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G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica

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I teoremi fondamentali <strong>di</strong> Banach<br />

si <strong>di</strong>mostri che L• è un isomorfismo algebrico continuo <strong>di</strong> V• su W e si deduca che L• è un<br />

isomorfismo e che L è un’applicazione aperta.<br />

4. L’aggiunto <strong>di</strong> un operatore non limitato<br />

La nozione <strong>di</strong> operatore aggiunto è stata anticipata nella Definizione V.8.1 nel caso degli operatori<br />

lineari e continui. In questo paragrafo vogliamo considerare il caso più generale degli operatori<br />

lineari non limitati. Se L : D(L) ⊆ V → W è un operatore lineare non limitato, la formula<br />

da realizzare continua ad essere la (V.8.1), questa volta limitatamente agli elementi v e w ∗ che<br />

rendono sensata la formula stessa, cioè deve risultare<br />

〈L ∗ w ∗ , v〉 = 〈w ∗ , Lv〉 per ogni v ∈ D(L) e w ∗ ∈ D(L ∗ ) (4.1)<br />

ove D(L ∗ ) è l’insieme degli elementi w ∗ ∈ W ∗ tali che esista un elemento <strong>di</strong> V ∗ da chiamare<br />

L ∗ w ∗ che rende vera, per ogni v ∈ D(L) , l’uguaglianza stessa. Ma tale uguaglianza <strong>di</strong>ce che L ∗ w ∗<br />

è un funzionale lineare e continuo su V che prolunga w ∗ ◦ L . D’altra parte, ammesso che un tale<br />

prolungamento <strong>di</strong> w ∗ ◦ L esista, questo può non essere unico, a meno che il dominio <strong>di</strong> w ∗ ◦ L non<br />

sia denso in V . Ma il dominio <strong>di</strong> w ∗ ◦ L coincide con D(L) . Siamo dunque indotti a supporre,<br />

nella definizione data <strong>di</strong> seguito, che il dominio dell’operatore sia denso.<br />

4.1. Definizione. Siano V e W due spazi normati e L : D(L) ⊆ V → W un operatore lineare<br />

non limitato il cui dominio D(L) sia denso in V . Allora <strong>di</strong>ciamo che un elemento w ∗ ∈ W ∗<br />

appartiene a D(L ∗ ) quando<br />

esiste v ∗ ∈ V ∗ tale che 〈v ∗ , v〉 = 〈w ∗ , Lv〉 per ogni v ∈ D(L) (4.2)<br />

e, per w ∗ ∈ D(L ∗ ) , denotiamo con L ∗ w ∗ l’unico elemento v ∗ ∈ V ∗ che verifica la formula (4.2).<br />

L’operatore<br />

L ∗ : D(L ∗ ) ⊆ W ∗ → V ∗ definito da w ∗ ↦→ L ∗ w ∗<br />

è detto duale o trasposto o aggiunto <strong>di</strong> L .<br />

4.2. Osservazione. Risulta chiaro che, per la definizione stessa, vale la (4.1) e che il dominio <strong>di</strong><br />

L ∗ è il più grande possibile fra i sottospazi <strong>di</strong> W ∗ che possono essere domini <strong>di</strong> operatori verificanti<br />

la (4.1). D’altra parte, perché un elemento w ∗ ∈ W ∗ appartenga a D(L ∗ ) è necessario e sufficiente<br />

che w ∗ ◦ L stesso sia continuo su D(L) (munito questo della topologia indotta da V ). Ve<strong>di</strong>amo<br />

allora che l’appartenenza <strong>di</strong> w ∗ ∈ W ∗ a D(L ∗ ) equivale a ciascuna delle con<strong>di</strong>zioni<br />

i) w ∗ ◦ L è continuo su D(L) rispetto alla topologia indotta da V<br />

ii) esiste c ∈ R tale che |〈w ∗ , Lv〉| ≤ c�v�V per ogni v ∈ D(L).<br />

Naturalmente, se V e W sono spazi <strong>di</strong> Hilbert reali identificati ai rispettivi duali tramite<br />

l’isomorfismo <strong>di</strong> Riesz, la formula (4.1) <strong>di</strong>venta<br />

(L ∗ w, v) = (w, Lv) per ogni v ∈ D(L) e w ∈ D(L ∗ ) (4.3)<br />

e risulta generalizzata la (V.8.2) al caso degli operatori non limitati. Il caso degli spazi <strong>di</strong> Hilbert<br />

complessi, tuttavia, sembra sfuggire e merita <strong>di</strong> essere approfon<strong>di</strong>to.<br />

4.3. Definizione. Siano V e W due spazi <strong>di</strong> Hilbert e L : D(L) ⊆ V → W un operatore<br />

lineare non limitato il cui dominio D(L) sia denso in V . Allora <strong>di</strong>ciamo che un elemento w ∈ W<br />

appartiene a D(L ∗ ) quando<br />

esiste v ′ ∈ V tale che (v ′ , v) = (w, Lv) per ogni v ∈ D(L) (4.4)<br />

e, per w ∈ D(L ∗ ) , denotiamo con L ∗ w l’unico elemento v ′ ∈ V che verifica la formula (4.4).<br />

L’operatore<br />

L ∗ : D(L ∗ ) ⊆ W → V definito da w ↦→ L ∗ w<br />

è detto aggiunto <strong>di</strong> L .<br />

<strong>Analisi</strong> <strong>Funzionale</strong><br />

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