Compendio di teoria della comunicazione
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3. I nuovi me<strong>di</strong>a<br />
3.1. Definizione e potenziale dei nuovi me<strong>di</strong>a<br />
I nuovi me<strong>di</strong>a, come afferma Antonio Calvani in “I nuovi me<strong>di</strong>a nella scuola”, sono<br />
tecnologie cognitive, ovvero <strong>di</strong>spositivi in grado <strong>di</strong> coinvolgere i processi interni <strong>della</strong> mente.<br />
Sempre Calvani aggiunge:<br />
Le innovazioni nella tecnologia <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> comportano riorganizzazioni<br />
sensoriali e cognitive che in generale si accompagnano a un trasferimento <strong>di</strong> compiti e<br />
funzioni interne (mentali) su supporti esterni (fisici). (Calvani, 1999, p. 9)<br />
Per Calvani l’utilizzo dei nuovi me<strong>di</strong>a comporterà nuove possibilità per la mente umana:<br />
• l’alleggerimento del carico cognitivo, parte del quale verrà trasferito all’esterno,<br />
• la valorizzazione <strong>di</strong> alcune funzioni cognitive, come la strategia inferenziale,<br />
• l’ampliamento dell’area <strong>di</strong> conoscenza,<br />
• l’apertura <strong>di</strong> nuovo spazi e funzionalità <strong>della</strong> mente, se il contesto socio-culturale lo<br />
consentirà.<br />
Per Thompson (1998, p. 121) lo sviluppo dei me<strong>di</strong>a induce a “creare nuovi tipi <strong>di</strong> azione e<br />
interazione e nuove forme <strong>di</strong> relazioni sociali” e determina “una complessa riorganizzazione dello<br />
spazio e del tempo”.<br />
Proprio per l’elevato potenziale <strong>di</strong> questi nuovi mezzi non è possibile lasciare completamente al<br />
caso il loro sviluppo e utilizzo.<br />
Come sostiene Van Dijk (2002, p. 17), esiste un problema <strong>di</strong> equità sociale, dal momento<br />
che alcune categorie <strong>di</strong> persone partecipano più <strong>di</strong> altre alla società dell’informazione, e dal<br />
momento che i costi <strong>della</strong> tecnologia dell’informazione determinano la creazione <strong>di</strong> gruppi<br />
numerosi <strong>di</strong> “<strong>di</strong>sadattati”, con un’intensificazione conseguente delle <strong>di</strong>suguaglianze sociali già<br />
esistenti.<br />
Inoltre, come sostiene Kubicek (1988), i nuovi me<strong>di</strong>a possono <strong>di</strong>struggere la qualità delle<br />
comunicazioni faccia a faccia, rendere le relazioni <strong>di</strong> lavoro più formali e, più in generale alterare<br />
l’ecologia sociale (l’ambiente sociale).<br />
Anche per quanto riguarda la democrazia, l’utilizzo dei nuovi me<strong>di</strong>a potrebbe consentirne un<br />
rafforzamento, oppure viceversa un indebolimento.<br />
Le tecnologie dell’informazione e <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> (TIC, o all’americana ICT,<br />
Information and Communication Technologies) sono i nuovi me<strong>di</strong>a <strong>di</strong>gitali, nati intorno agli anni<br />
Settanta. Comprendono tutto il software, le interfacce e i <strong>di</strong>spositivi che si collegano ai computer e<br />
che consentono, tramite l’uso <strong>di</strong> un supporto tecnologico teso alla elaborazione <strong>di</strong> sistemi simbolici,<br />
la costruzione, negoziazione e con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> significati.<br />
Per progettare e introdurre reti <strong>di</strong> informazione e <strong>comunicazione</strong> è necessario prendere<br />
decisioni a più livelli. La valutazione tecnologica (TA, technology assessment) consiste nella<br />
<strong>di</strong>scussione sulle varie opzioni possibili per l’incremento delle tecnologie dell’informazione e <strong>della</strong><br />
<strong>comunicazione</strong>. Per Van Dijk “la questione chiave nella TA è: la tecnologia può essere sviluppata in<br />
modo attento alle esigenze sociali?” (Van Dijk, 2002, p. 18)<br />
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