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Via Giordani 43/a (Zona Masnago) Tel. 0332 21 26 ... - Animali informa

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ACQUARIO<br />

istruzioni per l’uso<br />

OMEOPATIA VETERINARIA<br />

RAZZE:<br />

BORDER COLLIE<br />

IL GATTO<br />

NORVEGESE<br />

IL CONIGLIO NANO<br />

conosciamo meglio<br />

questi piccoli amici<br />

PET THERAPY<br />

I LAGHI DELLA<br />

PROVINCIA DI VARESE<br />

NUOVA<br />

e GRATUITA!!!<br />

con il patrocinio della<br />

Semestrale<br />

anno 1, n º 1<br />

copia gratuita<br />

maggio 2008


Editoriale<br />

Sommario<br />

E’ con grande piacere chi Vi presento il Primo Numero di<br />

La rivista tratta argomenti e problematiche del mondo animale, si rivolge quindi<br />

a tutti gli “Amici” degli animali.<br />

Sono sempre più numerose le persone che si circondano di amici a “quattro<br />

zampe”, che potranno quindi trarre da questa rivista gratuita, <strong>informa</strong>zioni per<br />

prendersi cura di loro.<br />

Tratta di cure mediche tradizionali e alternative, cure estetiche, notizie,<br />

<strong>informa</strong>zioni e curiosità sul mondo animale.<br />

<strong>Animali</strong> in Forma è stata ideata per valorizzare le risorse e le proposte del<br />

territorio della provincia di Varese, contiene infatti tutti gli indirizzi e le<br />

<strong>informa</strong>zioni relative le strutture per la cura degli animali: cliniche, ambulatori,<br />

studi veterinari e negozi specializzati nel settore.<br />

Mi auguro che l’iniziativa, nata con la nascita della mia amica “Nala”, bellissimo<br />

cucciolo di Border Collie, che Vi presento nella foto, sia apprezzata da tutti<br />

coloro che come me, amano la compagnia di un fedele amico a quattro<br />

zampe.<br />

Nell’augurare a tutti una buona lettura, ringrazio:<br />

- la Provincia di Varese per il patrocinio concesso;<br />

- l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Varese per la preziosa collaborazione nella<br />

stesura dei testi;<br />

- tutti gli inserzionisti che hanno permesso la realizzazione della Rivista, all’interno della quale<br />

troverete il coupon per la sottoscrizione dell’abbonamento gratuito.<br />

Maggio 2008<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

04<br />

06 10<br />

16<br />

AGENDA -<br />

piccole notizie per grandi amici<br />

ACQUARIO -<br />

istruzioni per l’uso<br />

PET THERAPY-<br />

scopriamo questo nuovo mondo!<br />

UN FIDO DA TRASPORTARE -<br />

vademecum per avere<br />

il nostro amico sempre accanto<br />

�<br />

Un saluto<br />

Il direttore<br />

Cinzia Crespi<br />

1


RAZZE:<br />

20<br />

il BORDER COLLIE<br />

40IL<br />

CONIGLIO<br />

2<br />

NANO<br />

FITOTERAPIA<br />

VETERINARIA<br />

c’è sempre<br />

una cura alternativa!<br />

conosciamo meglio<br />

questi piccoli amici<br />

42<br />

50 EQUITAZIONE<br />

E IPPICA<br />

In Varese e dintorni<br />

44<br />

RAZZE:<br />

il gatto<br />

NORVEGESE<br />

24 LE MALATTIE<br />

DEL GATTO<br />

per interpretare al meglio<br />

i sintomi del micio<br />

32 OMEOPATIA<br />

VETERINARIA<br />

una cura dolce per i nostri<br />

amici a quattro zampe<br />

34 ALIMENTAZIONE<br />

DEL GATTO<br />

il miglior cibo<br />

per il miglior gatto<br />

36 TOELETTATURA<br />

DEL GATTO<br />

le nozioni base da sapere<br />

46 I LAGHI<br />

DELLA PROVINCIA DI<br />

VARESE<br />

conosciamo i luoghi<br />

che ci circondano<br />

54 ORDINE DEI<br />

MEDICI VETERINARI<br />

cos’è e di cosa si occupa<br />

57 AREE<br />

DISTRETTUALI<br />

VETERINARIE<br />

elenco dei medici veterinari<br />

associazioni<br />

Anno 1 - n° 1 - maggio 2008<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Crespi Cinzia<br />

REDAZIONE<br />

Varallo Gianluca<br />

Riboni Roberta<br />

Premoli Gianluigi<br />

redazione@animal<strong>informa</strong>.com<br />

<strong>Tel</strong>. 0331 80 84 30<br />

via Roma, 10<br />

<strong>21</strong>053 Castellanza<br />

GRAFICA<br />

Francesca Cariglino<br />

Ester Bellini<br />

HANNO COLLABORATO:<br />

dott. Umberto Galli,<br />

dott. Mauro Vasconi,<br />

dott. Battista Galli,<br />

dott.ssa Patrizia Arrighi,<br />

dott.ssa Paola Bologna,<br />

dott.ssa Simona Rivolta<br />

dott.ssa Osvalda Oasi<br />

FOTOGRAFIA:<br />

ICP, COLOR GAMES<br />

STAMPA<br />

ALFAPRINT SNC<br />

via Bellini, 24<br />

<strong>21</strong>052 Busto Arsizio<br />

DISTRIBUZIONE<br />

gratuita<br />

COPIE<br />

20.000<br />

ISCRIZIONE AL TRIBUNALE<br />

DI BUSTO ARSIZIO<br />

VIVERE INFORMATI<br />

N. 13/06 DEL 1/12/2006<br />

Vendiamo vendite s.r.l. è titolare esclusivo di tutti i<br />

diritti di pubblicazione. L’invio di fotografie alla<br />

redazione ne autorizza implicitamente la<br />

pubblicazione gratuita su qualsiasi supporto cartaceo<br />

e digitale. Le fotografie inviate alla redazione non<br />

saranno restituite. Informativa e Consenso in materia<br />

di trattamento dei dati personali (Codice Privacy d.lgs.<br />

196/03). Nel vigore del d.lgs. 196/03 il Titolare del<br />

trattamento dei dati personali ex art. 28 d.lgs. 196/03, è<br />

Vendiamo vendite s.r.l. con sede in Castellanza (VA) via<br />

Roma, 10. La stessa La <strong>informa</strong> che i Suoi dati verranno<br />

raccolti, trattati e conservati nel rispetto del decreto<br />

legislativo anche per attività connesse all’azienda. La<br />

avvisiamo che i Suoi dati potranno essere comunicati<br />

e/o trattati nel vigore della Legge, anche all’estero, da<br />

società e/o persone che prestano servizi in favore della<br />

Società. In ogni momento Lei potrà chiedere la<br />

modifica, la correzione e/o cancellazione dei Suoi dati<br />

ovvero esercitare tutti i diritti previsti dagli artt. 7 e<br />

successivi del. D.lgs. 196/03 mediante comunicazione<br />

scritta alla Vendiamo vendite srl. La lettura della<br />

presente <strong>informa</strong>tiva deve intendersi quale consenso<br />

espresso al trattamento dei dati personali<br />

EDITORE:<br />

<strong>21</strong>053 Castellanza<br />

<strong>Via</strong> Roma n° 10<br />

<strong>Tel</strong>. 0331 48<strong>21</strong>80<br />

Fax 0331 48<strong>26</strong><strong>26</strong><br />

www.vendiamovendite.com


�������������<br />

A cquariol ogia<br />

Toelettatura<br />

LO STRESS SEMBRA AVER INFLUENZATO ANCHE LA VITA DEL NOSTRO CANE CHE, COME NOI,<br />

SOFFRE PER UNA VITA TROPPO SEDENTARIA E CON RITMI POCO REGOLARI. ANCHE A LIVELLO DI<br />

ALIMENTAZIONE L’ANIMALE PUÒ SOFFRIRE DI ALCUNI DISTURBI COME : PELO SECCO E OPACO,<br />

CATTIVO ODORE DELLA PELLE, FORFORA E DERMATITI, LACRIMAZIONE ECCESSIVA, ARROSSAMENTO<br />

DEGLI OCCHI, VOMITO A DIGIUNO CHE SPESSO INDICANO DELLE INSOFFERENZE ALIMENTARI O<br />

MANCANZE DI ALCUNE SOSTANZE FONDAMENTALI. QUINDI È NECESSARIO PORRE MOLTA<br />

ATTENZIONE NELLA PREPARAZIONE DELLA PAPPA PER IL NOSTRO CANE, CERCANDO DI PREPARARE<br />

UN ALIMENTO COMPLETO E GUSTOSO DOVE NON MANCHI NESSUNA DELLE SOSTANZE<br />

FONDAMENTALI PER IL SUO BENESSERE, TENENDO ANCHE CONTO DELLA RAZZA, DELLE<br />

DIMENSIONI E DI EVENTUALI GUSTI O INTOLLERANZE. SPESSO I CIBI INDUSTRIALI GIÀ PRONTI SONO<br />

ALIMENTI COMPLETI E SOPRATTUTTO COMODI IN QUANTO SONO GIÀ PRONTI ALL’USO ED HANNO<br />

UNA BUONA VARIETÀ DI GUSTI, INOLTRE ALCUNE AZIENDE FORNISCONO PREPARAZIONI ADATTE<br />

ANCHE AD ANIMALI CHE HANNO PARTICOLARI INTOLLERANZE O PROBLEMI VERSO ALCUNE<br />

SOSTANZE. PER ESEMPIO ESISTONO FORMULAZIONI CHE UTILIZZANO FONTI MONOPROTEICHE<br />

ALTERNATIVE ALLE CARNI, CI SONO PRODOTTI SENZA GLUTINE E SOIA E ALTRI CHE PROPONGONO<br />

RISO O MAIS COME FONTE DI CARBOIDRATI. ESISTONO INOLTRE PREPARAZIONI CHE CONTENGONO<br />

ERBE OFFICINALI, ACIDI GRASSI POLINSATURI COME OMEGA 3 E 6, VITAMINE E MINERALI.<br />

L’INDUSTRIA DEL PETFOOD HA INOLTRE PENSATO A QUEGLI ANIMALI AVENTI PARTICOLARI<br />

PROBLEMI DI SALUTE, IN CONVALESCENZA, OBESI O DEBILITATI, CON DISTURBI RENALI, EPATICI O<br />

CARDIACI. L’ ALIMENTAZIONE DEL CANE QUINDI NON È SOLO UN MOMENTO DI SEMPLICE<br />

NUTRIMENTO MA ANCHE UN ELEMENTO FONDAMENTALE PER IL SUO BENESSERE E LA SUA<br />

SALUTE.<br />

Ornitologia<br />

P iccoli <strong>Animali</strong><br />

<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> <strong>Giordani</strong> <strong>43</strong>/a (<strong>Zona</strong> <strong>Masnago</strong>)<br />

<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> <strong>21</strong> <strong>26</strong> 46 - Fax. <strong>0332</strong> 22 00 40<br />

TOELETTATURA <strong>0332</strong> 22 46 79


PENSIONI PER CANI<br />

CERCO, VENDO, REGALO...<br />

Non vorremmo mai separarci dal nostro animale, ma in alcuni casi<br />

non è proprio possibile portarlo con noi..<br />

Quindi dovremo premurarci di pensare ad una sistemazione idonea<br />

grazie alla quale il nostro cane possa stare bene.<br />

La pensione per cani è una buona soluzione e, se abbiamo intenzione<br />

di assentarci per lunghi periodi, sarebbe meglio che il cane stesse<br />

anche solo un giorno nella pensione, per capire che è una situazione<br />

temporanea. Alcune pensioni hanno un proprio servizio veterinario<br />

interno o sono di proprietà di un veterinario, altrimenti si appoggiano<br />

ad ambulatori veterinari nelle vicinanze.<br />

NELLA SCELTA DELLA PENSIONE DOVREMO:<br />

• verificare le condizioni igieniche della pensione<br />

• verificare che le dimensioni del box siano proporzionali<br />

a quelle del cane e che vi sia all’interno una cuccia<br />

che dovrà essere riscaldata nel periodo invernale<br />

• specificare chiaramente se vogliamo che il nostro cane resti solo<br />

o in compagnia<br />

• lasciare un oggetto al quale è particolarmente affezionato<br />

(coperta, osso, gioco) che servirà a dare un’idea familiare<br />

• consegnare al gestore il libretto sanitario aggiornato del cane<br />

ed eventuali medicinali per terapie<br />

ASPETTIAMO I VOSTRI ANNUNCI!! (NUMEROSI MI RACCOMANDO!!)<br />

per ora iniziamo noi, con dei nostri simpatici amici!!<br />

VENDO CUCCIOLI DI PASTORE TEDESCO.<br />

Euro 100,00<br />

<strong>Tel</strong>. 349 619 89 98<br />

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sverminati, e vaccinati.<br />

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<strong>Tel</strong>. ore pasti<br />

0331 38 08 85<br />

<strong>Tel</strong>. 0331 80 84 30 - Fax 0331 48 <strong>26</strong> <strong>26</strong> - email: redazione@animal<strong>informa</strong>.com<br />

5


6<br />

L’ACQUARIO RAPPRESENTA IL TENTATIVO DELL’UOMO DI RICOSTRUIRE NELLA PROPRIA CASA UN PEZZETTO DI UN MONDO SOMMERSO, AMMIRATO<br />

SOLAMENTE GRAZIE A DOCUMENTARI VISTI IN TELEVISIONE. PURTROPPO, MOLTO SPESSO, DOPO UN GRANDE ENTUSIASMO INIZIALE CI SI RITROVA A<br />

DOVER FRONTEGGIARE PROBLEMI NON PREVENTIVATI IN PARTENZA E CHE SCORAGGIANO MOLTI ACQUARIOFILI A CONTINUARE IN QUESTA LORO PASSIONE.<br />

Vediamo dunque come poter<br />

limitare questi problemi partendo<br />

dall’inizio, dando però,<br />

nei prossimi appuntamenti, anche<br />

qualche consiglio per poter<br />

correggere gli incovenienti<br />

che si sono presentati.<br />

DA DOVE INIZIARE?<br />

Il punto principale è avere<br />

un’ idea chiara su cosa vogliamo<br />

realizzare, perché bisogna<br />

mantenere una certa coerenza<br />

fin dai primi acquisti. Il primo<br />

dilemma è scegliere tra acqua<br />

dolce e acqua marina.<br />

Con le tecniche di filtrazione attuali<br />

il mondo dell’acquario marino,<br />

in particolare l’acquario di barriera,<br />

cioè che riproduce un pezzetto di<br />

barriera corallina, è diventato<br />

meno complesso rispetto al<br />

passato. Un tempo questo tipo<br />

di vasche era riservato solo ad<br />

espertissimi, in quanto<br />

necessitava cambi<br />

di acqua molto frequenti<br />

e un monitoraggio di valori chimici<br />

costante ed accurato.<br />

Ora si sono sviluppate delle<br />

tecniche di filtraggio dell’acqua<br />

che rendono la vita molto più<br />

semplice, tuttavia non consiglierei<br />

come primo acquario la<br />

realizzazione di un acquario con<br />

acqua marina in quanto di sicuro<br />

più complicato rispetto all’acqua<br />

dolce. Inoltre, cosa sempre da<br />

considerare,<br />

la realizzazione di un acquario<br />

di barriera necessita di un budget<br />

iniziale sicuramente maggiore.<br />

Anche dopo aver deciso<br />

di realizzare un acquario con<br />

acqua dolce ci si trova di fronte<br />

a varie possibilità, spesso<br />

in contrasto tra di loro. I pesci<br />

di acqua dolce infatti provengono<br />

da diverse parti del mondo,<br />

e quindi da diversi ambienti.<br />

Pesci originari dell’America<br />

Meridionale hanno delle esigenze<br />

diverse rispetto a quelli provenienti<br />

dall’Africa o dall’Asia. I pesci<br />

sono in grado di adattarsi anche<br />

a delle situazioni di acqua con<br />

caratteristiche diverse da quelle<br />

tipiche del loro habitat di origine,<br />

ma di sicuro non manifestano<br />

pienamente tutte le loro<br />

potenzialità, quindi avranno dei<br />

colori meno brillanti, saranno più<br />

soggetti a patologie e difficilmente<br />

troveranno delle condizioni adatte<br />

per riprodursi. Mischiare pesci<br />

provenienti da regioni diverse<br />

quindi non è una cosa corretta<br />

da fare, in quanto non rispetta<br />

pienamente le esigenze dei vari<br />

pesci. In linea di massima<br />

possiamo distinguere un ambiente<br />

tipico della foresta amazzonica,<br />

caratterizzato da acque in cui<br />

sono disciolti pochissimi sali (quindi<br />

acque definite tenere) e con un<br />

livello di acidità spostato verso<br />

l’acido. I pesci provenienti dal<br />

Centroamerica (come ad esempio<br />

tutti i poecilidi) vivono in acque più<br />

dure e con pH neutro. Pesci che<br />

invece provengono dai laghi<br />

dell’Africa centrale vivono in acque<br />

molto dure e con pH basico.<br />

L’acqua che esce dai rubinetti<br />

delle nostre case tendenzialmente<br />

è un’acqua molto dura,<br />

caratterizzata da un pH neutro.<br />

Un’ acqua di questo tipo<br />

è adatta in linea di massima<br />

ad ospitare pesci “poecilidi”.<br />

Per realizzare altri ambienti<br />

necessiteremo quindi di un’acqua<br />

a cura del Dott. MAURO VASCONI<br />

particolare, che si ottiene tramite<br />

un principio chimico fisico chiamato<br />

osmosi inversa (RO riverse osmosis<br />

in testi di lingua inglese). Questa<br />

acqua viene fatta passare<br />

attraverso membrane e resine che<br />

trattengono i sali in essa disciolti<br />

e quindi risulta molto pura.<br />

Al contrario non è consigliato usare<br />

l’acqua distillata che solitamente<br />

si trova nei supermercati usata per<br />

le batterie delle auto e per i ferri<br />

da stiro. L’acqua di osmosi inversa<br />

si può trovare nei negozi di<br />

acquariologia oppure la si può<br />

produrre in casa tramite appositi<br />

impianti, recuperabili anche questi<br />

nei negozi specializzati.<br />

Partendo da questa acqua,<br />

considerata base, poi si possono<br />

ottenere praticamente tutte<br />

le tipologie di acqua, giungendo<br />

a quella ideale per i nostri pesci.<br />

Una volta che ci siamo<br />

concentrati su una tipologia di<br />

ambiente abbiamo altre decisioni<br />

fondamentali da affrontare.<br />

Una di queste è capire se<br />

vogliamo avere all’interno della<br />

nostra vasca delle piante oppure<br />

solamente decorazioni inanimate.<br />

Questo passaggio va ben deciso<br />

prima di allestire il fondo della<br />

vasca perché, se decidiamo di<br />

avere delle piante, non possiamo<br />

inserire solamente della sabbia<br />

ma è necessario usare anche<br />

un substrato fertile.<br />

Le piante acquatiche infatti si<br />

possono dividere in due categorie:<br />

piante che traggono nutrimento<br />

principalmente dalle radici<br />

(ad esempio quelle del genere<br />

Echinodorus) e piante che<br />

assorbono le sostanze di cui<br />

hanno bisogno principalmente


prelevandole da quelle disciolte<br />

in acqua (ad esempio Elodea).<br />

In ogni caso la presenza del fondo<br />

fertile fornisce una riserva<br />

di microelementi che, mano a<br />

mano, vengono rilasciati in acqua<br />

e sostengono anche le piante<br />

del secondo tipo.<br />

Le piante sono molto utili per<br />

quello che riguarda l’ambiente<br />

dell’acquario per molteplici motivi,<br />

esse assorbono sostanze prodotte<br />

dai pesci usandole come<br />

nutrimento e quindi depurano<br />

l’acqua, forniscono rifugi e ripari<br />

ai pesci di piccola taglia<br />

e incrementano l’aspetto estetico<br />

della vasca. Inoltre acquari<br />

in cui crescono rigogliose piante<br />

avranno minori problemi di crescita<br />

di alghe, in quanto questi due<br />

organismi vegetali usano le stesse<br />

sostanze per vivere, quindi in<br />

pratica le piante acquatiche<br />

tolgono cibo alle alghe. Bisogna<br />

comunque dire che la coltivazione<br />

di sane e rigogliose piante in<br />

acquario non sempre è facilissima,<br />

in quanto questi organismi hanno<br />

delle esigenze ben specifiche<br />

da tenere in considerazione,<br />

come ad esempio la fertilizzazione<br />

(anche in presenza del sopracitato<br />

fondo fertile ogni tanto è<br />

necessario fare delle integrazioni)<br />

e l’illuminazione. Esistono comunque<br />

delle specie di piante acquatiche<br />

meno esigenti e anche gli<br />

appassionati meno esperti possono<br />

ottenere buoni successi.<br />

Per fare delle scelte giuste, sia<br />

per quello che riguarda le piante,<br />

ma questo vale ovviamente<br />

anche per i pesci, la cosa più<br />

importante è <strong>informa</strong>rsi. Farsi<br />

guidare dall’entusiasmo all’interno<br />

di un negozio di animali<br />

spesso porta a fare degli acquisti<br />

sbagliati. Bisogna sapere<br />

esattamente che esigenze<br />

ha la specie che intendiamo<br />

acquistare e quanto questa<br />

crescerà. La cosa ideale<br />

è fare un giro nel nostro negozio<br />

di fiducia, avvistare un acquisto<br />

interessante ma rimandarlo<br />

in un secondo momento, solamente<br />

quando avremo constatato che<br />

la pianta o il pesce in questione<br />

si adatta alla nostra vasca nel<br />

momento attuale, ma soprattutto<br />

in un secondo momento una volta<br />

completato l’accrescimento.<br />

7


8<br />

IL CANE È NATURALMENTE INCURIOSITO<br />

DALLA PRESENZA DEL BAMBINO<br />

E SI ADATTA FACILMENTE AD ESSO, NON<br />

SONO DA SOTTOVALUTARE PERÒ ALCUNE<br />

SITUAZIONI CHE POSSONO SCATENARE<br />

L’AGGRESSIVITÀ DELL’ANIMALE:<br />

• QUANDO IL BAMBINO CERCA DI GIOCARE CON IL CANE O ISPEZIONARLO;<br />

• QUANDO SI TRATTA DI UN ANIMALE IPERATTIVO CHE I PROPRIETARI<br />

NON RIESCONO A CONTROLLARE<br />

• QUANDO SI TRATTA DI UN SOGGETTO ABITUATO A SALTARE ADDOSSO<br />

O A CORRERE INTORNO PER GIOCO;<br />

• QUANDO IL CANE E' AGGRESSIVO ED IL BAMBINO GLI SI AVVICINA MENTRE MANGIA<br />

O GIOCA CON UN OSSO, UN GIOCATTOLO O QUALCHE OGGETTO CHE PREDILIGE;<br />

Bisognerà quindi preparare<br />

il cane all’arrivo del bambino<br />

insegnandogli, sotto forma<br />

di gioco, i principali comandi:<br />

il seduto, il resta, il terra,<br />

il vieni, la conduzione al<br />

guinzaglio, premiando<br />

l’obbedienza con coccole<br />

e ricompense. L’animale dovrà<br />

essere abituato anche<br />

ai rumori tipici dei neonati<br />

(pianti, urla, balbettii etc)<br />

utilizzando una registrazione,<br />

e agli odori facendogli<br />

annusare gli indumenti del<br />

piccolo, prima che arrivi a<br />

casa. I comandi sopra elencati<br />

dovranno essere insegnati<br />

anche con la presenza<br />

simulata del bambino<br />

utilizzando un bambolotto.<br />

• Sarebbe opportuno che il<br />

• QUANDO IL BAMBINO LO SVEGLIA O LO SPAVENTA.<br />

cane non assistesse all’arrivo<br />

a casa del bambino perché<br />

potrebbe fare troppe feste<br />

alla padrona, spaventando<br />

il neonato. I genitori inoltre<br />

dovrebbero occuparsi<br />

alternativamente del bambino<br />

e del cane, ed essere sempre<br />

presenti durante gli incontri<br />

bambino-animale, soprattutto<br />

nelle situazioni “critiche”<br />

(pianti, capricci, etc).<br />

• Poiché è compito della<br />

cagna tenere pulito il nido<br />

ingerendo le feci e le urine<br />

dei suoi piccoli, non bisognerà<br />

lasciare in giro pannolini<br />

o indumenti sporchi del<br />

bambino, per evitare che<br />

il cane li mangi.<br />

Naturalmente anche il bimbo<br />

dovrà essere educato alla<br />

convivenza con l’animale,<br />

per cui sarà utile spiegargli<br />

che il cane è un essere<br />

vivente con le sue esigenze<br />

e che va quindi rispettato<br />

ma che può essere anche<br />

un eccellente compagno<br />

di giochi e di avventure.<br />

• Il cane potrebbe anche<br />

essere geloso del nuovo<br />

arrivato, sentendosi privato<br />

di affetto ed attenzioni<br />

e quindi potrebbe avere<br />

dei comportamenti aggressivi.<br />

Starà comunque al buon<br />

senso del proprietario<br />

fare accettare il bambino<br />

all’animale senza traumi<br />

o pericoli.<br />

E’ comunque sempre buona<br />

norma chiedere consigli<br />

ad un esperto.


PERCHÉ L’ANIMALE<br />

È COSÌ IMPORTANTE PER I NOSTRI FIGLI?<br />

Perché la maggior parte dei<br />

giochi dei bambini è a forma<br />

di animale? Perché da anni si<br />

ottengono buoni risultati con<br />

le terapie e le attività assistite<br />

da animali (pet therapy<br />

o ippoterapia)? Perché si<br />

è arrivati ad introdurre<br />

l'animale nelle carceri,<br />

nei posti di lavoro, nelle case<br />

di riposo, nelle corsie di<br />

ospedali e nelle scuole?<br />

A tutte queste domande<br />

potremmo rispondere<br />

banalmente che l'animale<br />

per l'uomo è SOLO una<br />

compagnia, ma ci<br />

sbaglieremmo.<br />

In realtà le ragioni sono ben<br />

più fondate ed oggetto di<br />

studio da anni: la scienza che<br />

studia l'interazione<br />

uomo/animale nell'ambito<br />

emozionale, formativo,<br />

assistenziale e didattico<br />

è la “zooantropologia”.<br />

Esiste un’attrazione istintiva<br />

(biofilia), che si manifesta fin<br />

dal primo anno di vita, che<br />

può essere rafforzata o inibita<br />

attraverso l'educazione e che<br />

calamita l'attenzione del<br />

bambino sull'animale. L'animale<br />

infatti stimola nel bambino una<br />

forte curiosità dal momento<br />

che si muove, è diverso, gioca<br />

con lui, sfugge al suo<br />

tentativo di afferrarlo.<br />

Questa è una delle motivazioni<br />

per cui la maggior parte dei<br />

giochi per bambini e dei<br />

cartoni animati (soprattutto<br />

quelli di Walt Disney) si rifà al<br />

mondo animale.<br />

L’animale in pratica svolge<br />

un'azione diretta di sostegno<br />

o di rinforzo psicologico<br />

sull'individuo, talvolta anche<br />

di tipo psicoterapico.<br />

E’ normale quindi che le<br />

attività di pet therapy abbiano<br />

come obiettivo comune il<br />

miglioramento dell'equilibrio<br />

psichico della persona e<br />

la socializzazione verso il<br />

mondo esterno.<br />

La quotidianità di rapporto<br />

bambini/ragazzi e animale, se<br />

correttamente impostata, fa<br />

in modo che si sviluppi<br />

maggiormente, ed in modo<br />

positivo, la comunicazione con<br />

gli “altri” e soprattutto<br />

il rispetto dell’alterità.<br />

Molto spesso i genitori non<br />

comprendono a fondo<br />

l'importanza dell'animale per il<br />

bambino/ragazzo considerando<br />

la sua presenza solo come un<br />

impegno e un fastidio, non<br />

prendendo in considerazione<br />

l'enorme vantaggio che<br />

porterebbe al proprio figlio la<br />

sua presenza in famiglia.<br />

Purtroppo non si considera<br />

con attenzione il ruolo<br />

fondamentale che assume<br />

l'animale per la crescita<br />

formativa del proprio figlio,<br />

che viene privato di uno<br />

tra gli stimoli più importanti<br />

per la sua crescita.<br />

E’ necessario cambiare l’idea<br />

comune che si ha dell'animale,<br />

non più fonte di soli fastidi<br />

e impegni, o peggio ancora<br />

“portatore di malattie”<br />

(cosa per altro falsa), ma<br />

referente educativo primario<br />

nella formazione del bambino.<br />

Tra gli aspetti più significativi<br />

dell'interazione con un animale<br />

ricordiamo:<br />

• L'ANIMALE COME FONTE PER IMPARARE A RICONOSCERE E RISPETTARE L'ALTERITÀ<br />

E PER DIMINUIRE LA DIFFIDENZA/PAURA DELLA DIVERSITÀ: ASSUMERE FAMIGLIARITÀ<br />

CON SPECIE DIFFERENTI DÀ AL BAMBINO UNA MAGGIORE TRANQUILLITÀ NEL<br />

RAPPORTO CON TUTTO CIÒ CHE LO CIRCONDA;<br />

• LA DIVERSITÀ ANIMALE COME FONTE DI MODELLI: L'ENORME VARIETÀ DEL MONDO<br />

ANIMALE DIVENTA UNA SORTA DI DIZIONARIO PER LA FANTASIA E PER LA CAPACITÀ<br />

DI IMMAGINAZIONE DEL BAMBINO;<br />

• L'ANIMALE COME STIMOLO ALLA COMUNICAZIONE: L'ANIMALE VIENE AVVERTITO<br />

DAL BAMBINO COME COMPAGNO DI GIOCHI E NE FACILITA L'ESTROVERSIONE,<br />

SOPRATTUTTO IN SOGGETTI CON PROBLEMI COMUNICATIVI;<br />

• L'ANIMALE COME MODELLO DI SEMPLICITÀ: L’ANIMALE INFATTI NON GIUDICA, NON<br />

È IRRAGGIUNGIBILE COME IL MONDO DEGLI ADULTI, CON L'ANIMALE È POSSIBILE<br />

FINGERSI ADULTI/GENITORI E SPERIMENTARE LA PROPRIA CAPACITÀ DI RIPRODURRE<br />

AZIONI APPRESE DAL MONDO DEGLI ADULTI, AUMENTANDO LA PROPRIA AUTOSTIMA.<br />

POSSIAMO QUINDI CONCLUDERE CHE LA PRESENZA DI UN ANIMALE ALL'INTERNO DELLE<br />

NOSTRE FAMIGLIE PORTA CONSIDEREVOLI BENEFICI E VANTAGGI, SIA ALLA CRESCITA<br />

EDUCATIVA ED EMOTIVA DEI NOSTRI FIGLI, SIA AL LORO RAPPORTO CON I GENITORI E<br />

IL MONDO ESTERNO.<br />

SE QUINDI È VERO CHE AVERE UN ANIMALE IN FAMIGLIA COMPORTA DEI “SACRIFICI” ED<br />

A VOLTE DEI “FASTIDI”, È ALTRETTANTO VERO CHE SPESSO LA SUA PRESENZA È<br />

INDISPENSABILE PER FACILITARE LE DINAMICHE DELL’INTERA FAMIGLIA.<br />

Simona Colombo<br />

Referente in zooantropologia didattica<br />

Educatore cinofilo Csen-Coni e Apnec Italia<br />

Operatore di pet therapy<br />

www.associazioneslydog.com<br />

9


10<br />

SARÀ CAPITATO A MOLTI DI NON VEDERE L’ORA DI TORNARE A CASA, DOPO<br />

UNA STRESSANTE GIORNATA DI LAVORO, PER FARE UNA BELLA PASSEGGIATA CON IL CANE<br />

O SEDERSI TRANQUILLAMENTE IN POLTRONA A FARE LE COCCOLE AL GATTO,<br />

E SENTIRSI SUBITO RILASSATI E SERENI.<br />

Chiunque possiede un animale<br />

domestico si sarà reso conto<br />

di quanto essi riescano<br />

a distoglierci dalle nostre<br />

preoccupazioni o dai nostri<br />

pensieri, solamente chiedendoci<br />

attenzioni e coccolandoci.<br />

Il principio su cui si basa<br />

la PET THERAPY<br />

è esattamente lo stesso.<br />

La PET THERAPY inaugura<br />

un nuovo modo di intendere<br />

la funzione degli animali<br />

in ambito sanitario, riabilitativo,<br />

sociale ed assistenziale.<br />

Il concetto chiave infatti risiede<br />

nell’uso appropriato di animali<br />

domestici e selvatici –<br />

soprattutto cani e gatti ma<br />

anche cavalli e delfini- per<br />

mezzo della loro presenza<br />

e della loro capacità di<br />

comunicare, si riescono<br />

a mitigare ed alleviare


condizioni di malessere<br />

e di disagio.<br />

La Pet Therapy ha capito<br />

il grande potenziale terapeutico<br />

insito nel rapporto biunivoco<br />

uomo-animale. La ricerca sulle<br />

interazioni tra uomo e animale,<br />

finalizzati al miglioramento<br />

della qualità della vita umana<br />

da un punto di vista sia fisico<br />

che mentale, è tema di grande<br />

attualità. La Pet Therapy<br />

è rivolta soprattutto a portatori<br />

di handicap e a soggetti afflitti<br />

da qualche forma di disagio<br />

psicologico, come nevrosi<br />

ansiosa e depressiva, sindrome<br />

di Down, sindrome di West,<br />

autismo, demenza senile,<br />

patologie psicotiche, o a chi<br />

necessita di riabilitazione<br />

motoria come<br />

i malati di sclerosi multipla<br />

o pazienti usciti da lunghi<br />

periodi di coma.<br />

Sappiamo bene quanto<br />

un gatto o un piccolo animale<br />

da appartamento possano<br />

alleviare la solitudine di una<br />

persona anziana o disabile,<br />

costretta a trascorrere molto<br />

tempo in casa, mentre il cavallo<br />

può essere molto<br />

utile per il recupero della<br />

disabilità motoria.<br />

Non è l’animale in se ad avere<br />

una valenza terapeutica,<br />

quanto piuttosto il rapporto<br />

che si stabilisce tra lui ed<br />

il soggetto malato.<br />

Naturalmente è indispensabile<br />

l’intervento e la supervisione<br />

di personale competente:<br />

psicologi, medici, veterinari,<br />

conduttori di animali, valuteranno<br />

scrupolosamente le condizioni<br />

del malato e la salute<br />

e l’efficienza dell’animale<br />

seguendo sempre attentamente<br />

lo svolgersi della terapia.<br />

Riferimenti alla Pet therapy<br />

si possono ritrovare già in<br />

Ippocrate, che, nel 2400 a.C.<br />

fu il primo ad utilizzare questa<br />

terapia per la cura dell’insonnia:<br />

consigliava infatti ai suoi<br />

pazienti di concedersi una bella<br />

cavalcata tra i boschi per<br />

favorire il sonno. Aveva dunque<br />

già intuito l’importanza della<br />

11


12<br />

presenza degli animali nella<br />

nostra vita.<br />

Nel XVII secolo alcuni medici<br />

verificarono che cani e gatti<br />

potevano far riacquistare un<br />

certo equilibrio ai malati<br />

di mente. Circa un secolo più<br />

tardi si parla ancora di<br />

ippoterapia per i portatori di<br />

handicap neurologici. In alcuni<br />

casi animali da compagnia<br />

venivano utilizzati per ridurre<br />

i danni psicologici subiti dai<br />

soldati dopo la guerra.<br />

Il vero padre della Pet Therapy<br />

è da considerarsi il<br />

neuropsichiatra Boris Levinson<br />

che, nel 1962, verificò un<br />

notevole aumento di autostima<br />

nei pazienti affetti da turbe<br />

psichiche grazie alla presenza


di animali da compagnia.<br />

Egli raccolse le sue esperienze<br />

nel libro “L’animale come<br />

co-terapeuta”, che è<br />

considerato il punto di partenza<br />

per riconsiderare questa<br />

materia da un punto di vista<br />

scientifico. Come abbiamo visto<br />

la Pet Therapy ha radici molto<br />

lontane. Da allora sono stati<br />

compiuti molti studi che hanno<br />

confermato l’importanza<br />

dell’utilizzo di animali nella cura<br />

di alcune patologie .<br />

Anche in Italia è cresciuto<br />

nel tempo l’interesse per la Pet-<br />

Therapy e sempre più<br />

Associazioni, scuole e centri di<br />

riabilitazione sono interessate a<br />

nuove terapie di supporto da<br />

inserire nei propri programmi.<br />

13


14<br />

CONVIVENZA<br />

tra DUE<br />

o più CANI<br />

Il cane, essendo un animale<br />

sociale, è portato a vivere<br />

con i suoi simili, costituendo<br />

un branco.<br />

A volte però possono crearsi<br />

problemi di RUOLO o di<br />

TERRITORIALITA’, in seguito<br />

all’introduzione nel branco<br />

di un nuovo elemento.<br />

Molto spesso è proprio l’uomo –<br />

proprietario del cane – che non<br />

riesce a riconoscere il ruolo<br />

di ogni componente del gruppo<br />

uomo-cane, e quindi non si<br />

comporta da leader, poiché<br />

non fornisce al gruppo stesso<br />

un punto di riferimento stabile;<br />

ciò provoca continue lotte<br />

per il predominio e rende quindi<br />

la convivenza difficile.<br />

Per capirne di più analizziamo<br />

come è organizzato il branco<br />

del lupo.<br />

Il branco del lupo ha una<br />

struttura piramidale, avente al<br />

vertice maschio e femmina “alfa”,<br />

i capobranco, che sono appunto<br />

i leader del gruppo ai quali<br />

spetta il compito di scegliere<br />

le prede e le tane, hanno<br />

il diritto di mangiare per primi<br />

il cibo, si accoppiano tra di loro,<br />

tramandando il loro patrimonio<br />

genetico.<br />

Le altre posizioni, all’interno del<br />

branco, sono delineate in base<br />

alla forza fisica, ad altre abilità<br />

ed in base all’ordine di arrivo<br />

nel gruppo.<br />

La gerarchia del branco viene<br />

definita in base ad alcuni<br />

elementi quali:<br />

• Raggiungimento della maturità<br />

sessuale di un maschio inferiore<br />

(due anni e mezzo circa)<br />

che lo porterà alla lotta per<br />

la conquista di una femmina per<br />

riprodursi e per affermare<br />

la sua importanza<br />

• Invecchiamento del<br />

capobranco, che essendo via via<br />

più debole, sarà esposto agli<br />

attacchi di altri membri emergenti<br />

• Morte o malattia del<br />

capobranco: ciò innescherà<br />

lotte per affermazione<br />

di un nuovo leader<br />

Anche tra gli animali domestici<br />

vige, seppure in forma più<br />

blanda, la stessa organizzazione.<br />

Le lotte che si scatenano per<br />

l’affermazione del leader però<br />

sono ormai ritualizzate e quindi<br />

non pericolose. L’animale<br />

predominante infatti fa ricorso<br />

a tutto il suo repertorio di mosse<br />

ed atteggiamenti e normalmente<br />

ciò induce l’animale sottomesso<br />

alla fuga o ad abbandonare<br />

le sue pretese.<br />

La dominanza si manifesta<br />

attraverso alcune posture,<br />

rinforzate con ringhi e morsi:<br />

• Sguardo fisso e diretto<br />

(orecchie diritte e spostate<br />

in avanti) testa alta<br />

• Zampe estese e rigide con<br />

coda orizzontale o in alto<br />

• Appoggio di zampe o muso<br />

su collo o schiena dell’animale<br />

sottomesso<br />

• Spingere o mandare via con<br />

il corpo l’animale sottomesso<br />

• Afferrare con la bocca il muso


o il collo del sottomesso.<br />

La sottomissione si evidenzia<br />

con alcuni comportamenti<br />

• Sfuggire sguardo<br />

del dominante<br />

• Retrarre le labbra<br />

• Coda e testa abbassate<br />

• Corpo accovacciato<br />

• Stare sul dorso con la pancia<br />

rivolta verso l’alto ed i genitali<br />

esposti all’esplorazione del<br />

dominante<br />

• Urinare in segno di<br />

sottomissione<br />

I cani, interpretando i messaggi<br />

inviati, sanno riconoscere<br />

il ruolo di ogni componente<br />

del gruppo e di conseguenza<br />

si rispettano vicendevolmente.<br />

Naturalmente ciò non impedisce<br />

che ci possano essere motivi<br />

di lotta, soprattutto nel periodo<br />

dei calori, quando i maschi<br />

combattono per le femmine.<br />

I problemi possono insorgere<br />

se i cani si trovano in un branco<br />

in cui è presente anche l’uomo<br />

che interviene per risolvere<br />

i litigi tra animali, sconvolgendo<br />

così il normale comportamento<br />

del branco.<br />

L’uomo infatti tenderà a<br />

difendere l’animale più debole<br />

che, in questo modo si sentirà<br />

protetto e tenterà quindi<br />

di attaccare il dominante.<br />

In presenza dell’uomo i cani<br />

si aggrediscono mordendosi,<br />

perché il dominante vuole<br />

imporre la sua supremazia<br />

al sottomesso, che non l'accetta,<br />

comportandosi anche lui da<br />

dominante.<br />

Ciò non si verifica quando<br />

gli animali sono soli in quanto<br />

vengono ristabiliti e rispettati<br />

i ruoli. E’ opportuno in questi<br />

casi chiedere il consiglio di un<br />

esperto di comportamento che<br />

potrà dare utili consigli circa<br />

l’introduzione di un altro cane<br />

in casa e suggerire le modalità<br />

per ristabilire il corretto ordine<br />

gerarchico nel gruppo di cui<br />

fanno parte uomo e cani.<br />

Il proprietario, inoltre, dovrebbe<br />

cercare di evitare l’insorgere di<br />

situazioni che possano dar luogo<br />

a lotte tra gli animali.


16<br />

UN FIDO DA TRASPORTARE<br />

tutte tutte le le possibilità possibilità per per rendere rendere piacevole piacevole il il viaggio viaggio del del migliore migliore amico amico dell’uomo<br />

dell’uomo<br />

FIDO IN TRENO<br />

In Italia è consentito il trasporto<br />

in treno di cani purché si<br />

seguano una serie di semplici<br />

regole legate anche al tipo di<br />

treno utilizzato per lo<br />

spostamento.<br />

Per gli animali di piccole<br />

dimensioni, in via generale,<br />

il trasporto è gratuito<br />

se custoditi in appositi contenitori<br />

di dimensioni non superiori<br />

a 70x50x30cm.<br />

Nei treni a scompartimento,<br />

i cani di piccola taglia possono<br />

viaggiare liberamente accanto<br />

a noi, sempre sorvegliati con<br />

attenzione e purché i passeggeri<br />

dello scompartimento lo<br />

consentano, solo in 2 a<br />

classe.<br />

I cani di grossa taglia, invece,<br />

sono ammessi solo se non<br />

recano disturbo e sono tenuti al<br />

guinzaglio e con museruola,<br />

altrimenti, oltre al pagamento<br />

del biglietto ridotto, è necessario<br />

prenotare l' intero scompartimento<br />

(il proprietario deve però<br />

sostenere le spese di<br />

disinfestazione del locale).<br />

Sui treni locali, dove le carrozze<br />

sono costituite da un unico<br />

ambiente, è consentito<br />

il trasporto degli animali solo<br />

facendo uso delle piattaforme<br />

o dei vestiboli delle carrozze.<br />

I cani di media e grossa taglia<br />

non sono accettati sui "Pendolini"<br />

per il fatto che lo spazio per<br />

il passeggero non è sufficiente<br />

per poterlo tenere accanto.<br />

Quelli di piccola taglia sono<br />

ammessi, gratuitamente,<br />

se custoditi in appositi contenitori<br />

collocati in appositi spazi.<br />

Nei treni Eurostar Italia possono<br />

viaggiare solo i cani guida per<br />

i ciechi, a tutti gli altri animali<br />

é vietato l'accesso. Poiché<br />

comunque le Ferrovie dello Stato<br />

possono apportare modifiche alle<br />

condizioni per il trasporto<br />

di animali in treno, è consigliabile,<br />

prima di mettersi in viaggio,<br />

sincerarsi che queste non siano<br />

cambiate.<br />

FIDO IN MACCHINA<br />

L'art. 169 del Nuovo Codice della<br />

Strada consente di trasportare<br />

liberamente in auto un solo cane,<br />

purché non costituisca pericolo<br />

o intralcio per il conducente<br />

dell'auto (quindi deve stare<br />

comunque sul sedile posteriore).<br />

E' consentito inoltre il trasporto<br />

di un numero superiore di animali<br />

se questi vengono custoditi<br />

nel vano posteriore dell'auto<br />

appositamente diviso da una rete<br />

o da altro mezzo analogo;<br />

oppure tenendo gli animali<br />

(se di piccola taglia) negli<br />

appositi "contenitori da


trasporto". Questo è quanto<br />

afferma la normativa vigente.<br />

E' comunque indispensabile,<br />

prima di affrontare lunghi<br />

spostamenti, cercare di abituare<br />

il nostro cane a viaggiare<br />

in auto insieme a noi.<br />

Prima di partire il cane deve<br />

essere a stomaco vuoto<br />

e non dimentichiamoci di portare<br />

una ciotola e una abbondante<br />

scorta di acqua. Quando si<br />

viaggia assicuriamoci che il<br />

finestrino sia leggermente<br />

abbassato in modo da far<br />

circolare l'aria, ma non<br />

lasciamogli mettere la testa fuori<br />

perché un colpo d'aria potrebbe<br />

causargli una fastidiosa otite.<br />

Dovremo effettuare frequenti<br />

soste (al massimo ogni due ore)<br />

in modo che possa sgranchirsi<br />

le zampe e dissetarsi.<br />

Non lasciamolo mai chiuso<br />

in auto durante una giornata<br />

calda perché, anche se<br />

i finestrini sono abbassati,<br />

basta poco tempo perché<br />

la temperatura all'interno<br />

raggiunga i 40 gradi all'ombra<br />

e i 60 gradi al sole.<br />

Quando abbiamo raggiunto<br />

il luogo delle nostre vacanze<br />

può essere utile avere dei<br />

ragguagli sugli spostamenti brevi<br />

da effettuarsi con mezzi pubblici.<br />

Per i trasporti urbani comunali<br />

(autobus, metropolitana)<br />

i regolamenti variano da un<br />

comune all'altro.<br />

Se è consentito l'accesso ai cani,<br />

può essere chiesto, o meno, il<br />

pagamento del biglietto e<br />

l'animale dovrà essere al<br />

guinzaglio e munito di museruola<br />

a paniere. In ogni caso<br />

non sono ammessi più di due<br />

cani contemporaneamente.<br />

Per quanto concerne lo<br />

spostamento in taxi non esistono<br />

regole generali per il trasporto<br />

di animali: è a discrezione del<br />

conducente accettare il cane<br />

a bordo. Per questo consigliamo<br />

di segnalare la presenza di<br />

animali al centralino al momento<br />

della richiesta della vettura in<br />

modo che la stessa compagnia<br />

provveda ad inviare un taxi che<br />

accetta di trasportare animali.<br />

CANI PER NON VEDENTI E IL TRASPORTO AEREO<br />

L'UNICA ECCEZIONE RIGUARDA I CANI GUIDA PER NON VEDENTI CHE VENGONO IMBARCATI COL<br />

PASSEGGERO PURCHÉ MUNITI DI MUSERUOLA E GUINZAGLIO: IN QUESTO CASO IL TRASPORTO<br />

È GRATUITO ANCHE SE, COMUNQUE, SI DOVRÀ SEGNALARE LA PRESENZA DEL CANE ALL'UFFICIO<br />

PRENOTAZIONE DELLA COMPAGNIA AEREA; CANE E PADRONE SARANNO IMBARCATI PER PRIMI E<br />

SISTEMATI ADEGUATAMENTE L'UNO ACCANTO ALL'ALTRO.<br />

FIDO IN NAVE<br />

Grazie alla tolleranza delle<br />

nostre compagnie di navigazione,<br />

generalmente non è un problema<br />

portare i nostri cani a bordo<br />

di navi o traghetti destinati<br />

a brevi traversate: basta avere<br />

a portata di mano il certificato<br />

di buona salute.<br />

Su alcune imbarcazioni esistono<br />

apposite gabbie o "canili di<br />

bordo", dove è obbligatorio<br />

rinchiudere il nostro cane se<br />

questo è di grossa taglia,<br />

mentre se è di piccola taglia<br />

può passeggiare tranquillamente<br />

sul ponte, tenuto al guinzaglio<br />

e dormire in cabina (prenotata<br />

per intero).<br />

FIDO IN AEREO<br />

Tutte le compagnie aeree<br />

consentono, in genere, il<br />

trasporto di cani e altri piccoli<br />

animali ma ciascuna adotta<br />

17


18<br />

regole diverse per cui prima<br />

di metterci in viaggio è sempre<br />

opportuno programmare ed<br />

<strong>informa</strong>rsi con largo anticipo.<br />

Al momento della prenotazione<br />

dovremo comunicare alla<br />

compagnia aerea la presenza<br />

del nostro amico a quattro<br />

zampe. Se la località<br />

di vacanza è all'estero dovremo<br />

inoltre <strong>informa</strong>rci sulle formalità<br />

in vigore nel paese di<br />

destinazione: in alcuni Stati<br />

l'introduzione di un animale<br />

prevede un periodo<br />

di quarantena che può arrivare<br />

fino a tre mesi (in questo caso<br />

forse è meglio evitare a Fido<br />

questa traumatica esperienza!).<br />

Come regola generale il nostro<br />

cane dovrà essere vaccinato<br />

contro le principali malattie e,<br />

per ogni evenienza,<br />

è opportuno avere oltre<br />

al libretto sanitario anche un<br />

certificato che attesti lo stato di<br />

buona salute.<br />

Tutte le compagnie aeree<br />

consentono che i cani di piccola<br />

taglia viaggino al nostro fianco,<br />

in cabina, purché custoditi in<br />

gabbie col fondo impermeabile<br />

(tali gabbie devono avere<br />

dimensioni adeguate per<br />

consentire alle bestiole di<br />

muoversi comodamente).<br />

Se invece il peso del nostro cane<br />

VIAGGIARE ALL'ESTERO<br />

CON ANIMALI DA COMPAGNIA<br />

CHI INTENDE RECARSI ALL'ESTERO CON IL PROPRIO ANIMALE<br />

DA COMPAGNIA DEVE MUNIRSI DI UN DOCUMENTO SANITARIO CHE VIENE<br />

RILASCIATO DAL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO<br />

DELL' ASL. PER I CANI, I GATTI E I FURETTI, QUESTO DOCUMENTO<br />

È COSTITUITO DA UN VERO E PROPRIO PASSAPORTO. SI OTTIENE<br />

RECANDOSI AL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO DELL'<br />

ASL CON IL PROPRIO ANIMALE E UNA CERTIFICAZIONE VETERINARIA<br />

COMPROVANTE CHE LA VACCINAZIONE ANTIRABBICA È STATA<br />

EFFETTUATA DA PIÙ DI 30 GIORNI E DA NON OLTRE 12 MESI. PER<br />

CONOSCERE LE DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE MOVIMENTAZIONI DEGLI<br />

ANIMALI DA COMPAGNIA, DIVERSI DA CANI, GATTI E FURETTI,<br />

È OPPORTUNO CONTATTARE LA RAPPRESENTANZA DIPLOMATICA IN ITALIA<br />

DEL PAESE IN CUI CI SI INTENDE RECARE, PER INFORMARSI DI EVENTUALI<br />

OBBLIGHI SPECIFICI.<br />

compreso quello del contenitore<br />

supera i 10 kg., l'animale dovrà<br />

viaggiare nella stiva: sarà<br />

imbarcato dallo scalo merci<br />

e viaggerà all'interno di apposite<br />

gabbie messe a disposizione<br />

dalla compagnia aerea.<br />

I cani di media o grande taglia<br />

viaggiano nella stiva<br />

pressurizzata in apposite<br />

gabbie rinforzate.<br />

Alcune compagnie garantiscono<br />

l’assistenza di personale<br />

specializzato, centri<br />

di assistenza e di ristoro<br />

per gli animali duranti gli scali.


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19


20<br />

le origini<br />

La razza border collie<br />

è molto antica, sembra<br />

infatti sia esistita già nel<br />

peridodo dei Romani, si hanno<br />

notizie di cani aventi simili<br />

caratteristiche sin dal 1500 da<br />

un testo scritto dal medico John<br />

Caius: ma viene riconosciuta<br />

ufficialmente solo nel 1982.<br />

Il border collie ha origine come<br />

razza nella zona di confine<br />

tra l’Inghilterra e la Scozia,<br />

da qui il nome “border” che<br />

significa appunto “confine”,<br />

mentre il termine “collie” significa:<br />

“cane da pastore”.<br />

Si possono notare, in alcune<br />

stampe dei secoli scorsi,<br />

Border<br />

Collie<br />

dei cani da pastore molto simili<br />

ai border collie.<br />

Naturalmente la razza appare<br />

meno raffinata e pura<br />

ed alcune caratteristiche<br />

sono meno delineate.<br />

Nel Regno Unito non era una<br />

razza riconosciuta ma questi<br />

animali aventi caratteristiche


molto simili, erano necessari<br />

in un paese che viveva<br />

di pastorizia ed i cani<br />

dovevano essere impiegati<br />

nella cura del gregge e<br />

dovevano essere ubbidienti,<br />

agili, intelligenti e resistenti.<br />

Il Border Collie, viene<br />

considerato cane da pastore da<br />

conduzione e non da difesa.<br />

I cani da pastore da conduzione<br />

limitano il loro operato alla<br />

conduzione del gregge e solo<br />

ad una parziale difesa, tanto da<br />

poter essere mandati da soli al<br />

pascolo,<br />

al seguito del gregge,<br />

senza il controllo del pastore.<br />

Il Border Collie non tocca<br />

mai con morsi le pecore<br />

per dirigerle, ma si limita a farlo<br />

con lo sguardo.<br />

Per questo motivo e per<br />

la sua tempra forte, viene<br />

utilizzato anche nella conduzione<br />

di cavalli, oche ed altri animali.<br />

Carattere,<br />

caratteristiche<br />

e necessità<br />

Il Border Collie è un cane<br />

prettamente da pastore, in lui<br />

infatti la conduzione è innata.<br />

Ha caratteristiche tipiche del<br />

pastore: è territoriale,<br />

dominante, non si sottomette,<br />

e, avendo un’intelligenza molto<br />

acuta, può valutare se il<br />

padrone è degno di lui o no.<br />

Il rapporto con il padrone<br />

si basa solo sul rispetto,<br />

senza il quale il rapporto<br />

cane-padrone sarebbe molto<br />

difficile ed il cane potrebbe<br />

avere atteggiamenti aggressivi<br />

e possessivi, quindi questo<br />

animale non è per tutti.<br />

Con il Border Collie, come con<br />

gli altri cani, non bisogna mai<br />

usare violenza: bisogna arrivare<br />

a dei compromessi ed<br />

inizialmente bisognerà usare<br />

fermezza e non essere<br />

troppo permissivi.<br />

Quando si compra un border<br />

collie è necessario fargli capire<br />

subito il suo ruolo nella<br />

<strong>21</strong>


Lo Standard di razza<br />

• ALTEZZA AL GARRESE: MASCHI 53 CM,<br />

FEMMINE INFERIORE.<br />

• DENTATURA: A FORBICE, 42 DENTI<br />

• STOP MARCATO<br />

• COLORI AMMESSI TUTTI, L’IMPORTANTE CHE IL BIANCO NON<br />

PREDOMINI<br />

• PELO: ESISTONO DUE TIPI DI PELO E DUE TIPI DI BORDER<br />

COLLIE, IL ROUGH E LO SMOOTH, IL ROUGH È DOTATO DI<br />

UN PELO MODERATAMENTE LUNGO E LA CODA È<br />

NETTAMENTE PIÙ VISTOSA. LO SMOTH È IL BORDER<br />

COLLIE A PELO CORTO, DI SOLITO IL PELO È DI CIRCA<br />

2,5 CM, LA CODA È MENO VISTOSA E IL PELO IN<br />

ENTRAMBI I CASI DEVE ESSERE COMPATTO CON UN FITTO<br />

SOTTOPELO<br />

gerarchia della famiglia: inizia con il processo<br />

di “imprinting” e continua fino all’età di 3 mesi<br />

con la mamma e i fratelli<br />

e poi con i padroni e gli altri cani.<br />

Bisogna educarlo a mangiare o dopo di noi,<br />

o in tempi completamente indipendenti;<br />

bisogna creargli degli spazi suoi, una propria<br />

cuccia e se gli si vuole dare una poltrona<br />

o un letto, non deve essere quello dei membri<br />

dominanti, meglio comunque che non siano<br />

particolarmente alti in quanto in natura<br />

i dominanti, i lupi alpha, dormono<br />

più in alto degli altri membri del branco.<br />

Bisogna stabilire i tempi di gioco e decidere<br />

quando iniziare e finire, etc… sarebbe utile fare<br />

un corso di addestramento base<br />

con persone esperte quando il cucciolo<br />

ha circa 4 mesi.<br />

Il border collie è dotato di un’ acuta<br />

intelligenza ed è molto esuberante:<br />

ha bisogno di fare molto moto,<br />

di tenersi occupato mentalmente e quindi<br />

bisognerà adeguarsi e provvedere<br />

a queste sue necessità, onde evitare di fare<br />

insorgere in lui atteggiamenti distruttivi<br />

e difficilmente accettabili.<br />

Non è un animale consigliato agli anziani,<br />

alle persone sedentarie e a chi ha bambini<br />

troppo piccoli, in quanto è un animale che<br />

ha bisogno di stare a contatto diretto<br />

con il padrone facendo lunghe passeggiate<br />

e giochi all’aperto.<br />

Essendo un cane da pastore, l’attività<br />

per lui più idonea sarebbe lo sheepdog<br />

(conduzione delle pecore) ma poiché<br />

ciò non è facilmente attuabile, si possono<br />

proporre attività come l’agility o altre, mirate<br />

a colmare l’esuberanza dell’animale.<br />

Ciò è da tener presente soprattutto se si tiene<br />

il border collie in appartamento, il cane avrà<br />

quindi bisogno di fare lunghe passeggiate<br />

e di stare a contatto con altri cani.


A proposito del rapporto<br />

con gli altri cani, essendo<br />

un cane che lavora in gruppo,<br />

non dovrebbe essere molto<br />

aggressivo con altri esemplari<br />

sia maschi che femmine,<br />

quindi convive tranquillamente<br />

con altre razze, ma il massimo<br />

per lui sarebbe vivere con altri<br />

border per poter interagire<br />

e giocare con loro.<br />

Se si è interessati all’acquisto<br />

di un border collie, sarà<br />

necessario rivolgersi a persone<br />

serie, ad allevamenti che<br />

possano certificare il loro<br />

pedigree.<br />

Alla prima esperienza sarebbe<br />

meglio acquistare una femmina<br />

che è più remissiva e meno<br />

territoriale.<br />

Alimentazione<br />

Il border collie non è un cane<br />

particolarmente delicato<br />

e quindi richiede semplicemente<br />

un’alimentazione equilibrata<br />

al suo stile di vita.<br />

Possono essere utlizzate delle<br />

crocchette specifiche, del tipo<br />

super premium.<br />

Lo Smooth<br />

Border Collie<br />

Lo smooth border collie<br />

-il border collie a pelo corto-<br />

in Italia non è molto diffuso,<br />

mentre è molto richiesto nei<br />

paesi anglosassoni, soprattutto<br />

per utilizzo lavorativo.<br />

Questo cane ha le stesse<br />

caratteristiche di quello a pelo<br />

lungo, unica differenza dunque<br />

è la lunghezza del pelo<br />

e la coda più sottile.<br />

In Italia vengono utilizzati<br />

soprattutto per lavoro e quindi<br />

hanno una selezione ed aspetti<br />

caratteriali più marcati.<br />

ALLEVAMENTO<br />

CONTEA DELLA LUNA D’ARGENTO<br />

di Manuela Furlan<br />

<strong>Via</strong> Dairago 120/3 - Busto Arsizio (VA)<br />

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23


24<br />

LE MALATTIE DEL GATTO<br />

COME PER NOI UOMINI ANCHE PER IL MONDO DEI GATTI ESISTONO NUMEROSE MALATTIE DI CUI I NOSTRI AMATI GATTI POSSONO<br />

ESSERE CONTAGIATI. DESCRIVIAMO QUI DI SEGUITO LE MALATTIE PIÙ FREQUENTI NEL GATTO, INDICANDO I SINTOMI CHE AIUTANO<br />

A FAR CAPIRE QUALE SIA LA MALATTIA. SE NECESSITA L’INTERVENTO DI UN MEDICO VETERINARIO E QUANTO IMPORTANTI SIANO<br />

LE VACCINAZIONI PER PREVENIRE LE MALATTIE.<br />

MALATTIE PIÙ FREQUENTI NEL GATTO, E COSA FARE NELLE EMERGENZE:<br />

LA TOXOPLASMOSI<br />

La toxoplasmosi è una malattia<br />

infettiva, causata dal protozoo<br />

Toxoplasma gondii, parassita<br />

intracellulare obbligato diffuso<br />

tra i mammiferi e gli uccelli.<br />

Il Toxoplasma gondii vive in<br />

genere nel tratto intestinale del<br />

gatto, che si infetta cibandosi di<br />

carne di piccoli roditori. Il gatto<br />

rappresenta l'animale serbatoio<br />

per la riproduzione del protozoo,<br />

in quanto nel suo intestino il<br />

toxoplasma svolge il suo ciclo di<br />

riproduzione sessuata. Le ovocisti<br />

vengono emesse con le feci del<br />

gatto e possono essere ingerite<br />

da un altro animale o<br />

rarissimamente dall'uomo, i quali<br />

rappresentano quindi suoi ospiti<br />

intermedi. Una recente ricerca ha<br />

dimostrato che la coabitazione tra<br />

gatti e uomo non è un fattore di<br />

rischio importante per l'infezione di<br />

Toxoplasma, ma che è molto più<br />

pericoloso cibarsi di carni crude<br />

o poco cotte (specie di agnello),<br />

di insaccati, di verdure lavate male<br />

o di latticini non pastorizzati.<br />

LA GASTROENTERITE INFETTIVA<br />

E' dovuta ad un parvovirus,<br />

estremamente resistente alle alte<br />

temperature, a condizioni<br />

ambientali sfavorevoli,<br />

ai disinfettanti. Nel gatto adulto<br />

l'infezione, grave e molto<br />

contagiosa, è di solito subclinica,<br />

mentre nel cucciolo è presente<br />

un'elevata mortalità. I sintomi più<br />

frequenti sono anoressia,<br />

depressione del sensorio, febbre<br />

elevata, dolorabilità alla palpazione<br />

dell'addome, vomito, diarrea,<br />

disidratazione, aborto.<br />

Il decorso della malattia varia dai<br />

5 ai 7 giorni nella fase acuta,<br />

che, se viene superata, permette<br />

una rapida guarigione.<br />

La diagnosi segue il<br />

riconoscimento dei sintomi tipici<br />

e della marcata leucopenia.<br />

La terapia si basa sull'impiego


di soluzioni reidratanti elettrolitiche<br />

per via endovenosa, di trasfusioni<br />

di sangue, di antibiotici ed<br />

antiemetici.<br />

Note: Importante per la prevenzione<br />

è la vaccinazione dei micetti all'età<br />

di 8-10 settimane, da ripetersi dopo<br />

un mese e quindi annualmente.<br />

L’IMMUNODEFICIENZA FELINA<br />

Il virus responsabile<br />

dell'immunodeficienza felina (FIV)<br />

è un retrovirus che agisce<br />

infettando e quindi distruggendo<br />

popolazioni di linfociti T e, dopo<br />

un periodo di latenza che dura<br />

anni, provoca la comparsa<br />

di una sindrome di<br />

immunodeficienza, che si<br />

caratterizza per la comparsa<br />

di infezioni croniche ricorrenti.<br />

L'infezione, che è fatale, permane<br />

per tutta la vita e progredisce<br />

in modo variabile<br />

(il 20% dei soggetti colpiti muore<br />

entro i due anni dalla diagnosi,<br />

più del 50% invece, nello stesso<br />

periodo rimane asintomatico).<br />

Una volta manifestatesi l'infezione,<br />

la sopravvivenza non supera<br />

l'anno. Il FIV può infettare gatti<br />

d'ogni età, soprattutto i soggetti<br />

dai 5 anni in su, più i maschi<br />

delle femmine. Il FIV è eliminato<br />

con la saliva e trasmesso<br />

attraverso il morso. I sintomi<br />

variano con l'evoluzione della<br />

malattia. Nella fase acuta può<br />

esservi febbre, linfoadenopatia<br />

e neutropenia. La seconda fase<br />

è asintomatica e può durare anni.<br />

La fase cronica terminale si<br />

manifesta con una sindrome<br />

di immunodeficienza con infezioni<br />

ricorrenti, con sintomi che<br />

peggiorano progressivamente in<br />

mesi od anni (deperimento, febbre<br />

ricorrente, gengivite, stomatite<br />

e periodontite, rinite, congiuntivite,<br />

diarrea, anemia, infezioni<br />

batteriche recidivanti ad<br />

andamento cronico). La malattia<br />

non è attualmente curabile ma<br />

i gatti senza sintomo possono<br />

vivere per anni, mentre quelli con<br />

la patologia attualmente possono<br />

avere benefici seguendo una<br />

terapia di supporto (antibiotici,<br />

fluidi, regime alimentare).<br />

Note: Per la prevenzione è<br />

importante evitare il libero<br />

girovagare del gatto e sottoporre<br />

a castrazione i maschi. Il ricorso al<br />

veterinario ed i suoi suggerimenti<br />

sono indispensabili.<br />

LA LEUCEMIA FELINA<br />

E' dovuta ad un retrovirus<br />

e rappresenta la maggiore causa<br />

di mortalità nel gatto domestico.<br />

Si diffonde per contatto diretto<br />

della mucosa oronasale con<br />

la saliva infetta. L'esordio della<br />

leucemia felina (FeLV) è variabile<br />

e può originare tre diverse forme:<br />

1) Stato di infezione. 2) Infezione<br />

persistente. 3) Infezione transitoria.<br />

I sintomi più frequenti sono<br />

l'insorgenza di neoplasie<br />

linfoproliferative a carico<br />

di differenti organi, disordini<br />

mieloproliferativi (caratterizzati<br />

da anoressia, dimagrimento,<br />

anemia progressiva, ittero, epato<br />

e splenomegalia), immunodeficienza<br />

FeLV indotta (possibilità di contrarre<br />

infezioni secondarie, soprattutto<br />

croniche), aumento di volume dei<br />

linfonodi periferici, infertilità<br />

ed aborto. L'infezione da FeLV<br />

è più frequente nei soggetti tra 1<br />

e 6 anni d'eta.<br />

Non esiste una terapia specifica<br />

ma è utile l'uso degli antibiotici,<br />

la somministrazione di fluidi<br />

ed il supporto nutrizionale.<br />

Note: La prevenzione è molto<br />

importante, in particolare la<br />

vaccinazione (il vaccino viene<br />

inoculato all'età di 8-10 settimane di<br />

vita, con una ripetizione dopo 2-4<br />

settimane ed un richiamo annuale).<br />

LA PERITONITE INFETTIVA<br />

E' una malattia sistemica<br />

immunomediata, progressiva e<br />

mortale dovuta ad un coronavirus.<br />

E' diffusa in tutto il mondo non<br />

solo nei gatti domestici ma anche<br />

nei felini selvatici.<br />

Il virus è trasmesso attraverso<br />

le secrezioni (orali e respiratorie),<br />

le feci e a volte le urine, e può<br />

sopravvivere in ambiente esterno<br />

per alcuni giorni. I sintomi della<br />

peritonite infettiva felina (FIP)<br />

comprendono febbre persistente,<br />

ridotto accrescimento nei cuccioli,<br />

anoressia, dimagrimento, vomito<br />

e diarrea, disidratazione e anemia.<br />

Il quadro clinico può variare<br />

secondo la virulenza del ceppo<br />

virale ed il sistema immunitario del<br />

soggetto colpito. Sono conosciute<br />

una forma essudativa ed una<br />

forma secca della malattia.<br />

Non esiste attualmente alcun<br />

trattamento efficace. Si utilizzano<br />

i corticosteroidi (per le<br />

infiammazioni secondarie)<br />

fluidoterapia, trasfusioni di sangue<br />

e regime alimentare dietetico.<br />

25


<strong>26</strong><br />

COSA FARE<br />

IN CASO D'EMERGENZA<br />

Se il vostro gatto manifesta<br />

uno stato di malessere,<br />

è necessario rivolgersi subito<br />

ad un veterinario, soprattutto<br />

se non si riesce a comprendere<br />

la causa della malattia.<br />

Alcuni sintomi che descriviamo<br />

devono essere il motivo principale<br />

a ricorrere immediatamente<br />

al medico.<br />

(REAZIONI ALLERGICHE<br />

CONVULSIONI O COLLASSO - COLPO DI CALORE<br />

FERITE SANGUINANTI - TRAUMI<br />

DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE<br />

DIFFICOLTÀ AD URINARE O EVACUARE<br />

FEBBRE ALTA - SOSPETTO AVVELENAMENTO<br />

VOMITO E DIARREA FREQUENTI E IMPONENTI).<br />

COME SOMMINISTRARE I FARMACI<br />

Somministrare al proprio gatto<br />

una medicina non è cosa facile.<br />

Qualche possibilità si ha<br />

mescolando il farmaco al cibo,<br />

ma con molti gatti diffidenti,<br />

che annusano l'alimento prima<br />

di mangiarlo, anche questo tentativo<br />

può fallire. Il metodo più semplice,<br />

è quello di agire in due persone,<br />

una delle quali immobilizza l'animale,<br />

evitando graffi e morsi, mentre<br />

l'altra pone la pillola sulla lingua,<br />

di lato e il più in profondità<br />

possibile. La bocca va poi tenuta<br />

chiusa per qualche secondo,<br />

accarezzando la gola dell'animale,<br />

in modo che la medicina sia<br />

inghiottita e non sputata.<br />

COME INTERVENIRE IN CASO<br />

DI AVVELENAMENTO DEL GATTO<br />

I gatti sono sicuramente gli animali<br />

domestici maggiormente vittime di<br />

avvelenamenti, sia accidentali<br />

(per la grande curiosità)<br />

che intenzionali (per opera di<br />

mascalzoni che in tal modo tentano<br />

di sbarazzarsi di un animale<br />

fastidioso). Inoltre difficilmente<br />

i gatti rigurgitano sostanze nocive,<br />

come accade per i cani, ed il loro<br />

sistema nervoso è facilmente<br />

colpito dai veleni. Fra i prodotti che<br />

possono causare un avvelenamento,<br />

voluto od occasionale, ricordiamo:<br />

pesticidi, tra i quali gli erbicidi<br />

agricoli, alcuni insetticidi carbamati,<br />

il clorasodio (utilizzato come<br />

topicida), la stricnina, la metaldeide<br />

(un lumachicidi), alcuni anticoagulanti<br />

(anche questi pericolosi ratticidi).<br />

Farmaci, tra i quali quello contro<br />

i parassiti esterni (se applicati in<br />

modo improprio), l'aspirina<br />

(che si usa con successo per il<br />

cane ma è pericolosa per i gatti),<br />

l'acetaminofene. Piante, alcune<br />

delle quali, di normale presenza<br />

sia negli appartamenti che nei<br />

giardini, sono molto velenose per<br />

i gatti, cuccioli soprattutto, che<br />

giocano con le foglie, masticandole<br />

e ingerendole.<br />

Agenti inquinanti e prodotti chimici,<br />

utilizzati per l'uso domestico (come<br />

alcool ed antigelo). In caso<br />

di avvelenamento, soprattutto se è<br />

sopraggiunto lo stato di shock, il<br />

gatto va avvolto in una coperta,<br />

con la testa delicatamente<br />

abbassata, e immediatamente<br />

trasportato dal veterinario, che<br />

provvederà alle cure del caso<br />

(flebo e antidoti).<br />

FRATTURE E FERITE<br />

Le fratture di solito derivano da<br />

investimenti stradali o da salti mal<br />

calcolati. In questi casi è necessario<br />

contattare immediatamente<br />

il veterinario, ed il gatto va spostato<br />

con estrema delicatezza, ponendolo<br />

sopra un panno, con il quale poi va<br />

sollevato delicatamente, per evitare<br />

ulteriori danni ossei, quindi adagiato<br />

nel trasportino o direttamente sui sedili<br />

dell'automobile (se non in grado<br />

di muoversi), per condurlo presso<br />

la clinica veterinaria dove sarà<br />

sottoposto alla riduzione della frattura.<br />

Le ferite, se presentano<br />

un'abbondante emorragia<br />

è necessario fermarla, applicando<br />

un laccio emostatico (o un bendaggio<br />

stretto) sull'arto colpito a monte della<br />

lesione. Ogni cinque minuti il laccio<br />

andrà allentato per permettere il<br />

deflusso di sangue. Il gatto, anche<br />

se ferito, non ama particolarmente<br />

manipolazioni sul suo corpo, per cui<br />

è meglio evitare di tentare di<br />

disinfettare e bendare la ferita ma<br />

conviene rivolgersi al veterinario, che<br />

provvederà alle cure del caso.


TAC<br />

VETERINARIA<br />

LA DIAGNOSTICA PER<br />

IMMAGINI ED<br />

IN PARTICOLARE LE<br />

TECNICHE NON CONVENZIONALI<br />

QUALI LA TC E LA RNM<br />

VENGONO ASSUMENDO ANCHE<br />

IN MEDICINA VETERINARIA<br />

UN RUOLO SEMPRE PIÙ<br />

IMPORTANTE E CON MAGGIORI<br />

CAMPI DI APPLICAZIONE.<br />

CIÒ AVVIENE ANCHE PER<br />

LA MAGGIOR ATTENZIONE SIA<br />

DA PARTE DEL MEDICO<br />

VETERINARIO SIA DEL<br />

PROPRIETARIO AD UN<br />

APPROCCIO DIAGNOSTICO<br />

COMPLETO CHE POSSA<br />

PORTARE AD UN INDIRIZZO<br />

PROGNOSTICO-TERAPEUTICO<br />

PIÙ ADEGUATO.<br />

Foto: Marino Sanvito Color Games<br />

Direttore Sanitario Dott. Battista Galli<br />

Specialista in clinica dei piccoli animali<br />

Dott.ssa Cristiana Alfieri<br />

Dott. Stefano Caruso<br />

Dott. Nicola Cenacchi<br />

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VERIFICANO CON I<br />

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CONTENIMENTO DEI TEMPI<br />

DI ACQUISIZIONE ED UNA<br />

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FLOGISTICHE, DEGENERATIVE<br />

E/O NEOPLASTICHE DI<br />

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CON ALTRE TECNICHE<br />

DI IMAGING (QUALI AD<br />

ESEMPIO IL NEURO<br />

SPLANCNOCRANIO, IL CAVO<br />

PELVICO ED IL RACHIDE),<br />

NONCHÉ DI ESPLORARE,<br />

IN TEMPI CELERI, LE GRANDI<br />

CAVITÀ CORPOREE;<br />

NON ULTIMA LA POSSIBILITÀ<br />

DI ESEGUIRE PRELIEVI<br />

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GUIDATI PER LA CONFERMA<br />

CITO/ISTOLOGICA<br />

DEL SOSPETTO<br />

DIAGNOSTICO.<br />

27


28<br />

Gli Allevamenti<br />

dell'<br />

Elsa Elsa<br />

ALLEVAMENTO<br />

L’Allevamento dell’Elsa si<br />

trova a Biandronno, in<br />

provincia<br />

di Varese, situato sulle rive del<br />

lago in una zona turistica<br />

tra il lago Maggiore, il lago<br />

di Varese ed il lago di Monate.<br />

L’allevamento deve il suo nome<br />

ad uno splendido esemplare<br />

di alano femmina tigrata che<br />

si chiamava appunto ELSA<br />

Indios dell’Armida.<br />

Nel febbraio 1990 è stato<br />

riconosciuto l’affisso “DELL’ELSA”<br />

e vengono allevati<br />

principalmente alani fulvi e<br />

tigrati, ma anche<br />

neri e arlecchini.<br />

Da questo allevamento sono<br />

usciti parecchi campioni che<br />

hanno calcato i rings di tutta<br />

Europa, arricchendo il loro<br />

palmares e facendosi conoscere<br />

da tutti gli appassionati come<br />

la “famosa” CARLOTTA” con i<br />

suoi 18 titoli a livello<br />

internazionale, suo figlio OTTAVIO,<br />

MARLENE con molti titoli tra cui<br />

quello di CH.Europea, poi<br />

HELENA CH:Mondiale e i suoi<br />

nipoti MIGUEL GARCIA e MAGIA<br />

anch’essi CH.MONDIALI GIOVANI.<br />

Dalla prima cucciolata sono<br />

usciti 174 CAMPIONI sui ring di<br />

tutto il mondo: l’impegno degli<br />

allevatori per una corretta<br />

selezione<br />

di questa razza è intenso<br />

e senza risparmio di sacrifici.<br />

Gli alani vivono a stretto<br />

contatto con gli allevatori in<br />

casa e per questo motivo il<br />

numero dei soggetti presenti è<br />

sempre stato limitato. I cuccioli<br />

vengono consegnati a 70 giorni<br />

vaccinati, sverminati, con il<br />

microchip<br />

e con il deposito del DNA:<br />

il numero di cuccioli in un anno<br />

è di 15 – 20 in modo tale che<br />

tutti possano essere seguiti nel<br />

migliore dei modi e con tutta<br />

l’attenzione necessaria.<br />

Gli allevatori sono sempre<br />

a disposizione per qualsiasi<br />

<strong>informa</strong>zione, sia telefonicamente<br />

sia tramite appuntamento.<br />

BREVI CENNI STORICI<br />

I diretti antenati dell’attuale<br />

Alano Tedesco sono l’antico<br />

“Bullenbeiser” e i grandi maschi<br />

impiegati nella caccia da<br />

seguita e in particolare al<br />

cinghiale, cani di struttura e<br />

conformazione intermedia tra un<br />

possente mastino di tipo inglese<br />

(Mastiff)<br />

e un levriero agile e leggero.<br />

Sotto la denominazione di<br />

Dogge si intendeva un grande<br />

cane potente che non doveva<br />

obbligatoriamente appartenere<br />

ad una determinata razza.<br />

In seguito le denominazioni<br />

Ulmer Dogge (Molosso di Ulm),<br />

Englische Dogge<br />

(MolossoInglese), Danische<br />

Dogge (Molosso Danese),<br />

Hatzrude (Grande Maschio per<br />

dell'<br />

Elsa<br />

ALLEVAMENTO<br />

ElsaElsa<br />

la caccia da seguita),<br />

Saupacher (Acchiappascrofe o<br />

Cane da cinghiale) e Grosse<br />

Dogge (Grande Molosso) hanno<br />

designato differenti tipi di cani<br />

che si distinguevano per il<br />

colore del mantello e per la<br />

mole.<br />

Nel 1878, a Berlino, un comitato<br />

composto da sette allevatori<br />

e Giudici esperti, sotto la<br />

presidenza del Dottor Bodinus,<br />

prese la decisione di<br />

raggruppare tutte le suddette<br />

varietà sotto il nome di<br />

Deutsche Dogge (Alano<br />

Tedesco). In questo modo fu<br />

posta la prima pietra per<br />

l’allevamento di una razza di<br />

origine tedesca. Nel 1880, in<br />

occasione di un’esposizione a<br />

Berlino, fu redatto il primo<br />

Standard dell’Alano Tedesco.<br />

A partire dal 1888, la razza<br />

fu affidata al “Deutscer Dogger<br />

Club 1888 e V;” che, nel corso<br />

degli anni, ha modificato<br />

lo Standard in più riprese.<br />

Forma e contenuto attuale<br />

corrispondono al modello<br />

proposto dalla F.C.I.<br />

LO STANDARD<br />

Lo Standard qui di seguito<br />

riportato (pag. 29) è ufficialmente


NEL SUO ASPETTO GENERALE L’ALANO TEDESCO UNISCE<br />

FIEREZZA, FORZA ED ELEGANZA IN UN INSIEME PIENO<br />

DI NOBILTÀ. E’ GRANDE, POTENTE E DI COSTRUZIONE<br />

ARMONIOSA. L’ALANO, GRAZIE ALLA MOLE UNITA ALLA<br />

DISTINZIONE, ALL’ARMONIA DELL’ASPETTO, ALLA<br />

PROPORZIONE DELLE FORME, DÀ A COLUI CHE LO<br />

CONTEMPLA L’IMPRESSIONE DI TROVARSI DI FRONTE AD<br />

UNA STATUA PIENA DI NOBILTÀ.<br />

PROPORZIONI FONDAMENTALI:<br />

IL TRONCO, SPECIALMENTE QUELLO DEI MASCHI, SI<br />

INSCRIVE NEL QUADRATO. LA LUNGHEZZA DEL TRONCO,<br />

MISURATO DALLA PUNTA DELLA SPALLA ALLA PUNTA<br />

DELL’ISCHIO, NON DEVE SUPERARE NEI MASCHI IL 5%<br />

DELL’ALTEZZA AL GARRESE E NELLE FEMMINE IL 10%.<br />

L’ALTEZZA MINIMA AL GARRESE È 80 CM PER I MASCHI<br />

E 72 CM PER LE FEMMINE.<br />

TESTA:<br />

ARMONIOSAMENTE PROPORZIONATA NELL’INSIEME, LUNGA,<br />

STRETTA, CON PROFILI NETTI, MOLTO ESPRESSIVA,<br />

FINEMENTE CESELLATA (SOPRATTUTTO NELLA REGIONE<br />

SOTT’ORBITALE); LE ARCATE SOPRACILIARI SONO BEN<br />

SVILUPPATE SENZA, TUTTAVIA, ESSERE SALIENTI. LA<br />

DISTANZA DALL’ESTREMITÀ DEL TARTUFO ALLO STOP<br />

DEVE CORRISPONDERE QUANTO PIÙ POSSIBILE ALLA<br />

DISTANZA TRA LO STOP E LA CRESTA OCCIPITALE,<br />

QUEST’ULTIMA È POCO PRONUNCIATA. LE LINEE SUPERIORI<br />

DEL CRANIO E DEL MUSO DEVONO ESSERE PARALLELE.<br />

DI FRONTE LA TESTA DEVE APPARIRE STRETTA, IL MUSO<br />

DEVE ESSERE PIÙ LARGO POSSIBILE E I MUSCOLI DELLE<br />

GUANCE (MASSETERI) SOLO LEGGERMENTE ACCENNATI,<br />

MAI MARCATAMENTE IN RILIEVO.<br />

STOP: NETTAMENTE PRONUNCIATO<br />

TARTUFO:<br />

BEN SVILUPPATO, PIÙ LARGO CHE TONDEGGIANTE, CON<br />

NARICI BEN APERTE. DEVE ESSERE NERO, CON<br />

L’ECCEZIONE DEGLI ALANI ARLECCHINI, PER I QUALI IL<br />

TARTUFO NERO È RICERCATO, MA È AMMESSO<br />

IL TARTUFO PARZIALMENTE PIGMENTATO (LADRE) O DI<br />

COLOR CARNACINO.<br />

MUSO:<br />

PROFONDO E PIÙ RETTANGOLARE POSSIBILE.<br />

COMMESSURA LABIALE BEN VISIBILE. LABBRA PIGMENTATE<br />

DI NERO. NEGLI ARLECCHINI SONO AMMESSE LE LABBRA<br />

PARZIALMENTE O COMPLETAMENTE DEPIGMENTATE.<br />

MASCELLE E DENTI:<br />

MASCELLE BEN SVILUPPATE, LARGHE. DENTATURA<br />

ROBUSTA, SANA E COMPLETA CON CHIUSURA A FORBICE<br />

(42 DENTI SECONDO LA FORMULA DENTARIA).<br />

OCCHI:<br />

DI MEDIA GRANDEZZA CON ESPRESSIONE VIVA,<br />

INTELLIGENTE E AMICHEVOLE, PIÙ SCURI POSSIBILE, DI<br />

FORMA OVALE CON PALPEBRE BEN ADERENTI. NEGLI ALANI<br />

BLU SONO AMMESSI GLI OCCHI UN PO’ PIÙ CHIARI. NEGLI<br />

ALANI ARLECCHINI SONO AMMESSI GLI OCCHI CHIARI,<br />

GAZZUOLI O DI COLORE DIVERSO TRA LORO.<br />

ORECCHIE:<br />

NATURALMENTE RICADENTI, ATTACCATE ALTE, DI MEDIA<br />

GRANDEZZA, CON MARGINE ANTERIORE ADERENTE ALLA<br />

GUANCIA.<br />

CARATTERISTICHE<br />

FISICHE<br />

COLLO:<br />

LUNGO, ASCIUTTO, MUSCOLOSO. BEN SVILUPPATO ALLA<br />

BASE, SI ASSOTTIGLIA LEGGERMENTE VERSO LA TESTA, IL<br />

SUO PROFILO È BEN ARCUATO NELLA REGIONE DELLA<br />

NUCA. PORTATO ALTO, LEGGERMENTE INCLINATO IN AVANTI.<br />

GARRESE:<br />

È IL PUNTO PIÙ ELEVATO DEL POTENTE TRONCO.<br />

E’ COSTITUITO DAL MARGINE SUPERIORE DELLE SCAPOLE<br />

CHE SUPERANO LE APOFISI SPINOSE DELLE VERTEBRE.<br />

LINEA SUPERIORE:<br />

DORSO CORTO E BEN TESO, QUASI RETTILINEO,<br />

LEGGERMENTE INCLINATO VERSO IL POSTERIORE.<br />

RENE:<br />

LEGGERMENTE ARROTONDATO, LARGO E CON<br />

MUSCOLATURA FORTE.<br />

GROPPA:<br />

LARGA, BEN MUSCOLATA, LEGGERMENTE INCLINATA DAL<br />

SACRO ALLA RADICE DELLA CODA, SI FONDE SENZA<br />

INTERRUZIONI NELL’ATTACCATURA DELLA CODA.<br />

TORACE:<br />

DISCESO FINO A LIVELLO DEI GOMITI. COSTE BEN<br />

CERCHIATE INCLINATE VERSO IL POSTERIORE. GABBIA<br />

TORACICA DI BUONA LARGHEZZA, CON PETTO<br />

PRONUNCIATO.<br />

LINEA INFERIORE:<br />

VENTRE BEN RETRATTO, A FORMARE UNA CURVA<br />

AGGRAZIATA CHE SI PROLUNGA NELLA LINEA INFERIORE<br />

DEL TORACE.<br />

CODA:<br />

RAGGIUNGE IL GARRETTO. ATTACCATA ALTA E LARGA, SI<br />

ASSOTTIGLIA PROGRESSIVAMENTE VERSO L’ESTREMITÀ. IN<br />

RIPOSO PENDE IN POSIZIONE NATURALMENTE DISTESA, IN<br />

MOVIMENTO O QUANDO IL CANE È ECCITATO, SI INCURVA<br />

LEGGERMENTE A SCIABOLA, MA SENZA SORPASSARE<br />

SENSIBILMENTE LA LINEA DEL DORSO. LA CODA CON PELI<br />

LUNGHI SULLA FACCIA INFERIORE NON È DESIDERATA.<br />

SPALLA:<br />

DOTATA DI MUSCOLATURA POTENTE. SCAPOLA LUNGA E<br />

OBLIQUA, A FORMARE COL BRACCIO UN ANGOLO<br />

COMPRESO TRA I 100 E 110 GRADI.<br />

BRACCIO:<br />

ROBUSTO E MUSCOLOSO, BEN ADERENTE AL TORACE,<br />

DEVE ESSERE UN PÒ PIÙ LUNGO DELLA SCAPOLA.<br />

GOMITO:<br />

NON DEVE ESSERE RIVOLTO NÉ ALL’INTERNO NÉ<br />

ALL’ESTERNO.<br />

AVAMBRACCIO:<br />

ROBUSTO, MUSCOLOSO, PERFETTAMENTE IN APPIOMBO<br />

SIA DI FRONTE CHE DI PROFILO.<br />

CARPO:<br />

ROBUSTO, SOLIDO, SI CONTINUA ARMONIOSAMENTE CON<br />

L’AVAMBRACCIO<br />

METACARPO:<br />

ROBUSTO, IN APPIOMBO VISTO DI FRONTE, SOLO<br />

LEGGERMENTE INCLINATO IN AVANTI VISTO DI PROFILO.<br />

PIEDI ANTERIORI:<br />

ROTONDI, CON DITA FORTEMENTE ARCUATE E BEN CHIUSE<br />

(PIEDE DI GATTO). UNGHIE CORTE RESISTENTI, PIÙ SCURE<br />

POSSIBILE.<br />

POSTERIORI:<br />

L’INTERA L’OSSATURA DEL POSTERIORE È RICOPERTA DA<br />

MUSCOLI POTENTI CHE RENDONO LA GROPPA,<br />

LE ANCHE E LE COSCE LARGHE E ARROTONDATE. VISTI<br />

DA DIETRO, I POSTERIORI, ROBUSTI E DOTATI DI BUONE<br />

ANGOLAZIONI, SONO PARALLELI AGLI ANTERIORI.<br />

COSCIA: LUNGA, LARGA, MOLTO MUSCOLOSA.<br />

GRASSELLA (GINOCCHIO):<br />

SOLIDA, POSTA ALL’INCIRCA SULLA VERTICALE DELL’ANCA.<br />

GAMBA:<br />

LUNGA, PIÙ O MENO DELLA STESSA LUNGHEZZA DELLA<br />

COSCIA, BEN MUSCOLATA.<br />

GARRETTO:<br />

SOLIDO, ROBUSTO, NÉ RIVOLTO ALL’ESTERNO NÉ<br />

ALL’INTERNO.<br />

METATARSO:<br />

CORTO, SOLIDO, PRESSOCHÉ PERPENDICOLARE AL<br />

SUOLO.<br />

PIEDI POSTERIORI:<br />

ROTONDO, CON DITA DECISAMENTE ARCUATE E BEN<br />

CHIUSE (PIEDE DI GATTO).<br />

UNGHIE: CORTE, RESISTENTI, PIÙ SCURE POSSIBILE<br />

PELLE:<br />

BEN ADERENTE E BEN TESA. NEI SOGGETTI UNICOLORI<br />

BEN PIGMENTATA; NEI SOGGETTI ARLECCHINI LA<br />

RIPARTIZIONE DEL PIGMENTO CORRISPONDE<br />

ESSENZIALMENTE ALLA RIPARTIZIONE DELLE MACCHIE.<br />

PELO:<br />

CORTISSIMO E FITTO, LISCIO, LUCENTE E BEN ADERENTE<br />

AL CORPO.<br />

COLORE:<br />

L’ALANO È ALLEVATO IN TRE VARIETÀ DI COLORI DISTINTI:<br />

FULVO E TIGRATO, ARLECCHINO E NERO, BLU.<br />

FULVO: MANTELLO DAL GIALLO-ORO CHIARO AL GIALLO-<br />

ORO INTENSO. E’ RICERCATA LA MASCHERA NERA.<br />

PICCOLE MACCHIE AL PETTO E AI PIEDI SONO<br />

INDESIDERATE.<br />

TIGRATO: COLORE DEL FONDO DAL GIALLO-ORO CHIARO<br />

AL GIALLO-ORO INTENSO CON STRIATURE NERE PIÙ<br />

REGOLARI POSSIBILE E NETTAMENTE DISEGNATE, CHE<br />

SEGUONO LA DIREZIONE DELLE COSTOLE; È RICERCATA LA<br />

MASCHERA NERA. PICCOLE MACCHIE AL PETTO E AI PIEDI<br />

SONO INDESIDERATE.<br />

ARLECCHINO BIANCO E NERO (DETTO UN TEMPO<br />

TIGERDOGGEN): FONDO DEL MANTELLO BIANCO PURO,<br />

QUANTO PIÙ POSSIBILE PRIVO DI MOSCHETTATURE, CON<br />

MACCHIE NERO LACCA DAL CONTORNO STRAPPATO DI<br />

DIMENSIONI VARIE E BEN RIPARTITE SU TUTTA LA<br />

SUPERFICIE DEL CORPO. MACCHIE PARZIALMENTE GRIGIE<br />

O BRUNE SONO INDESIDERATE.<br />

NERO: NERO LACCA, SONO AMMESSE MACCHIE BIANCHE.<br />

FANNO PARTE DI QUESTA VARIETÀ GLI ALANI MANTEL<br />

TIGER, NEI QUALI IL NERO COPRE IL TRONCO COME UN<br />

MANTELLO, MENTRE IL MUSO, IL COLLO, IL PETTO, IL<br />

VENTRE E L’ESTREMITÀ DELLA CODA POSSONO ESSERE<br />

BIANCHI, COSÌ COME GLI ALANI PLATTEN NEI QUALI IL<br />

MANTELLO È BIANCO CON GRANDI MACCHIE NERE.<br />

BLU: BLU ACCIAIO PURO, SONO AMMESSE MACCHIE<br />

BIANCHE AL PETTO E AI PIEDI<br />

29


30<br />

QUESTI I RISULTATI DAL 1987 CON UNA MEDIA<br />

DI 10/20 CUCCIOLI NATI ALL’ANNO:<br />

174 CAMPIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI<br />

1 CH. MONDIALE 2001<br />

2 CH. EUROPASIEGER<br />

2 CH. MONDIALI GIOVANI<br />

3 CH. BUNDESIEGER<br />

3 CH. EUROPEI<br />

3 CH. JUGENBUNDESIEGER<br />

2 CH. EUROPEI GIOVANI<br />

3 CH. INTERCLUB SIA<br />

8 CH. INTERNAZIONALI<br />

3 CH. INTERCLUB GIOVANI<br />

38 CH. ITALIANI<br />

4 CH. CLUB TEDESCO<br />

12 CH. SOCIALI<br />

5 CH. CLUB TEDESCO GIOVANI<br />

4 CH. RIPRODUTTORI<br />

7 GIOVANE PROMESSA SIA<br />

1 CH. PORTOGHESE<br />

7 GIOVANE PROMESSA ENCI<br />

4 CH. SVIZZERO<br />

2 CH. DI S. MARINO<br />

5 CH. CLUB SVIZZERO<br />

4 CH. GIOVANI DI S. MARINO<br />

6 CH. GIOVANI CLUB SVIZZERO<br />

3 CH. JUGEN BUNDESIEGER AUSTRIACO<br />

4 CH. GIOVANI LUSSEMBURGO<br />

3 CH. BUNDESIEGER AUSTRIA CO<br />

4 CH. LUSSEMBURGO<br />

2 CH. GIOVANI CLUB FRANCESE<br />

12 CH. DELL'ANNO<br />

3 CH. GIOVANI SOCIALI<br />

7 CH. EU.DDC<br />

1 CH. CLUB SPAGNOLO<br />

6 CH. JUGENDSIEGER EU.DDC<br />

1 CH. CEDDA


in vigore dal marzo 2001.<br />

Rispetto al precedente<br />

le differenze sono minime, fatta<br />

eccezione per due particolari<br />

di notevole rilevanza. Al punto<br />

ORECCHIE, il nuovo Standard<br />

descrive l’ideale e i difetti di<br />

“orecchie naturalmente ricadenti”<br />

e non esiste più alcun cenno<br />

alle orecchie tagliate. E’<br />

evidente dunque che l’alano del<br />

nuovo millennio, per<br />

corrispondere allo Standard, non<br />

potrà più essere sottoposto a<br />

conchectomia.<br />

Sarà premura del Club<br />

comunicare attraverso ogni<br />

mezzo possibile il termine che<br />

stabilirà, in accordo con l’Ente<br />

Nazionale della Cinofilia Italiana,<br />

che gli Alani nati dopo quella<br />

data non potranno più essere<br />

esposti se conchectomizzati.<br />

Per quanto riguarda il COLORE<br />

DEL MANTELLO, fa la sua<br />

ricomparsa il colore Platten,<br />

cioè gli alani bianchi con larghe<br />

pezzature nere che vengono<br />

giudicati con i Neri e i Mantel<br />

Tiger. Di ciò ci rallegriamo,<br />

perché era per tutti inspiegabile<br />

che il precedente Standard<br />

avesse “dimenticato” un colore<br />

di mantello poco diffuso, ma del<br />

tutto regolare e da sempre<br />

riconosciuto F.C.I.<br />

COMPORTAMENTO E CARATTERE<br />

L’Alano è dotato di una bontà<br />

istintiva, affettuoso e attaccato<br />

ai suoi padroni, specialmente ai<br />

bambini, riservato con gli<br />

estranei. Si deve ricercare un<br />

cane da accompagnamento<br />

adatto alla vita in famiglia,<br />

senza paure e sicuro di sé,<br />

ricettivo all’apprendimento, privo<br />

di aggressività e dotato di<br />

soglia di reazione elevata.<br />

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31


32<br />

OMEOPATIA:<br />

una cura dolce per i nostri amici a quattro zampe.<br />

L’omeopatia, dal greco “omoios”<br />

(simile) e “pathos” (sofferenza),<br />

è secondo recenti indagini<br />

statistiche la medicina tra<br />

le cosiddette “non convenzionali”,<br />

più utilizzata dai cittadini italiani<br />

che sempre più spesso, quando<br />

sono anche proprietari di animali,<br />

la richiedono per i loro beniamini.<br />

L’approccio del medico-paziente<br />

è significativamente diverso da<br />

quello comunemente adottato<br />

dalla medicina tradizionale,<br />

e al medico veterinario omeopata<br />

è richiesto, oltre all’utilizzo<br />

di tutti gli strumenti diagnostici<br />

e terapeutici della moderna<br />

medicina, anche la frequenza di<br />

appropriate scuole di formazione<br />

e di continui aggiornamenti.<br />

C.F. Samuel Hahnemann, medico,<br />

fisico e chimico padre<br />

dell’omeopatia, nel 1810 pubblicò<br />

la prima edizione dell’Organon<br />

(testo fondamentale per lo studio<br />

di questa medicina) in cui<br />

riportava le prime conclusioni<br />

di circa vent’anni di studio.<br />

Leggendo gli effetti di Chincona<br />

Officinalis (Chinino), utilizzata per<br />

la cura della malaria, Hahnemann<br />

decise di assumerne piccole dosi<br />

successive e, con sua grande<br />

sorpresa, vide manifestarsi<br />

un quadro di intossicazione<br />

i cui sintomi erano sovrapponibili<br />

a quelli della malaria stessa.<br />

Il Chinino, terapia di elezione<br />

della malaria, era cioè in grado<br />

di provocare in un organismo<br />

sano la stessa sintomatologia.<br />

Hahnemann intuì il principio<br />

fondamentale dell’omeopatia:<br />

similia similibus curentur, esiste<br />

cioè un parallelismo d’azione<br />

fra il potere tossicologico di<br />

una sostanza e il suo potere<br />

terapeutico.<br />

Tale principio era conosciuto<br />

fin dai tempi di Ippocrate il quale<br />

aveva notato, per esempio,<br />

che episodi di vomito ricorrente<br />

potevano essere curati con basse<br />

dosi di sostanze ad attività<br />

emetica (Helleboros Niger).<br />

Ipecacuanha è una pianta il cui<br />

succo ingerito provoca vomito,<br />

secondo la legge della similitudine<br />

Ipeca, rimedio omeopatico,<br />

combatte i disturbi digestivi.<br />

Un altro esempio: bere troppo<br />

caffè durante la giornata spesso<br />

provoca insonnia, animo agitato<br />

da molti pensieri che impediscono<br />

il riposo. Coffea, rimedio a base<br />

di caffè, cura l’insonnia con<br />

queste caratteristiche.<br />

a cura della DR.SSA PATRIZIA ARRIGHI<br />

L’applicazione della “legge della<br />

similitudine” consiste in pratica<br />

nell’osservare attentamente<br />

i sintomi del malato e<br />

nell’individuare la sostanza che<br />

sperimentalmente ha provocato<br />

gli stessi sintomi nell’individuo<br />

sano. Hahnemann aggiunse a<br />

questo principio due elementi<br />

fondamentali: le dosi infinitesimali<br />

e la dinamizzazione dei rimedi.<br />

Tutti i rimedi che vengono utilizzati<br />

in omeopatia sono stati<br />

preventivamente studiati<br />

raccogliendo i sintomi che


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emergono nel corso della loro<br />

sperimentazione sull’uomo sano,<br />

integrati dalle conoscenze<br />

tossicologiche già disponibili,<br />

e i risultati sono riportati nelle<br />

Materie Mediche che possiamo<br />

considerare come un prontuario<br />

farmaceutico.<br />

In omeopatia il presupposto<br />

metodologico è che ogni individuo<br />

abbia un’energia definita Forza<br />

Vitale, la quale garantisce che<br />

allo stato di salute corrisponda<br />

uno stato di equilibrio armonioso<br />

e la malattia non è altro che<br />

un’alterazione dinamica di<br />

questo equilibrio.<br />

L’omeopatia si sforza di stimolare<br />

i processi e i meccanismi di<br />

difesa dell’organismo<br />

per prevenire e curare<br />

queste alterazioni.<br />

Per questo il trattamento deve<br />

essere scelto a partire da<br />

una visione globale dell’individuo<br />

malato e non di una sola regione<br />

del corpo o di un solo organo.<br />

Le funzioni organiche non sono<br />

tra loro indipendenti e nessun<br />

organo o apparato si ammala per<br />

conto suo, in maniera autonoma.<br />

Questo è un concetto basilare per<br />

gli omeopati, il trattamento<br />

omeopatico è individualizzato cioè<br />

caratteristico per ciascun individuo.<br />

La visita medica indaga non solo<br />

i sintomi presentati dal paziente<br />

ma anche sulle circostanze<br />

ambientali, fisiche e psicologiche<br />

che possono aver influenzato<br />

la comparsa della malattia<br />

e sulle “modalità” con cui il<br />

paziente risponde ai sintomi<br />

della malattia stessa, perché<br />

i sintomi devono sempre essere<br />

interpretati come un tentativo<br />

dell’organismo di riparare da solo<br />

l’insulto subito.<br />

Il rimedio, ben scelto<br />

e somministrato, produce<br />

uno stimolo di autoguarigione<br />

al contrario del meccanismo<br />

inibitorio, anti-biotico, antiinfiammatorio,<br />

anti-piretico, tipico<br />

del farmaco allopatico.<br />

La medicina omeopatica con<br />

i suoi rimedi a dosi infinitesimali<br />

e senza effetti collaterali può<br />

essere quindi una fonte<br />

di vantaggio non solo per i nostri<br />

beniamini ma anche per l’uomo,<br />

nel caso venga come sempre più<br />

spesso accade utilizzata per<br />

gli animali da reddito,<br />

e per l’ambiente inteso come<br />

ecosistema.<br />

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34<br />

l ’ALIMENTAZIONE<br />

Come ben sappiamo i gatti<br />

sono carnivori quindi<br />

devono nutrirsi essenzialmente di<br />

carne, che contiene TAURINA<br />

un aminoacido essenziale<br />

per la salute dei felini.<br />

Vitamine e acidi grassi,<br />

elementi che devono essere<br />

assunti attraverso gli alimenti che<br />

li contengono cioè i tessuti animali.<br />

Abbiamo due tipi di alimenti :<br />

secchi ed umidi.<br />

GLI ALIMENTI SECCHI –<br />

crocchette, anellini, cuoricini<br />

sono realizzati con cereali<br />

(mais, frumento, orzo, riso),<br />

farine di carne e di pesce, soia,<br />

lieviti e grassi animali.<br />

GLI ALIMENTI UMIDI –<br />

bocconcini, patè, spezzatino<br />

hanno un’umidità pari<br />

al 70–85% e sono parte<br />

consistente dell’alimentazione<br />

del gatto.<br />

del GATTO<br />

Questo tipo di alimento offre<br />

una serie di vantaggi:<br />

garantisce il fabbisogno<br />

nutrizionale del gatto, si<br />

conserva facilmente, è pronto<br />

all’uso ed eventualmente<br />

dosabile.<br />

Il gatto, per sua natura,<br />

preferisce consumare tanti<br />

piccoli pasti (fino a 16), ma per<br />

comodità normalmente il cibo<br />

viene somministrato la mattina<br />

e, mentre il cibo secco potrà<br />

essere lasciato a disposizione<br />

per l’intera giornata, il cibo<br />

umido dovrà essere fornito in<br />

piccole quantità per evitare che<br />

possa deteriorarsi.<br />

Il cioccolato fa male al gatto<br />

e le bucce degli agrumi non gli<br />

sono gradite, ma possono<br />

essere utilizzate per evitare<br />

danni ai mobili.<br />

Il gatto beve circa 10 volte<br />

al giorno preferisce sorseggiare<br />

acqua da recipienti di vetro<br />

o porcellana piuttosto che da<br />

quelli in plastica.


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36<br />

Il gatto TUTTI<br />

������������� �������������<br />

����<br />

e<br />

����<br />

I GATTI DI QUESTA<br />

TERRA NECESSITANO DI<br />

SPAZZOLATURE.<br />

SI LECCANO QUOTIDIANAMENTE IL MANTELLO RIMUOVENDO IL<br />

PELO MORTO CON LA SUPERFICIE RUVIDA DELLA LINGUA; IL PELO<br />

INGERITO PUÒ ACCUMULARSI NELLO STOMACO, SOTTO FORMA DI<br />

PALLINA, COMPROMETTENDO L'APPETITO E LA SALUTE DEL GATTO.<br />

BENCHÈ QUESTO ACCADA SOLITAMENTE NEL PERIODO DELLA MUTA,<br />

È SEMPRE UTILE UNA SPAZZOLATURA REGOLARE, NON SOLO PER<br />

ELIMINARE IL PELO IN ECCESSO, MA ANCHE PER SCOVARE EVENTUALI PARASSITI QUALI PULCI, ZECCHE<br />

E PIDOCCHI CHE POSSONO CAUSARE AL GATTO UN FORTE PRURITO. SI SPIEGA NEGLI ARTICOLI CHE<br />

SEGUONO, CHE UNA BUONA SPAZZOLA RIMUOVE FACILMENTE IL PELO MORTO NEI GATTI A PELO LUNGO;<br />

VA USATA CON MOLTA PRUDENZA PER EVITARE DI DANNEGGIARE LA PELLICCIA. SPAZZOLE CON SETOLE<br />

DURE SONO INDICATE PER LA CURA DEI GATTI A PELO CORTO.<br />

SPAZZOLATURA DEL PELO LUNGO<br />

I gatti a pelo lungo necessitano di essere spazzolati tutti i giorni<br />

per prevenire la formazione di nodi. Servono un pettine a denti fitti<br />

e uno a denti larghi, una spazzola con setole lunghe od una<br />

metallica. Utili sono anche i prodotti spray per sciogliere gli eventuali<br />

nodi presenti sul pelo.<br />

APPLICAZIONE DEL TALCO<br />

Applicate sul pelo, accuratamente, un talco non tossico per bambini<br />

o una polvere sgrassante. Strofinate bene la polvere sul mantello,<br />

assicurandovi di spargerla su tutto il corpo e sulla testa.<br />

RIMOZIONE DEL TALCO<br />

Spazzolate il mantello che dovrà essere gonfio.<br />

SPAZZOLATURA DELLA FACCIA<br />

Con uno spazzolino da denti spazzolate o pettinate il pelo del muso<br />

facendo attenzione a non avvicinarvi agli occhi.<br />

BAGNO DI CRUSCA<br />

Per i gatti a pelo corto, un bagno di crusca è molto efficace<br />

per rimuovere l'eccesso di grasso e lo sporco della pelliccia senza<br />

ricorrere all'acqua e allo shampoo non graditi ai gatti. Per prima cosa<br />

bisogna scaldare 1/2 - 1 kg di crusca (reperibile nei negozi<br />

di animali) nel forno a 150°C per circa 20 minuti. Fatto ciò prima<br />

di iniziare procuratevi una serie di pettini e spazzole, un vecchio<br />

panno e un guanto da pulizia.<br />

FRIZIONARE CON LA CRUSCA<br />

Massaggiate la pelliccia facendo attenzione agli occhi e al naso.<br />

Alcuni proprietari avvolgono il gatto in un panno prima di asportare<br />

la crusca.<br />

ASPORTARE LA CRUSCA<br />

Eliminate la crusca spazzolando con cura il gatto. Questo metodo<br />

non è adatto per gli esemplari a pelo lungo poiché la crusca rimasta<br />

nel pelo può causare arruffamento del mantello.


TOELETTATURA DEI GATTI A PELO CORTO<br />

I gatti a pelo corto devono essere pettinati e spazzolati seguendo<br />

il verso del pelo, cioè dalla testa verso la coda. Usate un pettine<br />

a denti stretti per lisciare la pelliccia ed eliminare eventuali pulc<br />

i. Per questi gatti sono necessari due pettini di acciaio inox (uno a<br />

denti fitti e l'altro più largo, per il pelo morto), una spazzola a setole<br />

inclinate o un guanto da toeletta (nel quale si inserisce la mano<br />

all'interno e lo si passa sul mantello dell'animale). Queste stesse<br />

indicazioni vanno applicate anche per i gatti a pelo ricco.<br />

PULIZIA DEL MUSO<br />

Con un tampone di ovatta e una soluzione leggermente salata,<br />

pulite con delicatezza attorno a naso, occhi e orecchie.<br />

TAGLIO DELLE UNGHIE<br />

Se avete dubbi chiedete al veterinario come fare senza ferire<br />

il gatto. Usate la tronchesina veterinaria che è fatta apposta per<br />

non rompere le unghie<br />

USO DELLA SPAZZOLA DI GOMMA<br />

E’ utile per i gatti a pelo corto, ma deve essere usata con<br />

delicatezza per non levare troppo sottopelo.<br />

E' particolarmente adatta per i Rex.<br />

LUCIDATURA DEL MANTELLO<br />

Per un tocco finale della pulizia lucidate il mantello con l'apposito<br />

guanto in camoscio da un lato e in velluto dall'altro o con una pezza<br />

di seta.<br />

37


38<br />

QUALE CANE TOSARE?<br />

In alcune razze come il Barbone,<br />

il Bichon a poil frisè o nei Meticci<br />

con il pelo simile (riccio) è<br />

obbligatorio periodicamente<br />

tagliare il pelo, che in questi cani<br />

ha crescita continua.<br />

Inoltre la presenza di feltri,<br />

nodi o matasse di pelo infeltrito,<br />

che secondo il parere<br />

del toelettatore non sono<br />

recuperabili anche per questioni<br />

igienico sanitarie, sono da<br />

eliminare per il fastidio che danno<br />

all’animale e per permettere una<br />

crescita corretta del nuovo pelo.<br />

Si deve procedere ad una<br />

tosatura tagliando il pelo alla<br />

base dei feltri: ricordatevi che in<br />

questa ipotesi, in futuro, si dovrà<br />

portare più frequentemente il cane<br />

in toeletta per prevenire la<br />

formazione di pelo infeltrito.<br />

Molte volte sotto ai feltri si<br />

formano dermatiti, che ricoperte<br />

dal pelo passano inosservate al<br />

proprietario, in questi casi il<br />

toelettatore ve lo farà notare<br />

e comunque con la tosatura il<br />

problema diventa di più facile<br />

risoluzione. Ovviamente la tosatura<br />

è anche obbligatoria per tutte<br />

quelle situazioni sanitarie che lo<br />

richiedono (certe massicce<br />

infestazioni parassitarie) e inoltre<br />

la costante toelettatura vi<br />

permetterà di monitorare lo stato<br />

di salute della pelle e del pelo,<br />

che sono la naturale protezione<br />

del cane verso gli agenti esterni.<br />

Ma non solo: è sicuramente cura<br />

del toelettatore, appena<br />

individuerà qualcosa di sospetto<br />

per la salute del tuo Amico, inviarti<br />

dal veterinario, e si sa “Prevenire è<br />

������������� UNA DOVEROSA<br />

PREMESSA.<br />

����<br />

MOLTE VOLTE CI<br />

e<br />

���� SI RIVOLGE AL TOELETTATORE CON IL DUBBIO SE FARE<br />

ACCORCIARE O TOSARE IL PELO DEL CANE: CONVIENE<br />

FARSI CONSIGLIARE DA UN PROFESSIONISTA PERCHÉ<br />

CI SONO SITUAZIONI NELLE QUALI È INDISPENSABILE,<br />

ALTRE DOVE È CONSIGLIABILE, ALTRE DOVE SIA PREFERIBILE UN ALTRO TIPO<br />

DI TRATTAMENTO.<br />

Il cane �������������<br />

meglio che curare”. Spesso<br />

si individuano in tempo alcune<br />

patologie evitando pericolosi<br />

aggravamenti di salute come:<br />

lesioni cutanee, noduli, problemi<br />

alla vista o alle orecchie, perdite<br />

vaginali, linfonodi ingrossati etc.<br />

Il toelettatore può accorciare<br />

il pelo secondo la lunghezza<br />

desiderata ma il pelo non deve<br />

essere particolarmente infeltrito.<br />

Un cane può avere il pelo<br />

accorciato anche nella stagione<br />

invernale, ovviamente con una<br />

lunghezza tale da permettere il<br />

riparo dalle intemperie molto più<br />

gestibile (si pensi a frange lunghe<br />

e piedi molto pelosi in situazioni<br />

di pioggia o di neve!).<br />

Un cane con il pelo accorciato<br />

è un cane che rimane più pulito<br />

e quindi più sano oltre che<br />

esteticamente piacevole! Il<br />

toelettatore guarda in modo<br />

particolare l’armonia e le<br />

proporzioni!<br />

Nei periodi di caldo torrido, il cane,<br />

seppure abbia minor traspirazione<br />

dell’uomo, trae vantaggio da una<br />

tosatura (il pelo crea un effetto<br />

serra) e diminuisce il rischio dovuto<br />

ai problemi stagionali: colpi<br />

di calore, parassitosi etc.<br />

eviterà anche di raccogliere agenti


inquinanti dalle strade della città.<br />

Il tolettatore lascerà sempre però<br />

qualche millimetro di pelo per<br />

protezione dai raggi del sole:<br />

anche il cane si può scottare per<br />

una esagerata esposizione!<br />

Quale cane non tosare?<br />

Non viene consigliata la tosatura<br />

in tutte quelle razze (o nei meticci)<br />

che hanno un mantello formato da<br />

pelo non particolarmente lungo e<br />

sottopelo con muta annuale, e<br />

quindi potrebbero avere problemi<br />

di ricrescita. Lo stesso vale anche<br />

per molte razze da pastore<br />

(Tedesco, Maremmano, etc), nei<br />

cani cosiddetti Nordici e Spitz<br />

(Samoiedo, Husky, Chow, Volpini etc.)<br />

e nei cani con pelo duro e corto<br />

(Labrador). In molte di queste<br />

razze, però, si possono eseguire<br />

operazioni di toeletta (anche per<br />

Expo) per far risaltare<br />

caratteristiche tipiche della razza<br />

o per motivi igienici.<br />

Alcuni cani, appartenenti questo<br />

elenco, per problemi ormonali, di<br />

età, non perdono il sottopelo con<br />

l’avvento della stagione calda, in<br />

questi casi il toelettatore potrà,<br />

con un buon bagno ed una giusta<br />

spazzolatura, facilitare la perdita<br />

del pelo invernale evitando una<br />

inutile tosatura.<br />

Di norma quando porti il tuo Amico<br />

dal toelettatore fallo nella maniera<br />

più naturale possibile: non<br />

coccolare né baciare il tuo cane<br />

mentre lo consegni, sottolineeresti<br />

la sua potenziale ansia<br />

d’abbandono, dimostragli che<br />

questo è un atto normale,<br />

sollevalo tu e consegnalo. Il cane<br />

avrà più fiducia. Non chiedere<br />

mai di essere presente nelle<br />

successive sedute; il cane<br />

probabilmente si agiterebbe<br />

troppo e la toelettatura<br />

diventerebbe stressante per tutti!<br />

Se hai dei dubbi, a questo<br />

proposito, vai dal toelettatore,<br />

senza il tuo cane, e controlla<br />

come stanno tranquilli gli altri cani<br />

senza la presenza del padrone!!<br />

Pare incredibile ma i cani in<br />

toeletta normalmente accettano<br />

di buon grado le operazioni<br />

di pulizia, inoltre è importante che<br />

anche voi vi cimentiate fin da<br />

subito alla spazzolatura<br />

settimanale, all’ispezione delle<br />

orecchie degli spazi interdigitali,<br />

con naturalezza e gentilezza,<br />

ignorando le sue proteste, senza<br />

punirlo, ma anzi gratificarlo con<br />

un succulento premietto quando<br />

avrà finalmente capito che non<br />

succede nulla di tragico!<br />

Ma in questo può sicuramente<br />

darvi un supporto il vostro<br />

toelettatore.<br />

39


40<br />

E’ un mammifero appartenente<br />

all’ordine dei Lagomorfi che<br />

comprende 2 famiglie:<br />

Leporidi, di cui fa parte<br />

anche la lepre, e Ocotonidi.<br />

Il coniglio discende direttamente<br />

dal coniglio selvatico europeo,<br />

difatti appartengono alla stessa<br />

specie Oryctolagus cuniculus,<br />

letteralmente “scavatore<br />

di passaggi sotterranei”.<br />

La terra di origine naturale<br />

è la Penisola Iberica.<br />

Quando i Fenici scoprirono<br />

questa regione e dunque<br />

i conigli, si stupirono dell’enorme<br />

quantità di esemplari presenti.<br />

Chiamarono quel paese<br />

I-shepam-im, che significa<br />

“la terra dei conigli”, che tradotto<br />

poi in latino in Hispania,<br />

diede origine al nome Spagna.<br />

Data l’enorme diffusione<br />

di questo mammifero come<br />

animale da compagnia,<br />

negli ultimi anni sono state<br />

selezionate molteplici razze<br />

nane il cui peso medio si aggira<br />

intorno a 1,5 kg (650 gr - 2,5<br />

kg).<br />

La lunghezza e la tipologia del<br />

pelo sono piuttosto varie: dal<br />

pelo corto del Satin, al pelo<br />

vellutato dei Rex sino<br />

ad arrivare al piumino degli<br />

Angora. Per quanto riguarda<br />

il colore esistono quasi tutte<br />

le tonalità: marrone, grigio, blu,<br />

argento, champagne, pezzato,<br />

zebrato, perfino l’Agouti, il tipo<br />

selvatico dal colore naturale.<br />

Naturalmente le razze a pelo<br />

lungo richiedono una cura<br />

particolare del mantello, quindi<br />

non è l’ideale per chi non<br />

ha molto tempo a disposizione<br />

IL<br />

nano<br />

CONIGLIO<br />

a cura delle dott.sse PAOLA BOLOGNA - SIMONA RIVOLTA<br />

da dedicargli.<br />

Bisogna sapere che questo<br />

animale non è particolarmente<br />

adatto ai bambini in quanto<br />

pur amando le coccole, mal<br />

sopporta le “torture” a volte<br />

inflitte dai piccoli che lo<br />

considerano al pari di un peluche.<br />

Inoltre dovrebbe vivere libero ed<br />

in spazi piuttosto ampi, durante il<br />

periodo degli accoppiamenti<br />

diventa nervoso, può mordere e<br />

lascia segni di demarcazione.<br />

Se lasciato libero in casa<br />

bisognerà fare attenzione:<br />

• AI FILI ELETTRICI, CHE<br />

DOVRANNO ESSERE COPERTI,<br />

IN QUANTO IL CONIGLIO NANO,<br />

ROSICCHIANDOLI RISCHIA DI<br />

ESSERE FULMINATO<br />

• A NON LASCIARE BUCHI<br />

IN CUI SI POTREBBE INFILARE<br />

SENZA PIÙ RIUSCIRE AD USCIRE<br />

• AI TERRAZZI CHE DOVRANNO<br />

ESSERE PROVVISTI DI UNA FITTA<br />

RETE A PROVA DI MORSO<br />

O DI UN MURETTO SUL QUALE<br />

NON RIESCANO AD<br />

ARRAMPICARSI<br />

Il coniglio nano non ama<br />

e non deve vivere in gabbia<br />

ma, qualora fosse necessario<br />

tenervelo, bisognerà mettere<br />

la gabbia, di dimensioni adeguate<br />

(cm. 100x50) in un posto molto<br />

tranquillo e silenzioso, lontana da<br />

fonti di calore e da correnti<br />

d’aria.<br />

Come lettiera è bene utilizzare<br />

il pellettato di tutolo di mais<br />

o il fieno (da evitare la lettiera


per gatti, il truciolo di legno<br />

e la segatura).<br />

SCELTA DEL CONIGLIO<br />

La scelta del sesso è quasi<br />

sempre casuale, essendo<br />

obiettivamente difficile<br />

riconoscerlo al momento<br />

dell’acquisto.<br />

Bisogna tenere presente che<br />

il coniglio è un’animale molto<br />

territoriale: i maschi manifestano<br />

comportamenti di marcatura del<br />

territorio e possono dimostrarsi<br />

aggressivi nei confronti di chi<br />

lo “invade”; anche le femmine<br />

possono manifestare<br />

aggressività durante la stagione<br />

riproduttiva.<br />

In entrambi i sessi questo<br />

comportamento è più probabile<br />

se il coniglio non è sterilizzato<br />

e può essere diretto sia nei<br />

riguardi dell’uomo sia nei riguardi<br />

del compagno di gabbia dello<br />

stesso sesso.<br />

L’aggressività può essere<br />

prevenuta sterilizzando<br />

il coniglio al raggiungimento<br />

della maturità sessuale, che nel<br />

caso del coniglio nano è a 4<br />

mesi nel maschio e 3-4 mesi<br />

nella femmina.<br />

ALIMENTAZIONE<br />

Essendo un erbivoro stretto,<br />

la sua alimentazione è basata<br />

essenzialmente su verdura, fieno<br />

e pellets. Sarà comunque<br />

compito del Medico Veterinario<br />

fornire tutte le <strong>informa</strong>zioni<br />

e i consigli utili su come<br />

impostare una corretta<br />

alimentazione durante la prima<br />

visita generale.<br />

Non bisogna stupirsi se si vede<br />

il coniglio intento a mangiare<br />

le proprie feci: si tratta del<br />

“ciecotrofo”, ossia<br />

un agglomerato di pellets fecali<br />

ricoperti da un velo di muco<br />

derivante da complessi di<br />

fermentazione batterica che<br />

hanno luogo all’interno<br />

dell’apparato digerente e che è<br />

indispensabile per una corretta<br />

digestione dell’alimento.<br />

Quindi è fondamentale<br />

non rimuoverlo dal fondo<br />

della gabbia!!!<br />

VACCINAZIONI<br />

I conigli devono essere vaccinati<br />

contro due malattie virali:<br />

la Mixomatosi e la Malattia<br />

Emorragica Virale, entrambe<br />

trasmesse per via diretta<br />

dagli animali ammalati o portatori<br />

a quelli sani, o per via indiretta<br />

tramite artropodi (zanzare).<br />

Importante: il coniglio<br />

presenta profonde differenze<br />

fisiologiche rispetto al cane,<br />

al gatto e all’uomo, pertanto<br />

non devono mai essere<br />

somministrati farmaci se non<br />

specificatamente prescritti dal<br />

Veterinario, perché le<br />

conseguenze per la sua salute<br />

possono essere gravi! ≤<br />

41


42<br />

FITOTERAPIA<br />

VETERINARIA<br />

a cura della dott.ssa Osvalda Oasi<br />

Negli ultimi anni c’è stato<br />

un forte sviluppo delle<br />

cosiddette “medicine<br />

non convenzionali”: omeopatia,<br />

medicina tradizionale cinese,<br />

agopuntura, floriterapia,<br />

omotossicologia eccetera;<br />

la fitoterapia è rimasta<br />

la cenerentola di queste<br />

medicine, in realtà essa<br />

meriterebbe un posto di primo<br />

piano poichè parlare di fitoterapia<br />

soprattutto veterinaria è un po’<br />

un ritorno alle origini, infatti l’uso<br />

delle piante per curarsi da parte<br />

dell’uomo è stato acquisito<br />

proprio attraverso l’osservazione<br />

del comportamento istintivo e<br />

auto-terapico degli animali.<br />

Tale istinto è tuttora presente<br />

anche nei nostri animali domestici.<br />

Cani e gatti, in caso di disturbi<br />

gastroenterici vanno alla ricerca<br />

della gramigna o erba gatta per<br />

vomitare e/o purgarsi.<br />

Gli esempi più curiosi li troviamo<br />

però fra gli animali selvaggi,<br />

dai pappagalli agli scimpanzé.<br />

Alcuni uccelli amazzonici che<br />

si nutrono di bruchi intingono<br />

la spina che useranno per<br />

infilzare il bruco nel succo della<br />

Strichnos lethalia ad azione<br />

curarizzante; le manguste<br />

ingeriscono foglie di Rauwolfia<br />

serpentina prima di cacciare<br />

i serpenti allo scopo di fare<br />

prevenzione tossicologica;<br />

le scimmie urlatrici variano la<br />

dieta al fine di variare il pH<br />

vaginale e favorire così il<br />

concepimento di maschi;<br />

le femmine di cervo si nutrono<br />

di Seseli montano per favorire<br />

il parto e molti pastori danno<br />

Seseli alle proprie pecore<br />

e capre prima del travaglio.<br />

Gli animali usano le erbe non solo<br />

per curarsi, ma anche per<br />

“drogarsi”. Gli elefanti sono attratti<br />

dall’odore dell’alcol che trovano<br />

nei frutti di alcune palme di cui<br />

vanno alla ricerca;<br />

le renne siberiane mangiano<br />

un fungo allucinogeno; le sfingi,<br />

piccole farfalle notturne, succhiano<br />

il nettare dei fiori<br />

della datura (pianta allucinogena<br />

anche per l’uomo) e ne rimangono<br />

inebriate.<br />

Al di là delle curiosità, lo studio<br />

delle piante a scopo terapeutico<br />

non è semplice, soprattutto<br />

in veterinaria dove ci troviamo<br />

di fronte specie diverse<br />

con metabolismo e tolleranze<br />

alimentari diversi. La belladonna,<br />

ad esempio, è velenosa per<br />

l’uomo, ma non lo è per pecore,<br />

capre, maiali e polli. Quindi prima<br />

di somministrare qualunque<br />

medicamento, anche naturale,<br />

a micio e fido è bene rivolgersi<br />

ad un veterinario che conosca<br />

i vantaggi, ma anche le insidie<br />

del naturale.<br />

Altro grosso problema nell’uso<br />

della fitoterapia in veterinaria<br />

è la somministrazione<br />

dei preparati. Per gli estratti<br />

alcolici, tinture madri e macerati<br />

glicerici, le difficoltà sono enormi,<br />

soprattutto nel gatto che non<br />

tollera l’alcol manifestando<br />

un’intensa scialorrea (ndr. difficoltà<br />

nella deglutizione della saliva).<br />

Più semplice nel cane soprattutto<br />

se di grossa taglia in quanto<br />

solitamente più goloso e meno<br />

difficile nell’alimentazione.<br />

Ottime sono le tisane con le quali<br />

possiamo sostituire l’acqua<br />

di bevanda o aggiungerle<br />

Belladonna<br />

Seseli Tortuosum


all’alimento, hanno però<br />

un effetto piuttosto blando.<br />

Gli estratti secchi possono<br />

anch’essi essere miscelati<br />

al cibo. Polveri e lozioni da<br />

applicare al pelo o alla cute<br />

non devono essere<br />

particolarmente profumate<br />

per non disturbare l’olfatto<br />

sensibilissimo dei nostri animali<br />

e quindi attenzione con l’uso<br />

degli oli essenziali se non diluiti.<br />

Con l’arrivo della primavera<br />

la maggior parte delle<br />

problematiche è a livello cutaneo<br />

con dermatiti di varia origine:<br />

si va dai parassiti (pulci, zecche,<br />

acari, funghi), alle allergie,<br />

alle abrasioni per le passeggiate<br />

piu frequenti, alla muta del pelo.<br />

Le pulci e zecche sono<br />

ectoparassiti ematofagi privi di ali.<br />

Le pulci sono responsabili della<br />

trasmissione della tenia, mentre<br />

le zecche sono responsabili della<br />

trasmissione di malattie batteriche<br />

e protozoarie molto gravi.<br />

compilare ed inviare a:<br />

La nostra azione deve essere<br />

duplice, rivolta sia all’animale<br />

che all’ambiente. Dopo aver<br />

pulito il ricovero dell’animale,<br />

si possono utilizzare delle foglie<br />

di noce triturate da spargere<br />

mentre per il trattamento<br />

dell’animale possiamo utilizzare<br />

sapone al catrame o al balsamo<br />

del Perù e quindi sciacquare<br />

con decotto di radici di assenzio<br />

(attenzione perchè tingono<br />

il pelo di rosso, marrone)<br />

o con la lozione al Rosmarino<br />

(un cucchiaino di Rosmarino<br />

essiccato o un cucchiaio di<br />

Rosmarino fresco in infusione<br />

per 10 minuti in un litro di acqua<br />

bollente). Per le allergie<br />

il problema è complesso<br />

e va affrontato caso per caso<br />

con terapie a volte lunghe<br />

e complesse. Vita sana e corretta<br />

alimentazione sono comunque<br />

un ottimo inizio per una vita<br />

felice del nostro amico<br />

a quattro zampe.<br />

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via Roma, 10 <strong>21</strong>053 Castellanza (VA)<br />

<strong>43</strong>


44<br />

Il gatto<br />

NORVEGESE<br />

TIPO: INTERMEDIO<br />

LUOGO DI ORIGINE: NORVEGIA<br />

DATA DI ORIGINE: XVII SECOLO<br />

NAZIONALITÀ: NORVEGIA<br />

RICONOSCIMENTO UFFICIALE : 1975<br />

TEMPERAMENTO: MEDIAMENTE ATTIVO, VIGILE, INDIPENDENTE<br />

Il gatto che vive nelle foreste<br />

norvegesi, sembra una piccola<br />

lince. Grazie alla sua taglia,<br />

le orecchie appuntite circondate<br />

da ciuffi di pelo e il temperamento<br />

naturale, ce lo immaginiamo<br />

sempre a spasso nella foresta,<br />

mentre è un gatto che vive bene<br />

anche in appartamento.<br />

La leggenda racconta che questi<br />

gatti trainavano il carro di Freya,<br />

dea dell’amore e della fertilità e<br />

che accompagnavano i guerrieri<br />

vichinghi sulle navi per proteggere<br />

le scorte alimentari dai topi.<br />

Sembra infatti che ci sia una<br />

grossa somiglianza tra il gatto<br />

norvegese ed il gatto americano<br />

Maine Coon, che potrebbe essere<br />

un discendente del felino nordico,<br />

portato appunto dai vichinghi<br />

durante uno dei loro lunghi viaggi<br />

che arrivano fino al continente<br />

americano.<br />

L’origine di questa razza è ancora<br />

molto discussa. Alcuni sostengono<br />

che il suo lungo pelo derivi da<br />

gatti provenienti dall’Anatolia o dal<br />

Caucaso, importati in Scandinavia<br />

da navigatori normanni, gatti che<br />

si sarebbero poi accoppiati con<br />

gatti locali a pelo corto, dando<br />

origine a questo grande gatto a<br />

pelo lungo.<br />

Fu Peter Clauson Friis, naturalista<br />

norvegese, a descrivere in un suo<br />

saggio un gatto dei boschi in cui è<br />

riconoscibile il Norvegese.<br />

Nel 19<strong>43</strong> Reidar e Lund<br />

pubblicarono un libro<br />

sull’allevamento del Gatto<br />

Norvegese delle Foreste, ma solo<br />

nel 1973 si iniziò un serio<br />

programma di allevamento e nel<br />

1975 fu fondato in Norvegia il<br />

primo club del gatto norvegese<br />

per fissare i caratteri e redigere<br />

uno standard di razza.<br />

Poco dopo il norvegese delle<br />

foreste viene riconosciuto dalla<br />

FIFe e la razza è considerata<br />

gatto nazionale della Norvegia,<br />

dove è conosciuta con il nome di<br />

Norsk Skaukatt.<br />

LO STANDARD<br />

Il norvegese ha il corpo<br />

rettangolare, lungo e alto,<br />

ha una forte muscolatura e<br />

l’ossatura robusta. Ha zampe<br />

grosse, i piedi rotondi e palmati<br />

che gli permettono di camminare<br />

tranquillamente sulla neve.<br />

Le zampe posteriori sono più alte<br />

di quelle anteriori per permettergli<br />

di scendere dagli alberi con velocità<br />

ed agilità. Le robuste unghie gli<br />

consentono una facile presa sugli<br />

alberi e sulle rocce: infatti è l’unico


gatto che scende dagli alberi<br />

a testa in giù.<br />

La testa deve formare un triangolo<br />

equilatero con le orecchie che sono<br />

grandi e larghe alla base, dotate<br />

di tipici ciuffi a “lince”,<br />

ha un profilo lungo e diritto<br />

e non deve evidenziare depressioni<br />

sulla canna nasale.<br />

Gli occhi sono a mandorla, obliqui,<br />

grandi e dal colore intonato al<br />

mantello. Il naso deve essere lungo<br />

e dritto, dalla fronte al mento, che è<br />

forte, le guance piene.<br />

La coda è folta e lunga.<br />

La pelliccia del Norvegese è<br />

composta da un fitto sottopelo che<br />

tiene il corpo caldo, e da un<br />

sovrapelo grasso, più duro, più<br />

lungo, folto e idrorepellente, che gli<br />

permette di isolare il corpo dal<br />

freddo, dal gelo e dall’acqua, se si<br />

bagna si asciuga in pochi minuti e<br />

l’acqua non raggiunge<br />

la pelle del gatto. Il pelo è più<br />

lungo intorno al collo, sulle cosce<br />

e sulla coda, mentre sui fianchi<br />

il pelo è semilungo.<br />

All’arrivo della stagione calda il<br />

Norvegese inizia la muta, comincia<br />

a perdere il sovrapelo, e solo la<br />

coda rimane folta. Difficilmente la<br />

sua pelliccia si annoda e quindi non<br />

va spazzolato molto spesso, tranne<br />

nel periodo della muta per<br />

rimuovere i peli morti. Il mantello del<br />

Norvegese ha tutti i colori della<br />

natura (escluso il colore siamese e<br />

burmese), a seconda delle zone in<br />

cui vive predomina la colorazione<br />

più adatta per mimetizzarsi con<br />

l’ambiente circostante.<br />

Comunque tutti i colori sono<br />

accettati, tranne quelli di evidente<br />

ibridazione, come il colourpoint, il<br />

chocolate, non sono graditi i bottoni<br />

o le piccole medaglie bianchi, che<br />

possono essere presenti nel tabby.<br />

CARATTERE<br />

Questo splendido gatto ha un<br />

temperamento attivo, vigile e<br />

reattivo, piuttosto indipendente, ma<br />

è affettuoso e socievole con l’uomo<br />

con il quale ama giocare.<br />

In natura è un gatto pescatore,<br />

si immerge nella sponda più bassa<br />

del fiume in attesa dell’arrivo della<br />

preda, e con una zampata cattura<br />

il pesce buttandolo sulla riva.<br />

Le femmine sono ottime madri,<br />

partoriscono in media 4-5 cuccioli,<br />

in genere il parto non presenta<br />

difficoltà ma bisognerà essere<br />

particolarmente affettuosi con<br />

mamma gatta che può sentirsi<br />

inesperta.<br />

Soprattutto il maschio cerca il<br />

contatto con gli esseri umani,<br />

mentre le femmine a volte sono<br />

meno tolleranti. Gli piace stare<br />

con i bambini dai quali si allontana<br />

però quando è in cerca di<br />

tranquillità.<br />

Convive tranquillamente con altri<br />

animali ed accetta la presenza<br />

di altri gatti con i quali forma<br />

gruppo e gioca.<br />

A volte i maschi dimostrano una<br />

certa insofferenza verso i gattini,<br />

ma sono comunque poco aggressivi.<br />

Questo gatto non è infastidito dai<br />

rumori forti, né dagli estranei che<br />

verranno esplorati ed annusati<br />

accuratamente.<br />

Esprime la propria confidenza<br />

muovendosi con la coda dritta,<br />

a pennacchio.<br />

Si adatta molto bene alla vita in<br />

appartamento, dove, in mancanza<br />

di alberi, non esiterà a spiccare<br />

grandi balzi sulla sommità dei mobili,<br />

senza comunque rovinare nulla. A<br />

ciò si potrà ovviare mettendo in<br />

casa una parete di juta o di alti<br />

“alberi da gatti” in corda e stoffa, in<br />

vendita nei negozi specializzati. E’<br />

un gatto curioso e quindi ama<br />

muoversi liberamente in giardino<br />

dove gioca, si arrampica, esplora.<br />

E’ molto vivace ed intelligente tanto<br />

da riuscire ad aprire la porta del<br />

frigorifero o a riportare oggetti<br />

lanciati per gioco.<br />

Il Norvegese ama molto la<br />

compagnia umana, e pur<br />

affezionandosi a tutta la famiglia,<br />

avrà un suo preferito, diventa triste<br />

se si lascia spesso solo e quindi se<br />

si sta molto fuori casa sarebbe<br />

meglio affiancargli un compagno,<br />

possibilmente della stessa razza. Se<br />

li alleniamo a saltare in braccio fin<br />

da piccoli,<br />

da grandi ameranno essere tenuti in<br />

braccio ed essere portati i<br />

n giro per casa, facendo fusa<br />

e sguardi dolci.<br />

Ciò non ci deve far dimenticare che<br />

è un fiero animale figlio della<br />

foresta, che vuole essere amato e<br />

rispettato e non va umiliato, perché<br />

è un gatto di grande dignità: viene<br />

dalle foreste ed ha negli occhi la<br />

forza del vento<br />

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45


foto COLOR GAMES<br />

46<br />

I I laghi<br />

della provincia di Varese<br />

QUESTA RUBRICA SI PREFIGGE LO SCOPO DI DESCRIVERE I PESCI PRESENTI NELLE ACQUE DELLA PROVINCIA DI VARESE.<br />

PRIMA DI AFFRONTARE NELLO SPECIFICO UN PESCE VORREI FARE UNA DESCRIZIONE DEGLI AMBIENTI IN CUI QUESTI ANIMALI<br />

VIVONO.<br />

IN LINEA GENERALE POSSIAMO DIRE CHE I NOSTRI LAGHI SONO STATI COLPITI DA DIVERSI TIPI DI INQUINAMENTO CHE NE<br />

HANNO MODIFICATO LE CARATTERISTICHE ORIGINARIE. MALGRADO LE FONTI DI INQUINAMENTO SIANO STATE SIMILI PER TUTTI<br />

GLI SPECCHI D’ACQUA NON TUTTI I LAGHI HANNO SUBITO LO STESSO GRADO DI ALTERAZIONI. CIÒ È DOVUTO ALLE<br />

CARATTERISTICHE INTRINSECHE DI OGNI LAGO. PER QUESTO MOTIVO OGNI BACINO HA UNA STORIA PROPRIA, QUINDI<br />

AFFRONTEREMO UN LAGO ALLA VOLTA DESCRIVENDO LE SUE CARATTERISTICHE NATURALI E IN SEGUITO LE MODIFICAZIONI CHE<br />

SI SONO AVUTE A CAUSA DELLA PRESENZA UMANA.<br />

PARLARE DI SEMPLICE INQUINAMENTO NON È COMUNQUE CORRETTO POICHÉ NE ESISTONO VARIE TIPOLOGIE. SI PUÒ FARE<br />

UNA CLASSIFICAZIONE RAGGRUPPANDO I VARI TIPI DI INQUINAMENTO IN TRE CATEGORIE:<br />

• INQUINAMENTO CHIMICO, DOVUTO ALLA PRESENZA DI SOSTANZE DIRETTAMENTE TOSSICHE.<br />

a cura del Dott. MAURO VASCONI<br />

• INQUINAMENTO ORGANICO, DOVUTA ALL’IMMISSIONE NELLE ACQUE DI SOSTANZE ORGANICHE IN ECCESSO, IN PRATICA LE<br />

ACQUE FOGNARIE E REFLUE DA ALLEVAMENTI.<br />

• INQUINAMENTO BIOLOGICO, DOVUTO ALL’IMMISSIONE NEI NOSTRI LAGHI DI SPECIE ANIMALI ESOTICHE, NON ORIGINARIE DEI<br />

NOSTRI LAGHI.


Il Lago di Varese è un bacino<br />

naturale situato a una quota di<br />

238m sul livello del mare, con<br />

una superficie di 14,8km 2<br />

.<br />

La sua profondità massima<br />

è di <strong>26</strong>m, mentre la sua<br />

profondità media si assesta<br />

sugli 11m. L’origine geologica<br />

del lago è di natura morenica.<br />

Il Lago di Varese può essere<br />

classificato come un lago<br />

monomittico, ovvero un lago<br />

in cui la piena circolazione delle<br />

acque avviene solo una volta<br />

l’anno, nel periodo invernale,<br />

quando la perdita di calore delle<br />

acque superficiali porta queste<br />

ultime a portarsi alla stessa<br />

temperatura delle acque<br />

profonde, consentendo il<br />

rimescolamento. Nei mesi estivi,<br />

al contrario, esiste una differenza<br />

di temperatura tra i vari strati<br />

di acqua posti a diverse<br />

profondità, che avendo<br />

anche diverse densità non<br />

si mescolano tra loro.<br />

Questo fenomeno, noto come<br />

stratificazione termica, produce<br />

anche una diversa distribuzione<br />

dell’ossigeno disciolto in acqua;<br />

in estate nello strato più<br />

superficiale si ha la produzione<br />

di ossigeno da parte di<br />

produttori primari (alghe), mentre<br />

negli strati più profondi si ha<br />

il consumo di ossigeno dovuto<br />

alla decomposizione delle stesse<br />

alghe. Questo processo<br />

raggiunge il suo apice alla fine<br />

dei mesi autunnali, quando la<br />

decomposizione delle alghe ha<br />

il suo punto di massima attività.<br />

Questo momento costituisce un<br />

punto critico per la<br />

sopravvivenza delle popolazione<br />

del lago. Con il progressivo<br />

raffreddamento degli strati<br />

superficiali nei mesi invernali<br />

ricomincia la circolazione delle<br />

acque e il fenomeno porta<br />

ossigeno anche negli strati più<br />

profondi. L’assenza di ossigeno<br />

degli strati di acqua più profondi,<br />

a contatto con il fondo, è un<br />

fenomeno che è aumentato di<br />

intensità nell’ultimo secolo e<br />

questo è dovuto all’aumento di<br />

proliferazione delle alghe nelle<br />

acque del lago.<br />

Lo sviluppo algale risente dei<br />

nutrienti presenti nelle acque<br />

e l’elemento limitante per la<br />

biologia acquatica è il fosforo.<br />

Esso è presente in grandi<br />

quantità negli scarichi delle città<br />

e da quelli degli allevamenti.<br />

La maggior parte del fosforo<br />

deriva dai detersivi, di cui<br />

costituisce il 10% del loro peso<br />

totale. Lo scarico incontrollato<br />

nel Lago di Varese di questa<br />

grande quantità di fosforo ha<br />

provocato un innaturale<br />

arricchimento nutritivo delle<br />

acque producendo il fenomeno<br />

conosciuto come eutrofizzazione.<br />

Come conseguenza vi è stato<br />

l’aumento delle alghe. Questo<br />

fenomeno potrebbe in un primo<br />

momento venire considerato un<br />

fattore positivo per l’ecosistema<br />

lago, se si considera l’aumento<br />

delle fonti di cibo per i pesci, ma<br />

in realtà esso è un processo<br />

molto pericoloso per la vita<br />

acquatica. L’enorme biomassa<br />

costituita dalle alghe, durante la<br />

sua decomposizione, consuma<br />

una notevole quantità di ossigeno<br />

a livello del fondo e in più<br />

favorisce la formazione di gas<br />

tossici quali idrogeno solforato<br />

e metano. Per ovviare a questo<br />

fenomeno è stato realizzato un<br />

impianto di depurazione<br />

centralizzato delle acque reflue<br />

della città di Varese (1986), a<br />

cui in seguito sono stati collegati<br />

tramite un sistema di collettori<br />

circumlacuali, le acque reflue dei<br />

restanti comuni rivieraschi (1994).<br />

Un ulteriore intervento con lo<br />

scopo di migliorare la condizione<br />

ecologica del Lago di Varese è<br />

attuato a partire dal 2000.<br />

Questa misura prevede il prelievo<br />

di acqua dallo strato più<br />

profondo del lago durante il<br />

periodo estivo e la sua<br />

immissione, previo trattamento,<br />

nell’unico emissario del lago, il<br />

fiume Bardello. In associazione a<br />

ciò viene fornito ossigeno alle<br />

acque del lago attraverso dei<br />

punti di ossigenazione che<br />

forniscono le acque del lago di<br />

un carico che può arrivare a<br />

1000kg di O2 al giorno. Questo<br />

intervento ha lo scopo di<br />

eliminare un’ulteriore parte della<br />

riserva di fosforo accumulatasi<br />

negli anni e di favorire un<br />

rimescolamento delle acque<br />

anche nel periodo di massima<br />

stratificazione, portando una<br />

parte di ossigeno anche negli<br />

strati più profondi.<br />

Per quello che riguarda la<br />

popolazione ittica del lago di<br />

Varese vi è stata una<br />

modificazione delle comunità<br />

presenti in seguito al fenomeno<br />

sopra citato di inquinamento<br />

organico. Pesci del gruppo dei<br />

salmonidi, quali trote e coregoni,<br />

un tempo presenti nel lago, sono<br />

in pratica scomparsi. Questo<br />

fatto è dovuto alle loro esigenze<br />

ambientali. Infatti questi pesci<br />

prediligono le acque con basse<br />

temperature, ma tali acque nel<br />

periodo estivo sono presenti<br />

solamente nelle porzioni più<br />

profonde del lago, che però<br />

come abbiamo visto sono povere<br />

se non prive di ossigeno, non<br />

consentendo quindi la vita di<br />

questi pesci. Alcune trote<br />

sopravvivono nel lago trovando<br />

rifugio, nei periodi per loro più<br />

difficili, spostandosi verso le foci<br />

dei piccoli torrenti che si<br />

immettono nel lago, dove<br />

l’acqua è più fresca ed<br />

ossigenata.<br />

Un’altra specie ittica che sta<br />

scomparendo dal lago di Varese<br />

e che un tempo era<br />

notevolmente presente è<br />

l’alborella. Ancora non è ben<br />

chiaro il motivo di questo calo,<br />

sicuramente questo piccolo<br />

pesce ha risentito del fenomeno<br />

dell’eutrofizzazione, ma anche<br />

della comparsa di altre specie<br />

ittiche a lei simili, quali il gardon,<br />

e dell’aumento di specie più<br />

tolleranti, come la scardola, con<br />

cui in parte compete per quello<br />

che riguarda l’alimentazione.<br />

Simile destino sta vivendo un<br />

altro piccolo ciprinide, un tempo<br />

abbastanza presente nel lago,<br />

ovvero il triotto. La popolazione<br />

di tinca e carpa non è per ora<br />

segnalata in variazione rispetto<br />

al passato, anche se potrebbe<br />

essere messa a rischio dalla<br />

presenza del siluro, come<br />

47


foto COLOR GAMES<br />

48<br />

predatore, e dal carassio, come<br />

competitore per la stessa fonte<br />

di alimento. Un discorso a parte<br />

va dedicato all’anguilla, in quanto<br />

essa risulta in calo, sia per la<br />

predazione che essa riceve da<br />

parte del siluro, ma anche per il<br />

fatto che questo pesce non si<br />

riproduce nelle acque del lago,<br />

ma bensì nei mari del golfo del<br />

Messico. La presenza di numerosi<br />

sbarramenti e dighe che le<br />

piccole anguille trovano nel loro<br />

percorso di risalita dal mare<br />

verso i nostri laghi ostacola<br />

notevolmente questo tragitto. La<br />

popolazione presente nel lago<br />

dipende quindi dall’immisione di<br />

giovani anguille prelevate da altri<br />

ambienti.<br />

Specie ittiche più tolleranti, quali<br />

ad esempio la scardola, hanno<br />

trovato nelle acque degradate<br />

del lago un ambiente favorevole,<br />

e stanno vivendo un periodo di<br />

boom demografico. Un’altra<br />

specie che è presente con<br />

grandi numeri nel lago di Varese<br />

è il carassio, specie di recente<br />

introduzione e che quindi<br />

rappresenta un inquinamento<br />

biologico delle acque. Parlando di<br />

inquinamento biologico non si può<br />

non fare riferimento alla presenza<br />

di altre specie esotiche, ovvero<br />

non originarie dell’ambiente<br />

naturale del lago di Varese, che<br />

sono indicate come un pericolo<br />

ecologico verso la comunità<br />

ittica: pesce gatto e siluro.<br />

Queste specie ittiche sono<br />

considerate un pericolo in quanto<br />

sono dei predatori, e hanno<br />

trovato nel nostro lago un<br />

ambiente favorevole alla loro vita.<br />

Soprattutto il siluro raggiunge<br />

notevoli dimensioni (può superare<br />

tranquillamente i 100kg di peso)<br />

e per vivere si nutre di una<br />

grande quantità di pesce. La


popolazione di pesce gatto sta<br />

in questi anni vivendo un periodo<br />

di calo dopo un boom avvenuto<br />

alla fine degli anni 90, dovuto<br />

sia alla presenza di una<br />

patologia che colpisce appunto<br />

questa specie ittica, sia per la<br />

contemporanea comparsa del<br />

dell’Elsa<br />

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menzionato siluro. La comparsa<br />

di questi nuovi predatori,<br />

accompagnata dalla presenza di<br />

altri predatori non originari delle<br />

acque del lago, sebbene il loro<br />

contributo sia minore, quali il<br />

luccioperca e il persico trota,<br />

hanno portato alla diminuizione<br />

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dominanti del lago di Varese,<br />

quali il pesce persico e il luccio.<br />

Questi pesci sono più sensibili<br />

alle alterazioni ambientali rispetto<br />

ai loro avversari e quindi si sono<br />

trovati in svantaggio rispetto a<br />

questi ultimi.<br />

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ISPRA<br />

LA BETULLA CENTRO IPPICO<br />

<strong>Via</strong> Brugherasca<br />

<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 780535<br />

LUVINATE<br />

AGRIT. ZANCAN GIANNI LUIGI<br />

<strong>Via</strong> Tevedino, 2<br />

<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 824239 – Fax<br />

<strong>0332</strong> 824220<br />

SARONNO<br />

LA FRANCESINA<br />

<strong>Via</strong> per Turate<br />

<strong>Tel</strong>. 02 9609479<br />

SOMMA LOMBARDO<br />

CLUB IPPICO IL VIGANO<br />

<strong>Via</strong> Montebello, 19<br />

<strong>Tel</strong>. 0331 256064


SOCIETÀ IPPICA IL PRATONE<br />

Loc. Brughiera di<br />

S.Caterina<br />

<strong>Tel</strong>. 0331 259811<br />

TRADATE<br />

SAN GIORGIO<br />

<strong>Via</strong> Sally Mayer, 28<br />

<strong>Tel</strong>. 0331 840764<br />

TRAVEDONA MONATE<br />

LA MOTTA CENTRO IPPICO<br />

<strong>Via</strong> Trevisani, 4<br />

<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 978120<br />

VALGANNA<br />

ASSOCIAZIONE SPORTIVA IL<br />

FRASSINO<br />

Loc. Ghirla via Trelago,<br />

28<br />

<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 715617<br />

VARESE<br />

LA VALLETTA CLUB IPPICO<br />

<strong>Via</strong> Valle Luna, 31<br />

<strong>Tel</strong>. 333 6675945<br />

VEDANO OLONA<br />

C.R.E. L’ARCA DEL SEPRIO –<br />

ONLUS<br />

<strong>Via</strong> Andrea Doria, 32<br />

<strong>Tel</strong>. 335 8328837<br />

Fax 0331 849113<br />

VERGIATE<br />

FIORDALISO CENTRO IPPICO<br />

Corgeno<br />

<strong>Via</strong> F.lli Rosselli, 41<br />

<strong>Tel</strong>. 0331 947481<br />

LA TORRETTA CENTRO IPPICO<br />

Cascina Torretta<br />

<strong>Tel</strong>. 0331 946966<br />

SOCIETÀ IPPICA<br />

GARZONERA H. YARD<br />

Sesona loc. Garzonera<br />

<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 715617


IPPOVIA<br />

del BIELLESE<br />

Il percorso dell’Ippovia del Biellese attraversa l’intero<br />

territorio della Provincia di Biella, dalle risaie alle Alpi,<br />

partendo da un’altezza di 230 metri fino ai 1.500 di<br />

Bielmonte, per un'estensione di 200 km circa.<br />

Il Biellese è un territorio con una grande tradizione<br />

per gli sport equestri. La grande varietà di ambienti<br />

e di paesaggi, dalla pianura alle Alpi, lo rendono<br />

particolarmente adatto per splendide escursioni<br />

a cavallo attraverso riserve naturali,<br />

oasi naturalistiche, santuari e piccoli borghi.<br />

L’Ippovia del Biellese può essere percorsa<br />

interamente in una settimana; in alternativa<br />

è possibile selezionarne alcuni tratti da percorrere<br />

appoggiandosi a uno o più maneggi, e da lì partire<br />

alla scoperta del territorio circostante.<br />

L’intero percorso è accessibile da maggio a ottobre:<br />

la parte montana non è praticabile durante i mesi<br />

invernali; i tratti di pianura sono invece percorribili<br />

durante l’intero arco dell’anno<br />

Una cartografia dettagliata del territorio in scala<br />

1:25 000, divisa in 5 fogli, riporta l'intero tracciato<br />

dell'Ippovia. E' comunque consigliato percorrere<br />

l'Ippovia del Biellese accompagnati da una guida<br />

equestre locale, disponibile presso i maneggi<br />

convenzionati che trovate sul sito internet:<br />

www.atl.biella.it<br />

foto di ANTONIO CANEVAROLO<br />

(archivio fotografico ATL Biella)<br />

ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA<br />

I CAVALLI DEL COLLE<br />

SE OLTRE ALL’ASPETTO AGONISTICO TI INTERESSA COSTRUIRE UN RAPPORTO<br />

DI VERA COMPLICITÀ CON IL TUO AMICO CAVALLO, QUESTO È IL POSTO GIUSTO.<br />

MASSAZZA - BIELLA - CASCINA RONCO, 13<br />

SCUOLA EQUITAZIONE - BARBARA SPINARDI - TEL 320 531 80 81


54<br />

L’ORDINE DEI<br />

MEDICI VETERINARI<br />

L'Ordine Provinciale dei Medici<br />

Veterinari rientra, quale Ente di<br />

Diritto Pubblico non economico,<br />

nelle forme giuridiche<br />

disciplinate dal diritto pubblico,<br />

dotato di una propria autonomia<br />

gestionale e decisionale è posto<br />

sotto la vigilanza del Ministero<br />

della Sanità e coordinato<br />

nelle sue attività istituzionali<br />

dalla Federazione Nazionale<br />

degli Ordini dei Medici Veterinari.<br />

Diversi sono gli ambiti di<br />

competenza del Medico<br />

Veterinario la cui attività<br />

non si esplica solo nel settore<br />

clinico, ma anche in quello<br />

della prevenzione e dei controlli<br />

sulla sicurezza e l'igiene degli<br />

alimenti di origine animale,<br />

della prevenzione e della lotta<br />

delle malattie animali<br />

trasmissibili all'uomo. Si tratta,<br />

dunque, di ambiti di competenza<br />

di rilevante interesse per la<br />

sanità pubblica che fanno del<br />

Medico Veterinario una figura<br />

professionale centrale<br />

nel sistema-salute del nostro<br />

Paese. L’Ordine è composto<br />

da un Consiglio Direttivo, organo<br />

collegiale deputato alla gestione<br />

dello stesso tramite l'adozione<br />

di deliberazioni o altri<br />

provvedimenti amministrativi.<br />

Il Consiglio eletto dagli iscritti<br />

ogni 3 anni è formato da un<br />

Presidente che ha il compito<br />

di provvedere all'esecuzione<br />

delle deliberazioni del Consiglio<br />

Direttivo, fatto salvo quanto<br />

contenuto nelle deliberazioni<br />

stesse, da un vice Presidente<br />

che sostituisce il Presidente<br />

nelle suddette funzioni in caso<br />

di impedimento, da un<br />

Segretario che è responsabile<br />

del regolare andamento<br />

dell'ufficio, da un Tesoriere<br />

responsabile delle risorse<br />

disponibili e dai Consiglieri.<br />

In più viene nominato un<br />

Presidente dell’Ordine<br />

dott. Umberto Galli.<br />

Collegio dei Revisori dei Conti.<br />

Molteplici sono i compiti che il<br />

Consiglio deve assolvere, e tra<br />

le sue principali attività troviamo:<br />

• COMPILARE E TENERE L'ALBO PROFESSIONALE DEGLI ISCRITTI;<br />

• VIGILARE ALLA CONSERVAZIONE DEL DECORO E DEL PRESTIGIO DELLA PROFESSIO-<br />

NE, E GARANTIRNE LA CREDIBILITÀ;<br />

• VERIFICARE LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE A DIFESA DEI CITTADINI;<br />

• ESERCITARE IL POTERE DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DEGLI ISCRITTI;<br />

• INTERPORSI, SE RICHIESTO, NELLE CONTROVERSIE FRA SANITARIO E SANITARIO;<br />

• DESIGNARE PROPRI RAPPRESENTANTI IN SENO A COMMISSIONI, ENTI ED<br />

ORGANIZZAZIONI;<br />

• PROMUOVERE E FAVORIRE TUTTE LE INIZIATIVE INTESE A FACILITARE LE COMPETEN-<br />

ZE E LE PROFESSIONALITÀ DEGLI ISCRITTI;<br />

• DARE IL PROPRIO CONCORSO ALLE AUTORITÀ LOCALI NELLO STUDIO E NELL' ATTU-<br />

ZIONE DEI PROVVEDIMENTI D' INTERESSE DELL' ORDINE;<br />

• COMBATTERE L’ABUSIVISMO PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO;<br />

• SOSTENERE E PROMUOVERE IL BENESSERE ANIMALE.<br />

Tutte queste attribuzioni insieme<br />

ad altre trovano la loro naturale<br />

collocazione nel Codice<br />

Deontologico che è la sorgente<br />

degli indirizzi comportamentali<br />

a cui il medico veterinario deve<br />

ispirarsi e conformare la sua<br />

condotta professionale.<br />

Per un Veterinario, l’ignoranza<br />

della deontologia veterinaria<br />

non lo esime dalla responsabilità<br />

disciplinare. In coerenza con<br />

l’ evoluzione e le modificazioni<br />

del contesto socio-culturale,<br />

la sorgente degli indirizzi<br />

comportamentali a cui il medico<br />

veterinario deve ispirare<br />

e conformare la sua condotta<br />

professionale va ricercata<br />

proprio nel mutamento della<br />

sensibilità sociale e nella nuova<br />

concezione del rapporto<br />

uomo/animale. Infatti il nuovo<br />

approccio deontologico<br />

contenuto nella Costituzione<br />

Europea, firmata dall'Italia,<br />

in base alla quale "l'Unione<br />

e gli Stati membri tengono<br />

pienamente conto delle esigenze<br />

in materia di benessere degli<br />

animali in quanto esseri<br />

senzienti" (ARTICOLO III-1<strong>21</strong> del<br />

Trattato che adotta una<br />

Costituzione per l'Europa),<br />

richiama il concetto dell'animale<br />

inteso come "essere senziente".<br />

L’Ordine dei Medici Veterinari<br />

della Provincia di Varese conta<br />

ad oggi 3<strong>21</strong> iscritti, così suddivisi<br />

per ambiti di competenza:


N° LIBERI PROFESSIONISTI<br />

X ATTIVITÀ<br />

LIBERI PROFESSIONISTI<br />

79%<br />

0 50 100 150 200<br />

Bisogna sottolineare come negli<br />

ultimi anni ci sia stato<br />

un crescente aumento delle<br />

iscrizioni soprattutto donne,<br />

ciò legato per vari motivi ad<br />

una progressiva femminilizzazione<br />

della professione.<br />

Il settore che maggiormente<br />

coinvolge la figura professionale<br />

del Veterinario è indubbiamente<br />

quello della cura dei piccoli<br />

animali. Sul territorio provinciale<br />

operano circa novanta strutture<br />

veterinarie, divise in Studi,<br />

Ambulatori, Cliniche e Ospedali<br />

Veterinari (4 strutture) che<br />

garantiscono un servizio di pronto<br />

soccorso 24h.<br />

Le principali attività dell’ordine<br />

con l’elenco degli iscritti sono<br />

DIPENDENTI ASL 11%<br />

ALTRO 10%<br />

RIPARTIZIONE ATTIVITA’ LIBERI PROFESSIONISTI<br />

N° LIBERI PROFESSIONISTI<br />

PICCOLI ANIMALI ANIMALI DA REDDITO ALTRO<br />

consultabili sul sito<br />

www.ordineveterinari.va.it.<br />

La segreteria dell’Ordine<br />

è a disposizione, per eventuali<br />

<strong>informa</strong>zioni, sia al cittadino che<br />

ad ogni iscritto nei seguenti orari :<br />

DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ<br />

DALLE ORE 9,30 ALLE ORE 13,00<br />

AL N° TEL <strong>0332</strong>-285140<br />

FAX <strong>0332</strong>/23<strong>43</strong>69<br />

EMAIL<br />

segreteria@ordineveterinari.va.it<br />

SEDE<br />

VARESE - VIA C. BATTISTI N°7<br />

55


56<br />

ANAGRAFE CANINA REGIONALE<br />

CON LA NUOVA ANAGRAFE CANINA, LA LOMBARDIA DISPONE OGGI DI UNO STRUMENTO EFFICACE PER COMBATTERE IL RANDAGISMO<br />

EL'ABBANDONO DEI CANI.<br />

L'ANAGRAFE SI BASA PRINCIPALMENTE SU:<br />

• UN SISTEMA INNOVATIVO DI IDENTIFICAZIONE ANIMALE CHE UTILIZZA IL TRANSPONDER O "MICROCHIP", CIOÈ UNA MICROCAPSULA<br />

DI MATERIALE BIOCOMPATIBILE INOCULATA SOTTOCUTE CON UNA INIEZIONE INDOLORE, CHE CONTIENE UN CODICE UNIVOCO<br />

DI IDENTIFICAZIONE ASSOCIATO AL CANE;<br />

• UN APPOSITO LETTORE RILEVA LA PRESENZA DEL MICROCHIP ED È IN GRADO DI LEGGERNE IL CODICE UNA BANCA DATI REGIONALE,<br />

ACCESSIBILE DA INTERNET, CONTENENTE I DATI ANAGRAFICI DEI CANI REGISTRATI E I DATI RELATIVI AL PROPRIETARIO.<br />

• L'ISCRIZIONE ALL'ANAGRAFE È OBBLIGATORIA E VA EFFETTUATA ENTRO 15 GIORNI DALLA DATA DEL POSSESSO (I CUCCIOLI DEVONO<br />

ESSERE ISCRITTI ENTRO IL TERZO MESE DI VITA).<br />

• CHI AVEVA GIÀ PROVVEDUTO ALL'ISCRIZIONE ALL'ANAGRAFE CON IL TATUAGGIO NON È TENUTO A FAR APPLICARE IL MICROCHIP,<br />

PURCHÉ IL TATUAGGIO SIA LEGGIBILE.<br />

PER I CASI DI SMARRIMENTO, È ATTIVO UN CALL CENTER CHE AGEVOLA LA RICERCA DEL CANE. L'ISCRIZIONE<br />

ALL'ANAGRAFE E L'APPLICAZIONE DEL MICROCHIP POSSONO ESSERE EFFETTUATE DAL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE<br />

VETERINARIO DELL'ASL O DA UN MEDICO VETERINARIO LIBERO PROFESSIONISTA ACCREDITATO DALLA REGIONE.<br />

COS’È?<br />

È la registrazione della popolazione<br />

canina identificata, presente sul<br />

territorio della Lombardia, collegata<br />

ai dati del proprietario.<br />

A COSA SERVE?<br />

A garantire la veloce restituzione dei<br />

cani smarriti ai legittimi proprietari.<br />

A conoscere la consistenza e la<br />

distribuzione della popolazione canina.<br />

COME FUNZIONA?<br />

Il cane viene identificato con un<br />

“microchip”, che viene applicato<br />

dal Medico Veterinario per via<br />

sottocutanea, in modo rapido, innocuo<br />

e indolore. Il microchip è contenuto<br />

in una capsula di pochi millimetri<br />

e contiene un numero di<br />

identificazione univoco, che viene<br />

rilevato mediante uno strumento<br />

denominato “lettore”. Dopo aver<br />

applicato il microchip il Medico<br />

Veterinario registra all’anagrafe canina<br />

il numero del microchip, i dati<br />

segnaletici del cane e i dati relativi<br />

al proprietario. Da questo momento<br />

il cane è correttamente iscritto<br />

all’anagrafe: al proprietario viene<br />

consegnato un certificato di iscrizione,<br />

completo dei dati registrati.<br />

È OBBLIGATORIO ISCRIVERE<br />

I CANI ALL’ANAGRAFE?<br />

Sì, l’iscrizione all’anagrafe dei cani,<br />

oltre che essere utile per il<br />

proprietario, è anche un obbligo<br />

di legge. Il proprietario o il detentore,<br />

compreso il commerciante<br />

e l’allevatore, deve provvedere<br />

all’iscrizione del proprio cane<br />

in anagrafe entro quarantacinque<br />

giorni dalla nascita o entro quindici<br />

giorni dal momento in cui ne entra<br />

in possesso. Chi non l’avesse ancora<br />

fatto, deve provvedere al più presto.<br />

IL MIO CANE È TATUATO:<br />

DEVO COMUNQUE PROVVEDERE A<br />

IDENTIFICARLO CON IL “MICROCHIP”?<br />

Se il tatuaggio è stato applicato<br />

anteriormente al 1° gennaio 2004<br />

ed è ben leggibile, il cane viene<br />

considerato correttamente identificato<br />

e non è obbligatorio applicare<br />

il “microchip”. Tuttavia quest’ultimo<br />

sistema viene raccomandato perché<br />

più affidabile rispetto al tatuaggio.<br />

Cosa devo fare per iscrivere il mio<br />

cane in anagrafe?<br />

Il proprietario, con documento<br />

di identità e codice fiscale, deve<br />

rivolgersi esclusivamente a:<br />

Dipartimento di Prevenzione<br />

Veterinario dell’ASL, oppure<br />

ad un Medico Veterinario libero<br />

professionista accreditato.<br />

Il Medico Veterinario provvede<br />

contestualmente all’inoculazione<br />

del microchip, che identificherà in<br />

modo univoco e permanente il cane<br />

e all’iscrizione del cane all’anagrafe<br />

canina regionale.<br />

DEVO COMUNICARE EVENTUALI<br />

VARIAZIONI?<br />

Sì, è obbligatorio segnalare, entro<br />

quindici giorni, i seguenti eventi,<br />

che determinano variazioni dei dati<br />

presenti in anagrafe:<br />

• variazione di proprietà;<br />

• cambio di residenza;<br />

• decesso del cane.<br />

COSA DEVO FARE SE HO SMARRITO IL<br />

MIO CANE O ME LO HANNO RUBATO?<br />

La scomparsa del proprio cane<br />

deve essere denunciata al<br />

più presto e comunque entro sette<br />

giorni al Dipartimento di Prevenzione<br />

Veterinario dell’ASL, o alla Polizia<br />

Locale del comune dove si è<br />

verificato l’evento.<br />

QUALI SANZIONI SONO PREVISTE<br />

SE NON ISCRIVO IL MIO CANE<br />

ALL’ANAGRAFE?<br />

In caso di mancata iscrizione del<br />

proprio cane in anagrafe, o di<br />

omessa segnalazione di variazione<br />

dei dati registrati, è prevista una<br />

sanzione amministrativa da<br />

25 a 150 euro, fatte salve le ipotesi<br />

di responsabilità penale.<br />

SE VUOI ACCEDERE ALL'ANAGRAFE<br />

CANINA, clicca<br />

www.anagrafecaninalombardia.it<br />

troverai sul sito anche gli indirizzi dei<br />

Dipartimenti di Prevenzione Veterinari<br />

delle ASL


57<br />

PINO<br />

LAGO M.<br />

TRONZANO<br />

L. M.<br />

VEDDASCA<br />

CURIGLIA<br />

CON<br />

MONTEVIASCO<br />

MACCAGNO<br />

LAGO MAGGIORE<br />

LAGO DI VARESE<br />

DUMENZA<br />

AGRA<br />

LUINO<br />

GERMIGNAGA<br />

CREMENAGA<br />

MONTEGRINO<br />

VALTRAVAGLIA<br />

CADEGLIANO<br />

VICONAGO<br />

PORTO<br />

VALTRAVAGLIA<br />

BRISSAGO<br />

MESENZANA<br />

GRANTOLA<br />

CUNARDO<br />

FERRERA<br />

CUGLIATE<br />

FAB.<br />

MARCHIROLO<br />

PORTO<br />

TRESA<br />

MARZIO<br />

CUASSO<br />

AL<br />

MONTE<br />

VALGANNA<br />

BEDERO<br />

V.<br />

MASCIAGO<br />

CASSANO<br />

VALC.<br />

RANCIO<br />

CUVEGLIO<br />

DUNO<br />

CASALZUIGNO<br />

BRENTA<br />

CASTELVECCANA<br />

CITTIGLIO<br />

GEMONIO<br />

AZZIO<br />

ORINO<br />

CUVIO<br />

CASTELLO<br />

CABIAGLIO<br />

BRINZIO<br />

VARESE<br />

BISUSCHIO<br />

BESANO<br />

PORTO<br />

CERESIO<br />

VIGGIU'<br />

SALTRIO<br />

CLIVIO<br />

ARCISATE<br />

CANTELLO<br />

MALNATE<br />

LOZZA<br />

VEDANO<br />

OLONA<br />

CASTIGLIONE<br />

OLONA<br />

GORNATE<br />

OLONA<br />

CASTELSEPRIO<br />

LONATE<br />

CEPPINO VENEGONO<br />

SUP.<br />

MORAZZONE<br />

VENEGONO<br />

INF.<br />

TRADATE<br />

GAZZADA<br />

S.<br />

BUGUGGIATE<br />

INDUNO<br />

OLONA<br />

LUVINATE<br />

BARASSO<br />

COMERIO<br />

CASCIAGO<br />

GAVIRATE<br />

COCQUIO<br />

TREVISAGO<br />

BARDELLO<br />

MALGESSO<br />

BREBBIA<br />

BREGANO<br />

BESOZZO<br />

MONVALLE<br />

SANGIANO<br />

LEGGIUNO<br />

LAVENO<br />

MOMBELLO<br />

BIANDRONNO<br />

INARZO<br />

BODIO<br />

LOM.<br />

CAZZAGO<br />

B.<br />

GALLIATE<br />

L.<br />

AZZATE<br />

DAVERIO<br />

CROSIO<br />

CASALE<br />

LITTA<br />

MORNAGO<br />

SUMIRAGO<br />

BRUNELLO<br />

CAVARIA<br />

CASTRONNO<br />

ALBIZZATE<br />

SOLBIATE<br />

ARNO<br />

BESNATE<br />

CARNAGO<br />

JERAGO<br />

CON O.<br />

OGGIONA<br />

CAIRATE<br />

FAGNANO<br />

OLONA<br />

GORLA<br />

MAGG.<br />

SOLBIATE<br />

OLONA<br />

GORLA<br />

MIN.<br />

CISLAGO.<br />

GERENZANO<br />

SARONNO<br />

UBOLDO<br />

ORIGGIO<br />

CARONNO<br />

PORTUSELLA<br />

OLGIATE<br />

OLONA<br />

CASTELLANZA<br />

BUSTO<br />

ARSIZIO<br />

GALLARATE<br />

CASORATE<br />

SAMARATE<br />

FERNO<br />

VIZZOLA<br />

TICINO<br />

SOMMA<br />

LOMBARDO<br />

VERGIATE<br />

SESTO<br />

CALENDE<br />

TRAINO<br />

MERCALLO<br />

COMABBIO<br />

USMATE<br />

TERNATE<br />

VARANO B.<br />

ANGERA<br />

RANCO<br />

ISPRA<br />

CADREZZATE<br />

TRAVEDONA<br />

GOLASECCA<br />

ARSAGO<br />

SEPRIO<br />

LONATE POZZOLO<br />

CARDANO<br />

AL CAMPO<br />

CASSANO<br />

MAGNAGO CARONNO<br />

VARESINO<br />

MARNATE<br />

BRUSIMPIANO<br />

BREZZO<br />

DI<br />

BEDERO<br />

AREE DISTRETTUALI<br />

VETERINARIE


Veterinari-area Varese<br />

AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI VARESE E LAVENO MOMBELLO<br />

<strong>Via</strong> B. Luini, 19<br />

<strong>21</strong>100 Varese<br />

<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>/333681 <strong>Tel</strong>.<strong>0332</strong>/1769809 Fax <strong>0332</strong>/333293<br />

E-MAIL:veterinarivarese@asl.varese.it<br />

UFFICIO DI ARCISATE<br />

<strong>Via</strong> Matteotti, 18<br />

<strong>21</strong>051 ARCISATE<br />

<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>/476341<br />

UFFICIO DI LAVENO MOMBELLO<br />

<strong>Via</strong> Ceretti, 8<br />

<strong>21</strong>014 Laveno Mombello<br />

<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>/625350-349<br />

GIANQUINTO DR. CLAUDIO<br />

<strong>21</strong>051 Arcisate (VA) - <strong>Via</strong> Matteotti Giacomo, 94 ............................... tel: <strong>0332</strong> 47 37 37<br />

AMBULATORIO BESOZZO<br />

DEL DR. GRASSI ROBERTO<br />

<strong>21</strong>023 Besozzo (VA) - <strong>Via</strong> De Bernardi, 18 ........................................... tel: <strong>0332</strong> 97 07 80<br />

AMBULATORIO VETERINARIO SEGALA DR. MARCO<br />

<strong>21</strong>020 Brebbia (VA) - Piazza Italia,7 .....................................................<br />

tel: <strong>0332</strong> 77 08 05<br />

REBKA sas DI CARENTE DR. MASSIMILIANO & C.<br />

<strong>21</strong>031 Cadegliano-Viconago (VA) - <strong>Via</strong> Risorgimento,3 .................. tel: <strong>0332</strong> 59 10 24<br />

CLINICA VETERINARIA<br />

UFFICIO DI LUINO<br />

<strong>Via</strong> Don Folli, 4<br />

<strong>21</strong>016 Luino<br />

<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>/511<strong>21</strong>6<br />

"SASSO DEL FERRO"<br />

Dir. San. Dott. GIORGIO ZAPPELLINI<br />

CHIRURGIA, LABORATORIO ANALISI,<br />

ECOGRAFIA, RADIOLOGIA, DAY HOSPITAL<br />

orario: da LUNEDÍ a VENERDÍ: ore 10-12 / 15-19<br />

SABATO: ore 9-12<br />

<strong>Via</strong> Provinciale, 65 - <strong>21</strong>033 CITTIGLIO (VA) - <strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 60 22 22<br />

urgenze cell. 335 67 70 716 - e-mail: zappellini.giorgio@libero.it<br />

MORVILLO DR. ENRICO<br />

<strong>21</strong>020 Casciago (VA) - <strong>Via</strong> Giuseppe Mazzini,12 ................................ tel: <strong>0332</strong> 82 65 50<br />

GRASSI DR.SSA LAURA<br />

<strong>21</strong>030 Cugliate Fabiasco (VA) - <strong>Via</strong> Molinazzo, 4 ............................... tel: <strong>0332</strong> 72 37 40<br />

RAVAZZOLA DR.SSA MONICA<br />

<strong>21</strong>030 Cuveglio (VA) - <strong>Via</strong> battaglia S.Martino, 82 ............................. tel: <strong>0332</strong> 62 40 35<br />

CLINICA VETERINARIA GAGGIOLO<br />

BIZZOZERO DR. FLAVIO<br />

<strong>21</strong>059 Cantello-Gaggiolo (VA) - v. Lugano, 11<br />

fax: <strong>0332</strong> 41 53 28 ......................................................................................... tel: <strong>0332</strong> 41 86 40<br />

AMBULATORIO VETERINARIO MOTTA DR.SSA MIRIAM<br />

<strong>21</strong>0<strong>26</strong> Gavirate (VA) - <strong>Via</strong> Maggioni,8 ...................................................... tel: <strong>0332</strong> 74 64 18<br />

AMBULATORIO VETERINARIO SESSA DR. PIERO<br />

<strong>21</strong>0<strong>26</strong> Gavirate (VA) - <strong>Via</strong> Al Lido, 5 .......................................................... tel: <strong>0332</strong> 74 41 35<br />

AMBULATORIO VETERINARIO ALBINI DR.SSA CARLA E ALBINI DR.SSA LUISA<br />

<strong>21</strong>056 Induno Olona (VA) - <strong>Via</strong> Spagnoletto, 10 .................................. tel: <strong>0332</strong> 20 <strong>26</strong> 05<br />

AMBULATORIO VETERINARIO PUSTERLI DR. FRANCO<br />

<strong>21</strong>056 Induno Olona (VA) - <strong>Via</strong> Porro, 84 ............................................... tel: <strong>0332</strong> 20 60 31<br />

BAGGIANI DR.MASSIMO<br />

<strong>21</strong>056 Induno Olona (VA) - <strong>Via</strong> Crespi, 4 ............................................... tel: <strong>0332</strong> 20 32 22<br />

AMBULATORIO VETERINARIO BOLTRI DR. STEFANO<br />

<strong>21</strong>037 Lavena Ponte Tresa (VA) - VIA VALLE, 3 .................................. tel: <strong>0332</strong> 55 22 99<br />

AMBULATORIO VETERINARIO BELLORINI DR. DARIO<br />

<strong>21</strong>014 Laveno Mombello (VA) - <strong>Via</strong> Battisti, 9 ...................................... tel: <strong>0332</strong> 62 63 96<br />

AMBULATORIO VETERINARIO FANTONI DR. ROBERTO<br />

<strong>21</strong>014 Laveno Mombello (VA) - <strong>Via</strong> Ceretti, <strong>21</strong>/23 ............................. tel: <strong>0332</strong> 66 66 97<br />

LAVENO<br />

MOMBELLO<br />

LEGGIUNO<br />

LAGO MAGGIORE<br />

CASTELVECCANA<br />

CITTIGLIO<br />

MONVALLE<br />

BESOZZO<br />

BREBBIA<br />

PINO<br />

LAGO M.<br />

TRONZANO<br />

L. M.<br />

VEDDASCA<br />

CURIGLIA<br />

CON<br />

MONTEVIASCO<br />

MACCAGNO<br />

GERMIGNAGA<br />

BREZZO<br />

DI<br />

BEDERO<br />

PORTO<br />

VALTRAVAGLIA<br />

BRENTA<br />

CASALZUIGNO<br />

DUNO<br />

CUVIO<br />

AZZIO<br />

GEMONIO<br />

ORINO<br />

COCQUIO<br />

TREVISAGO<br />

BREGANO<br />

MALGESSO<br />

BARDELLO<br />

BIANDRONNO<br />

GAVIRATE<br />

BRISSAGO<br />

LAGO DI VARESE<br />

CAZZAGO<br />

B.<br />

INARZO<br />

AMBULATORIO VETERINARIO GIAVAZZI DR.SSA GIUSEPPINA<br />

<strong>21</strong>016 Luino (VA) - Piazza Marconi, 31/A ............................................. tel: <strong>0332</strong> 53 51 37<br />

AMBULATORIO VETERINARIO ALTO VERBANO<br />

DEI DOTTORI PAOLA LONGHI E MASSIMILIANO BOGNI<br />

<strong>21</strong>016 Luino (VA) - VIA Luigi Bernardino, 37 ...................................... tel: <strong>0332</strong> 53 56 96<br />

CLINICA VETERINARIA CITTA' DI LUINO DEI DOTTORI DEDE' E HOFMANN<br />

<strong>21</strong>016 Luino (VA) - <strong>Via</strong> Voldomino, 11 ..................................................... tel: <strong>0332</strong> 51 10 00<br />

CLINICA VETERINARIA LUVINATE DI ZANETTI DR. CORRADO<br />

<strong>21</strong>020 Luvinate (VA) - <strong>Via</strong> Vittorio Veneto, 56 ................................... tel: <strong>0332</strong> 22 00 92<br />

AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI BROLPITO ALBERTO<br />

E DONAGGIO BARBARA<br />

<strong>21</strong>020 Malnate (VA) - <strong>Via</strong> Leopardi, 1 .................................................... tel: <strong>0332</strong> 42 83 56<br />

REBELLATO DR. PATRIZIA<br />

<strong>21</strong>030 Marchirolo (VA) - <strong>Via</strong> S. Camillo, 32 ......................................... tel: <strong>0332</strong> 72 20 59<br />

AMBULATORIO VETERINARIO BAGGI DR. MICHELE<br />

<strong>21</strong>010 Porto Valtravaglia (VA) - <strong>Via</strong> Roma, 15 .................................... tel: <strong>0332</strong> 54 72 85<br />

TERZAGHI DR. CAMILLO<br />

<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Cassiodoro, 11 .......................................................... tel: <strong>0332</strong> <strong>26</strong> 54 18<br />

CLINICA VETERINARIA C.M.V. DI GALLI DR. BATTISTA<br />

<strong>21</strong>100 Varese - vl. Aguggiari, 162 - fax <strong>0332</strong> 82 00 64 ................... tel: <strong>0332</strong> 82 00 02<br />

CLINICA VETERINARIA CROCE AZZURRA sas DI AMEDEO DR. PINI<br />

<strong>21</strong>100 Varese - vl. Belforte, 168 ............................................................... tel: <strong>0332</strong> 33 02 44<br />

CLINICA VETERINARIA DR. SCHNEIDER & C.<br />

<strong>21</strong>100 Varese - 3, v. Corridoni ................................................................... tel: <strong>0332</strong> 31 14 66<br />

AMBULATORIO VETERINARIO VARESE LAGO<br />

<strong>21</strong>100 Varese - v. G. Macchi, 99 ................................................................. tel: 328 91 23 233<br />

PECCATI DOTT. CLAUDIO<br />

<strong>21</strong>100 Varese - v. Ravasi, 23 ....................................................................... tel: <strong>0332</strong> 28 77 24<br />

AMBULATORIO VETERINARIO DOTT.SSA KETTY PERU<br />

<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Giuseppe Giusti, 12/A ........................................... tel: <strong>0332</strong> <strong>26</strong> 46 96<br />

CLINICA VETERINARIA CITTA' DI VARESE PRONTO SOCCORSO 24 H<br />

PRANDONI DR.SSA LARA<br />

<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Gianni Rodari, 22 .................................................... tel: <strong>0332</strong> <strong>26</strong> 44 46<br />

DI BENEDETTO DR. SALVATORE<br />

<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Colleverde,32 ............................................................ tel: 338 83 91 100<br />

AMBULATORIO VETERINARIO LOREFICE DR. GIUSEPPE<br />

<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Monte Santo, 29 ....................................................... tel: <strong>0332</strong> 23 91 82<br />

MARCHIORATO PAOLO CARLO<br />

<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Sanvito Silvestro, 103 ........................................... tel: 340 40674 74<br />

AMBULATORIO VETERINARIO MOTTA DR. MARIO ANTONIO<br />

<strong>21</strong>039 Valganna (VA) - <strong>Via</strong> Isella, 2 ......................................................... tel: <strong>0332</strong> 71 63 66<br />

OSPEDALE VETERINARIO DI VARESE DI VEDANI DR. M. E SOMMARUGA<br />

<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Correnti Cesare, 2 .................................................. tel: <strong>0332</strong> <strong>26</strong> 54 96<br />

FERRONI DR. EMILIO<br />

<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Crispi, 68 .................................................................... tel: <strong>0332</strong> 24 23 22<br />

AGRA<br />

LUINO<br />

DUMENZA<br />

CREMENAGA<br />

MONTEGRINO<br />

VALTRAVAGLIA<br />

MESENZANA<br />

CASSANO<br />

VALC.<br />

CUVEGLIO<br />

COMERIO<br />

CASTELLO<br />

CABIAGLIO<br />

BARASSO<br />

BODIO<br />

LOM.<br />

LUVINATE<br />

GRANTOLA<br />

MASCIAGO<br />

RANCIO<br />

GALLIATE<br />

L.<br />

CUGLIATE<br />

FAB.<br />

CUNARDO<br />

BEDERO<br />

V.<br />

BRINZIO<br />

CADEGLIANO<br />

VICONAGO<br />

VALGANNA<br />

VARESE<br />

MARCHIROLO<br />

PORTO<br />

TRESA<br />

MARZIO<br />

CUASSO<br />

AL<br />

MONTE<br />

BISUSCHIO<br />

LOZZA<br />

BRUSIMPIANO<br />

BESANO<br />

CANTELLO<br />

MALNATE<br />

PORTO<br />

CERESIO<br />

SALTRIO<br />

VIGGIU'<br />

CLIVIO<br />

ARCISATE<br />

INDUNO<br />

OLONA


Mondo Vagabondo<br />

ONLUS<br />

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI<br />

<strong>Via</strong> Sangiano 35 – <strong>21</strong>014 Laveno Mombello (Va)<br />

<strong>Tel</strong>. 328 6036274 – 3476929732 - fax <strong>0332</strong> 747624<br />

www.mondovagabondo.net - e mail: info@mondovagabondo.net<br />

La nostra Associazione nasce di sterilizzare le femmine per evitare il canile deve essere considerato un<br />

dall'entusiasmo di un gruppo<br />

ingestibili crescite nel numero. “passaggio provvisorio” per<br />

di amici che da anni cerca di far Abbiamo bisogno di voi, per<br />

l’animale in attesa di trovare<br />

vivere nel miglior modo possibile rimediare almeno in parte a ciò che una famiglia, non una situazione<br />

alcuni animali molto disagiati,<br />

troppi nostri simili fanno patire agli definitiva.<br />

"incontrati" personalmente o<br />

animali.<br />

Per chi volesse vedere i bellissimi<br />

segnalati da conoscenti.<br />

ospiti del canile, può consultare il<br />

Sono prevalentemente cani<br />

La nostra Associazione collabora, sito internet:<br />

e gatti che vivono presso fattorie a partire dal mese di aprile,<br />

www.mondovagabondo.net<br />

o aree in stato di semi abbandono. con la struttura “I Nobili Nati” di Cliccando l’impronta di cane che<br />

Vergiate (Va) prestando la propria si trova sul video con la scritta<br />

Mondo Vagabondo interviene opera di volontariato nell’accudire “Qua la zampa” si ha l’elenco<br />

fornendo cucce, cibo adeguato, cure i cani “trovatelli” dei comuni di dettagliato dei cani presenti, pronti<br />

mediche, recinti spaziosi<br />

Vergiate e Ispra.<br />

e desiderosi di essere adottati!<br />

e tutto ciò che occorre per vivere Nello specifico la nostra attività Sono in ottimo stato e molto simpatici!<br />

in maniera dignitosa, senza<br />

è principalmente quella di accudire Contattateci per una visita in canile in<br />

trascurare le necessarie coccole i cani, aiutandoli a vivere in maniera nostra compagnia:<br />

e le passeggiate.<br />

dignitosa e ad essere socievoli le nostre volontarie vi potranno aiutare<br />

Per quanto riguarda i gatti,<br />

nei confronti delle persone,<br />

nella scelta dell’amico<br />

che vivono liberi in "colonie feline", al fine di permettere l’adozione del a quattro zampe che più corrisponde<br />

ci occupiamo soprattutto<br />

maggior numero possibile di essi: alle vostre esigenze!<br />

CHI SIAMO:<br />

A-MICI RANDAGI ONLUS VARESE<br />

NATA DA UN GRUPPO DI "PASSIONARIE FELINE" LA NOSTRA È UN' ASSOCIAZIONE<br />

CHE PERSEGUE COME FINALITÀ LA PREVENZIONE, LA CURA DEL RANDAGISMO<br />

E LA TUTELA DELL' ANIMALE.<br />

COSA FACCIAMO:<br />

Collaboriamo al censimento delle colonie feline al loro sostentamento dopo aver sterilizzato i soggetti<br />

al fine di limitare il randagismo e la diffusione della leucemia e HIV felina.<br />

Queste malattie non trasmissibili all'uomo si stanno diffondendo con estrema rapidità.<br />

Qualche numero. Varese città ha censito circa 50 colonie feline per un totale di circa 365 soggetti,<br />

naturalmente questi dati sono in continuo mutamento per molteplici motivi: morti, nuovi abbandoni,<br />

spostamenti dei soggetti.<br />

Dal luglio 2006 finalmente anche la Regione Lombardia ha una legge regionale a tutela degli animali<br />

d'affezione e non. Ci piacerebbe commentarla insieme ai lettori.<br />

Purtroppo il cammino verso un'equilibrato rapporto uomo-animale è ancora molto lungo: noi stiamo<br />

cercando di fare quello che possiamo e che ci è concesso fare a partire dalla prevenzione nelle<br />

scuole e con gli adulti. Siamo riusciti a dare in adozione 138 gattini, possibili randagi, dando loro una<br />

casa, e con difficoltà anche qualche gatto maturo e a volte anziano.Un animale vuol dire farsene<br />

carico con amore ma nel rispetto della loro etologia. Questi messaggi dovrebbero poter essere<br />

trasmessi già alla scuola materna. In questo senso abbiamo diversi progetti alcuni già sperimentati.<br />

Ci piacerebbe mettere la nostra esperienza a disposizione di chiunque volesse farci segnalazioni o<br />

volesse delucidazioni su tematiche o anche per capire insieme quali sono i nostri diritti ma anche<br />

i nostri doveri.<br />

CHIUNQUE VOLESSE PUÒ CONTATTARCI AL NUMERO TELEFONICO 339 3506480<br />

OPPURE ALL’INDIRIZZO EMAIL:<br />

a.micirandagi@virgilio.it


Veterinari-area Gallarate<br />

AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI GALLARATE<br />

LARGO BOITO, 2<br />

<strong>21</strong>013 GALLARATE<br />

TEL. 0331/751606 FAX 0331/751509<br />

E-MAIL:veterinarigallarate@asl.varese.it<br />

UFFICIO DI GAZZADA<br />

VIA ROMA, 18<br />

<strong>21</strong>045 GAZZADA<br />

TEL. <strong>0332</strong>/877035-036<br />

UFFICIO DI ANGERA<br />

P.ZZA GARIBALDI, 1<br />

<strong>21</strong>0<strong>21</strong> ANGERA<br />

TEL. 0331/960161<br />

CLINICA VETERINARIA S. ANTONIO ABATE DI BRUNOLDI DR. PIERPAOLO<br />

<strong>21</strong>041 Albizzate (VA) - <strong>Via</strong> Dinarda, 23 ................................................... tel: 0331 99 40 24<br />

FERRE DR. PAOLO<br />

<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - <strong>Via</strong> Custodi, 10 ...................................................... tel: 0331 78 48 76<br />

CENTRO VETERINARIO DEI DOTTOR HETTINGER MICHAEL<br />

E NEDALINI PATRIZIA STUDIO ASSOCIATO<br />

<strong>21</strong>0<strong>21</strong> Angera (VA) - <strong>Via</strong> Galileo Galilei, 44 ........................................... tel: 0331 96 03 18<br />

MAZZUCCHELLI DR. MAURIZIO<br />

<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - VIA Carducci Giosuè, 1 ..................................... tel: 0331 78 20 23<br />

REVEL DR. MASSIMO<br />

STUDIO VETERINARIO DI MORO DR. EUGENIO<br />

<strong>21</strong>010 Besnate (VA) - <strong>Via</strong> Besnate Largo Brianzoni, 7 .................... tel: 0331 27 55 32<br />

<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - <strong>Via</strong> Covetta, 8/A ................................................... tel: 0331 79 30 71<br />

AMBULATORIO VETERINARIO GAZZADA<br />

PERUZZI DR. LUIGI<br />

DEI DOTTORI GOBBI A. E MANTEGAZZI M.<br />

<strong>21</strong>022 Azzate (VA) - <strong>Via</strong> Giuseppe Verdi, 38 ......................................... tel: <strong>0332</strong> 45 97 17 <strong>21</strong>045 Gazzada Schianno (VA) - <strong>Via</strong> Italo Cremona, 14 .................... tel: <strong>0332</strong> 46 16 03<br />

GANGI DR. MASSIMO<br />

AMBULATORIO VETERINARIO ISPRA DI MOTTA DR.SSA MYRIAM<br />

<strong>21</strong>010 Besnate (VA) - <strong>Via</strong> Vittorio Veneto, 47 ....................................... tel: 0331 27 50 <strong>43</strong> <strong>21</strong>027 Ispra (VA) - <strong>Via</strong> Passo Sentinella, 13 .......................................... tel: <strong>0332</strong> 78 01 80<br />

PESAVENTO DR. VALERIO<br />

<strong>21</strong>010 Besnate (VA) - <strong>Via</strong> Arianna, 24 .....................................................<br />

tel: 0331 27 55 25<br />

AMBULATORIO VETERINARIO<br />

DEI DOTTORI STEFANIA DI TIZIO E CRISTIANO COLOMBO<br />

<strong>21</strong>015 Lonate Pozzolo (VA) - <strong>Via</strong> Dante Alighieri, 49 ......................... tel: 0331 66 92 74<br />

STUDIO ASSOCIATO POZZI - MIGLIERINA<br />

<strong>21</strong>040 Cadrezzate (VA) - <strong>Via</strong> Mazzini, 25 ............................................... tel: 0331 95 38 54 LABORATORIO ANALISI VETERINARIO DI MOLTENI DR.SSA ANNALINA<br />

<strong>21</strong>020 Mornago (VA) - <strong>Via</strong> Cascina Risaia, 51 ....................................... tel: 0331 95 83 18<br />

AMBULATORIO VETERINARIO<br />

"LA FENICE"<br />

Dott. ANGELINI<br />

Dott. ssa. BRANCHI<br />

AMBULATORIO VETERINARIO DI VISCO GILARDI DR. ANTONIO<br />

<strong>21</strong>019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 42 ....................... tel: <strong>0332</strong> 25 24 16<br />

LABORATORIO ANALISI VETERINARIO SADVED srl<br />

DI GULLO DR.SSA ELISABETTA<br />

RX UFFICIALI DISPLASIA,<br />

RADIOLOGIA, CHIRURGIA,<br />

DAY HOSPITAL,<br />

LABORATORIO INTERNO,<br />

REPERIBILITÁ NOTTURNA E FESTIVA<br />

orari:<br />

10,00 - 13,00<br />

14,30 - 19,30<br />

da lunedì a sabato<br />

<strong>21</strong>019 Somma Lombardo (VA) - <strong>Via</strong> Dolci, 4 .......................................... tel: 0331 25 99 11<br />

CLINICA VETERINARIA MALPENSA srl DI OLIVIERI DR. MASSIMO<br />

<strong>21</strong>017 Samarate (VA) - v. Marconi, 27 - fax: 0331 22 02 55 ............ tel: 0331 22 81 55 -<br />

NORAD DIAGNOSTICA S.R.L. DI ABBIATI DR. GIANLUCA<br />

<strong>21</strong>017 Samarate (VA) - <strong>Via</strong> Engalfredo, 9 ............................................... tel: 0331 22 30 27<br />

AMBULATORIO VETERINARIO DI ALESSANDRA DR.SSA ARMIRAGLIO<br />

<strong>Via</strong> CAVOUR, 4 - Buguggiate (VA)<br />

<strong>21</strong>018 Sesto Calende (VA) - <strong>Via</strong> Vittorio Veneto, 36 ........................... tel: 0331 92 09 50<br />

<strong>Tel</strong>./Fax <strong>0332</strong> 89 00 81 - Cell. 338 62 28 054<br />

MANFREDI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO<br />

<strong>21</strong>018 Sesto Calende (VA) - <strong>Via</strong> Motte, 13 .............................................. tel: 0331 92 45 38<br />

AMBULATORIO VETERINARIO SAN ROCCO<br />

<strong>21</strong>010 Cardano Al Campo (VA) - P.za Mazzini Giuseppe, 18 ....... tel: 0331 73 11 44<br />

AMBULATORIO VETERINARIO MERLINI DR. ELETTRA<br />

<strong>21</strong>018 Sesto Calende (VA) - <strong>Via</strong> Roma, 38/A ........................................ tel: 0331 92 10 85<br />

CLINICA VETERINARIA DELLA BRUGHIERA DI CENTINAIO DR. ALESSANDRO<br />

<strong>21</strong>010 Cardano Al Campo (VA) - <strong>Via</strong> Monterosso, 51 ...................... tel: 0331 <strong>26</strong> 23 08<br />

BOTTINI DR. LAURA<br />

<strong>21</strong>048 Solbiate Arno (VA) - <strong>Via</strong> Monforte, 22 ........................................ tel: 0331 99 15 03<br />

STUDIO MEDICO VETERINARIO DEI DOTTORI CUROTTI E GIUDICI<br />

<strong>21</strong>010 Carnago (VA) - <strong>Via</strong> Libertà, 6/8 .................................................... tel: 0331 99 14 99<br />

AMBULATORIO VETERINARIO CONTI DR. IRENE<br />

<strong>21</strong>048 Solbiate Arno (VA) - <strong>Via</strong> Montebello, 20 .................................... tel: 0331 98 50 04<br />

STUDIO VETERINARIO COEREZZA DR. UMBERTO<br />

<strong>21</strong>012 Cassano Magnago (VA) - <strong>Via</strong> S.Giulio, 54 ................................ tel: 0331 20 32 82<br />

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI ANGELA<br />

<strong>21</strong>058 Solbiate Olona (VA) - <strong>Via</strong> IV Novembre, 39 ............................... tel: 0331 37 61 78<br />

STUDIO VETERINARIO GALMARINI DR. PAOLO<br />

RAIMONDI DR. MARIO<br />

<strong>21</strong>019 Somma Lombardo (VA) - <strong>Via</strong> Mameli Goffredo, 101 ............ tel: 0331 25 90 47<br />

<strong>21</strong>012 Cassano Magnago (VA) - <strong>Via</strong> Venegoni Mario, 17 ................ tel: 0331 28 05 44<br />

AMBULATORIO VETERINARIO STUDIO ASS.<br />

AMBULATORIO VETERINARIO SEMPIONE<br />

STUD. ASS. DOTT. MARTINOLI-STRAPPO-DE TONI-PORETTI<br />

DEI DOTTORI VISENTIN G. PIETRO E AIMINI R. "PARCO DEL TICINO"<br />

<strong>21</strong>019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, <strong>43</strong> ...................... tel: 0331 25 37 67<br />

<strong>21</strong>011 Casorate Sempione (VA) - <strong>Via</strong> Milano, 100 ............................ tel: 0331 29 64 22<br />

AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO<br />

AMBULATORIO VETERINARIO MOTTERLE DR. DARIO<br />

<strong>21</strong>019 Somma Lombardo (VA) - <strong>Via</strong> Milano, 55 .................................. tel: 0331 25 24 97<br />

<strong>21</strong>040 Castronno (VA) - <strong>Via</strong> Lombardia, <strong>43</strong> ........................................... tel: <strong>0332</strong> 89 <strong>21</strong> 68 AMBULATORIO VETERINARIO DI CAIDATE ROSTAGNO DR. SSA MARTA<br />

STUDIO VETERINARIO DI RIGAMONTI DR. LIVIANA<br />

<strong>21</strong>040 Sumirago (VA) - <strong>Via</strong> Cavour, 10 .................................................... tel: 0331 90 50 20<br />

<strong>21</strong>010 Ferno (VA) - <strong>Via</strong> Roma, 28 .............................................................. tel: 0331 24 19 41 AMBULATORIO VETERINARIO GIULIANI DR. ALBERTO<br />

<strong>21</strong>028 Travedona-Monate (VA) - <strong>Via</strong> Aldo Moro, 18 .......................... tel: <strong>0332</strong> 97 81 95<br />

AMBULATORIO VETERINARIO CASTIGLIONI DR. ROSELLA<br />

<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - <strong>Via</strong> Donatello, 4 ................................................. tel: 0331 79 35 65 AMBULATORIO VETERINARIO DI POZZI DR. STEFANO<br />

<strong>21</strong>020 Varano Borghi (VA) - <strong>Via</strong> Giuseppe Garibaldi, 2 .................... tel: <strong>0332</strong> 96 18 61<br />

BURAGLIO DR.SSA FRANCA<br />

<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - <strong>Via</strong> Milano, 3 ....................................................... tel: 0331 77 48 71<br />

AMBULATORIO VETERINARIO BASSANI DR.SSA PAOLA<br />

<strong>21</strong>029 Vergiate (VA) - Cascina Torretta, 18 ............................................ tel: 0331 96 40 30<br />

PORRINI DR. PAOLA<br />

<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - VIA Don Minzoni, 8 ............................................ tel: 0331 78 40 47<br />

AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO<br />

<strong>21</strong>029 Vergiate (VA) - <strong>Via</strong> Corgeno, 17 ..................................................... tel: 0331 94 69 28<br />

RANCO<br />

ANGERA<br />

ISPRA<br />

TRAINO<br />

CADREZZATE<br />

SESTO<br />

CALENDE<br />

USMATE<br />

TRAVEDONA<br />

COMABBIO<br />

MERCALLO<br />

GOLASECCA<br />

TERNATE<br />

VIZZOLA<br />

TICINO<br />

VARANO B.<br />

VERGIATE<br />

SOMMA<br />

LOMBARDO<br />

CASALE<br />

LITTA<br />

ARSAGO<br />

SEPRIO<br />

FERNO<br />

CASORATE<br />

MORNAGO<br />

BUGUGGIATE<br />

AZZATE<br />

DAVERIO<br />

CROSIO<br />

BESNATE<br />

CARDANO<br />

AL CAMPO<br />

LONATE POZZOLO<br />

SUMIRAGO<br />

BRUNELLO<br />

ALBIZZATE<br />

JERAGO<br />

CON O.<br />

CAVARIA<br />

GALLARATE<br />

SAMARATE<br />

CASTRONNO<br />

OGGIONA<br />

GAZZADA<br />

S.<br />

CASSANO<br />

MORAZZONE<br />

VARESINO<br />

CARNAGO<br />

MAGNAGO CARONNO<br />

CAIRATE


“Oasi del Gatto”<br />

L’ASSOCIAZIONE HA BISOGNO DI CIBO,<br />

MEDICINE E OFFERTE<br />

PER ASSISTENZA VETERINARIA.<br />

CANILE MUNICIPALE DI GALLARATE<br />

<strong>Via</strong> degli Aceri, 15 - <strong>Tel</strong>/Fax 0331 <strong>26</strong> 06 63 - Apar_gallarate@hotmail.it<br />

Il canile municipale di Gallarate<br />

è gestito dall'associazione A.P.A.R.<br />

onlus, che gestisce il canile municipale<br />

di Busto Arsizio ed il rifugio Elia.<br />

La struttura che attualmente ospita<br />

mediamente circa 60 cani<br />

è composta da 2 blocchi,<br />

uno destinato ai cani di taglia mediopiccola,<br />

l'altro ai cani di taglia mediogrande.<br />

Tutte le gabbie sono munite di<br />

lampade termiche, al fine di scaldare<br />

gli ospiti durante l'inverno e nelle notti<br />

più fredde. Il canile inoltre è dotato<br />

di 3 aree di sgambo, due<br />

pertinenziale collegata direttamente<br />

alle gabbie, l'altra più grande cintata e<br />

riparata da piante secolari in cui<br />

i cani, accompagnati da volontario<br />

o dal personale di servizio, possono<br />

correre e giocare.<br />

Il canile inoltre ospita in un'area<br />

appositamente strutturata anche uno<br />

sparuto numero di gatti, anch'essi<br />

sterilizzati e monitorati<br />

a livello sanitario<br />

Nel corso degli ultimi anni moltissimi<br />

cani hanno trovato una famiglia<br />

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO<br />

di Somma Lombardo<br />

donazioni su c/c intestato a:<br />

Associazione OASI DEL GATTO di Somma L.do<br />

Oasi Felina OIPA<br />

Banca Popolare di Lodi spa<br />

c/c 2055/12 - cin N - abi 05164 - cab 22800<br />

PER INFORMAZIONI:<br />

Marco 335 1325002 • Tiziana 340 6987470<br />

Stefania 335 6937138 • Anna 339 6610420<br />

e-mail: oasidelgatto@libero.it<br />

che li amasse e compito dei volontari<br />

o è stato e sarà sempre quello<br />

di verificare la bontà ed il successo<br />

dell'adozione effettuata tramite<br />

controlli e visite periodiche a casa<br />

della "famiglia adottiva".<br />

Il canile di Gallarate è aperto tutti<br />

i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle<br />

15.00 alle 19.00 (da aprile a<br />

settembre) o dalle 14.00 alle 18.00<br />

(durante gli altri mesi dell'anno) la<br />

domenica dalle 9.00 alle 12.00.<br />

I volontari hanno la possibilità di<br />

trascorrere piacevoli ore a passeggio<br />

con i nostri adorabili ospiti e giocare<br />

con loro nelle aree apposite.<br />

Numerosi corsi di formazione<br />

organizzati dall'associazione<br />

consentono al personale di<br />

approcciarsi ai nostri amici a 4 zampe<br />

con competenza e nel rispetto delle<br />

reciproche esigenze e personalità.<br />

Potete venire a trovare i nostri ospiti<br />

per portarli a spasso, per adottarli<br />

a distanza o meglio ancora, per<br />

adottarli per sempre.<br />

Alcuni dei nostri ospiti:<br />

DRAGO, bellissimo lupo di circa 4-5<br />

anni, docile e mansueto<br />

BYRON, elengatissimo esemplare<br />

di pastore tedesco amante dei<br />

bambini e dei giochi con la palla<br />

GAIA, dolcissimo incrocio con<br />

un rottweiler, docile e un po' fifona ma<br />

tanto affettuosa<br />

DUKY, imponente cucciola di circa 10<br />

mesi, 40 kg di dolcezza ed<br />

esuberanza<br />

BRISCO simpaticissimo bracchetto<br />

da troppi anni in canile...curioso ed<br />

affabile<br />

OLIVER, incrocio con un malamut,<br />

ipovedente dalla nascita, dolcissimo e<br />

bisognoso di una famiglia che lo aiuti<br />

a gestire al meglio il suo handicap.<br />

Venite a trovarli, i loro occhi<br />

arriveranno dritti al vostro cuore...<br />

date loro una speranza di una vita<br />

migliore, vi ripagheranno con tutto<br />

l'immenso amore di cui sono capaci<br />

E se volete è possibile anche adottare<br />

a distanza il vostro preferito... vi<br />

rilasceremo un attestato di adozione<br />

con la sua foto. E' un modo per<br />

aiutarci nell'attesa di trovare una<br />

nuova famiglia.<br />

61


Veterinari-area Busto Arsizio<br />

AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI BUSTO ARSIZIO<br />

P.ZZA PLEBISCITO, 1<br />

<strong>21</strong>052 BUSTO ARSIZIO<br />

TEL. 0331/6<strong>21</strong>298 FAX 0331/623658<br />

E-MAIL:veterinaribusto@asl.varese.it<br />

UFFICIO DI SARONNO<br />

VIA GORIZIA,28<br />

<strong>21</strong>047 SARONNO<br />

TEL. 02/9602248<br />

UFFICIO DI TRADATE<br />

VIA GRADISCA, 16<br />

<strong>21</strong>049 TRADATE<br />

TEL. 0331/840752<br />

AMBULATORIO VETERINARIO CALCATERRA DR SSA CLARA<br />

<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - <strong>Via</strong> Biancardi Generale,23 ................... tel: 0331 67 91 75<br />

BARTOCCINI DR.FRANCESCO<br />

<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - <strong>Via</strong> Milazzo, 37 ........................................... tel: 0331 62 60 93<br />

AMBULATORIO VETERINARIO DI DE BERNARDI DR. PAOLO<br />

<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - <strong>Via</strong> Madonna in Campagna, 2 .............. tel: 0331 62 12 31<br />

CENTRO VETERINARIO DEI DOTTORI TOSI E VENTURA<br />

<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - <strong>Via</strong> Vespri Siciliani, 51 ............................. tel: 0331 68 55 55<br />

STUDIO VETERINARIO LUONI DR. RENATO<br />

<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - Vle G. Boccaccio, 48 ................................ tel: 0331 35 10 91<br />

STUDIO MEDICO VETERINARIO MILANI DR. BENEDETTO<br />

<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - Cso Venti Settembre, 32 ........................ tel: 0331 62 45 40<br />

ALBERTI DR. DANIELE<br />

<strong>21</strong>053 Castellanza (VA) - Vle Italia, 1 ....................................................... tel: 0331 50 49 <strong>21</strong><br />

STUDIO VETERINARIO CERVINI DR. FLAVIO<br />

<strong>21</strong>0<strong>43</strong> Castiglione Olona (VA) - <strong>Via</strong> Antonio Gramsci, 1 .................. tel: 0331 82 49 77<br />

AMBULATORIO VETERINARIO FRANCO ISABELLA DR. ARIANNA<br />

<strong>21</strong>042 Caronno Pertusella (VA) - Cso Della Vittoria, 615 .............. tel: 02 96 57 535<br />

CASTIGLIONE<br />

OLONA<br />

AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI PAGANI E VANELLI<br />

<strong>21</strong>040 Cislago (VA) - <strong>Via</strong> Cesare Battisti, 1089 ....................................<br />

tel: 02 96 40 83 98<br />

CLINICA VETERINARIA OLONJA DI OASI DR.SSA OSVALDA<br />

<strong>21</strong>054 Fagnano Olona (VA) - <strong>Via</strong> Dante Alighieri, <strong>21</strong> ........................ tel: 0331 61 15 05<br />

ROVANI DR. VIRGILIO<br />

<strong>21</strong>054 Fagnano Olona (VA) - <strong>Via</strong> Martiri Della Libertà, 42 ............ tel: 0331 61 13 05<br />

ROMANI DR.SSA SABRINA<br />

<strong>21</strong>050 Gorla Maggiore (VA) - <strong>Via</strong> Dante Alighieri, 50 ....................... tel: 0331 61 07 67<br />

STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DEI DOTTORI FERE' - TRAVAINI - ROVATI<br />

<strong>21</strong>055 Gorla Minore (VA) - <strong>Via</strong> giacchino Giacchetti, 16 .................. tel: 0331 60 38 03<br />

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI CAPPUCCILLI E PIATTI<br />

<strong>21</strong>040 Gerenzano (VA) - <strong>Via</strong> XX Settembre, 32 .................................... tel: 02 96 81 <strong>21</strong>1<br />

AMBULATORIO VETERINARIO CARTABIA CARLO DR. UMBERTO<br />

<strong>21</strong>040 Origgio (VA) - <strong>Via</strong> Piantanida, 8 .................................................... tel: 02 96 73 06 39<br />

AMBULATORIO VETERINARIO PAGANI DR. ROLANDO<br />

<strong>21</strong>040 Origgio (VA) - <strong>Via</strong> Dante, 60 ............................................................ tel: 02 96 73 24 04<br />

CLINICA VETERINARIA CITTA' DI SARONNO PAOLO DR. VANZULLI<br />

<strong>21</strong>047 Saronno (VA) - <strong>21</strong>047, v. Novara<br />

fax: 02 9670806 ................................................................................ tel: 02 96702062, 02 9606402<br />

BUSTO<br />

ARSIZIO<br />

AMBULATORIO VETERINARIO BUSNELLI DR<br />

<strong>21</strong>047 Saronno (VA) - <strong>Via</strong> Bergamo, 120 ................................................ tel: 02 96 00 5<strong>26</strong><br />

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI DR.SSA ANGELA<br />

<strong>21</strong>058 Solbiate Olona (VA) - <strong>Via</strong> IV Novembre, 39 .............................. tel: 0331 37 61 78<br />

CERVINI DR. FLAVIO<br />

<strong>21</strong>049 Tradate (VA) - <strong>Via</strong> Albisetti, 12 ...................................................... tel: 0331 81 09 40<br />

MENGOTTO DR. GIOVANNI<br />

<strong>21</strong>049 Tradate (VA) - <strong>Via</strong> Vittorio veneto, 39 ......................................... tel: 0331 81 13 53<br />

AMBULATORIO VETERINARIO MONTICELLI RAFFAELLA<br />

<strong>21</strong>040 Uboldo (VA) - <strong>Via</strong> Raffaello Sanzio, 38 ...................................... tel: 02 96 78 83 68<br />

FERRONI DR. EMILIO<br />

<strong>21</strong>040 Vedano Olona (VA) - <strong>Via</strong> Venegono, 24 ...................................... tel: 02 40 01 84<br />

AMBULATORIO VETERIANRIO DI PEJA DR.SSA ANTONELLA<br />

<strong>21</strong>040 Vedano Olona (VA) - <strong>Via</strong> Matteotti, 7 ........................................... tel: <strong>0332</strong> 86 62 60<br />

CENTRO MEDICO VETERINARIO ZANABONI DR. GIANLUCA<br />

<strong>21</strong>040 Venegono Inferiore (VA) - <strong>Via</strong> Leonardo Da Vinci, 4 ............ tel: 0331 86 49 90<br />

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI BARBATTI E LEVY<br />

<strong>21</strong>040 Venegono Superiore (VA) - <strong>Via</strong> Asiago, 2 ................................. tel: 0331 82 45 45<br />

GORNATE<br />

OLONA<br />

CASTELSEPRIO<br />

FAGNANO<br />

OLONA<br />

SOLBIATE<br />

OLONA<br />

VEDANO<br />

OLONA<br />

OLGIATE<br />

OLONA<br />

SUP.<br />

VENEGONO<br />

INF.<br />

TRADATE<br />

VENEGONO<br />

LONATE<br />

CEPPINO<br />

GORLA<br />

MAGG.<br />

GORLA<br />

MIN.<br />

CASTELLANZA<br />

MARNATE<br />

CISLAGO.<br />

GERENZANO<br />

UBOLDO<br />

ORIGGIO<br />

SARONNO<br />

CARONNO<br />

PORTUSELLA


Il Rifugio Elia, nasce nell’anno 2005<br />

come struttura per accogliere cani<br />

“speciali”: gli anziani, i disabili,<br />

cani recuperati da maltrattamenti<br />

e da canili lager.<br />

Fa parte dell’associazione A.P.A.R.<br />

onlus, che gestisce il canile<br />

municipale di Busto Arsizio<br />

ed il canile municipale di Gallarate.<br />

L’edificio è ancora in via<br />

di ultimazione, poiché l’ampio spazio<br />

dedicato a tutti gli ospiti possa<br />

mirare ad essere un vero<br />

e proprio nucleo attivo per qualsiasi<br />

problematica.<br />

Attualmente il numero di cani<br />

presenti sono circa 60, una parte è<br />

dedicata ai più piccoli di taglia e<br />

soprattutto anziani che vivono in una<br />

deliziosa casetta di legno tipo baita;<br />

all’interno tutto è arredato come una<br />

vera casa<br />

e all’esterno c’è un enorme giardino<br />

fiorito dove i piccoli possono<br />

gironzolare liberi tutto il giorno.<br />

L’altra ala del rifugio è dedicata ai<br />

cani di media e grossa taglia sono<br />

circa 20 box molto spaziosi, in<br />

inverno riscaldati. La cosa bellissima<br />

è che all’interno della struttura<br />

esistono varie zone<br />

di sgambo, ampi recinti e un piccolo<br />

parco per far correre<br />

i nostri amici. I cani sono seguiti<br />

da eccellenti volontari e da<br />

educatori, i veterinari sempre<br />

presenti all’occorrenza.<br />

Tutti i cani hanno la fortuna<br />

di poter fare passeggiate al<br />

guinzaglio anche nei pressi del<br />

rifugio in bellissimi campi e quindi di<br />

poter rimanere in contatto con la<br />

natura. Molti degli ospiti presenti<br />

hanno varie problematiche<br />

importanti: da quellie di salute per<br />

vecchiaia a quellie di gravi malattie<br />

(es. tumori, deambulazione, epilessia,<br />

ecc). Altri hanno problemi<br />

comportamentali derivati da<br />

maltrattamenti o degenze in canili<br />

lager, ma ottimamente gestiti e in<br />

procinto di poter essere reintrodotti<br />

ad una vita “normale”.<br />

Il nome del rifugio è alla memoria di<br />

un bellissimo cagnolone, era la<br />

mascotte del canile a cui tutti hanno<br />

voluto bene…Ora Elia che<br />

è andato al ponte, dedica da lassù<br />

RIFUGIO ELIA ASSOCIAZIONE A.P.A.R.<br />

(ASSOCIAZIONE PICCOLI ANIMALI RANDAGI)<br />

VIA CANALE, 23 BUSTO ARSIZIO (VA) - <strong>21</strong>052 BUSTO ARSIZIO (VA)<br />

TELEFONO 0331/67.06.92 - E-MAIL: apar_rifugioelia@hotmail.it<br />

SITO: http://www.rifugioamico.it/canili.aspx<br />

HOLLY&<br />

PAPERO<br />

GIADA<br />

SOTTILETTA SARA<br />

REX&<br />

MARA<br />

questo bellissimo rifugio<br />

e sicuramente, come un angelo<br />

veglia su tutti i cani abbandonati<br />

e sfortunati…Tutti i cani hanno<br />

bisogno di essere amati e<br />

protetti…noi come volontari siamo<br />

i primi a dare tutto ciò a questi<br />

piccoli speciali…<br />

Loro hanno un cuore enorme, ci<br />

offrono la loro totale fiducia…non<br />

deludiamoli mai….<br />

Il team di rifugio Elia è presente,<br />

dalle 10.00 alle 18.00, tutti i giorni<br />

compreso sabato e domenica,<br />

è possibile per ogni cittadino portare<br />

a passeggio i cani nei dintorni del<br />

canile e adottarli a distanza o,<br />

meglio ancora, adottarli per sempre<br />

offrendo loro una famiglia.<br />

Venite a trovarci…<br />

Alcuni dei piccoli presenti:<br />

Frida, bellissima incrocio rottweiller,<br />

giovane e molto intelligente.<br />

Giada, lupetta taglia media, un po’<br />

timida ma con gentilezza e pazienza<br />

si avvicina delicatamente.<br />

PUCCY STRUTTUR<br />

ZIT<br />

SAKY<br />

CINZIA<br />

STRUTTUR<br />

PUPA FRIDA<br />

Holly & Papero, due innamorati<br />

pazzi, come Al Bano e Romina, lei<br />

pastorina rossa più alta del suo<br />

amato Papero bianco e nero.<br />

Mara e Rex, lei cicciotella bianca<br />

e nera simpatica e giocherellona, lui<br />

lupone caramellato divoratore<br />

di wurstel.<br />

Sara, dolce vecchina da sempre<br />

in canile…da quando era<br />

cucciola..sarebbe davvero bello<br />

trovasse finalmente una famiglia,<br />

è dolcissima e buona.<br />

Sottiletta, meravigliosa…pitt bull<br />

di circa 10 anni in super<br />

forma…intelligentissima, davvero<br />

speciale, adora le persone ma<br />

meglio non con altri cani.<br />

Zita, deliziosa volpina piccolissima è<br />

super coccolona e tenera.<br />

Saky, la Milva del rifugio…tutta<br />

rossa…<br />

Pupa, pastore tedesco, imponente<br />

per la sua grazie e dolcezza.<br />

Pucci, un incrocio husky dalle<br />

zampone da<br />

bassethound…simpaticissimo.<br />

63


64<br />

COSA FARE IN CASO<br />

DI RITROVAMENTO DI UN CANE<br />

In caso di ritrovamento di un<br />

cane vagante Il Cittadino, dopo<br />

aver messo in atto ogni<br />

possibile mezzo per trattenere<br />

vicino a se il cane o per porlo<br />

comunque in un luogo sicuro dal<br />

quale non possa allontanarsi,<br />

deve avvertire la Polizia<br />

Comunale competente per<br />

territorio nel quale é avvenuto<br />

il ritrovamento.<br />

E' compito della Polizia Comunale<br />

allertare il servizio<br />

di accalappiamento che porterà<br />

il cane al canile di competenza.<br />

I canili sono il luogo di raccolta<br />

di cani vaganti accalappiati sul<br />

territorio.<br />

Possono essere gestiti dal<br />

Comune o da un privato.<br />

In ogni caso tutti i Comuni sono<br />

tenuti per legge (art. 4 L.<br />

Cosa fare se .....<br />

• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO FERITO<br />

Chiamare il servizio veterinario della A.S.L.<br />

competente per territorio<br />

Per il comune di Varese <strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>- 333681<br />

Festivi e notturno <strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>- 277111<br />

• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO<br />

Avvisare i volontari dell'E.N.P.A. che potrebbero<br />

avere segnalazioni su chi l'ha smarrito<br />

Chiamare i vigili urbani del comune interessato<br />

i quali devono provvedere a farlo accalappiare<br />

Per il comune di Varese<br />

sede E.N.P.A. <strong>Tel</strong>.<strong>0332</strong> 23<strong>21</strong>61<br />

Polizia Municipale <strong>Tel</strong>.<strong>0332</strong> 809111<br />

• HO PERSO IL MIO CANE<br />

Denunciare lo smarrimento all'anagrafe canina<br />

del comune di residenza<br />

Avvisare i volontari dell'E.N.P.A.<br />

Chiamare il canile comunale<br />

Per il comune di Varese<br />

Canile di <strong>Via</strong> Friuli <strong>Tel</strong>.<strong>0332</strong> 335077<br />

281/91) ad assicurare un luogo<br />

di ricovero per il cane vagante<br />

fino a nuova adozione.<br />

Un eventuale rifiuto posto<br />

dalla Polizia Comunale é<br />

da considerarsi "omissione<br />

di atti di ufficio" e come tale<br />

va denunciato ai Carabinieri.<br />

Negli orari notturni e nei giorni<br />

festivi in provincia di Varese é in<br />

funzione un servizio di reperibilità<br />

garantito dai veterinari delle ASL<br />

che autorizzano l'accalappiamento<br />

o intervengono in caso di animale<br />

feriti.<br />

Il servizio risponde al telefono<br />

numero <strong>0332</strong> 277111.<br />

Gli Enti e le associazioni<br />

protezionistiche hanno il compito<br />

di facilitare e controllare gli affidi<br />

dei cani ritrovati.<br />

Nel caso in cui il cane<br />

accalappiato dovesse risultare<br />

regolarmente tatuato, dopo la<br />

visita di un veterinario e la<br />

decifrazione del tatuaggio verrà<br />

riconsegnato al proprietario,<br />

previo pagamento della<br />

sanzione di malcustodia e della<br />

retta di degenza in canile.<br />

Ogni mezzo adottato per il<br />

prolungato trattenimento di un<br />

cane in canile é considerato reato<br />

poiché in aperto contrasto con i<br />

dettami della Legge 281/91.<br />

Tra i compiti del canile sono<br />

previsti:<br />

l'attenta osservazione della<br />

situazione sanitaria del cane, il<br />

suo mantenimento con alimenti<br />

di buona qualità ed un veloce<br />

ritorno ad una famiglia idonea<br />

all'adozione del cane.<br />

HAI PERSO UN CANE?<br />

PER INFORMAZIONI PUOI CHIAMARE<br />

POLIZIA MUNICIPALE DELLA TUA CITTA’<br />

ACCALAPPIATORI:<br />

DOGS GROUND 0331 259 788<br />

GIRARDI 349 834 10 47<br />

SITI INTERNET:<br />

www.enpa.it<br />

www.animalipersiritrovati.org<br />

CANILI CONVENZIONATI:<br />

CANILE BUSTO ARSIZIO 0331 670 692<br />

CANILE GALLARATE 0331 <strong>26</strong>0 663<br />

PAL LEGNANO 0331 466 665<br />

CONTEA DELLA LUNA D’ARGENTO 0331 353 181<br />

CASA BULL 0331 361 967<br />

ALLEVAMENTO OROVAL CITTIGLIO <strong>0332</strong> 6<strong>26</strong> 190


RANDAGISMO<br />

Con l’arrivo dell’estate, si ripropone<br />

ogni anno il dramma dei cani<br />

abbandonati.<br />

Da anni i mezzi d’<strong>informa</strong>zione<br />

lanciano appelli per scongiurare<br />

questo triste fenomeno. Il problema<br />

si è attenuato, secondo i dati forniti<br />

dall’Azienda sanitaria, e, da quando<br />

è stato introdotto il tatuaggio<br />

obbligatorio e il microchip,<br />

gli smarrimenti sono diminuiti in<br />

quanto è più facile risalire al<br />

proprietario del cane.<br />

Purtroppo capita ancora spesso<br />

di vedere dei cani abbandonati<br />

e quando ci troviamo di fronte ad<br />

un cane randagio, è opportuno non<br />

toccarlo, per evitare di essere<br />

morsicati e contrarre quindi qualche<br />

infezione; è necessario avvertire<br />

immediatamente i vigili urbani che,<br />

a loro volta, si rivolgono<br />

all’accalappiacani.<br />

Se il ritrovamento avviene nelle ore<br />

notturne o durante le giornate<br />

festive, bisogna rivolgersi al<br />

centralino dell’Asl che si metterà in<br />

contatto con il veterinario di turno.<br />

Una volta accalappiati, i cani<br />

vengono portati al canile. Sono stati<br />

istituiti infatti nella provincia di Varese<br />

dei “canili sanitari”, strutture in cui<br />

vengono tenuti temporaneamente<br />

i cani vaganti catturati sul territorio,<br />

per evitare morsicature o incidenti<br />

stradali.<br />

Il canile sanitario è previsto<br />

dalla Legge Regionale 20 luglio<br />

2006 n. 16 “Lotta al randagismo<br />

e tutela degli animale di affezione”<br />

con la quale la Regione Lombardia<br />

ha voluto promuovere la prevenzione<br />

del randagismo, la protezione e la<br />

tutela degli animali di affezione.<br />

Al Dipartimento di Prevenzione<br />

Veterinario dell’ASL sono affidate<br />

le competenze in materia<br />

di istituzione e gestione di uno o più<br />

Canili Sanitari, per l’esecuzione degli<br />

interventi di profilassi, diagnosi e<br />

terapia ai cani ricoverati, per il<br />

tempo previsto dalla vigente<br />

legislazione sanitaria ai fini della<br />

profilassi antirabbica e per la<br />

degenza sanitaria.<br />

Gli Enti Locali dell’ASL sono tenuti<br />

obbligatoriamente a mettere a<br />

disposizione, in comodato d’uso,<br />

strutture adeguate per i Canili<br />

Sanitari.; secondo tale disposizione, i<br />

comuni di Varese, Gallarate,<br />

Busto Arsizio e Luino stanno<br />

provvedendo alla messa a noma<br />

dei canili di loro proprietà.<br />

In attesa che queste strutture<br />

vengano ristrutturate,<br />

si è provveduto ad attivare<br />

le Convenzioni con 2 ditte private<br />

che hanno espresso la loro<br />

disponibilità e che sono state<br />

giudicate idonee dal personale del<br />

Dipartimento di Prevenzione<br />

Veterinario e, dal 1° gennaio 2008<br />

ha avuto inizio l’attività di ricovero.<br />

L’ASL, tramite il Dipartimento di<br />

Prevenzione Veterinario, utilizza<br />

i canili sanitari per fornire ai cani<br />

ricoverati interventi di diagnosi,<br />

terapia e profilassi.<br />

Dopo dieci giorni di degenza nel<br />

canile sanitario, i cani vengono<br />

trasferiti nei canili rifugio,<br />

strutture convenzionate<br />

con i Comuni della Provincia o<br />

appartenenti ai Comuni stessi.<br />

Se il cane accalappiato risulta<br />

iscritto all’anagrafe e con un<br />

proprietario identificabile, l’ASL<br />

rintraccerà il proprietario per la<br />

restituzione del cane e in questo<br />

caso il proprietario sarà tenuto al<br />

risarcimento delle spese sostenute<br />

per la cattura ed eventuali cure<br />

sanitarie fornite.<br />

Se diversamente il cane risulta<br />

sprovvisto di microchip o tatuaggio, il<br />

veterinario dell’ASL, provvederà<br />

immediatamente all’inserimento del<br />

microchip<br />

ed all’iscrizione all’anagrafe.<br />

La vigente normativa regionale<br />

prevede infatti anche l’istituzione<br />

e la gestione di un sistema<br />

anagrafico <strong>informa</strong>tizzato.<br />

Tale sistema prevede l’applicazione<br />

di microchip ai cani di proprietari<br />

richiedenti ed ai cani accalappiati, la<br />

registrazione degli animali e dei<br />

rispettivi proprietari, la registrazione<br />

di cambio di stato degli animali<br />

(cessione, morte o smarrimento), la<br />

registrazione ed il rilascio dei<br />

RANDAGISMORANDAGISM<br />

passaporti per animali da compagnia<br />

(pet passport), oltre all’attività<br />

autorizzativa e di vigilanza nei<br />

confronti dei Medici Veterinari liberi<br />

professionisti richiedenti e<br />

l’accreditamento all’esecuzione delle<br />

operazioni di identificazione ed<br />

iscrizione dei cani all’anagrafe canina<br />

regionale.

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