G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica
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4.21. Esempio (spazio <strong>di</strong> L. Schwartz). Si consideri l’analogo spazio<br />
Spazi localmente convessi<br />
S(R d ) = {v ∈ C ∞ (R d ) : D α v(x) = o(|x| −λ ) per |x| → +∞ per ogni α e ogni λ > 0 }<br />
con la famiglia <strong>di</strong> seminorme<br />
F = {| · |α,λ : α multi-in<strong>di</strong>ce qualunque, λ > 0 } ove |v|α,λ = sup<br />
x∈R d(1 + |x|λ )|D α v(x)|.<br />
Allora S(R d ) è uno spazio <strong>di</strong> Fréchet immerso con continuità in C ∞ (R d ) . Lo spazio <strong>di</strong> Schwartz<br />
S(R d ) è importante nella teoria delle trasformate <strong>di</strong> Fourier e nella teoria delle <strong>di</strong>stribuzioni.<br />
4.22. Esercizio. Si <strong>di</strong>mostri quanto è affermato nell’esempio precedente.<br />
4.23. Esercizio. Sia Ω un aperto <strong>di</strong> Rd . Per L > 0 e s > 0 si denoti con Gs L (Ω) l’insieme<br />
delle funzioni v ∈ C∞ (Ω) verificanti la con<strong>di</strong>zione seguente: per ogni compatto K ⊂ Ω esiste una<br />
costante M ≥ 0 tale che<br />
|D α v(x)| ≤ ML |α| (α!) s per ogni x ∈ K e ogni multi-in<strong>di</strong>ce α (4.7)<br />
ove α! = α1! · . . . · αd! per α = (α1, . . . , αd) . Si verifichi che Gs L (Ω) è un sottospazio vettoriale<br />
<strong>di</strong> C∞ (Ω) . Si verifichi inoltre che, per ogni compatto K ⊂ Ω , la formula<br />
�<br />
�<br />
|v|K,s,L = sup<br />
α<br />
L −|α| (α!) −s sup |D<br />
K<br />
α v|<br />
per v ∈ Gs L (Ω) (4.8)<br />
(l’estremo superiore essendo calcolato al variare dei multi-in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne) definisce una seminorma<br />
in Gs L (Ω) (il cui valore coincide con la minima delle costanti M ≥ 0 che rendono vera<br />
la (4.7)). Si <strong>di</strong>mostri infine che Gs L (Ω) <strong>di</strong>venta uno spazio <strong>di</strong> Fréchet rispetto alla famiglia costituita<br />
dalle seminorme (4.8) al variare del compatto K ⊂ Ω .<br />
4.24. Osservazione. Di particolare interesse nelle applicazioni alle equazioni alle derivate<br />
parziali sono i cosiddetti spazi del tipo <strong>di</strong> Gevrey <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne s , i quali hanno una struttura “naturale”<br />
<strong>di</strong> spazi localmente convessi che, tuttavia, non è semplice da descrivere in termini <strong>di</strong> esplicite<br />
seminorme, per cui soprasse<strong>di</strong>amo. Due <strong>di</strong> questi sono gli spazi G s (Ω) e D s (Ω) che ora definiamo<br />
e che, <strong>di</strong> solito, sono presi in considerazione solo per s > 1 . Lo spazio G s (Ω) è l’unione degli spazi<br />
G s L (Ω) al variare <strong>di</strong> L > 0 e Ds (Ω) è il sottospazio delle funzioni v ∈ G s (Ω) a supporto compatto.<br />
Tuttavia si può pensare <strong>di</strong> accettare le definizioni precedenti per ogni s > 0 . Se così ci si comporta,<br />
si <strong>di</strong>mostra che le funzioni appartenenti a G 1 (Ω) sono tutte e sole le funzioni analitiche in Ω , cioè<br />
le funzioni v ∈ C ∞ (Ω) che godono della proprietà seguente: ogni punto x0 ∈ Ω ha un intorno<br />
I ⊆ Ω tale che la serie <strong>di</strong> Taylor <strong>di</strong> v <strong>di</strong> centro x0 converge a v(x) per ogni x ∈ I . Ne segue<br />
che, se s ∈ (0, 1) , gli elementi <strong>di</strong> G s (Ω) verificano una sorta <strong>di</strong> super-analiticità e che D s (Ω) è<br />
significativo solo per s > 1 . Infatti, per s ≤ 1 , lo spazio D s (Ω) si riduce alla funzione nulla. Se<br />
invece s > 1 , lo spazio G s (Ω) contiene funzioni non analitiche e il valore del parametro s <strong>di</strong>venta<br />
una sorta <strong>di</strong> misura della non-analiticità.<br />
Segnaliamo che, se Ω = R n × R e se denotiamo con (x, t) la variabile in Ω , appartiene allo<br />
spazio G 2 (Ω) la cosiddetta soluzione fondamentale dell’operatore del calore ∂/∂t − ∆ (ove ∆ è il<br />
laplaciano in R n ) data dalla formula<br />
E(x, t) = (4πt) −n/2 e −|x|2 /(4t)<br />
se t > 0 e E(x, t) = 0 se t ≤ 0 . (4.9)<br />
Questa consente <strong>di</strong> costruire, per una vasta classe <strong>di</strong> dati iniziali u0 : Rn → R , la soluzione del<br />
problema <strong>di</strong> Cauchy per l’equazione del calore<br />
∂u<br />
∂t − ∆u = 0 in Rn × (0, +∞) e u( · , 0) = u0 in Rn (4.10)<br />
me<strong>di</strong>ante la formula<br />
�<br />
u(x, t) = E(x − y, t) u0(y) dy per (x, t) ∈ Rn × (0, +∞)<br />
R n<br />
nonché, tramite una formula più complessa, la soluzione dell’analogo problema relativo all’equazione<br />
non omogenea, cioè con secondo membro generico anziché nullo nella prima delle (4.10).<br />
<strong>Analisi</strong> <strong>Funzionale</strong><br />
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