G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica
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Capitolo 7<br />
I teoremi fondamentali <strong>di</strong> Banach<br />
In questo capitolo <strong>di</strong>mostriamo altri risultati fondamentali della teoria degli spazi <strong>di</strong> Banach,<br />
in particolare il Teorema <strong>di</strong> Banach-Steinhaus, detto anche Teorema della limitatezza uniforme,<br />
e i Teoremi dell’applicazione aperta e del grafico chiuso, che in qualche modo vanno fatti risalire<br />
a Banach. Ne deriviamo varie conseguenze rilevanti, fra le quali alcuni risultati connessi con la<br />
risolubilità rispetto all’incognita u <strong>di</strong> un’equazione del tipo Lu = f , ove L è un operatore lineare<br />
non limitato fra spazi <strong>di</strong> Banach. Terminiamo il capitolo con un’applicazione allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un<br />
problema per un’equazione alle derivate parziali <strong>di</strong> tipo ellittico. Il punto <strong>di</strong> partenza è il Lemma<br />
<strong>di</strong> Baire, al quale de<strong>di</strong>chiamo il primo paragrafo.<br />
1. Il Lemma <strong>di</strong> Baire<br />
Si tratta <strong>di</strong> un risultato che può avere svariate applicazioni. Esso riguarda successioni <strong>di</strong> aperti<br />
densi e <strong>di</strong> chiusi a interno vuoto <strong>di</strong> spazi metrici completi e una sua conseguenza importante è che<br />
uno spazio metrico completo non può essere unione numerabile <strong>di</strong> chiusi a interno vuoto.<br />
1.1. Teorema (Lemma <strong>di</strong> Baire). Siano (S, d) uno spazio metrico completo, {An}n≥1 una<br />
successione <strong>di</strong> aperti e {Cn}n≥1 una successione <strong>di</strong> chiusi. Se tutti gli aperti An sono densi allora<br />
è densa anche la loro intersezione e se tutti i Cn hanno interno vuoto allora ha interno vuoto anche<br />
la loro unione.<br />
Dimostrazione. Le due affermazioni si equivalgono. Infatti C ⊆ S è chiuso con interno vuoto se e solo<br />
se A = S \ C è un aperto denso e il passaggio al complementare scambia unioni e intersezioni. Trattiamo<br />
dunque il caso della successione <strong>di</strong> aperti densi.<br />
Per y ∈ S e r > 0 , come d’abitu<strong>di</strong>ne poniamo Br(y) = {x ∈ S : d(x, y) < r} e introduciamo<br />
la notazione Br(y) = {x ∈ S : d(x, y) ≤ r} , osservando che quest’ultimo è un chiuso (anche se non è<br />
necessariamente la chiusura dell’altro in un generico spazio metrico). Detta A l’intersezione degli An ,<br />
dobbiamo <strong>di</strong>mostrare che, per ogni x0 ∈ S e r0 > 0 , la palla Br0 (x0) interseca A . Fissiamo dunque x0<br />
e r0 . Siccome A1 è denso, A1 ∩ Br0 (x0) contiene un punto x1 . Ma tale intersezione è anche un aperto,<br />
per cui essa contiene una palla <strong>di</strong> centro x1 . Pur <strong>di</strong> rimpicciolirne il raggio troviamo r1 > 0 tale che<br />
Br1 (x1) ⊆ A1 ∩ Br0 (x0) e r1 ≤ r0<br />
2 .<br />
Consideriamo ora A2 , che pure è denso. Allora A2 ∩ Br1(x1) contiene un punto x2 . Procedendo analogamente,<br />
troviamo r2 > 0 tale che<br />
Br2(x2) ⊆ A2 ∩ Br1(x1) e r2 ≤ r1<br />
2 .<br />
Ragionando per induzione, costruiamo una successione {xn} <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> S e una successione {rn} <strong>di</strong> reali<br />
positivi tali che<br />
Brn(xn) ⊆ An ∩ Brn−1(xn−1) e rn ≤ rn−1<br />
2<br />
per ogni n ≥ 1 .<br />
Verifichiamo che {xn} è una successione <strong>di</strong> Cauchy osservando preliminarmente che la successione {Brn (xn)}<br />
decresce. Fissato ε > 0 e notato che {rn} è infinitesima, fissiamo m ≥ 1 tale che rm ≤ ε . Allora, per<br />
n ≥ m abbiamo xn ∈ Brn (xn) ⊆ Brm (xm) . Quin<strong>di</strong>, per k, n ≥ m risulta<br />
d(xk, xn) ≤ d(xk, xm) + d(xm, xn) ≤ 2rm ≤ 2ε.