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08<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
30 APRILE 2010<br />
<strong>La</strong> gara Bolidi irraggiungibili<br />
Ieri: alla guida<br />
i migliori piloti<br />
<strong>del</strong>la storia<br />
Nata nel 1927 con 77 equipaggi al via,<br />
fu sospesa definitivamente nel 1957 a causa<br />
di un grave incidente mortale a Guidizzolo<br />
M<br />
di Mauro Toninelli<br />
Mille Miglia, quella di una volta,<br />
quel nome che evoca rombi, motori<br />
e imprese al limite <strong>del</strong>l’umano, talvolta<br />
quasi eroiche. <strong>La</strong> Mille Miglia,<br />
la gara, quella che è rimasta nella<br />
memoria perché richiamava i grandi<br />
piloti (Taruffi, Ascari, Nuvolari,<br />
Castellotti, Fangio…), anche quelli<br />
<strong>del</strong>la Formula 1, che non disdegnavano<br />
di sedersi su queste automobili<br />
per correre tra le gente, ha inizio<br />
nel 1927.<br />
Per la verità l’inizio è una manifestazione<br />
“piccola” con 77 equipaggi<br />
in partenza e soltanto 55 quelli che<br />
arrivarono alla fine. Già dalla prima<br />
edizione sono palesi a quasi tutti le<br />
potenzialità e le possibilità di successo<br />
per la corsa destinata a divenire<br />
fondamentale a livello nazionale e<br />
internazionale. Per questa gara, svoltasi<br />
nei giorni tra il 26 e 27 marzo,<br />
si racconta che almeno 25mila militi<br />
furono schierati lungo il percorso<br />
per tenere a bada gli spettatori sul ciglio<br />
<strong>del</strong>la strada, grossa preoccupazione<br />
che agitava gli organizzatori,<br />
mentre sulle strade aperte al normale<br />
traffico i piloti, da regolamento di<br />
gara, avrebbero dovuto “osservare<br />
Abeni Renzo Gioielleria - Oreficeria<br />
Piazza V. Veneto, 21 - Tel. 030 2770305 - Gussago (BS)<br />
Ieri & Oggi<br />
Rossi-Battioni su Fiat 509S al Passoo <strong>del</strong>la Futa<br />
il regolamento di Polizia Stradale”.<br />
Nel periodo fascista lo stesso Mussolini<br />
si rese conto <strong>del</strong>l’importanza<br />
<strong>del</strong>la manifestazione, nell’ottica di<br />
una promozione di concetti e idee,<br />
cose che in quel periodo storico era<br />
abbastanza usuale anche se alcune<br />
case produttrici di automobili straniere<br />
che non condividevano la politica<br />
italiana e l’utilizzo che la stessa<br />
faceva di eventi e manifestazioni,<br />
principalmente sportive, si ritirarono.<br />
Disertarono le case francesi<br />
e inglesi. Restarono ovviamente le<br />
autovetture “made in Italy” come<br />
Fiat, <strong>La</strong>ncia e Alfa Romeo e le tedesche<br />
Mercedes e Bmw. Nel 1939 la<br />
Mille Miglia non si svolse. Nel 1940,<br />
dopo aver nuovamente convinto<br />
Mussolini <strong>del</strong>l’importanza <strong>del</strong>la manifestazione,<br />
si svolse un’edizione<br />
speciale <strong>del</strong>la corsa con un triangolo<br />
territoriale che non raggiungeva,<br />
come è successo poche altre<br />
volte, Roma ma toccava solamente<br />
Brescia, Cremona e Mantova. Dopo<br />
quella edizione, la numero XIII, la<br />
corsa venne nuovamente sospesa e<br />
riproposta solo a guerra conclusa, il<br />
21 e 22 giugno 1947. <strong>La</strong> Mille Miglia,<br />
da un punto di vista organizzativo<br />
divenne una scommessa vinta, per<br />
l’Automobile Club di Brescia e per<br />
lo Stato democratico e repubblicano.<br />
Da allora in poi la manifestazione<br />
si è ripetuta fino al 1957 quando<br />
gli equipaggi in partenza furono 297.<br />
Ma quella edizione si ricorda perché<br />
a Guidizzolo, a meno di 40 chilometri<br />
dal traguardo, Alfonso de Portago<br />
uscì di strada per lo scoppio <strong>del</strong><br />
pneumatico anteriore sinistro, causando<br />
la morte di dieci spettatori e<br />
perdendo la vita assieme al copilota<br />
Edmund Gurner Nelson. Tre giorni<br />
dopo, il Governo italiano decretò<br />
la fine <strong>del</strong>la Mille Miglia e, assieme,<br />
<strong>del</strong>le corse su strada aperta.<br />
Si chiuse così una <strong>del</strong>le gare più importanti<br />
a livello internazionale, che<br />
ha generato anche repliche come<br />
quella sulle coste libiche, toccando<br />
Tripoli, o quella in sud America. Fine<br />
di un sogno che aveva un forte impatto<br />
popolare; fine di un sogno di<br />
gente che accorreva lungo le strade<br />
per inseguirle e probabilmente fantasticare<br />
sull’ipotesi di trovarsi loro,<br />
un giorno, alla guida di quelle favolose<br />
automobili.