G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica
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Capitolo 6<br />
1.5. Definizione. Uno spazio normato (V, � · �) è uniformemente convesso quando per ogni<br />
ε ∈ (0, 2] esiste δ > 0 tale che valga l’implicazione<br />
da �x� ≤ 1, �y� ≤ 1 e �x − y� ≥ ε segue �(x + y)/2� ≤ 1 − δ. (1.1)<br />
Nella definizione si è supposto ε ≤ 2 altrimenti non vi sono punti x e y che verificano le<br />
ipotesi dell’implicazione (1.1).<br />
1.6. Osservazione. Le nozioni <strong>di</strong> stretta convessità, uniforme convessità e riflessività sono legate<br />
fra loro e a varie questioni <strong>di</strong> <strong>Analisi</strong> <strong>Funzionale</strong> e conviene <strong>di</strong>re almeno due parole in proposito.<br />
i) Ogni spazio uniformemente convesso è strettamente convesso (ve<strong>di</strong> Definizione V.3.3), ma<br />
l’uniforme convessità <strong>di</strong>ce qualcosa <strong>di</strong> più della stretta convessità: se due punti del bordo della<br />
palla unitaria sono <strong>di</strong>stinti, non solo la loro me<strong>di</strong>a è un punto interno, ma si riesce anche a dare<br />
una stima <strong>di</strong> quanto questa sia interna in funzione della sola <strong>di</strong>stanza dei due punti considerati,<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dalla loro posizione. Si intuisce che i due concetti coincidono al più in <strong>di</strong>mensione<br />
finita e a questo proposito si vedano l’esercizio e l’esempio dati <strong>di</strong> seguito. Inoltre, come la stretta<br />
convessità, così l’uniforme convessità è una proprietà della norma specifica e non dello spazio<br />
topologico normabile, come subito si vede considerando il caso V = R 2 .<br />
ii) In base al Teorema V.3.4 <strong>di</strong> Asplund, se uno spazio <strong>di</strong> Banach è riflessivo, allora si può<br />
cambiare la sua norma in una equivalente in modo che sia il nuovo spazio normato ottenuto sia il<br />
suo duale (con la norma duale corrispondente) siano strettamente convessi.<br />
iii) Le proprietà <strong>di</strong> regolarità della mappa <strong>di</strong> dualità, sulla quale abbiamo detto qualcosa nel<br />
Paragrafo V.3, <strong>di</strong>pendono da proprietà <strong>di</strong> stretta convessità dello spazio o del suo duale e migliorano<br />
in ipotesi <strong>di</strong> tipo uniforme convessità.<br />
1.7. Esercizio. Si <strong>di</strong>mostri che ogni spazio normato strettamente convesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione finita<br />
è uniformemente convesso.<br />
1.8. Esempio. Costruiamo una norma in ℓ 2 che rende lo spazio strettamente convesso ma non<br />
uniformemente convesso. Usiamo le notazioni � · �2 per la norma usuale in ℓ 2 e | · |p per la<br />
norma (I.5.17) in K 2 : |z|p = (|z1| p + |z2| p ) 1/p per z ∈ K 2 . Osservato preliminarmente che<br />
|z|p ≤ 2 1/p |z|2 e |z|2 ≤ 2 1/2 |z|p per ogni z ∈ K 2 , ve<strong>di</strong>amo che la norma � · � che ci accingiamo<br />
a definire è effettivamente ben definita in ℓ 2 e ad<strong>di</strong>rittura equivalente alla norma � · �2 . Fissiamo<br />
una successione {pk} <strong>di</strong> numeri reali > 1 convergente a 1 e definiamo la norma � · � me<strong>di</strong>ante<br />
�x� 2 =<br />
∞�<br />
k=1<br />
|(x2k−1, x2k)| 2 pk<br />
per x ∈ ℓ2 .<br />
Dimostriamo che ℓ 2 con tale norma è strettamente convesso ma non uniformemente convesso. Per<br />
la stretta convessità ricorriamo all’Osservazione V.3.9. Siano dunque x, y ∈ ℓ 2 non nulli tali che<br />
�x + y� = �x� + �y� : dobbiamo <strong>di</strong>mostrare che x = λy per un certo λ > 0 . Per k ≥ 1 poniamo<br />
ξk = (x2k−1, x2k) e ηk = (y2k−1, y2k) così che �x� = �{|ξk|pk }�2 e �y� = �{|ηk|pk }�2 . Abbiamo<br />
�x� + �y� = �x + y� = �{|ξk + ηk|pk }�2 ≤ �{|ξk|pk } + {|ηk|pk }�2<br />
≤ �{|ξk|pk }�2 + �{|ηk|pk }�2 = �x� + �y�.<br />
Deduciamo che le due <strong>di</strong>suguaglianze della catena sono uguaglianze e otteniamo le uguaglianze<br />
|ξk + ηk|pk = |ξk|pk + |ηk|pk per ogni k e �{|ξk|pk } + {|ηk|pk }�2 = �{|ξk|pk }�2 (1.2)<br />
solo la prima delle quali merita un commento. Essa segue dall’uguaglianza derivata dalla prima<br />
<strong>di</strong>suguaglianza della catena tenendo conto che |ξk +ηk|pk ≤ |ξk|pk +|ηk|pk per ogni k per cui anche<br />
una sola <strong>di</strong>suguaglianza stretta al posto dell’uguaglianza in (1.2) porterebbe a una contrad<strong>di</strong>zione.<br />
Usiamo sia la stretta convessità <strong>di</strong> ℓ 2 con la norma hilbertiana � · �2 sia quella <strong>di</strong> K 2 con la<br />
148<br />
Gianni <strong>Gilar<strong>di</strong></strong>