Fiumicino - Radio Dimensione Musica

L’opera attesa da 40 anni è oggi diventata una realtà
Decolla a Fiumicino il porto
turistico della “Concordia”
di Stefania Carlucci
Un’attesa lunga quarant’anni e che ora è
divenuta realtà. E’ stata posata lo scorso febbraio
la prima pietra del porto turistico battezzato
della “Concordia” (perché realizzato
con la collaborazione di tutte le forze politiche
ndr), davanti ad una platea da grande
evento: oltre agli esponenti dell’amministrazione
locale e i due protagonisti dell’opera
Gaetano Michele Tramontano, presidente
della Ip Iniziative Portuali, e
Francesco Bellavista Caltagirone,
presidente di Acqua
Marcia. Presenti anche il sottosegretario
alla Presidenza
del Consiglio, Gianni Letta,
il ministro delle Infrastrutture,
Altero Matteoli, il presidente
della Provincia di
Roma Nicola Zingaretti,
l’assessore al commercio del
Campidoglio Davide Bordoni,
il vicepresidente della
Regione Lazio, Esterino
Montino, e le candidate alla
presidenza della Regione
Lazio.
La cerimonia è stato un
elogio alle sinergie che si
sono attivate per arrivare a
rendere possibile un’opera così attesa, e
voluta in maniera bipartisan sia dal centrodestra
che dal centrosinistra. «Quest’opera
renderà Fiumicino un centro di snodo fondamentale
per il turismo che arriverà via
mare – ha dichiarato Caltagirone –. Fino ad
oggi si sentiva la mancanza di approdi sul
litorale di Roma che potessero ospitare
anche grandi imbarcazioni». Dalle pro-
messe di Caltagirone le opere a terra si
concluderanno in 40 mesi, mentre quelle a
mare in 60». Un totale di 400 milioni di
euro di investimenti per un’opera faraonica
di 129.700 metri cubi: quattro darsene principali,
1.445 posti barca - di cui 412 superiori
ai 15 metri e 719 superiori ai 18 metri,
3.400 posti auto e 460 box, un albergo, un
centro congressi, 27 mila metri quadrati divisi
in spazi commerciali e residenziali e 80
mila metri quadrati di aree verdi. Il tutto
Il ministro Altero Matteoli, il presidente Gianni Letta e Francesco Caltagirone
senza danneggiare l’ambiente, grazie all’utilizzo
di pannelli solari per rifornire di energia
le strutture. Fiducioso per quanto riguarda
l’occupazione Gaetano Michele
Tramontano: «L’indotto sarà importante
per lo sviluppo del porto, ammonteranno
infatti a 2000 i posti di lavoro in totale.
Abbiamo inoltre intenzione di monitorare
la qualità dell’aria e dell’acqua perché
Fiumicino è e deve rimanere un’oasi».-
Entusiasta il sindaco Mario Canapini, che ha
fortemente creduto nel progetto e ora prevede
un futuro roseo per la città costiera: «Il
porto può essere un volano di crescita per
tutte le attività ricettive e quindi dovranno
essere create le sinergie giuste per
poter far lavorare nel modo migliore sia il
porto sia le attività connesse». Dello stesso
avviso Nicola Zingaretti: «La sfida di chi
ora amministra il territorio è di rendersi
protagonista di un sistema
infrastrutturale che lo valorizzi».
Grande soddisfazione
quindi da parte dei presenti,
per quest’opera che ha visto
un protagonista di rilievo
negli ultimi mesi. E’ grazie al
lavoro di coordinamento
messo in atto in maniera ineccepibile
da Esterino Montino,
che si è arrivati al round finale.
«Finalmente quest’opera
parte – ha dichiarato Montino
– grazie ad un grande
gruppo economico. Il porto
può essere un grande trampolino
di lancio per questo
territorio». Prima della simbolica
posa della prima pietra,
Gianni Letta ha ricordato un importante
fattore che ha reso esecutivo il porto:
«Quest’opera dimostra che tutto è realizzabile
se c’è la giusta integrazione tra
pubblico e privato. Ringrazio Caltagirone
che si è buttato a capofitto in questa
impresa, quando c’è il coraggio degli
imprenditori questo Paese è in grado di
fare cose straordinarie».