Via Giordani 43/a (Zona Masnago) Tel. 0332 21 26 ... - Animali informa
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ACQUARIO<br />
istruzioni per l’uso<br />
OMEOPATIA VETERINARIA<br />
RAZZE:<br />
BORDER COLLIE<br />
IL GATTO<br />
NORVEGESE<br />
IL CONIGLIO NANO<br />
conosciamo meglio<br />
questi piccoli amici<br />
PET THERAPY<br />
I LAGHI DELLA<br />
PROVINCIA DI VARESE<br />
NUOVA<br />
e GRATUITA!!!<br />
con il patrocinio della<br />
Semestrale<br />
anno 1, n º 1<br />
copia gratuita<br />
maggio 2008
Editoriale<br />
Sommario<br />
E’ con grande piacere chi Vi presento il Primo Numero di<br />
La rivista tratta argomenti e problematiche del mondo animale, si rivolge quindi<br />
a tutti gli “Amici” degli animali.<br />
Sono sempre più numerose le persone che si circondano di amici a “quattro<br />
zampe”, che potranno quindi trarre da questa rivista gratuita, <strong>informa</strong>zioni per<br />
prendersi cura di loro.<br />
Tratta di cure mediche tradizionali e alternative, cure estetiche, notizie,<br />
<strong>informa</strong>zioni e curiosità sul mondo animale.<br />
<strong>Animali</strong> in Forma è stata ideata per valorizzare le risorse e le proposte del<br />
territorio della provincia di Varese, contiene infatti tutti gli indirizzi e le<br />
<strong>informa</strong>zioni relative le strutture per la cura degli animali: cliniche, ambulatori,<br />
studi veterinari e negozi specializzati nel settore.<br />
Mi auguro che l’iniziativa, nata con la nascita della mia amica “Nala”, bellissimo<br />
cucciolo di Border Collie, che Vi presento nella foto, sia apprezzata da tutti<br />
coloro che come me, amano la compagnia di un fedele amico a quattro<br />
zampe.<br />
Nell’augurare a tutti una buona lettura, ringrazio:<br />
- la Provincia di Varese per il patrocinio concesso;<br />
- l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Varese per la preziosa collaborazione nella<br />
stesura dei testi;<br />
- tutti gli inserzionisti che hanno permesso la realizzazione della Rivista, all’interno della quale<br />
troverete il coupon per la sottoscrizione dell’abbonamento gratuito.<br />
Maggio 2008<br />
IN QUESTO NUMERO<br />
04<br />
06 10<br />
16<br />
AGENDA -<br />
piccole notizie per grandi amici<br />
ACQUARIO -<br />
istruzioni per l’uso<br />
PET THERAPY-<br />
scopriamo questo nuovo mondo!<br />
UN FIDO DA TRASPORTARE -<br />
vademecum per avere<br />
il nostro amico sempre accanto<br />
�<br />
Un saluto<br />
Il direttore<br />
Cinzia Crespi<br />
1
RAZZE:<br />
20<br />
il BORDER COLLIE<br />
40IL<br />
CONIGLIO<br />
2<br />
NANO<br />
FITOTERAPIA<br />
VETERINARIA<br />
c’è sempre<br />
una cura alternativa!<br />
conosciamo meglio<br />
questi piccoli amici<br />
42<br />
50 EQUITAZIONE<br />
E IPPICA<br />
In Varese e dintorni<br />
44<br />
RAZZE:<br />
il gatto<br />
NORVEGESE<br />
24 LE MALATTIE<br />
DEL GATTO<br />
per interpretare al meglio<br />
i sintomi del micio<br />
32 OMEOPATIA<br />
VETERINARIA<br />
una cura dolce per i nostri<br />
amici a quattro zampe<br />
34 ALIMENTAZIONE<br />
DEL GATTO<br />
il miglior cibo<br />
per il miglior gatto<br />
36 TOELETTATURA<br />
DEL GATTO<br />
le nozioni base da sapere<br />
46 I LAGHI<br />
DELLA PROVINCIA DI<br />
VARESE<br />
conosciamo i luoghi<br />
che ci circondano<br />
54 ORDINE DEI<br />
MEDICI VETERINARI<br />
cos’è e di cosa si occupa<br />
57 AREE<br />
DISTRETTUALI<br />
VETERINARIE<br />
elenco dei medici veterinari<br />
associazioni<br />
Anno 1 - n° 1 - maggio 2008<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Crespi Cinzia<br />
REDAZIONE<br />
Varallo Gianluca<br />
Riboni Roberta<br />
Premoli Gianluigi<br />
redazione@animal<strong>informa</strong>.com<br />
<strong>Tel</strong>. 0331 80 84 30<br />
via Roma, 10<br />
<strong>21</strong>053 Castellanza<br />
GRAFICA<br />
Francesca Cariglino<br />
Ester Bellini<br />
HANNO COLLABORATO:<br />
dott. Umberto Galli,<br />
dott. Mauro Vasconi,<br />
dott. Battista Galli,<br />
dott.ssa Patrizia Arrighi,<br />
dott.ssa Paola Bologna,<br />
dott.ssa Simona Rivolta<br />
dott.ssa Osvalda Oasi<br />
FOTOGRAFIA:<br />
ICP, COLOR GAMES<br />
STAMPA<br />
ALFAPRINT SNC<br />
via Bellini, 24<br />
<strong>21</strong>052 Busto Arsizio<br />
DISTRIBUZIONE<br />
gratuita<br />
COPIE<br />
20.000<br />
ISCRIZIONE AL TRIBUNALE<br />
DI BUSTO ARSIZIO<br />
VIVERE INFORMATI<br />
N. 13/06 DEL 1/12/2006<br />
Vendiamo vendite s.r.l. è titolare esclusivo di tutti i<br />
diritti di pubblicazione. L’invio di fotografie alla<br />
redazione ne autorizza implicitamente la<br />
pubblicazione gratuita su qualsiasi supporto cartaceo<br />
e digitale. Le fotografie inviate alla redazione non<br />
saranno restituite. Informativa e Consenso in materia<br />
di trattamento dei dati personali (Codice Privacy d.lgs.<br />
196/03). Nel vigore del d.lgs. 196/03 il Titolare del<br />
trattamento dei dati personali ex art. 28 d.lgs. 196/03, è<br />
Vendiamo vendite s.r.l. con sede in Castellanza (VA) via<br />
Roma, 10. La stessa La <strong>informa</strong> che i Suoi dati verranno<br />
raccolti, trattati e conservati nel rispetto del decreto<br />
legislativo anche per attività connesse all’azienda. La<br />
avvisiamo che i Suoi dati potranno essere comunicati<br />
e/o trattati nel vigore della Legge, anche all’estero, da<br />
società e/o persone che prestano servizi in favore della<br />
Società. In ogni momento Lei potrà chiedere la<br />
modifica, la correzione e/o cancellazione dei Suoi dati<br />
ovvero esercitare tutti i diritti previsti dagli artt. 7 e<br />
successivi del. D.lgs. 196/03 mediante comunicazione<br />
scritta alla Vendiamo vendite srl. La lettura della<br />
presente <strong>informa</strong>tiva deve intendersi quale consenso<br />
espresso al trattamento dei dati personali<br />
EDITORE:<br />
<strong>21</strong>053 Castellanza<br />
<strong>Via</strong> Roma n° 10<br />
<strong>Tel</strong>. 0331 48<strong>21</strong>80<br />
Fax 0331 48<strong>26</strong><strong>26</strong><br />
www.vendiamovendite.com
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A cquariol ogia<br />
Toelettatura<br />
LO STRESS SEMBRA AVER INFLUENZATO ANCHE LA VITA DEL NOSTRO CANE CHE, COME NOI,<br />
SOFFRE PER UNA VITA TROPPO SEDENTARIA E CON RITMI POCO REGOLARI. ANCHE A LIVELLO DI<br />
ALIMENTAZIONE L’ANIMALE PUÒ SOFFRIRE DI ALCUNI DISTURBI COME : PELO SECCO E OPACO,<br />
CATTIVO ODORE DELLA PELLE, FORFORA E DERMATITI, LACRIMAZIONE ECCESSIVA, ARROSSAMENTO<br />
DEGLI OCCHI, VOMITO A DIGIUNO CHE SPESSO INDICANO DELLE INSOFFERENZE ALIMENTARI O<br />
MANCANZE DI ALCUNE SOSTANZE FONDAMENTALI. QUINDI È NECESSARIO PORRE MOLTA<br />
ATTENZIONE NELLA PREPARAZIONE DELLA PAPPA PER IL NOSTRO CANE, CERCANDO DI PREPARARE<br />
UN ALIMENTO COMPLETO E GUSTOSO DOVE NON MANCHI NESSUNA DELLE SOSTANZE<br />
FONDAMENTALI PER IL SUO BENESSERE, TENENDO ANCHE CONTO DELLA RAZZA, DELLE<br />
DIMENSIONI E DI EVENTUALI GUSTI O INTOLLERANZE. SPESSO I CIBI INDUSTRIALI GIÀ PRONTI SONO<br />
ALIMENTI COMPLETI E SOPRATTUTTO COMODI IN QUANTO SONO GIÀ PRONTI ALL’USO ED HANNO<br />
UNA BUONA VARIETÀ DI GUSTI, INOLTRE ALCUNE AZIENDE FORNISCONO PREPARAZIONI ADATTE<br />
ANCHE AD ANIMALI CHE HANNO PARTICOLARI INTOLLERANZE O PROBLEMI VERSO ALCUNE<br />
SOSTANZE. PER ESEMPIO ESISTONO FORMULAZIONI CHE UTILIZZANO FONTI MONOPROTEICHE<br />
ALTERNATIVE ALLE CARNI, CI SONO PRODOTTI SENZA GLUTINE E SOIA E ALTRI CHE PROPONGONO<br />
RISO O MAIS COME FONTE DI CARBOIDRATI. ESISTONO INOLTRE PREPARAZIONI CHE CONTENGONO<br />
ERBE OFFICINALI, ACIDI GRASSI POLINSATURI COME OMEGA 3 E 6, VITAMINE E MINERALI.<br />
L’INDUSTRIA DEL PETFOOD HA INOLTRE PENSATO A QUEGLI ANIMALI AVENTI PARTICOLARI<br />
PROBLEMI DI SALUTE, IN CONVALESCENZA, OBESI O DEBILITATI, CON DISTURBI RENALI, EPATICI O<br />
CARDIACI. L’ ALIMENTAZIONE DEL CANE QUINDI NON È SOLO UN MOMENTO DI SEMPLICE<br />
NUTRIMENTO MA ANCHE UN ELEMENTO FONDAMENTALE PER IL SUO BENESSERE E LA SUA<br />
SALUTE.<br />
Ornitologia<br />
P iccoli <strong>Animali</strong><br />
<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> <strong>Giordani</strong> <strong>43</strong>/a (<strong>Zona</strong> <strong>Masnago</strong>)<br />
<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> <strong>21</strong> <strong>26</strong> 46 - Fax. <strong>0332</strong> 22 00 40<br />
TOELETTATURA <strong>0332</strong> 22 46 79
PENSIONI PER CANI<br />
CERCO, VENDO, REGALO...<br />
Non vorremmo mai separarci dal nostro animale, ma in alcuni casi<br />
non è proprio possibile portarlo con noi..<br />
Quindi dovremo premurarci di pensare ad una sistemazione idonea<br />
grazie alla quale il nostro cane possa stare bene.<br />
La pensione per cani è una buona soluzione e, se abbiamo intenzione<br />
di assentarci per lunghi periodi, sarebbe meglio che il cane stesse<br />
anche solo un giorno nella pensione, per capire che è una situazione<br />
temporanea. Alcune pensioni hanno un proprio servizio veterinario<br />
interno o sono di proprietà di un veterinario, altrimenti si appoggiano<br />
ad ambulatori veterinari nelle vicinanze.<br />
NELLA SCELTA DELLA PENSIONE DOVREMO:<br />
• verificare le condizioni igieniche della pensione<br />
• verificare che le dimensioni del box siano proporzionali<br />
a quelle del cane e che vi sia all’interno una cuccia<br />
che dovrà essere riscaldata nel periodo invernale<br />
• specificare chiaramente se vogliamo che il nostro cane resti solo<br />
o in compagnia<br />
• lasciare un oggetto al quale è particolarmente affezionato<br />
(coperta, osso, gioco) che servirà a dare un’idea familiare<br />
• consegnare al gestore il libretto sanitario aggiornato del cane<br />
ed eventuali medicinali per terapie<br />
ASPETTIAMO I VOSTRI ANNUNCI!! (NUMEROSI MI RACCOMANDO!!)<br />
per ora iniziamo noi, con dei nostri simpatici amici!!<br />
VENDO CUCCIOLI DI PASTORE TEDESCO.<br />
Euro 100,00<br />
<strong>Tel</strong>. 349 619 89 98<br />
CERCO CHIHUAHUA<br />
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CON PEDIGREE.<br />
TECLA<br />
<strong>Tel</strong>. 349 619 89 98<br />
VENDO<br />
CUCCIOLI DI GATTO<br />
NORVEGESE!<br />
sverminati, e vaccinati.<br />
<strong>Tel</strong>. 338 716 72 87<br />
REGALO<br />
PAPPAGALLINI ONDULATI<br />
(COCORITI)<br />
A VERI AMANTI DEGLI ANIMALI<br />
ESEMPLARI PERFETTI NEL PIUMAGGIO<br />
DA ESPOSIZIONE<br />
<strong>Tel</strong>. ore pasti<br />
0331 38 08 85<br />
<strong>Tel</strong>. 0331 80 84 30 - Fax 0331 48 <strong>26</strong> <strong>26</strong> - email: redazione@animal<strong>informa</strong>.com<br />
5
6<br />
L’ACQUARIO RAPPRESENTA IL TENTATIVO DELL’UOMO DI RICOSTRUIRE NELLA PROPRIA CASA UN PEZZETTO DI UN MONDO SOMMERSO, AMMIRATO<br />
SOLAMENTE GRAZIE A DOCUMENTARI VISTI IN TELEVISIONE. PURTROPPO, MOLTO SPESSO, DOPO UN GRANDE ENTUSIASMO INIZIALE CI SI RITROVA A<br />
DOVER FRONTEGGIARE PROBLEMI NON PREVENTIVATI IN PARTENZA E CHE SCORAGGIANO MOLTI ACQUARIOFILI A CONTINUARE IN QUESTA LORO PASSIONE.<br />
Vediamo dunque come poter<br />
limitare questi problemi partendo<br />
dall’inizio, dando però,<br />
nei prossimi appuntamenti, anche<br />
qualche consiglio per poter<br />
correggere gli incovenienti<br />
che si sono presentati.<br />
DA DOVE INIZIARE?<br />
Il punto principale è avere<br />
un’ idea chiara su cosa vogliamo<br />
realizzare, perché bisogna<br />
mantenere una certa coerenza<br />
fin dai primi acquisti. Il primo<br />
dilemma è scegliere tra acqua<br />
dolce e acqua marina.<br />
Con le tecniche di filtrazione attuali<br />
il mondo dell’acquario marino,<br />
in particolare l’acquario di barriera,<br />
cioè che riproduce un pezzetto di<br />
barriera corallina, è diventato<br />
meno complesso rispetto al<br />
passato. Un tempo questo tipo<br />
di vasche era riservato solo ad<br />
espertissimi, in quanto<br />
necessitava cambi<br />
di acqua molto frequenti<br />
e un monitoraggio di valori chimici<br />
costante ed accurato.<br />
Ora si sono sviluppate delle<br />
tecniche di filtraggio dell’acqua<br />
che rendono la vita molto più<br />
semplice, tuttavia non consiglierei<br />
come primo acquario la<br />
realizzazione di un acquario con<br />
acqua marina in quanto di sicuro<br />
più complicato rispetto all’acqua<br />
dolce. Inoltre, cosa sempre da<br />
considerare,<br />
la realizzazione di un acquario<br />
di barriera necessita di un budget<br />
iniziale sicuramente maggiore.<br />
Anche dopo aver deciso<br />
di realizzare un acquario con<br />
acqua dolce ci si trova di fronte<br />
a varie possibilità, spesso<br />
in contrasto tra di loro. I pesci<br />
di acqua dolce infatti provengono<br />
da diverse parti del mondo,<br />
e quindi da diversi ambienti.<br />
Pesci originari dell’America<br />
Meridionale hanno delle esigenze<br />
diverse rispetto a quelli provenienti<br />
dall’Africa o dall’Asia. I pesci<br />
sono in grado di adattarsi anche<br />
a delle situazioni di acqua con<br />
caratteristiche diverse da quelle<br />
tipiche del loro habitat di origine,<br />
ma di sicuro non manifestano<br />
pienamente tutte le loro<br />
potenzialità, quindi avranno dei<br />
colori meno brillanti, saranno più<br />
soggetti a patologie e difficilmente<br />
troveranno delle condizioni adatte<br />
per riprodursi. Mischiare pesci<br />
provenienti da regioni diverse<br />
quindi non è una cosa corretta<br />
da fare, in quanto non rispetta<br />
pienamente le esigenze dei vari<br />
pesci. In linea di massima<br />
possiamo distinguere un ambiente<br />
tipico della foresta amazzonica,<br />
caratterizzato da acque in cui<br />
sono disciolti pochissimi sali (quindi<br />
acque definite tenere) e con un<br />
livello di acidità spostato verso<br />
l’acido. I pesci provenienti dal<br />
Centroamerica (come ad esempio<br />
tutti i poecilidi) vivono in acque più<br />
dure e con pH neutro. Pesci che<br />
invece provengono dai laghi<br />
dell’Africa centrale vivono in acque<br />
molto dure e con pH basico.<br />
L’acqua che esce dai rubinetti<br />
delle nostre case tendenzialmente<br />
è un’acqua molto dura,<br />
caratterizzata da un pH neutro.<br />
Un’ acqua di questo tipo<br />
è adatta in linea di massima<br />
ad ospitare pesci “poecilidi”.<br />
Per realizzare altri ambienti<br />
necessiteremo quindi di un’acqua<br />
a cura del Dott. MAURO VASCONI<br />
particolare, che si ottiene tramite<br />
un principio chimico fisico chiamato<br />
osmosi inversa (RO riverse osmosis<br />
in testi di lingua inglese). Questa<br />
acqua viene fatta passare<br />
attraverso membrane e resine che<br />
trattengono i sali in essa disciolti<br />
e quindi risulta molto pura.<br />
Al contrario non è consigliato usare<br />
l’acqua distillata che solitamente<br />
si trova nei supermercati usata per<br />
le batterie delle auto e per i ferri<br />
da stiro. L’acqua di osmosi inversa<br />
si può trovare nei negozi di<br />
acquariologia oppure la si può<br />
produrre in casa tramite appositi<br />
impianti, recuperabili anche questi<br />
nei negozi specializzati.<br />
Partendo da questa acqua,<br />
considerata base, poi si possono<br />
ottenere praticamente tutte<br />
le tipologie di acqua, giungendo<br />
a quella ideale per i nostri pesci.<br />
Una volta che ci siamo<br />
concentrati su una tipologia di<br />
ambiente abbiamo altre decisioni<br />
fondamentali da affrontare.<br />
Una di queste è capire se<br />
vogliamo avere all’interno della<br />
nostra vasca delle piante oppure<br />
solamente decorazioni inanimate.<br />
Questo passaggio va ben deciso<br />
prima di allestire il fondo della<br />
vasca perché, se decidiamo di<br />
avere delle piante, non possiamo<br />
inserire solamente della sabbia<br />
ma è necessario usare anche<br />
un substrato fertile.<br />
Le piante acquatiche infatti si<br />
possono dividere in due categorie:<br />
piante che traggono nutrimento<br />
principalmente dalle radici<br />
(ad esempio quelle del genere<br />
Echinodorus) e piante che<br />
assorbono le sostanze di cui<br />
hanno bisogno principalmente
prelevandole da quelle disciolte<br />
in acqua (ad esempio Elodea).<br />
In ogni caso la presenza del fondo<br />
fertile fornisce una riserva<br />
di microelementi che, mano a<br />
mano, vengono rilasciati in acqua<br />
e sostengono anche le piante<br />
del secondo tipo.<br />
Le piante sono molto utili per<br />
quello che riguarda l’ambiente<br />
dell’acquario per molteplici motivi,<br />
esse assorbono sostanze prodotte<br />
dai pesci usandole come<br />
nutrimento e quindi depurano<br />
l’acqua, forniscono rifugi e ripari<br />
ai pesci di piccola taglia<br />
e incrementano l’aspetto estetico<br />
della vasca. Inoltre acquari<br />
in cui crescono rigogliose piante<br />
avranno minori problemi di crescita<br />
di alghe, in quanto questi due<br />
organismi vegetali usano le stesse<br />
sostanze per vivere, quindi in<br />
pratica le piante acquatiche<br />
tolgono cibo alle alghe. Bisogna<br />
comunque dire che la coltivazione<br />
di sane e rigogliose piante in<br />
acquario non sempre è facilissima,<br />
in quanto questi organismi hanno<br />
delle esigenze ben specifiche<br />
da tenere in considerazione,<br />
come ad esempio la fertilizzazione<br />
(anche in presenza del sopracitato<br />
fondo fertile ogni tanto è<br />
necessario fare delle integrazioni)<br />
e l’illuminazione. Esistono comunque<br />
delle specie di piante acquatiche<br />
meno esigenti e anche gli<br />
appassionati meno esperti possono<br />
ottenere buoni successi.<br />
Per fare delle scelte giuste, sia<br />
per quello che riguarda le piante,<br />
ma questo vale ovviamente<br />
anche per i pesci, la cosa più<br />
importante è <strong>informa</strong>rsi. Farsi<br />
guidare dall’entusiasmo all’interno<br />
di un negozio di animali<br />
spesso porta a fare degli acquisti<br />
sbagliati. Bisogna sapere<br />
esattamente che esigenze<br />
ha la specie che intendiamo<br />
acquistare e quanto questa<br />
crescerà. La cosa ideale<br />
è fare un giro nel nostro negozio<br />
di fiducia, avvistare un acquisto<br />
interessante ma rimandarlo<br />
in un secondo momento, solamente<br />
quando avremo constatato che<br />
la pianta o il pesce in questione<br />
si adatta alla nostra vasca nel<br />
momento attuale, ma soprattutto<br />
in un secondo momento una volta<br />
completato l’accrescimento.<br />
7
8<br />
IL CANE È NATURALMENTE INCURIOSITO<br />
DALLA PRESENZA DEL BAMBINO<br />
E SI ADATTA FACILMENTE AD ESSO, NON<br />
SONO DA SOTTOVALUTARE PERÒ ALCUNE<br />
SITUAZIONI CHE POSSONO SCATENARE<br />
L’AGGRESSIVITÀ DELL’ANIMALE:<br />
• QUANDO IL BAMBINO CERCA DI GIOCARE CON IL CANE O ISPEZIONARLO;<br />
• QUANDO SI TRATTA DI UN ANIMALE IPERATTIVO CHE I PROPRIETARI<br />
NON RIESCONO A CONTROLLARE<br />
• QUANDO SI TRATTA DI UN SOGGETTO ABITUATO A SALTARE ADDOSSO<br />
O A CORRERE INTORNO PER GIOCO;<br />
• QUANDO IL CANE E' AGGRESSIVO ED IL BAMBINO GLI SI AVVICINA MENTRE MANGIA<br />
O GIOCA CON UN OSSO, UN GIOCATTOLO O QUALCHE OGGETTO CHE PREDILIGE;<br />
Bisognerà quindi preparare<br />
il cane all’arrivo del bambino<br />
insegnandogli, sotto forma<br />
di gioco, i principali comandi:<br />
il seduto, il resta, il terra,<br />
il vieni, la conduzione al<br />
guinzaglio, premiando<br />
l’obbedienza con coccole<br />
e ricompense. L’animale dovrà<br />
essere abituato anche<br />
ai rumori tipici dei neonati<br />
(pianti, urla, balbettii etc)<br />
utilizzando una registrazione,<br />
e agli odori facendogli<br />
annusare gli indumenti del<br />
piccolo, prima che arrivi a<br />
casa. I comandi sopra elencati<br />
dovranno essere insegnati<br />
anche con la presenza<br />
simulata del bambino<br />
utilizzando un bambolotto.<br />
• Sarebbe opportuno che il<br />
• QUANDO IL BAMBINO LO SVEGLIA O LO SPAVENTA.<br />
cane non assistesse all’arrivo<br />
a casa del bambino perché<br />
potrebbe fare troppe feste<br />
alla padrona, spaventando<br />
il neonato. I genitori inoltre<br />
dovrebbero occuparsi<br />
alternativamente del bambino<br />
e del cane, ed essere sempre<br />
presenti durante gli incontri<br />
bambino-animale, soprattutto<br />
nelle situazioni “critiche”<br />
(pianti, capricci, etc).<br />
• Poiché è compito della<br />
cagna tenere pulito il nido<br />
ingerendo le feci e le urine<br />
dei suoi piccoli, non bisognerà<br />
lasciare in giro pannolini<br />
o indumenti sporchi del<br />
bambino, per evitare che<br />
il cane li mangi.<br />
Naturalmente anche il bimbo<br />
dovrà essere educato alla<br />
convivenza con l’animale,<br />
per cui sarà utile spiegargli<br />
che il cane è un essere<br />
vivente con le sue esigenze<br />
e che va quindi rispettato<br />
ma che può essere anche<br />
un eccellente compagno<br />
di giochi e di avventure.<br />
• Il cane potrebbe anche<br />
essere geloso del nuovo<br />
arrivato, sentendosi privato<br />
di affetto ed attenzioni<br />
e quindi potrebbe avere<br />
dei comportamenti aggressivi.<br />
Starà comunque al buon<br />
senso del proprietario<br />
fare accettare il bambino<br />
all’animale senza traumi<br />
o pericoli.<br />
E’ comunque sempre buona<br />
norma chiedere consigli<br />
ad un esperto.
PERCHÉ L’ANIMALE<br />
È COSÌ IMPORTANTE PER I NOSTRI FIGLI?<br />
Perché la maggior parte dei<br />
giochi dei bambini è a forma<br />
di animale? Perché da anni si<br />
ottengono buoni risultati con<br />
le terapie e le attività assistite<br />
da animali (pet therapy<br />
o ippoterapia)? Perché si<br />
è arrivati ad introdurre<br />
l'animale nelle carceri,<br />
nei posti di lavoro, nelle case<br />
di riposo, nelle corsie di<br />
ospedali e nelle scuole?<br />
A tutte queste domande<br />
potremmo rispondere<br />
banalmente che l'animale<br />
per l'uomo è SOLO una<br />
compagnia, ma ci<br />
sbaglieremmo.<br />
In realtà le ragioni sono ben<br />
più fondate ed oggetto di<br />
studio da anni: la scienza che<br />
studia l'interazione<br />
uomo/animale nell'ambito<br />
emozionale, formativo,<br />
assistenziale e didattico<br />
è la “zooantropologia”.<br />
Esiste un’attrazione istintiva<br />
(biofilia), che si manifesta fin<br />
dal primo anno di vita, che<br />
può essere rafforzata o inibita<br />
attraverso l'educazione e che<br />
calamita l'attenzione del<br />
bambino sull'animale. L'animale<br />
infatti stimola nel bambino una<br />
forte curiosità dal momento<br />
che si muove, è diverso, gioca<br />
con lui, sfugge al suo<br />
tentativo di afferrarlo.<br />
Questa è una delle motivazioni<br />
per cui la maggior parte dei<br />
giochi per bambini e dei<br />
cartoni animati (soprattutto<br />
quelli di Walt Disney) si rifà al<br />
mondo animale.<br />
L’animale in pratica svolge<br />
un'azione diretta di sostegno<br />
o di rinforzo psicologico<br />
sull'individuo, talvolta anche<br />
di tipo psicoterapico.<br />
E’ normale quindi che le<br />
attività di pet therapy abbiano<br />
come obiettivo comune il<br />
miglioramento dell'equilibrio<br />
psichico della persona e<br />
la socializzazione verso il<br />
mondo esterno.<br />
La quotidianità di rapporto<br />
bambini/ragazzi e animale, se<br />
correttamente impostata, fa<br />
in modo che si sviluppi<br />
maggiormente, ed in modo<br />
positivo, la comunicazione con<br />
gli “altri” e soprattutto<br />
il rispetto dell’alterità.<br />
Molto spesso i genitori non<br />
comprendono a fondo<br />
l'importanza dell'animale per il<br />
bambino/ragazzo considerando<br />
la sua presenza solo come un<br />
impegno e un fastidio, non<br />
prendendo in considerazione<br />
l'enorme vantaggio che<br />
porterebbe al proprio figlio la<br />
sua presenza in famiglia.<br />
Purtroppo non si considera<br />
con attenzione il ruolo<br />
fondamentale che assume<br />
l'animale per la crescita<br />
formativa del proprio figlio,<br />
che viene privato di uno<br />
tra gli stimoli più importanti<br />
per la sua crescita.<br />
E’ necessario cambiare l’idea<br />
comune che si ha dell'animale,<br />
non più fonte di soli fastidi<br />
e impegni, o peggio ancora<br />
“portatore di malattie”<br />
(cosa per altro falsa), ma<br />
referente educativo primario<br />
nella formazione del bambino.<br />
Tra gli aspetti più significativi<br />
dell'interazione con un animale<br />
ricordiamo:<br />
• L'ANIMALE COME FONTE PER IMPARARE A RICONOSCERE E RISPETTARE L'ALTERITÀ<br />
E PER DIMINUIRE LA DIFFIDENZA/PAURA DELLA DIVERSITÀ: ASSUMERE FAMIGLIARITÀ<br />
CON SPECIE DIFFERENTI DÀ AL BAMBINO UNA MAGGIORE TRANQUILLITÀ NEL<br />
RAPPORTO CON TUTTO CIÒ CHE LO CIRCONDA;<br />
• LA DIVERSITÀ ANIMALE COME FONTE DI MODELLI: L'ENORME VARIETÀ DEL MONDO<br />
ANIMALE DIVENTA UNA SORTA DI DIZIONARIO PER LA FANTASIA E PER LA CAPACITÀ<br />
DI IMMAGINAZIONE DEL BAMBINO;<br />
• L'ANIMALE COME STIMOLO ALLA COMUNICAZIONE: L'ANIMALE VIENE AVVERTITO<br />
DAL BAMBINO COME COMPAGNO DI GIOCHI E NE FACILITA L'ESTROVERSIONE,<br />
SOPRATTUTTO IN SOGGETTI CON PROBLEMI COMUNICATIVI;<br />
• L'ANIMALE COME MODELLO DI SEMPLICITÀ: L’ANIMALE INFATTI NON GIUDICA, NON<br />
È IRRAGGIUNGIBILE COME IL MONDO DEGLI ADULTI, CON L'ANIMALE È POSSIBILE<br />
FINGERSI ADULTI/GENITORI E SPERIMENTARE LA PROPRIA CAPACITÀ DI RIPRODURRE<br />
AZIONI APPRESE DAL MONDO DEGLI ADULTI, AUMENTANDO LA PROPRIA AUTOSTIMA.<br />
POSSIAMO QUINDI CONCLUDERE CHE LA PRESENZA DI UN ANIMALE ALL'INTERNO DELLE<br />
NOSTRE FAMIGLIE PORTA CONSIDEREVOLI BENEFICI E VANTAGGI, SIA ALLA CRESCITA<br />
EDUCATIVA ED EMOTIVA DEI NOSTRI FIGLI, SIA AL LORO RAPPORTO CON I GENITORI E<br />
IL MONDO ESTERNO.<br />
SE QUINDI È VERO CHE AVERE UN ANIMALE IN FAMIGLIA COMPORTA DEI “SACRIFICI” ED<br />
A VOLTE DEI “FASTIDI”, È ALTRETTANTO VERO CHE SPESSO LA SUA PRESENZA È<br />
INDISPENSABILE PER FACILITARE LE DINAMICHE DELL’INTERA FAMIGLIA.<br />
Simona Colombo<br />
Referente in zooantropologia didattica<br />
Educatore cinofilo Csen-Coni e Apnec Italia<br />
Operatore di pet therapy<br />
www.associazioneslydog.com<br />
9
10<br />
SARÀ CAPITATO A MOLTI DI NON VEDERE L’ORA DI TORNARE A CASA, DOPO<br />
UNA STRESSANTE GIORNATA DI LAVORO, PER FARE UNA BELLA PASSEGGIATA CON IL CANE<br />
O SEDERSI TRANQUILLAMENTE IN POLTRONA A FARE LE COCCOLE AL GATTO,<br />
E SENTIRSI SUBITO RILASSATI E SERENI.<br />
Chiunque possiede un animale<br />
domestico si sarà reso conto<br />
di quanto essi riescano<br />
a distoglierci dalle nostre<br />
preoccupazioni o dai nostri<br />
pensieri, solamente chiedendoci<br />
attenzioni e coccolandoci.<br />
Il principio su cui si basa<br />
la PET THERAPY<br />
è esattamente lo stesso.<br />
La PET THERAPY inaugura<br />
un nuovo modo di intendere<br />
la funzione degli animali<br />
in ambito sanitario, riabilitativo,<br />
sociale ed assistenziale.<br />
Il concetto chiave infatti risiede<br />
nell’uso appropriato di animali<br />
domestici e selvatici –<br />
soprattutto cani e gatti ma<br />
anche cavalli e delfini- per<br />
mezzo della loro presenza<br />
e della loro capacità di<br />
comunicare, si riescono<br />
a mitigare ed alleviare
condizioni di malessere<br />
e di disagio.<br />
La Pet Therapy ha capito<br />
il grande potenziale terapeutico<br />
insito nel rapporto biunivoco<br />
uomo-animale. La ricerca sulle<br />
interazioni tra uomo e animale,<br />
finalizzati al miglioramento<br />
della qualità della vita umana<br />
da un punto di vista sia fisico<br />
che mentale, è tema di grande<br />
attualità. La Pet Therapy<br />
è rivolta soprattutto a portatori<br />
di handicap e a soggetti afflitti<br />
da qualche forma di disagio<br />
psicologico, come nevrosi<br />
ansiosa e depressiva, sindrome<br />
di Down, sindrome di West,<br />
autismo, demenza senile,<br />
patologie psicotiche, o a chi<br />
necessita di riabilitazione<br />
motoria come<br />
i malati di sclerosi multipla<br />
o pazienti usciti da lunghi<br />
periodi di coma.<br />
Sappiamo bene quanto<br />
un gatto o un piccolo animale<br />
da appartamento possano<br />
alleviare la solitudine di una<br />
persona anziana o disabile,<br />
costretta a trascorrere molto<br />
tempo in casa, mentre il cavallo<br />
può essere molto<br />
utile per il recupero della<br />
disabilità motoria.<br />
Non è l’animale in se ad avere<br />
una valenza terapeutica,<br />
quanto piuttosto il rapporto<br />
che si stabilisce tra lui ed<br />
il soggetto malato.<br />
Naturalmente è indispensabile<br />
l’intervento e la supervisione<br />
di personale competente:<br />
psicologi, medici, veterinari,<br />
conduttori di animali, valuteranno<br />
scrupolosamente le condizioni<br />
del malato e la salute<br />
e l’efficienza dell’animale<br />
seguendo sempre attentamente<br />
lo svolgersi della terapia.<br />
Riferimenti alla Pet therapy<br />
si possono ritrovare già in<br />
Ippocrate, che, nel 2400 a.C.<br />
fu il primo ad utilizzare questa<br />
terapia per la cura dell’insonnia:<br />
consigliava infatti ai suoi<br />
pazienti di concedersi una bella<br />
cavalcata tra i boschi per<br />
favorire il sonno. Aveva dunque<br />
già intuito l’importanza della<br />
11
12<br />
presenza degli animali nella<br />
nostra vita.<br />
Nel XVII secolo alcuni medici<br />
verificarono che cani e gatti<br />
potevano far riacquistare un<br />
certo equilibrio ai malati<br />
di mente. Circa un secolo più<br />
tardi si parla ancora di<br />
ippoterapia per i portatori di<br />
handicap neurologici. In alcuni<br />
casi animali da compagnia<br />
venivano utilizzati per ridurre<br />
i danni psicologici subiti dai<br />
soldati dopo la guerra.<br />
Il vero padre della Pet Therapy<br />
è da considerarsi il<br />
neuropsichiatra Boris Levinson<br />
che, nel 1962, verificò un<br />
notevole aumento di autostima<br />
nei pazienti affetti da turbe<br />
psichiche grazie alla presenza
di animali da compagnia.<br />
Egli raccolse le sue esperienze<br />
nel libro “L’animale come<br />
co-terapeuta”, che è<br />
considerato il punto di partenza<br />
per riconsiderare questa<br />
materia da un punto di vista<br />
scientifico. Come abbiamo visto<br />
la Pet Therapy ha radici molto<br />
lontane. Da allora sono stati<br />
compiuti molti studi che hanno<br />
confermato l’importanza<br />
dell’utilizzo di animali nella cura<br />
di alcune patologie .<br />
Anche in Italia è cresciuto<br />
nel tempo l’interesse per la Pet-<br />
Therapy e sempre più<br />
Associazioni, scuole e centri di<br />
riabilitazione sono interessate a<br />
nuove terapie di supporto da<br />
inserire nei propri programmi.<br />
13
14<br />
CONVIVENZA<br />
tra DUE<br />
o più CANI<br />
Il cane, essendo un animale<br />
sociale, è portato a vivere<br />
con i suoi simili, costituendo<br />
un branco.<br />
A volte però possono crearsi<br />
problemi di RUOLO o di<br />
TERRITORIALITA’, in seguito<br />
all’introduzione nel branco<br />
di un nuovo elemento.<br />
Molto spesso è proprio l’uomo –<br />
proprietario del cane – che non<br />
riesce a riconoscere il ruolo<br />
di ogni componente del gruppo<br />
uomo-cane, e quindi non si<br />
comporta da leader, poiché<br />
non fornisce al gruppo stesso<br />
un punto di riferimento stabile;<br />
ciò provoca continue lotte<br />
per il predominio e rende quindi<br />
la convivenza difficile.<br />
Per capirne di più analizziamo<br />
come è organizzato il branco<br />
del lupo.<br />
Il branco del lupo ha una<br />
struttura piramidale, avente al<br />
vertice maschio e femmina “alfa”,<br />
i capobranco, che sono appunto<br />
i leader del gruppo ai quali<br />
spetta il compito di scegliere<br />
le prede e le tane, hanno<br />
il diritto di mangiare per primi<br />
il cibo, si accoppiano tra di loro,<br />
tramandando il loro patrimonio<br />
genetico.<br />
Le altre posizioni, all’interno del<br />
branco, sono delineate in base<br />
alla forza fisica, ad altre abilità<br />
ed in base all’ordine di arrivo<br />
nel gruppo.<br />
La gerarchia del branco viene<br />
definita in base ad alcuni<br />
elementi quali:<br />
• Raggiungimento della maturità<br />
sessuale di un maschio inferiore<br />
(due anni e mezzo circa)<br />
che lo porterà alla lotta per<br />
la conquista di una femmina per<br />
riprodursi e per affermare<br />
la sua importanza<br />
• Invecchiamento del<br />
capobranco, che essendo via via<br />
più debole, sarà esposto agli<br />
attacchi di altri membri emergenti<br />
• Morte o malattia del<br />
capobranco: ciò innescherà<br />
lotte per affermazione<br />
di un nuovo leader<br />
Anche tra gli animali domestici<br />
vige, seppure in forma più<br />
blanda, la stessa organizzazione.<br />
Le lotte che si scatenano per<br />
l’affermazione del leader però<br />
sono ormai ritualizzate e quindi<br />
non pericolose. L’animale<br />
predominante infatti fa ricorso<br />
a tutto il suo repertorio di mosse<br />
ed atteggiamenti e normalmente<br />
ciò induce l’animale sottomesso<br />
alla fuga o ad abbandonare<br />
le sue pretese.<br />
La dominanza si manifesta<br />
attraverso alcune posture,<br />
rinforzate con ringhi e morsi:<br />
• Sguardo fisso e diretto<br />
(orecchie diritte e spostate<br />
in avanti) testa alta<br />
• Zampe estese e rigide con<br />
coda orizzontale o in alto<br />
• Appoggio di zampe o muso<br />
su collo o schiena dell’animale<br />
sottomesso<br />
• Spingere o mandare via con<br />
il corpo l’animale sottomesso<br />
• Afferrare con la bocca il muso
o il collo del sottomesso.<br />
La sottomissione si evidenzia<br />
con alcuni comportamenti<br />
• Sfuggire sguardo<br />
del dominante<br />
• Retrarre le labbra<br />
• Coda e testa abbassate<br />
• Corpo accovacciato<br />
• Stare sul dorso con la pancia<br />
rivolta verso l’alto ed i genitali<br />
esposti all’esplorazione del<br />
dominante<br />
• Urinare in segno di<br />
sottomissione<br />
I cani, interpretando i messaggi<br />
inviati, sanno riconoscere<br />
il ruolo di ogni componente<br />
del gruppo e di conseguenza<br />
si rispettano vicendevolmente.<br />
Naturalmente ciò non impedisce<br />
che ci possano essere motivi<br />
di lotta, soprattutto nel periodo<br />
dei calori, quando i maschi<br />
combattono per le femmine.<br />
I problemi possono insorgere<br />
se i cani si trovano in un branco<br />
in cui è presente anche l’uomo<br />
che interviene per risolvere<br />
i litigi tra animali, sconvolgendo<br />
così il normale comportamento<br />
del branco.<br />
L’uomo infatti tenderà a<br />
difendere l’animale più debole<br />
che, in questo modo si sentirà<br />
protetto e tenterà quindi<br />
di attaccare il dominante.<br />
In presenza dell’uomo i cani<br />
si aggrediscono mordendosi,<br />
perché il dominante vuole<br />
imporre la sua supremazia<br />
al sottomesso, che non l'accetta,<br />
comportandosi anche lui da<br />
dominante.<br />
Ciò non si verifica quando<br />
gli animali sono soli in quanto<br />
vengono ristabiliti e rispettati<br />
i ruoli. E’ opportuno in questi<br />
casi chiedere il consiglio di un<br />
esperto di comportamento che<br />
potrà dare utili consigli circa<br />
l’introduzione di un altro cane<br />
in casa e suggerire le modalità<br />
per ristabilire il corretto ordine<br />
gerarchico nel gruppo di cui<br />
fanno parte uomo e cani.<br />
Il proprietario, inoltre, dovrebbe<br />
cercare di evitare l’insorgere di<br />
situazioni che possano dar luogo<br />
a lotte tra gli animali.
16<br />
UN FIDO DA TRASPORTARE<br />
tutte tutte le le possibilità possibilità per per rendere rendere piacevole piacevole il il viaggio viaggio del del migliore migliore amico amico dell’uomo<br />
dell’uomo<br />
FIDO IN TRENO<br />
In Italia è consentito il trasporto<br />
in treno di cani purché si<br />
seguano una serie di semplici<br />
regole legate anche al tipo di<br />
treno utilizzato per lo<br />
spostamento.<br />
Per gli animali di piccole<br />
dimensioni, in via generale,<br />
il trasporto è gratuito<br />
se custoditi in appositi contenitori<br />
di dimensioni non superiori<br />
a 70x50x30cm.<br />
Nei treni a scompartimento,<br />
i cani di piccola taglia possono<br />
viaggiare liberamente accanto<br />
a noi, sempre sorvegliati con<br />
attenzione e purché i passeggeri<br />
dello scompartimento lo<br />
consentano, solo in 2 a<br />
classe.<br />
I cani di grossa taglia, invece,<br />
sono ammessi solo se non<br />
recano disturbo e sono tenuti al<br />
guinzaglio e con museruola,<br />
altrimenti, oltre al pagamento<br />
del biglietto ridotto, è necessario<br />
prenotare l' intero scompartimento<br />
(il proprietario deve però<br />
sostenere le spese di<br />
disinfestazione del locale).<br />
Sui treni locali, dove le carrozze<br />
sono costituite da un unico<br />
ambiente, è consentito<br />
il trasporto degli animali solo<br />
facendo uso delle piattaforme<br />
o dei vestiboli delle carrozze.<br />
I cani di media e grossa taglia<br />
non sono accettati sui "Pendolini"<br />
per il fatto che lo spazio per<br />
il passeggero non è sufficiente<br />
per poterlo tenere accanto.<br />
Quelli di piccola taglia sono<br />
ammessi, gratuitamente,<br />
se custoditi in appositi contenitori<br />
collocati in appositi spazi.<br />
Nei treni Eurostar Italia possono<br />
viaggiare solo i cani guida per<br />
i ciechi, a tutti gli altri animali<br />
é vietato l'accesso. Poiché<br />
comunque le Ferrovie dello Stato<br />
possono apportare modifiche alle<br />
condizioni per il trasporto<br />
di animali in treno, è consigliabile,<br />
prima di mettersi in viaggio,<br />
sincerarsi che queste non siano<br />
cambiate.<br />
FIDO IN MACCHINA<br />
L'art. 169 del Nuovo Codice della<br />
Strada consente di trasportare<br />
liberamente in auto un solo cane,<br />
purché non costituisca pericolo<br />
o intralcio per il conducente<br />
dell'auto (quindi deve stare<br />
comunque sul sedile posteriore).<br />
E' consentito inoltre il trasporto<br />
di un numero superiore di animali<br />
se questi vengono custoditi<br />
nel vano posteriore dell'auto<br />
appositamente diviso da una rete<br />
o da altro mezzo analogo;<br />
oppure tenendo gli animali<br />
(se di piccola taglia) negli<br />
appositi "contenitori da
trasporto". Questo è quanto<br />
afferma la normativa vigente.<br />
E' comunque indispensabile,<br />
prima di affrontare lunghi<br />
spostamenti, cercare di abituare<br />
il nostro cane a viaggiare<br />
in auto insieme a noi.<br />
Prima di partire il cane deve<br />
essere a stomaco vuoto<br />
e non dimentichiamoci di portare<br />
una ciotola e una abbondante<br />
scorta di acqua. Quando si<br />
viaggia assicuriamoci che il<br />
finestrino sia leggermente<br />
abbassato in modo da far<br />
circolare l'aria, ma non<br />
lasciamogli mettere la testa fuori<br />
perché un colpo d'aria potrebbe<br />
causargli una fastidiosa otite.<br />
Dovremo effettuare frequenti<br />
soste (al massimo ogni due ore)<br />
in modo che possa sgranchirsi<br />
le zampe e dissetarsi.<br />
Non lasciamolo mai chiuso<br />
in auto durante una giornata<br />
calda perché, anche se<br />
i finestrini sono abbassati,<br />
basta poco tempo perché<br />
la temperatura all'interno<br />
raggiunga i 40 gradi all'ombra<br />
e i 60 gradi al sole.<br />
Quando abbiamo raggiunto<br />
il luogo delle nostre vacanze<br />
può essere utile avere dei<br />
ragguagli sugli spostamenti brevi<br />
da effettuarsi con mezzi pubblici.<br />
Per i trasporti urbani comunali<br />
(autobus, metropolitana)<br />
i regolamenti variano da un<br />
comune all'altro.<br />
Se è consentito l'accesso ai cani,<br />
può essere chiesto, o meno, il<br />
pagamento del biglietto e<br />
l'animale dovrà essere al<br />
guinzaglio e munito di museruola<br />
a paniere. In ogni caso<br />
non sono ammessi più di due<br />
cani contemporaneamente.<br />
Per quanto concerne lo<br />
spostamento in taxi non esistono<br />
regole generali per il trasporto<br />
di animali: è a discrezione del<br />
conducente accettare il cane<br />
a bordo. Per questo consigliamo<br />
di segnalare la presenza di<br />
animali al centralino al momento<br />
della richiesta della vettura in<br />
modo che la stessa compagnia<br />
provveda ad inviare un taxi che<br />
accetta di trasportare animali.<br />
CANI PER NON VEDENTI E IL TRASPORTO AEREO<br />
L'UNICA ECCEZIONE RIGUARDA I CANI GUIDA PER NON VEDENTI CHE VENGONO IMBARCATI COL<br />
PASSEGGERO PURCHÉ MUNITI DI MUSERUOLA E GUINZAGLIO: IN QUESTO CASO IL TRASPORTO<br />
È GRATUITO ANCHE SE, COMUNQUE, SI DOVRÀ SEGNALARE LA PRESENZA DEL CANE ALL'UFFICIO<br />
PRENOTAZIONE DELLA COMPAGNIA AEREA; CANE E PADRONE SARANNO IMBARCATI PER PRIMI E<br />
SISTEMATI ADEGUATAMENTE L'UNO ACCANTO ALL'ALTRO.<br />
FIDO IN NAVE<br />
Grazie alla tolleranza delle<br />
nostre compagnie di navigazione,<br />
generalmente non è un problema<br />
portare i nostri cani a bordo<br />
di navi o traghetti destinati<br />
a brevi traversate: basta avere<br />
a portata di mano il certificato<br />
di buona salute.<br />
Su alcune imbarcazioni esistono<br />
apposite gabbie o "canili di<br />
bordo", dove è obbligatorio<br />
rinchiudere il nostro cane se<br />
questo è di grossa taglia,<br />
mentre se è di piccola taglia<br />
può passeggiare tranquillamente<br />
sul ponte, tenuto al guinzaglio<br />
e dormire in cabina (prenotata<br />
per intero).<br />
FIDO IN AEREO<br />
Tutte le compagnie aeree<br />
consentono, in genere, il<br />
trasporto di cani e altri piccoli<br />
animali ma ciascuna adotta<br />
17
18<br />
regole diverse per cui prima<br />
di metterci in viaggio è sempre<br />
opportuno programmare ed<br />
<strong>informa</strong>rsi con largo anticipo.<br />
Al momento della prenotazione<br />
dovremo comunicare alla<br />
compagnia aerea la presenza<br />
del nostro amico a quattro<br />
zampe. Se la località<br />
di vacanza è all'estero dovremo<br />
inoltre <strong>informa</strong>rci sulle formalità<br />
in vigore nel paese di<br />
destinazione: in alcuni Stati<br />
l'introduzione di un animale<br />
prevede un periodo<br />
di quarantena che può arrivare<br />
fino a tre mesi (in questo caso<br />
forse è meglio evitare a Fido<br />
questa traumatica esperienza!).<br />
Come regola generale il nostro<br />
cane dovrà essere vaccinato<br />
contro le principali malattie e,<br />
per ogni evenienza,<br />
è opportuno avere oltre<br />
al libretto sanitario anche un<br />
certificato che attesti lo stato di<br />
buona salute.<br />
Tutte le compagnie aeree<br />
consentono che i cani di piccola<br />
taglia viaggino al nostro fianco,<br />
in cabina, purché custoditi in<br />
gabbie col fondo impermeabile<br />
(tali gabbie devono avere<br />
dimensioni adeguate per<br />
consentire alle bestiole di<br />
muoversi comodamente).<br />
Se invece il peso del nostro cane<br />
VIAGGIARE ALL'ESTERO<br />
CON ANIMALI DA COMPAGNIA<br />
CHI INTENDE RECARSI ALL'ESTERO CON IL PROPRIO ANIMALE<br />
DA COMPAGNIA DEVE MUNIRSI DI UN DOCUMENTO SANITARIO CHE VIENE<br />
RILASCIATO DAL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO<br />
DELL' ASL. PER I CANI, I GATTI E I FURETTI, QUESTO DOCUMENTO<br />
È COSTITUITO DA UN VERO E PROPRIO PASSAPORTO. SI OTTIENE<br />
RECANDOSI AL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO DELL'<br />
ASL CON IL PROPRIO ANIMALE E UNA CERTIFICAZIONE VETERINARIA<br />
COMPROVANTE CHE LA VACCINAZIONE ANTIRABBICA È STATA<br />
EFFETTUATA DA PIÙ DI 30 GIORNI E DA NON OLTRE 12 MESI. PER<br />
CONOSCERE LE DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE MOVIMENTAZIONI DEGLI<br />
ANIMALI DA COMPAGNIA, DIVERSI DA CANI, GATTI E FURETTI,<br />
È OPPORTUNO CONTATTARE LA RAPPRESENTANZA DIPLOMATICA IN ITALIA<br />
DEL PAESE IN CUI CI SI INTENDE RECARE, PER INFORMARSI DI EVENTUALI<br />
OBBLIGHI SPECIFICI.<br />
compreso quello del contenitore<br />
supera i 10 kg., l'animale dovrà<br />
viaggiare nella stiva: sarà<br />
imbarcato dallo scalo merci<br />
e viaggerà all'interno di apposite<br />
gabbie messe a disposizione<br />
dalla compagnia aerea.<br />
I cani di media o grande taglia<br />
viaggiano nella stiva<br />
pressurizzata in apposite<br />
gabbie rinforzate.<br />
Alcune compagnie garantiscono<br />
l’assistenza di personale<br />
specializzato, centri<br />
di assistenza e di ristoro<br />
per gli animali duranti gli scali.
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19
20<br />
le origini<br />
La razza border collie<br />
è molto antica, sembra<br />
infatti sia esistita già nel<br />
peridodo dei Romani, si hanno<br />
notizie di cani aventi simili<br />
caratteristiche sin dal 1500 da<br />
un testo scritto dal medico John<br />
Caius: ma viene riconosciuta<br />
ufficialmente solo nel 1982.<br />
Il border collie ha origine come<br />
razza nella zona di confine<br />
tra l’Inghilterra e la Scozia,<br />
da qui il nome “border” che<br />
significa appunto “confine”,<br />
mentre il termine “collie” significa:<br />
“cane da pastore”.<br />
Si possono notare, in alcune<br />
stampe dei secoli scorsi,<br />
Border<br />
Collie<br />
dei cani da pastore molto simili<br />
ai border collie.<br />
Naturalmente la razza appare<br />
meno raffinata e pura<br />
ed alcune caratteristiche<br />
sono meno delineate.<br />
Nel Regno Unito non era una<br />
razza riconosciuta ma questi<br />
animali aventi caratteristiche
molto simili, erano necessari<br />
in un paese che viveva<br />
di pastorizia ed i cani<br />
dovevano essere impiegati<br />
nella cura del gregge e<br />
dovevano essere ubbidienti,<br />
agili, intelligenti e resistenti.<br />
Il Border Collie, viene<br />
considerato cane da pastore da<br />
conduzione e non da difesa.<br />
I cani da pastore da conduzione<br />
limitano il loro operato alla<br />
conduzione del gregge e solo<br />
ad una parziale difesa, tanto da<br />
poter essere mandati da soli al<br />
pascolo,<br />
al seguito del gregge,<br />
senza il controllo del pastore.<br />
Il Border Collie non tocca<br />
mai con morsi le pecore<br />
per dirigerle, ma si limita a farlo<br />
con lo sguardo.<br />
Per questo motivo e per<br />
la sua tempra forte, viene<br />
utilizzato anche nella conduzione<br />
di cavalli, oche ed altri animali.<br />
Carattere,<br />
caratteristiche<br />
e necessità<br />
Il Border Collie è un cane<br />
prettamente da pastore, in lui<br />
infatti la conduzione è innata.<br />
Ha caratteristiche tipiche del<br />
pastore: è territoriale,<br />
dominante, non si sottomette,<br />
e, avendo un’intelligenza molto<br />
acuta, può valutare se il<br />
padrone è degno di lui o no.<br />
Il rapporto con il padrone<br />
si basa solo sul rispetto,<br />
senza il quale il rapporto<br />
cane-padrone sarebbe molto<br />
difficile ed il cane potrebbe<br />
avere atteggiamenti aggressivi<br />
e possessivi, quindi questo<br />
animale non è per tutti.<br />
Con il Border Collie, come con<br />
gli altri cani, non bisogna mai<br />
usare violenza: bisogna arrivare<br />
a dei compromessi ed<br />
inizialmente bisognerà usare<br />
fermezza e non essere<br />
troppo permissivi.<br />
Quando si compra un border<br />
collie è necessario fargli capire<br />
subito il suo ruolo nella<br />
<strong>21</strong>
Lo Standard di razza<br />
• ALTEZZA AL GARRESE: MASCHI 53 CM,<br />
FEMMINE INFERIORE.<br />
• DENTATURA: A FORBICE, 42 DENTI<br />
• STOP MARCATO<br />
• COLORI AMMESSI TUTTI, L’IMPORTANTE CHE IL BIANCO NON<br />
PREDOMINI<br />
• PELO: ESISTONO DUE TIPI DI PELO E DUE TIPI DI BORDER<br />
COLLIE, IL ROUGH E LO SMOOTH, IL ROUGH È DOTATO DI<br />
UN PELO MODERATAMENTE LUNGO E LA CODA È<br />
NETTAMENTE PIÙ VISTOSA. LO SMOTH È IL BORDER<br />
COLLIE A PELO CORTO, DI SOLITO IL PELO È DI CIRCA<br />
2,5 CM, LA CODA È MENO VISTOSA E IL PELO IN<br />
ENTRAMBI I CASI DEVE ESSERE COMPATTO CON UN FITTO<br />
SOTTOPELO<br />
gerarchia della famiglia: inizia con il processo<br />
di “imprinting” e continua fino all’età di 3 mesi<br />
con la mamma e i fratelli<br />
e poi con i padroni e gli altri cani.<br />
Bisogna educarlo a mangiare o dopo di noi,<br />
o in tempi completamente indipendenti;<br />
bisogna creargli degli spazi suoi, una propria<br />
cuccia e se gli si vuole dare una poltrona<br />
o un letto, non deve essere quello dei membri<br />
dominanti, meglio comunque che non siano<br />
particolarmente alti in quanto in natura<br />
i dominanti, i lupi alpha, dormono<br />
più in alto degli altri membri del branco.<br />
Bisogna stabilire i tempi di gioco e decidere<br />
quando iniziare e finire, etc… sarebbe utile fare<br />
un corso di addestramento base<br />
con persone esperte quando il cucciolo<br />
ha circa 4 mesi.<br />
Il border collie è dotato di un’ acuta<br />
intelligenza ed è molto esuberante:<br />
ha bisogno di fare molto moto,<br />
di tenersi occupato mentalmente e quindi<br />
bisognerà adeguarsi e provvedere<br />
a queste sue necessità, onde evitare di fare<br />
insorgere in lui atteggiamenti distruttivi<br />
e difficilmente accettabili.<br />
Non è un animale consigliato agli anziani,<br />
alle persone sedentarie e a chi ha bambini<br />
troppo piccoli, in quanto è un animale che<br />
ha bisogno di stare a contatto diretto<br />
con il padrone facendo lunghe passeggiate<br />
e giochi all’aperto.<br />
Essendo un cane da pastore, l’attività<br />
per lui più idonea sarebbe lo sheepdog<br />
(conduzione delle pecore) ma poiché<br />
ciò non è facilmente attuabile, si possono<br />
proporre attività come l’agility o altre, mirate<br />
a colmare l’esuberanza dell’animale.<br />
Ciò è da tener presente soprattutto se si tiene<br />
il border collie in appartamento, il cane avrà<br />
quindi bisogno di fare lunghe passeggiate<br />
e di stare a contatto con altri cani.
A proposito del rapporto<br />
con gli altri cani, essendo<br />
un cane che lavora in gruppo,<br />
non dovrebbe essere molto<br />
aggressivo con altri esemplari<br />
sia maschi che femmine,<br />
quindi convive tranquillamente<br />
con altre razze, ma il massimo<br />
per lui sarebbe vivere con altri<br />
border per poter interagire<br />
e giocare con loro.<br />
Se si è interessati all’acquisto<br />
di un border collie, sarà<br />
necessario rivolgersi a persone<br />
serie, ad allevamenti che<br />
possano certificare il loro<br />
pedigree.<br />
Alla prima esperienza sarebbe<br />
meglio acquistare una femmina<br />
che è più remissiva e meno<br />
territoriale.<br />
Alimentazione<br />
Il border collie non è un cane<br />
particolarmente delicato<br />
e quindi richiede semplicemente<br />
un’alimentazione equilibrata<br />
al suo stile di vita.<br />
Possono essere utlizzate delle<br />
crocchette specifiche, del tipo<br />
super premium.<br />
Lo Smooth<br />
Border Collie<br />
Lo smooth border collie<br />
-il border collie a pelo corto-<br />
in Italia non è molto diffuso,<br />
mentre è molto richiesto nei<br />
paesi anglosassoni, soprattutto<br />
per utilizzo lavorativo.<br />
Questo cane ha le stesse<br />
caratteristiche di quello a pelo<br />
lungo, unica differenza dunque<br />
è la lunghezza del pelo<br />
e la coda più sottile.<br />
In Italia vengono utilizzati<br />
soprattutto per lavoro e quindi<br />
hanno una selezione ed aspetti<br />
caratteriali più marcati.<br />
ALLEVAMENTO<br />
CONTEA DELLA LUNA D’ARGENTO<br />
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23
24<br />
LE MALATTIE DEL GATTO<br />
COME PER NOI UOMINI ANCHE PER IL MONDO DEI GATTI ESISTONO NUMEROSE MALATTIE DI CUI I NOSTRI AMATI GATTI POSSONO<br />
ESSERE CONTAGIATI. DESCRIVIAMO QUI DI SEGUITO LE MALATTIE PIÙ FREQUENTI NEL GATTO, INDICANDO I SINTOMI CHE AIUTANO<br />
A FAR CAPIRE QUALE SIA LA MALATTIA. SE NECESSITA L’INTERVENTO DI UN MEDICO VETERINARIO E QUANTO IMPORTANTI SIANO<br />
LE VACCINAZIONI PER PREVENIRE LE MALATTIE.<br />
MALATTIE PIÙ FREQUENTI NEL GATTO, E COSA FARE NELLE EMERGENZE:<br />
LA TOXOPLASMOSI<br />
La toxoplasmosi è una malattia<br />
infettiva, causata dal protozoo<br />
Toxoplasma gondii, parassita<br />
intracellulare obbligato diffuso<br />
tra i mammiferi e gli uccelli.<br />
Il Toxoplasma gondii vive in<br />
genere nel tratto intestinale del<br />
gatto, che si infetta cibandosi di<br />
carne di piccoli roditori. Il gatto<br />
rappresenta l'animale serbatoio<br />
per la riproduzione del protozoo,<br />
in quanto nel suo intestino il<br />
toxoplasma svolge il suo ciclo di<br />
riproduzione sessuata. Le ovocisti<br />
vengono emesse con le feci del<br />
gatto e possono essere ingerite<br />
da un altro animale o<br />
rarissimamente dall'uomo, i quali<br />
rappresentano quindi suoi ospiti<br />
intermedi. Una recente ricerca ha<br />
dimostrato che la coabitazione tra<br />
gatti e uomo non è un fattore di<br />
rischio importante per l'infezione di<br />
Toxoplasma, ma che è molto più<br />
pericoloso cibarsi di carni crude<br />
o poco cotte (specie di agnello),<br />
di insaccati, di verdure lavate male<br />
o di latticini non pastorizzati.<br />
LA GASTROENTERITE INFETTIVA<br />
E' dovuta ad un parvovirus,<br />
estremamente resistente alle alte<br />
temperature, a condizioni<br />
ambientali sfavorevoli,<br />
ai disinfettanti. Nel gatto adulto<br />
l'infezione, grave e molto<br />
contagiosa, è di solito subclinica,<br />
mentre nel cucciolo è presente<br />
un'elevata mortalità. I sintomi più<br />
frequenti sono anoressia,<br />
depressione del sensorio, febbre<br />
elevata, dolorabilità alla palpazione<br />
dell'addome, vomito, diarrea,<br />
disidratazione, aborto.<br />
Il decorso della malattia varia dai<br />
5 ai 7 giorni nella fase acuta,<br />
che, se viene superata, permette<br />
una rapida guarigione.<br />
La diagnosi segue il<br />
riconoscimento dei sintomi tipici<br />
e della marcata leucopenia.<br />
La terapia si basa sull'impiego
di soluzioni reidratanti elettrolitiche<br />
per via endovenosa, di trasfusioni<br />
di sangue, di antibiotici ed<br />
antiemetici.<br />
Note: Importante per la prevenzione<br />
è la vaccinazione dei micetti all'età<br />
di 8-10 settimane, da ripetersi dopo<br />
un mese e quindi annualmente.<br />
L’IMMUNODEFICIENZA FELINA<br />
Il virus responsabile<br />
dell'immunodeficienza felina (FIV)<br />
è un retrovirus che agisce<br />
infettando e quindi distruggendo<br />
popolazioni di linfociti T e, dopo<br />
un periodo di latenza che dura<br />
anni, provoca la comparsa<br />
di una sindrome di<br />
immunodeficienza, che si<br />
caratterizza per la comparsa<br />
di infezioni croniche ricorrenti.<br />
L'infezione, che è fatale, permane<br />
per tutta la vita e progredisce<br />
in modo variabile<br />
(il 20% dei soggetti colpiti muore<br />
entro i due anni dalla diagnosi,<br />
più del 50% invece, nello stesso<br />
periodo rimane asintomatico).<br />
Una volta manifestatesi l'infezione,<br />
la sopravvivenza non supera<br />
l'anno. Il FIV può infettare gatti<br />
d'ogni età, soprattutto i soggetti<br />
dai 5 anni in su, più i maschi<br />
delle femmine. Il FIV è eliminato<br />
con la saliva e trasmesso<br />
attraverso il morso. I sintomi<br />
variano con l'evoluzione della<br />
malattia. Nella fase acuta può<br />
esservi febbre, linfoadenopatia<br />
e neutropenia. La seconda fase<br />
è asintomatica e può durare anni.<br />
La fase cronica terminale si<br />
manifesta con una sindrome<br />
di immunodeficienza con infezioni<br />
ricorrenti, con sintomi che<br />
peggiorano progressivamente in<br />
mesi od anni (deperimento, febbre<br />
ricorrente, gengivite, stomatite<br />
e periodontite, rinite, congiuntivite,<br />
diarrea, anemia, infezioni<br />
batteriche recidivanti ad<br />
andamento cronico). La malattia<br />
non è attualmente curabile ma<br />
i gatti senza sintomo possono<br />
vivere per anni, mentre quelli con<br />
la patologia attualmente possono<br />
avere benefici seguendo una<br />
terapia di supporto (antibiotici,<br />
fluidi, regime alimentare).<br />
Note: Per la prevenzione è<br />
importante evitare il libero<br />
girovagare del gatto e sottoporre<br />
a castrazione i maschi. Il ricorso al<br />
veterinario ed i suoi suggerimenti<br />
sono indispensabili.<br />
LA LEUCEMIA FELINA<br />
E' dovuta ad un retrovirus<br />
e rappresenta la maggiore causa<br />
di mortalità nel gatto domestico.<br />
Si diffonde per contatto diretto<br />
della mucosa oronasale con<br />
la saliva infetta. L'esordio della<br />
leucemia felina (FeLV) è variabile<br />
e può originare tre diverse forme:<br />
1) Stato di infezione. 2) Infezione<br />
persistente. 3) Infezione transitoria.<br />
I sintomi più frequenti sono<br />
l'insorgenza di neoplasie<br />
linfoproliferative a carico<br />
di differenti organi, disordini<br />
mieloproliferativi (caratterizzati<br />
da anoressia, dimagrimento,<br />
anemia progressiva, ittero, epato<br />
e splenomegalia), immunodeficienza<br />
FeLV indotta (possibilità di contrarre<br />
infezioni secondarie, soprattutto<br />
croniche), aumento di volume dei<br />
linfonodi periferici, infertilità<br />
ed aborto. L'infezione da FeLV<br />
è più frequente nei soggetti tra 1<br />
e 6 anni d'eta.<br />
Non esiste una terapia specifica<br />
ma è utile l'uso degli antibiotici,<br />
la somministrazione di fluidi<br />
ed il supporto nutrizionale.<br />
Note: La prevenzione è molto<br />
importante, in particolare la<br />
vaccinazione (il vaccino viene<br />
inoculato all'età di 8-10 settimane di<br />
vita, con una ripetizione dopo 2-4<br />
settimane ed un richiamo annuale).<br />
LA PERITONITE INFETTIVA<br />
E' una malattia sistemica<br />
immunomediata, progressiva e<br />
mortale dovuta ad un coronavirus.<br />
E' diffusa in tutto il mondo non<br />
solo nei gatti domestici ma anche<br />
nei felini selvatici.<br />
Il virus è trasmesso attraverso<br />
le secrezioni (orali e respiratorie),<br />
le feci e a volte le urine, e può<br />
sopravvivere in ambiente esterno<br />
per alcuni giorni. I sintomi della<br />
peritonite infettiva felina (FIP)<br />
comprendono febbre persistente,<br />
ridotto accrescimento nei cuccioli,<br />
anoressia, dimagrimento, vomito<br />
e diarrea, disidratazione e anemia.<br />
Il quadro clinico può variare<br />
secondo la virulenza del ceppo<br />
virale ed il sistema immunitario del<br />
soggetto colpito. Sono conosciute<br />
una forma essudativa ed una<br />
forma secca della malattia.<br />
Non esiste attualmente alcun<br />
trattamento efficace. Si utilizzano<br />
i corticosteroidi (per le<br />
infiammazioni secondarie)<br />
fluidoterapia, trasfusioni di sangue<br />
e regime alimentare dietetico.<br />
25
<strong>26</strong><br />
COSA FARE<br />
IN CASO D'EMERGENZA<br />
Se il vostro gatto manifesta<br />
uno stato di malessere,<br />
è necessario rivolgersi subito<br />
ad un veterinario, soprattutto<br />
se non si riesce a comprendere<br />
la causa della malattia.<br />
Alcuni sintomi che descriviamo<br />
devono essere il motivo principale<br />
a ricorrere immediatamente<br />
al medico.<br />
(REAZIONI ALLERGICHE<br />
CONVULSIONI O COLLASSO - COLPO DI CALORE<br />
FERITE SANGUINANTI - TRAUMI<br />
DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE<br />
DIFFICOLTÀ AD URINARE O EVACUARE<br />
FEBBRE ALTA - SOSPETTO AVVELENAMENTO<br />
VOMITO E DIARREA FREQUENTI E IMPONENTI).<br />
COME SOMMINISTRARE I FARMACI<br />
Somministrare al proprio gatto<br />
una medicina non è cosa facile.<br />
Qualche possibilità si ha<br />
mescolando il farmaco al cibo,<br />
ma con molti gatti diffidenti,<br />
che annusano l'alimento prima<br />
di mangiarlo, anche questo tentativo<br />
può fallire. Il metodo più semplice,<br />
è quello di agire in due persone,<br />
una delle quali immobilizza l'animale,<br />
evitando graffi e morsi, mentre<br />
l'altra pone la pillola sulla lingua,<br />
di lato e il più in profondità<br />
possibile. La bocca va poi tenuta<br />
chiusa per qualche secondo,<br />
accarezzando la gola dell'animale,<br />
in modo che la medicina sia<br />
inghiottita e non sputata.<br />
COME INTERVENIRE IN CASO<br />
DI AVVELENAMENTO DEL GATTO<br />
I gatti sono sicuramente gli animali<br />
domestici maggiormente vittime di<br />
avvelenamenti, sia accidentali<br />
(per la grande curiosità)<br />
che intenzionali (per opera di<br />
mascalzoni che in tal modo tentano<br />
di sbarazzarsi di un animale<br />
fastidioso). Inoltre difficilmente<br />
i gatti rigurgitano sostanze nocive,<br />
come accade per i cani, ed il loro<br />
sistema nervoso è facilmente<br />
colpito dai veleni. Fra i prodotti che<br />
possono causare un avvelenamento,<br />
voluto od occasionale, ricordiamo:<br />
pesticidi, tra i quali gli erbicidi<br />
agricoli, alcuni insetticidi carbamati,<br />
il clorasodio (utilizzato come<br />
topicida), la stricnina, la metaldeide<br />
(un lumachicidi), alcuni anticoagulanti<br />
(anche questi pericolosi ratticidi).<br />
Farmaci, tra i quali quello contro<br />
i parassiti esterni (se applicati in<br />
modo improprio), l'aspirina<br />
(che si usa con successo per il<br />
cane ma è pericolosa per i gatti),<br />
l'acetaminofene. Piante, alcune<br />
delle quali, di normale presenza<br />
sia negli appartamenti che nei<br />
giardini, sono molto velenose per<br />
i gatti, cuccioli soprattutto, che<br />
giocano con le foglie, masticandole<br />
e ingerendole.<br />
Agenti inquinanti e prodotti chimici,<br />
utilizzati per l'uso domestico (come<br />
alcool ed antigelo). In caso<br />
di avvelenamento, soprattutto se è<br />
sopraggiunto lo stato di shock, il<br />
gatto va avvolto in una coperta,<br />
con la testa delicatamente<br />
abbassata, e immediatamente<br />
trasportato dal veterinario, che<br />
provvederà alle cure del caso<br />
(flebo e antidoti).<br />
FRATTURE E FERITE<br />
Le fratture di solito derivano da<br />
investimenti stradali o da salti mal<br />
calcolati. In questi casi è necessario<br />
contattare immediatamente<br />
il veterinario, ed il gatto va spostato<br />
con estrema delicatezza, ponendolo<br />
sopra un panno, con il quale poi va<br />
sollevato delicatamente, per evitare<br />
ulteriori danni ossei, quindi adagiato<br />
nel trasportino o direttamente sui sedili<br />
dell'automobile (se non in grado<br />
di muoversi), per condurlo presso<br />
la clinica veterinaria dove sarà<br />
sottoposto alla riduzione della frattura.<br />
Le ferite, se presentano<br />
un'abbondante emorragia<br />
è necessario fermarla, applicando<br />
un laccio emostatico (o un bendaggio<br />
stretto) sull'arto colpito a monte della<br />
lesione. Ogni cinque minuti il laccio<br />
andrà allentato per permettere il<br />
deflusso di sangue. Il gatto, anche<br />
se ferito, non ama particolarmente<br />
manipolazioni sul suo corpo, per cui<br />
è meglio evitare di tentare di<br />
disinfettare e bendare la ferita ma<br />
conviene rivolgersi al veterinario, che<br />
provvederà alle cure del caso.
TAC<br />
VETERINARIA<br />
LA DIAGNOSTICA PER<br />
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IN PARTICOLARE LE<br />
TECNICHE NON CONVENZIONALI<br />
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DEL SOSPETTO<br />
DIAGNOSTICO.<br />
27
28<br />
Gli Allevamenti<br />
dell'<br />
Elsa Elsa<br />
ALLEVAMENTO<br />
L’Allevamento dell’Elsa si<br />
trova a Biandronno, in<br />
provincia<br />
di Varese, situato sulle rive del<br />
lago in una zona turistica<br />
tra il lago Maggiore, il lago<br />
di Varese ed il lago di Monate.<br />
L’allevamento deve il suo nome<br />
ad uno splendido esemplare<br />
di alano femmina tigrata che<br />
si chiamava appunto ELSA<br />
Indios dell’Armida.<br />
Nel febbraio 1990 è stato<br />
riconosciuto l’affisso “DELL’ELSA”<br />
e vengono allevati<br />
principalmente alani fulvi e<br />
tigrati, ma anche<br />
neri e arlecchini.<br />
Da questo allevamento sono<br />
usciti parecchi campioni che<br />
hanno calcato i rings di tutta<br />
Europa, arricchendo il loro<br />
palmares e facendosi conoscere<br />
da tutti gli appassionati come<br />
la “famosa” CARLOTTA” con i<br />
suoi 18 titoli a livello<br />
internazionale, suo figlio OTTAVIO,<br />
MARLENE con molti titoli tra cui<br />
quello di CH.Europea, poi<br />
HELENA CH:Mondiale e i suoi<br />
nipoti MIGUEL GARCIA e MAGIA<br />
anch’essi CH.MONDIALI GIOVANI.<br />
Dalla prima cucciolata sono<br />
usciti 174 CAMPIONI sui ring di<br />
tutto il mondo: l’impegno degli<br />
allevatori per una corretta<br />
selezione<br />
di questa razza è intenso<br />
e senza risparmio di sacrifici.<br />
Gli alani vivono a stretto<br />
contatto con gli allevatori in<br />
casa e per questo motivo il<br />
numero dei soggetti presenti è<br />
sempre stato limitato. I cuccioli<br />
vengono consegnati a 70 giorni<br />
vaccinati, sverminati, con il<br />
microchip<br />
e con il deposito del DNA:<br />
il numero di cuccioli in un anno<br />
è di 15 – 20 in modo tale che<br />
tutti possano essere seguiti nel<br />
migliore dei modi e con tutta<br />
l’attenzione necessaria.<br />
Gli allevatori sono sempre<br />
a disposizione per qualsiasi<br />
<strong>informa</strong>zione, sia telefonicamente<br />
sia tramite appuntamento.<br />
BREVI CENNI STORICI<br />
I diretti antenati dell’attuale<br />
Alano Tedesco sono l’antico<br />
“Bullenbeiser” e i grandi maschi<br />
impiegati nella caccia da<br />
seguita e in particolare al<br />
cinghiale, cani di struttura e<br />
conformazione intermedia tra un<br />
possente mastino di tipo inglese<br />
(Mastiff)<br />
e un levriero agile e leggero.<br />
Sotto la denominazione di<br />
Dogge si intendeva un grande<br />
cane potente che non doveva<br />
obbligatoriamente appartenere<br />
ad una determinata razza.<br />
In seguito le denominazioni<br />
Ulmer Dogge (Molosso di Ulm),<br />
Englische Dogge<br />
(MolossoInglese), Danische<br />
Dogge (Molosso Danese),<br />
Hatzrude (Grande Maschio per<br />
dell'<br />
Elsa<br />
ALLEVAMENTO<br />
ElsaElsa<br />
la caccia da seguita),<br />
Saupacher (Acchiappascrofe o<br />
Cane da cinghiale) e Grosse<br />
Dogge (Grande Molosso) hanno<br />
designato differenti tipi di cani<br />
che si distinguevano per il<br />
colore del mantello e per la<br />
mole.<br />
Nel 1878, a Berlino, un comitato<br />
composto da sette allevatori<br />
e Giudici esperti, sotto la<br />
presidenza del Dottor Bodinus,<br />
prese la decisione di<br />
raggruppare tutte le suddette<br />
varietà sotto il nome di<br />
Deutsche Dogge (Alano<br />
Tedesco). In questo modo fu<br />
posta la prima pietra per<br />
l’allevamento di una razza di<br />
origine tedesca. Nel 1880, in<br />
occasione di un’esposizione a<br />
Berlino, fu redatto il primo<br />
Standard dell’Alano Tedesco.<br />
A partire dal 1888, la razza<br />
fu affidata al “Deutscer Dogger<br />
Club 1888 e V;” che, nel corso<br />
degli anni, ha modificato<br />
lo Standard in più riprese.<br />
Forma e contenuto attuale<br />
corrispondono al modello<br />
proposto dalla F.C.I.<br />
LO STANDARD<br />
Lo Standard qui di seguito<br />
riportato (pag. 29) è ufficialmente
NEL SUO ASPETTO GENERALE L’ALANO TEDESCO UNISCE<br />
FIEREZZA, FORZA ED ELEGANZA IN UN INSIEME PIENO<br />
DI NOBILTÀ. E’ GRANDE, POTENTE E DI COSTRUZIONE<br />
ARMONIOSA. L’ALANO, GRAZIE ALLA MOLE UNITA ALLA<br />
DISTINZIONE, ALL’ARMONIA DELL’ASPETTO, ALLA<br />
PROPORZIONE DELLE FORME, DÀ A COLUI CHE LO<br />
CONTEMPLA L’IMPRESSIONE DI TROVARSI DI FRONTE AD<br />
UNA STATUA PIENA DI NOBILTÀ.<br />
PROPORZIONI FONDAMENTALI:<br />
IL TRONCO, SPECIALMENTE QUELLO DEI MASCHI, SI<br />
INSCRIVE NEL QUADRATO. LA LUNGHEZZA DEL TRONCO,<br />
MISURATO DALLA PUNTA DELLA SPALLA ALLA PUNTA<br />
DELL’ISCHIO, NON DEVE SUPERARE NEI MASCHI IL 5%<br />
DELL’ALTEZZA AL GARRESE E NELLE FEMMINE IL 10%.<br />
L’ALTEZZA MINIMA AL GARRESE È 80 CM PER I MASCHI<br />
E 72 CM PER LE FEMMINE.<br />
TESTA:<br />
ARMONIOSAMENTE PROPORZIONATA NELL’INSIEME, LUNGA,<br />
STRETTA, CON PROFILI NETTI, MOLTO ESPRESSIVA,<br />
FINEMENTE CESELLATA (SOPRATTUTTO NELLA REGIONE<br />
SOTT’ORBITALE); LE ARCATE SOPRACILIARI SONO BEN<br />
SVILUPPATE SENZA, TUTTAVIA, ESSERE SALIENTI. LA<br />
DISTANZA DALL’ESTREMITÀ DEL TARTUFO ALLO STOP<br />
DEVE CORRISPONDERE QUANTO PIÙ POSSIBILE ALLA<br />
DISTANZA TRA LO STOP E LA CRESTA OCCIPITALE,<br />
QUEST’ULTIMA È POCO PRONUNCIATA. LE LINEE SUPERIORI<br />
DEL CRANIO E DEL MUSO DEVONO ESSERE PARALLELE.<br />
DI FRONTE LA TESTA DEVE APPARIRE STRETTA, IL MUSO<br />
DEVE ESSERE PIÙ LARGO POSSIBILE E I MUSCOLI DELLE<br />
GUANCE (MASSETERI) SOLO LEGGERMENTE ACCENNATI,<br />
MAI MARCATAMENTE IN RILIEVO.<br />
STOP: NETTAMENTE PRONUNCIATO<br />
TARTUFO:<br />
BEN SVILUPPATO, PIÙ LARGO CHE TONDEGGIANTE, CON<br />
NARICI BEN APERTE. DEVE ESSERE NERO, CON<br />
L’ECCEZIONE DEGLI ALANI ARLECCHINI, PER I QUALI IL<br />
TARTUFO NERO È RICERCATO, MA È AMMESSO<br />
IL TARTUFO PARZIALMENTE PIGMENTATO (LADRE) O DI<br />
COLOR CARNACINO.<br />
MUSO:<br />
PROFONDO E PIÙ RETTANGOLARE POSSIBILE.<br />
COMMESSURA LABIALE BEN VISIBILE. LABBRA PIGMENTATE<br />
DI NERO. NEGLI ARLECCHINI SONO AMMESSE LE LABBRA<br />
PARZIALMENTE O COMPLETAMENTE DEPIGMENTATE.<br />
MASCELLE E DENTI:<br />
MASCELLE BEN SVILUPPATE, LARGHE. DENTATURA<br />
ROBUSTA, SANA E COMPLETA CON CHIUSURA A FORBICE<br />
(42 DENTI SECONDO LA FORMULA DENTARIA).<br />
OCCHI:<br />
DI MEDIA GRANDEZZA CON ESPRESSIONE VIVA,<br />
INTELLIGENTE E AMICHEVOLE, PIÙ SCURI POSSIBILE, DI<br />
FORMA OVALE CON PALPEBRE BEN ADERENTI. NEGLI ALANI<br />
BLU SONO AMMESSI GLI OCCHI UN PO’ PIÙ CHIARI. NEGLI<br />
ALANI ARLECCHINI SONO AMMESSI GLI OCCHI CHIARI,<br />
GAZZUOLI O DI COLORE DIVERSO TRA LORO.<br />
ORECCHIE:<br />
NATURALMENTE RICADENTI, ATTACCATE ALTE, DI MEDIA<br />
GRANDEZZA, CON MARGINE ANTERIORE ADERENTE ALLA<br />
GUANCIA.<br />
CARATTERISTICHE<br />
FISICHE<br />
COLLO:<br />
LUNGO, ASCIUTTO, MUSCOLOSO. BEN SVILUPPATO ALLA<br />
BASE, SI ASSOTTIGLIA LEGGERMENTE VERSO LA TESTA, IL<br />
SUO PROFILO È BEN ARCUATO NELLA REGIONE DELLA<br />
NUCA. PORTATO ALTO, LEGGERMENTE INCLINATO IN AVANTI.<br />
GARRESE:<br />
È IL PUNTO PIÙ ELEVATO DEL POTENTE TRONCO.<br />
E’ COSTITUITO DAL MARGINE SUPERIORE DELLE SCAPOLE<br />
CHE SUPERANO LE APOFISI SPINOSE DELLE VERTEBRE.<br />
LINEA SUPERIORE:<br />
DORSO CORTO E BEN TESO, QUASI RETTILINEO,<br />
LEGGERMENTE INCLINATO VERSO IL POSTERIORE.<br />
RENE:<br />
LEGGERMENTE ARROTONDATO, LARGO E CON<br />
MUSCOLATURA FORTE.<br />
GROPPA:<br />
LARGA, BEN MUSCOLATA, LEGGERMENTE INCLINATA DAL<br />
SACRO ALLA RADICE DELLA CODA, SI FONDE SENZA<br />
INTERRUZIONI NELL’ATTACCATURA DELLA CODA.<br />
TORACE:<br />
DISCESO FINO A LIVELLO DEI GOMITI. COSTE BEN<br />
CERCHIATE INCLINATE VERSO IL POSTERIORE. GABBIA<br />
TORACICA DI BUONA LARGHEZZA, CON PETTO<br />
PRONUNCIATO.<br />
LINEA INFERIORE:<br />
VENTRE BEN RETRATTO, A FORMARE UNA CURVA<br />
AGGRAZIATA CHE SI PROLUNGA NELLA LINEA INFERIORE<br />
DEL TORACE.<br />
CODA:<br />
RAGGIUNGE IL GARRETTO. ATTACCATA ALTA E LARGA, SI<br />
ASSOTTIGLIA PROGRESSIVAMENTE VERSO L’ESTREMITÀ. IN<br />
RIPOSO PENDE IN POSIZIONE NATURALMENTE DISTESA, IN<br />
MOVIMENTO O QUANDO IL CANE È ECCITATO, SI INCURVA<br />
LEGGERMENTE A SCIABOLA, MA SENZA SORPASSARE<br />
SENSIBILMENTE LA LINEA DEL DORSO. LA CODA CON PELI<br />
LUNGHI SULLA FACCIA INFERIORE NON È DESIDERATA.<br />
SPALLA:<br />
DOTATA DI MUSCOLATURA POTENTE. SCAPOLA LUNGA E<br />
OBLIQUA, A FORMARE COL BRACCIO UN ANGOLO<br />
COMPRESO TRA I 100 E 110 GRADI.<br />
BRACCIO:<br />
ROBUSTO E MUSCOLOSO, BEN ADERENTE AL TORACE,<br />
DEVE ESSERE UN PÒ PIÙ LUNGO DELLA SCAPOLA.<br />
GOMITO:<br />
NON DEVE ESSERE RIVOLTO NÉ ALL’INTERNO NÉ<br />
ALL’ESTERNO.<br />
AVAMBRACCIO:<br />
ROBUSTO, MUSCOLOSO, PERFETTAMENTE IN APPIOMBO<br />
SIA DI FRONTE CHE DI PROFILO.<br />
CARPO:<br />
ROBUSTO, SOLIDO, SI CONTINUA ARMONIOSAMENTE CON<br />
L’AVAMBRACCIO<br />
METACARPO:<br />
ROBUSTO, IN APPIOMBO VISTO DI FRONTE, SOLO<br />
LEGGERMENTE INCLINATO IN AVANTI VISTO DI PROFILO.<br />
PIEDI ANTERIORI:<br />
ROTONDI, CON DITA FORTEMENTE ARCUATE E BEN CHIUSE<br />
(PIEDE DI GATTO). UNGHIE CORTE RESISTENTI, PIÙ SCURE<br />
POSSIBILE.<br />
POSTERIORI:<br />
L’INTERA L’OSSATURA DEL POSTERIORE È RICOPERTA DA<br />
MUSCOLI POTENTI CHE RENDONO LA GROPPA,<br />
LE ANCHE E LE COSCE LARGHE E ARROTONDATE. VISTI<br />
DA DIETRO, I POSTERIORI, ROBUSTI E DOTATI DI BUONE<br />
ANGOLAZIONI, SONO PARALLELI AGLI ANTERIORI.<br />
COSCIA: LUNGA, LARGA, MOLTO MUSCOLOSA.<br />
GRASSELLA (GINOCCHIO):<br />
SOLIDA, POSTA ALL’INCIRCA SULLA VERTICALE DELL’ANCA.<br />
GAMBA:<br />
LUNGA, PIÙ O MENO DELLA STESSA LUNGHEZZA DELLA<br />
COSCIA, BEN MUSCOLATA.<br />
GARRETTO:<br />
SOLIDO, ROBUSTO, NÉ RIVOLTO ALL’ESTERNO NÉ<br />
ALL’INTERNO.<br />
METATARSO:<br />
CORTO, SOLIDO, PRESSOCHÉ PERPENDICOLARE AL<br />
SUOLO.<br />
PIEDI POSTERIORI:<br />
ROTONDO, CON DITA DECISAMENTE ARCUATE E BEN<br />
CHIUSE (PIEDE DI GATTO).<br />
UNGHIE: CORTE, RESISTENTI, PIÙ SCURE POSSIBILE<br />
PELLE:<br />
BEN ADERENTE E BEN TESA. NEI SOGGETTI UNICOLORI<br />
BEN PIGMENTATA; NEI SOGGETTI ARLECCHINI LA<br />
RIPARTIZIONE DEL PIGMENTO CORRISPONDE<br />
ESSENZIALMENTE ALLA RIPARTIZIONE DELLE MACCHIE.<br />
PELO:<br />
CORTISSIMO E FITTO, LISCIO, LUCENTE E BEN ADERENTE<br />
AL CORPO.<br />
COLORE:<br />
L’ALANO È ALLEVATO IN TRE VARIETÀ DI COLORI DISTINTI:<br />
FULVO E TIGRATO, ARLECCHINO E NERO, BLU.<br />
FULVO: MANTELLO DAL GIALLO-ORO CHIARO AL GIALLO-<br />
ORO INTENSO. E’ RICERCATA LA MASCHERA NERA.<br />
PICCOLE MACCHIE AL PETTO E AI PIEDI SONO<br />
INDESIDERATE.<br />
TIGRATO: COLORE DEL FONDO DAL GIALLO-ORO CHIARO<br />
AL GIALLO-ORO INTENSO CON STRIATURE NERE PIÙ<br />
REGOLARI POSSIBILE E NETTAMENTE DISEGNATE, CHE<br />
SEGUONO LA DIREZIONE DELLE COSTOLE; È RICERCATA LA<br />
MASCHERA NERA. PICCOLE MACCHIE AL PETTO E AI PIEDI<br />
SONO INDESIDERATE.<br />
ARLECCHINO BIANCO E NERO (DETTO UN TEMPO<br />
TIGERDOGGEN): FONDO DEL MANTELLO BIANCO PURO,<br />
QUANTO PIÙ POSSIBILE PRIVO DI MOSCHETTATURE, CON<br />
MACCHIE NERO LACCA DAL CONTORNO STRAPPATO DI<br />
DIMENSIONI VARIE E BEN RIPARTITE SU TUTTA LA<br />
SUPERFICIE DEL CORPO. MACCHIE PARZIALMENTE GRIGIE<br />
O BRUNE SONO INDESIDERATE.<br />
NERO: NERO LACCA, SONO AMMESSE MACCHIE BIANCHE.<br />
FANNO PARTE DI QUESTA VARIETÀ GLI ALANI MANTEL<br />
TIGER, NEI QUALI IL NERO COPRE IL TRONCO COME UN<br />
MANTELLO, MENTRE IL MUSO, IL COLLO, IL PETTO, IL<br />
VENTRE E L’ESTREMITÀ DELLA CODA POSSONO ESSERE<br />
BIANCHI, COSÌ COME GLI ALANI PLATTEN NEI QUALI IL<br />
MANTELLO È BIANCO CON GRANDI MACCHIE NERE.<br />
BLU: BLU ACCIAIO PURO, SONO AMMESSE MACCHIE<br />
BIANCHE AL PETTO E AI PIEDI<br />
29
30<br />
QUESTI I RISULTATI DAL 1987 CON UNA MEDIA<br />
DI 10/20 CUCCIOLI NATI ALL’ANNO:<br />
174 CAMPIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI<br />
1 CH. MONDIALE 2001<br />
2 CH. EUROPASIEGER<br />
2 CH. MONDIALI GIOVANI<br />
3 CH. BUNDESIEGER<br />
3 CH. EUROPEI<br />
3 CH. JUGENBUNDESIEGER<br />
2 CH. EUROPEI GIOVANI<br />
3 CH. INTERCLUB SIA<br />
8 CH. INTERNAZIONALI<br />
3 CH. INTERCLUB GIOVANI<br />
38 CH. ITALIANI<br />
4 CH. CLUB TEDESCO<br />
12 CH. SOCIALI<br />
5 CH. CLUB TEDESCO GIOVANI<br />
4 CH. RIPRODUTTORI<br />
7 GIOVANE PROMESSA SIA<br />
1 CH. PORTOGHESE<br />
7 GIOVANE PROMESSA ENCI<br />
4 CH. SVIZZERO<br />
2 CH. DI S. MARINO<br />
5 CH. CLUB SVIZZERO<br />
4 CH. GIOVANI DI S. MARINO<br />
6 CH. GIOVANI CLUB SVIZZERO<br />
3 CH. JUGEN BUNDESIEGER AUSTRIACO<br />
4 CH. GIOVANI LUSSEMBURGO<br />
3 CH. BUNDESIEGER AUSTRIA CO<br />
4 CH. LUSSEMBURGO<br />
2 CH. GIOVANI CLUB FRANCESE<br />
12 CH. DELL'ANNO<br />
3 CH. GIOVANI SOCIALI<br />
7 CH. EU.DDC<br />
1 CH. CLUB SPAGNOLO<br />
6 CH. JUGENDSIEGER EU.DDC<br />
1 CH. CEDDA
in vigore dal marzo 2001.<br />
Rispetto al precedente<br />
le differenze sono minime, fatta<br />
eccezione per due particolari<br />
di notevole rilevanza. Al punto<br />
ORECCHIE, il nuovo Standard<br />
descrive l’ideale e i difetti di<br />
“orecchie naturalmente ricadenti”<br />
e non esiste più alcun cenno<br />
alle orecchie tagliate. E’<br />
evidente dunque che l’alano del<br />
nuovo millennio, per<br />
corrispondere allo Standard, non<br />
potrà più essere sottoposto a<br />
conchectomia.<br />
Sarà premura del Club<br />
comunicare attraverso ogni<br />
mezzo possibile il termine che<br />
stabilirà, in accordo con l’Ente<br />
Nazionale della Cinofilia Italiana,<br />
che gli Alani nati dopo quella<br />
data non potranno più essere<br />
esposti se conchectomizzati.<br />
Per quanto riguarda il COLORE<br />
DEL MANTELLO, fa la sua<br />
ricomparsa il colore Platten,<br />
cioè gli alani bianchi con larghe<br />
pezzature nere che vengono<br />
giudicati con i Neri e i Mantel<br />
Tiger. Di ciò ci rallegriamo,<br />
perché era per tutti inspiegabile<br />
che il precedente Standard<br />
avesse “dimenticato” un colore<br />
di mantello poco diffuso, ma del<br />
tutto regolare e da sempre<br />
riconosciuto F.C.I.<br />
COMPORTAMENTO E CARATTERE<br />
L’Alano è dotato di una bontà<br />
istintiva, affettuoso e attaccato<br />
ai suoi padroni, specialmente ai<br />
bambini, riservato con gli<br />
estranei. Si deve ricercare un<br />
cane da accompagnamento<br />
adatto alla vita in famiglia,<br />
senza paure e sicuro di sé,<br />
ricettivo all’apprendimento, privo<br />
di aggressività e dotato di<br />
soglia di reazione elevata.<br />
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31
32<br />
OMEOPATIA:<br />
una cura dolce per i nostri amici a quattro zampe.<br />
L’omeopatia, dal greco “omoios”<br />
(simile) e “pathos” (sofferenza),<br />
è secondo recenti indagini<br />
statistiche la medicina tra<br />
le cosiddette “non convenzionali”,<br />
più utilizzata dai cittadini italiani<br />
che sempre più spesso, quando<br />
sono anche proprietari di animali,<br />
la richiedono per i loro beniamini.<br />
L’approccio del medico-paziente<br />
è significativamente diverso da<br />
quello comunemente adottato<br />
dalla medicina tradizionale,<br />
e al medico veterinario omeopata<br />
è richiesto, oltre all’utilizzo<br />
di tutti gli strumenti diagnostici<br />
e terapeutici della moderna<br />
medicina, anche la frequenza di<br />
appropriate scuole di formazione<br />
e di continui aggiornamenti.<br />
C.F. Samuel Hahnemann, medico,<br />
fisico e chimico padre<br />
dell’omeopatia, nel 1810 pubblicò<br />
la prima edizione dell’Organon<br />
(testo fondamentale per lo studio<br />
di questa medicina) in cui<br />
riportava le prime conclusioni<br />
di circa vent’anni di studio.<br />
Leggendo gli effetti di Chincona<br />
Officinalis (Chinino), utilizzata per<br />
la cura della malaria, Hahnemann<br />
decise di assumerne piccole dosi<br />
successive e, con sua grande<br />
sorpresa, vide manifestarsi<br />
un quadro di intossicazione<br />
i cui sintomi erano sovrapponibili<br />
a quelli della malaria stessa.<br />
Il Chinino, terapia di elezione<br />
della malaria, era cioè in grado<br />
di provocare in un organismo<br />
sano la stessa sintomatologia.<br />
Hahnemann intuì il principio<br />
fondamentale dell’omeopatia:<br />
similia similibus curentur, esiste<br />
cioè un parallelismo d’azione<br />
fra il potere tossicologico di<br />
una sostanza e il suo potere<br />
terapeutico.<br />
Tale principio era conosciuto<br />
fin dai tempi di Ippocrate il quale<br />
aveva notato, per esempio,<br />
che episodi di vomito ricorrente<br />
potevano essere curati con basse<br />
dosi di sostanze ad attività<br />
emetica (Helleboros Niger).<br />
Ipecacuanha è una pianta il cui<br />
succo ingerito provoca vomito,<br />
secondo la legge della similitudine<br />
Ipeca, rimedio omeopatico,<br />
combatte i disturbi digestivi.<br />
Un altro esempio: bere troppo<br />
caffè durante la giornata spesso<br />
provoca insonnia, animo agitato<br />
da molti pensieri che impediscono<br />
il riposo. Coffea, rimedio a base<br />
di caffè, cura l’insonnia con<br />
queste caratteristiche.<br />
a cura della DR.SSA PATRIZIA ARRIGHI<br />
L’applicazione della “legge della<br />
similitudine” consiste in pratica<br />
nell’osservare attentamente<br />
i sintomi del malato e<br />
nell’individuare la sostanza che<br />
sperimentalmente ha provocato<br />
gli stessi sintomi nell’individuo<br />
sano. Hahnemann aggiunse a<br />
questo principio due elementi<br />
fondamentali: le dosi infinitesimali<br />
e la dinamizzazione dei rimedi.<br />
Tutti i rimedi che vengono utilizzati<br />
in omeopatia sono stati<br />
preventivamente studiati<br />
raccogliendo i sintomi che
""<br />
emergono nel corso della loro<br />
sperimentazione sull’uomo sano,<br />
integrati dalle conoscenze<br />
tossicologiche già disponibili,<br />
e i risultati sono riportati nelle<br />
Materie Mediche che possiamo<br />
considerare come un prontuario<br />
farmaceutico.<br />
In omeopatia il presupposto<br />
metodologico è che ogni individuo<br />
abbia un’energia definita Forza<br />
Vitale, la quale garantisce che<br />
allo stato di salute corrisponda<br />
uno stato di equilibrio armonioso<br />
e la malattia non è altro che<br />
un’alterazione dinamica di<br />
questo equilibrio.<br />
L’omeopatia si sforza di stimolare<br />
i processi e i meccanismi di<br />
difesa dell’organismo<br />
per prevenire e curare<br />
queste alterazioni.<br />
Per questo il trattamento deve<br />
essere scelto a partire da<br />
una visione globale dell’individuo<br />
malato e non di una sola regione<br />
del corpo o di un solo organo.<br />
Le funzioni organiche non sono<br />
tra loro indipendenti e nessun<br />
organo o apparato si ammala per<br />
conto suo, in maniera autonoma.<br />
Questo è un concetto basilare per<br />
gli omeopati, il trattamento<br />
omeopatico è individualizzato cioè<br />
caratteristico per ciascun individuo.<br />
La visita medica indaga non solo<br />
i sintomi presentati dal paziente<br />
ma anche sulle circostanze<br />
ambientali, fisiche e psicologiche<br />
che possono aver influenzato<br />
la comparsa della malattia<br />
e sulle “modalità” con cui il<br />
paziente risponde ai sintomi<br />
della malattia stessa, perché<br />
i sintomi devono sempre essere<br />
interpretati come un tentativo<br />
dell’organismo di riparare da solo<br />
l’insulto subito.<br />
Il rimedio, ben scelto<br />
e somministrato, produce<br />
uno stimolo di autoguarigione<br />
al contrario del meccanismo<br />
inibitorio, anti-biotico, antiinfiammatorio,<br />
anti-piretico, tipico<br />
del farmaco allopatico.<br />
La medicina omeopatica con<br />
i suoi rimedi a dosi infinitesimali<br />
e senza effetti collaterali può<br />
essere quindi una fonte<br />
di vantaggio non solo per i nostri<br />
beniamini ma anche per l’uomo,<br />
nel caso venga come sempre più<br />
spesso accade utilizzata per<br />
gli animali da reddito,<br />
e per l’ambiente inteso come<br />
ecosistema.<br />
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34<br />
l ’ALIMENTAZIONE<br />
Come ben sappiamo i gatti<br />
sono carnivori quindi<br />
devono nutrirsi essenzialmente di<br />
carne, che contiene TAURINA<br />
un aminoacido essenziale<br />
per la salute dei felini.<br />
Vitamine e acidi grassi,<br />
elementi che devono essere<br />
assunti attraverso gli alimenti che<br />
li contengono cioè i tessuti animali.<br />
Abbiamo due tipi di alimenti :<br />
secchi ed umidi.<br />
GLI ALIMENTI SECCHI –<br />
crocchette, anellini, cuoricini<br />
sono realizzati con cereali<br />
(mais, frumento, orzo, riso),<br />
farine di carne e di pesce, soia,<br />
lieviti e grassi animali.<br />
GLI ALIMENTI UMIDI –<br />
bocconcini, patè, spezzatino<br />
hanno un’umidità pari<br />
al 70–85% e sono parte<br />
consistente dell’alimentazione<br />
del gatto.<br />
del GATTO<br />
Questo tipo di alimento offre<br />
una serie di vantaggi:<br />
garantisce il fabbisogno<br />
nutrizionale del gatto, si<br />
conserva facilmente, è pronto<br />
all’uso ed eventualmente<br />
dosabile.<br />
Il gatto, per sua natura,<br />
preferisce consumare tanti<br />
piccoli pasti (fino a 16), ma per<br />
comodità normalmente il cibo<br />
viene somministrato la mattina<br />
e, mentre il cibo secco potrà<br />
essere lasciato a disposizione<br />
per l’intera giornata, il cibo<br />
umido dovrà essere fornito in<br />
piccole quantità per evitare che<br />
possa deteriorarsi.<br />
Il cioccolato fa male al gatto<br />
e le bucce degli agrumi non gli<br />
sono gradite, ma possono<br />
essere utilizzate per evitare<br />
danni ai mobili.<br />
Il gatto beve circa 10 volte<br />
al giorno preferisce sorseggiare<br />
acqua da recipienti di vetro<br />
o porcellana piuttosto che da<br />
quelli in plastica.
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Il gatto TUTTI<br />
������������� �������������<br />
����<br />
e<br />
����<br />
I GATTI DI QUESTA<br />
TERRA NECESSITANO DI<br />
SPAZZOLATURE.<br />
SI LECCANO QUOTIDIANAMENTE IL MANTELLO RIMUOVENDO IL<br />
PELO MORTO CON LA SUPERFICIE RUVIDA DELLA LINGUA; IL PELO<br />
INGERITO PUÒ ACCUMULARSI NELLO STOMACO, SOTTO FORMA DI<br />
PALLINA, COMPROMETTENDO L'APPETITO E LA SALUTE DEL GATTO.<br />
BENCHÈ QUESTO ACCADA SOLITAMENTE NEL PERIODO DELLA MUTA,<br />
È SEMPRE UTILE UNA SPAZZOLATURA REGOLARE, NON SOLO PER<br />
ELIMINARE IL PELO IN ECCESSO, MA ANCHE PER SCOVARE EVENTUALI PARASSITI QUALI PULCI, ZECCHE<br />
E PIDOCCHI CHE POSSONO CAUSARE AL GATTO UN FORTE PRURITO. SI SPIEGA NEGLI ARTICOLI CHE<br />
SEGUONO, CHE UNA BUONA SPAZZOLA RIMUOVE FACILMENTE IL PELO MORTO NEI GATTI A PELO LUNGO;<br />
VA USATA CON MOLTA PRUDENZA PER EVITARE DI DANNEGGIARE LA PELLICCIA. SPAZZOLE CON SETOLE<br />
DURE SONO INDICATE PER LA CURA DEI GATTI A PELO CORTO.<br />
SPAZZOLATURA DEL PELO LUNGO<br />
I gatti a pelo lungo necessitano di essere spazzolati tutti i giorni<br />
per prevenire la formazione di nodi. Servono un pettine a denti fitti<br />
e uno a denti larghi, una spazzola con setole lunghe od una<br />
metallica. Utili sono anche i prodotti spray per sciogliere gli eventuali<br />
nodi presenti sul pelo.<br />
APPLICAZIONE DEL TALCO<br />
Applicate sul pelo, accuratamente, un talco non tossico per bambini<br />
o una polvere sgrassante. Strofinate bene la polvere sul mantello,<br />
assicurandovi di spargerla su tutto il corpo e sulla testa.<br />
RIMOZIONE DEL TALCO<br />
Spazzolate il mantello che dovrà essere gonfio.<br />
SPAZZOLATURA DELLA FACCIA<br />
Con uno spazzolino da denti spazzolate o pettinate il pelo del muso<br />
facendo attenzione a non avvicinarvi agli occhi.<br />
BAGNO DI CRUSCA<br />
Per i gatti a pelo corto, un bagno di crusca è molto efficace<br />
per rimuovere l'eccesso di grasso e lo sporco della pelliccia senza<br />
ricorrere all'acqua e allo shampoo non graditi ai gatti. Per prima cosa<br />
bisogna scaldare 1/2 - 1 kg di crusca (reperibile nei negozi<br />
di animali) nel forno a 150°C per circa 20 minuti. Fatto ciò prima<br />
di iniziare procuratevi una serie di pettini e spazzole, un vecchio<br />
panno e un guanto da pulizia.<br />
FRIZIONARE CON LA CRUSCA<br />
Massaggiate la pelliccia facendo attenzione agli occhi e al naso.<br />
Alcuni proprietari avvolgono il gatto in un panno prima di asportare<br />
la crusca.<br />
ASPORTARE LA CRUSCA<br />
Eliminate la crusca spazzolando con cura il gatto. Questo metodo<br />
non è adatto per gli esemplari a pelo lungo poiché la crusca rimasta<br />
nel pelo può causare arruffamento del mantello.
TOELETTATURA DEI GATTI A PELO CORTO<br />
I gatti a pelo corto devono essere pettinati e spazzolati seguendo<br />
il verso del pelo, cioè dalla testa verso la coda. Usate un pettine<br />
a denti stretti per lisciare la pelliccia ed eliminare eventuali pulc<br />
i. Per questi gatti sono necessari due pettini di acciaio inox (uno a<br />
denti fitti e l'altro più largo, per il pelo morto), una spazzola a setole<br />
inclinate o un guanto da toeletta (nel quale si inserisce la mano<br />
all'interno e lo si passa sul mantello dell'animale). Queste stesse<br />
indicazioni vanno applicate anche per i gatti a pelo ricco.<br />
PULIZIA DEL MUSO<br />
Con un tampone di ovatta e una soluzione leggermente salata,<br />
pulite con delicatezza attorno a naso, occhi e orecchie.<br />
TAGLIO DELLE UNGHIE<br />
Se avete dubbi chiedete al veterinario come fare senza ferire<br />
il gatto. Usate la tronchesina veterinaria che è fatta apposta per<br />
non rompere le unghie<br />
USO DELLA SPAZZOLA DI GOMMA<br />
E’ utile per i gatti a pelo corto, ma deve essere usata con<br />
delicatezza per non levare troppo sottopelo.<br />
E' particolarmente adatta per i Rex.<br />
LUCIDATURA DEL MANTELLO<br />
Per un tocco finale della pulizia lucidate il mantello con l'apposito<br />
guanto in camoscio da un lato e in velluto dall'altro o con una pezza<br />
di seta.<br />
37
38<br />
QUALE CANE TOSARE?<br />
In alcune razze come il Barbone,<br />
il Bichon a poil frisè o nei Meticci<br />
con il pelo simile (riccio) è<br />
obbligatorio periodicamente<br />
tagliare il pelo, che in questi cani<br />
ha crescita continua.<br />
Inoltre la presenza di feltri,<br />
nodi o matasse di pelo infeltrito,<br />
che secondo il parere<br />
del toelettatore non sono<br />
recuperabili anche per questioni<br />
igienico sanitarie, sono da<br />
eliminare per il fastidio che danno<br />
all’animale e per permettere una<br />
crescita corretta del nuovo pelo.<br />
Si deve procedere ad una<br />
tosatura tagliando il pelo alla<br />
base dei feltri: ricordatevi che in<br />
questa ipotesi, in futuro, si dovrà<br />
portare più frequentemente il cane<br />
in toeletta per prevenire la<br />
formazione di pelo infeltrito.<br />
Molte volte sotto ai feltri si<br />
formano dermatiti, che ricoperte<br />
dal pelo passano inosservate al<br />
proprietario, in questi casi il<br />
toelettatore ve lo farà notare<br />
e comunque con la tosatura il<br />
problema diventa di più facile<br />
risoluzione. Ovviamente la tosatura<br />
è anche obbligatoria per tutte<br />
quelle situazioni sanitarie che lo<br />
richiedono (certe massicce<br />
infestazioni parassitarie) e inoltre<br />
la costante toelettatura vi<br />
permetterà di monitorare lo stato<br />
di salute della pelle e del pelo,<br />
che sono la naturale protezione<br />
del cane verso gli agenti esterni.<br />
Ma non solo: è sicuramente cura<br />
del toelettatore, appena<br />
individuerà qualcosa di sospetto<br />
per la salute del tuo Amico, inviarti<br />
dal veterinario, e si sa “Prevenire è<br />
������������� UNA DOVEROSA<br />
PREMESSA.<br />
����<br />
MOLTE VOLTE CI<br />
e<br />
���� SI RIVOLGE AL TOELETTATORE CON IL DUBBIO SE FARE<br />
ACCORCIARE O TOSARE IL PELO DEL CANE: CONVIENE<br />
FARSI CONSIGLIARE DA UN PROFESSIONISTA PERCHÉ<br />
CI SONO SITUAZIONI NELLE QUALI È INDISPENSABILE,<br />
ALTRE DOVE È CONSIGLIABILE, ALTRE DOVE SIA PREFERIBILE UN ALTRO TIPO<br />
DI TRATTAMENTO.<br />
Il cane �������������<br />
meglio che curare”. Spesso<br />
si individuano in tempo alcune<br />
patologie evitando pericolosi<br />
aggravamenti di salute come:<br />
lesioni cutanee, noduli, problemi<br />
alla vista o alle orecchie, perdite<br />
vaginali, linfonodi ingrossati etc.<br />
Il toelettatore può accorciare<br />
il pelo secondo la lunghezza<br />
desiderata ma il pelo non deve<br />
essere particolarmente infeltrito.<br />
Un cane può avere il pelo<br />
accorciato anche nella stagione<br />
invernale, ovviamente con una<br />
lunghezza tale da permettere il<br />
riparo dalle intemperie molto più<br />
gestibile (si pensi a frange lunghe<br />
e piedi molto pelosi in situazioni<br />
di pioggia o di neve!).<br />
Un cane con il pelo accorciato<br />
è un cane che rimane più pulito<br />
e quindi più sano oltre che<br />
esteticamente piacevole! Il<br />
toelettatore guarda in modo<br />
particolare l’armonia e le<br />
proporzioni!<br />
Nei periodi di caldo torrido, il cane,<br />
seppure abbia minor traspirazione<br />
dell’uomo, trae vantaggio da una<br />
tosatura (il pelo crea un effetto<br />
serra) e diminuisce il rischio dovuto<br />
ai problemi stagionali: colpi<br />
di calore, parassitosi etc.<br />
eviterà anche di raccogliere agenti
inquinanti dalle strade della città.<br />
Il tolettatore lascerà sempre però<br />
qualche millimetro di pelo per<br />
protezione dai raggi del sole:<br />
anche il cane si può scottare per<br />
una esagerata esposizione!<br />
Quale cane non tosare?<br />
Non viene consigliata la tosatura<br />
in tutte quelle razze (o nei meticci)<br />
che hanno un mantello formato da<br />
pelo non particolarmente lungo e<br />
sottopelo con muta annuale, e<br />
quindi potrebbero avere problemi<br />
di ricrescita. Lo stesso vale anche<br />
per molte razze da pastore<br />
(Tedesco, Maremmano, etc), nei<br />
cani cosiddetti Nordici e Spitz<br />
(Samoiedo, Husky, Chow, Volpini etc.)<br />
e nei cani con pelo duro e corto<br />
(Labrador). In molte di queste<br />
razze, però, si possono eseguire<br />
operazioni di toeletta (anche per<br />
Expo) per far risaltare<br />
caratteristiche tipiche della razza<br />
o per motivi igienici.<br />
Alcuni cani, appartenenti questo<br />
elenco, per problemi ormonali, di<br />
età, non perdono il sottopelo con<br />
l’avvento della stagione calda, in<br />
questi casi il toelettatore potrà,<br />
con un buon bagno ed una giusta<br />
spazzolatura, facilitare la perdita<br />
del pelo invernale evitando una<br />
inutile tosatura.<br />
Di norma quando porti il tuo Amico<br />
dal toelettatore fallo nella maniera<br />
più naturale possibile: non<br />
coccolare né baciare il tuo cane<br />
mentre lo consegni, sottolineeresti<br />
la sua potenziale ansia<br />
d’abbandono, dimostragli che<br />
questo è un atto normale,<br />
sollevalo tu e consegnalo. Il cane<br />
avrà più fiducia. Non chiedere<br />
mai di essere presente nelle<br />
successive sedute; il cane<br />
probabilmente si agiterebbe<br />
troppo e la toelettatura<br />
diventerebbe stressante per tutti!<br />
Se hai dei dubbi, a questo<br />
proposito, vai dal toelettatore,<br />
senza il tuo cane, e controlla<br />
come stanno tranquilli gli altri cani<br />
senza la presenza del padrone!!<br />
Pare incredibile ma i cani in<br />
toeletta normalmente accettano<br />
di buon grado le operazioni<br />
di pulizia, inoltre è importante che<br />
anche voi vi cimentiate fin da<br />
subito alla spazzolatura<br />
settimanale, all’ispezione delle<br />
orecchie degli spazi interdigitali,<br />
con naturalezza e gentilezza,<br />
ignorando le sue proteste, senza<br />
punirlo, ma anzi gratificarlo con<br />
un succulento premietto quando<br />
avrà finalmente capito che non<br />
succede nulla di tragico!<br />
Ma in questo può sicuramente<br />
darvi un supporto il vostro<br />
toelettatore.<br />
39
40<br />
E’ un mammifero appartenente<br />
all’ordine dei Lagomorfi che<br />
comprende 2 famiglie:<br />
Leporidi, di cui fa parte<br />
anche la lepre, e Ocotonidi.<br />
Il coniglio discende direttamente<br />
dal coniglio selvatico europeo,<br />
difatti appartengono alla stessa<br />
specie Oryctolagus cuniculus,<br />
letteralmente “scavatore<br />
di passaggi sotterranei”.<br />
La terra di origine naturale<br />
è la Penisola Iberica.<br />
Quando i Fenici scoprirono<br />
questa regione e dunque<br />
i conigli, si stupirono dell’enorme<br />
quantità di esemplari presenti.<br />
Chiamarono quel paese<br />
I-shepam-im, che significa<br />
“la terra dei conigli”, che tradotto<br />
poi in latino in Hispania,<br />
diede origine al nome Spagna.<br />
Data l’enorme diffusione<br />
di questo mammifero come<br />
animale da compagnia,<br />
negli ultimi anni sono state<br />
selezionate molteplici razze<br />
nane il cui peso medio si aggira<br />
intorno a 1,5 kg (650 gr - 2,5<br />
kg).<br />
La lunghezza e la tipologia del<br />
pelo sono piuttosto varie: dal<br />
pelo corto del Satin, al pelo<br />
vellutato dei Rex sino<br />
ad arrivare al piumino degli<br />
Angora. Per quanto riguarda<br />
il colore esistono quasi tutte<br />
le tonalità: marrone, grigio, blu,<br />
argento, champagne, pezzato,<br />
zebrato, perfino l’Agouti, il tipo<br />
selvatico dal colore naturale.<br />
Naturalmente le razze a pelo<br />
lungo richiedono una cura<br />
particolare del mantello, quindi<br />
non è l’ideale per chi non<br />
ha molto tempo a disposizione<br />
IL<br />
nano<br />
CONIGLIO<br />
a cura delle dott.sse PAOLA BOLOGNA - SIMONA RIVOLTA<br />
da dedicargli.<br />
Bisogna sapere che questo<br />
animale non è particolarmente<br />
adatto ai bambini in quanto<br />
pur amando le coccole, mal<br />
sopporta le “torture” a volte<br />
inflitte dai piccoli che lo<br />
considerano al pari di un peluche.<br />
Inoltre dovrebbe vivere libero ed<br />
in spazi piuttosto ampi, durante il<br />
periodo degli accoppiamenti<br />
diventa nervoso, può mordere e<br />
lascia segni di demarcazione.<br />
Se lasciato libero in casa<br />
bisognerà fare attenzione:<br />
• AI FILI ELETTRICI, CHE<br />
DOVRANNO ESSERE COPERTI,<br />
IN QUANTO IL CONIGLIO NANO,<br />
ROSICCHIANDOLI RISCHIA DI<br />
ESSERE FULMINATO<br />
• A NON LASCIARE BUCHI<br />
IN CUI SI POTREBBE INFILARE<br />
SENZA PIÙ RIUSCIRE AD USCIRE<br />
• AI TERRAZZI CHE DOVRANNO<br />
ESSERE PROVVISTI DI UNA FITTA<br />
RETE A PROVA DI MORSO<br />
O DI UN MURETTO SUL QUALE<br />
NON RIESCANO AD<br />
ARRAMPICARSI<br />
Il coniglio nano non ama<br />
e non deve vivere in gabbia<br />
ma, qualora fosse necessario<br />
tenervelo, bisognerà mettere<br />
la gabbia, di dimensioni adeguate<br />
(cm. 100x50) in un posto molto<br />
tranquillo e silenzioso, lontana da<br />
fonti di calore e da correnti<br />
d’aria.<br />
Come lettiera è bene utilizzare<br />
il pellettato di tutolo di mais<br />
o il fieno (da evitare la lettiera
per gatti, il truciolo di legno<br />
e la segatura).<br />
SCELTA DEL CONIGLIO<br />
La scelta del sesso è quasi<br />
sempre casuale, essendo<br />
obiettivamente difficile<br />
riconoscerlo al momento<br />
dell’acquisto.<br />
Bisogna tenere presente che<br />
il coniglio è un’animale molto<br />
territoriale: i maschi manifestano<br />
comportamenti di marcatura del<br />
territorio e possono dimostrarsi<br />
aggressivi nei confronti di chi<br />
lo “invade”; anche le femmine<br />
possono manifestare<br />
aggressività durante la stagione<br />
riproduttiva.<br />
In entrambi i sessi questo<br />
comportamento è più probabile<br />
se il coniglio non è sterilizzato<br />
e può essere diretto sia nei<br />
riguardi dell’uomo sia nei riguardi<br />
del compagno di gabbia dello<br />
stesso sesso.<br />
L’aggressività può essere<br />
prevenuta sterilizzando<br />
il coniglio al raggiungimento<br />
della maturità sessuale, che nel<br />
caso del coniglio nano è a 4<br />
mesi nel maschio e 3-4 mesi<br />
nella femmina.<br />
ALIMENTAZIONE<br />
Essendo un erbivoro stretto,<br />
la sua alimentazione è basata<br />
essenzialmente su verdura, fieno<br />
e pellets. Sarà comunque<br />
compito del Medico Veterinario<br />
fornire tutte le <strong>informa</strong>zioni<br />
e i consigli utili su come<br />
impostare una corretta<br />
alimentazione durante la prima<br />
visita generale.<br />
Non bisogna stupirsi se si vede<br />
il coniglio intento a mangiare<br />
le proprie feci: si tratta del<br />
“ciecotrofo”, ossia<br />
un agglomerato di pellets fecali<br />
ricoperti da un velo di muco<br />
derivante da complessi di<br />
fermentazione batterica che<br />
hanno luogo all’interno<br />
dell’apparato digerente e che è<br />
indispensabile per una corretta<br />
digestione dell’alimento.<br />
Quindi è fondamentale<br />
non rimuoverlo dal fondo<br />
della gabbia!!!<br />
VACCINAZIONI<br />
I conigli devono essere vaccinati<br />
contro due malattie virali:<br />
la Mixomatosi e la Malattia<br />
Emorragica Virale, entrambe<br />
trasmesse per via diretta<br />
dagli animali ammalati o portatori<br />
a quelli sani, o per via indiretta<br />
tramite artropodi (zanzare).<br />
Importante: il coniglio<br />
presenta profonde differenze<br />
fisiologiche rispetto al cane,<br />
al gatto e all’uomo, pertanto<br />
non devono mai essere<br />
somministrati farmaci se non<br />
specificatamente prescritti dal<br />
Veterinario, perché le<br />
conseguenze per la sua salute<br />
possono essere gravi! ≤<br />
41
42<br />
FITOTERAPIA<br />
VETERINARIA<br />
a cura della dott.ssa Osvalda Oasi<br />
Negli ultimi anni c’è stato<br />
un forte sviluppo delle<br />
cosiddette “medicine<br />
non convenzionali”: omeopatia,<br />
medicina tradizionale cinese,<br />
agopuntura, floriterapia,<br />
omotossicologia eccetera;<br />
la fitoterapia è rimasta<br />
la cenerentola di queste<br />
medicine, in realtà essa<br />
meriterebbe un posto di primo<br />
piano poichè parlare di fitoterapia<br />
soprattutto veterinaria è un po’<br />
un ritorno alle origini, infatti l’uso<br />
delle piante per curarsi da parte<br />
dell’uomo è stato acquisito<br />
proprio attraverso l’osservazione<br />
del comportamento istintivo e<br />
auto-terapico degli animali.<br />
Tale istinto è tuttora presente<br />
anche nei nostri animali domestici.<br />
Cani e gatti, in caso di disturbi<br />
gastroenterici vanno alla ricerca<br />
della gramigna o erba gatta per<br />
vomitare e/o purgarsi.<br />
Gli esempi più curiosi li troviamo<br />
però fra gli animali selvaggi,<br />
dai pappagalli agli scimpanzé.<br />
Alcuni uccelli amazzonici che<br />
si nutrono di bruchi intingono<br />
la spina che useranno per<br />
infilzare il bruco nel succo della<br />
Strichnos lethalia ad azione<br />
curarizzante; le manguste<br />
ingeriscono foglie di Rauwolfia<br />
serpentina prima di cacciare<br />
i serpenti allo scopo di fare<br />
prevenzione tossicologica;<br />
le scimmie urlatrici variano la<br />
dieta al fine di variare il pH<br />
vaginale e favorire così il<br />
concepimento di maschi;<br />
le femmine di cervo si nutrono<br />
di Seseli montano per favorire<br />
il parto e molti pastori danno<br />
Seseli alle proprie pecore<br />
e capre prima del travaglio.<br />
Gli animali usano le erbe non solo<br />
per curarsi, ma anche per<br />
“drogarsi”. Gli elefanti sono attratti<br />
dall’odore dell’alcol che trovano<br />
nei frutti di alcune palme di cui<br />
vanno alla ricerca;<br />
le renne siberiane mangiano<br />
un fungo allucinogeno; le sfingi,<br />
piccole farfalle notturne, succhiano<br />
il nettare dei fiori<br />
della datura (pianta allucinogena<br />
anche per l’uomo) e ne rimangono<br />
inebriate.<br />
Al di là delle curiosità, lo studio<br />
delle piante a scopo terapeutico<br />
non è semplice, soprattutto<br />
in veterinaria dove ci troviamo<br />
di fronte specie diverse<br />
con metabolismo e tolleranze<br />
alimentari diversi. La belladonna,<br />
ad esempio, è velenosa per<br />
l’uomo, ma non lo è per pecore,<br />
capre, maiali e polli. Quindi prima<br />
di somministrare qualunque<br />
medicamento, anche naturale,<br />
a micio e fido è bene rivolgersi<br />
ad un veterinario che conosca<br />
i vantaggi, ma anche le insidie<br />
del naturale.<br />
Altro grosso problema nell’uso<br />
della fitoterapia in veterinaria<br />
è la somministrazione<br />
dei preparati. Per gli estratti<br />
alcolici, tinture madri e macerati<br />
glicerici, le difficoltà sono enormi,<br />
soprattutto nel gatto che non<br />
tollera l’alcol manifestando<br />
un’intensa scialorrea (ndr. difficoltà<br />
nella deglutizione della saliva).<br />
Più semplice nel cane soprattutto<br />
se di grossa taglia in quanto<br />
solitamente più goloso e meno<br />
difficile nell’alimentazione.<br />
Ottime sono le tisane con le quali<br />
possiamo sostituire l’acqua<br />
di bevanda o aggiungerle<br />
Belladonna<br />
Seseli Tortuosum
all’alimento, hanno però<br />
un effetto piuttosto blando.<br />
Gli estratti secchi possono<br />
anch’essi essere miscelati<br />
al cibo. Polveri e lozioni da<br />
applicare al pelo o alla cute<br />
non devono essere<br />
particolarmente profumate<br />
per non disturbare l’olfatto<br />
sensibilissimo dei nostri animali<br />
e quindi attenzione con l’uso<br />
degli oli essenziali se non diluiti.<br />
Con l’arrivo della primavera<br />
la maggior parte delle<br />
problematiche è a livello cutaneo<br />
con dermatiti di varia origine:<br />
si va dai parassiti (pulci, zecche,<br />
acari, funghi), alle allergie,<br />
alle abrasioni per le passeggiate<br />
piu frequenti, alla muta del pelo.<br />
Le pulci e zecche sono<br />
ectoparassiti ematofagi privi di ali.<br />
Le pulci sono responsabili della<br />
trasmissione della tenia, mentre<br />
le zecche sono responsabili della<br />
trasmissione di malattie batteriche<br />
e protozoarie molto gravi.<br />
compilare ed inviare a:<br />
La nostra azione deve essere<br />
duplice, rivolta sia all’animale<br />
che all’ambiente. Dopo aver<br />
pulito il ricovero dell’animale,<br />
si possono utilizzare delle foglie<br />
di noce triturate da spargere<br />
mentre per il trattamento<br />
dell’animale possiamo utilizzare<br />
sapone al catrame o al balsamo<br />
del Perù e quindi sciacquare<br />
con decotto di radici di assenzio<br />
(attenzione perchè tingono<br />
il pelo di rosso, marrone)<br />
o con la lozione al Rosmarino<br />
(un cucchiaino di Rosmarino<br />
essiccato o un cucchiaio di<br />
Rosmarino fresco in infusione<br />
per 10 minuti in un litro di acqua<br />
bollente). Per le allergie<br />
il problema è complesso<br />
e va affrontato caso per caso<br />
con terapie a volte lunghe<br />
e complesse. Vita sana e corretta<br />
alimentazione sono comunque<br />
un ottimo inizio per una vita<br />
felice del nostro amico<br />
a quattro zampe.<br />
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<strong>43</strong>
44<br />
Il gatto<br />
NORVEGESE<br />
TIPO: INTERMEDIO<br />
LUOGO DI ORIGINE: NORVEGIA<br />
DATA DI ORIGINE: XVII SECOLO<br />
NAZIONALITÀ: NORVEGIA<br />
RICONOSCIMENTO UFFICIALE : 1975<br />
TEMPERAMENTO: MEDIAMENTE ATTIVO, VIGILE, INDIPENDENTE<br />
Il gatto che vive nelle foreste<br />
norvegesi, sembra una piccola<br />
lince. Grazie alla sua taglia,<br />
le orecchie appuntite circondate<br />
da ciuffi di pelo e il temperamento<br />
naturale, ce lo immaginiamo<br />
sempre a spasso nella foresta,<br />
mentre è un gatto che vive bene<br />
anche in appartamento.<br />
La leggenda racconta che questi<br />
gatti trainavano il carro di Freya,<br />
dea dell’amore e della fertilità e<br />
che accompagnavano i guerrieri<br />
vichinghi sulle navi per proteggere<br />
le scorte alimentari dai topi.<br />
Sembra infatti che ci sia una<br />
grossa somiglianza tra il gatto<br />
norvegese ed il gatto americano<br />
Maine Coon, che potrebbe essere<br />
un discendente del felino nordico,<br />
portato appunto dai vichinghi<br />
durante uno dei loro lunghi viaggi<br />
che arrivano fino al continente<br />
americano.<br />
L’origine di questa razza è ancora<br />
molto discussa. Alcuni sostengono<br />
che il suo lungo pelo derivi da<br />
gatti provenienti dall’Anatolia o dal<br />
Caucaso, importati in Scandinavia<br />
da navigatori normanni, gatti che<br />
si sarebbero poi accoppiati con<br />
gatti locali a pelo corto, dando<br />
origine a questo grande gatto a<br />
pelo lungo.<br />
Fu Peter Clauson Friis, naturalista<br />
norvegese, a descrivere in un suo<br />
saggio un gatto dei boschi in cui è<br />
riconoscibile il Norvegese.<br />
Nel 19<strong>43</strong> Reidar e Lund<br />
pubblicarono un libro<br />
sull’allevamento del Gatto<br />
Norvegese delle Foreste, ma solo<br />
nel 1973 si iniziò un serio<br />
programma di allevamento e nel<br />
1975 fu fondato in Norvegia il<br />
primo club del gatto norvegese<br />
per fissare i caratteri e redigere<br />
uno standard di razza.<br />
Poco dopo il norvegese delle<br />
foreste viene riconosciuto dalla<br />
FIFe e la razza è considerata<br />
gatto nazionale della Norvegia,<br />
dove è conosciuta con il nome di<br />
Norsk Skaukatt.<br />
LO STANDARD<br />
Il norvegese ha il corpo<br />
rettangolare, lungo e alto,<br />
ha una forte muscolatura e<br />
l’ossatura robusta. Ha zampe<br />
grosse, i piedi rotondi e palmati<br />
che gli permettono di camminare<br />
tranquillamente sulla neve.<br />
Le zampe posteriori sono più alte<br />
di quelle anteriori per permettergli<br />
di scendere dagli alberi con velocità<br />
ed agilità. Le robuste unghie gli<br />
consentono una facile presa sugli<br />
alberi e sulle rocce: infatti è l’unico
gatto che scende dagli alberi<br />
a testa in giù.<br />
La testa deve formare un triangolo<br />
equilatero con le orecchie che sono<br />
grandi e larghe alla base, dotate<br />
di tipici ciuffi a “lince”,<br />
ha un profilo lungo e diritto<br />
e non deve evidenziare depressioni<br />
sulla canna nasale.<br />
Gli occhi sono a mandorla, obliqui,<br />
grandi e dal colore intonato al<br />
mantello. Il naso deve essere lungo<br />
e dritto, dalla fronte al mento, che è<br />
forte, le guance piene.<br />
La coda è folta e lunga.<br />
La pelliccia del Norvegese è<br />
composta da un fitto sottopelo che<br />
tiene il corpo caldo, e da un<br />
sovrapelo grasso, più duro, più<br />
lungo, folto e idrorepellente, che gli<br />
permette di isolare il corpo dal<br />
freddo, dal gelo e dall’acqua, se si<br />
bagna si asciuga in pochi minuti e<br />
l’acqua non raggiunge<br />
la pelle del gatto. Il pelo è più<br />
lungo intorno al collo, sulle cosce<br />
e sulla coda, mentre sui fianchi<br />
il pelo è semilungo.<br />
All’arrivo della stagione calda il<br />
Norvegese inizia la muta, comincia<br />
a perdere il sovrapelo, e solo la<br />
coda rimane folta. Difficilmente la<br />
sua pelliccia si annoda e quindi non<br />
va spazzolato molto spesso, tranne<br />
nel periodo della muta per<br />
rimuovere i peli morti. Il mantello del<br />
Norvegese ha tutti i colori della<br />
natura (escluso il colore siamese e<br />
burmese), a seconda delle zone in<br />
cui vive predomina la colorazione<br />
più adatta per mimetizzarsi con<br />
l’ambiente circostante.<br />
Comunque tutti i colori sono<br />
accettati, tranne quelli di evidente<br />
ibridazione, come il colourpoint, il<br />
chocolate, non sono graditi i bottoni<br />
o le piccole medaglie bianchi, che<br />
possono essere presenti nel tabby.<br />
CARATTERE<br />
Questo splendido gatto ha un<br />
temperamento attivo, vigile e<br />
reattivo, piuttosto indipendente, ma<br />
è affettuoso e socievole con l’uomo<br />
con il quale ama giocare.<br />
In natura è un gatto pescatore,<br />
si immerge nella sponda più bassa<br />
del fiume in attesa dell’arrivo della<br />
preda, e con una zampata cattura<br />
il pesce buttandolo sulla riva.<br />
Le femmine sono ottime madri,<br />
partoriscono in media 4-5 cuccioli,<br />
in genere il parto non presenta<br />
difficoltà ma bisognerà essere<br />
particolarmente affettuosi con<br />
mamma gatta che può sentirsi<br />
inesperta.<br />
Soprattutto il maschio cerca il<br />
contatto con gli esseri umani,<br />
mentre le femmine a volte sono<br />
meno tolleranti. Gli piace stare<br />
con i bambini dai quali si allontana<br />
però quando è in cerca di<br />
tranquillità.<br />
Convive tranquillamente con altri<br />
animali ed accetta la presenza<br />
di altri gatti con i quali forma<br />
gruppo e gioca.<br />
A volte i maschi dimostrano una<br />
certa insofferenza verso i gattini,<br />
ma sono comunque poco aggressivi.<br />
Questo gatto non è infastidito dai<br />
rumori forti, né dagli estranei che<br />
verranno esplorati ed annusati<br />
accuratamente.<br />
Esprime la propria confidenza<br />
muovendosi con la coda dritta,<br />
a pennacchio.<br />
Si adatta molto bene alla vita in<br />
appartamento, dove, in mancanza<br />
di alberi, non esiterà a spiccare<br />
grandi balzi sulla sommità dei mobili,<br />
senza comunque rovinare nulla. A<br />
ciò si potrà ovviare mettendo in<br />
casa una parete di juta o di alti<br />
“alberi da gatti” in corda e stoffa, in<br />
vendita nei negozi specializzati. E’<br />
un gatto curioso e quindi ama<br />
muoversi liberamente in giardino<br />
dove gioca, si arrampica, esplora.<br />
E’ molto vivace ed intelligente tanto<br />
da riuscire ad aprire la porta del<br />
frigorifero o a riportare oggetti<br />
lanciati per gioco.<br />
Il Norvegese ama molto la<br />
compagnia umana, e pur<br />
affezionandosi a tutta la famiglia,<br />
avrà un suo preferito, diventa triste<br />
se si lascia spesso solo e quindi se<br />
si sta molto fuori casa sarebbe<br />
meglio affiancargli un compagno,<br />
possibilmente della stessa razza. Se<br />
li alleniamo a saltare in braccio fin<br />
da piccoli,<br />
da grandi ameranno essere tenuti in<br />
braccio ed essere portati i<br />
n giro per casa, facendo fusa<br />
e sguardi dolci.<br />
Ciò non ci deve far dimenticare che<br />
è un fiero animale figlio della<br />
foresta, che vuole essere amato e<br />
rispettato e non va umiliato, perché<br />
è un gatto di grande dignità: viene<br />
dalle foreste ed ha negli occhi la<br />
forza del vento<br />
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45
foto COLOR GAMES<br />
46<br />
I I laghi<br />
della provincia di Varese<br />
QUESTA RUBRICA SI PREFIGGE LO SCOPO DI DESCRIVERE I PESCI PRESENTI NELLE ACQUE DELLA PROVINCIA DI VARESE.<br />
PRIMA DI AFFRONTARE NELLO SPECIFICO UN PESCE VORREI FARE UNA DESCRIZIONE DEGLI AMBIENTI IN CUI QUESTI ANIMALI<br />
VIVONO.<br />
IN LINEA GENERALE POSSIAMO DIRE CHE I NOSTRI LAGHI SONO STATI COLPITI DA DIVERSI TIPI DI INQUINAMENTO CHE NE<br />
HANNO MODIFICATO LE CARATTERISTICHE ORIGINARIE. MALGRADO LE FONTI DI INQUINAMENTO SIANO STATE SIMILI PER TUTTI<br />
GLI SPECCHI D’ACQUA NON TUTTI I LAGHI HANNO SUBITO LO STESSO GRADO DI ALTERAZIONI. CIÒ È DOVUTO ALLE<br />
CARATTERISTICHE INTRINSECHE DI OGNI LAGO. PER QUESTO MOTIVO OGNI BACINO HA UNA STORIA PROPRIA, QUINDI<br />
AFFRONTEREMO UN LAGO ALLA VOLTA DESCRIVENDO LE SUE CARATTERISTICHE NATURALI E IN SEGUITO LE MODIFICAZIONI CHE<br />
SI SONO AVUTE A CAUSA DELLA PRESENZA UMANA.<br />
PARLARE DI SEMPLICE INQUINAMENTO NON È COMUNQUE CORRETTO POICHÉ NE ESISTONO VARIE TIPOLOGIE. SI PUÒ FARE<br />
UNA CLASSIFICAZIONE RAGGRUPPANDO I VARI TIPI DI INQUINAMENTO IN TRE CATEGORIE:<br />
• INQUINAMENTO CHIMICO, DOVUTO ALLA PRESENZA DI SOSTANZE DIRETTAMENTE TOSSICHE.<br />
a cura del Dott. MAURO VASCONI<br />
• INQUINAMENTO ORGANICO, DOVUTA ALL’IMMISSIONE NELLE ACQUE DI SOSTANZE ORGANICHE IN ECCESSO, IN PRATICA LE<br />
ACQUE FOGNARIE E REFLUE DA ALLEVAMENTI.<br />
• INQUINAMENTO BIOLOGICO, DOVUTO ALL’IMMISSIONE NEI NOSTRI LAGHI DI SPECIE ANIMALI ESOTICHE, NON ORIGINARIE DEI<br />
NOSTRI LAGHI.
Il Lago di Varese è un bacino<br />
naturale situato a una quota di<br />
238m sul livello del mare, con<br />
una superficie di 14,8km 2<br />
.<br />
La sua profondità massima<br />
è di <strong>26</strong>m, mentre la sua<br />
profondità media si assesta<br />
sugli 11m. L’origine geologica<br />
del lago è di natura morenica.<br />
Il Lago di Varese può essere<br />
classificato come un lago<br />
monomittico, ovvero un lago<br />
in cui la piena circolazione delle<br />
acque avviene solo una volta<br />
l’anno, nel periodo invernale,<br />
quando la perdita di calore delle<br />
acque superficiali porta queste<br />
ultime a portarsi alla stessa<br />
temperatura delle acque<br />
profonde, consentendo il<br />
rimescolamento. Nei mesi estivi,<br />
al contrario, esiste una differenza<br />
di temperatura tra i vari strati<br />
di acqua posti a diverse<br />
profondità, che avendo<br />
anche diverse densità non<br />
si mescolano tra loro.<br />
Questo fenomeno, noto come<br />
stratificazione termica, produce<br />
anche una diversa distribuzione<br />
dell’ossigeno disciolto in acqua;<br />
in estate nello strato più<br />
superficiale si ha la produzione<br />
di ossigeno da parte di<br />
produttori primari (alghe), mentre<br />
negli strati più profondi si ha<br />
il consumo di ossigeno dovuto<br />
alla decomposizione delle stesse<br />
alghe. Questo processo<br />
raggiunge il suo apice alla fine<br />
dei mesi autunnali, quando la<br />
decomposizione delle alghe ha<br />
il suo punto di massima attività.<br />
Questo momento costituisce un<br />
punto critico per la<br />
sopravvivenza delle popolazione<br />
del lago. Con il progressivo<br />
raffreddamento degli strati<br />
superficiali nei mesi invernali<br />
ricomincia la circolazione delle<br />
acque e il fenomeno porta<br />
ossigeno anche negli strati più<br />
profondi. L’assenza di ossigeno<br />
degli strati di acqua più profondi,<br />
a contatto con il fondo, è un<br />
fenomeno che è aumentato di<br />
intensità nell’ultimo secolo e<br />
questo è dovuto all’aumento di<br />
proliferazione delle alghe nelle<br />
acque del lago.<br />
Lo sviluppo algale risente dei<br />
nutrienti presenti nelle acque<br />
e l’elemento limitante per la<br />
biologia acquatica è il fosforo.<br />
Esso è presente in grandi<br />
quantità negli scarichi delle città<br />
e da quelli degli allevamenti.<br />
La maggior parte del fosforo<br />
deriva dai detersivi, di cui<br />
costituisce il 10% del loro peso<br />
totale. Lo scarico incontrollato<br />
nel Lago di Varese di questa<br />
grande quantità di fosforo ha<br />
provocato un innaturale<br />
arricchimento nutritivo delle<br />
acque producendo il fenomeno<br />
conosciuto come eutrofizzazione.<br />
Come conseguenza vi è stato<br />
l’aumento delle alghe. Questo<br />
fenomeno potrebbe in un primo<br />
momento venire considerato un<br />
fattore positivo per l’ecosistema<br />
lago, se si considera l’aumento<br />
delle fonti di cibo per i pesci, ma<br />
in realtà esso è un processo<br />
molto pericoloso per la vita<br />
acquatica. L’enorme biomassa<br />
costituita dalle alghe, durante la<br />
sua decomposizione, consuma<br />
una notevole quantità di ossigeno<br />
a livello del fondo e in più<br />
favorisce la formazione di gas<br />
tossici quali idrogeno solforato<br />
e metano. Per ovviare a questo<br />
fenomeno è stato realizzato un<br />
impianto di depurazione<br />
centralizzato delle acque reflue<br />
della città di Varese (1986), a<br />
cui in seguito sono stati collegati<br />
tramite un sistema di collettori<br />
circumlacuali, le acque reflue dei<br />
restanti comuni rivieraschi (1994).<br />
Un ulteriore intervento con lo<br />
scopo di migliorare la condizione<br />
ecologica del Lago di Varese è<br />
attuato a partire dal 2000.<br />
Questa misura prevede il prelievo<br />
di acqua dallo strato più<br />
profondo del lago durante il<br />
periodo estivo e la sua<br />
immissione, previo trattamento,<br />
nell’unico emissario del lago, il<br />
fiume Bardello. In associazione a<br />
ciò viene fornito ossigeno alle<br />
acque del lago attraverso dei<br />
punti di ossigenazione che<br />
forniscono le acque del lago di<br />
un carico che può arrivare a<br />
1000kg di O2 al giorno. Questo<br />
intervento ha lo scopo di<br />
eliminare un’ulteriore parte della<br />
riserva di fosforo accumulatasi<br />
negli anni e di favorire un<br />
rimescolamento delle acque<br />
anche nel periodo di massima<br />
stratificazione, portando una<br />
parte di ossigeno anche negli<br />
strati più profondi.<br />
Per quello che riguarda la<br />
popolazione ittica del lago di<br />
Varese vi è stata una<br />
modificazione delle comunità<br />
presenti in seguito al fenomeno<br />
sopra citato di inquinamento<br />
organico. Pesci del gruppo dei<br />
salmonidi, quali trote e coregoni,<br />
un tempo presenti nel lago, sono<br />
in pratica scomparsi. Questo<br />
fatto è dovuto alle loro esigenze<br />
ambientali. Infatti questi pesci<br />
prediligono le acque con basse<br />
temperature, ma tali acque nel<br />
periodo estivo sono presenti<br />
solamente nelle porzioni più<br />
profonde del lago, che però<br />
come abbiamo visto sono povere<br />
se non prive di ossigeno, non<br />
consentendo quindi la vita di<br />
questi pesci. Alcune trote<br />
sopravvivono nel lago trovando<br />
rifugio, nei periodi per loro più<br />
difficili, spostandosi verso le foci<br />
dei piccoli torrenti che si<br />
immettono nel lago, dove<br />
l’acqua è più fresca ed<br />
ossigenata.<br />
Un’altra specie ittica che sta<br />
scomparendo dal lago di Varese<br />
e che un tempo era<br />
notevolmente presente è<br />
l’alborella. Ancora non è ben<br />
chiaro il motivo di questo calo,<br />
sicuramente questo piccolo<br />
pesce ha risentito del fenomeno<br />
dell’eutrofizzazione, ma anche<br />
della comparsa di altre specie<br />
ittiche a lei simili, quali il gardon,<br />
e dell’aumento di specie più<br />
tolleranti, come la scardola, con<br />
cui in parte compete per quello<br />
che riguarda l’alimentazione.<br />
Simile destino sta vivendo un<br />
altro piccolo ciprinide, un tempo<br />
abbastanza presente nel lago,<br />
ovvero il triotto. La popolazione<br />
di tinca e carpa non è per ora<br />
segnalata in variazione rispetto<br />
al passato, anche se potrebbe<br />
essere messa a rischio dalla<br />
presenza del siluro, come<br />
47
foto COLOR GAMES<br />
48<br />
predatore, e dal carassio, come<br />
competitore per la stessa fonte<br />
di alimento. Un discorso a parte<br />
va dedicato all’anguilla, in quanto<br />
essa risulta in calo, sia per la<br />
predazione che essa riceve da<br />
parte del siluro, ma anche per il<br />
fatto che questo pesce non si<br />
riproduce nelle acque del lago,<br />
ma bensì nei mari del golfo del<br />
Messico. La presenza di numerosi<br />
sbarramenti e dighe che le<br />
piccole anguille trovano nel loro<br />
percorso di risalita dal mare<br />
verso i nostri laghi ostacola<br />
notevolmente questo tragitto. La<br />
popolazione presente nel lago<br />
dipende quindi dall’immisione di<br />
giovani anguille prelevate da altri<br />
ambienti.<br />
Specie ittiche più tolleranti, quali<br />
ad esempio la scardola, hanno<br />
trovato nelle acque degradate<br />
del lago un ambiente favorevole,<br />
e stanno vivendo un periodo di<br />
boom demografico. Un’altra<br />
specie che è presente con<br />
grandi numeri nel lago di Varese<br />
è il carassio, specie di recente<br />
introduzione e che quindi<br />
rappresenta un inquinamento<br />
biologico delle acque. Parlando di<br />
inquinamento biologico non si può<br />
non fare riferimento alla presenza<br />
di altre specie esotiche, ovvero<br />
non originarie dell’ambiente<br />
naturale del lago di Varese, che<br />
sono indicate come un pericolo<br />
ecologico verso la comunità<br />
ittica: pesce gatto e siluro.<br />
Queste specie ittiche sono<br />
considerate un pericolo in quanto<br />
sono dei predatori, e hanno<br />
trovato nel nostro lago un<br />
ambiente favorevole alla loro vita.<br />
Soprattutto il siluro raggiunge<br />
notevoli dimensioni (può superare<br />
tranquillamente i 100kg di peso)<br />
e per vivere si nutre di una<br />
grande quantità di pesce. La
popolazione di pesce gatto sta<br />
in questi anni vivendo un periodo<br />
di calo dopo un boom avvenuto<br />
alla fine degli anni 90, dovuto<br />
sia alla presenza di una<br />
patologia che colpisce appunto<br />
questa specie ittica, sia per la<br />
contemporanea comparsa del<br />
dell’Elsa<br />
City Bike<br />
Dettagli Itinerario:<br />
DISTANZA 27 km<br />
DISLIVELLO 10 m<br />
PENDENZA MEDIA 0%<br />
BARDELLO<br />
CASSINETTA<br />
di BIANDRONNO<br />
GAVIRATE<br />
BIANDRONNO<br />
CAZZAGO BRABBIA<br />
VOLTORRE<br />
menzionato siluro. La comparsa<br />
di questi nuovi predatori,<br />
accompagnata dalla presenza di<br />
altri predatori non originari delle<br />
acque del lago, sebbene il loro<br />
contributo sia minore, quali il<br />
luccioperca e il persico trota,<br />
hanno portato alla diminuizione<br />
PENDENZA MAX 5%<br />
DIFFICOLTA' facile<br />
TIPO ciclopedonabile<br />
FONDO asfalto<br />
CALCINATE<br />
BODIO LOMNAGO AZZATE<br />
SCHIRANNA<br />
BUGUGGIATE<br />
CAPOLAGO<br />
� �<br />
dei predatori storicamente<br />
dominanti del lago di Varese,<br />
quali il pesce persico e il luccio.<br />
Questi pesci sono più sensibili<br />
alle alterazioni ambientali rispetto<br />
ai loro avversari e quindi si sono<br />
trovati in svantaggio rispetto a<br />
questi ultimi.<br />
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LA BETULLA CENTRO IPPICO<br />
<strong>Via</strong> Brugherasca<br />
<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 780535<br />
LUVINATE<br />
AGRIT. ZANCAN GIANNI LUIGI<br />
<strong>Via</strong> Tevedino, 2<br />
<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 824239 – Fax<br />
<strong>0332</strong> 824220<br />
SARONNO<br />
LA FRANCESINA<br />
<strong>Via</strong> per Turate<br />
<strong>Tel</strong>. 02 9609479<br />
SOMMA LOMBARDO<br />
CLUB IPPICO IL VIGANO<br />
<strong>Via</strong> Montebello, 19<br />
<strong>Tel</strong>. 0331 256064
SOCIETÀ IPPICA IL PRATONE<br />
Loc. Brughiera di<br />
S.Caterina<br />
<strong>Tel</strong>. 0331 259811<br />
TRADATE<br />
SAN GIORGIO<br />
<strong>Via</strong> Sally Mayer, 28<br />
<strong>Tel</strong>. 0331 840764<br />
TRAVEDONA MONATE<br />
LA MOTTA CENTRO IPPICO<br />
<strong>Via</strong> Trevisani, 4<br />
<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 978120<br />
VALGANNA<br />
ASSOCIAZIONE SPORTIVA IL<br />
FRASSINO<br />
Loc. Ghirla via Trelago,<br />
28<br />
<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 715617<br />
VARESE<br />
LA VALLETTA CLUB IPPICO<br />
<strong>Via</strong> Valle Luna, 31<br />
<strong>Tel</strong>. 333 6675945<br />
VEDANO OLONA<br />
C.R.E. L’ARCA DEL SEPRIO –<br />
ONLUS<br />
<strong>Via</strong> Andrea Doria, 32<br />
<strong>Tel</strong>. 335 8328837<br />
Fax 0331 849113<br />
VERGIATE<br />
FIORDALISO CENTRO IPPICO<br />
Corgeno<br />
<strong>Via</strong> F.lli Rosselli, 41<br />
<strong>Tel</strong>. 0331 947481<br />
LA TORRETTA CENTRO IPPICO<br />
Cascina Torretta<br />
<strong>Tel</strong>. 0331 946966<br />
SOCIETÀ IPPICA<br />
GARZONERA H. YARD<br />
Sesona loc. Garzonera<br />
<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 715617
IPPOVIA<br />
del BIELLESE<br />
Il percorso dell’Ippovia del Biellese attraversa l’intero<br />
territorio della Provincia di Biella, dalle risaie alle Alpi,<br />
partendo da un’altezza di 230 metri fino ai 1.500 di<br />
Bielmonte, per un'estensione di 200 km circa.<br />
Il Biellese è un territorio con una grande tradizione<br />
per gli sport equestri. La grande varietà di ambienti<br />
e di paesaggi, dalla pianura alle Alpi, lo rendono<br />
particolarmente adatto per splendide escursioni<br />
a cavallo attraverso riserve naturali,<br />
oasi naturalistiche, santuari e piccoli borghi.<br />
L’Ippovia del Biellese può essere percorsa<br />
interamente in una settimana; in alternativa<br />
è possibile selezionarne alcuni tratti da percorrere<br />
appoggiandosi a uno o più maneggi, e da lì partire<br />
alla scoperta del territorio circostante.<br />
L’intero percorso è accessibile da maggio a ottobre:<br />
la parte montana non è praticabile durante i mesi<br />
invernali; i tratti di pianura sono invece percorribili<br />
durante l’intero arco dell’anno<br />
Una cartografia dettagliata del territorio in scala<br />
1:25 000, divisa in 5 fogli, riporta l'intero tracciato<br />
dell'Ippovia. E' comunque consigliato percorrere<br />
l'Ippovia del Biellese accompagnati da una guida<br />
equestre locale, disponibile presso i maneggi<br />
convenzionati che trovate sul sito internet:<br />
www.atl.biella.it<br />
foto di ANTONIO CANEVAROLO<br />
(archivio fotografico ATL Biella)<br />
ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA<br />
I CAVALLI DEL COLLE<br />
SE OLTRE ALL’ASPETTO AGONISTICO TI INTERESSA COSTRUIRE UN RAPPORTO<br />
DI VERA COMPLICITÀ CON IL TUO AMICO CAVALLO, QUESTO È IL POSTO GIUSTO.<br />
MASSAZZA - BIELLA - CASCINA RONCO, 13<br />
SCUOLA EQUITAZIONE - BARBARA SPINARDI - TEL 320 531 80 81
54<br />
L’ORDINE DEI<br />
MEDICI VETERINARI<br />
L'Ordine Provinciale dei Medici<br />
Veterinari rientra, quale Ente di<br />
Diritto Pubblico non economico,<br />
nelle forme giuridiche<br />
disciplinate dal diritto pubblico,<br />
dotato di una propria autonomia<br />
gestionale e decisionale è posto<br />
sotto la vigilanza del Ministero<br />
della Sanità e coordinato<br />
nelle sue attività istituzionali<br />
dalla Federazione Nazionale<br />
degli Ordini dei Medici Veterinari.<br />
Diversi sono gli ambiti di<br />
competenza del Medico<br />
Veterinario la cui attività<br />
non si esplica solo nel settore<br />
clinico, ma anche in quello<br />
della prevenzione e dei controlli<br />
sulla sicurezza e l'igiene degli<br />
alimenti di origine animale,<br />
della prevenzione e della lotta<br />
delle malattie animali<br />
trasmissibili all'uomo. Si tratta,<br />
dunque, di ambiti di competenza<br />
di rilevante interesse per la<br />
sanità pubblica che fanno del<br />
Medico Veterinario una figura<br />
professionale centrale<br />
nel sistema-salute del nostro<br />
Paese. L’Ordine è composto<br />
da un Consiglio Direttivo, organo<br />
collegiale deputato alla gestione<br />
dello stesso tramite l'adozione<br />
di deliberazioni o altri<br />
provvedimenti amministrativi.<br />
Il Consiglio eletto dagli iscritti<br />
ogni 3 anni è formato da un<br />
Presidente che ha il compito<br />
di provvedere all'esecuzione<br />
delle deliberazioni del Consiglio<br />
Direttivo, fatto salvo quanto<br />
contenuto nelle deliberazioni<br />
stesse, da un vice Presidente<br />
che sostituisce il Presidente<br />
nelle suddette funzioni in caso<br />
di impedimento, da un<br />
Segretario che è responsabile<br />
del regolare andamento<br />
dell'ufficio, da un Tesoriere<br />
responsabile delle risorse<br />
disponibili e dai Consiglieri.<br />
In più viene nominato un<br />
Presidente dell’Ordine<br />
dott. Umberto Galli.<br />
Collegio dei Revisori dei Conti.<br />
Molteplici sono i compiti che il<br />
Consiglio deve assolvere, e tra<br />
le sue principali attività troviamo:<br />
• COMPILARE E TENERE L'ALBO PROFESSIONALE DEGLI ISCRITTI;<br />
• VIGILARE ALLA CONSERVAZIONE DEL DECORO E DEL PRESTIGIO DELLA PROFESSIO-<br />
NE, E GARANTIRNE LA CREDIBILITÀ;<br />
• VERIFICARE LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE A DIFESA DEI CITTADINI;<br />
• ESERCITARE IL POTERE DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DEGLI ISCRITTI;<br />
• INTERPORSI, SE RICHIESTO, NELLE CONTROVERSIE FRA SANITARIO E SANITARIO;<br />
• DESIGNARE PROPRI RAPPRESENTANTI IN SENO A COMMISSIONI, ENTI ED<br />
ORGANIZZAZIONI;<br />
• PROMUOVERE E FAVORIRE TUTTE LE INIZIATIVE INTESE A FACILITARE LE COMPETEN-<br />
ZE E LE PROFESSIONALITÀ DEGLI ISCRITTI;<br />
• DARE IL PROPRIO CONCORSO ALLE AUTORITÀ LOCALI NELLO STUDIO E NELL' ATTU-<br />
ZIONE DEI PROVVEDIMENTI D' INTERESSE DELL' ORDINE;<br />
• COMBATTERE L’ABUSIVISMO PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO;<br />
• SOSTENERE E PROMUOVERE IL BENESSERE ANIMALE.<br />
Tutte queste attribuzioni insieme<br />
ad altre trovano la loro naturale<br />
collocazione nel Codice<br />
Deontologico che è la sorgente<br />
degli indirizzi comportamentali<br />
a cui il medico veterinario deve<br />
ispirarsi e conformare la sua<br />
condotta professionale.<br />
Per un Veterinario, l’ignoranza<br />
della deontologia veterinaria<br />
non lo esime dalla responsabilità<br />
disciplinare. In coerenza con<br />
l’ evoluzione e le modificazioni<br />
del contesto socio-culturale,<br />
la sorgente degli indirizzi<br />
comportamentali a cui il medico<br />
veterinario deve ispirare<br />
e conformare la sua condotta<br />
professionale va ricercata<br />
proprio nel mutamento della<br />
sensibilità sociale e nella nuova<br />
concezione del rapporto<br />
uomo/animale. Infatti il nuovo<br />
approccio deontologico<br />
contenuto nella Costituzione<br />
Europea, firmata dall'Italia,<br />
in base alla quale "l'Unione<br />
e gli Stati membri tengono<br />
pienamente conto delle esigenze<br />
in materia di benessere degli<br />
animali in quanto esseri<br />
senzienti" (ARTICOLO III-1<strong>21</strong> del<br />
Trattato che adotta una<br />
Costituzione per l'Europa),<br />
richiama il concetto dell'animale<br />
inteso come "essere senziente".<br />
L’Ordine dei Medici Veterinari<br />
della Provincia di Varese conta<br />
ad oggi 3<strong>21</strong> iscritti, così suddivisi<br />
per ambiti di competenza:
N° LIBERI PROFESSIONISTI<br />
X ATTIVITÀ<br />
LIBERI PROFESSIONISTI<br />
79%<br />
0 50 100 150 200<br />
Bisogna sottolineare come negli<br />
ultimi anni ci sia stato<br />
un crescente aumento delle<br />
iscrizioni soprattutto donne,<br />
ciò legato per vari motivi ad<br />
una progressiva femminilizzazione<br />
della professione.<br />
Il settore che maggiormente<br />
coinvolge la figura professionale<br />
del Veterinario è indubbiamente<br />
quello della cura dei piccoli<br />
animali. Sul territorio provinciale<br />
operano circa novanta strutture<br />
veterinarie, divise in Studi,<br />
Ambulatori, Cliniche e Ospedali<br />
Veterinari (4 strutture) che<br />
garantiscono un servizio di pronto<br />
soccorso 24h.<br />
Le principali attività dell’ordine<br />
con l’elenco degli iscritti sono<br />
DIPENDENTI ASL 11%<br />
ALTRO 10%<br />
RIPARTIZIONE ATTIVITA’ LIBERI PROFESSIONISTI<br />
N° LIBERI PROFESSIONISTI<br />
PICCOLI ANIMALI ANIMALI DA REDDITO ALTRO<br />
consultabili sul sito<br />
www.ordineveterinari.va.it.<br />
La segreteria dell’Ordine<br />
è a disposizione, per eventuali<br />
<strong>informa</strong>zioni, sia al cittadino che<br />
ad ogni iscritto nei seguenti orari :<br />
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ<br />
DALLE ORE 9,30 ALLE ORE 13,00<br />
AL N° TEL <strong>0332</strong>-285140<br />
FAX <strong>0332</strong>/23<strong>43</strong>69<br />
EMAIL<br />
segreteria@ordineveterinari.va.it<br />
SEDE<br />
VARESE - VIA C. BATTISTI N°7<br />
55
56<br />
ANAGRAFE CANINA REGIONALE<br />
CON LA NUOVA ANAGRAFE CANINA, LA LOMBARDIA DISPONE OGGI DI UNO STRUMENTO EFFICACE PER COMBATTERE IL RANDAGISMO<br />
EL'ABBANDONO DEI CANI.<br />
L'ANAGRAFE SI BASA PRINCIPALMENTE SU:<br />
• UN SISTEMA INNOVATIVO DI IDENTIFICAZIONE ANIMALE CHE UTILIZZA IL TRANSPONDER O "MICROCHIP", CIOÈ UNA MICROCAPSULA<br />
DI MATERIALE BIOCOMPATIBILE INOCULATA SOTTOCUTE CON UNA INIEZIONE INDOLORE, CHE CONTIENE UN CODICE UNIVOCO<br />
DI IDENTIFICAZIONE ASSOCIATO AL CANE;<br />
• UN APPOSITO LETTORE RILEVA LA PRESENZA DEL MICROCHIP ED È IN GRADO DI LEGGERNE IL CODICE UNA BANCA DATI REGIONALE,<br />
ACCESSIBILE DA INTERNET, CONTENENTE I DATI ANAGRAFICI DEI CANI REGISTRATI E I DATI RELATIVI AL PROPRIETARIO.<br />
• L'ISCRIZIONE ALL'ANAGRAFE È OBBLIGATORIA E VA EFFETTUATA ENTRO 15 GIORNI DALLA DATA DEL POSSESSO (I CUCCIOLI DEVONO<br />
ESSERE ISCRITTI ENTRO IL TERZO MESE DI VITA).<br />
• CHI AVEVA GIÀ PROVVEDUTO ALL'ISCRIZIONE ALL'ANAGRAFE CON IL TATUAGGIO NON È TENUTO A FAR APPLICARE IL MICROCHIP,<br />
PURCHÉ IL TATUAGGIO SIA LEGGIBILE.<br />
PER I CASI DI SMARRIMENTO, È ATTIVO UN CALL CENTER CHE AGEVOLA LA RICERCA DEL CANE. L'ISCRIZIONE<br />
ALL'ANAGRAFE E L'APPLICAZIONE DEL MICROCHIP POSSONO ESSERE EFFETTUATE DAL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE<br />
VETERINARIO DELL'ASL O DA UN MEDICO VETERINARIO LIBERO PROFESSIONISTA ACCREDITATO DALLA REGIONE.<br />
COS’È?<br />
È la registrazione della popolazione<br />
canina identificata, presente sul<br />
territorio della Lombardia, collegata<br />
ai dati del proprietario.<br />
A COSA SERVE?<br />
A garantire la veloce restituzione dei<br />
cani smarriti ai legittimi proprietari.<br />
A conoscere la consistenza e la<br />
distribuzione della popolazione canina.<br />
COME FUNZIONA?<br />
Il cane viene identificato con un<br />
“microchip”, che viene applicato<br />
dal Medico Veterinario per via<br />
sottocutanea, in modo rapido, innocuo<br />
e indolore. Il microchip è contenuto<br />
in una capsula di pochi millimetri<br />
e contiene un numero di<br />
identificazione univoco, che viene<br />
rilevato mediante uno strumento<br />
denominato “lettore”. Dopo aver<br />
applicato il microchip il Medico<br />
Veterinario registra all’anagrafe canina<br />
il numero del microchip, i dati<br />
segnaletici del cane e i dati relativi<br />
al proprietario. Da questo momento<br />
il cane è correttamente iscritto<br />
all’anagrafe: al proprietario viene<br />
consegnato un certificato di iscrizione,<br />
completo dei dati registrati.<br />
È OBBLIGATORIO ISCRIVERE<br />
I CANI ALL’ANAGRAFE?<br />
Sì, l’iscrizione all’anagrafe dei cani,<br />
oltre che essere utile per il<br />
proprietario, è anche un obbligo<br />
di legge. Il proprietario o il detentore,<br />
compreso il commerciante<br />
e l’allevatore, deve provvedere<br />
all’iscrizione del proprio cane<br />
in anagrafe entro quarantacinque<br />
giorni dalla nascita o entro quindici<br />
giorni dal momento in cui ne entra<br />
in possesso. Chi non l’avesse ancora<br />
fatto, deve provvedere al più presto.<br />
IL MIO CANE È TATUATO:<br />
DEVO COMUNQUE PROVVEDERE A<br />
IDENTIFICARLO CON IL “MICROCHIP”?<br />
Se il tatuaggio è stato applicato<br />
anteriormente al 1° gennaio 2004<br />
ed è ben leggibile, il cane viene<br />
considerato correttamente identificato<br />
e non è obbligatorio applicare<br />
il “microchip”. Tuttavia quest’ultimo<br />
sistema viene raccomandato perché<br />
più affidabile rispetto al tatuaggio.<br />
Cosa devo fare per iscrivere il mio<br />
cane in anagrafe?<br />
Il proprietario, con documento<br />
di identità e codice fiscale, deve<br />
rivolgersi esclusivamente a:<br />
Dipartimento di Prevenzione<br />
Veterinario dell’ASL, oppure<br />
ad un Medico Veterinario libero<br />
professionista accreditato.<br />
Il Medico Veterinario provvede<br />
contestualmente all’inoculazione<br />
del microchip, che identificherà in<br />
modo univoco e permanente il cane<br />
e all’iscrizione del cane all’anagrafe<br />
canina regionale.<br />
DEVO COMUNICARE EVENTUALI<br />
VARIAZIONI?<br />
Sì, è obbligatorio segnalare, entro<br />
quindici giorni, i seguenti eventi,<br />
che determinano variazioni dei dati<br />
presenti in anagrafe:<br />
• variazione di proprietà;<br />
• cambio di residenza;<br />
• decesso del cane.<br />
COSA DEVO FARE SE HO SMARRITO IL<br />
MIO CANE O ME LO HANNO RUBATO?<br />
La scomparsa del proprio cane<br />
deve essere denunciata al<br />
più presto e comunque entro sette<br />
giorni al Dipartimento di Prevenzione<br />
Veterinario dell’ASL, o alla Polizia<br />
Locale del comune dove si è<br />
verificato l’evento.<br />
QUALI SANZIONI SONO PREVISTE<br />
SE NON ISCRIVO IL MIO CANE<br />
ALL’ANAGRAFE?<br />
In caso di mancata iscrizione del<br />
proprio cane in anagrafe, o di<br />
omessa segnalazione di variazione<br />
dei dati registrati, è prevista una<br />
sanzione amministrativa da<br />
25 a 150 euro, fatte salve le ipotesi<br />
di responsabilità penale.<br />
SE VUOI ACCEDERE ALL'ANAGRAFE<br />
CANINA, clicca<br />
www.anagrafecaninalombardia.it<br />
troverai sul sito anche gli indirizzi dei<br />
Dipartimenti di Prevenzione Veterinari<br />
delle ASL
57<br />
PINO<br />
LAGO M.<br />
TRONZANO<br />
L. M.<br />
VEDDASCA<br />
CURIGLIA<br />
CON<br />
MONTEVIASCO<br />
MACCAGNO<br />
LAGO MAGGIORE<br />
LAGO DI VARESE<br />
DUMENZA<br />
AGRA<br />
LUINO<br />
GERMIGNAGA<br />
CREMENAGA<br />
MONTEGRINO<br />
VALTRAVAGLIA<br />
CADEGLIANO<br />
VICONAGO<br />
PORTO<br />
VALTRAVAGLIA<br />
BRISSAGO<br />
MESENZANA<br />
GRANTOLA<br />
CUNARDO<br />
FERRERA<br />
CUGLIATE<br />
FAB.<br />
MARCHIROLO<br />
PORTO<br />
TRESA<br />
MARZIO<br />
CUASSO<br />
AL<br />
MONTE<br />
VALGANNA<br />
BEDERO<br />
V.<br />
MASCIAGO<br />
CASSANO<br />
VALC.<br />
RANCIO<br />
CUVEGLIO<br />
DUNO<br />
CASALZUIGNO<br />
BRENTA<br />
CASTELVECCANA<br />
CITTIGLIO<br />
GEMONIO<br />
AZZIO<br />
ORINO<br />
CUVIO<br />
CASTELLO<br />
CABIAGLIO<br />
BRINZIO<br />
VARESE<br />
BISUSCHIO<br />
BESANO<br />
PORTO<br />
CERESIO<br />
VIGGIU'<br />
SALTRIO<br />
CLIVIO<br />
ARCISATE<br />
CANTELLO<br />
MALNATE<br />
LOZZA<br />
VEDANO<br />
OLONA<br />
CASTIGLIONE<br />
OLONA<br />
GORNATE<br />
OLONA<br />
CASTELSEPRIO<br />
LONATE<br />
CEPPINO VENEGONO<br />
SUP.<br />
MORAZZONE<br />
VENEGONO<br />
INF.<br />
TRADATE<br />
GAZZADA<br />
S.<br />
BUGUGGIATE<br />
INDUNO<br />
OLONA<br />
LUVINATE<br />
BARASSO<br />
COMERIO<br />
CASCIAGO<br />
GAVIRATE<br />
COCQUIO<br />
TREVISAGO<br />
BARDELLO<br />
MALGESSO<br />
BREBBIA<br />
BREGANO<br />
BESOZZO<br />
MONVALLE<br />
SANGIANO<br />
LEGGIUNO<br />
LAVENO<br />
MOMBELLO<br />
BIANDRONNO<br />
INARZO<br />
BODIO<br />
LOM.<br />
CAZZAGO<br />
B.<br />
GALLIATE<br />
L.<br />
AZZATE<br />
DAVERIO<br />
CROSIO<br />
CASALE<br />
LITTA<br />
MORNAGO<br />
SUMIRAGO<br />
BRUNELLO<br />
CAVARIA<br />
CASTRONNO<br />
ALBIZZATE<br />
SOLBIATE<br />
ARNO<br />
BESNATE<br />
CARNAGO<br />
JERAGO<br />
CON O.<br />
OGGIONA<br />
CAIRATE<br />
FAGNANO<br />
OLONA<br />
GORLA<br />
MAGG.<br />
SOLBIATE<br />
OLONA<br />
GORLA<br />
MIN.<br />
CISLAGO.<br />
GERENZANO<br />
SARONNO<br />
UBOLDO<br />
ORIGGIO<br />
CARONNO<br />
PORTUSELLA<br />
OLGIATE<br />
OLONA<br />
CASTELLANZA<br />
BUSTO<br />
ARSIZIO<br />
GALLARATE<br />
CASORATE<br />
SAMARATE<br />
FERNO<br />
VIZZOLA<br />
TICINO<br />
SOMMA<br />
LOMBARDO<br />
VERGIATE<br />
SESTO<br />
CALENDE<br />
TRAINO<br />
MERCALLO<br />
COMABBIO<br />
USMATE<br />
TERNATE<br />
VARANO B.<br />
ANGERA<br />
RANCO<br />
ISPRA<br />
CADREZZATE<br />
TRAVEDONA<br />
GOLASECCA<br />
ARSAGO<br />
SEPRIO<br />
LONATE POZZOLO<br />
CARDANO<br />
AL CAMPO<br />
CASSANO<br />
MAGNAGO CARONNO<br />
VARESINO<br />
MARNATE<br />
BRUSIMPIANO<br />
BREZZO<br />
DI<br />
BEDERO<br />
AREE DISTRETTUALI<br />
VETERINARIE
Veterinari-area Varese<br />
AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI VARESE E LAVENO MOMBELLO<br />
<strong>Via</strong> B. Luini, 19<br />
<strong>21</strong>100 Varese<br />
<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>/333681 <strong>Tel</strong>.<strong>0332</strong>/1769809 Fax <strong>0332</strong>/333293<br />
E-MAIL:veterinarivarese@asl.varese.it<br />
UFFICIO DI ARCISATE<br />
<strong>Via</strong> Matteotti, 18<br />
<strong>21</strong>051 ARCISATE<br />
<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>/476341<br />
UFFICIO DI LAVENO MOMBELLO<br />
<strong>Via</strong> Ceretti, 8<br />
<strong>21</strong>014 Laveno Mombello<br />
<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>/625350-349<br />
GIANQUINTO DR. CLAUDIO<br />
<strong>21</strong>051 Arcisate (VA) - <strong>Via</strong> Matteotti Giacomo, 94 ............................... tel: <strong>0332</strong> 47 37 37<br />
AMBULATORIO BESOZZO<br />
DEL DR. GRASSI ROBERTO<br />
<strong>21</strong>023 Besozzo (VA) - <strong>Via</strong> De Bernardi, 18 ........................................... tel: <strong>0332</strong> 97 07 80<br />
AMBULATORIO VETERINARIO SEGALA DR. MARCO<br />
<strong>21</strong>020 Brebbia (VA) - Piazza Italia,7 .....................................................<br />
tel: <strong>0332</strong> 77 08 05<br />
REBKA sas DI CARENTE DR. MASSIMILIANO & C.<br />
<strong>21</strong>031 Cadegliano-Viconago (VA) - <strong>Via</strong> Risorgimento,3 .................. tel: <strong>0332</strong> 59 10 24<br />
CLINICA VETERINARIA<br />
UFFICIO DI LUINO<br />
<strong>Via</strong> Don Folli, 4<br />
<strong>21</strong>016 Luino<br />
<strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>/511<strong>21</strong>6<br />
"SASSO DEL FERRO"<br />
Dir. San. Dott. GIORGIO ZAPPELLINI<br />
CHIRURGIA, LABORATORIO ANALISI,<br />
ECOGRAFIA, RADIOLOGIA, DAY HOSPITAL<br />
orario: da LUNEDÍ a VENERDÍ: ore 10-12 / 15-19<br />
SABATO: ore 9-12<br />
<strong>Via</strong> Provinciale, 65 - <strong>21</strong>033 CITTIGLIO (VA) - <strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong> 60 22 22<br />
urgenze cell. 335 67 70 716 - e-mail: zappellini.giorgio@libero.it<br />
MORVILLO DR. ENRICO<br />
<strong>21</strong>020 Casciago (VA) - <strong>Via</strong> Giuseppe Mazzini,12 ................................ tel: <strong>0332</strong> 82 65 50<br />
GRASSI DR.SSA LAURA<br />
<strong>21</strong>030 Cugliate Fabiasco (VA) - <strong>Via</strong> Molinazzo, 4 ............................... tel: <strong>0332</strong> 72 37 40<br />
RAVAZZOLA DR.SSA MONICA<br />
<strong>21</strong>030 Cuveglio (VA) - <strong>Via</strong> battaglia S.Martino, 82 ............................. tel: <strong>0332</strong> 62 40 35<br />
CLINICA VETERINARIA GAGGIOLO<br />
BIZZOZERO DR. FLAVIO<br />
<strong>21</strong>059 Cantello-Gaggiolo (VA) - v. Lugano, 11<br />
fax: <strong>0332</strong> 41 53 28 ......................................................................................... tel: <strong>0332</strong> 41 86 40<br />
AMBULATORIO VETERINARIO MOTTA DR.SSA MIRIAM<br />
<strong>21</strong>0<strong>26</strong> Gavirate (VA) - <strong>Via</strong> Maggioni,8 ...................................................... tel: <strong>0332</strong> 74 64 18<br />
AMBULATORIO VETERINARIO SESSA DR. PIERO<br />
<strong>21</strong>0<strong>26</strong> Gavirate (VA) - <strong>Via</strong> Al Lido, 5 .......................................................... tel: <strong>0332</strong> 74 41 35<br />
AMBULATORIO VETERINARIO ALBINI DR.SSA CARLA E ALBINI DR.SSA LUISA<br />
<strong>21</strong>056 Induno Olona (VA) - <strong>Via</strong> Spagnoletto, 10 .................................. tel: <strong>0332</strong> 20 <strong>26</strong> 05<br />
AMBULATORIO VETERINARIO PUSTERLI DR. FRANCO<br />
<strong>21</strong>056 Induno Olona (VA) - <strong>Via</strong> Porro, 84 ............................................... tel: <strong>0332</strong> 20 60 31<br />
BAGGIANI DR.MASSIMO<br />
<strong>21</strong>056 Induno Olona (VA) - <strong>Via</strong> Crespi, 4 ............................................... tel: <strong>0332</strong> 20 32 22<br />
AMBULATORIO VETERINARIO BOLTRI DR. STEFANO<br />
<strong>21</strong>037 Lavena Ponte Tresa (VA) - VIA VALLE, 3 .................................. tel: <strong>0332</strong> 55 22 99<br />
AMBULATORIO VETERINARIO BELLORINI DR. DARIO<br />
<strong>21</strong>014 Laveno Mombello (VA) - <strong>Via</strong> Battisti, 9 ...................................... tel: <strong>0332</strong> 62 63 96<br />
AMBULATORIO VETERINARIO FANTONI DR. ROBERTO<br />
<strong>21</strong>014 Laveno Mombello (VA) - <strong>Via</strong> Ceretti, <strong>21</strong>/23 ............................. tel: <strong>0332</strong> 66 66 97<br />
LAVENO<br />
MOMBELLO<br />
LEGGIUNO<br />
LAGO MAGGIORE<br />
CASTELVECCANA<br />
CITTIGLIO<br />
MONVALLE<br />
BESOZZO<br />
BREBBIA<br />
PINO<br />
LAGO M.<br />
TRONZANO<br />
L. M.<br />
VEDDASCA<br />
CURIGLIA<br />
CON<br />
MONTEVIASCO<br />
MACCAGNO<br />
GERMIGNAGA<br />
BREZZO<br />
DI<br />
BEDERO<br />
PORTO<br />
VALTRAVAGLIA<br />
BRENTA<br />
CASALZUIGNO<br />
DUNO<br />
CUVIO<br />
AZZIO<br />
GEMONIO<br />
ORINO<br />
COCQUIO<br />
TREVISAGO<br />
BREGANO<br />
MALGESSO<br />
BARDELLO<br />
BIANDRONNO<br />
GAVIRATE<br />
BRISSAGO<br />
LAGO DI VARESE<br />
CAZZAGO<br />
B.<br />
INARZO<br />
AMBULATORIO VETERINARIO GIAVAZZI DR.SSA GIUSEPPINA<br />
<strong>21</strong>016 Luino (VA) - Piazza Marconi, 31/A ............................................. tel: <strong>0332</strong> 53 51 37<br />
AMBULATORIO VETERINARIO ALTO VERBANO<br />
DEI DOTTORI PAOLA LONGHI E MASSIMILIANO BOGNI<br />
<strong>21</strong>016 Luino (VA) - VIA Luigi Bernardino, 37 ...................................... tel: <strong>0332</strong> 53 56 96<br />
CLINICA VETERINARIA CITTA' DI LUINO DEI DOTTORI DEDE' E HOFMANN<br />
<strong>21</strong>016 Luino (VA) - <strong>Via</strong> Voldomino, 11 ..................................................... tel: <strong>0332</strong> 51 10 00<br />
CLINICA VETERINARIA LUVINATE DI ZANETTI DR. CORRADO<br />
<strong>21</strong>020 Luvinate (VA) - <strong>Via</strong> Vittorio Veneto, 56 ................................... tel: <strong>0332</strong> 22 00 92<br />
AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI BROLPITO ALBERTO<br />
E DONAGGIO BARBARA<br />
<strong>21</strong>020 Malnate (VA) - <strong>Via</strong> Leopardi, 1 .................................................... tel: <strong>0332</strong> 42 83 56<br />
REBELLATO DR. PATRIZIA<br />
<strong>21</strong>030 Marchirolo (VA) - <strong>Via</strong> S. Camillo, 32 ......................................... tel: <strong>0332</strong> 72 20 59<br />
AMBULATORIO VETERINARIO BAGGI DR. MICHELE<br />
<strong>21</strong>010 Porto Valtravaglia (VA) - <strong>Via</strong> Roma, 15 .................................... tel: <strong>0332</strong> 54 72 85<br />
TERZAGHI DR. CAMILLO<br />
<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Cassiodoro, 11 .......................................................... tel: <strong>0332</strong> <strong>26</strong> 54 18<br />
CLINICA VETERINARIA C.M.V. DI GALLI DR. BATTISTA<br />
<strong>21</strong>100 Varese - vl. Aguggiari, 162 - fax <strong>0332</strong> 82 00 64 ................... tel: <strong>0332</strong> 82 00 02<br />
CLINICA VETERINARIA CROCE AZZURRA sas DI AMEDEO DR. PINI<br />
<strong>21</strong>100 Varese - vl. Belforte, 168 ............................................................... tel: <strong>0332</strong> 33 02 44<br />
CLINICA VETERINARIA DR. SCHNEIDER & C.<br />
<strong>21</strong>100 Varese - 3, v. Corridoni ................................................................... tel: <strong>0332</strong> 31 14 66<br />
AMBULATORIO VETERINARIO VARESE LAGO<br />
<strong>21</strong>100 Varese - v. G. Macchi, 99 ................................................................. tel: 328 91 23 233<br />
PECCATI DOTT. CLAUDIO<br />
<strong>21</strong>100 Varese - v. Ravasi, 23 ....................................................................... tel: <strong>0332</strong> 28 77 24<br />
AMBULATORIO VETERINARIO DOTT.SSA KETTY PERU<br />
<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Giuseppe Giusti, 12/A ........................................... tel: <strong>0332</strong> <strong>26</strong> 46 96<br />
CLINICA VETERINARIA CITTA' DI VARESE PRONTO SOCCORSO 24 H<br />
PRANDONI DR.SSA LARA<br />
<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Gianni Rodari, 22 .................................................... tel: <strong>0332</strong> <strong>26</strong> 44 46<br />
DI BENEDETTO DR. SALVATORE<br />
<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Colleverde,32 ............................................................ tel: 338 83 91 100<br />
AMBULATORIO VETERINARIO LOREFICE DR. GIUSEPPE<br />
<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Monte Santo, 29 ....................................................... tel: <strong>0332</strong> 23 91 82<br />
MARCHIORATO PAOLO CARLO<br />
<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Sanvito Silvestro, 103 ........................................... tel: 340 40674 74<br />
AMBULATORIO VETERINARIO MOTTA DR. MARIO ANTONIO<br />
<strong>21</strong>039 Valganna (VA) - <strong>Via</strong> Isella, 2 ......................................................... tel: <strong>0332</strong> 71 63 66<br />
OSPEDALE VETERINARIO DI VARESE DI VEDANI DR. M. E SOMMARUGA<br />
<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Correnti Cesare, 2 .................................................. tel: <strong>0332</strong> <strong>26</strong> 54 96<br />
FERRONI DR. EMILIO<br />
<strong>21</strong>100 Varese - <strong>Via</strong> Crispi, 68 .................................................................... tel: <strong>0332</strong> 24 23 22<br />
AGRA<br />
LUINO<br />
DUMENZA<br />
CREMENAGA<br />
MONTEGRINO<br />
VALTRAVAGLIA<br />
MESENZANA<br />
CASSANO<br />
VALC.<br />
CUVEGLIO<br />
COMERIO<br />
CASTELLO<br />
CABIAGLIO<br />
BARASSO<br />
BODIO<br />
LOM.<br />
LUVINATE<br />
GRANTOLA<br />
MASCIAGO<br />
RANCIO<br />
GALLIATE<br />
L.<br />
CUGLIATE<br />
FAB.<br />
CUNARDO<br />
BEDERO<br />
V.<br />
BRINZIO<br />
CADEGLIANO<br />
VICONAGO<br />
VALGANNA<br />
VARESE<br />
MARCHIROLO<br />
PORTO<br />
TRESA<br />
MARZIO<br />
CUASSO<br />
AL<br />
MONTE<br />
BISUSCHIO<br />
LOZZA<br />
BRUSIMPIANO<br />
BESANO<br />
CANTELLO<br />
MALNATE<br />
PORTO<br />
CERESIO<br />
SALTRIO<br />
VIGGIU'<br />
CLIVIO<br />
ARCISATE<br />
INDUNO<br />
OLONA
Mondo Vagabondo<br />
ONLUS<br />
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI<br />
<strong>Via</strong> Sangiano 35 – <strong>21</strong>014 Laveno Mombello (Va)<br />
<strong>Tel</strong>. 328 6036274 – 3476929732 - fax <strong>0332</strong> 747624<br />
www.mondovagabondo.net - e mail: info@mondovagabondo.net<br />
La nostra Associazione nasce di sterilizzare le femmine per evitare il canile deve essere considerato un<br />
dall'entusiasmo di un gruppo<br />
ingestibili crescite nel numero. “passaggio provvisorio” per<br />
di amici che da anni cerca di far Abbiamo bisogno di voi, per<br />
l’animale in attesa di trovare<br />
vivere nel miglior modo possibile rimediare almeno in parte a ciò che una famiglia, non una situazione<br />
alcuni animali molto disagiati,<br />
troppi nostri simili fanno patire agli definitiva.<br />
"incontrati" personalmente o<br />
animali.<br />
Per chi volesse vedere i bellissimi<br />
segnalati da conoscenti.<br />
ospiti del canile, può consultare il<br />
Sono prevalentemente cani<br />
La nostra Associazione collabora, sito internet:<br />
e gatti che vivono presso fattorie a partire dal mese di aprile,<br />
www.mondovagabondo.net<br />
o aree in stato di semi abbandono. con la struttura “I Nobili Nati” di Cliccando l’impronta di cane che<br />
Vergiate (Va) prestando la propria si trova sul video con la scritta<br />
Mondo Vagabondo interviene opera di volontariato nell’accudire “Qua la zampa” si ha l’elenco<br />
fornendo cucce, cibo adeguato, cure i cani “trovatelli” dei comuni di dettagliato dei cani presenti, pronti<br />
mediche, recinti spaziosi<br />
Vergiate e Ispra.<br />
e desiderosi di essere adottati!<br />
e tutto ciò che occorre per vivere Nello specifico la nostra attività Sono in ottimo stato e molto simpatici!<br />
in maniera dignitosa, senza<br />
è principalmente quella di accudire Contattateci per una visita in canile in<br />
trascurare le necessarie coccole i cani, aiutandoli a vivere in maniera nostra compagnia:<br />
e le passeggiate.<br />
dignitosa e ad essere socievoli le nostre volontarie vi potranno aiutare<br />
Per quanto riguarda i gatti,<br />
nei confronti delle persone,<br />
nella scelta dell’amico<br />
che vivono liberi in "colonie feline", al fine di permettere l’adozione del a quattro zampe che più corrisponde<br />
ci occupiamo soprattutto<br />
maggior numero possibile di essi: alle vostre esigenze!<br />
CHI SIAMO:<br />
A-MICI RANDAGI ONLUS VARESE<br />
NATA DA UN GRUPPO DI "PASSIONARIE FELINE" LA NOSTRA È UN' ASSOCIAZIONE<br />
CHE PERSEGUE COME FINALITÀ LA PREVENZIONE, LA CURA DEL RANDAGISMO<br />
E LA TUTELA DELL' ANIMALE.<br />
COSA FACCIAMO:<br />
Collaboriamo al censimento delle colonie feline al loro sostentamento dopo aver sterilizzato i soggetti<br />
al fine di limitare il randagismo e la diffusione della leucemia e HIV felina.<br />
Queste malattie non trasmissibili all'uomo si stanno diffondendo con estrema rapidità.<br />
Qualche numero. Varese città ha censito circa 50 colonie feline per un totale di circa 365 soggetti,<br />
naturalmente questi dati sono in continuo mutamento per molteplici motivi: morti, nuovi abbandoni,<br />
spostamenti dei soggetti.<br />
Dal luglio 2006 finalmente anche la Regione Lombardia ha una legge regionale a tutela degli animali<br />
d'affezione e non. Ci piacerebbe commentarla insieme ai lettori.<br />
Purtroppo il cammino verso un'equilibrato rapporto uomo-animale è ancora molto lungo: noi stiamo<br />
cercando di fare quello che possiamo e che ci è concesso fare a partire dalla prevenzione nelle<br />
scuole e con gli adulti. Siamo riusciti a dare in adozione 138 gattini, possibili randagi, dando loro una<br />
casa, e con difficoltà anche qualche gatto maturo e a volte anziano.Un animale vuol dire farsene<br />
carico con amore ma nel rispetto della loro etologia. Questi messaggi dovrebbero poter essere<br />
trasmessi già alla scuola materna. In questo senso abbiamo diversi progetti alcuni già sperimentati.<br />
Ci piacerebbe mettere la nostra esperienza a disposizione di chiunque volesse farci segnalazioni o<br />
volesse delucidazioni su tematiche o anche per capire insieme quali sono i nostri diritti ma anche<br />
i nostri doveri.<br />
CHIUNQUE VOLESSE PUÒ CONTATTARCI AL NUMERO TELEFONICO 339 3506480<br />
OPPURE ALL’INDIRIZZO EMAIL:<br />
a.micirandagi@virgilio.it
Veterinari-area Gallarate<br />
AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI GALLARATE<br />
LARGO BOITO, 2<br />
<strong>21</strong>013 GALLARATE<br />
TEL. 0331/751606 FAX 0331/751509<br />
E-MAIL:veterinarigallarate@asl.varese.it<br />
UFFICIO DI GAZZADA<br />
VIA ROMA, 18<br />
<strong>21</strong>045 GAZZADA<br />
TEL. <strong>0332</strong>/877035-036<br />
UFFICIO DI ANGERA<br />
P.ZZA GARIBALDI, 1<br />
<strong>21</strong>0<strong>21</strong> ANGERA<br />
TEL. 0331/960161<br />
CLINICA VETERINARIA S. ANTONIO ABATE DI BRUNOLDI DR. PIERPAOLO<br />
<strong>21</strong>041 Albizzate (VA) - <strong>Via</strong> Dinarda, 23 ................................................... tel: 0331 99 40 24<br />
FERRE DR. PAOLO<br />
<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - <strong>Via</strong> Custodi, 10 ...................................................... tel: 0331 78 48 76<br />
CENTRO VETERINARIO DEI DOTTOR HETTINGER MICHAEL<br />
E NEDALINI PATRIZIA STUDIO ASSOCIATO<br />
<strong>21</strong>0<strong>21</strong> Angera (VA) - <strong>Via</strong> Galileo Galilei, 44 ........................................... tel: 0331 96 03 18<br />
MAZZUCCHELLI DR. MAURIZIO<br />
<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - VIA Carducci Giosuè, 1 ..................................... tel: 0331 78 20 23<br />
REVEL DR. MASSIMO<br />
STUDIO VETERINARIO DI MORO DR. EUGENIO<br />
<strong>21</strong>010 Besnate (VA) - <strong>Via</strong> Besnate Largo Brianzoni, 7 .................... tel: 0331 27 55 32<br />
<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - <strong>Via</strong> Covetta, 8/A ................................................... tel: 0331 79 30 71<br />
AMBULATORIO VETERINARIO GAZZADA<br />
PERUZZI DR. LUIGI<br />
DEI DOTTORI GOBBI A. E MANTEGAZZI M.<br />
<strong>21</strong>022 Azzate (VA) - <strong>Via</strong> Giuseppe Verdi, 38 ......................................... tel: <strong>0332</strong> 45 97 17 <strong>21</strong>045 Gazzada Schianno (VA) - <strong>Via</strong> Italo Cremona, 14 .................... tel: <strong>0332</strong> 46 16 03<br />
GANGI DR. MASSIMO<br />
AMBULATORIO VETERINARIO ISPRA DI MOTTA DR.SSA MYRIAM<br />
<strong>21</strong>010 Besnate (VA) - <strong>Via</strong> Vittorio Veneto, 47 ....................................... tel: 0331 27 50 <strong>43</strong> <strong>21</strong>027 Ispra (VA) - <strong>Via</strong> Passo Sentinella, 13 .......................................... tel: <strong>0332</strong> 78 01 80<br />
PESAVENTO DR. VALERIO<br />
<strong>21</strong>010 Besnate (VA) - <strong>Via</strong> Arianna, 24 .....................................................<br />
tel: 0331 27 55 25<br />
AMBULATORIO VETERINARIO<br />
DEI DOTTORI STEFANIA DI TIZIO E CRISTIANO COLOMBO<br />
<strong>21</strong>015 Lonate Pozzolo (VA) - <strong>Via</strong> Dante Alighieri, 49 ......................... tel: 0331 66 92 74<br />
STUDIO ASSOCIATO POZZI - MIGLIERINA<br />
<strong>21</strong>040 Cadrezzate (VA) - <strong>Via</strong> Mazzini, 25 ............................................... tel: 0331 95 38 54 LABORATORIO ANALISI VETERINARIO DI MOLTENI DR.SSA ANNALINA<br />
<strong>21</strong>020 Mornago (VA) - <strong>Via</strong> Cascina Risaia, 51 ....................................... tel: 0331 95 83 18<br />
AMBULATORIO VETERINARIO<br />
"LA FENICE"<br />
Dott. ANGELINI<br />
Dott. ssa. BRANCHI<br />
AMBULATORIO VETERINARIO DI VISCO GILARDI DR. ANTONIO<br />
<strong>21</strong>019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 42 ....................... tel: <strong>0332</strong> 25 24 16<br />
LABORATORIO ANALISI VETERINARIO SADVED srl<br />
DI GULLO DR.SSA ELISABETTA<br />
RX UFFICIALI DISPLASIA,<br />
RADIOLOGIA, CHIRURGIA,<br />
DAY HOSPITAL,<br />
LABORATORIO INTERNO,<br />
REPERIBILITÁ NOTTURNA E FESTIVA<br />
orari:<br />
10,00 - 13,00<br />
14,30 - 19,30<br />
da lunedì a sabato<br />
<strong>21</strong>019 Somma Lombardo (VA) - <strong>Via</strong> Dolci, 4 .......................................... tel: 0331 25 99 11<br />
CLINICA VETERINARIA MALPENSA srl DI OLIVIERI DR. MASSIMO<br />
<strong>21</strong>017 Samarate (VA) - v. Marconi, 27 - fax: 0331 22 02 55 ............ tel: 0331 22 81 55 -<br />
NORAD DIAGNOSTICA S.R.L. DI ABBIATI DR. GIANLUCA<br />
<strong>21</strong>017 Samarate (VA) - <strong>Via</strong> Engalfredo, 9 ............................................... tel: 0331 22 30 27<br />
AMBULATORIO VETERINARIO DI ALESSANDRA DR.SSA ARMIRAGLIO<br />
<strong>Via</strong> CAVOUR, 4 - Buguggiate (VA)<br />
<strong>21</strong>018 Sesto Calende (VA) - <strong>Via</strong> Vittorio Veneto, 36 ........................... tel: 0331 92 09 50<br />
<strong>Tel</strong>./Fax <strong>0332</strong> 89 00 81 - Cell. 338 62 28 054<br />
MANFREDI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO<br />
<strong>21</strong>018 Sesto Calende (VA) - <strong>Via</strong> Motte, 13 .............................................. tel: 0331 92 45 38<br />
AMBULATORIO VETERINARIO SAN ROCCO<br />
<strong>21</strong>010 Cardano Al Campo (VA) - P.za Mazzini Giuseppe, 18 ....... tel: 0331 73 11 44<br />
AMBULATORIO VETERINARIO MERLINI DR. ELETTRA<br />
<strong>21</strong>018 Sesto Calende (VA) - <strong>Via</strong> Roma, 38/A ........................................ tel: 0331 92 10 85<br />
CLINICA VETERINARIA DELLA BRUGHIERA DI CENTINAIO DR. ALESSANDRO<br />
<strong>21</strong>010 Cardano Al Campo (VA) - <strong>Via</strong> Monterosso, 51 ...................... tel: 0331 <strong>26</strong> 23 08<br />
BOTTINI DR. LAURA<br />
<strong>21</strong>048 Solbiate Arno (VA) - <strong>Via</strong> Monforte, 22 ........................................ tel: 0331 99 15 03<br />
STUDIO MEDICO VETERINARIO DEI DOTTORI CUROTTI E GIUDICI<br />
<strong>21</strong>010 Carnago (VA) - <strong>Via</strong> Libertà, 6/8 .................................................... tel: 0331 99 14 99<br />
AMBULATORIO VETERINARIO CONTI DR. IRENE<br />
<strong>21</strong>048 Solbiate Arno (VA) - <strong>Via</strong> Montebello, 20 .................................... tel: 0331 98 50 04<br />
STUDIO VETERINARIO COEREZZA DR. UMBERTO<br />
<strong>21</strong>012 Cassano Magnago (VA) - <strong>Via</strong> S.Giulio, 54 ................................ tel: 0331 20 32 82<br />
AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI ANGELA<br />
<strong>21</strong>058 Solbiate Olona (VA) - <strong>Via</strong> IV Novembre, 39 ............................... tel: 0331 37 61 78<br />
STUDIO VETERINARIO GALMARINI DR. PAOLO<br />
RAIMONDI DR. MARIO<br />
<strong>21</strong>019 Somma Lombardo (VA) - <strong>Via</strong> Mameli Goffredo, 101 ............ tel: 0331 25 90 47<br />
<strong>21</strong>012 Cassano Magnago (VA) - <strong>Via</strong> Venegoni Mario, 17 ................ tel: 0331 28 05 44<br />
AMBULATORIO VETERINARIO STUDIO ASS.<br />
AMBULATORIO VETERINARIO SEMPIONE<br />
STUD. ASS. DOTT. MARTINOLI-STRAPPO-DE TONI-PORETTI<br />
DEI DOTTORI VISENTIN G. PIETRO E AIMINI R. "PARCO DEL TICINO"<br />
<strong>21</strong>019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, <strong>43</strong> ...................... tel: 0331 25 37 67<br />
<strong>21</strong>011 Casorate Sempione (VA) - <strong>Via</strong> Milano, 100 ............................ tel: 0331 29 64 22<br />
AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO<br />
AMBULATORIO VETERINARIO MOTTERLE DR. DARIO<br />
<strong>21</strong>019 Somma Lombardo (VA) - <strong>Via</strong> Milano, 55 .................................. tel: 0331 25 24 97<br />
<strong>21</strong>040 Castronno (VA) - <strong>Via</strong> Lombardia, <strong>43</strong> ........................................... tel: <strong>0332</strong> 89 <strong>21</strong> 68 AMBULATORIO VETERINARIO DI CAIDATE ROSTAGNO DR. SSA MARTA<br />
STUDIO VETERINARIO DI RIGAMONTI DR. LIVIANA<br />
<strong>21</strong>040 Sumirago (VA) - <strong>Via</strong> Cavour, 10 .................................................... tel: 0331 90 50 20<br />
<strong>21</strong>010 Ferno (VA) - <strong>Via</strong> Roma, 28 .............................................................. tel: 0331 24 19 41 AMBULATORIO VETERINARIO GIULIANI DR. ALBERTO<br />
<strong>21</strong>028 Travedona-Monate (VA) - <strong>Via</strong> Aldo Moro, 18 .......................... tel: <strong>0332</strong> 97 81 95<br />
AMBULATORIO VETERINARIO CASTIGLIONI DR. ROSELLA<br />
<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - <strong>Via</strong> Donatello, 4 ................................................. tel: 0331 79 35 65 AMBULATORIO VETERINARIO DI POZZI DR. STEFANO<br />
<strong>21</strong>020 Varano Borghi (VA) - <strong>Via</strong> Giuseppe Garibaldi, 2 .................... tel: <strong>0332</strong> 96 18 61<br />
BURAGLIO DR.SSA FRANCA<br />
<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - <strong>Via</strong> Milano, 3 ....................................................... tel: 0331 77 48 71<br />
AMBULATORIO VETERINARIO BASSANI DR.SSA PAOLA<br />
<strong>21</strong>029 Vergiate (VA) - Cascina Torretta, 18 ............................................ tel: 0331 96 40 30<br />
PORRINI DR. PAOLA<br />
<strong>21</strong>013 Gallarate (VA) - VIA Don Minzoni, 8 ............................................ tel: 0331 78 40 47<br />
AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO<br />
<strong>21</strong>029 Vergiate (VA) - <strong>Via</strong> Corgeno, 17 ..................................................... tel: 0331 94 69 28<br />
RANCO<br />
ANGERA<br />
ISPRA<br />
TRAINO<br />
CADREZZATE<br />
SESTO<br />
CALENDE<br />
USMATE<br />
TRAVEDONA<br />
COMABBIO<br />
MERCALLO<br />
GOLASECCA<br />
TERNATE<br />
VIZZOLA<br />
TICINO<br />
VARANO B.<br />
VERGIATE<br />
SOMMA<br />
LOMBARDO<br />
CASALE<br />
LITTA<br />
ARSAGO<br />
SEPRIO<br />
FERNO<br />
CASORATE<br />
MORNAGO<br />
BUGUGGIATE<br />
AZZATE<br />
DAVERIO<br />
CROSIO<br />
BESNATE<br />
CARDANO<br />
AL CAMPO<br />
LONATE POZZOLO<br />
SUMIRAGO<br />
BRUNELLO<br />
ALBIZZATE<br />
JERAGO<br />
CON O.<br />
CAVARIA<br />
GALLARATE<br />
SAMARATE<br />
CASTRONNO<br />
OGGIONA<br />
GAZZADA<br />
S.<br />
CASSANO<br />
MORAZZONE<br />
VARESINO<br />
CARNAGO<br />
MAGNAGO CARONNO<br />
CAIRATE
“Oasi del Gatto”<br />
L’ASSOCIAZIONE HA BISOGNO DI CIBO,<br />
MEDICINE E OFFERTE<br />
PER ASSISTENZA VETERINARIA.<br />
CANILE MUNICIPALE DI GALLARATE<br />
<strong>Via</strong> degli Aceri, 15 - <strong>Tel</strong>/Fax 0331 <strong>26</strong> 06 63 - Apar_gallarate@hotmail.it<br />
Il canile municipale di Gallarate<br />
è gestito dall'associazione A.P.A.R.<br />
onlus, che gestisce il canile municipale<br />
di Busto Arsizio ed il rifugio Elia.<br />
La struttura che attualmente ospita<br />
mediamente circa 60 cani<br />
è composta da 2 blocchi,<br />
uno destinato ai cani di taglia mediopiccola,<br />
l'altro ai cani di taglia mediogrande.<br />
Tutte le gabbie sono munite di<br />
lampade termiche, al fine di scaldare<br />
gli ospiti durante l'inverno e nelle notti<br />
più fredde. Il canile inoltre è dotato<br />
di 3 aree di sgambo, due<br />
pertinenziale collegata direttamente<br />
alle gabbie, l'altra più grande cintata e<br />
riparata da piante secolari in cui<br />
i cani, accompagnati da volontario<br />
o dal personale di servizio, possono<br />
correre e giocare.<br />
Il canile inoltre ospita in un'area<br />
appositamente strutturata anche uno<br />
sparuto numero di gatti, anch'essi<br />
sterilizzati e monitorati<br />
a livello sanitario<br />
Nel corso degli ultimi anni moltissimi<br />
cani hanno trovato una famiglia<br />
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO<br />
di Somma Lombardo<br />
donazioni su c/c intestato a:<br />
Associazione OASI DEL GATTO di Somma L.do<br />
Oasi Felina OIPA<br />
Banca Popolare di Lodi spa<br />
c/c 2055/12 - cin N - abi 05164 - cab 22800<br />
PER INFORMAZIONI:<br />
Marco 335 1325002 • Tiziana 340 6987470<br />
Stefania 335 6937138 • Anna 339 6610420<br />
e-mail: oasidelgatto@libero.it<br />
che li amasse e compito dei volontari<br />
o è stato e sarà sempre quello<br />
di verificare la bontà ed il successo<br />
dell'adozione effettuata tramite<br />
controlli e visite periodiche a casa<br />
della "famiglia adottiva".<br />
Il canile di Gallarate è aperto tutti<br />
i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle<br />
15.00 alle 19.00 (da aprile a<br />
settembre) o dalle 14.00 alle 18.00<br />
(durante gli altri mesi dell'anno) la<br />
domenica dalle 9.00 alle 12.00.<br />
I volontari hanno la possibilità di<br />
trascorrere piacevoli ore a passeggio<br />
con i nostri adorabili ospiti e giocare<br />
con loro nelle aree apposite.<br />
Numerosi corsi di formazione<br />
organizzati dall'associazione<br />
consentono al personale di<br />
approcciarsi ai nostri amici a 4 zampe<br />
con competenza e nel rispetto delle<br />
reciproche esigenze e personalità.<br />
Potete venire a trovare i nostri ospiti<br />
per portarli a spasso, per adottarli<br />
a distanza o meglio ancora, per<br />
adottarli per sempre.<br />
Alcuni dei nostri ospiti:<br />
DRAGO, bellissimo lupo di circa 4-5<br />
anni, docile e mansueto<br />
BYRON, elengatissimo esemplare<br />
di pastore tedesco amante dei<br />
bambini e dei giochi con la palla<br />
GAIA, dolcissimo incrocio con<br />
un rottweiler, docile e un po' fifona ma<br />
tanto affettuosa<br />
DUKY, imponente cucciola di circa 10<br />
mesi, 40 kg di dolcezza ed<br />
esuberanza<br />
BRISCO simpaticissimo bracchetto<br />
da troppi anni in canile...curioso ed<br />
affabile<br />
OLIVER, incrocio con un malamut,<br />
ipovedente dalla nascita, dolcissimo e<br />
bisognoso di una famiglia che lo aiuti<br />
a gestire al meglio il suo handicap.<br />
Venite a trovarli, i loro occhi<br />
arriveranno dritti al vostro cuore...<br />
date loro una speranza di una vita<br />
migliore, vi ripagheranno con tutto<br />
l'immenso amore di cui sono capaci<br />
E se volete è possibile anche adottare<br />
a distanza il vostro preferito... vi<br />
rilasceremo un attestato di adozione<br />
con la sua foto. E' un modo per<br />
aiutarci nell'attesa di trovare una<br />
nuova famiglia.<br />
61
Veterinari-area Busto Arsizio<br />
AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI BUSTO ARSIZIO<br />
P.ZZA PLEBISCITO, 1<br />
<strong>21</strong>052 BUSTO ARSIZIO<br />
TEL. 0331/6<strong>21</strong>298 FAX 0331/623658<br />
E-MAIL:veterinaribusto@asl.varese.it<br />
UFFICIO DI SARONNO<br />
VIA GORIZIA,28<br />
<strong>21</strong>047 SARONNO<br />
TEL. 02/9602248<br />
UFFICIO DI TRADATE<br />
VIA GRADISCA, 16<br />
<strong>21</strong>049 TRADATE<br />
TEL. 0331/840752<br />
AMBULATORIO VETERINARIO CALCATERRA DR SSA CLARA<br />
<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - <strong>Via</strong> Biancardi Generale,23 ................... tel: 0331 67 91 75<br />
BARTOCCINI DR.FRANCESCO<br />
<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - <strong>Via</strong> Milazzo, 37 ........................................... tel: 0331 62 60 93<br />
AMBULATORIO VETERINARIO DI DE BERNARDI DR. PAOLO<br />
<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - <strong>Via</strong> Madonna in Campagna, 2 .............. tel: 0331 62 12 31<br />
CENTRO VETERINARIO DEI DOTTORI TOSI E VENTURA<br />
<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - <strong>Via</strong> Vespri Siciliani, 51 ............................. tel: 0331 68 55 55<br />
STUDIO VETERINARIO LUONI DR. RENATO<br />
<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - Vle G. Boccaccio, 48 ................................ tel: 0331 35 10 91<br />
STUDIO MEDICO VETERINARIO MILANI DR. BENEDETTO<br />
<strong>21</strong>052 Busto Arsizio (VA) - Cso Venti Settembre, 32 ........................ tel: 0331 62 45 40<br />
ALBERTI DR. DANIELE<br />
<strong>21</strong>053 Castellanza (VA) - Vle Italia, 1 ....................................................... tel: 0331 50 49 <strong>21</strong><br />
STUDIO VETERINARIO CERVINI DR. FLAVIO<br />
<strong>21</strong>0<strong>43</strong> Castiglione Olona (VA) - <strong>Via</strong> Antonio Gramsci, 1 .................. tel: 0331 82 49 77<br />
AMBULATORIO VETERINARIO FRANCO ISABELLA DR. ARIANNA<br />
<strong>21</strong>042 Caronno Pertusella (VA) - Cso Della Vittoria, 615 .............. tel: 02 96 57 535<br />
CASTIGLIONE<br />
OLONA<br />
AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI PAGANI E VANELLI<br />
<strong>21</strong>040 Cislago (VA) - <strong>Via</strong> Cesare Battisti, 1089 ....................................<br />
tel: 02 96 40 83 98<br />
CLINICA VETERINARIA OLONJA DI OASI DR.SSA OSVALDA<br />
<strong>21</strong>054 Fagnano Olona (VA) - <strong>Via</strong> Dante Alighieri, <strong>21</strong> ........................ tel: 0331 61 15 05<br />
ROVANI DR. VIRGILIO<br />
<strong>21</strong>054 Fagnano Olona (VA) - <strong>Via</strong> Martiri Della Libertà, 42 ............ tel: 0331 61 13 05<br />
ROMANI DR.SSA SABRINA<br />
<strong>21</strong>050 Gorla Maggiore (VA) - <strong>Via</strong> Dante Alighieri, 50 ....................... tel: 0331 61 07 67<br />
STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DEI DOTTORI FERE' - TRAVAINI - ROVATI<br />
<strong>21</strong>055 Gorla Minore (VA) - <strong>Via</strong> giacchino Giacchetti, 16 .................. tel: 0331 60 38 03<br />
AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI CAPPUCCILLI E PIATTI<br />
<strong>21</strong>040 Gerenzano (VA) - <strong>Via</strong> XX Settembre, 32 .................................... tel: 02 96 81 <strong>21</strong>1<br />
AMBULATORIO VETERINARIO CARTABIA CARLO DR. UMBERTO<br />
<strong>21</strong>040 Origgio (VA) - <strong>Via</strong> Piantanida, 8 .................................................... tel: 02 96 73 06 39<br />
AMBULATORIO VETERINARIO PAGANI DR. ROLANDO<br />
<strong>21</strong>040 Origgio (VA) - <strong>Via</strong> Dante, 60 ............................................................ tel: 02 96 73 24 04<br />
CLINICA VETERINARIA CITTA' DI SARONNO PAOLO DR. VANZULLI<br />
<strong>21</strong>047 Saronno (VA) - <strong>21</strong>047, v. Novara<br />
fax: 02 9670806 ................................................................................ tel: 02 96702062, 02 9606402<br />
BUSTO<br />
ARSIZIO<br />
AMBULATORIO VETERINARIO BUSNELLI DR<br />
<strong>21</strong>047 Saronno (VA) - <strong>Via</strong> Bergamo, 120 ................................................ tel: 02 96 00 5<strong>26</strong><br />
AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI DR.SSA ANGELA<br />
<strong>21</strong>058 Solbiate Olona (VA) - <strong>Via</strong> IV Novembre, 39 .............................. tel: 0331 37 61 78<br />
CERVINI DR. FLAVIO<br />
<strong>21</strong>049 Tradate (VA) - <strong>Via</strong> Albisetti, 12 ...................................................... tel: 0331 81 09 40<br />
MENGOTTO DR. GIOVANNI<br />
<strong>21</strong>049 Tradate (VA) - <strong>Via</strong> Vittorio veneto, 39 ......................................... tel: 0331 81 13 53<br />
AMBULATORIO VETERINARIO MONTICELLI RAFFAELLA<br />
<strong>21</strong>040 Uboldo (VA) - <strong>Via</strong> Raffaello Sanzio, 38 ...................................... tel: 02 96 78 83 68<br />
FERRONI DR. EMILIO<br />
<strong>21</strong>040 Vedano Olona (VA) - <strong>Via</strong> Venegono, 24 ...................................... tel: 02 40 01 84<br />
AMBULATORIO VETERIANRIO DI PEJA DR.SSA ANTONELLA<br />
<strong>21</strong>040 Vedano Olona (VA) - <strong>Via</strong> Matteotti, 7 ........................................... tel: <strong>0332</strong> 86 62 60<br />
CENTRO MEDICO VETERINARIO ZANABONI DR. GIANLUCA<br />
<strong>21</strong>040 Venegono Inferiore (VA) - <strong>Via</strong> Leonardo Da Vinci, 4 ............ tel: 0331 86 49 90<br />
AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI BARBATTI E LEVY<br />
<strong>21</strong>040 Venegono Superiore (VA) - <strong>Via</strong> Asiago, 2 ................................. tel: 0331 82 45 45<br />
GORNATE<br />
OLONA<br />
CASTELSEPRIO<br />
FAGNANO<br />
OLONA<br />
SOLBIATE<br />
OLONA<br />
VEDANO<br />
OLONA<br />
OLGIATE<br />
OLONA<br />
SUP.<br />
VENEGONO<br />
INF.<br />
TRADATE<br />
VENEGONO<br />
LONATE<br />
CEPPINO<br />
GORLA<br />
MAGG.<br />
GORLA<br />
MIN.<br />
CASTELLANZA<br />
MARNATE<br />
CISLAGO.<br />
GERENZANO<br />
UBOLDO<br />
ORIGGIO<br />
SARONNO<br />
CARONNO<br />
PORTUSELLA
Il Rifugio Elia, nasce nell’anno 2005<br />
come struttura per accogliere cani<br />
“speciali”: gli anziani, i disabili,<br />
cani recuperati da maltrattamenti<br />
e da canili lager.<br />
Fa parte dell’associazione A.P.A.R.<br />
onlus, che gestisce il canile<br />
municipale di Busto Arsizio<br />
ed il canile municipale di Gallarate.<br />
L’edificio è ancora in via<br />
di ultimazione, poiché l’ampio spazio<br />
dedicato a tutti gli ospiti possa<br />
mirare ad essere un vero<br />
e proprio nucleo attivo per qualsiasi<br />
problematica.<br />
Attualmente il numero di cani<br />
presenti sono circa 60, una parte è<br />
dedicata ai più piccoli di taglia e<br />
soprattutto anziani che vivono in una<br />
deliziosa casetta di legno tipo baita;<br />
all’interno tutto è arredato come una<br />
vera casa<br />
e all’esterno c’è un enorme giardino<br />
fiorito dove i piccoli possono<br />
gironzolare liberi tutto il giorno.<br />
L’altra ala del rifugio è dedicata ai<br />
cani di media e grossa taglia sono<br />
circa 20 box molto spaziosi, in<br />
inverno riscaldati. La cosa bellissima<br />
è che all’interno della struttura<br />
esistono varie zone<br />
di sgambo, ampi recinti e un piccolo<br />
parco per far correre<br />
i nostri amici. I cani sono seguiti<br />
da eccellenti volontari e da<br />
educatori, i veterinari sempre<br />
presenti all’occorrenza.<br />
Tutti i cani hanno la fortuna<br />
di poter fare passeggiate al<br />
guinzaglio anche nei pressi del<br />
rifugio in bellissimi campi e quindi di<br />
poter rimanere in contatto con la<br />
natura. Molti degli ospiti presenti<br />
hanno varie problematiche<br />
importanti: da quellie di salute per<br />
vecchiaia a quellie di gravi malattie<br />
(es. tumori, deambulazione, epilessia,<br />
ecc). Altri hanno problemi<br />
comportamentali derivati da<br />
maltrattamenti o degenze in canili<br />
lager, ma ottimamente gestiti e in<br />
procinto di poter essere reintrodotti<br />
ad una vita “normale”.<br />
Il nome del rifugio è alla memoria di<br />
un bellissimo cagnolone, era la<br />
mascotte del canile a cui tutti hanno<br />
voluto bene…Ora Elia che<br />
è andato al ponte, dedica da lassù<br />
RIFUGIO ELIA ASSOCIAZIONE A.P.A.R.<br />
(ASSOCIAZIONE PICCOLI ANIMALI RANDAGI)<br />
VIA CANALE, 23 BUSTO ARSIZIO (VA) - <strong>21</strong>052 BUSTO ARSIZIO (VA)<br />
TELEFONO 0331/67.06.92 - E-MAIL: apar_rifugioelia@hotmail.it<br />
SITO: http://www.rifugioamico.it/canili.aspx<br />
HOLLY&<br />
PAPERO<br />
GIADA<br />
SOTTILETTA SARA<br />
REX&<br />
MARA<br />
questo bellissimo rifugio<br />
e sicuramente, come un angelo<br />
veglia su tutti i cani abbandonati<br />
e sfortunati…Tutti i cani hanno<br />
bisogno di essere amati e<br />
protetti…noi come volontari siamo<br />
i primi a dare tutto ciò a questi<br />
piccoli speciali…<br />
Loro hanno un cuore enorme, ci<br />
offrono la loro totale fiducia…non<br />
deludiamoli mai….<br />
Il team di rifugio Elia è presente,<br />
dalle 10.00 alle 18.00, tutti i giorni<br />
compreso sabato e domenica,<br />
è possibile per ogni cittadino portare<br />
a passeggio i cani nei dintorni del<br />
canile e adottarli a distanza o,<br />
meglio ancora, adottarli per sempre<br />
offrendo loro una famiglia.<br />
Venite a trovarci…<br />
Alcuni dei piccoli presenti:<br />
Frida, bellissima incrocio rottweiller,<br />
giovane e molto intelligente.<br />
Giada, lupetta taglia media, un po’<br />
timida ma con gentilezza e pazienza<br />
si avvicina delicatamente.<br />
PUCCY STRUTTUR<br />
ZIT<br />
SAKY<br />
CINZIA<br />
STRUTTUR<br />
PUPA FRIDA<br />
Holly & Papero, due innamorati<br />
pazzi, come Al Bano e Romina, lei<br />
pastorina rossa più alta del suo<br />
amato Papero bianco e nero.<br />
Mara e Rex, lei cicciotella bianca<br />
e nera simpatica e giocherellona, lui<br />
lupone caramellato divoratore<br />
di wurstel.<br />
Sara, dolce vecchina da sempre<br />
in canile…da quando era<br />
cucciola..sarebbe davvero bello<br />
trovasse finalmente una famiglia,<br />
è dolcissima e buona.<br />
Sottiletta, meravigliosa…pitt bull<br />
di circa 10 anni in super<br />
forma…intelligentissima, davvero<br />
speciale, adora le persone ma<br />
meglio non con altri cani.<br />
Zita, deliziosa volpina piccolissima è<br />
super coccolona e tenera.<br />
Saky, la Milva del rifugio…tutta<br />
rossa…<br />
Pupa, pastore tedesco, imponente<br />
per la sua grazie e dolcezza.<br />
Pucci, un incrocio husky dalle<br />
zampone da<br />
bassethound…simpaticissimo.<br />
63
64<br />
COSA FARE IN CASO<br />
DI RITROVAMENTO DI UN CANE<br />
In caso di ritrovamento di un<br />
cane vagante Il Cittadino, dopo<br />
aver messo in atto ogni<br />
possibile mezzo per trattenere<br />
vicino a se il cane o per porlo<br />
comunque in un luogo sicuro dal<br />
quale non possa allontanarsi,<br />
deve avvertire la Polizia<br />
Comunale competente per<br />
territorio nel quale é avvenuto<br />
il ritrovamento.<br />
E' compito della Polizia Comunale<br />
allertare il servizio<br />
di accalappiamento che porterà<br />
il cane al canile di competenza.<br />
I canili sono il luogo di raccolta<br />
di cani vaganti accalappiati sul<br />
territorio.<br />
Possono essere gestiti dal<br />
Comune o da un privato.<br />
In ogni caso tutti i Comuni sono<br />
tenuti per legge (art. 4 L.<br />
Cosa fare se .....<br />
• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO FERITO<br />
Chiamare il servizio veterinario della A.S.L.<br />
competente per territorio<br />
Per il comune di Varese <strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>- 333681<br />
Festivi e notturno <strong>Tel</strong>. <strong>0332</strong>- 277111<br />
• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO<br />
Avvisare i volontari dell'E.N.P.A. che potrebbero<br />
avere segnalazioni su chi l'ha smarrito<br />
Chiamare i vigili urbani del comune interessato<br />
i quali devono provvedere a farlo accalappiare<br />
Per il comune di Varese<br />
sede E.N.P.A. <strong>Tel</strong>.<strong>0332</strong> 23<strong>21</strong>61<br />
Polizia Municipale <strong>Tel</strong>.<strong>0332</strong> 809111<br />
• HO PERSO IL MIO CANE<br />
Denunciare lo smarrimento all'anagrafe canina<br />
del comune di residenza<br />
Avvisare i volontari dell'E.N.P.A.<br />
Chiamare il canile comunale<br />
Per il comune di Varese<br />
Canile di <strong>Via</strong> Friuli <strong>Tel</strong>.<strong>0332</strong> 335077<br />
281/91) ad assicurare un luogo<br />
di ricovero per il cane vagante<br />
fino a nuova adozione.<br />
Un eventuale rifiuto posto<br />
dalla Polizia Comunale é<br />
da considerarsi "omissione<br />
di atti di ufficio" e come tale<br />
va denunciato ai Carabinieri.<br />
Negli orari notturni e nei giorni<br />
festivi in provincia di Varese é in<br />
funzione un servizio di reperibilità<br />
garantito dai veterinari delle ASL<br />
che autorizzano l'accalappiamento<br />
o intervengono in caso di animale<br />
feriti.<br />
Il servizio risponde al telefono<br />
numero <strong>0332</strong> 277111.<br />
Gli Enti e le associazioni<br />
protezionistiche hanno il compito<br />
di facilitare e controllare gli affidi<br />
dei cani ritrovati.<br />
Nel caso in cui il cane<br />
accalappiato dovesse risultare<br />
regolarmente tatuato, dopo la<br />
visita di un veterinario e la<br />
decifrazione del tatuaggio verrà<br />
riconsegnato al proprietario,<br />
previo pagamento della<br />
sanzione di malcustodia e della<br />
retta di degenza in canile.<br />
Ogni mezzo adottato per il<br />
prolungato trattenimento di un<br />
cane in canile é considerato reato<br />
poiché in aperto contrasto con i<br />
dettami della Legge 281/91.<br />
Tra i compiti del canile sono<br />
previsti:<br />
l'attenta osservazione della<br />
situazione sanitaria del cane, il<br />
suo mantenimento con alimenti<br />
di buona qualità ed un veloce<br />
ritorno ad una famiglia idonea<br />
all'adozione del cane.<br />
HAI PERSO UN CANE?<br />
PER INFORMAZIONI PUOI CHIAMARE<br />
POLIZIA MUNICIPALE DELLA TUA CITTA’<br />
ACCALAPPIATORI:<br />
DOGS GROUND 0331 259 788<br />
GIRARDI 349 834 10 47<br />
SITI INTERNET:<br />
www.enpa.it<br />
www.animalipersiritrovati.org<br />
CANILI CONVENZIONATI:<br />
CANILE BUSTO ARSIZIO 0331 670 692<br />
CANILE GALLARATE 0331 <strong>26</strong>0 663<br />
PAL LEGNANO 0331 466 665<br />
CONTEA DELLA LUNA D’ARGENTO 0331 353 181<br />
CASA BULL 0331 361 967<br />
ALLEVAMENTO OROVAL CITTIGLIO <strong>0332</strong> 6<strong>26</strong> 190
RANDAGISMO<br />
Con l’arrivo dell’estate, si ripropone<br />
ogni anno il dramma dei cani<br />
abbandonati.<br />
Da anni i mezzi d’<strong>informa</strong>zione<br />
lanciano appelli per scongiurare<br />
questo triste fenomeno. Il problema<br />
si è attenuato, secondo i dati forniti<br />
dall’Azienda sanitaria, e, da quando<br />
è stato introdotto il tatuaggio<br />
obbligatorio e il microchip,<br />
gli smarrimenti sono diminuiti in<br />
quanto è più facile risalire al<br />
proprietario del cane.<br />
Purtroppo capita ancora spesso<br />
di vedere dei cani abbandonati<br />
e quando ci troviamo di fronte ad<br />
un cane randagio, è opportuno non<br />
toccarlo, per evitare di essere<br />
morsicati e contrarre quindi qualche<br />
infezione; è necessario avvertire<br />
immediatamente i vigili urbani che,<br />
a loro volta, si rivolgono<br />
all’accalappiacani.<br />
Se il ritrovamento avviene nelle ore<br />
notturne o durante le giornate<br />
festive, bisogna rivolgersi al<br />
centralino dell’Asl che si metterà in<br />
contatto con il veterinario di turno.<br />
Una volta accalappiati, i cani<br />
vengono portati al canile. Sono stati<br />
istituiti infatti nella provincia di Varese<br />
dei “canili sanitari”, strutture in cui<br />
vengono tenuti temporaneamente<br />
i cani vaganti catturati sul territorio,<br />
per evitare morsicature o incidenti<br />
stradali.<br />
Il canile sanitario è previsto<br />
dalla Legge Regionale 20 luglio<br />
2006 n. 16 “Lotta al randagismo<br />
e tutela degli animale di affezione”<br />
con la quale la Regione Lombardia<br />
ha voluto promuovere la prevenzione<br />
del randagismo, la protezione e la<br />
tutela degli animali di affezione.<br />
Al Dipartimento di Prevenzione<br />
Veterinario dell’ASL sono affidate<br />
le competenze in materia<br />
di istituzione e gestione di uno o più<br />
Canili Sanitari, per l’esecuzione degli<br />
interventi di profilassi, diagnosi e<br />
terapia ai cani ricoverati, per il<br />
tempo previsto dalla vigente<br />
legislazione sanitaria ai fini della<br />
profilassi antirabbica e per la<br />
degenza sanitaria.<br />
Gli Enti Locali dell’ASL sono tenuti<br />
obbligatoriamente a mettere a<br />
disposizione, in comodato d’uso,<br />
strutture adeguate per i Canili<br />
Sanitari.; secondo tale disposizione, i<br />
comuni di Varese, Gallarate,<br />
Busto Arsizio e Luino stanno<br />
provvedendo alla messa a noma<br />
dei canili di loro proprietà.<br />
In attesa che queste strutture<br />
vengano ristrutturate,<br />
si è provveduto ad attivare<br />
le Convenzioni con 2 ditte private<br />
che hanno espresso la loro<br />
disponibilità e che sono state<br />
giudicate idonee dal personale del<br />
Dipartimento di Prevenzione<br />
Veterinario e, dal 1° gennaio 2008<br />
ha avuto inizio l’attività di ricovero.<br />
L’ASL, tramite il Dipartimento di<br />
Prevenzione Veterinario, utilizza<br />
i canili sanitari per fornire ai cani<br />
ricoverati interventi di diagnosi,<br />
terapia e profilassi.<br />
Dopo dieci giorni di degenza nel<br />
canile sanitario, i cani vengono<br />
trasferiti nei canili rifugio,<br />
strutture convenzionate<br />
con i Comuni della Provincia o<br />
appartenenti ai Comuni stessi.<br />
Se il cane accalappiato risulta<br />
iscritto all’anagrafe e con un<br />
proprietario identificabile, l’ASL<br />
rintraccerà il proprietario per la<br />
restituzione del cane e in questo<br />
caso il proprietario sarà tenuto al<br />
risarcimento delle spese sostenute<br />
per la cattura ed eventuali cure<br />
sanitarie fornite.<br />
Se diversamente il cane risulta<br />
sprovvisto di microchip o tatuaggio, il<br />
veterinario dell’ASL, provvederà<br />
immediatamente all’inserimento del<br />
microchip<br />
ed all’iscrizione all’anagrafe.<br />
La vigente normativa regionale<br />
prevede infatti anche l’istituzione<br />
e la gestione di un sistema<br />
anagrafico <strong>informa</strong>tizzato.<br />
Tale sistema prevede l’applicazione<br />
di microchip ai cani di proprietari<br />
richiedenti ed ai cani accalappiati, la<br />
registrazione degli animali e dei<br />
rispettivi proprietari, la registrazione<br />
di cambio di stato degli animali<br />
(cessione, morte o smarrimento), la<br />
registrazione ed il rilascio dei<br />
RANDAGISMORANDAGISM<br />
passaporti per animali da compagnia<br />
(pet passport), oltre all’attività<br />
autorizzativa e di vigilanza nei<br />
confronti dei Medici Veterinari liberi<br />
professionisti richiedenti e<br />
l’accreditamento all’esecuzione delle<br />
operazioni di identificazione ed<br />
iscrizione dei cani all’anagrafe canina<br />
regionale.