Fiumicino - Radio Dimensione Musica

E’ scattato l’allarme erosione sul litorale tra Fiumicino e Focene
Crolla il chiosco “Baraonda”
di Umberto Serenelli
Scatta l’emergenza erosione sulla costa
tra Fiumicino e Focene. Il chiosco “Baraonda”
di Focene non ha tenuto e dopo le
prime grosse crepe sta crollando, mentre
“Abbronzatassima” a Fiumicino ha iniziato
ad inclinarsi: i pali fronte mare conficcati
nell’arenile hanno
ceduto alla violenza
delle onde. I marosi
si sono spinti contro
muri di cinta delle
abitazione, nella parte
terminale di viale
della Pesca a Fiumicino
nord, ed ha allagato
i giardini e la
stessa strada.
«Da tempo protestiamo,
anche se
inutilmente, per l’avanzata
del fenomeno
erosivo – precisa
Domenica Di Malta,
residente nell’ultima
casa di viale della
Pesca -. Quando siamo
venuti ad abitare
al civico 111, davanti
alla nostra
casa l’arenile superava
i 100 metri:
ora le onde si infrangono
contro la
recinzione. I vigili
urbani, inviati dal
sindaco, ci hanno
chiesto se volevamo
lasciare l’abitazione.
Io e mio marito non ci muoviamo da
qui e chiediamo di mettere in sicurezza
questo tratto di litorale con opere di rifio-
ritura della diga». Maria Di Domenico
sottolinea invece che sono stati più volte
fatti interventi sulle scogliere di Isola
Sacra, dove tra poco inizierà la costruzione
del porto turistico, e nessun “ente si è
preoccupato di questo tratto di costa che
è stato abbandonato». Molto amareggiato
Franco Bonifazi, proprietario della spiaggia
Il chiosco “Abbronzatissima” di Fiumicino aggredito dalla violenza del mare
attrezzata “Abbronzantissi-ma”, che sta
vivendo la lenta agonia del suo chiosco. «I
primi pali della struttura hanno ormai
ceduto – precisa – e da un momento all’altro
il chiosco verrà giù. Sono stanco di
bussare alle porte dei vari enti per chiedere
aiuto. Si parla tanto di agevolare gli
imprenditori ma alla fine te la devi cavare
sempre da solo. Una cosa è comunque
certa: la costruzione della vasca di colmata
a ridosso del porto-canale ha accentuato
l’erosione in questo
tratto di litorale». Gli
stabilimenti allineati
sul lungomare della
Salute si sono visti
ingoiare più 50 metri di
arenile.
«Le opere di ri-fioritura
sulle dighe sono
risultate vane – precisa
Cesare Sbaraglia del
Florida – perché la
furia dei marosi è
avanzata fino a ridosso
delle strutture
murarie degli stabilimenti
Oasi, Tirreno,
Flo-rida, Vittoria e
Bussola. Si riduce l’arenile
ma aumentano
i canoni». In difficoltà
anche i chioschi
“Timone” e “Zenith”.
A Focene, invece, il
chiosco “Baraonda”
crolla sotto i violenti
colpi delle onde che
hanno aggredito la base
del chiosco, mentre
“Un posto al sole” è
circondato dal mare. A
via delle Came il mare
ha scavalcato la scogliera a ridosso delle
case e allagato la strada fino a viale di
Focene.
Il chiosco “Baraonda” di Focene in fase di crollo Il chiosco “Un posto al sole” di Focene circondato dalle onde