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a Fiumicino - Radio Dimensione Musica

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Dal 2 luglio scorso sono iniziate una serie di manifestazioni programmate a Torrimpietra<br />

<strong>Fiumicino</strong> insorge contro la nuova<br />

discarica in località Le Macchiozze<br />

“Ci saranno presidi di protesta a<br />

Torrimpietra, a via Petrucci, vicino la<br />

via Aurelia, tutti i sabato mattina di<br />

luglio”. E’ il grido di battaglia del<br />

“Comitato Zero Rifiuti” alla notizia che,<br />

secondo il piano predisposto dalla Regione,<br />

una discarica, di 30 ettari, verrà realizzata<br />

in tre anni nel comune di<br />

<strong>Fiumicino</strong>, in zona Pizzo del<br />

Prete località Le Macchiozze a<br />

Castel Campanile. Questa notizia<br />

ha scatenato le ire di politici,<br />

cittadini, comitati e associazioni<br />

che sono scese sul piede di guerra<br />

contro la decisione della Presidente<br />

della Regione. «La<br />

mobilitazione si allarga a macchia<br />

d’olio - spiega il presidente<br />

del Comitato, Massimo Piras<br />

-. Lo scorso 2 luglio c’è stata<br />

una grossa mobilitazione dei<br />

cittadini dei comuni di <strong>Fiumicino</strong>,<br />

Cerveteri e Ladispoli,<br />

mentre il 9 luglio si uniranno<br />

anche quelli di Anguillara e<br />

Bracciano». Nelle ultime settimane<br />

di giugno c’era già stata<br />

di Umberto Serenelli<br />

Sull’ubicazione della nuova discarica in<br />

località Le Macchiozze aleggia lo spettro<br />

della crisi politica nel comune di <strong>Fiumicino</strong>.<br />

Dalla fine dello scorso mese una parte del<br />

Pdl è sul piede di guerra e pronto a dare battaglia<br />

contro le “decisioni prese dall’alto”. Il<br />

presidente del consiglio comunale, Mauro<br />

Gonnelli, tre assessori: Luigi Boccaccini,<br />

Vincenzo D’Intino e Mario Pascone, 12 consiglieri<br />

comunali: Anselmo Tomaino, William<br />

De Vecchis, Salvatore Miele, Ferdinando<br />

Romani, Marco Fantauzzi, Massimiliano<br />

Graux, Roberto Sabelli, Anacleto<br />

Buggini, Claudio Sabbatini, Germano<br />

Scarabello, Claudio Paolini e Paolo Marino,<br />

si sono infatti autosospesi dall’incarico istituzionale<br />

in segno di protesta. S’incendia<br />

così il “caso rifiuti” che diventa una sorta di<br />

momento della verità per i dissidenti che<br />

sono convinti, ma lo dicono a microfoni<br />

spenti, che la presidente Polverini abbia ottenuto<br />

l’ok del sindaco di <strong>Fiumicino</strong> circa la<br />

scelta di Castel Campanile, cosa ovviamente<br />

smentita da Mario Canapini a cui però il<br />

una mobilitazione lungo la via Aurelia<br />

all’altezza di Torrimpietra: segno che la<br />

cosa era nell’aria. Il quartiere generale dei<br />

manifestanti è stata Torrimpietra, località al<br />

centro della zona coinvolta dalla protesta,<br />

che abbraccia i comuni confinanti di<br />

<strong>Fiumicino</strong>, Ladispoli, Cerveteri, Bracciano<br />

Manifestazione a Torrimpietra<br />

gruppo degli autosospesi non crede. Un<br />

gesto, quello di autosospendersi, coraggioso<br />

apprezzato da associazioni e da quei residenti<br />

a nord del Comune costiero che stanno<br />

dando battaglia da diverso tempo per bloccare<br />

la decisione della Regione di aprire le discariche<br />

nell’area Pizzo del Prete zona Le<br />

Macchiozze e l’Osteriaccia, entrambe sul via<br />

Castel Campanile. «Vogliamo decidere sul<br />

futuro del nostro comune – precisa il consigliere<br />

Tomaino -. Non possiamo più<br />

accettare che su <strong>Fiumicino</strong> si posino le<br />

attenzioni di Regione e Ministeri soltanto<br />

quando si parla di ciclo dei rifiuti, sviluppo<br />

dell’aeroporto e della portualità, ma<br />

nessuno di questi Enti affronta le tematiche<br />

che paralizzano la Città come il vincolo<br />

idrogeologico e lo sviluppo turistico,<br />

legato alla realizzazione del ponte sulla<br />

Fossa Traianea o sistemazione del lungomare<br />

di Fregene». I protagonisti dell’azione<br />

eclatante inviano un messaggio forte e chiaro<br />

all’inquilino del piano più alto del palazzo<br />

comunale. «Abbiamo la necessità –<br />

aggiunge Tomaino – di un momento di confronto<br />

per varare un programma di fine<br />

e di una decina di località, come i Terzi di<br />

Ceri e Valcanneto i più penalizzati dalla<br />

realizzazione della discarica. Il “Comitato<br />

Zero Rifiuti” ha attivato una fitta ragnatela<br />

di informazioni e, oltre che su internet, è<br />

scattato il tam-tam informativo di chiamata<br />

a raccolta e mobilitazione, con tanto di<br />

assemblee e volantinaggi.<br />

«Perchè non pensano subito<br />

alla raccolta porta a porta -<br />

dicono i rappresentanti del<br />

Comitato Zero Rifiuti - invece<br />

che alla discarica, che<br />

contaminerà un’area verde<br />

assai bella. Abbiamo anche<br />

sviluppato un contropiano<br />

rifiuti per Roma che assicura<br />

entro il 2011 la differenziata<br />

al 60%, con un recupero<br />

totale dei rifiuti<br />

dell’89,5% e solo il 9% in<br />

discarica». Siamo solo al<br />

primo atto, ma all’orizzonte<br />

avanzano nubi cariche di forti<br />

contrasti che porteranno senz’altro<br />

allo scontro.<br />

U.Ser.<br />

Colpo di scena sull’individuazione delle discariche a nord del comune di <strong>Fiumicino</strong><br />

Si autosospendono assessori e consiglieri:<br />

il governo di centro-destra a rischio crisi<br />

mandato “per avere un’idea in comune di<br />

Comune”: il ciclo rifiuti è stata la goccia<br />

che ha fatto traboccare il vaso e quindi<br />

dobbiamo dare risposte su questa vicenda<br />

alla cittadinanza». Nella nota si sottolinea<br />

che la “Polverini ha chiarito la posizione<br />

della Regione” e gli amministratori del<br />

Comune costiero ritengono che sia giunto il<br />

“momento di alzare la voce e finché non<br />

verrà fatta chiarezza verranno sospesi i lavori<br />

del consiglio”. Il sindaco Mario Canapini,<br />

da politico navigato, ha compreso la difficoltà<br />

del momento cercando di allontanare i<br />

sospetti di un probabile accordo. «Se la<br />

Regione dovesse proporci un impianto di<br />

trattamento – precisa Canapini – il consiglio<br />

comunale valuterà e poi prederà una<br />

decisione. Vorrei pertanto rassicurare i<br />

cittadini e qualche esponente politico<br />

rispetto alla preoccupazione di veder realizzato<br />

un impianto industriale con conseguenze<br />

per la salute e per l’ambiente». C’è<br />

chi afferma che Castel Campanile è una scelta<br />

sbagliata perché l’area individuata è troppo<br />

vicina all’ospedale Bambin Gesù di<br />

Palidoro.

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