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G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica

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I teoremi fondamentali <strong>di</strong> Banach<br />

Dimostriamo che B ′ r ⊆ L(B1) . Fissiamo dunque w ∈ B ′ r e cerchiamo v ∈ B1 tale che Lv = w .<br />

Siccome B ′ 2r ⊆ L(B1) abbiamo anche B ′ 2λr ⊆ L(Bλ) per ogni λ > 0 . Ciò significa che<br />

per ogni λ > 0 , ogni y ∈ B ′ 2λr e ogni ε > 0 esiste x ∈ Bλ tale che �y − Lx� < ε .<br />

Usiamo ricorsivamente questa affermazione per costruire un’opportuna successione {xn} <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> V .<br />

Pren<strong>di</strong>amo λ = 1/2 , y = w e ε = r/2 , osservando che tale y è ammesso in quanto B ′ 2λr = B′ r : troviamo<br />

x1 ∈ B 1/2 tale che �w − Lx1� < r/2 . Pren<strong>di</strong>amo ora λ = 1/4 , y = w − Lx1 e ε = r/4 osservando che tale<br />

y è ammesso in quanto ora B ′ 2λr = B′ r/2 e w − Lx1 ∈ B ′ r/2 per costruzione: troviamo x2 ∈ B 1/4 tale che<br />

�w − Lx1 − Lx2� < r/4 . Procedendo ricorsivamente veniamo a costruire una successione {xn} <strong>di</strong> elementi<br />

<strong>di</strong> V che verifica<br />

�xn� < 2 −n<br />

e<br />

�<br />

�<br />

�w −<br />

n� �<br />

�<br />

Lxk�<br />

< r 2 −n per ogni n .<br />

k=1<br />

Deduciamo che �∞ alla completezza <strong>di</strong> V (Teorema II.1.2). Abbiamo inoltre<br />

n=1 �xn� < +∞ per cui la formula v = � ∞<br />

∞�<br />

∞�<br />

�v� ≤ �x1� + �xn� ≤ �x1� + 2 −n = �x1� + 1<br />

< 1<br />

2<br />

n=2<br />

n=2<br />

n=1 xn effettivamente definisce v ∈ V grazie<br />

cioè v ∈ B1 . Ma la definizione <strong>di</strong> v implica anche � n<br />

k=1 Lxk → Lv in quanto L ∈ L(V ; W ) . D’altra parte<br />

� n<br />

k=1 Lxk → w . Conclu<strong>di</strong>amo che Lv = w . Dunque B ′ r ⊆ L(B1) e la <strong>di</strong>mostrazione è conclusa.<br />

3.5. Corollario. Siano V e W due spazi <strong>di</strong> Banach e L ∈ Hom(V ; W ) un isomorfismo algebrico.<br />

Se L è continuo allora L è un isomorfismo<br />

Dimostrazione. Occorre solo <strong>di</strong>mostrare che L −1 : W → V è una funzione continua. Sia dunque A<br />

un aperto <strong>di</strong> V : dobbiamo <strong>di</strong>mostrare che sua la controimmagine (L −1 ) −1 (A) tramite L −1 è un aperto<br />

<strong>di</strong> W . Ma (L −1 ) −1 (A) = L(A) e L(A) è un aperto <strong>di</strong> W per il Teorema dell’applicazione aperta.<br />

3.6. Corollario. Siano V uno spazio vettoriale e � · � ′ e � · � ′′ due norme in V tali che esista<br />

una costante C > 0 tale che �x� ′′ ≤ C�x� ′ per ogni x ∈ V . Se V è completo rispetto ad entrambe<br />

le norme, allora queste sono equivalenti.<br />

Dimostrazione. L’ipotesi sulla <strong>di</strong>suguaglianza fra le norme significa che l’identità, come operatore da<br />

(V, � · � ′ ) in (V, � · � ′′ ) , è continua. Il corollario precedente assicura allora che essa è un isomorfismo, cioè<br />

che le due norme sono equivalenti.<br />

3.7. Esercizio. Si ri<strong>di</strong>mostri, usando il Corollario 3.6, che, per 1 ≤ p < +∞ , lo spazio C 0 [0, 1]<br />

munito della norma indotta da L p (0, 1) non è completo.<br />

3.8. Esercizio. Usando il Corollario 3.6, <strong>di</strong>mostrare che lo spazio L1 (R) non è completo rispetto<br />

� n+1<br />

alla norma definita dalla formula �v� = supn∈Z n |v(x)| dx . Descrivere un completamento.<br />

3.9. Corollario. Siano Z uno spazio vettoriale topologico e V un sottospazio vettoriale <strong>di</strong> Z .<br />

Se due norme in V<br />

sono equivalenti.<br />

rendono sia V completo sia le immersioni <strong>di</strong> V in Z continue, allora esse<br />

Dimostrazione. Siano � · � ′ e � · � ′′ le due norme. Siamo nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> costruire lo spazio intersezione<br />

dei due spazi normati (V, � · � ′ ) e (V, � · � ′′ ) (ve<strong>di</strong> Teorema I.6.1), cioè lo stesso spazio vettoriale V ,<br />

ma munito, ad esempio, della norma � · � = � · � ′ + � · � ′′ . Per il Teorema II.1.6, anche (V, � · �) è uno spazio<br />

<strong>di</strong> Banach. Allora possiamo applicare il corollario precedente e concludere che ciascuna delle due norme <strong>di</strong><br />

partenza è equivalente alla terza. Quin<strong>di</strong> esse sono equivalenti fra loro.<br />

3.10. Corollario. Siano V uno spazio <strong>di</strong> Banach e V1 e V2 due sottospazi chiusi <strong>di</strong> V . Allora<br />

il sottospazio somma V1 + V2 è chiuso se e solo esiste una costante M > 0 tale che per ogni<br />

v ∈ V1 + V2 esistono v1 ∈ V1 e v2 ∈ V2 tali che<br />

<strong>Analisi</strong> <strong>Funzionale</strong><br />

v = v1 + v2 e �vi� ≤ M�v� per i = 1, 2 . (3.2)<br />

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