Compendio di teoria della comunicazione
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Con la <strong>teoria</strong> estesa del prototipo si è passati al concetto <strong>di</strong> prototipo come costrutto<br />
mentale: un insieme <strong>di</strong> proprietà astratte salienti che <strong>di</strong>stinguono una categoria da un’altra.<br />
Si <strong>di</strong>stingue tra:<br />
• le proprietà essenziali: le proprietà comuni a tutti i membri <strong>di</strong> una categoria;<br />
• le proprietà tipiche: proprietà specifiche aggiunte, soggette a eccezioni e cancellabili.<br />
Mill a metà Ottocento <strong>di</strong>stingueva il significato in:<br />
• denotativo, che fa riferimento al significato specifico, primario, convenzionale e<br />
neutro <strong>di</strong> una espressione;<br />
• connotativo, che costituisce il significato aggiunto al significato primario.<br />
Questa <strong>di</strong>cotomia non più in uso, in quanto si tende a vedere il significato come totalità unitaria,<br />
è stata ripresa <strong>di</strong>stinguendo tra:<br />
• significato letterale, ovvero il significato primario generato dalla combinazione<br />
linguistica del significato delle singole parole <strong>di</strong> una frase;<br />
• significato figurato, ovvero il significato secondario, dato dall’impiego in modo<br />
simbolico e traslato del significato letterale.<br />
Per quanto riguarda l’intenzionalità comunicativa, essa è il risultato <strong>della</strong> negoziazione tra<br />
gli interlocutori. È strettamente connessa con l’azione e lo scopo, orienta la scelta <strong>di</strong> mezzi e<br />
correttivi per raggiungere la meta. Si traduce in atti comunicativi, che portano alle interazioni<br />
interpersonali, su cui si costruisce la rete <strong>di</strong> relazioni.<br />
4.2. I principali meto<strong>di</strong> utilizzati per l’analisi dei documenti<br />
4.2.1. L’analisi del contenuto<br />
Vi sono vari meto<strong>di</strong> per praticare l’analisi dei documenti. I variegati approcci vengono<br />
spesso integrati nella ricerca.<br />
La corrente funzionalista ha utilizzato maggiormente il sistema dell’analisi del<br />
contenuto, metodo non legato alla linguistica, che consente <strong>di</strong> analizzare il contenuto manifesto<br />
delle comunicazioni con rapi<strong>di</strong>tà e in maniera sistematica.<br />
Per Berelson (1952) si tratta <strong>di</strong> una “tecnica <strong>di</strong> ricerca per la descrizione oggettiva, sistematica e<br />
quantitativa del contenuto palese <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong>” che è il “comune terreno d’incontro tra<br />
emittente, destinatario e analista. (Berelson, 1952)<br />
Denis McQuail, nel manuale “le comunicazioni <strong>di</strong> massa” sostiene che:<br />
Il contenuto dei me<strong>di</strong>a viene spesso utilizzato come una prova dei seguenti elementi:<br />
• la prestazione sistematica, in termini <strong>di</strong> quantità o <strong>di</strong> tipo o <strong>di</strong> prodotto <strong>di</strong><br />
un’organizzazione dei me<strong>di</strong>a,<br />
• la società o la cultura al cui interno è prodotto,<br />
• i produttori e le loro intenzioni,<br />
• l’organizzazione dei me<strong>di</strong>a, ed il loro modo <strong>di</strong> operare,<br />
• i linguaggi, i formati, e i co<strong>di</strong>ci utilizzati per registrare o per comunicare un significato,<br />
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