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Sono stati abbattuti 83 pini e potati 580 per mettere in sicurezza il polmone verde
Riapre i battenti la pineta
monumentale di Fregene
di Dario Nottola
E’ stata riaperta la pineta monumentale di
Fregene, dopo i lavori di messa in sicurezza
dell’area effettuati tra la stagione invernale
e primaverile. L’intervento realizzato
dalla ditta Lande Srl, per un costo complessivo,
al netto dell’Iva, di 166.170,00
euro, ha previsto: l’abbattimento di 83 pini,
la potatura di 580 pini e di 50 lecci e la
potatura del piano arbustivo in prossimità
delle aree di gioco. Nella stagione autunnale
sarà poi prevista la piantumazione di 43
piante di pino domestico e di 40 piante di
leccio. Sono stati abbattuti i pini che presentavano
notevoli difetti, che in base alle
caratteristiche dendrometiche, strutturali e
morfologiche qualsiasi intervento di risanamento
era vano e la prospettiva di vita
gravemente compromessa.
Nell’individuare gli abbattimenti è stata
inoltre ponderata la possibilità di avvicendamento
dei pini da parte dei lecci presenti
nelle vicinanze, in modo che l’asportazione
di una pianta fosse compensata dal miglioramento
delle condizioni ambientali favorevoli
allo sviluppo del leccio, secondo la
naturale successione riscontrata nella pineta.
Per ciò che riguarda la potatura sono
state ripristinate le condizioni di luce favorevoli
allo sviluppo delle piante, pini e
querce, che presentavano chiome addensate,
secche ed in parte morte. Per il leccio,
invece, gli interventi di potatura sono stati
mirati a risanare, contenere e riformare le
chiome delle querce, senza comprometterne
l’assetto, la stabilità e lo sviluppo futu-
ro. Sono state oggetto di potatura solo le
piante di dimensioni maggiori o che presentavano
difetti di architettura e danni ai
rami, tali da risultare pericolose per i fruitori
della pineta. Con l’arrivo della stagione
autunnale nella pineta sarà poi realizzato
il rinfoltimento mediante la piantuma-
Le grandi aziende del Comune costiero “crescono” e si trasformano
Significativi i cambiamenti nella gestione
dell’azienda “Rinaldo Silvestri” di Maccarese
di Noemi Pigini
Ha avuto luogo nel centro per l’edilizia
“Rinaldo Silvestri” di Maccarese
un’intera giornata all’insegna delle
applicazioni dimostrative di numerosi
prodotti e materiali edili, sui quali si è
tenuto un ampio discorso ad opera di
Nicolò Silvestri. Il promettente giovane,
che rappresenta un consolidato riferimento
per tutti gli operatori del settore,
con navigata professionalità ha illustrato
i materiali presentati. Nicolò è stato
sostenuto in questa manifestazione dalla
società trevigiana Volteco spa che ha
messo a disposizione i materiali edili per
la protezione l’impermeabilizzazione ed
il risanamento, allestendo per mano dei
suoi numerosi operatori uno stand espositivo,
di fronte al quale si sono raccolti
in gran numero imprenditori ed artigiani
edili. L’azienda “Rinaldo Silvestri”, da
sempre leader nel settore, mette a segno
un altro successo, aumentando ulteriormente
il suo prestigio dopo l’ottima
riuscita della manifestazione e per le
scelte indubbiamente indovinate di
Nicolò Silvestri che sembra aver rimodernizzato
l’azienda, da sempre punto di
riferimento nel campo edilizio, con grande
soddisfazione della sua clientela.
Complimenti.
La pineta monumentale di Fregene
zione di pini domestici e di specie quercine
sempreverdi, in particolare lecci. Le piante
saranno messe a dimora in prossimità dei
pini che sono stati abbattuti e nelle aperture
causate dai precedenti abbattimenti o
cadute di grandi piante.
Al fine di favorire una migliore percorribilità
e visibilità da parte dei visitatori
della pineta, si è intervenuti potando le
erbacce infestanti situate a ridosso delle
aree ludiche e delle strutture ricettive, evitando
rischi alle persone e garantendo un
accesso più sicuro.
«Dopo un anno dalla chiusura restituiamo
ai cittadini di Fregene il loro più
grande patrimonio storico e ambientale.
– dichiara il sindaco di Fiumicino, Mario
Canapini –. Gli interventi realizzati
hanno previsto sia la messa in sicurezza
della Pineta monumentale sia la graduale
riaffermazione del leccio e della macchia
mediterranea, sostenendo la presenza
delle latifoglie e mantenendo, però,
sempre centrale la presenza dei pini. La
necessità di intervenire sui pini è stata
avallata, dopo un’attenta analisi, dai
rischi di caduta delle piante di notevoli
dimensioni, che all’interno erano marce
a causa della loro elevata anzianità.
Attraverso tali abbattimenti e con le
varie potature sarà di nuovo possibile
fruire dell’intera area, tutelando l’incolumità
dei visitatori del parco, che
potranno godere delle bellezze naturali
della pineta nella sua totalità».