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Fiumicino - Radio Dimensione Musica

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La denuncia è del consigliere comunale William De Vecchis (Pdl)<br />

E’ disagio per gli inquilini delle case popolari<br />

di via Vistola a causa dell’ascensore guasto<br />

di Gaia Rum<br />

Sono le palazzine Ater oggetto di denuncia,<br />

da parte del consigliere comunale,<br />

William De Vecchis (Pdl), che porta al<br />

vaglio dell’opinione pubblica una situazione<br />

di disservizio ai danni degli inquilini. Più<br />

precisamente viene segnalato un guasto persistente<br />

all’ascensore nella palazzina delle<br />

case popolari di via Vistola, 42 scala M.<br />

Dove abitano persone anziane con evidenti<br />

difficoltà motorie e una disabile, di fatto,<br />

impossibilitata ad accedere alla sua abitazione.<br />

Sono mesi che viene richiesta la riparazione<br />

ma ancora oggi, dopo due sopraluoghi<br />

tecnici, il danno persiste causando un evidente,<br />

quanto increscioso, disagio agli abitanti.<br />

De Vecchis ci tiene a precisare che ”la<br />

situazione delle palazzine Ater è sicuramente<br />

migliorata, anche se c’è molto da fare per<br />

parlare di situazione ottimale” «Il disagio<br />

“Nessuna associazione sportiva potrà assumersi l’onere così pesante della gestione”<br />

Il consigliere Calicchio: «Forse si sa già a<br />

chi affidare il palasport di <strong>Fiumicino</strong>?»<br />

Bene pubblico e interesse privato ovvero<br />

a chi vuole dare la maggioranza politica<br />

di <strong>Fiumicino</strong> il palasport che è di tutti? Il<br />

bando pubblicato sull’albo pretorio è inerente<br />

l’affidamento in concessione del servizio<br />

di gestione del palazzetto dello sport<br />

di <strong>Fiumicino</strong>, con riqualificazione dell’area<br />

sembrerebbe la solita cantilena<br />

del centro-destra che cerca di<br />

cedere le cose pubbliche a vantaggio<br />

del privato e con l’unico intento<br />

propagandistico, falso, di far<br />

funzionare meglio le cose. Solo<br />

che spesso le cose funzionano<br />

meglio perché a metterci i soldi<br />

sono i cittadini che pagano per<br />

servizi che invece dovrebbero<br />

essere pubblici. Veniamo al sodo.<br />

Il palazzetto dello sport di viale<br />

Danubio è costato 2,5 milioni di<br />

euro ed è stato costruito dal centro-sinistra<br />

e terminato solo nel<br />

2004 dal centrodestra. E’ una<br />

struttura pubblica, non terminata e non<br />

riqualificata, vista la scarsità di soldi pubblici,<br />

nella quale dovrebbero svolgersi attività<br />

sportive e di promozione sportiva e<br />

perché no, anche turistica e di qualsiasi<br />

tipo di cultura si voglia, senza che i cittadini<br />

debbano poi pagare un euro di più di<br />

quanto pagherebbero in strutture private.<br />

In quel luogo si dovrebbero anche promuovere<br />

scuole sportive e dovrebbero<br />

Le case popolari<br />

di via Vistola<br />

come quello di via Vistola potrebbe sembrare<br />

il male minore invece troppo spesso<br />

si rivelano difficoltose per gli inquilini<br />

soprattutto per quelle fasce deboli come<br />

anziani e disabili, per questo credo che<br />

avvenire eventi per squadre sportive del<br />

territorio. Un luogo pubblico insomma che<br />

fino ad ora è stato gestito, quasi familiarmente,<br />

da una associazione sportiva culturale<br />

che non lo ha fatto decollare. Ora il<br />

Comune decide di mettere a bando quella<br />

struttura con il nobile intento di affidarlo<br />

ad una associazione sportiva, come recita<br />

l’articolo 5 del bando stesso, o a cooperative<br />

o società o enti affiliate al Coni. Per<br />

una durata di 9 anni con un canone sembra<br />

di 1.000 euro al mese, con la responsabilità<br />

della conduzione di tutte le utenze e con<br />

l’onere del mantenimento della guardiania,<br />

del verde e di molte altre piccole cose. In<br />

cambio chi vince il bando si aggiudica<br />

palazzetto, giardino da ristrutturare, spo-<br />

interventi di riparazione simili a quello<br />

denunciato, debbano avvenire in tempi<br />

brevi e non prolungarsi oltre i due mesi<br />

causando difficoltà e le conseguenti e<br />

doverose proteste».<br />

gliatoi con misure esagerate e lontane dalla<br />

realtà e un inesistente bar di 104 metri quadrati.<br />

Altra clausola all’atto della stipula<br />

del contratto di gestione, una cauzione di €<br />

250.000,00 pari al 10% del valore dell’impianto<br />

sportivo. Giustamente si prendono<br />

delle garanzie. Ma quale associazione o<br />

cooperativa di associazioni può<br />

caricarsi oneri così pesanti? Con<br />

dei costi così pesanti? E con la<br />

gestione di un bar fantasma?<br />

Allora forse mi viene in mente<br />

che in questo contesto di destino<br />

predestinato forse si ha già una<br />

idea di chi sarà il gestore... forse<br />

un imprenditore o una società<br />

anche sportiva ma con anima<br />

imprenditoriale alla quale far<br />

fare anche il bar che non esiste e<br />

forse è solo su progetto... Entrate<br />

con le quali forse ammortizzare<br />

le spese dell’affidamento... Già,<br />

perché intanto le altre spese le<br />

pagheranno i cittadini che dopo avere<br />

pagato il palazzetto (ovviamente coloro<br />

che pagano le tasse, e in Italia sono sempre<br />

meno grazie a chi ci governa) dovranno<br />

anche pagare per avere i servizi e utilizzare<br />

la struttura che invece è pubblica...il<br />

peggio deve sempre venire.<br />

Paolo Calicchio<br />

Consigliere comunale di<br />

<strong>Fiumicino</strong> del Pd<br />

Il palasport

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