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G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica

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Capitolo 8<br />

4.15. Esercizio. Verificare le immersioni continue C ∞ (Ω) ⊆ C k (Ω) per ogni k e <strong>di</strong>mostrare<br />

che la topologia in C ∞ (Ω) è la meno fine fra quelle che rendono continue tutte le immersioni dette.<br />

4.16. Osservazione. Nemmeno la topologia <strong>di</strong> C ∞ (Ω) è indotta da una norma, ma il <strong>di</strong>scorso<br />

dell’Osservazione 4.13 non funziona in questo caso. Infatti una famiglia <strong>di</strong> seminorme che genera<br />

la stessa topologia è data da<br />

F = {� · �k,∞ : k = 0, 1, . . .} ove � · �k,∞ è la norma in C k (Ω) .<br />

Ora nessun intorno dell’origine della base standard associata a F può contenere un sottospazio<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione positiva in quanto ciascuna delle seminorme <strong>di</strong> F è in realtà una norma. Occorre<br />

allora procedere <strong>di</strong>versamente. Ragionando per assurdo, supponiamo che esista una norma � · �<br />

che induce la topologia. Applicando due volte il Corollario 1.14, ve<strong>di</strong>amo, da un lato, che esistono<br />

una costante M ≥ 0 e un intero k ≥ 0 tali che �v� ≤ M�v�k,∞ per ogni v ∈ C ∞ (Ω) e, d’altro<br />

canto, che per ogni multi-in<strong>di</strong>ce α esiste una costante Mα tale che �D α v�∞ ≤ Mα�v� per ogni<br />

v ∈ C ∞ (Ω) . Combinando otteniamo<br />

�D α v�∞ ≤ MMα�v�k,∞ per ogni v ∈ C ∞ (Ω)<br />

e ora mostriamo che ciò non è possibile. Si definiscano infatti le funzioni vn ∈ C ∞ (Ω) me<strong>di</strong>ante<br />

la formula vn(x) = n −k sin nx1 ove x1 è la prima coor<strong>di</strong>nata <strong>di</strong> x . Allora �D α vn�∞ ≤ 1 per<br />

ogni α verificante |α| ≤ k , per cui la norma �vn�k,∞ si mantiene limitata. Se invece pren<strong>di</strong>amo<br />

α = (k + 1, 0, . . . , 0) abbiamo �D α vn�∞ = n e la <strong>di</strong>suguaglianza trovata viene contraddetta.<br />

4.17. Osservazione. Un altro modo <strong>di</strong> vedere che la topologia <strong>di</strong> C ∞ (Ω) non è indotta da<br />

alcuna norma si basa sul Teorema IV.3.13 <strong>di</strong> Ascoli (si vedano le osservazioni fatte in proposito)<br />

e vale se Ω è regolare. Dimostriamo infatti che ogni limitato <strong>di</strong> C ∞ (Ω) è relativamente compatto,<br />

il che è incompatibile con il fatto che C ∞ (Ω) sia uno spazio normato, dato che è <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione<br />

infinita (Teorema IV.3.4). Sia B un insieme limitato <strong>di</strong> C ∞ (Ω) (si vedano la (2.1) e gli esercizi<br />

collegati). Allora tutte le seminorme (4.6) si mantengono limitate su B . Segue che, per ogni multiin<strong>di</strong>ce<br />

α , l’insieme D α B = {D α v : v ∈ B} è limitato in C 0 (Ω) . In particolare, per ogni α , sono<br />

limitati in C 0 (Ω) sia l’insieme D α B sia quello costituito dalle derivate prime dei suoi elementi.<br />

Deduciamo che D α B è anche equicontinuo. Per il Teorema <strong>di</strong> Ascoli esso è quin<strong>di</strong> relativamente<br />

compatto in C 0 (Ω) . Dunque, per ogni successione {vn} <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> B e per ogni α , dalla successione<br />

{D α vn} si può estrarre una sottosuccessione convergente uniformemente. Ciò premesso,<br />

sia {vn} una successione <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> B . Numerati tutti i multi-in<strong>di</strong>ci in modo da produrne<br />

una successione, con il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agonale <strong>di</strong> Cantor si arriva a costruire una sottosuccessione<br />

{vnk } convergente uniformemente e tale che {Dα vnk } (dunque con gli stessi in<strong>di</strong>ci nk della succes-<br />

sione {vnk } ) converga uniformemente per ogni multi-in<strong>di</strong>ce α . Conclu<strong>di</strong>amo che {vnk } converge<br />

nella topologia <strong>di</strong> C∞ (Ω) .<br />

4.18. Esercizio. Adattare il <strong>di</strong>scorso appena fatto per mostrare che la stessa cosa vale per<br />

C ∞ (Ω) : ogni suo sottoinsieme limitato è relativamente compatto. Si prenda una successione {Ωm}<br />

<strong>di</strong> aperti regolari ben contenuti in Ω che invade Ω (Esercizio 4.2) in modo che sia numerabile<br />

l’insieme delle coppie (Ωm, α) da considerare nell’applicazione del metodo <strong>di</strong>agonale <strong>di</strong> Cantor.<br />

4.19. Esercizio. Sia B un limitato <strong>di</strong> C 0 (Ω) . Si <strong>di</strong>mostri che B è relativamente compatto se<br />

e solo se ogni x0 ∈ Ω ha un intorno I ⊆ Ω tale che sia equicontinuo l’insieme delle restrizioni a I<br />

degli elementi <strong>di</strong> B . Si <strong>di</strong>mostri che ogni limitato <strong>di</strong> C 1 (Ω) è relativamente compatto in C 0 (Ω) .<br />

4.20. Esercizio. Sia<br />

V = {v : R d → K continue tali che v(x) = o(|x| −λ ) per |x| → +∞ per ogni λ > 0 }.<br />

Si <strong>di</strong>mostri che la famiglia <strong>di</strong> seminorme<br />

F = {| · |λ : λ > 0} ove |v|λ = sup<br />

x∈R d(1 + |x|λ )|v(x)|<br />

rende V spazio <strong>di</strong> Fréchet immerso con continuità in C 0 (R d ) .<br />

210<br />

Gianni <strong>Gilar<strong>di</strong></strong>

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