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G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica

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Spazi localmente convessi<br />

è il funzionale nullo, allora esiste un punto x ∈ V in cui esso non si annulla. L’analoga affermazione<br />

per la topologia debole <strong>di</strong> V , invece, <strong>di</strong>pende dal Teorema <strong>di</strong> Hahn-Banach, precisamente<br />

dal Corollario V.2.10. Infatti, se x ∈ V \ {0} e f è data dal corollario citato, la seminorma pf<br />

definita in (3.1) non si annulla in x . Notiamo infine che queste topologie inducono proprio le<br />

convergenze che abbiamo chiamato debole e debole* grazie alla Proposizione 1.16.<br />

Sebbene molto si possa <strong>di</strong>re su tali topologie, noi ci limitiamo a qualche osservazione e a due<br />

risultati <strong>di</strong> compattezza. La prima cosa da notare è data dalla proposizione seguente:<br />

3.3. Proposizione. Sia V uno spazio normato. Allora<br />

i) la topologia debole <strong>di</strong> V è meno fine della topologia forte ;<br />

ii) se V ha <strong>di</strong>mensione finita le due topologie coincidono ;<br />

iii) se V ha <strong>di</strong>mensione infinita le due topologie sono <strong>di</strong>verse .<br />

Più precisamente, nel caso iii) , ogni intorno dell’origine nella topologia debole contiene un sottospazio<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione infinita. In particolare la topologia debole non è indotta da alcuna norma.<br />

Dimostrazione. Sistematicamente basta considerare intorni dell’origine, eventualmente scelti in una base.<br />

Il punto i) equivale a: ogni intorno della base standard della topologia debole è anche un intorno nella<br />

topologia forte. Ma ciò è imme<strong>di</strong>ato dato che i funzionali che intervengono sono continui.<br />

Tenendo conto del primo punto, il punto ii) equivale a: se V ha <strong>di</strong>mensione finita, una palla Br(0)<br />

rispetto a una norma in V è anche un intorno nella topologia debole. Siano B una base <strong>di</strong> V e B∗ la sua<br />

base duale (ve<strong>di</strong> III.(3.1)). Se x ∈ V sia (x1, . . . , xn) il vettore delle coor<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> x rispetto alla base B<br />

e si ponga �x� = maxi |xi| . Allora � · � è una norma e l’intorno Br(0) rispetto a tale norma coincide con<br />

l’intorno debole dell’origine dato dall’intersezione �n i=1 Bei r (0) .<br />

Supponiamo ora V <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione infinita. Per <strong>di</strong>mostrare tutta la parte restante dell’enunciato, basta<br />

verificare che ogni intorno I dell’origine della base standard della topologia debole contiene un sottospazio<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione infinita. Un tale intorno I ha la forma<br />

n�<br />

I = B fi<br />

ε (0) = {x ∈ V : |〈fi, x〉| < ε per i = 1, . . . , n }<br />

i=1<br />

per certi fi ∈ V ∗ e ε > 0 . Sia f ∈ Hom(V ; K n ) dato da f(x) = (〈f1, x〉, . . . , 〈fn, x〉) e siano N(f) e R(f)<br />

il suo nucleo e la sua immagine. Siccome <strong>di</strong>m V = <strong>di</strong>m N(f) + <strong>di</strong>m R(f) per la (VII.3.4) e <strong>di</strong>m R(f) ≤ n ,<br />

si ha <strong>di</strong>m N(f) = +∞ . D’altra parte N(f) ⊂ I , chiaramente.<br />

3.4. Corollario. Sia V uno spazio normato <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione infinita. Allora la chiusura debole<br />

della frontiera ∂A <strong>di</strong> un qualunque aperto limitato A <strong>di</strong> V include A .<br />

Dimostrazione. Dobbiamo <strong>di</strong>mostrare che ogni x ∈ A è <strong>di</strong> accumulazione per ∂A nella topologia debole.<br />

Siano dunque x ∈ A e J un intorno debole <strong>di</strong> x . Allora J = x + J0 per un opportuno intorno debole J0<br />

<strong>di</strong> 0 . Sia V0 un sottospazio <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione positiva incluso in J0 (ne esiste uno ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione<br />

infinita per la Proposizione 3.3). Fissato v0 ∈ V0 tale che �v0� = 1 , consideriamo gli insiemi<br />

I = {t ∈ R : x + tv0 ∈ A} e E = {t ∈ R : x + tv0 �∈ A}. (3.3)<br />

Allora I ed E sono aperti <strong>di</strong>sgiunti <strong>di</strong> R . Essi sono non vuoti, il primo in quanto 0 ∈ I , il secondo in<br />

quanto R \ E ⊆ (−r, r) se r > 0 è tale che A ⊂ Br(x) . Essendo R connesso, il complementare <strong>di</strong> I ∪ E<br />

contiene almeno un punto t0 . Dunque x + t0v0 ∈ J ∩ ∂A .<br />

3.5. Esercizio. Siano V uno spazio normato <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione infinita e C ⊂ V un aperto convesso<br />

e limitato. Dimostrare che la chiusura debole <strong>di</strong> ∂C è la chiusura forte C <strong>di</strong> C .<br />

3.6. Esercizio. Sia V uno spazio normato. Dimostrare che sono equivalenti le con<strong>di</strong>zioni seguenti:<br />

i) per ogni aperto limitato A ⊂ V la chiusura debole <strong>di</strong> ∂A include A ; ii) esiste un<br />

aperto limitato A ⊂ V tale che la chiusura debole <strong>di</strong> ∂A includa A ; iii) la chiusura debole della<br />

sfera ∂B1(0) è la palla chiusa B1(0) ; iv) V ha <strong>di</strong>mensione infinita.<br />

<strong>Analisi</strong> <strong>Funzionale</strong><br />

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