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L’assessore Petrarca garantisce l’impiego delle apparecchiature per la constatazione della velocità
Si scatena la bufera sull’utilizzo
degli autovelox mobili a Fiumicino
di Valentina Fiordalice
«Pronto il piano per gli autovelox mobili nel
comune di Fiumicino». Questo quanto annuncia
l’assessore alla Polizia locale, Giancarlo
Petrarca, in merito all’utilizzo di apparecchiature
mobili di constatazione della velocità sulle
strade del territorio da parte dei vigili urbani.
«L’obiettivo dell’amministrazione è educare
gli automobilisti ad un maggior rispetto dei
limiti di velocità imposti dal codice della
strada e rispondere alle numerose richieste
di sicurezza – spiega l’Assessore - . Con la
sentenza della Corte di Cassazione, è possibile
effettuare controlli mediante autovelox
mobili senza l’obbligo della constatazione
immediata, purché, durante l’utilizzo delle
apparecchiature, vi sia la presenza della
Polizia locale con l’autovettura di servizio
identificabile. Al fine di evitare la solita
banale critica – ribadisce - ovvero, che il
Comune con le multe vuole solo fare cassa,
intendiamo informare preventivamente gli
automobilisti». Contrari sul nuovo piano i cittadini
delle località a nord del Comune che tramite
il Comitato Patto per Torrimpietra lancia-
no serie critiche all’operato dell’assessorato.
«Il Comitato Patto per Torrimpietra – spiega
il presidente Marco Dominici - è pienamente
convinto dell’utilità di usare tutti i
mezzi possibili per prevenire gli incidenti
stradali. Detto ciò crediamo che il modus
operandi di Fiumicino sia volto a scopi ben
diversi. Nella fattispecie è curioso notare
come l’assessore Petrarca citi una sentenza
della Cassazione “pescandola” in un oceano
di sentenze che lo avrebbero dovuto costringere
al dibattimento giudiziario da tempo.
In linea di principio nessuna strada consentirebbe
la contestazione differita, a meno
che il Prefetto non individui validi motivi
che rendano impossibile la contestazione
immediata». Si oppone all’utilizzo dei velox
mobili anche l’Idv di Fiumicino che accusa
l’amministrazione di nascondere le vere cause
dell’approvazione del rimedio sicurezza. «Si
maschera tutto – afferma Claudio Cutolo -
con la scusa della sicurezza e si nascondono
le vere cause di questa ennesima mannaia:
le casse esangui. La decisione dell’amministrazione
è gravissima e colpirà soprattutto
i turisti romani che durante l’estate si reca-
Autovelox mobile su via della Scafa
no a Fiumicino, dando così di riflesso una
batosta agli esercizi commerciali». L’Idv
rilancia chiedendo. «Invece di tartassare chi
supera di 5 chilometri orari il limite previsto
– conclude Cutolo - perché non utilizzare le
stesse pattuglie che munite di autovelox
mobili come deterrente sulle strade e come
panacea per quel piano della viabilità che a
oggi, dopo 8 anni di giunta Canapini, ancora
zoppica? Diciamoci la verità: altro che
intervento a favore dei cittadini. Questi
autovelox mobili sono una trappola per dare
un po’ di ossigeno alle casse comunali».