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Compendio di teoria della comunicazione

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iferimento per dar luogo alla <strong>comunicazione</strong>.<br />

Nell’ambito degli stu<strong>di</strong> semiotici possiamo ricondurre il linguista e semiologo russo Roman<br />

Jacobson e il circolo <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong>, basato sui seguenti elementi: mittente ,<br />

destinatario, contesto, messaggio, canale, co<strong>di</strong>ce.<br />

Per Jacobson ad ogni elemento del linguaggio corrisponde una funzione.<br />

Come precisa Eleonora Fiorani in “Grammatica <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong>”, riferendosi alle<br />

osservazioni <strong>di</strong> Jacobson, in un testo emergeranno <strong>di</strong> volta in volta come principali la funzione<br />

espressiva, conativa, fatica referenziale, metalinguistica e poetica (o estetica):<br />

• La funzione espressiva, o affettiva, riguarda la capacità <strong>di</strong> un mittente <strong>di</strong> manifestare se<br />

stesso, <strong>di</strong> comunicare la sua affettività, i propri stati d’animo, sentimenti e emozioni, per<br />

ciò che <strong>di</strong>ce e per come lo <strong>di</strong>ce.<br />

• La funzione conativa cerca <strong>di</strong> influenzare il destinatario, imponendogli degli or<strong>di</strong>ni per<br />

indurlo a un modo <strong>di</strong> sentire o <strong>di</strong> fare, o ad assumere determinato comportamenti o a<br />

compiere qualche gesto o atto.<br />

• La funzione fatica verifica la funzionalità del canale, ma mantiene anche il contatto e<br />

riguarda per esempio tutte le conversazioni <strong>di</strong> passaggio e <strong>di</strong> convenienza, che hanno solo<br />

lo scopo <strong>di</strong> mantenere aperto il filo <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong>, o quelle conversazioni <strong>di</strong> pura<br />

presenza affettiva che intercorrono per esempio tra gli innamorati.<br />

• La funzione referenziale si rivolge al contesto del messaggio e ci permette <strong>di</strong> riferirci<br />

alla realtà, <strong>di</strong> parlare del mondo e <strong>di</strong> metterci in rapporto con esso.<br />

• La funzione metalinguistica riguarda <strong>di</strong>rettamente il linguaggio, dà su <strong>di</strong> esso<br />

informazioni e permette <strong>di</strong> parlare <strong>della</strong> lingua stessa, in quanto definisce il co<strong>di</strong>ce.<br />

• La funzione poetica è connessa al messaggio propriamente e particolarmente nella<br />

struttura formale, nella sua organizzazione interna. (Fiorani, 1998, pp. 17-18)<br />

Mentre Jacobson sottovaluta il ruolo del ricevente nell’ambito comunicativo, Greimas<br />

(appartenente al filone <strong>della</strong> semiotica generativa) lo rivaluta. Propone infatti un’idea <strong>di</strong><br />

<strong>comunicazione</strong> come scambio in senso antropologico. Per lui i soggetti <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong><br />

sono entrambi competenti e assumono il nome <strong>di</strong> destinante e destinatario.<br />

Oltre il processo produttivo e poietico dell’opera si prende in considerazione anche il processo<br />

estesico, che riguarda la percezione che dell’opera ha il fruitore.<br />

Per Eleonora Fiorani:<br />

Nella “semiotica generativa” la <strong>comunicazione</strong> comporta sia la competenza semantica,<br />

riguardante i contenuti del sapere che vengono scambiati, sia la competenza modale, volta<br />

alla manipolazione e alla persuasione. Il linguaggio non serve solo a comunicare, ma<br />

soprattutto a trasformare, a manipolare, attraverso l’organizzazione formale del <strong>di</strong>scorso.<br />

La <strong>comunicazione</strong> viene intesa come processo interattivo tra soggetti che scambiano<br />

oggetti <strong>di</strong> valore da essi stessi messi in circolazione. Un valore... rappresenta una<br />

con<strong>di</strong>zione considerata desiderabile, un obiettivo da raggiungere, una qualità auspicabile e<br />

ritenuta degna <strong>di</strong> investimento, un fine con<strong>di</strong>viso.<br />

La <strong>comunicazione</strong> è un atto che trasforma gli attanti (o personaggi) del rapporto<br />

intersoggettivo, muta l’essere dei soggetti in gioco, è azione dell’uomo sulle cose, ma anche<br />

azione contrattuale e polemica <strong>di</strong> un uomo su un altro uomo… (Fiorani, 1998, p. 168)<br />

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