino la navigab<strong>il</strong>ità tra programmi e schermate, l'uso di combo box,<br />

finestre popup, puntamento tramite mouse, colori e font a differenti ampiezze e via dicendo, sono tutte<br />

caratteristiche che, sommate alle tecniche di programmazione ad oggetti e <strong>per</strong> eventi, hanno reso un servizio<br />

insostituib<strong>il</strong>e alle applicazioni informatiche.<br />

IBM sotto questo aspetto è sicuramente rimasta ferma a guardare, non osando investire sui midi e mainframe <strong>per</strong><br />

arricchire <strong>il</strong> sistema o<strong>per</strong>ativo e i linguaggi di tutte queste nuove caratteristiche. Ciò ha penalizzato non poco la<br />

grande compagnia, che ha così costretto gli sv<strong>il</strong>uppatori ad inventarsi trucchi e soluzioni raffazzonate <strong>per</strong><br />

presentare ai possib<strong>il</strong>i clienti uno straccio di parvenza grafica, che <strong>il</strong> più delle volte era la semplice traduzione della<br />

schermata testo del vecchio protocollo di emulazione 5250.<br />

Oggi -finalmente!- esistono soluzioni praticab<strong>il</strong>i, sia che si decida di servirsi del prodotto Webfacing che di altre<br />

soluzioni, come la stesura di interfacce Java o VisualBasic o altro.<br />

Nessun detrattore del mondo AS/400 può appellarsi ancora a questo vecchio problema.<br />

Come dire che anche gli AS/400, la cui interfaccia era sim<strong>il</strong>e al DOS, ora o<strong>per</strong>ano tran<strong>qui</strong>llamente sotto lo<br />

standard decretato dall'ambiente Windows.<br />

Nota di Ricky Spelta<br />

Un m<strong>il</strong>iardo di dollari d'investimento, 4 anni di lavoro, 1.200 ingegneri. Tanto c'è voluto a IBM <strong>per</strong> arrivare alla<br />

presentazione del "mainframe più avanzato del mondo", così viene definito dalla società <strong>il</strong> nuovo server<br />

z990, meglio conosciuto col nome in codice T.Rex.


Le caratteristiche di questo sistema sono mostruose: 9.000 mips come potenza massima stimata, fino a 13<br />

m<strong>il</strong>iardi di transazioni al giorno.<br />

L'affidab<strong>il</strong>ità di un mainframe si misura in decenni e <strong>il</strong> livello di disponib<strong>il</strong>ità di un cluster z990 è del 99,999%,<br />

sostiene IBM, e<strong>qui</strong>valente a meno di 5 minuti di downtime all'anno.<br />

Il server z990 consente di distribuire dinamicamente i workload all'interno della macchina in base alle priorità<br />

stab<strong>il</strong>ite dal cliente. Parlando di a<strong>per</strong>tura <strong>il</strong> sistema supporta i più diffusi standard: Linux, WSDL, SOAP e<br />

XML. Il modulo di CPU è rappresentato dal MultiChipModule, grande come un floppy disk e che incorpora 16<br />

chip <strong>per</strong> un totale di 3,2 m<strong>il</strong>iardi di transistor. 2003 Evoluzioni tecnologiche<br />

Prima dell'avvento delle reti di pc <strong>il</strong> concetto di elaborazione si basava sulle soluzioni server con client<br />

passivi (o "terminali stupidi" come si soleva dire). Ovvero tutti i dati e tutti i programmi risiedevano sul lato<br />

server e i client erano dei semplici posti di lavoro senza alcuna autonomia e capacità elaborativa<br />

indipendente dal server.<br />

Poi qualcuno pensò che questo metodo era sbagliato, forse <strong>per</strong>chè in pratica non era capace di<br />

realizzare dei server sufficientemente potenti e affidab<strong>il</strong>i da gestire tutto <strong>il</strong> carico di lavoro di decine o<br />

centinaia di terminali, e inventò <strong>il</strong> metodo "client-server". In pratica sul server venivano posti i dati mentre<br />

su ogni singolo client si dovevano caricare le librerie dei programmi applicativi<br />

I sistemi IBM hanno sempre o<strong>per</strong>ato come server, senza alcun bisogno di distribuire alcun carico di<br />

elaborazione e con sufficiente capacità <strong>per</strong> soddisfare anche una grande utenza. Un server abbastanza<br />

capiente costava comunque come una soluzione distribuita, ma in più aveva vari pregi:<br />

- unica versione dei programmi uguale <strong>per</strong> tutti e rapida da aggiornare<br />

- nessuna esigenza elaborativa sul lato client, <strong>qui</strong>ndi terminali di basso costo, alta affidab<strong>il</strong>ità e non<br />

vulnerab<strong>il</strong>i da virus o altro.<br />

- sicurezza che i dati non potessero essere asportati da un utente<br />

- sicurezza che un utente non potesse caricare programmi non sicuri e non richiesti


Sulle reti di pc, invece, è prevalsa la strada opposta: i dati su server e gli applicativi su client, o almeno in<br />

parte su server e in parte su client. Risultato: ore e ore di aggiornamenti sui singoli posti di lavoro,<br />

incompatib<strong>il</strong>ità tra client diversi, manomissioni, virus, costi di mantenimento, ecc. Fermo restando che i<br />

server dovevano comunque rispondere a criteri di sicurezza e affidab<strong>il</strong>ità, visto che conservavano la cosa<br />

più delicata: i dati appunto, ma che anche i client (avendo i programmi in carico) erano chiamati a<br />

risolvere tutti i problemi di sicurezza!<br />

Oggi, nel 2003, sta emergendo ed affermandosi una soluzione che anche in area pc sposta tutto <strong>il</strong> peso<br />

elaborativo verso <strong>il</strong> server e che fa <strong>per</strong>dere drasticamente importanza al tipo di client connesso.<br />

Inoltre, visto che questa tecnica consente di inviare al client solamente i pixel dello schermo, variati<br />

rispetto alla videata precedente, <strong>il</strong> tutto si trasforma in minore ampiezza di banda occorrente.<br />

Questa soluzione è stata sv<strong>il</strong>uppata dalla compagnia Citrix e <strong>il</strong> software in questione si chiama<br />

MetaFrame. I vantaggi sono subito evidenti:<br />

- un server che è in grado di convertire qualsiasi protocollo di dati, siano essi provenienti o destinati ad un<br />

AS/400 o a un server Unix, AIX, Linux, Macintosh, ecc. ecc.<br />

- dei client che possono essere anche costituiti da vecchi pc (<strong>il</strong> processore, ram e capacità disco sono<br />

infatti ininfluenti) oppure da thinclient, cioè piccoli dispositivi poco costosi a cui collegare video e tastiera<br />

e in grado di connettersi alla rete<br />

- possib<strong>il</strong>ità di rendere visib<strong>il</strong>i, anche via web, applicazioni non pensate <strong>per</strong> questo tipo di ut<strong>il</strong>izzo (senza<br />

modifiche!)<br />

- riduzione drastica dei costi di gestione del parco macchine (TCO)


- standardizzazione degli applicativi: tutti gli utenti a quel punto ut<strong>il</strong>izzano la stessa versione applicativa<br />

e/o di Office e/o di altre applicazioni<br />

- eliminazione dei costi <strong>per</strong> noleggio di linee telefoniche dedicate<br />

<strong>per</strong> raggiungere e connettere sedi <strong>per</strong>iferiche<br />

La soluzione Citrix MetaFrame presenta dunque uno scenario sim<strong>il</strong>e a quello sempre ut<strong>il</strong>izzato nel<br />

mondo IBM midi e mainframe, con l'aggiunta di altre caratteristiche molto interessanti.<br />

Per approfondimenti ci si può rivolgere a qualche società specializzata nella installazione di questo<br />

prodotto,come ad esempiO.<br />

<strong>Ircom</strong> <strong>IT</strong> <strong>Service</strong> <strong>SA</strong> - Via Campagna 3 - 6987 Caslano<br />

Tel 091 22 00 888 - Fax 091 606 41 30 - Picchetto 079 402 38 68<br />

Copyright © 2007 <strong>Ircom</strong> <strong>IT</strong> <strong>Service</strong> <strong>SA</strong> - Vendita e assistenza informatica in tutto <strong>il</strong> Canton Ticino -

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!