G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica
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Capitolo 1<br />
Tuttavia, per abbreviare le notazioni, si useranno spesso frasi del tipo sia V uno spazio normato<br />
oppure sia V uno spazio prehilbertiano, senza cioè evidenziare la norma o il prodotto scalare nella<br />
notazione stessa. Resta inteso che occorre pensare <strong>di</strong> aver fissato una norma o un prodotto scalare<br />
cui fare riferimento sistematico.<br />
3.4. Definizione. Sia (V, � · �) uno spazio normato. La funzione d : V × V → R definita da<br />
d(x, y) = �x − y� per x, y ∈ V (3.3)<br />
si chiama metrica indotta dalla norma. La palla unitaria, la palla chiusa unitaria e la sfera unitaria<br />
<strong>di</strong> V sono la palla B1(0) , la palla chiusa B1(0) e la sfera ∂B1(0) rispetto alla metrica d .<br />
Si verifica imme<strong>di</strong>atamente che d è effettivamente una metrica. Per <strong>di</strong>re che una successione<br />
{xn} converge all’elemento x si scrive anche xn → x .<br />
Dunque, se si considera prima la metrica indotta e poi anche la topologia indotta da questa<br />
metrica, possiamo affermare che<br />
in modo canonico.<br />
ogni spazio prehilbertiano è anche uno spazio normato (3.4)<br />
ogni spazio prehilbertiano o normato è anche uno spazio metrico (3.5)<br />
ogni spazio prehilbertiano o normato o metrico è anche uno spazio topologico (3.6)<br />
3.5. Esercizio. Verificare che in ogni spazio normato la norma è una funzione continua.<br />
3.6. Esercizio. Dedurre dalla <strong>di</strong>suguaglianza <strong>di</strong> Schwarz che il prodotto scalare è una funzione<br />
continua, cioè tale che le convergenze xn → x e yn → y implicano (xn, yn) → (x, y) .<br />
3.7. Osservazione. Le affermazioni precedenti (3.4–6), tuttavia, meritano un commento. Mentre<br />
due <strong>di</strong>verse metriche in un insieme possono indurre la stessa topologia, non può accadere che<br />
due <strong>di</strong>versi prodotti scalari in uno spazio vettoriale V inducano la stessa norma, né che due norme<br />
<strong>di</strong>verse inducano la stessa metrica. Tenendo conto delle formule iv) e v) dell’Osservazione 2.5,<br />
abbiamo infatti: i) se � · � è la norma indotta dal prodotto scalare ( · , · ) , allora, per ogni x, y ∈ V<br />
valgono le formule<br />
(x, y) = 1<br />
4<br />
(x, y) = 1<br />
4<br />
�<br />
�x + y� 2 − �x − y� 2�<br />
�<br />
�x + y� 2 − �x − y� 2�<br />
+ i<br />
�<br />
�x + iy�<br />
4<br />
2 − �x − iy� 2�<br />
rispettivamente nei casi K = R e K = C ; ii) se d è la metrica indotta dalla norma � · � , allora<br />
�x� = d(x, 0) per ogni x ∈ V .<br />
Quin<strong>di</strong> fissato lo spazio vettoriale V e considerate la famiglia P degli spazi prehilbertiani, quella<br />
N degli spazi normati, quella M degli spazi metrici e quella T degli spazi topologici che si possono<br />
costruire su V , abbiamo che le corrispondenze stabilite sopra sono, <strong>di</strong> fatto, delle applicazioni<br />
P<br />
Ipn<br />
−−−−−−→ N<br />
Inm<br />
−−−−−−→ M<br />
Imt<br />
−−−−−−→ T<br />
le prime due delle quali sono iniettive, al contrario della terza. Dunque, quando si afferma, ad esempio,<br />
che gli spazi normati sono anche metrici, si interpreta Inm semplicemente come identificazione.<br />
Ma ciò è effettivamente lecito per quanto riguarda Ipn e Inm , e possiamo scrivere P ⊂ N ⊂ M ,<br />
mentre non possiamo interpretare l’applicazione Imt come identificazione dato che essa non è iniettiva.<br />
In particolare è improprio l’uso <strong>di</strong> frasi del tipo “lo spazio topologico considerato è metrico<br />
(normato, prehilbertiano)”, la frase corretta essendo “esiste una metrica (una norma, un prodotto<br />
scalare) che induce la topologia considerata”. In alternativa si <strong>di</strong>ce che “lo spazio topologico considerato<br />
è metrizzabile (normabile, prehilbertizzabile)”. I risultati dati <strong>di</strong> seguito caratterizzano gli<br />
spazi metrici che sono anche normati e gli spazi normati che sono anche prehilbertiani.<br />
4<br />
Gianni <strong>Gilar<strong>di</strong></strong>