La “Sagra del pesce” - Radio Dimensione Musica
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Sinistra e Libertà presenta in consiglio comunale una mozione<br />
Fiumicino deve dire no<br />
al ritorno <strong>del</strong> nucleare<br />
di Valentina Fiordalice<br />
«Il nostro territorio deve essere dichiarato<br />
denuclearizzato, contrario quindi alla<br />
produzione di energia nucleare». Queste le<br />
parole dei consiglieri di Sinistra e Libertà,<br />
Giancarlo Bozzetto e Claudio Cutolo, che<br />
hanno chiesto al consiglio comunale, attraverso<br />
una mozione presentata lo scorso 8 maggio,<br />
di dichiarare tutto il nostro territorio contrario<br />
all’installazione di centrali che sfruttino l’energia<br />
atomica, escludendo in questo modo<br />
anche la possibilità di individuazione di siti di<br />
stoccaggio per i rifiuti radioattivi. Il gruppo<br />
consigliare si è mobilitato dopo la dichiarazione<br />
<strong>del</strong> governo Berlusconi che auspica un<br />
ritorno al nucleare per il nostro paese con l’obiettivo<br />
dichiarato di produrre il 25% <strong>del</strong>l’energia<br />
elettrica dall’atomo. «Per arrivare a<br />
questo obiettivo - spiega Giancarlo Bozzetto<br />
– l’Italia dovrebbe costruire sul territorio<br />
nazionale ben 8 reattori ma il nucleare non<br />
ci farà recuperare i ritardi rispetto alle scadenze<br />
internazionali per la lotta ai cambiamenti<br />
climatici. Se l’Italia decidesse di puntare<br />
sull’atomico dirotterebbe importanti<br />
risorse economiche destinate allo sviluppo<br />
<strong>del</strong>le soluzioni rinnovabili,<br />
abbandonando di fatto le uniche<br />
possibilità praticabili per ridurre<br />
in tempi brevi le emissioni».<br />
Per quanto riguarda l’energia<br />
nucleare il nostro paese è stato il<br />
primo tra i più industrializzati ad<br />
uscire da questo programma grazie<br />
al referendum popolare <strong>del</strong> 1987<br />
nel quale la maggioranza degli italiani ha detto<br />
no a questo tipo di soluzione. «Il nucleare è<br />
oggi una fonte energetica in forte declino<br />
sullo scenario mondiale. Energeticamente –<br />
aggiunge il consigliere – questa non è la soluzione.<br />
Dal punto di vista <strong>del</strong> bilancio energetico,<br />
i conti sono in negativo soprattutto<br />
se ci aggiungiamo quanto costa tenere, per<br />
migliaia di anni, i depositi di rifiuti. L’Italia<br />
si sta candidando a proporre una tecnologia<br />
già vecchia, dato che questo governo vuole<br />
puntare sulla tecnologia di terza generazione<br />
quando ci si appresta ad andare verso il<br />
nucleare di quarta generazione».<br />
L’utilità di ricorrere all’energia atomica per<br />
ridurre i costi <strong>del</strong>la bolletta energetica si scontra<br />
quindi con i tanti problemi irrisolti <strong>del</strong>la<br />
tecnologia nucleare oggi esistente, senza pensare<br />
al problema <strong>del</strong>la sicurezza degli impianti<br />
che solo 22 anni fa, ha procurato il terribile<br />
incidente di Chernobyl. «Non esistono garanzie<br />
– ribadisce Bozzetto – per l’eliminazione<br />
di questo rischio come dimostra la lunga<br />
serie di incidenti avvenuti in Francia nel<br />
2008. Rimangono aperti anche tutti i problemi<br />
legati alla contaminazione ordinaria,<br />
in seguito al rilascio di piccole dosi di<br />
radioattivitàdurante<br />
il<br />
normale<br />
funzionamento<strong>del</strong>l’impianto<br />
a cui sono Giancarlo Bozzetto<br />
esposti di<br />
conseguenza i lavoratori e la popolazione<br />
che vive nei pressi <strong>del</strong>la centrale. Non esistono,<br />
infine, soluzioni concrete al problema<br />
<strong>del</strong>lo smaltimento dei rifiuti radioattivi.<br />
Esiste anche il problema di rendere inutilizzabile<br />
il materiale fisso di scarto per evitare<br />
il possibile uso a scopo militare. Per tutti<br />
questi motivi - spiega Sinistra e Libertà -<br />
chiediamo al consiglio di agire affinché i cittadini<br />
di Fiumicino possano essere sicuri di<br />
non avere mai nel loro territorio centrali<br />
nucleari e depositi di scorie, dichiarando<br />
tutto il nostro territorio denuclearizzato. Se<br />
tutti i Comuni d’Italia si impegnassero in<br />
questo senso sarà scongiurato in tutto il<br />
paese un ritorno ad una tecnologia che produce<br />
infiniti danni alla salute e all’ambiente».<br />
I traghetti per le isole non partiranno più dal porto-canale di Fiumicino<br />
Il Comune ora deve recuperare le aree a<br />
piazzale Mediterraneo e ampliare il parcheggio<br />
Il fallimento <strong>del</strong> servizio traghetti, che a dire il<br />
vero ha portato benefici solo a pochi, apre opportunità<br />
nuove e più funzionali per tutti liberando dai<br />
vincoli un’area indispensabile per il turismo <strong>del</strong><br />
litorale di Fiumicino e per le attività commerciali.<br />
Ritengo che la sospensione <strong>del</strong> servizio dei traghetti<br />
per le isole non debba essere interpretato solo<br />
come una penalizzazione per l’economia di<br />
Fiumicino, anzi forse i riscontri positivi saranno, a<br />
certe condizioni, sicuramente prevalenti basta pensare<br />
alla costruzione <strong>del</strong>la stazione marittima sul<br />
lato Sud <strong>del</strong> porto-canale,<br />
da noi criticata in<br />
tempi non sospetti, che<br />
ha privato il lungomare<br />
di Fiumicino di molti<br />
posti auto indispensabili<br />
per la fruibilità degli stabilimenti<br />
balneari. Con<br />
quale criterio è stato<br />
scelto questo sito è<br />
ancora un mistero visto<br />
che la realizzazione <strong>del</strong><br />
porto commerciale, crocieristico<br />
e per i pescherecci è stato progettata, da<br />
anni, sul lato nord <strong>del</strong>la Fossa Traianea. In questi<br />
anni abbiamo assistito alle peripezie dei traghetti,<br />
con manovre al limite <strong>del</strong> ridicolo, per attraccare<br />
alla banchina, su un fondale utile a mala pena per<br />
l’uscita dei pescherecci. Certamente non ne ha<br />
beneficiato né l’immagine <strong>del</strong>la nostra località né<br />
l’economia <strong>del</strong>le attività commerciali viste anche le<br />
caratteristiche degli utenti dei traghetti i classici<br />
turisti <strong>del</strong> “mordi e fuggi” che hanno usato il nostro<br />
territorio causando più disagi, come quello <strong>del</strong> traffico,<br />
che benefici. Forse perderemo qualche stagionale<br />
posto di lavoro, fra l’altro riservato a pochi e<br />
molto intimi, che in ogni caso, trattandosi di nostri<br />
concittadini, meritano attenzione. Posti di lavoro<br />
che, però, potranno essere recuperati, e incrementati<br />
diciamo noi, se l’amministrazione comunale<br />
riuscirà a far valere le sue ragioni recuperando alla<br />
fruizione di tutti le aree<br />
adiacenti a piazzale Mediterraneo<br />
come parcheggi<br />
per il lungomare ed anche<br />
restituendo ai cittadini ed<br />
ai turisti la caratteristica<br />
passeggiata sul molo sud,<br />
ora inibita, con enorme<br />
beneficio per l’immagine<br />
<strong>del</strong>la nostra località e<br />
Le costruzioni da eliminare a piazzale soprattutto per dare nuovo<br />
Mediterraneo per fare posto ai parcheggi<br />
impulso all’economia<br />
<strong>del</strong>le attività commerciali<br />
che vedrebbero tornare a frequentare il litorale di<br />
Fiumicino tutti quelli che per il grande caos causato<br />
dai traghetti avevano scelto altri lidi per passare i<br />
fine settimana.<br />
Roberto Cini<br />
Presidente Circolo<br />
“Aldo Moro” Pd di Fiumicino