Compendio di teoria della comunicazione
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L’accessibilità è la possibilità o meno <strong>di</strong> avere accesso ai mass me<strong>di</strong>a e alle informazioni e<br />
quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> poter influire e partecipare alle decisioni collettive.<br />
2.2. La teorizzazione dei me<strong>di</strong>a<br />
Come <strong>di</strong>ce J. Bourdon in “Introduzione ai me<strong>di</strong>a”:<br />
I me<strong>di</strong>a sono stati oggetto <strong>di</strong> una letteratura che definiremo “profetica”, alla confluenza tra<br />
filosofia e saggistica...<br />
...il termine <strong>teoria</strong> può essere utilizzato per qualificare le “teorie <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o raggio”, come<br />
le ha chiamate un sociologo, Robert Merton: insiemi <strong>di</strong> ipotesi destinate a rendere conto <strong>di</strong><br />
un fenomeno o <strong>di</strong> una categoria <strong>di</strong> fenomeni, all’interno <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina scientifica, senza<br />
pretendere <strong>di</strong> essere valide per la <strong>di</strong>sciplina nella sua totalità. (Bourdon, 2001, p.18)<br />
Si può parlare <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ricerca qualora questo tipo <strong>di</strong> teorie abbiano resistito a<br />
ripetute verifiche empiriche.<br />
Le gran<strong>di</strong> teorie, <strong>di</strong> cui parla Bourdon, rappresentano degli idealtipi, modelli intellettuali non<br />
esistenti realmente, ma che permettono <strong>di</strong> orientarsi, classificare e rendere intelligibile la realtà.<br />
Gli autori possono collocarsi nelle varie correnti, ma mai con la caratteristica <strong>di</strong> esclusività.<br />
Bourdon, nel <strong>di</strong>stinguere le varie correnti, in<strong>di</strong>vidua un polo profetico e un polo scientifico.<br />
Secondo McQuail la <strong>teoria</strong> socio-scientifica ha inteso trattare principalmente tre questioni<br />
relativamente all’attività dei sistemi <strong>di</strong> <strong>comunicazione</strong> pubblica nella società: l’esercizio del potere<br />
nella società, l’integrazione sociale e il cambiamento sociale. (McQuail, 1993, p. 68)<br />
Il polo scientifico può essere sud<strong>di</strong>viso in una corrente empirica e in una corrente critica.<br />
La corrente empirica rifiuta l’idea <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a potenti e valorizza il ruolo attivo del pubblico, si<br />
richiama alla tra<strong>di</strong>zione sociologica funzionalista ed è ottimista e pluralista sul piano politico.<br />
Organizzazioni e professionisti sono considerati in<strong>di</strong>pendenti rispetto gli interessi economicopolitici<br />
cui sono legati.<br />
La corrente critica al contrario considera i me<strong>di</strong>a fortemente influenti sul pubblico e facenti<br />
parte <strong>di</strong> un processo globale <strong>di</strong> dominazione sociale nelle società capitaliste. Alle inchieste sul<br />
pubblico sono preferite le analisi dei documenti prodotti dai me<strong>di</strong>a e la rilevazione degli assetti<br />
proprietari e <strong>di</strong> potere all’interno delle organizzazioni.<br />
Recentemente i ricercatori sono stati influenzati dalle correnti microsociologiche, più<br />
relativiste sugli effetti e che rinunciano a una valutazione politica globale.<br />
Le correnti profetiche sono protette dalla loro non verificabilità, parlano del futuro e<br />
pre<strong>di</strong>cono gli effetti prodotti dai me<strong>di</strong>a, avvicinandosi alla corrente critica per quanto riguarda<br />
l’influenza attribuita da loro ai me<strong>di</strong>a, visti come potenti.<br />
Le correnti profetiche possono essere sud<strong>di</strong>vise in correnti <strong>di</strong> ottimisti e utopisti e correnti <strong>di</strong><br />
pessimisti e elitisti.<br />
Gli utopisti, spesso giornalisti, hanno <strong>di</strong> volta in volta esaltato la capacità dei me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> stabilire<br />
o ristabilire la democrazia politica o culturale.<br />
Gli elitisti enfatizzano la cultura tra<strong>di</strong>zionale, minoritaria ed elitaria, che considerano<br />
minacciata dai me<strong>di</strong>a.<br />
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