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Pag. 22 - FP/LT - 19/29 mag 2008 MAURIZIO CEVENINI Stabilità e dialogo Il quarto governo Berlusconi ha ricevuto la fiducia della sua ampia maggioranza, dopo consultazioni e formazione del governo da record; persino il PD è riuscito a varare in tempi stretti il suo governo ombra formula tutta da verificare in quanto ad efficacia ma si inquadra in un nuovo sistema di relazioni. La vera novità di questi primi giorni è il profilo basso che sta tenendo il grande comunicatore a partire dalle valutazioni del dopo voto, all’apprezzabile seppur generico intervento di presentazione alla Camera. Sta facendo il furbo? E’ una domanda che corre, esplicitata nel solito tono duro da Di Pietro che si sta ritagliando il ruolo dell’oppositore aggressivo supportato dall’esterno del Palazzo da Grillo e Travaglio. Mi sento di dire che ha un’importanza relativa in quando se la volontà di dialogo serio con l’opposizione è un fatto concreto lo si vedrà in tempi rapidi sulle riforme e sulle prime misure su sicurezza ed economia, su snellimento delle procedure e politica estera. La campagna elettorale è finita e quindi occorre riconoscere che i programmi avevano molti punti di convergenza e se il governo farà seguire alle dichiarazioni la concertazione, molti provvedimenti potrebbero trovare il consenso di parte dell’opposizione. Le prime risposte di Fassino e Veltroni che sono intervenuti in aula mi pare abbiano giustamente aperto un credito al Governo come avviene nelle democrazie occidentali governate da destra o da sinistra. E’ bene ricordare che nella politica estera chi ha segnato sistematicamente differenze nei quindici anni precedenti è sempre stata quella parte di sinistra che oggi non è rappresentata in Parlamento appare quindi naturale che possa avvenire sulle missioni all’estero una convergenza ampia utile all’immagine del nostro Paese. Da questo si deduce che il PD rischia di essere oscurato da prime iniziative di buon senso del Governo che rischiano di farne traballare il progetto in vista delle elezioni europee, banco di prova importante per contare le singole forze politiche. Se questo è il rischio ben peggiore sarebbe la reazione isterica e di rivalsa tipica di una sinistra, sempre maestra di vita, che si oppone pregiudizialmente per segnalare la propria esistenza. La scorsa settimana ho partecipato ai Giardini Margherita nell’ambito della giornata della creatività giovanile, ad un interessante confronto tra studenti, purtroppo pochi, e esponenti diversi della istituzioni; lì, senza voler fare nomi, ho ritrovato questa brutta sensazione dei maestri della sinistra che pontificano sulle ceneri delle sconfitte. Forse nelle prossime puntate inizierò a parlare anche un po’ di Bologna…. ALESSANDRA SERVIDORI La qualità dei ministri Giovanni Sartori non perde mai l’occasione per tenere la bocca chiusa. E sarebbe invece auspicabile che data la veneranda età cominciasse a capire che non si è per tutta la vita autorevoli commentatori ed editorialisti. A volte succede che la presunzione e la baldanza diventano patetiche. Cos’ì Sartori (e anche in non assoluta solitudine!) pontificando della non qualità dei ministri del Governo Berlusconi, dei loro “scarsi” personali meriti, dimostra di aver capito poco di quel che succede. Sartori, che li ha definiti tutti incompetenti, salvo tre, sbaglia. Molti dei nuovi ministri, in effetti, sono sconosciuti ai più ed il loro nome non si lega a memorabili battaglie nel settore che ora governano. Ma questo significa poco, perché è il presidente del Consiglio che se li è scelti, è su di lui che ricade la responsabilità politica e questo prevede la Costituzione (e Sartori da costituzionalista dovrebbe saperlo!).Diventare ministri non è un concorso a titoli, ragion per cui la maggioranza non è tenuta a far sapere il loro titolo di studio. Il fatto che qualche ministro abbia alle spalle esperienze nel mondo dello spettacolo dovrebbe scoraggiare i saggi dal farne motivo di dileggio, giacché un tale che faceva l’attore (mediocre) fu un buon governatore della California ed un grande presidente Usa; ed un altro commerciante/imprenditore di noccioline sempre nel- Io, un italiano. Cosa so degli Zingari L’Italia che viviamo di Davide Ferrari Li ho conosciuti dopo una tragedia, l’incendio di Santa Caterina di Quarto nell’aprile del 2000, o seguendo i passi turpi, di sangue, dei Savi. Li ho visti con la Bibbia in mano seguire mie lezioni un po’ affrettate di cristianesimo. Li ho visti suonare, orchestrare ottoni a Belgrado e xilofoni spezzati in via Rizzoli. Ho fra loro amici, non ho trovato santi. Quando vennero a Villa Salus non ne volevo troppi. Avevo ragione. Quando la Romania (dove forse sono 8 milioni) è entrata in Europa ero preoccupato e non convinto dalle ireniche dichiarazioni di alcune, pur meritorie, Ong. Bisogna saper guardar in faccia il prossimo. E’ come noi. Ne peggio ne meglio. Quanto qui io scrivo nasce da un bisogno di reagire all’odio, con fermezza e con coraggio. Ma senza dimettere le lenti del governo, trovando i limiti del buon senso, anche all’amicizia e alla fraternità. Si fecero chiamare egiziani, gipsi, per nascondere dietro l’immagine di figli dei Faraoni un origine profana. Migrati dall’India, dopo il mille, forse perseguitati (seguaci di un’eresia religiosa? I reduci di una rivoluzione?) sono da secoli una delle due grandi nazioni anomale che percorrono la storia dell’Europa. L’altra sono gli Ebrei. Centinaia di anni, decine di paesi attraversati ed abitati, mille culture incontrate e mediate, tutto rende impossibile un’unica definizione dei popoli zingari. Tuttavia a me pare che, nella battaglia della sopravvivenza e della difesa di una propria peculiarità irriducibile, mentre gli Ebrei hanno cercato di perseguire l’obiettivo della massima competitività, gli Zingari - quasi specularmente - hanno giocato la carta della non competizione. Popolo che non dichiara guerre, che pratica la religione di chi ha incontrato, dall’Ortodossia al Pentecostalismo passando dal Cattolicesimo ed anche in qualche caso dall’Islam, gli Zingari vivono fuori dalla catena di comando, di gerarchia delle nostre società. Le periferie delle città, nella triste comunanza di destino con tanti altri emarginati, sono - forse - anche la metafora di una perifericità dell’anima. “Siate come i gigli del campo, non pensate al domani, ogni giorno basta a se stesso”: a volte pare che siano nell’anima zingara gli insegnamenti più imperiosi ed anche meno facilmente seguibili del maestro di Galilea. Quando parli con loro- la mia esperienza, avverto, si limita a Rom rumeni e assai meno a profughi della guerra dell’ex Jugoslavia, capisci quanto sia distante da loro apprendere l’importanza dei nomi, da quelli delle strade e delle vie a quelli delle stesse persone. Possono averne più d’uno, la “magica America” non fu sicuramente un Presidente di serie B. Anzi il pregio di questa squadra berlusconiana è che non è composta, mediamente, da personale con forza politica propria. I Ministri di “Prima fascia “ e con deleghe pesanti (Tremonti, Maroni, Sacconi, Brunetta, Gelmini) sono indubbiamenti persone che hanno una chiara storia politica e buone competenze, altri “di Seconda fascia” sono sì stati designati da logiche di appartenenza (vorrei poi vedere diversamente!) ma sono per lo più persone normali che occupano un dicastero, e che risponderanno del lavoro che faranno. Ieri chiedere il “governo dei tecnici” era un modo, illogico, per reclamarne l’indipendenza dai ras di partito. Oggi si vorrebbero ministri “pesanti” per arginare il potere di Berlusconi. Intanto lasciamoli lavorare. E i grilli parlanti non dismettendo i riflessi condizionati dell’antiberlusconismo non comprendono che si è realizzata una riforma costituzionale di fatto, consegnando maggiori poteri al presidente mediante un minor peso politico dei ministri. La forza politica, così, sopperisce alla debolezza istituzionale. Occorre, allora, che si dia forma costituzionale al maggior potere del capo del governo, senza danneggiare lo stato di diritto. Questo sarebbe un lavoro utile, non lo sdottoreggiare sulle presunte (in)capacità altrui, cercando di rimpiattare la propria tenace inattitudine a capire. che importa. L’importante è descrivere un luogo, un cammino che si è fatto, oppure raccontare e ridere di come una persona è. Mi fa riflettere il loro rapporto con i bambini. Devo smentire la canea assassina di questi giorni. Non rubano bambini. Ne hanno fin troppi. Quale valore ne trarrebbero? Fagin, non a caso un ebreo, era a capo - nell’Oliver Twist di Dickens - di una banda di trovatelli schiavizzati dediti a pagargli decime con il furto e l’accattonaggio. Ma - se vogliamo non perdere la ragione - oggi sappiamo bene che non occorre avere aguzzini ebrei o gitani per essere meninos de rua, in tutte le strade di questo mondo. Spesso ci fa inorridire la giovane mamma rom con il bambino appeso al collo a pochi centimetri da una sigaretta, oppure il brulicare nelle stazioni di piccoli untorelli pronti a tutto (A proposito, ne incontriamo a Verona, città del rampicante sindaco leghista più di quanto accada a Bologna). Ma la povertà è così. Mi colpisce invece altro. I bimbi rom giocano ignari di ogni compatibilità di spazio e di relazione. Non sono più liberi dei nostri figli quando invadono territori che non possono invadere (Mi colpì vederne alcuni in mezzo allo spettacolo di artisti di strada in Piazza Maggiore, anni addietro, aggirarsi,senza però nessun coinvolgimento e consapevolezza). No, non sono più liberi, hanno ricevuto meno, nella trasmissione dei saperi, dei comportamenti, dal loro mondo adulto. Non è solo ignoranza, o incuria. La cultura profondamente maschilista mi pare affidi il carico dei bambini quasi soltanto sulle donne. Donne ancora più lontane da esperienze di lavoro e di crescita di quanto non accada ai loro uomini e quindi deprivate di speranza e di possibilità. Donne che danno ai loro figli quello che possono e spesso non è molto. Il furto. Parliamo del furto. “Tutti gli Zingari rubano”. Non è vero. Non sono vere nemmeno le chiacchiere sociologiche sul nomadismo che indurrebbe e giustificherebbe il non aver idea di proprietà privata altrui e quindi il furto. Oggi quasi mai sono nomadi e moltissimi non rubano. E’ vero però che non c’è famiglia dove non conviva il lavoratore, magari occasionale, ed il parente ladro, magari altrettanto occasionale. “Non vogliono cambiare”. Certo, se cambiare vuol dire morire, perdere ogni cosa, diventare anonimi più che sedentari probabilmente neanche il giovane rom più “infigato” dei film americani lo vorrebbe. Il problema è che la “nazione” la sua articolazione in tribu’, non da tutti sentita allo stesso modo ma ben esistente, soprattutto i tempi della vita che la “cultura” sociale zingara scandisce, impediscono spesso anche l’avanzamento, non solo il cambiamento. Se servono soldi, allo spasimo, bisogna sposarsi molto presto e incassare qualcosa per ogni figlia. Allora anche i maschi a 18 anni devono essere pronti, sentirsi vecchi se a venti non hanno moglie. Ma così facendo non si studia, non si risparmia anche se si lavora, non si “arricchisce” la famiglia ed il proprio futuro. C’è di più, insieme al maschilismo, alla cura insufficiente dei bimbi, sono proprio questi tempi a rendermi preoccupato della evoluzione possibile dei Rom. Fare per forza i mariti e le mogli, giovanissimi, mentre - nel frattempo - l’egemonia della cultura tradizionale va scemando, può unire il peggio del tribale alla modernità più insidiosa. Si possono creare unioni violente e senza futuro, non famiglie. Questo credo di sapere. Non sono un esperto. Ma non lasciamo ai soli esperti di Università o di assistenza la voce del diritto a riconoscere uomini gli altri uomini. Tutti. Ci sono mille ragioni per non farlo. Ma la prossima volta potrebbe toccare a noi. Agli italiani è già capitato, nei campi di Aigues Mortes, braccati dagli operai francesi, a Marcinelle, nel patibolo di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. E anche nel ragazzo orfano, cacciato dalla matrigna a Zola perché mutilato nella grande guerra, di cui ci raccontava il nostro Bruno Drusilli, suo figlio. Vestivamo di stracci. Non eravamo migliori. Eravamo uomini. Scrivete a davideferrari@yahoo.com Leggete, gli articoli di questa rubrica su www.davideferrari.org
Mostre in pillole BOLOGNA - Palazzo d’Accursio, fino al 31 maggio, L’arte, scuola di vita. 051/2193005 BOLOGNA - Museo Civico Archeologico, Via dell’Archiginnasio, 2. Bologna nella preistoria: la nuova sezione preistorica. Fino al 31 dicembre 2008. Info 051 2757211 BOLOGNA - MAMbo, Museo d’Arte Moderna, via Don Minzoni 14. Time Code e Roberta Piccioni storm. Fino al 12 giugno. 051 6496611 BOLOGNA - Museo Civico Archeologico, Via dell’Archiginnasio, 2. Edoardo Brizio (1846-1907). Un pioniere dell’archeologia nella nuova Italia, mostra. Fino al 15 luglio. 051 2757211 BOLOGNA - Sala Colonne di Emil Banca, via Mazzini 152, mostra antologica di Mario Nanni, fino al 20 giugno, 051/396911 BOLOGNA – Biblioteca dell’Archiginnasio, Piazza Galvani, 1. Tesori in soffitta. 10 anni di catalogazione informatizzata dei ‘fondi pregressi’”, mostra. Fino al 21 dicembre. 051 276811 BOLOGNA – Museo di Palazzo Poggi e Aula Carducci, Via Zamboni 33. Biomedical Art 2008, mostra. Fino al 15 giugno. Info 051 2099398 BOLOGNA - Mambo, Regali e regole, prendere, dare, sbirciare nel museo, fino al 29 giugno, 051/ 6496611 BOLOGNA - Museo Civico Archeologico, Via dell’Archiginnasio, 2. Mitico! Dei ed eroi a misura di bambino, mostra. Fino al 15 giugno. Info 051 2757211 BOLOGNA - Museo Civico Medievale, Via Manzoni, 4. Sorores in choro. I libri corali delle Domenicane bolognesi, mostra. Fino al 28 settembre. Info 0512193916 - 2193930 BOLOGNA - Museo Civico Archeologico, Via dell’Archiginnasio, 2. Giovanni Battista Belzoni: un Indiana Jones alla riscoperta dell’Egitto. Fino al 30 giugno. Info 051 2757211 BOLOGNA - Biblioteca Sala Borsa, Piazza Nettuno, 3. Luca Trevisani per il compleanno di Biblioteca Sala Borsa: in distribuzione manifesto, cartolina e segnalibro con le immagini di Trevisani. Fino al 13 dicembre. 051 2194400 BOLOGNA - G7, Val d’Aposa 7/g, fino al 13 giugno, esposizione di Pierluigi Fresia, 051/266497 BOLOGNA - Galleria Cinquantasei, fino al 30 maggio, personale di Luigi Pellanda, 051/250885 BOLOGNA - Pivarte, fino al 31 maggio, percorso installativo di Venera Kastrati, 051/6494293 BOLOGNA – Biblioteca dell’Archiginnasio, Piazza Galvani, 1. L’estraneo fra di noi. La figura dello zingaro nell’immaginario italiano, mostra. Fino al 21 giugno. Info 051 6279305 BOLOGNA – Villa delle Rose, Via Saragozza, 228/230. Not So Private. Gallerie e storie dell’arte a Bologna: Otto Gallery e Galleria d’Arte Cinquantasei, mostra. Fino all’8 giugno. Info 051 6496611 BOLOGNA – MAMbo, via Don Minzoni, 14. Jeroen de Rijke / Willem de Rooij, mostra. Fino all’8 giugno. Info 051 6496611 BOLOGNA - Pinacoteca Nazionale, Via Belle Arti 56. Antonio Basoli ornatista, scenografo, pittore di paesaggio. Il viaggiatore che resta a casa, mostra. Fino al 31 maggio. 051 4226411 BOLOGNA - Museo Davia Bargellini, Strada Maggiore 44. Riscoprendo le targhe devozionali. Una scuola d’arte al museo, mostra. Fino al 15 giugno. Info 0512193916 - 051 2193930 BOLOGNA - Galleria agenzia04, via Brugnoli 19/c, fino all’11 luglio, Like a man, collettiva di cinque artisti, 051/6490104 BOLOGNA - Museo Ebraico, fino al 20 luglio, Robert Capa, fotografie da Israele 1948-1950, 051/2911280 Eventi da pag 23 Eventi a pag 25 Exposanità BOLOGNA - Dal 28 al 31 maggio, giunta al suo venticinquennale, rapresenta il momento di aggregazione di tutte le componenti della sanità e assolve alla funzione di evidenziare contemporaneamente i diversi aspetti della realtà sanitaria del nostro Paese. Nel 2008, la manifestazione è attesa a nuovi sviluppi attraverso la proposta delle tecnologie e delle attrezzature più avanzate. il potenziamento dei saloni specialistici, un vasto e qualificato programma congressuale e lo sviluppo del processo di internazionalizzazione. Quartiere fieristico, Bologna 051/325511 Notti all’infanzia BOLOGNA - E’ ospitata nei locali della libreria Giannino Stoppani, in via Rizzoli, la mostra fotografica “Notti all’infanzia”, visitabile fino al 31 maggio. La mostra si svolge all’interno del progetto “fotofigure” alla sua seconda edizione ed è allestita in contemporanea ad un’altra mostra fotografica, a Reggio Emilia (Palazzo Clerici, fino all’8 giugno) e dedicata al “Corpo dei giocattoli”. Notti all’infanzia sono scatti di Marcella Barbieri, metà bolognese e metà parigina, che, fa riaffiorare alla memoria ricordi da un tempo della vita in cui la distinzione tra fiaba e sogno non è poi così chiara. Informazioni 051 227337. C’era una volta il 68 BOLOGNA - Cortei e bandiere, aule di università occupate e musica sull’erba, il ’68 e gli anni a seguire sono stati talmente fotografici da rappresentare uno dei primi esempi di possibile storiografia per immagini. Basti pensare alla velocità del cambiamento nell’abbigliamento, nelle acconciature, nelle facce, nei corpi stessi dei giovani protagonisti di quegli anni, da contestatori a capelloni a militanti. La profondità di un cambiamento davvero antropologico si misura con più efficacia e immediatezza dalle fotografie che non da scritti e saggi. Lo dimostra il volume che la Storia fotografica d’Italia di Intra Moenia dedica agli anni dal 1967 al 1985: un libro che diventa anche una mostra fotografica (allestita alla Feltrinelli di Piazza Galvani fino al 30 maggio). Informazioni 051.239990. Praesidium et Decus BOLOGNA - Si intitola “Praesidium et Decus. Oggetti, manifesti, documenti, devozionalia dall’Archivio della Confraternita dei Domenichini” la mostra documentale che ricostruisce un percorso storico, attraverso la memoria storica delle offerte devozionali (alcune delle quali facenti parte della collezione Piero Ingelli). Presso il museo della Beata Vergine di San Luca fino al 20 giugno. Ingresso gratuito. Informazioni 051 6447421. L’AGENDA � BOLOGNA - Blue Inn Cafè, via Dei Fornaciai, 9/3 - “Swing Time”, la nuova serata live sarà dedicata ai ritmi degli anni ‘50 - tutti i lunedì - Ore 21 Latin Pop con Nelson Machado, dj Alberto Ferraro. Tutti i martedì - Ore 21 Drag Queen Show. Tutti i mercoledì - Ore 21 Serata Happy days. Tutti i giovedì - ore 21 Inn Side: Let’s dance. Tutti i venerdì - Super classifica show con i Sisma e Dj set: Umbi. Tutti i sabato - Ore 21 Brunch & Shake. Tutte le domeniche. 051 4180424 � BOLOGNA - Pavese, via del Pratello, 53. Ore 22 Perazzi c’è: Drug Queen show. Tutti i venerdì. Info 338 1192900 � BOLOGNA - Circolo La Grada, via della Grada, 10. Ore 23 Serata “O Contenuti” di Rigatier. Tutti i sabato. Info 329 8546483 � BOLOGNA - TPO Viale Lenin 3 - Metronotte è l’appuntamento del giovedì che ospiterà i dj set esclusivi di Tayone e T- Robb e le performance di produttori, turntablist, selecter e musicisti- ore 23 - 051/4690174 - tutti i giovedì � BOLOGNA - Scuola Popolare di Musica Ivan Illich, via Giuriolo, 7. Ore 21 Improvvisamente, seminario pratico condotto da Fabrizio Puglisi. Fino al 25 maggio. Info 051/357753 � BOLOGNA - Estragon, Via Stalingrado, 83. Ore 21 Helter Skelter Rock a 360°. Tutti i venerdì. Info 051 323490 � BOLOGNA - Estragon, Via Stalingrado, 83. Ore 21 Fujiko Night con dj Mingo. Tutti i sabato. Info 051 323490 � BOLOGNA - Villa Serena, Via della Barca 1. Musica anni ’70-’80-’90 + al primo piano Hola Chica. Tutti i venerdì - Dopo gli spettacoli Dj Scandella + Dj R.C. del Capo. Tutti i sabato. Info 051 6154447 � BOLOGNA - Capital Town, via Don Minzoni. Serata studentesca con Zero Staff + concerto dei Mp3 (cover band). Tutti i giovedì - Ore 21 Drag Queens. Tutti i lunedì - Ore 21 Easy Sunday. Tutte le domeniche. Info 051 4211178 � BOLOGNA - Capital Town, via Don Minzoni, 5/C. Ore 21 Serata internazionale ed Erasmus Hip Hop, funky e commerciale. Tutti i mercoledì - Ore 21 Dj set Fandango. Tutti i venerdì e sabato. Info 051 4211178 � BOLOGNA - Centro Polifunzionale Due Madonne. Ore 21 Un ballo per tutti i gusti. Tutti i giovedì - Ore 21 Serata latina. Tutte le domeniche. Info 338.3575942 � BOLOGNA - Il Marsalino via Marsala 13/ d - “I GIOVEDI DEL MARSALINO” rassegna di Cabaret, Teatro e Burattini - ore Sport a pag 26 Mercati a pag 27 Sagra dell’agricoltura MORDANO (BO) - Dal 23 maggio al 2 giugno, si svolge la 28 sagra dell’agricoltura con stand gastronomici, concerti, rassegne musicali, convegni, spettacoli sportivi, mercatino, defilè di moda e tanto divertimento. 0542/56911. Fiera di Maggio SANT’AGATA BOLOGNESE (BO) - 22-23-24-25 Maggio 2008: ”Sagra tradizionale, spettacoli, mostre, mercati, auto d’epoca, ambulanti ed artigiani, cose vecchie del passato, esposizione di animali e macchine agricole convivono e danno vita ad un tourbillon di suoni, colori, vociare nelle strade, profumi antichi e sempre attuali.”051/6818942 100 anni di uomini tornano a casa IMOLA (BO) - L’associazione 3elle torna nello spazio dove è nata: il chiostro di San Domenico, per raccontare la sua storia e quella degli uomini che l’hanno fatta e resa capace di crescere e portare ovunque in Italia e nel mondo le idee e le qualità di questa terra. Lo fa con una mostra dal titolo “Imola 1908, si apre una storia. 100 anni di uomini tornano a casa” visitabile fino all’8 giugno. Ingresso libero. Informazioni 0542.630225. Personale di Gigliola Minganti IMOLA (BO) - Sarà inaugurata il 24 maggio (ore 17) e fino al 29 maggio, personale di Gigliola Minganti di pittura, scultura, grafica, gioielli e mosaico. La mostra rivela la grande versatilità di quest’artista nell’allestimento presso la galleria di Porta Montanara. Ingresso libero. Informazioni 0542.602207. Il Salame dei Pilastri BONDENO (FE) - 23-24-25-30-31 maggio 1-2 giugno. Stand gastronomici con prodotti tipici e vastissima scenta di vini. Piatto princiale: Pinzin e Salam. Primi: Cappellacci al ragù - Garganelli aspragi e speck - Maccheroni al tastasal. Secondi: La smaialata alla griglia - Salame alla griglia - Entrecôte - Uova con pancetta Galletto alla griglia. Contorni: Patatine fritte - Insalatone. Dolci: Zuppa inglese - Salame dolce 347 5625020 Festa dla Salama da Tai GUARDA FERRARESE (FE) - Dal 23 al 25 maggio -dal 30 maggio al 2 giugno dal 6 all’8 e dal 13 al 15 giugno. Fiera di ricette antiche e nuove, nate dalle tradizioni locali, dove le paste ripiene vengone fatte a mano dalle sfogline del paese e tutti gli insaccati vengono prodotti artigianalmente secondo i vecchi metodi della tradizione locale utilizzando esclusivamente carne di suino, sale, pepe, vino e ...tempo per la stagionatura. Per informazioni: tel. 333.6204216 21 - +39 051/238675 - tutti i giovedì � BOLOGNA - RED CITY AL MILLEN- NIUM la “serata sudata” giunta quest’anno alla nona edizione. Millennium via Riva di Reno, 77/a - 051/220149 - tutti i giovedì � BOLOGNA - Circolo della Grada, via della Grada, 10. Cream Night, la nuova serata di Radi o Città Fujiko. Tutti i mercoledì. Info 051 554322 � BOLOGNA - Millenium, Via Riva di Reno 77/a, Serata Rock city. Tutti i giovedì. Info 051.220149 � BOLOGNA - La Scuderia di Piazza Verdi. Serata di Tango argentino. Tutti i martedì. Info 051 6569619 � BOLOGNA - Lobby, Via Mascarella 2/A. Serata Double Deck, Hip Hop, soul, r&b, reggaeton selection. Tutti i martedì. Info 051.222219 � BOLOGNA - La Capannina, Via San Vittore, 29. ore 22, G seven-chic. Tutti i venerdì. Info 051.581115 � BOLOGNA - Kinki Club, via Zamboni 1. Ore 23 Unoduetre4 House. Tutti i venerdì - Ore 23 30 House. Tutti i sabato. Info 347 7193784 � BOLOGNA - Casamatta, Vicolo Sampieri, 3. Serata Abstraction, mix di performance audio-visive integrate da DJ e VJ. Tutti i martedì. 051/224256 � BOLOGNA - Ruvido Club, Via Maserati 9. Dj resident Rudeejay + voice Tania Monies + Vj Marco Osanna. Tutti i sabato. 051/6311892 � BOLOGNA - Chalet dei Giardini Margherita, viale Meliconi 1, ore 22,30 Paperock. Tutti i mercoledì. Info 328/1858553 � BOLOGNA - Corto Maltese, via Borgo San Pietro, 9-2. Serata Erasmus. Tutti i lunedì. Info 051229746 � BOLOGNA - Cantina Bentivoglio, Via Mascarella 4/b. Ore 22 Checco Coniglio Week. Fino al 24 maggio. 051 265416 � BOLOGNA - Matis, via Riotta, 10. Martedì del Matis (House). Tutti i martedì. 051 6199418 � BOLOGNA - Kasamatta, vicolo Sampieri 3. Giovedì al Kasamatta. Tutti i giovedì. Info 051224256 � CRESPELLANO (BO) - Esclamo Café, Via G. di Vittorio, 2. Ore 20.30 “Que Chevere” il ritorno della grande musica live latina. Tutti i lunedì. Info 051/969703 � SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BO) - Ca’ De Mandorli via Idice 24. Serata V.I.D.A. a ritmo de salsa. Tutti i giovedì. 051/6255031 � SAN LAZZARO (BO) - Ca’ De Mandorli, via Idice, 24. Ore 23 Cadestyle con dj Sparo. Tutti i martedì. Info 0516255031 � SAN LAZZARO (BO) - Ca’ De Mandorli, via Idice, 24. Slego! Anni 70/80 (dj Stefano Grandini) + Salsa libre (dj El Gato). Tutti i mercoledì. Info 0516255031 continua a pag. 24 eventi@tribuna.it BOLOGNA - Museo della Sanità, via Clavature, antologica del pittore Wolfango, fino al 22 giugno, 051/230260 BOLOGNA - Spazio Gianni Testoni, fino al 14 giugno, mostra di Paolo Troilo, 051/371272 BOLOGNA - Telemarket, via Caprarie 4/d, fino al 14 giugno, Light show di Marco Lodola, 051/ 224888 IMOLA (BO) - Museo di San Domenico, via Sacchi 4 + ex chiesa di San Francesco, via Emilia, 80 + Chiesa di San Domenico. Gli affreschi trecenteschi in San Domenico e San Francesco, mostra. Fino all’8 giugno. Info 0542.602609 IMOLA (BO) - Museo di San Domenico, via Sacchi 4. Imola 1908, si apre una storia, mostra. Fino all’8 giugno. Info 0542/ 630225 IMOLA (BO) - Sede CNA, via Pola 3. Luciano Morara, personale di pittura. Fino al 30 settembre. Info 0542/23603 SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) - Sala di Città, via Emilia Levante 84/86, mostra di opere del pittore Bruno Caruso “Farfalle dentro”, fino al 5 giugno, 051/ 6228111 SAN LAZZARO DI SAVENA - Sala di Città, il 24 e 25 maggio, mostra del saggio di disegno e pittura tenuto da Franco Spinelli, 051/ 6228111 FERRARA - Palazzo dei Diamanti, fino al 25 maggio, Mirò: la terra, 0532/244949 FORLI’ - Musei San Domenico, fino al 22 giugno, Guido Cagnacci, protagonista del seicento tra Caravaggio e Reni, 049/663499 PARMA - Fondazione Magnani Rocca, Traversetolo, mostra dedicata ad Andy Warhol fino al 6 luglio, 0521/848327 PERUGIA - Galleria Nazionale dell’Umbria, fino al 29 giugno, mostra su Bernardino di Benedetto di Biagio (detto Pintoricchio), con opere esclusive mai viste in Italia, www.mostrapintoricchio.it TEATRO BOLOGNA ARENA DEL SOLE - Via Indipendenza 44 - Inf.: 051/2910910 - 27 mag., ore 21,30 Letture da “Il sottotenente Gustel” TEATRO COMUNALE - Largo Respighi 1, Inf.: 051/199107070 - 31 mag. 3/4/6/7/8 giu, ore 20,30 Samson ed Dalila TEATRO DEL NAVILE - via Marescalchi 2/b, Inf.: 051/224243 - 23/ 25 mag., ore 21 Personaggi in cerca d’autore TEATRO SAN MARTINO - via Oberdan 25, Inf.: 051/224671 - 23 mag., ore 21, Bianco - 23/24 mag., ore 21 Il viaggiatore insonne - 28 mag., ore 21 Il teatro delle necessità - 29/30 mag., ore 21, Gruppo elettrogeno - Compagnia i fiori blu TEATRI DI VITA - Parco dei Pini, via E. Ponente 485, Inf.: 051/566330 - 31 mag., ore 21, Fausto Rossi in concerto - 5 giu., ore 21 Cantodiscanto TEATRO MANZONI - via de’ Monari 1/2, Inf.: 051/529999 - 26 mag., ore 21, Orchestra della Toscana - 28 mag., ore 20,30 I virtuosi della scala - 4 giu., ore 20 Orchestra Mozart IMOLA (BO) TEATRO COMUNALE DEL- L’OSSERVANZA, via Venturini 18, 0542/602600 - 28/29 mag., ore 20,45, Favolosamente..., spettacolo di danza in tre tempi FERRARA TEATRO COMUNALE - Corso Martiri Libertà 5, Inf.: 0532/218311 - 24 mag., ore 17, Concert Chorale missouri state university - 25 mag., ore 20,30 Mahler chamber orchestra Pag. 23 - FP/LT - 19/29 mag 2008
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